Ilnome proprio "Italia" nasce cometoponimo. La sua origine, oggetto di studi sia da parte dilinguisti sia distorici, è controversa. Non sempre, tuttavia, sono suggeriteetimologie in senso stretto, bensì ipotesi che poggiano su considerazioni estranee alla specifica ricostruzionelinguistica del nome oppure che sono riferite a tradizioni non dimostrate (come l'esistenza del mitologicore Italo)[20] o poco verosimili (come la correlazione del nome con ilvitello).[21]
Prima che si affermasse il nome Italia, altri termini sono stati usati per riferirsi alla penisola, tra cui Esperia[22] (terra occidentale),Enotria[23] (terra del vino) o Ausonia[24] (terra degliAusoni). Questi termini sono tuttavia rimasti nell'uso poetico per riferirsi all'Italia.
L'età Moderna è anche il periodo dell'evoluzione bellica, con la comparsa della polvere da sparo e di nuovi mezzi militari (cannoni, moschetti ecc.). Ciò modificò anche l'aspetto di molte città italiane, costrette a evolvere le proprie difese militari: nasce lafortificazione alla moderna, detta anche "fortificazione all'italiana", proprio perché i primi esempi di mura moderne compaiono nelle città italiane (classico esempio è quello delleMura di Lucca).
Nella seconda metà del Cinquecento comincia il tramonto della vitalità rinascimentale, indebolita anche dalle nuove tensioni religiose dovute all'avvento dellariforma protestante in Europa, che avevano portato a episodi luttuosi come ilsacco di Roma del 1527 a opera deiLanzichenecchi. Soltanto larepubblica di Venezia e loStato Pontificio manterranno una certa prosperità e autonomia politica. Il Seicento è invece un secolo di crisi per tutto il Paese: la Chiesa, che ha subìto la perdita dell'unità cristiana dei fedeli, cerca con lacontroriforma di rafforzare la sua presenza nei Paesi rimasti cattolici, sia con iniziative educative e assistenziali, sia isolandoli dall'influsso degli Stati protestanti. L'Italia viene così salvaguardata daiconflitti religiosi che si accendono in Europa, ma è soggetta ugualmente a carestie, spesso seguite da epidemie.[62] Scoppiano perciò numerose rivolte contro la dominazione spagnola, di cui la più nota avviene a Napoli nel 1647 per opera diMasaniello, ma non portano a nessun cambiamento.
Lapace di Aquisgrana, del 1748, pose fine all’ultimo grande conflitto europeo del Settecento combattuto anche sul suolo italiano: laguerra di Successione Austriaca, con essa Carlo Emanuele III tolse alcuni ex territori del ducato di Milano all’Austria portando il confine del suo regno alTicino, mentre il ducato di Parma e Piacenza fu assegnato aiBorbone.
Tra i maggiori artefici del processo spiccanoMazzini, fondatore della Giovine Italia e figura eminente del movimento liberale repubblicano italiano ed europeo,Garibaldi, repubblicano e di simpatie socialiste,Cavour, statista in grado di muoversi sulla scena europea per ottenere sostegni, anche finanziari, all'espansione delRegno di Sardegna, eVittorio Emanuele II, abile a concretizzare il contesto favorevole con la costituzione del Regno d'Italia.[71]
Le sconfitte militari su tutti i teatri bellici (si ricordano in particolare quella diEl Alamein in Nord Africa e quella sulfiume Don sul Fronte russo) e i fatti del luglio 1943 (soprattutto losbarco alleato in Sicilia e ilbombardamento di Roma) indebolisconoMussolini che in una riunione delGran Consiglio del Fascismo del 24-25 luglio 1943,viene sfiduciato. Il giorno seguente viene fatto arrestare dal reVittorio Emanuele III che lo sostituì a capo del governo conPietro Badoglio; poche settimane dopo viene firmata laresa, mentre la Germania scatena l'operazione Achse e occupa militarmente le regioni centro-settentrionali della penisola, Roma compresa. Lacampagna d'Italia, condotta dagli Alleati con l'apporto dellaResistenza italiana, si conclude nell'aprile del 1945 con laliberazione dei territori occupati, la capitolazione delle forze tedesche e la disgregazione dellaRepubblica Sociale Italiana, la struttura di governo collaborazionista organizzata da Mussolini dopo l'8 settembre. Il Duce, catturato mentre tenta di fuggire, viene ucciso daipartigiani il 28 aprile 1945.
A guerra finita l'Italia è in condizioni critiche: i combattimenti e i bombardamenti aerei hanno raso al suolo molti centri abitati, e le principali vie di comunicazione sono interrotte.[75] Il numero diitaliani morti è stimato tra 415 000 (330 000 militari e 85 000 civili)[76] e 443 000 unità.Sarà poi nella seconda metà degli anni '40 aiutata nella ricostruzione dalPiano Marshall, come tutti i paesi europei.
Il 2 giugno 1946 unreferendum sancisce la fine dellamonarchia e la nascita della Repubblica; il 1º gennaio 1948 entra in vigore la nuovaCostituzione della Repubblica Italiana.[78]Alcide De Gasperi, che già era Presidente del Consiglio dal 1945, continua ad esserlo fino al 1953. Attraverso un'azione di sviluppo coordinata dallo Stato mediante l'IRI e un'economia mista, l'Italia vive ilmiracolo economico italiano (con diversi notevoli successi anche di rango internazionale, tra cui la veloce costruzione dell'Autostrada del sole, ilProgramma spaziale San Marco, la costruzione di tre centrali nucleari tra le più potenti dell'epoca - soprattuttoquella di Caorso, la costruzione di oltre due milioni di alloggi con ilprogetto INA-Casa, l'industrializzazione delMezzogiorno grazie allaCassa omonima), favoriti da un'elevata disponibilità dimanodopera, dovuta a un forte flusso migratorio dalle campagne alle città e dal sud verso il nord: la crescita media delPIL del 6,3% tra il 1958 e il 1963[79] consente la riduzione del divario storico con paesi quali Regno Unito, Germania e Francia.
Via Fani, il giorno del rapimento di Aldo MoroGiovanni Falcone e Paolo Borsellino
Gli anni ottanta e novanta sono invece segnati dalriflusso nel privato - favorito da una netta ripresa economica nella seconda metà degli anni '80 - e dalla lotta allamafia, che nonostante importanti successi delle istituzioni è costata la vita a numerosi magistrati e uomini dello Stato, comeGiovanni Falcone ePaolo Borsellino.
Il suolo italiano, fortementeantropizzato, ha varie caratteristiche (vulcanico, endolagunare, calcareo ecc.);[87] le zone collinari sono prevalenti rispetto alle zone montuose e a quelle pianeggianti, l'altitudine media del territorio è di circa337 m s.l.m.[88]
Le catene montuose si estendono per buona parte della nazione. Appartiene all'Italia una gran parte del versante meridionale del sistema alpino, per una lunghezza di circa1000 km. Le vette più elevate si trovano nelle Alpi Occidentali, dove sono numerose le cime che superano i4000 m tra cui ilCervino (4478 m), ilMonte Rosa (4634 m) e ilMonte Bianco (4810 m), la montagna più alta d'Europa. La catena degliAppennini percorre tutta la penisola, dallaLiguria allaSicilia, fino alleMadonìe; ilGran Sasso (2912 m), situato inAbruzzo, è la sua vetta più alta.
La geologia dell'Italia è molto complessa: l'assetto fisiografico e geologico attuale dell'area comprensiva della penisola italiana, delle sue isole e dei bacini marini adiacenti, è il risultato di numerosi eventi geodinamici successivi riconducibili, in estrema sintesi, all'interazione tra dueplacche litosferiche, laplacca africana equella europea a partire dalCretacico superiore, periodo nel quale iniziò la progressiva chiusura del paleo-oceano dellaTetide. Il margine meridionale africano, frammentandosi durante l'avvicinamento al continente settentrionale europeo, ha originato una serie di microplacche interposte la cui successiva accrezione ha dato luogo nel corso delCenozoico all'attuale territorio peninsulare e siciliano.
