Il capo dello Stato è il sovrano delRegno Unito (attualmentere Carlo III), che esercita le sue funzioni tramite ungovernatore; a quest'ultimo spettano, su mandato del sovrano, alcuni incarichi tra i quali quello della nomina delprimo ministro.
Le Isole Vergini Britanniche comprendono una sessantina di isole, per la maggior parte di origine vulcanica e dal profilo collinare. La più estesa èTortola (55,7 km²), seguonoVirgin Gorda,Anegada eJost Van Dyke. Tra le isole minori vi sono:
Le isole Vergini vennero popolate dagli indianiaruachi, che vi giunsero intorno al100 a.C. (anche se vi sono alcune tracce di un primo popolamento umano che risalirebbe al 1500 a.C.). Nel corso delQuattrocento le isole furono conquistate dalla bellicosa tribù deicaribi.
Il primo europeo a visitare l'arcipelago fuCristoforo Colombo, durante il suo secondo viaggio1493. Colombo battezzò le isoleSanta Ursula y las Once Mil Vírgenes (Sant'Orsola e le undicimila Vergini)[8], traendo ispirazione dalla leggenda diSant'Orsola. Il nome fu poi abbreviato inLas Vírgenes, da cui la denominazione attuale.
La corona spagnola, pur avendo reclamato il possesso delle isole agli inizi delXVI secolo, non vi creò mai degli insediamenti. Fu così che le Vergini vennero contese da inglesi, olandesi, francesi, spagnoli e danesi, diventando una nota base della pirateria. Benché non si abbiano notizie precise in merito alla popolazione amerindia nelle isole Vergini Britanniche, è certo che gli indigeni della vicinaSaint Croix furono sterminati.
Tortola venne stabilmente occupata dagli olandesi a partire dal1648, per poi essere presa dagli inglesi nel1672. Nel1680 si ebbe invece l'annessione, da parte inglese, diAnegada eVirgin Gorda. Nel frattempo, i danesi occupavano le vicineSaint Thomas, Saint John e Saint Croix (che oggi costituiscono leIsole Vergini Americane).
Inizialmente gli inglesi sfruttarono le isole annesse unicamente per la loro posizione strategica. Tuttavia, successivamente, si decise di introdurvi la coltivazione della canna da zucchero, il che rese necessario importare schiavi dall'Africa. Le isole godettero di un'economia molto prospera sino alla metà dell'Ottocento, quando l'abolizione della schiavitù, una serie di disastrosi uragani, nonché la diffusione della coltivazione della barbietola negli USA e in Europa provocarono un netto declino economico.
Pur sempre sotto il dominio britannico, nel corso del tempo le isole fecero parte di diverse suddivisioni amministrative, finché non divennero una colonia a sé stante nel1960 (a cui seguì, nel1967, il conseguimento dell'autonomia). A partire dagli anni sessanta, l'economia delle isole, tradizionalmente basate sull'agricoltura, si è diversificata, estendendosi ai servizi turistici e finanziari, sino a diventare una delle aree caraibiche più ricche.
Nel2003 la popolazione delle isole ammontava a 21.730 unità. L'83,36% degli abitanti è composto da neri, discendenti daglischiavi importati dai britannici. Seguono bianchi (7,28%, soprattuttobritannici,portoghesi esiro-libanesi); individui di etnia mista (5,38%); indiani asiatici (3,14%) e altri (0,84%).
Le Isole Vergini Britanniche, oltre all'agricoltura, basano la loro economia sulturismo e sulla presenza disocietà offshore. Circa mezzo milione di aziende estere (società e banche), nel corso del ventennio passato, hanno optato per registrasi o aprire appositi sportelli e uffici all'interno della relativa giurisdizione; ciò soprattutto per la bassa imposizione fiscale attuata e, in particolare, per l'assenza di norme e misure restrittive di controllo sul versante delle transazioni finanziarie. Il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale 04/05/1999, ha inserito le Isole Vergini Britanniche tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddettaLista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio. Gli Stati Uniti d'America, invece, nel luglio 2010, per il tramite dei governatori della Federal Reserve o dei responsabili dei diversi organi e istituti federali hanno stipulato con la Commissione Finanziaria delle Isole Vergini Britanniche un accordo (cosiddettogentleman agreement) per uno scambio di informazioni a carattere fiscale e finanziario.[9]