| Isamu Chō | |
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| Nascita | Fukuoka, 19 gennaio1895 |
| Morte | Okinawa, 22 giugno1945 |
| Cause della morte | Suicidio rituale (Seppuku) |
| Dati militari | |
| Paese servito | |
| Forza armata | |
| Anni di servizio | 1916-1945 |
| Grado | Tenente generale |
| Guerre | Seconda guerra cino-giapponese Seconda guerra mondiale |
| Battaglie | Battaglia di Okinawa |
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| Manuale | |
Isamu Chō (Fukuoka,19 gennaio1895 –Isola di Okinawa,22 giugno1945) è stato ungeneralegiapponese.
Chō era nativo della prefettura diFukuoka e nel1916 si diplomò all'Imperiale Accademia dell'Esercito giapponese e poi nel1928 si diplomò alCollegio di Guerra dell'esercito giapponese. Dopo incarichi minori, Chō venne assegnato al primo incarico all'estero al seguito della criticataArmata Kwantung con base nella Cina orientale. Egli fece ritorno in patria poco dopo per ottenere un ruolo attivo nella politica interna dell'esercito giapponese durante l'Incidente di marzo e durante l'Incidente di ottobre (assieme ad altri capi qualiKingoro Hashimoto,Jirō Minami,Sadao Araki dell'esercito, ed ai nazionalistiIkki Kita,Shūmei Ōkawa,Kanichiro Kamei,Kozaburo Tachibana eMitsuru Toyama). Egli fu inoltre tra i fondatori della società segreta "Sakura Kai", di spirito radicale, che si proponeva di detronizzare il governo democratico in favore di un regime socialista che avrebbe eliminato la corruzione.
Con l'inizio dellaSeconda guerra sino-giapponese, Chō divenne comandante del 74º reggimento di fanteria delCorpo spedizionario di Shanghai, di base nelManciukuò. Durante labattaglia di Nanchino, egli fu aiutante di campo del principeYasuhiko Asaka e si ritiene che gli sia stato complice nell'ordinare ilnoto massacro di prigionieri di guerra anche se ancora oggi gli storici discutono sul fatto se egli abbia solo eseguito gli ordini o abbia proposto delle sue idee al riguardo.[1] Chō venne successivamente coinvolto in una serie di attacchi di confine tra il Manchuko e l'Unione Sovietica come Capo dello Staff della 26ª divisione di fanteria dal1939 al1940. Nel1940 venne trasferito per breve tempo nelTaiwan ove si trovava una divisione giapponese e divenne capo dello staff del contingente spedizionario in Indocina dal1940 al1941.[2]
Chō fu vice capo dello staff del bureau degli affari militari nel ministero della guerra giapponese nel1941 e prese parte alla pianificazione strategica dell'invasione giapponese dell'Asia sud orientale. Dal1941 al1942 egli accompagnò l'armata meridionale nell'Indocina francese e presenziò come ufficiale della 14ª armata nelleFilippine. Dal1942 al1944, Chō fu comandante della10º gruppo di fanteria(Dai 10 Hohei-Dan(第10歩兵団)) della 10ª divisione di stanza nel Manciukuò. Nel marzo1944 egli prestò servizio come comandante della 1ª brigata mobile, venendo poi promosso aGenerale di divisione nel marzo1945. Sempre nel1945 Chō divenne capo dello staff della 32ª armata giapponese durante labattaglia di Okinawa e sovrintese le elaborate fortificazioni sotterranee delCastello di Shuri, ma dovette ben presto cedere ai pesanti attacchi delle truppe americane. Giunto quasi alla sconfitta compì unsuicidio rituale assieme al suo superiore, il generaleMitsuru Ushijima, il 22 giugno1945 piuttosto che cadere prigioniero dei nemici.[3]
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