In questo assetto si riconoscono due domini paleogeografici fondamentali, separati dallalinea Insubrica (Alpi centrali):
undominio europeo, dato dal margine meridionale della placca europea, che include ilblocco sardo-corso e parte del mar Tirreno, l'arco Calabro Peloritano, il bacino del Mediterraneo occidentale, il sistema di falde alpine avergenza europea, costituite principalmente darocce metamorfiche e intrusioni dibatoliti che testimoniano il regime di compressione derivato dal movimento della placca africana verso nord e dalla collisione con la placca continentale europea;
undominio africano (in senso lato) costituito dall'insieme del Dominio Sudalpino e dei domini adriatico e apulo, che rappresentano l'insieme di microplacche accrezionate appartenenti al margine del continente meridionale.
IlDominio Sudalpino è formato da un sistema di falde a vergenza adriatica, costituite principalmente da sequenze carbonatiche e miste che si prolungano a est nelleDinaridi.[92] Nella catenaappenninica, la linea tettonica "Ancona-Anzio" separa l'Appennino settentrionale, principalmente costituito daflyschterrigeni, dall'Appennino meridionale ove leformazioni carbonatiche sono più frequenti. L'assetto strutturale appenninico è caratterizzato nel suo insieme da un sistema di falde che sovrascorre sull'avampaese apulo. Questo sistema di falde, che costituisce la parte affiorante dellaplacca adriatica, si estende dalmar Ionio fino all'estremità occidentale della val Padana e rappresentava in origine una sorta di "promontorio" settentrionale della placca africana.
L'avampaese apulo (costituito sostanzialmente dal territoriopugliese), rappresenta un dominio dipiattaforma carbonatica stabile, persistente dalMesozoico alMiocene e successivamente emerso, coinvolto solo marginalmente nell'orogenesi appenninica. La Sicilia è formata nella parte centro-orientale da rocce carbonatiche e silicoclastiche appartenenti al margine convergente africano deformato ("unità maghrebidi"), mentre nella sua parte nord-orientale (Monti Peloritani) è di pertinenza europea ("unità peloritane"); le unità "sicilidi" e "numidiche" interposte rappresentano la copertura sedimentaria del dominio oceanico tetideo, in gran parte di naturaflyschoide, scollata dal substrato originario di crosta oceanica (non conosciuto) e sovrascorsa sul margine africano.
Il blocco sardo-corso costituisce un elementostrutturale appartenente al continente europeo, originariamente solidale al margine meridionale franco-spagnolo e distaccatosi in etàoligo-miocenica, ruotando in senso antiorario fino a collidere con il margine continentale africano. Nel quadro tardo e post-collisionale dell'area si inserisce il processo diespansione oceanica in corso delMar Tirreno. Il mar Tirreno ha unacrosta oceanicaneogenica in espansione in due aree: bacino diMarsili e diVavilov;[93] si ritiene che una crosta oceanica mesozoica si trovi nello Ionio sotto una massiccia copertura sedimentaria.
Dal punto di vistastratigrafico, le rocce sedimentarie affiorantidatabili con sicurezza in base al contenutopaleontologico risultano di età compresa tra ilCambriano e ilQuaternario.Metamorfiti di basso grado affioranti nella parte meridionale della Sardegna, costituite daarenarie alternate conpeliti, sono datate dubitativamente alPrecambriano.[95] La maggior parte della copertura sedimentaria affiorante in territorio italiano è post-paleozoica. Il Paleozoico Inferiore non metamorfico affiora solamente in Sardegna e inCarnia, mentre il Paleozoico Superiore (permo-carbonifero) è presente in lembi più o meno estesi nei domini sudalpino e appenninico.
In Italia sono presenti numerosivulcani: i più noti sono l'Etna (3357 m), il vulcano più alto d'Europa, ilVesuvio e loStromboli. L'elevata attività vulcanica e magmatica neogenica - quaternaria appenninica, è suddivisibile in province:
Fino agli anni cinquanta l'Italia fu il primo e unico paese a sfruttare, nella zona diLarderello e poi nell'area del Monte Amiata, l'energia geotermica per produrre energia elettrica. L'elevatogradiente geotermico che caratterizza parte della penisola rende altre province potenzialmente sfruttabili: ricerche svolte negli anni sessanta-settanta individuarono potenziali campi geotermici nel Lazio e in Toscana, così pure in gran parte delle isole vulcaniche.[97]
Per la situazione geodinamica il suo territorio è frequentemente soggetto aterremoti dando all'Italia il primato inEuropa per questi fenomeni:[98] su 1 300 sismi distruttivi avvenuti nel II millennio nel Mediterraneo centrale ben 500 hanno interessato l'Italia;[99] analisi dei movimenti focali indicano che essi sono per lo più distribuiti lungo le aree interessate dalla tettonica alpina e appenninica, ove sono causati rispettivamente da movimenti lungofaglie.[96] Nel Tirreno meridionale, la distribuzione degliipocentri, fino a una profondità di 500 chilometri indicherebbe la presenza di unpiano di Benioff dato dallasubduzione della litosfera ionica.
Il fiume più importante è ilPo, lungo652 km, portata media circa1460 m³/s ebacino di circa70000 km[100] (anche se il fiume più lungo che nasce nel Paese è laDrava, che scorre in Italia per pochi chilometri prima di attraversare il confine internazionale, per poi sfociare infine nelDanubio). Esso attraversa lapianura padana sfociando nelmare Adriatico con undelta che è stato dichiaratopatrimonio dell'umanità dall'UNESCO.[101]
Laregione italiana (compresa tra il 47º e il 35º parallelo nord) si trova quasi al centro della zona temperata dell'emisfero boreale.
Il clima è fortemente influenzato dai mari che la circondano quasi da ogni lato e che costituiscono un benefico serbatoio di calore e di umidità. Determinano infatti, nell'ambito della zona temperata, un clima particolare detto temperato mediterraneo.[103]
Secondo laclassificazione di Köppen,[104] l'Italia è suddivisa in tre tipi diclima (temperato, temperato freddo e freddo), a loro volta suddivisi in microclimi: si passa dal clima temperato subtropicale (presente nelle aree costiere dellaSicilia, dellaSardegna meridionale e dellaCalabria centrale e meridionale) al clima glaciale (tipico delle vette più elevate delle Alpi ricoperte danevi perenni, a quote generalmente superiori ai 3 500 metris.l.m.).
Crescita demografica dall'Unità d'ItaliaPopolazione residente totale (blu) e con cittadinanza italiana (rosso) in Italia tra il 2001 e il 2015 (ISTAT)Tasso di fecondità dal 1946 al 2010
Con 58 997 201 abitanti,[105] l'Italia è il terzo paese dell'Unione europea per popolazione (dopoGermania eFrancia) e la suadensità demografica è di 195 abitanti per chilometro quadrato, più alta della media dell'Unione.[106]
La popolazione è concentrata principalmente nelle zone pianeggianti (49,1% dei residenti) e collinari (38,8%) del paese,[107] è caratterizzata nel 2022 da un alto numero di anziani (l'indice di vecchiaia è pari a 161,4), da un basso tasso di fecondità, pari a 1,25 e da unasperanza di vita di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 per le donne.[14] Alla fine del XIX secolo l'Italia è un paese diemigrazione di massa,[108] fenomeno che si manifesta prima nelle regioni settentrionali e poi in quelle meridionali. Le principali destinazioni sono leAmeriche (Stati Uniti,Brasile,Argentina,Uruguay) e l'Europa centro-settentrionale (in modo particolare la Germania). Nel XX secolo l'emigrazione diviene anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese.[109] Il numero diitaliani residenti all'estero che conservano lacittadinanza italiana è stimato in circa 4 200 000.[110]
Per quanto riguarda il fenomeno dell'immigrazione, invece, il numero di immigrati o residenti stranieri regolari in Italia è aumentato considerevolmente soprattutto a partire dal 2001 e, secondo i datiISTAT, al 31 dicembre 2022 contava 5 141 341 unità, l'8,7% della popolazione residente;[111] le comunità più numerose erano quellarumena (1 081 836 residenti), quellaalbanese (416 829) e quellamarocchina, (415 088)[7] A questi dati vanno aggiunti gli stranieri irregolari, circa 404 000 secondo un rapporto del 2015 sull'immigrazione dellaFondazione Ismu.[112]
L'italiano moderno, nato nell'Ottocento in gran parte grazie all'opera diAlessandro Manzoni, era parlato, negli anni dell'unità, da poco più del 10% della popolazione,[113][114] cui si aggiungeva un numero imprecisato di persone che ne avevano una conoscenza variabile. Esso si è in seguito diffuso gradualmente, dapprima grazie all'istruzione elementare, al fenomeno dell'inurbamento e alla creazione di una burocrazia e di un esercito nazionali, e poi, dopo la seconda guerra mondiale, a causa dell'azione diradio etelevisione.[115] Nel territorio italiano, tuttavia, sono parlate numerose altrelingue, sviluppatesi ed evolutesi indipendentemente dal toscano.[116]
Le comunità linguistiche di minoranza riconosciute ufficialmente in Italia[117]
Le minoranze linguistiche storiche presenti in Italia ufficialmente riconosciute e tutelate sono quelle "delle popolazionialbanesi,catalane,germaniche,greche,slovene ecroate, e di quelle parlanti ilfrancese, ilfranco-provenzale, ilfriulano, illadino, l'occitano e ilsardo".[118] Vi sono inoltre diverse parlate regionali che, sebbene siano censite dall'UNESCO come lingue minoritarie e dalla comunità linguistica internazionale come lingue non riconducibili all'italiano, non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.[119]
Nelle regioni e nei comuni interessati dal bilinguismo, gli uffici pubblici e lasegnaletica stradale sonobilingui o trilingui (come i comuni ladini dell'Alto Adige ewalser dell'altavalle del Lys), e i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nell'altra lingua riconosciuta.
