Il nome Ischia deriverebbe daInsula Maior tradotto poi inIscla da cui l'odierno Ischia. Il comune ha un principale abitato suddiviso in due nuclei, ilcapoluogo, denominato ufficialmente solo "Ischia", ma comunemente noto come "Ischia Porto", e la zona di "Ischia Ponte", che prende il nome dal ponte di legno (poi diventato in muratura) che, fino alsettecento, collegava ilcastello aragonese con il borgo. Secondo altri studiosi invece il nome deriverebbe dall'aggettivo greco “(v)ixos” (appiccicoso) con la consueta caduta della “v” iniziale. Inoltreischys, ισχύς, in greco significa forte, fertile, ovvio riferimento alla natura vulcanica.
Nel 1927 ilgoverno fascista decise di istituire l'unione dei sei comuni dell'isola in un unico comune, "Ischia"; fino al 1945 formarono un'unica entità amministrativa dell'isola d'Ischia.
Lo stemma della Città di Ischia è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 18 gennaio 2006.[5]
«Di cielo, al monte all'italiana di quindici colli, posti cinque, quattro, due, uno, fondato in punta, d'oro, sormontato dallacorona all'antica di cinque punte visibili, dello stesso. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di cielo, il motto, in lettere maiuscole di nero, ISCLA FIDELITATIS AETERNAE. Ornamenti esteriori da Città.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, inaugurata nel1857 per volontà diFerdinando II delle Due Sicilie, che si apre col suo peristilio ionico sul porto.
Chiesa di san Pietro o di Santa Maria delle Grazie, che si affaccia sulla strada per il Castello Aragonese e fu eretta nel1781. La chiesa fu teatro di una triste esecuzione. Il 19 luglio del1799,Pasquale Battistessa nobile napoletano, fu condannato insieme ad altri insorti dalgiudice Speciale all'impiccagione per aver partecipato ai moti dellaRepubblica Napoletana. I cadaveri furono portati in una delle stanze adiacenti alla chiesa disan Pietro. Battistessa, che era stato creduto morto, si riebbe e si trascinò sui gradini dell'altare maggiore, ma su ordine dello stessogiudice fu lì sgozzato. Le sue ceneri riposano ora nella fossa della chiesa.
Chiesa ed il convento di Sant'Antonio, eretti nel 1740, su primitive costruzioni del 1225 distrutte dalla colata dell'Arso. Custodisce il corpo diSan Giovan Giuseppe della Croce
Castello Aragonese, ormai simbolo dell'isola, è sito nel centro storico, detto "Ischia ponte" .
Stabilimento Balneo-Termale Militare, l'exPalazzo Reale di Ischia, non lontano dalla chiesa di "Portosalvo"
Biblioteca Antoniana, sita a fianco della chiesa di Sant'Antonio
Torre di Guevara o Torre disant'Anna (o diMichelangelo), sita nella zona di Cartaromana; secondo la tradizione popolare, la torre sarebbe stata disegnata dall'artistafiorentino). Fu eretta nella prima metà del Cinquecento da Giovanni de Guevara,duca diBovino. A fianco il duca vi costruì un Ninfaio
Fontana diRestituta di Bulgaro, nel Ninfaio a fianco della Torre di Guevara, che ispirò ilBoccaccio nella sestanovella del quinto giorno delDecameron.
Porto di Ischia, che era originariamente un piccolo lago detto Pantaniello che accoglieva al suo interno anche un piccolo isolotto, il Tondo, su cui iBasiliani eressero una cappella aSan Nicola. Il laghetto era profondo poco più di due metri e vi si pescavano pesci pregiati. Nel1670, per eliminare il cattivo odore, si aprì una piccola bocca. La trasformazione del laghetto in porto però si deve alla volontà del Re Ferdinando II delle Due Sicilie. Una lapide posta all'ingresso del porto ricorda l'inaugurazione del porto da parte del sovrano avvenuta nel settembre del1854.
Il comune d'Ischia è il più popolato dell'isola verde, avendo conosciuto un'evoluzione demografica di circa il 219% dal 1861 ad oggi. Ischia è da sempre il comune più abitato dell'isola, a parte una breve parentesi tra il 1881 e gli anni '20 del Novecento, quando il primato era detenuto da Forio.[7]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Ischia erano 1 160, corrispondenti al 5,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[9]
Un vigneto a Ischia Ponte. L'isola produce vini, ad esempio l'Epomeo di Ischia IGT
Ischia è il comune con maggiore popolazione dell'isola, con numerosi alberghi di ogni categoria e un intenso movimento turistico. Possiede una sua area commerciale che si estende tra via Roma e il corso Vittoria Colonna, mentre le attrazioni di tipo propriamente turistico si concentrano nella cosiddetta "rive droite" (la riva destra del porto).
Più volte si è cercato di procedere allafusione dei comuni dell'isola in ottica di miglioramenti dei servizi, nel 2011 si svolse ilreferendum sull'isola campana che però non raggiunse ilquorum[14].
Ha sede nel comune la società diIschia Calcio, che ha disputato anche campionati professionistici nazionali.
La pallavolo è rappresentata dalla Pallavolo Isolana, squadra femminile nata dalla fusione di due società isolane, APD Libertas Phoros Forio ed A.S. Ischia Pallavolo: nel 2007-2008 ha militato in Serie C.
La società di pallanuoto Ischia Marin Club, milita nel campionato nazionale di pallanuoto maschile di Serie A2 di pallanuoto maschile.
Si sono svolte a Ischia l'ottava tappa del Giro d'Italia 1959, cronometro individuale, e la seconda tappa delGiro d'Italia 2013, cronometro a squadre, da Ischia Porto aForio.