Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:leggi le avvertenze.L' istiocitosi è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di un numero eccessivo diistiociti nelsangue e nei tessuti. Vengono raggruppate sotto tale nome una serie dimalattie rare che si sviluppano specialmente nella giovinezza dell'individuo. L'istiocitosi ha forme sia benigne che maligne.
Colpisce prevalentemente i maschi in età infantile; negliUSA l'incidenza è 1 su 200.000.
La WHO, l'organizzazione mondiale per la salute ha classificato diverse forme:
- Istiocitosi a cellule di Langerhans detta anche Istiocitosi X (detta X per la presenza nella cellula tumorale, al microscopio elettronico, di un corpo a forma di X chiamatogranulo di Birbeck), con tutte le sue varianti (dette anche istiocitosi di classe 1).[1]
- Istiocitosi non maligne, anche dette di classe 2, dovute a proliferazione ed accumulo di elementi con funzioni macrofagiche, in cui sono comprese lalinfoistiocitosi emofagocitica familiare, loxantogranuloma giovanile, e laIstiocitosi con linfoadenopatia massiva dei seni detta anchesindrome di Rosai-Dorfman.
- Istiocitosi di classe 3, di tipo maligno del sistema monocito-macrofagico (leucemia monocitica,linfoma istiocitico).
- Istiocitosi blu mare
- Malattia di Niemann-Pick
- Malattia di Erdheim-Chester
La terapia consiste generalmente nella somministrazione disteroidi,splenectomia,chemioterapia.
- ^ Emanuele Cacciari, Cao, Cavazzuti, Guaraldi, Guglielmi, Panizon, Segni, Zacchello, Zanesco,Principi e pratica di Pediatria, Bologna, Monduzzi Editore, 1999, pag 663.
- Joseph C. Segen,Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006,ISBN 978-88-386-3917-3.
- Gianluigi Castoldi, Liso Vincenzo,Malattie del sangue e degli organi ematopoietici quinta edizione, Milano, McGraw-Hill, 2007,ISBN 978-88-386-2394-3.
- Emanuele Cacciari, Cao, Cavazzuti, Guaraldi, Guglielmi, Panizon, Segni, Zacchello, Zanesco,Principi e pratica di Pediatria, Bologna, Monduzzi Editore, 1999, pag 663.