I cittadini italiani sono in maggioranza cristiani cattolici, anche se negli ultimi anni si è osservato un forte calo dei credenti dovuto ad un crescente processo disecolarizzazione.Secondo una ricercaDoxa del 2019 i cattolici sarebbero il 66,7% della popolazione, gli atei e agnostici il 15,3% e i credenti di altre religioni il 18%[121][122].
Secondo il CESNUR, nel 2023 in Italia c'erano circa 3 200 aderenti a religioni indigene pre-cristiane, neopagane o neosciamaniche.[130] Fra le forme moderne di politeismo nativo si trova laVia romana agli dei, che include organizzazioni comeNova Roma, l'Associazione Tradizionale Pietas, laCommunitas Populi Romani, ilMovimento Tradizionale Romano e laSocietas Hesperiana pro Culto Deorum. Vi sono anche pagani appartenenti ad altre religioni europee, come ilGermanesimo, a cui appartengono laComunità Odinista e ilTempio del Lupo; ilDruidismo, l'Ellenismo e laWicca.[131]
Nel corso del XIX secolo si origina in Sicilia[132] un fenomeno criminale organizzato sul territorio e connotato da stretti legami con la politica e il potere economico, lamafia, termine che diviene sinonimo di "crimine organizzato"; in Italia sono di stampo mafioso organizzazioni comecosa nostra in Sicilia, lacamorra in Campania, la'ndrangheta in Calabria e lasacra corona unita e lasocietà foggiana in Puglia. Il fenomeno mafioso, che in Italia, secondo un rapporto delCensis del 2009, riguarda direttamente il 22% degli italiani e il 14,6% del PIL,[133] è poi proliferato a livello mondiale, con diffusione e caratteristiche autonome.
L'Italia si distingue per una forte e continualotta contro la mafia, costata la vita amagistrati, uomini delleforze dell'ordine e delle istituzioni,[134] ma che ha ottenuto notevoli risultati, con l'arresto di numerosi boss malavitosi.
Per quanto riguarda gli omicidi, nel 2006, l'Italia risultava essere il secondo paese più sicuro d'Europa, assieme a Danimarca, Germania e Spagna, dopo laNorvegia.[135] Secondo una ricerca deIl Sole 24 Ore, basata su dati delMinistero dell'Interno e riferita al primo semestre del 2010, in Italia i reati perpetrati, soprattutto nelle grandi aree urbane e nelle zone ad alta densità infrastrutturale, sono circa 1 292 000.Milano,Torino eBologna, con circa 30 reati ogni mille abitanti, risultano le città più a rischio,Matera,Potenza eBelluno quelle più sicure. Per quanto riguarda i reati che impattano sull'economia (usura,riciclaggio di denaro e truffe) le città più penalizzate sono Napoli, Bologna, Trieste, La Spezia e Genova.[136]
Elevata è lacorruzione all'interno della pubblica amministrazione (in modo particolare nel settore sanitario): secondo ilRapporto Eurispes 2010 l'Italia è al 63º posto (su 180 paesi) nella classifica globale.[137] Le regioni più colpite da questo fenomeno sono Calabria, Sicilia e Puglia. Secondo il SAeT (Servizio Anticorruzione e Trasparenza), la corruzione "scoperta" è solo la punta di un iceberg rispetto a un'ingente corruzione "coperta" che affligge un'ampia parte della società italiana.[137]
In campo radiotelevisivo[138] il panorama italiano è caratterizzato dal duopolioRAI -Gruppo Mediaset (negli anni duemila, è diventato rilevante anche il ruolo dellapay tv diSky), i cui ascolti complessivi, stabili da molti anni, si attestano nel 2010 al 78,6% del mercato.[139] A rafforzare la predetta concentrazione è il ruolo centrale svolto dalla televisione come mezzo informativo, che in Italia nel 2010 si attesta attorno al 90%;[139] la possibile influenza dell'allorapresidente del Consiglio Berlusconi, già proprietario di Mediaset, sul network pubblico RAI, ha portato l'organizzazioneFreedom House a classificare nel suo rapporto l'Italia, unico paese dell'Europa occidentale, come "parzialmente libera",[140] mentre il rapporto 2017 diReporter senza frontiere[141] colloca l'Italia al 52º posto (su 180) nel mondo per lalibertà di stampa.
Nelrapporto 2011 sulla libertà della rete, l'Italia è "libera", non rilevandosi significative limitazioni alla libertà d'espressione e d'informazione sul web;[142] alla fine del 2011 la penetrazione internet è al 58,7%.[143]
Il sistema politico italiano è quello tipico di unarepubblica parlamentare, in cui il parlamento è l'unica istituzione a detenere la rappresentanza della volontà popolare.
I comuni italiani sono caratterizzati da piccole dimensioni e pochi abitanti, al 2019 il 45,8% dei comuni non supera i 20 chilometri quadrati di superficie e il 69,6% non supera i 5 000 abitanti.[159]
Il sistema tributario italiano si informe a criteri diprogressività[160]. Le principali imposte nazionali sono l'IRPEF (imposta sui redditi delle persone, con aliquote dal 23% al 43%), l'IRES (imposta sui redditi delle società, fissata al 24%), l'IRAP (imposta locale sulle aziende, fissata al 3,9% + massimo 0,92% delle regioni) e l'IVA (imposta su vendita di beni e servizi, fissata al 22% con aliquote minori per particolari settori).
A questi cicli d'istruzione si affianca lascuola dell'infanzia, un'istituzione prescolastica non obbligatoria, caratterizzata dal gioco e della convivenza con i compagni e dalla preparazione al primo ciclo d'istruzione. Al 2023 la diffusione degli asili in Italia è inferiore rispetto a quella che si registra nei paesi dell'Europa settentrionale, e, all'interno del paese, la copertura del servizio offerto da queste strutture, nel nord-centro Italia è quasi doppia rispetto a quella registrata nel sud Italia[162].
Il ciclo degli studi universitari si articola, dopo la riforma introdotta dalprocesso di Bologna, in tre fasi:
Secondo un'analisiISTAT del 2010, il livello di istruzione e formazione degli studenti italiani è carente, soprattutto se paragonato a quello degli altri paesi europei: il 46,1% della popolazione adulta ha conseguito la solalicenza media, laddove la media europea si attesta al 28,5%. Nellescuole superiori l'elevato numero di abbandoni scolastici porta l'Italia al primato negativo in Europa per i giovani tra 18 e 24 anni che lasciano la scuola superiore senza aver conseguito il diploma (il 20% nel 2009); anche il numero dilaureati è sotto la media europea (solo il 21,6% dei giovani tra i 25 e i 29 anni). A ciò si aggiunge una bassa qualità dell'istruzione: secondo una valutazione condotta nell'ambito delprogramma per la valutazione internazionale dell'allievo, la competenza dei quindicenni italiani, già inferiore al valore medio nei 30 paesiOCSE, è aggravata dalla carenza nell'utilizzo di nuove tecnologie. L'Italia ha infine il primato europeo dei giovani che non studiano, né lavorano (nel 2009 erano il 21,2% delle persone tra 15 e 29 anni).[163]
IlServizio sanitario nazionale italiano (SSN) è un sistema pubblico di carattere universalistico che, come stabilito dall'art. 32 dellaCostituzione della Repubblica Italiana, garantisce il diritto allasalute e all'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, finanziato attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle aziende sanitarie locali, derivanti daiticket sanitari (cioè le quote con cui l'assistito contribuisce alle spese) e dalle prestazioni a pagamento.[164]
Una ricerca del 2000 dell'Organizzazione mondiale della sanità colloca il sistema sanitario italiano al secondo posto nel mondo, dopo la Francia, in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini.[165] Tuttavia, solo il 35,8% della popolazione si dichiara soddisfatto del sistema sanitario e il 42% dell'assistenza ospedaliera, mentre il 79,4% ritiene intollerabili i tempi di attesa nelle strutture sanitarie.[166]
il figlio di padre o di madre cittadini (Ius sanguinis);
chi è nato nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti oapolidi (Ius Soli per caso specifico);
se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori, secondo la legge statale di questi;
se la persona vive stabilmente da almeno 4 anni se proveniente da un paese dell'Unione europea, 10 anni se da altri paesi (la cosiddettanaturalizzazione).
In accordo a modalità previste dalla legge, si può acquisire la cittadinanza italiana pur appartenendo a tutti gli effetti a un altro paese.
L'Italia riconosce la doppia cittadinanza, si può quindi ottenere la cittadinanza italiana senza rinunciare a quella di un altro stato.
Membro delG7, nel 2018 l'Italia è l'ottava (secondo ilFMI[171]) o la nona (secondoBanca Mondiale[172] eONU[173]) potenza economica del pianeta perPIL nominale assoluto, con un valore simile alBrasile, e l'undicesima o dodicesima se si considera laparità dei poteri di acquisto, con un valore simile alMessico. Anchein termini pro-capite l'Italia è una delle economie più ricche, occupando una posizione nel mondo tra la 25ª e la 28ª secondo le diverse classifiche e tra la 29ª e la 35ª a parità di potere d'acquisto.
Come tutte le economie avanzate, anche l'Italia è fortemente orientata verso il settore dei servizi, che nel 2023 ha rappresentato tre quarti del valore aggiunto (contro poco più del 50% nel 1970); tuttavia la quota dell'industria rimane alta se comparata con gli altri grandi paesi europei, pari a circa il 23% del PIL.[176] Il tessuto produttivo dell'economia è formato in prevalenza dapiccole e medie imprese: quelle di maggiori dimensioni sono gestite in gran parte dalle famiglie fondatrici e, in taluni casi, da gruppi stranieri. Il modello dipublic company, impresa acapitale diffuso gestita da unmanagement, è poco diffuso.
Automobili durante un test sulla pista di collaudo delLingotto di Torino, ex sede centrale e storica fabbrica dellaFIAT
Dopo una politica fiscale molto espansiva durante gli anni ottanta, a partire dai primi anni novanta l'Italia ha perseguito unapolitica fiscale molto più rigida, per rientrare nei parametri dell'Unione economica e monetaria. Nel 1999 il Paese ha aderito all'euro, che ha sostituito lalira anche nella circolazione cartacea a partire dal 2002, cosicché neglianni duemila l'Italia ha potuto registrare tassi diinflazione e diinteresse notevolmente più bassi che nei decenni precedenti.
Durante la gravegrande recessione iltasso di disoccupazione in Italia è passato dal 6,1% del 2007 all'8,4% del 2011 e al 10,6% del 2018[177]; il PIL nel 2011 è del 4,5% più basso che nel 2007 e, nello stesso arco di tempo, il debito pubblico è aumentato di 17 punti percentuali rispetto al PIL[178]. Problemi come l'evasione fiscale, l'elevatodebito pubblico (di 2855 miliardi[179], pari al 137,25 % del PIL a fine 2023[180]) e la criminalità organizzata ostacolano la crescita economica.
Nel corso del XX secolo l'Italia si è trasformata da paese prevalentemente agricolo a paese industriale vero e proprio. Di conseguenza, il settore agricolo (comprensivo diselvicoltura epesca) ha visto l'occupazione calare drasticamente, passando dal 43% al 3,8% del totale,[181][182] una percentuale minima nel quadro economico nazionale. Al 2011, gli occupati in agricoltura sono 891 000, in gran parte uomini (71,3 % del totale) e residenti nel Mezzogiorno (46,8% del totale).[183]
La superficie agricola italiana, dati 2011, è pari a 17,8 milioni di ettari, di cui 12,7 utilizzati, e si concentra soprattutto nel Mezzogiorno (45,7%).[184] Da notare che il 10% della manodopera agricola è straniera.[182]
Nel 2010 il valore complessivo della produzione agricola era pari 48,9 miliardi di euro,[185] mentre nel 2022 era pari a 74,7 miliardi di euro.[186] Per quanto riguarda la produzione vegetale, che incide per 25,1 miliardi,[187] i maggiori prodotti in termini di valore sono stati il vino (1 803 milioni di euro), il granoturco (1 434), l'olio (1 398) e i pomodori (910). Per quantità prodotte, invece, i prodotti principali dell'agricoltura italiana sono il granoturco (84 milioni di quintali), i pomodori (66), il frumento duro (38) e l'uva da vino (35).[188]
Nel comparto della produzione di origine animale spiccano latte di vacca e di bufala (4 040 milioni di euro per 11 200 migliaia di tonnellate), carni bovine (3 199 e 1 409 rispettivamente), carni suine (2 459 e 2 058) e pollame (2 229 e 1 645).[189]
La produzione complessiva dellapesca marittima e lagunare, comprensiva di crostacei e molluschi, si attesta nel 2010 a 2 247 milioni di euro.[185]
Paragonata ai grandi paesi produttori diidrocarburi l'Italia possiede giacimenti modesti, anche se ne sono presenti di grandi come quellipetroliferi nellaval d'Agri in Basilicata[191], il più grande dell'Europa continentale, e nel sud della Sicilia. Nel 2023 l'Italia, con 119 mila barili al giorno, si posiziona al 41° posto nel mondo tra i paesi produttori di petrolio, al quarto posto in Europa e al primo nell'UE. La produzione copre circa il 10% dei consumi.[192] Per quanto riguarda ilgas naturale, i giacimenti più importanti si trovano nella Pianura Padana, in Abruzzo, in Puglia, in Basilicata, in Calabria (nell'area di Crotone, il Campo Luna-Hera Lacinia) e offshore nell'Adriatico e nel Canale di Sicilia. L'Italia nel 2022, con 3100 milioni di metri cubi, si colloca al 53° posto nel mondo tra i paesi produttori di gas, al nono posto in Europa e al quinto in UE. La produzione copre circa il 4% dei consumi.[193] Le modeste risorse rispetto al fabbisogno nazionale rende l'Italia una delle maggiori nazioni importatrici di idrocarburi.
L'Italia, la cui quota di produzione mondiale nelsettore manifatturiero si attesta al 2023 attorno al 3,5%, collocandola al secondo posto in Europa e all'ottavo nel mondo[194], differisce, rispetto agli altri paesi industrializzati, per una vasta diffusione dipiccole e medie imprese di proprietà familiare.[195][196] A partire dalNord-Est del Paese, si sono affermati i cosiddettidistretti industriali, un modello che ha visto una consistente diffusione lungo la dorsale adriatica, al punto da costituire una delle caratteristiche peculiari dell'economia italiana.[197]
In Italia il terziario rappresenta il settore più importante dell'economia, sia per numero di occupati (nel 2013 pari al 72,1% del totale) sia pervalore aggiunto (il 74,4%).[214]
Secondo il rapporto sul terziario pubblicato nel 2014 dallaConfcommercio, il 56,3% delle imprese ad essa iscritte appartiene alsettore dei servizi, suddiviso nei quattro sottosettori indicati nella tabella che segue:[214]
Sul finire degli anni ottanta del XX secolo e nel decennio successivo vari fattori, comederegolamentazione,disintermediazione enuove tecnologie hanno spinto, in linea con l'andamento internazionale, i settori bancario e assicurativo a processi di concentrazione e a forme d'integrazione[215] normati dalla L. 287/90[216] contro gli abusi da posizione dominante. Questi gruppi bancari ricoprono, attraverso la partecipazione azionaria in importanti industrie o società di servizi o tramite la presenza neipatti parasociali aziendali, un ruolo primario nel sistema economico italiano.[217]
Un settore di primaria importanza per l'economia italiana continua a essere ilturismo: secondo ilRapporto Eurispes 2011 occupa poco meno di 2 500 000 di addetti, l'incidenza sul PIL è del 9,5% e la sua quota mondiale si attesta al 4,1%.[218] Nel 2019 gli introiti derivanti dal turismo si aggirano intorno ai 42 miliardi di euro.[219]
Nel 2019 l'Italia, con 62,1 milioni di turisti stranieri annui, è al quinto posto nel mondo per arrivi internazionali, e con 215 milioni di pernottamenti è al quarto posto per numero di presenze turistiche al mondo, dopo Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e Cina.[220] Anche per quanto riguarda le entrate derivanti dal turismo internazionale, l'Italia si colloca al quinto posto al mondo con 42 miliardi didollari nel 2019.[220]
Rilevanti sono anche i flussi turistici interni. Nel 2011 si sono registrati 68,2 milioni di viaggi di turisti italiani all'interno del Paese, in forte contrazione (-16,5%) rispetto all'anno precedente. Le regioni più visitate d'Italia sono, nell'ordine:Veneto,Trentino-Alto Adige eToscana. Le città più visitate sono inveceRoma,Milano eVenezia.[221]
L'Italia è stato il primo paese al mondo a inaugurare un'autostrada: la Milano-Laghi (oAutostrada dei Laghi, oggi parte dell'A8), costruita daPiero Puricelli e inaugurata nel 1924.[222][223] Nel giro di pochi anni, tra il 1958 e il 1964, verrà costruita l'Autostrada del Sole (o A1), capace di dare un'ulteriore spinta alla modernizzazione del paese.
Nel 2023 l'Italia si colloca al 15º posto nel mondo per utilizzo di fonti rinnovabili con circa 116 TWh prodotti (settimo posto in Europa). La fonte più redditizia è l'energia idroelettrica; nel 2023 con 37.94 TWh prodotti l'Italia si colloca al 18° posto nel mondo (settima in Europa). Lecentrali idroelettriche sono localizzate principalmente nell'arco alpino e in alcune zone appenniniche.
Segue l'energia solare con 31.01 TWh prodotte nel 2023, che colloca l'Italia al nono posto nel mondo (terza in Europa). Le principalicentrali fotovoltaiche si trovano in Puglia, nel Lazio, e in Emilia-Romagna.[234]
L'energia eolica, con 23.51 TWh prodotte nel 2023, piazza l'Italia al 14° posto nel mondo (settima in Europa). I principaliparchi eolici sono principalmente nelle regioni meridionali e nelle isole maggiori.[235]
Per quanto riguarda labioenergia l'Italia, con 18 TWh prodotte nel 2022, si colloca al nono posto nel mondo (terza in Europa). Lecentrali a biomasse sono collocate principalmente nelle regioni settentrionali.[236]
L'energia nucleare, che in Italia fu sfruttata dal 1963 al 1990, ad oggi non vede più alcun sfruttamento, dato il risultato delreferendum del 1987 che determinò la chiusura delle centrali presenti nel paese.
Sistema idrico
Il prelievo annuo di acqua potabile è superiore a9 Gm³, il valore più alto dell'UE e corrispondente mediamente a420 L al giornopro capite. L'acqua viene prelevata principalmente dafalda acquifera tramitesorgente epozzo per poi essere immessa nella rete idrica, la cui scarsa efficienza ne provoca, al 2020, una perdita del 42%.[238]
A livello regionale quelle più virtuose, che registrano una minor percentuale di perdita nel sistema idrico, sono la Val d'Aosta, con 23,9% di perdite d'acqua, la Lombardia con il 30,3%, e il Trentino-Alto Adige con il 31,2 %. Le meno virtuose sono la Sicilia, dove si perde il 52,5% delle acque raccolte, l'Abruzzo, con il 59,8% di perdite, e la Basilicata, con il 62,1%[239].
I rifiuti urbani raccolti annualmente ammontano mediamente a30 Mt (circa0,5 t pro capite) e la percentuale diraccolta differenziata sul totale è del 58%.[241] A livello nazionale la percentuale di raccolta differenziata è andata sempre aumentando di anno in anno.[242] Nel 2020 i rifiuti prodotti ammontano a 174.9 milioni di tonnellate, quarto paese in Europa, ed il tasso di riciclo è dell'83,2 %, primo paese in Europa e ben sopra la media dell'UE (39,9 %).[243] I rifiuti non riciclati vengono conferiti direttamente in discarica oppure trattati negli inceneritori o nei gassificatori.
Per quanto riguarda l'economia circolare nel 2023 l'Italia vanta un tasso di circolarità del 20,8%, seconda in Europa dietro solo ai Paesi Bassi, ben al di sopra del tasso dell'UE (11,8%).[244]
Nei decenni successivi all'Unità d'Italia, le regioni settentrionali del Paese,Lombardia,Piemonte eLiguria in particolare, cominciano un processo d'industrializzazione e di sviluppo economico mentre le regioni meridionali rimangono indietro. A causa del crescente divario economico e sociale si comincia a parlare diquestione meridionale.[245] Lo squilibrio tra Nord e Sud, ampliatosi costantemente nel primo secolo post-unitario, si riduce negli anni sessanta e settanta anche attraverso la realizzazione di opere pubbliche, l'attuazione delle riforme agraria e scolastica,[246] l'espansione dell'industrializzazione e le migliorate condizioni di vita della popolazione.[245] Questo processo di convergenza si interrompe, invece, negli anni ottanta. Nel 2019 il PIL pro-capite del Mezzogiorno ammontava a circa il 51% di quello del Nord-ovest,[247] mentre Il tasso di occupazione della popolazione di 15 anni e più nel 2017 era del 48,9% tra i residenti al Centro-nord e del 33,8% nel Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione riflette un simile divario, registrando al Centro-Nord l’8,4% della forza lavoro in cerca di occupazione, e nel Mezzogiorno il 19,6%.[248]
Uno studio del Censis attribuisce alla presenza pervasiva di organizzazioni criminali un ruolo importante nel ritardo del Mezzogiorno d'Italia, stimando una perdita annuale di ricchezza del 2,5% nel Mezzogiorno nel periodo 1981-2003 dovuta alla presenza di tali organizzazioni e valutando che senza di esse il PIL pro-capite del Mezzogiorno avrebbe raggiunto quello del Nord.[249]
Ambiente
L'articolo 9 dellaCostituzione italiana sancisce la tutela del paesaggio,[250] che dal 1986 è salvaguardato dalMinistero dell'Ambiente che ha il compito di coordinare il risanamento delle aree colpite dal degrado e di tutelare quelle ancora intatte.[251]
29aree marine protette per un’estensione di circa 222 mila ettari a cui si aggiungono due parchi sommersi ed ilSantuario internazionale per i mammiferi marini, con altri 2,5 milioni di ettari protetti, per un totale di 32 aree marine protette.[256] Il Santuario è l'area più estesa, costituito in cooperazione con laFrancia e ilPrincipato di Monaco.[257] Considerando anche le aree protette statali e regionali la superficie marina tutelata si estende per28530,3 km².[252]
L'Italia è ricchissima dibiodiversità ed è il paese europeo con piùspecie dipiante superiori,[259][260] molte delle quali endemiche. Questo è dovuto a una molteplicità di fattori quali l'eterogeneità ambientale, la complessa struttura dell'orografia italiana, le vicissitudinibiogeografiche e la storia geologica. L'Italia, assieme allapenisola iberica e al sud deiBalcani, è stata inoltre un rifugio per molte specie animali e vegetaliestintesi nelle zone centrali e settentrionali del continente europeo durante leglaciazionipleistoceniche. L'ampia estensionelatitudinale della penisola, di circa 10°, la pone a cavallo tra le zone climatiche temperate, centroeuropea (Cfa oCfb secondoKöppen) ecalda mediterranea (Csa secondo Köppen) e quindi almeno su due zone di vegetazione molto diverse.[259][261]
Le aree più ricche diendemismo sono, oltre alle isole (soprattutto la Sardegna), gli alti massicci montuosi isolati tra aree più basse, considerabili come "isole biogeografiche": alcuni esempi sono leAlpi Apuane per le piante e lePrealpi orientali per gliinsetti cavernicoli. La fauna d'acqua dolce è spesso differenziata tra i fiumi del nord Italia (bacino delPo) e quelli del centro.[260]
Lavegetazione naturale potenziale del territorio italiano è ilbosco su tutto il territorio tranne che sulle vette più elevate delpiano nivale e nelle zone più aride delle isole circumsiciliane, oltre che nelle aree più prossime al mare. I boschi italiani sono fortemente sfruttati per laselvicoltura che prende la forma diceduazione per i boschi diquerce (che principalmente produconolegna da ardere) e dicastagno (per la produzione di pali) mentre quelli difaggio e diconifere sono perlopiù trattati afustaia.[260][262]
I boschi mediterranei dileccio sono quasi sempre degradati dalla ceduazione, dagli incendi e dal pascolo ovicaprino; gli stadi di degradazione sono noti comemacchia mediterranea quando si ha un denso e impenetrabile cespuglieto alto qualche metro e digariga se il terreno è coperto di vegetazione bassa che lascia scoperto il terreno, spesso ricco di affioramenti rocciosi. Gli stadi di macchia e gariga comunque portano un contributo positivo alla biodiversità italiana in quanto ricche di specie rare e da proteggere, tra cui numeroseorchidee.[259][260][262] Lafauna italiana è molto ricca di endemismi, soprattutto negli invertebrati, neipesci d'acqua dolce,[263][264] neglianfibi e neirettili. Gliuccelli e imammiferi, animali più mobili, sono caratterizzati da un minor tasso di endemismo.[259][260][262] Non è da trascurare l'uso ricreativo che hanno le foreste (soprattuttopinete dipino domestico) prossime ai centri urbani.[262] L'elevatadensità di popolazione, l'industrializzazione diffusa, l'estesa urbanizzazione delle zone costiere e planiziari, l'inquinamento delle acque, l'introduzione dispecie aliene e l'agricoltura intensiva fanno sì che la difesa della biodiversità e degli ambienti naturali siano questioni particolarmente rilevanti.[260]
Nel corso dei secoli l'Italia, secondo tutti gli storici, ha portato un contributo di primo piano allacultura mondiale, tanto da essere riconosciuta come unaSuperpotenza Culturale.[265][266] In particolare nei due periodi in cui il territorio italiano fu il centro della civiltà del tempo, ovvero durante l'Impero romano e ilRinascimento, il ruolo che ebbe nella storia della conoscenza umana fu di grande rilevanza.
Daitempli greci aiborghi medievali, dalleterme romane alle ville settecentesche, l'Italia possiede molteplicimonumenti nazionali, dichiarati tali da una legge apposita che ne riconosce l'importanza culturale e artistica per la comunità.[267] Sebbene vari istituti si occupino della catalogazione dei beni artistici italiani, non è possibile formulare una stima affidabile del patrimonio artistico nazionale, che peraltro ha subito e subisce una consistente opera di accrescimento, da un alto, e di dispersione dall'altro.[268]
Il ricco patrimonio culturale italiano è testimoniato anche dalla presenza di 61 siti iscritti nellaLista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, primo paese al mondo.[19]
Le prime rilevantiproduzioni artistiche in Italia risalgono alneolitico.[280] Nell'evo antico,etruschi eromani costituiscono grandi poli artistici in grado di rivaleggiare con l'arte greca, la quale risplendeva già inMagna Grecia e inSicilia. Con il tardo impero e le invasioni barbariche si avvia quel processo di decentramento che porta a far fiorire più capitali e più centri artistici comeMilano,Ravenna ePavia. Eccezionale e irripetibile è la fioritura diPalermo sotto gli arabi. Dopo l'anno Mille si ha una ripresa della produzione artistica, che culmina nei grandicantieri architettonici romanici, in cui viene riavviata anche la scultura monumentale, come conWiligelmo eBenedetto Antelami.
La pittura invece subisce sorti alterne, restando fermamente ancorata ai modelli bizantini fino al XIII secolo. I mercanti dellerepubbliche marinare, portando in patria modelli e spunti da tutto il Mediterraneo, danno impulso alle scuole locali, in cui non mancano di manifestarsi graduali progressi. In ToscanaNicola Pisano,Cimabue eGiotto pongono infatti le basi per una vera e propria rivoluzione figurativa, dove la rappresentazione veritiera dello spazio, della figura umana e dei suoi affetti è alla base di futuri, straordinari sviluppi.[281] L'arte gotica fiorisce con risultati di estrema eleganza in centri comeSiena,Milano,Napoli.
Il Cinquecento si apre con figure universali comeLeonardo,Raffaello eMichelangelo, tra i più celebri, in assoluto, esponenti delRinascimento italiano, facendo dell'Italia il modello di riferimento per tutta l'arte europea.[283] La straordinaria stagione della Roma papalina fornisce un modello artistico dominante, al quale solo Venezia, conGiorgione,Giovanni Bellini eTiziano, è in grado di fornire un'alternativa altrettanto valida.[284] Eventi tragici come ilSacco del 1527 portano alla dispersione degli artisti, garantendo però una nuova fioritura periferica.
Già alle soglie del Seicento maturano aBologna, inLombardia e soprattutto a Roma nuove forme di produzione artistica, tese a una rinnovata attenzione alla verosimiglianza, al quotidiano, alla teatralità. Alla corte dei papi il trionfo della Chiesa romana trova in un nuovo stile, ilbarocco, un potente mezzo di autocelebrazione e propaganda, con ripercussioni in tutta la scena artistica ormai ampliatasi anche oltre i confini europei. Artisti comeCaravaggio,Bernini ePietro da Cortona sono i protagonisti di un rinnovamento di grande impatto, che si affranca dai canoni dell'arte classica.[285]
Dopo essere diventata la meta di artisti di tutto il mondo, colGrand Tour, aver espresso la grande scuola deivedutisti veneziani (Canaletto su tutti)[286] e figure comeGiambattista Tiepolo, nonché aver ricoperto un ruolo importante sia durante il periodoneoclassico conAntonio Canova[287] sia in quelloromantico conFrancesco Hayez, l'Italia dell'arte perde peso culturale al cospetto di altri paesi europei. Si deve aspettare la fine del XIX secolo per ritrovare esperienze figurative di rilevanza europea, con il movimento deimacchiaioli[288] e quello deidivisionisti,[289] sebbene circoscritti nell'influenza al solo panorama nazionale, se non regionale.
Durante il XX secolo tuttavia l'Italia partecipa a pieno titolo alle rapide vicissitudini dell'arte moderna, con ilfuturismo (la prima delleavanguardie storiche), lametafisica, l'arte povera e latransavanguardia, fino agli artisti contemporanei, alcuni vere e proprie celebrità rinomate anche all'estero.[290]
La nascita dellaletteratura italiana si fa canonicamente risalire alla prima metà del XIII secolo con la diffusione, all'interno di circuiti privati, di manoscritti di carattere religioso, laico e giocoso, a uso della comunità religiosa e laica, ma sempre a un alto livello della scala sociale (per esempio inotai).Ciò che permette di parlare di una letteratura italiana è lalingua.[291] Infatti, prima del Duecento la lingua utilizzata per scrivere i documenti era illatino.
Nel XX secolo ilCorriere dei Piccoli fu la prima rivista settimanale dedicata ai fumetti in Italia. L’editoriale del direttore nel primo numero della rivista è considerato il manifesto di fondazione del fumetto italiano.[292]Dalla seconda metà del XX secolo, laSergio Bonelli Editore è stata la più nota casa editrice del settore, con numerosi titoli tradotti anche all'estero.
Nel nuovo millennio emerge il drammaturgo e scrittoreStefano Massini, unico italiano vincitore delTony Award.
Da segnalare la figura diLeopoldo Fregoli, ritenuto l'inventore deltrasformismo teatrale e considerato il trasformista per antonomasia. Tale genere di spettacolo è stato riportato in auge alla fine del XX secolo daArturo Brachetti, che ne è ritenuto, ad oggi, il più importante interprete a livello mondiale.
L'Italia presenta un elevato patrimonio in termini di musei ed aree archeologiche, sia in termini di numerosità che di diffusione sul territorio; la rilevazioneIstat del 2018 ha evidenziato che in Italia esistono 4 908 strutture mueseali ed archeologiche, che sono presenti in oltre 1/3 dei territori comunali nazionali, ovvero una ogni50 km² ed una ogni 6 000 abitanti.
In termini regionali queste strutture sono più diffuse in Toscana (553), Emilia-Romagna (454) e Lombardia (433), mentre per quanto riguarda le città, le prime 10 sono Roma (121), Firenze (69), Torino (49), Milano (47), Bologna (46), Trieste (41), Genova (40), Napoli (38), Venezia (37) e Siena (34).
Nel 2018 si è registrato il record annuale di visitatori per le strutture museali ed archeologiche, con un incremento dell'8% rispetto al 2017, che ha raggiunto il numero di 128 milioni di visitatori, il 58,6% dei quali sono stranieri. Il dato registra poi un'alta concentrazione delle presenze, visto che il 55% delle visite, è stato registrato in sole dieci città.[319]
Nel 2024 l'Italia si posiziona al sesto posto nel mondo per numero dipubblicazioni scientifiche, oltre 160000[323], e si attesta al 26º posto nella classificaGlobal Innovation Index.[324]
Durante il Medioevo l'astronomia faceva parte della formazione scolastica (Quadrivio) del mondo occidentale, Italia compresa; vedasi già le conoscenze astronomiche diDante Alighieri nellaDivina Commedia.[333] Nel XIII secolo troviamoGuido Bonatti, una delle figure di spicco dell'astronomia medievale italiana.[334] Nel XIV secolo il matematico e astronomoPaolo dal Pozzo Toscanelli fu il primo ad osservare e a tracciare l'orbita dellecomete.
Nel CinquecentoGiordano Bruno, oltre ad essere un forte sostenitore dell'eliocentrismo, per primo amplia l'orizzonte dell'universo oltre i suoi confini visibili dalla Terra, affermandone quindi l'infinità.[335]Galileo Galilei, anche lui forte sostenitore dellarivoluzione copernicana[320], perfezionò iltelescopio rifrattore, migliorandone le prestazioni e gli ingrandimenti. Le sue osservazioni rivelarono un universo mai visto prima; fu la nascita dell'astronomia ottica.[336] Galileo fu il primo a studiare Venere grazie al suo cannocchiale, osservandone le fasi, mentre nel 1610 appurò l'esistenza di quattro satelliti di Giove:Io,Europa,Ganimede eCallisto.[337][338] Sempre nel 1610 fu il primo ad osservare la peculiare forma di Saturno mentre nel 1612 effettua la prima osservazione di Nettuno, scambiandolo però per una stella fissa.[339]
Nel XXI secolo, grazie ad una collaborazione tra Italia e Stati Uniti, si assiste allaprima osservazione di onde gravitazionali GW150914 da parte degli interferometriVIRGO (Italia) eLIGO (Stati Uniti) usando i dati di Advanced LIGO.[351] Tale risultato è stato possibile anche grazie alle ricerche sui modelli di relatività analitica e relatività numerica diAlessandra Buonanno, vincitrice delPremio Dirac.[352]
Nel Seicento si segnalaMichele Mercati, pioniere dell'archeologia preistorica. Egli infatti fu tra i primi ad ipotizzare che manufatti come pietre focaie, punte di freccia, asce e coltelli di pietra potevano essere opera dell'uomo di età molto antiche piuttosto che prodotti naturali o divini. All'epoca la sua collezione era la più grande ed importante d'Europa di questo tipo.
L'ingegneria civile conosce un grande sviluppo nella penisola sin dall'epoca romana, producendo grandi opere urbane visibili ancora oggi (strade, ponti, acquedotti, edifici pubblici quali le terme, ecc.). Tale eredità sarà ripresa nell'urbanistica del Rinascimento, che vide anche un avanzamento nella tecnologia ad uso militare.
L'ingegneria meccanica annoveraEugenio Barsanti eFelice Matteucci quali primi inventori del motore a combustione interna nel 1853.
Pioniere dell'astronautica in Italia fu l'ingegnere civile e ufficiale dell'aeronauticaGiulio Costanzi che nel 1914 pubblicaPer uscire dal Pianeta, articolo che anticipa straordinariamente per l'epoca alcune caratteristiche e problematiche delle missioni spaziali[370]. Segue l'ingegnereLuigi Gussalli che tra il 1923 e il 1946 pubblica tre libri sull'astronautica che illustrano intuizioni altamente innovative per l'epoca; fu tra i primi infatti ad ipotizzare l'uso dell'energia solare per spingere un'astronave nello spazio. Altri nomi importanti sono quello diGaetano Arturo Crocco, pioniere dellapropulsione a razzo e del concetto dell'effetto fionda (Crocco Grand Tour), e del figlioLuigi Crocco, anche lui tra i massimi studiosi della propulsione a razzo. Nel 1964 verrà lanciato ilSan Marco 1, primo satellite italiano, grazie al lavoro diLuigi Broglio, considerato il padre dell'astronautica italiana. L'azienda italianaAeritalia progettò e costruìCAT-1, il primo satellite lanciato in orbita dall'ESA nel 1979.[371] L'Italia ha avuto anche un ruolo di primo piano nella costruzione dellaStazione spaziale internazionale (ISS), realizzando quattro moduli (Harmony,Tranquillity,Leonardo e laCupola) e contribuendo alla realizzazione del laboratorio europeoColumbus. Oltre il 40 per cento del volume abitabile della Stazione è realizzato in Italia.[372]
Nel XXI secolo l'Italia, tramite l'ESA, ha contribuito nella costruzione delTelescopio spaziale James Webb, realizzando alcuni elementi dellospettrografoNIRSpec e i sensori d'assetto del telescopio.[373] Nell'ambito della missioneArtemis 1 dellaNASA, l'azienda italianaArgotec realizza il microsatelliteArgoMoon, unico satellite europeo scelto per la missione.[374]
Di seguito alcune importanti date dell'Italia nello spazio:
15 dicembre 1964: viene lanciato il primo satellite italiano, ilSan Marco 1. Tale lancio rende l'Italia il terzo paese al mondo, dopoStati Uniti eUnione Sovietica, a lanciare autonomamente un proprio satellite.
31 luglio 1992:Franco Malerba, in seguito alla missione spazialeSTS-46, è il primo italiano ad andare nello spazio.
Da ricordare anche il geologoGiuseppe Mercalli, inventore dellascala Mercalli, che realizza la prima carta sismica del territorio italiano, ed il geofisicoAdolfo Cancani che aggiungerà 2 gradi alla scala Mercalli portando i gradi a 12.
Nell'informatica teorica ricordiamo infine i contributi diCorrado Böhm, autore di teoremi sui linguaggi formali.
Tecnologia
Anche nel campo tecnologico l'Italia ha dato importanti e notevoli contributi allo sviluppo del settore con tante importanti e innovative scoperte. Di seguito le più importanti:
1871:Antonio Meucci sviluppò un dispositivo di comunicazione vocale a distanza, che egli chiamò «telettrofono» e che diverse fonti accreditano come il primotelefono.[381][382]
1912: laCarrellata, ad opera del registaGiovanni Pastrone, che fu anche il primo ad utilizzarla per un film nel 1914.
1924: la primaautostrada al mondo, nata e progettata esplicitamente per collegare due o più destinazioni nella maniera più rapida possibile, ad opera diPiero Puricelli.
1988: un ricercatore del laboratorioCSELT (creato nel 1964 sul modello deiBell Labs),Leonardo Chiariglione, cofonda e dirige il gruppoMPEG che produrrà numerosi standard diinternet: ad esempioMPEG-2, standard utilizzato neiDVD-Video, ed il notoMp3, di cui nel 1992 lo stesso CSELT dimostrò la prima versione funzionante
Tra gli altri ci furonoAlessandro Cruto, pioniere dellalampadina ad incandescenza (riuscì a completarne una il 4 marzo 1880, cinque mesi dopo Edison), eInnocenzo Manzetti, eclettico inventore ottocentesco inventore tra le altre cose di un'auto a vapore, di un automa capace di suonare il flauto e di un primo prototipo di telefono.
La cucina italiana, una delle più note e apprezzate nel mondo, conta su una vasta gamma di prodotti enogastronomici, molto vari da zona a zona, dovuti sia a fattori storici (numerosi popoli l'hanno abitata nel corso dei secoli) sia climatico-territoriali, dal clima montano delle Alpi a quello continentale della pianura Padana al temperato delle zone costiere.[392]
Come in altri paesi europei del mediterraneo, sono presenti tratti distintivi ed elementi che caratterizzano ladieta mediterranea, un modello nutrizionale che usa alimenti naturali come legumi, cereali, carni bianche e pesce azzurro, frutta e verdura e pochi grassi (con utilizzo prevalente dell'olio extravergine di oliva),[393] inserita nel 2010 nella lista dei patrimoni immateriali dell'umanità.[298] Alcuni alimenti, come lapasta e lapizza, sono simboli universalmente riconosciuti della cucina italiana.[392]
La Serie storica ISTAT dimostra che a livello amatoriale, nel 2020 risultano 21 milioni e 396 mila persone di 3 anni in più che praticano uno o più sport nel proprio tempo libero, di questi 15 milioni 837 mila praticano sport con assiduità e 5 milioni 559 mila lo praticano salurialmente, a fronte di 20 milioni 583 mila che non praticano sport né attività fisica.[397]
Nonostante le severe sanzioni delle federazioni sportive, anche lo sport italiano risente di effetti negativi come la diffusione deldoping tra gli sportivi, professionisti e amatori (nel 2007 le federazioni hanno eseguito 11 250 controlli, con un tasso di positività dello 0,6%), la corruzione (caso eclatante nel 2006 è statoCalciopoli), gli eccessi economici, la violenza negli stadi e le discriminazioni.[401]
Lamaglia azzurra è l'uniforme adottata da quasi tutte le compagini sportive che rappresentano l'Italia in ambito internazionale. Fanno eccezione gli sport motoristici, per i quali il colore tradizionale è ilrosso corsa.
^La grande stagione riformistica italiana del Settecento è analizzata nella sua interezza in F. Venturi,Settecento riformatore, 5 voll., Torino, 1969-90.
^Eran trecento, eran giovan e forti e sono morti, è il ritornello de'La spigolatrice di Sapri diLuigi Mercantini, testimonianza della poesia patriottica risorgimentale, che descrive la sfortunata spedizione di Pisacane.
^Il Canale di Sicilia, che separa l'omonima regione dall'Africa, è largo140 km, mentre il Canale d'Otranto, che dividepunta Palascìa (in Puglia) dall'Albania, è largo appena70 km.
^ab(EN) D. Scrocca, C. Doglioni, F. Innocenti,Constraints for an interpretation of the italian geodynamics: a review, inMemorie Descrittive della Carta Geologica d'Italia, LXII, 2003, pp. 15–46.
^L'avvio ufficiale delle trasmissioni avvenne il 3 gennaio 1954, l'avvento delcolore il 1º febbraio 1977 (Emanuelli, pp. 36, 314), mentre il 4 luglio 2012 è stato ultimato ilpassaggio aldigitale terrestre.
^Censimento delle acque per uso civile - Anno 2020, suistat.it, p. Tavola 14 - Acqua immessa, acqua erogata per usi autorizzati e perdite idriche totali nelle reti comunali di distribuzione dell'acqua potabile per regione. Anno 2020, volumi in migliaia di metri cubi, pro capite in litri per abitante al giorno e perdite in percentuale sul volume immesso in rete.URL consultato l'11 agosto 2025.
^(EN) Virginia Trimble, Thomas R. Williams, Katherine Bracher, Richard Jarrell, Jordan D. Marché, F. Jamil Ragep (a cura di),Biographical Encyclopedia of Astronomers,Springer, 2007, p. 1268,ISBN978-0-387-30400-7.
^G. Veneziano,Construction of a crossing-symmetric, Regge-behaved amplitude for linearly rising trajectories, inNuovo Cimento A, vol. 57, 1968, pp. 190–7.
^Catherine J. Castner, ad esempio, nell'introduzione alla traduzione inglese dellaItalia illustrata di Flavio Biondo da lei curata, scrive che laRoma instaurata dello storico italiano "può essere giustamente definita l'inizio dell'archeologia moderna".An innovative departure from the tradition of medieval descriptions of cities, "Roma instaurata" inaugurates systematic historical reconstruction and can be rightly called the beginning of modern archaelogy, in: Biondo Flavio - Catherine J. Castner,Biondo Flavio's "Italia illustrata", vol. I, Global Academic Publishing - Binghamton University, Binghamton, New York 2005, p. XXIV.
^Si riportano due citazioni a titolo di esempio, una di autore inglese, una di autori italiani:
Edward W. Bodnar:
(inglese)
«Cyriac of Ancona was the most enterprising and prolific recorder of Greek and Roman antiquities, particularly inscriptions, in the fifteenth century, and the general accuracy of his records intitles him to be called the founding father of modern classical archeology.»
(italiano) «Ciriaco d'Ancona fu il più intraprendente e prolifico raccoglitore di antichità greche e romane del XV secolo, in particolare di iscrizioni, e la generale accuratezza dei suoi dati permettono di considerarlo il padre fondatore della moderna archeologia classica.»
(Edward W. Bodnar,Later travels, with Clive Foss. Harvard University Press, Cambridge, MA 2003.ISBN 0-674-00758-1)
R. Bianchi Bandinelli, M. Pallottino, E. Coche de la Ferté:
«Quindi, se Ciriaco de' Pizzicolli (v. Ciriaco D'Ancona), che viaggiò in Grecia fra il 1412 e il 1448 ricercando e annotando opere d'arte e iscrizioni, può dirsi, in certo modo, il fondatore dell'archeologia in senso generale, l'archeologia nel suo carattere storico-artistico, come viene intesa oggi, può ben dirsi datare dalla pubblicazione della Storia delle arti del disegno presso gli antichi di J. J. Winckelmann, avvenuta nel 1764.»
^Per un approccio introduttivo si rimanda a V. Fronzoni,Archeologia subacquea e Tutela del patrimonio culturale, in "Quaderni del mare", n. 3, ed. "Centro Studi Tradizioni Nautiche", Napoli, 2006.
^ M.A. Montesu, F. Cottoni, G.C. Bonomo, D. Cestoni,G.C. Bonomo and D. Cestoni. Discoverers of the parasitic origin of scabies, inAm J Dermatopathol, vol. 13, n. 4, agosto 1991, pp. 425–7,PMID1928627.
Giovanni Bernetti,Atlante di selvicoltura, Edagricole, 2005,ISBN88-506-4665-8.
Carlo Blasi, Luigi Boitani e Sandro La Posta,Stato della biodiversità in Italia - Contributo alla strategia nazionale per la biodiversità, Palombi editori, 2005,ISBN88-7621-514-X.
(EN) Maurice Kottelat, Jörg Freyhof,Handbook of European Freshwater Fishes, OSF, 2007,ISBN2-8399-0298-2.
Cristiano Toraldo di Francia,X-scapes, Alinea Editrice, 2005,ISBN88-6055-008-4.
Sergio Zerunian,Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole, 2002,ISBN88-506-4778-6.
(FR) Piero Zuffardi,Ressources naturelles, inItalie, Introduction à la géologie général, 26^ Congres Geologique International, Parigi, 1980.
Arte e architettura
Giulio Boraet al.,I luoghi dell'arte: storia opere e percorsi. Vol. 4: dall'età della Maniera al Rococò, Roma, Electa Scuola, 2009,ISBN88-6308-039-9.
(EN) Giuseppe Di Palma, Marino Berengo, John Larner, Clara M. Lovett, Christopher John Wickham, John Foot, Martin Clark, Melanie F. Knights, Paola E. Signoretta, John A. Marino, Russell L. King, Giuseppe Nangeroni e James M. Powell,Italy, suEnciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane. Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali