Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Isabelle Adjani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Isabelle Adjani al Festival di Cannes del 2018

Isabelle Yasmina Adjani (Parigi,27 giugno1955) è un'attrice ecantantefrancese.

Di originiberbere etedesche, è tra le attrici francesi più apprezzate e premiate della storia del cinema. Detiene il record assoluto diCésar vinti da un attore, ovvero cinque, ottenuti per le interpretazioni inPossession (1981),L'estate assassina (1983),Camille Claudel (1988),La regina Margot (1994) eLa journée de la jupe (2009). Per il medesimo premio ha inoltre ottenuto altre quattro nomination.

Due volte candidata all'Oscar - la prima volta per l'interpretazione inAdele H. - Una storia d'amore (1975) e la seconda in occasione diCamille Claudel (1988) - ha detenuto per ventotto anni il record di più giovane candidata all'Oscar come migliore attrice protagonista (all'epoca diAdele H. aveva appena vent'anni).[1] È l'unica attrice ad aver vinto per due volte nello stesso anno ilPrix d'interprétation féminine, trionfando alFestival di Cannes 1981 grazie alle interpretazioni inPossession eQuartet. Ha vinto anche l'Orso d'argento per la migliore attrice alFestival di Berlino 1989 per l'interpretazione inCamille Claudel, nonché dueDavid di Donatello perLo schiaffo (1974) eAdele H. - Una storia d'amore.

In carriera ha recitato ruoli di rilievo incult movie qualiL'inquilino del terzo piano (1976) diRoman Polański eNosferatu, il principe della notte (1979) diWerner Herzog, primoremake del capolavoroespressionistaNosferatu il vampiro (1922). La sua interpretazione inPossession (1981) è considerata tra le più iconiche della storia delcinema horror e tra le migliori performance femminili di sempre.[2][3][4][5]

Biografia

[modifica |modifica wikitesto]

Origini, formazione e inizi

[modifica |modifica wikitesto]
Isabelle Adjani neL'École des Femmes (1973)

Isabelle Adjani nasce nelXVII arrondissement diParigi il 27 giugno 1955; figlia di Mohammed Chérif Adjani, un immigratoalgerino, nato aCostantina da una famiglia berbera originaria diIferhounène (inCabilia)[6], soldato dell'esercito francese durante laseconda guerra mondiale; e di Emma-Augusta Schweinberger, detta Gusti, un'immigratatedesca originaria dellaBaviera e di religionecattolica.[7]

Cresce con il padre meccanico, la madre casalinga ed il fratello minore Éric Hakim in una casa popolare nella periferia nord della capitale, aGennevilliers, imparando a parlare sia il francese che il tedesco. Oltre a queste due lingue, imparerà ad esprimersi fluentemente ininglese, idioma con il quale reciterà in alcuni dei suoi film più famosi. Frequenta il liceo prima aCourbevoie e poi aReims. Proprio durante il periodo scolastico si approccia alla recitazione, partecipando ad una messa in scena dell'opera teatraleLa casa di Bernarda Alba.

A quattordici anni ottiene il suo primo ruolo in un film per bambini,Le Petit Bougnat (1970). Nel1972 si fa notare nella commediaI primi turbamenti, film nel quale incrocia per la prima volta la collegaIsabelle Huppert, altra futura stella del cinema mondiale.

Nel1973, senza passare dal tradizionale percorso delConservatoire national supérieur d'art dramatique, entra a far parte dellaComédie-Française, dove è particolarmente apprezzata per l'interpretazione di Agnès inL'École des Femmes diMolière. Nel1974 ricopre il ruolo principale inOndine diJean Giraudoux, messa in scena daRaymond Rouleau. Nello stesso anno è la protagonista femminile della miniserie televisivaLe secret des Flamands.

L'ascesa e la prima candidatura all'Oscar

[modifica |modifica wikitesto]
Adèle Hugo, il primo grande ruolo biografico interpretato da Isabelle Adjani, che le valse la prima candidatura all'Oscar per il filmAdele H. - Una storia d'amore (1975), diretto daFrançois Truffaut

Il 1974 è l'anno della prima affermazione cinematografica. Dopo aver recitato inAriane, Isabelle Adjani si rivela al grande pubblico conLo schiaffo diClaude Pinoteau, nel quale interpreta una ragazza in ribellione contro il padre (interpretato daLino Ventura). Il successo deLo schiaffo pone Isabelle Adjani nella cerchia delle attrici francesi più popolari e le fa vincere nel1975, appena ventenne, unDavid di Donatello speciale come migliore attrice straniera esordiente. Ha così inizio la grande ascesa dell'attrice, ricercata da molti dei registi più importanti del panorama internazionale.

Il primo celebrato regista a sceglierla èFrançois Truffaut, che di lei - non ricambiato - si innamora.[7] Il cineasta francese la sceglie per interpretare la drammatica vicenda diAdèle Hugo. Nel 1974 Truffaut scrive alla diciannovenne Adjani, invitandola ad accettare la parte. L'attrice parigina è attirata dal ruolo, ma anche molto combattuta per via dei vincoli della Comédie-Française. Il regista non demorde e scrive all'attrice:

(francese)
«Votre visage tout seul raconte un scénario, vos regards créent les situations dramatiques, vous pourriez même vous permettre de jouer un film sans histoire, ce serait un documentaire sur vous et cela vaudrait toutes les fictions.»
(italiano)
«Il suo viso racconta da solo una sceneggiatura intera, i suoi sguardi creano situazioni drammatiche, potrebbe anche permettersi di recitare in un film senza storia, sarebbe un documentario su di lei e varrebbe più di qualsiasi storia romanzata.»

(François Truffaut[8])

Isabelle Adjani infine accetta e diviene la protagonista diAdele H. - Una storia d'amore (1975), optando per l'uscita dalla Comédie-Française e per la consacrazione alla carriera cinematografica a discapito di quella teatrale. La drammaticità della vicenda narrata esalta l'intensità recitativa dell'attrice. Adjani sembra posseduta dal personaggio, e questa circostanza colpisce l'intera troupe. Ostinandosi a rifiutare di ripetere le scene, l'attrice di origine berbera si impegna moltissimo durante le riprese, fino a trascinare l'équipe in uno stato di profonda tensione.[9] Quello di Adèle Hugo è il primo esempio di personalità fragile e problematica, ai limiti della follia, interpretato da Isabelle Adjani nel corso della sua carriera al cinema. Una tipologia di ruolo che, forte della sua intensità recitativa, l'attrice si ritroverà ad interpretare con estremo successo molte volte in carriera.

Il film segna la ribalta internazionale dell'attrice. Premiata - tra gli altri - dalNational Board of Review, nel1976 Isabelle Adjani si aggiudica ilDavid di Donatello per la migliore attrice straniera, ottiene la sua prima candidatura alCésar per la migliore attrice e, soprattutto, la sua prima nomination all'Oscar alla miglior attrice. Appena ventenne, Adjani diviene la più giovane candidata della storia all'Oscar alla migliore attrice protagonista, un record detenuto per ventotto anni, fino alla nomination della tredicenneKeisha Castle-Hughes nel2004.[1] Adjani è anche la prima candidata francese all'Oscar per un film interpretato in lingua madre.

Il successo internazionale

[modifica |modifica wikitesto]
Isabelle Adjani con l'artistaHerman Braun-Vega durante le riprese deL'inquilino del terzo piano (1976)

La ribalta internazionale ottenuta conAdele H. porta l'attrice a collaborare conRoman Polański nelthriller psicologico in lingua ingleseL'inquilino del terzo piano (1976), film nel quale compare nel ruolo di Stella. Malgrado lo scarso successo al botteghino, con il tempo il film - terza pellicola della cosiddetta "trilogia dell'appartamento" del regista polacco - si affermerà come uncult movie.

Sempre nel 1976 lavora con il registaAndré Téchiné inBarocco, primo film girato insieme aGérard Depardieu. Per questa pellicola Adjani ottiene la sua seconda candidatura al Premio César. Nello stesso periodo, a causa delle prospettate scene di nudo, declina l'offerta diLuis Buñuel perQuell'oscuro oggetto del desiderio.[10] Dopo la commediaVivere giovane (1977), il1978 è l'anno dell'esordio hollywoodiano conDriver l'imprendibile diWalter Hill, nel quale l'attrice compare al fianco diRyan O'Neal.

Tornata in Europa, nel1979 Adjani è impegnata inNosferatu, il principe della notte del regista tedescoWerner Herzog. Il film è il primoremake dello storicoNosferatu il vampiro (1922). L'attrice interpreta, contemporaneamente in inglese e tedesco, i panni della protagonista femminile, succedendo idealmente aGreta Schröder, protagonista del capolavoro diFriedrich Wilhelm Murnau. Tra le interpretazioni più celebri ed importanti della carriera di Isabelle Adjani, quella inNosferatu, il principe della notte è una performance fortemente influenzata dallo stile dell'espressionismo tedesco. In merito all'interpretazione di Adjani nel film di Herzog, parlando dell'attrice, il noto critico cinematografico americanoRoger Ebert esaltò la sua «curiosa qualità che sembra farla esistere su un piano etereo».[11]

Nel 1979 l'attrice parigina interpreta ancheEmily Brontë nel film di André TéchinéLes Sœurs Brontë. Nello stesso anno diventa madre di Barnabé, nato dall'unione con il direttore della fotografiaBruno Nuytten, conosciuto sul set diBarocco.

L'interpretazione inPossession e l'apice

[modifica |modifica wikitesto]

Dopo due anni di assenza, Isabelle Adjani fa ritorno al cinema nel1981 con la commediaClara et les Chics Types, ma soprattutto con la controversa pellicola in lingua inglesePossession, diretta dal polaccoAndrzej Żuławski e girata aBerlino Ovest. Dopo avere in un primo momento rifiutato l'offerta per il film, spingendo la produzione a considerareJudy Davis, l'attrice francese ebbe infine un ripensamento sulla decisione iniziale (favorito anche dal compagno Bruno Nuytten), decidendo di accettare il difficile ruolo di Anna.[12] Nel film - che vede nel cast ancheSam Neill - Adjani sfoggia la più iconica performance della sua carriera, interpretando con radicale intensità una donna lacerata da una profonda crisi spirituale e psicologica.

L'interpretazione dell'attrice francese inPossession, molto acclamata dalla critica internazionale, viene considerata tra le più sconvolgenti in assoluto nella storia del cinema horror, nonché tra le migliori interpretazioni femminili di tutti i tempi.[4][5] Il film valse all'attrice vari premi, ma il vero trionfo è ilPrix d'interprétation féminine alFestival di Cannes 1981, nel quale Adjani stabilisce un altro primato, venendo premiata come migliore attrice per due film nel corso della stessa edizione del festival. Oltre aPossession, Adjani è infatti premiata anche perQuartet, film diretto daJames Ivory. Nel1982, per l'interpretazione inPossession, l'attrice conquista anche il suo primo Premio César.

Il ruolo di Anna, reso ancora più esasperante dallo stile recitativo sopra le righe voluto dal regista Żuławski, si rivelò profondamente debilitante sul piano psicologico per Isabelle Adjani. In un’intervista rilasciata anni dopo l'attrice ha dichiarato che le ci vollero anni per riprendersi dall’esperienza del film. «Possession - spiegò Adjani nel 2002 - era un film impossibile da realizzare, e ciò che ho fatto in quel film era altrettanto impossibile. Eppure, l’ho fatto, e mi è costato carissimo. Nonostante tutti i premi, tutti gli onori che ho ricevuto, mai più un trauma del genere, nemmeno in un incubo».[13] Non mancarono le voci, confermate dal regista, secondo cui l'attrice avrebbe tentato il suicidio dopo le riprese del film.[14] L'iconica interpretazione di Isabelle Adjani inPossession, divenuta una vera e propria performancecult, ha ispirato ilvideoclip del singolo deiMassive Attack (feat.Young Fathers)Voodoo in My Blood (2016), che vede come protagonistaRosamund Pike.[15] L'interpretazione di Adjani inPossession, inoltre, è stata fonte di ispirazione perLily-Rose Depp in occasione delle riprese del filmNosferatu (2024) diRobert Eggers.[16]

DopoPossession l'attrice si ritrova ad interpretare ancora ruoli drammatici. Nel 1982 interpretaAntonieta Rivas Mercado nel film biograficoAntonieta. Nello stesso anno è anche inChe cavolo mi combini papà?!! conYves Montand. Durante questo periodo rifiuta il ruolo di protagonista inPrénom Carmen diJean-Luc Godard per incompatibilità col regista.[7] Nel1983 è protagonista inMia dolce assassina diClaude Miller eL'estate assassina diJean Becker. Per quest'ultimo film - nel quale mette in scena una delle performance più sensuali ed intense della sua carriera - ottiene il suo secondo Premio César. Nel1985 è la protagonista femminile diSubway diLuc Besson, film per il quale ottiene la quinta candidatura al César come migliore attrice.

Dopo il flop hollywoodiano diIshtar (1987), nel1988 Adjani diventa anche produttrice, finanziando il film biograficoCamille Claudel, nel quale recita la parte dell'omonimascultrice al fianco di Gérard Depardieu. Per questo film - diretto dall'ex compagno Bruno Nuytten - l'attrice ottiene nel1989 l'Orso d'argento per la migliore attrice ed il suo terzo Premio César. Nel1990 arriva anche la seconda candidatura all'Oscar. A inizioanni novanta riduce le sue apparizioni cinematografiche per dedicarsi alla vita privata, contraddistinta dalla nuova relazione con l'attoreDaniel Day-Lewis.

Il ritorno al cinema

[modifica |modifica wikitesto]
Isabelle Adjani al Festival di Cannes 2009

Il ritorno di Isabelle Adjani avviene nel1994, quando interpretaMargherita di Valois neLa regina Margot diPatrice Chéreau, film per il quale ottiene il suo quarto César. Dopo la sofferta fine della relazione con Daniel Day-Lewis, torna ad Hollywood conDiabolique (1996) diJeremiah S. Chechik. Nel1997 presiede la giuria del50º Festival di Cannes.

Ritornata al teatro nel2000, interpretaLa dame aux camélias con la regia diAlfredo Arias. Nei primianni duemila, dopo un periodo di pausa dal cinema, partecipa esclusivamente a film francesi, tra cuiLa Repentie (2002),Adolphe (2002),Bon Voyage (2003) eMonsieur Ibrahim e i fiori del Corano (2003). Nel2006 torna al teatro conLa Dernière Nuit pour Marie Stuart. Nel2010 vince il suo quinto Premio César per l'interpretazione inLa journée de la jupe (2009), stabilendo un record ineguagliato.

Nel2011 è ancora con Gérard Depardieu inMammuth, mentre negli ultimi anni ha recitato - tra gli altri - inIl mondo è tuo (2018),Sœurs (2020),Peter von Kant (2022),Masquerade - Ladri d'amore (2022) eLe ladre (2023). Negli anni più recenti partecipa anche a miniserie tv comeLa favorita del re (2022), nella quale interpreta la protagonistaDiana di Poitiers, eThe Perfect Couple (2024).

Nel 2022, in collaborazione conOlivier Steiner, lavora al monologo teatraleLe Vertige Marilyn, dedicato aMarilyn Monroe.[17] Dal monologo è tratto il primo libro dell'attrice,Du côté de chez Marilyn, pubblicato nel 2024 e scritto a quattro mani con lo stesso Steiner.

Carriera da cantante

[modifica |modifica wikitesto]

Come molte sue colleghe, anche Isabelle Adjani si fa tentare dalla canzone: èSerge Gainsbourg che la fa esordire in questa disciplina nel 1974, facendole registrare, per uno show televisivo diMaritie eGilbert Carpentier, la canzoneRocking Chair.[18] Nel 1983 realizza un intero album,Isabelle Adjani, sotto la direzione di Gainsbourg e ottiene il primo posto nella hit parade dei 45 giri conPull Marine, che si avvale di un videoclip realizzato da Luc Besson.

Alcuni anni dopo, farà uscire un singolo scritto senza Gainsbourg,La princesse au petit pois (La principessa sul pisello), che non otterrà grande successo. Nel 2006 si è parlato di un suo nuovo album, scritto daJacno, dopo che dei tentativi precedenti conPascal Obispo si erano rivelati infruttuosi. Dopo alcune collaborazioni musicali tra il 2002 ed il 2022, nel 2023 esce il suo secondo album,Adjani, bande originale, nel quale duetta con cantanti di fama internazionale comeSeal,Simon Le Bon,Youssou N'Dour,Peter Murphy eBenjamin Biolay.

Vita privata

[modifica |modifica wikitesto]
Isabelle Adjani nel 2012

A inizio carriera Isabelle Adjani è stata legata sentimentalmente a due colleghi della Comédie-Française: primaAndré Dussollier e poiFrancis Huster. Dopo la relazione con il regista e direttore della fotografia Bruno Nuytten, padre del primo figlio Barnabé, a metà anni ottanta si è legata al collega americanoWarren Beatty.

Nel 1989, dopo la prima inglese diCamille Claudel, ha avviato una relazione con Daniel Day-Lewis, interrotta via fax dall'attore nel 1995, prima della nascita del figlio della coppia Gabriel-Kane.[19] Nel 1996, per sottrarsi all'assedio difans e giornalisti che le rendeva impossibile la vita a Parigi, l'attrice si è trasferita inSvizzera, aGinevra, dove ha cresciuto il figlio.[18]Per dieci anni ha frequentato il musicistaJean-Michel Jarre e poi il neurochirurgo Stéphane Delajoux[senza fonte].

Spesso in contrasto con l'invadenza dei media nella sua vita privata, l'attrice è stata al centro delle polemiche alFestival di Cannes 1983, quando si rifiutò di partecipare al tradizionalephotocall dopo la conferenza stampa di presentazione deL'estate assassina. In segno di protesta contro l'attrice, i fotografi decisero di boicottarla al suo arrivo sulred carpet per la prima del film: posarono le macchine fotografiche e le voltarono le spalle.[20]

Tra il1986 e l'inizio del1987 l'attrice è stata vittima di una grave campagna diffamatoria, secondo la quale sarebbe stata malata diAIDS o addirittura già morta. Il 18 gennaio 1987 Adjani intervenne suTF1, intervistata daBruno Masure, per smentire le illazioni e condannare l'accaduto.[21] Il sociologo Jean-Noel Kapferer ha attribuito l'origine della campagna diffamatoria alle posizionixenofobe delFront National, che si sarebbero riversate contro l'attrice dopo una sua intervista nella quale parlava del padre algerino.[22]

La nipote Zoé Adjani-Vallat, figlia del fratello Éric Hakim, ha intrapreso a sua volta la carriera di attrice.[23]

Attivismo

[modifica |modifica wikitesto]

Figura di spicco delladiaspora algerina in Francia, Isabelle Adjani ha mantenuto un legame molto forte con il paese d'origine del padre. Nel 1988 si reca in Algeria e partecipa ad un comizio nel campus diBouzaréah, alla vigilia del referendum proposto dal presidenteChadli Bendjedid, con l’intento di sostenere l'affermazione del sistema democratico.[24]

Nel 1999 rifiuta di recarsi all’Eliseo per la cerimonia ufficiale in onore del presidente algerinoAbdelaziz Bouteflika.[18] Già nel 1997, sostenendo la manifestazione parigina «per la pace in Algeria», aveva rilasciato un'intervista di grande risonanza che le valse l'affetto del popolo algerino, con un titolo in prima pagina suLe Figaro: «L’Algeria mi impedisce di dormire, e a voi?». Nel 2009 partecipa all’inaugurazione delFestival panafricano di Algeri.

Nel 1989, in occasione della cerimonia con cui le è assegnato il Premio César perCamille Claudel, fa scalpore leggendo un brano del romanzoI versi satanici diSalman Rushdie, su cui pendeva unafatwā dell'Ayatollah iranianoRuhollah Khomeyni.[18]

Filmografia

[modifica |modifica wikitesto]

Cinema

[modifica |modifica wikitesto]

Televisione

[modifica |modifica wikitesto]

Documentari

[modifica |modifica wikitesto]
  • Isabelle Adjani, 2 ou 3 choses qu'on ne sait pas d'elle, regia di Frank Dalmat (2013)

Doppiatrice

[modifica |modifica wikitesto]

Teatro

[modifica |modifica wikitesto]

Con la Comédie-Française

[modifica |modifica wikitesto]

Fuori dalla Comédie-Française

[modifica |modifica wikitesto]

Discografia

[modifica |modifica wikitesto]

Album in studio

[modifica |modifica wikitesto]

Riconoscimenti

[modifica |modifica wikitesto]
Isabelle Adjani allaBerlinale nel 2010

Doppiatrici italiane

[modifica |modifica wikitesto]

Nelle versioni initaliano delle opere in cui ha recitato, Isabelle Adjani è stata doppiata da:

Onorificenze

[modifica |modifica wikitesto]
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
— Parigi, 2010
Commendatore dell'Ordre des Arts et des Lettres - nastrino per uniforme ordinaria
— Parigi, 2014

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ab(EN) Christopher Tsang,Best Actress Oscar lineup features two non-English performances for first time in almost 50 years, suyahoo.com.URL consultato il 28 maggio 2025.
  2. ^(EN) Lena Wilson,Isabelle Adjani in Possession (Great horror performances #1), suseventh-row.com.URL consultato il 24 marzo 2025.
  3. ^(EN) Federico Furzan,Isabelle Adjani Gave Arguably the Best Horror Performance of All Time in This Movie, sumovieweb.com.URL consultato il 24 marzo 2025.
  4. ^ab(EN) German Torres Ascencio,The 20 Best Female Movie Performances of All Time, sutasteofcinema.com.URL consultato il 28 maggio 2025.
  5. ^ab(EN)The 100 Best Female Performances of All Time, suscenebygreen.com.URL consultato il 28 maggio 2025.
  6. ^Dictionnaire étonnant des célébrités, de Jean-Louis Beaucarnot et Frédéric Dumoulin, First éditions, 2015, page 11
  7. ^abc Valerio Cappelli,Isabelle Adjani: «Io, e i miei ricordi teneri e dolorosi di Truffaut, Bertolucci, Godard, Dépardieu...», sucorriere.it.URL consultato il 28 maggio 2025.
  8. ^Lettera senza data (ma: ottobre 1974), archivi di Les Films du Carrosse, dossier CCH 74 (2)
  9. ^(FR) Marc Arlin,L'histoire d'Adèle H.: le film de la passion impossible entre Isabelle Adjani et François Truffaut, suprogramme-tv.net.URL consultato il 28 maggio 2025.
  10. ^(FR) Fabienne Pascaud,Isabelle Adjani : “J’aime passionnément ce métier, mais je passe mon temps à y échapper”, sutelerama.fr.URL consultato il 28 maggio 2025.
  11. ^(EN) Roger Ebert,Herzog’s vampire movie, haunted by Murnau’s, surogerebert.com.URL consultato il 28 maggio 2025.
  12. ^(EN) Gordon Campbell,On The Psychological Horror Film Possession, suscoop.co.nz.URL consultato il 28 maggio 2025.
  13. ^(FR)Possession, secrets de tournage, suallocine.fr.URL consultato il 28 maggio 2025.
  14. ^(EN) Tom Leatham,Possession: The movie that made Isabelle Adjani attempt suicide, sufaroutmagazine.co.uk.URL consultato il 28 maggio 2025.
  15. ^(EN)Il nuovo video di Massive Attack e Young Fathers è una versione sci-fi di “Possession”, suvice.com.URL consultato il 24 marzo 2025.
  16. ^(EN)How Lily Rose-Depp's 'Nosferatu' Performance Emulates This 1981 Horror Classic, sumovieweb.com.URL consultato il 24 marzo 2025.
  17. ^ Rodolfo Di Giammarco,Isabelle Adjani: "Porto in scena l’estasi di Marilyn", surepubblica.it.URL consultato il 30 maggio 2025.
  18. ^abcdIsabelle Adjani: biografia dell'attrice francese amata dai registi cult, sucosmopolitan.com.URL consultato il 28 maggio 2025.
  19. ^ Fulvia Caprara,L’addio al cinema della star che cercava la perfezione assoluta, sulastampa.it.URL consultato il 28 maggio 2025.
  20. ^ Sara Paneccasio,Al via il Festival di Cannes: i momenti più scandalosi della storia della Croisette, suthewalkoffame.it.URL consultato il 28 maggio 2025.
  21. ^(FR) Thomas Snégaroff,Histoire de folles rumeurs. Isabelle Adjani a le Sida, sufranceinfo.fr.URL consultato il 30 maggio 2025.
  22. ^(FR) Katia Rimbert,Isabelle Adjani revient sur la rumeur qui la disait atteinte du sida, suprogramme-tv.net.URL consultato il 30 maggio 2025.
  23. ^ Ilaria Solari,"Le ragazze si salvano da sole". Zoé Adjani, nipote d'arte a Venezia, è la nostra donna del giorno #1, suelle.com.URL consultato il 28 maggio 2025.
  24. ^(FR)Ce qu’Isabelle Adjani dit de l’Algérie, sumiddleeasteye.net.URL consultato il 28 maggio 2025.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Jean-Luc Douin,Comédiennes Aujourd'hui, Editions Lherminier, Collection Le Champ de la Caméra, 1980
  • Claire Devarrieux,Les acteurs au travail, Editions Foma/Hatier, Collection 5 Continents, 1981
  • Christian Roques-Briscard,La Passion d'Adjani, Editions Pierre-Marcel Favre, 1987
  • Christian Dureau,Isabelle Adjani: biographie non autorisée, Editions Justine, 1987
  • François-Marie Banier,Photographies, Editions Gallimard - Denoël, 1991
  • Meinolf Zurhorst,Isabelle Adjani, Ihre Filme, Ihr Leben, Wilhelm Heyne Verlag. München. 1992
  • Michèle Halberstadt,Adjani aux pieds nus - Journal de La repentie, Editions Calmann-Levy, 2002

Isabelle Adjani è autrice delle prefazioni dei seguenti volumi:

  • Liliane Binard e Jean-Luc Clouard,Le drame de la pédophilie, Editions Albin Michel, 1997
  • Henry-Jean Servat,La légende de Cannes, Editions Assouline, 2004

L'attrice ha pubblicato, in collaborazione con lo scrittore Olivier Steiner, il volume:

  • Du côté de chez Marilyn, Editions de l'Observatoire, 2024

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]

PredecessorePremio César per la migliore attriceSuccessore
Catherine Deneuve
perL'ultimo metrò
1982
perPossession
Nathalie Baye
perLa spiata
I
Nathalie Baye
perLa spiata
1984
perL'estate assassina
Sabine Azéma
perUna domenica in campagna
II
Anémone
perInnocenza e malizia
1989
perCamille Claudel
Carole Bouquet
perTroppo bella per te!
III
Juliette Binoche
perTre colori: Film Blu
1995
perLa Regina Margot
Isabelle Huppert
perIl buio nella mente
IV
Yolande Moreau
perSéraphine
2010
perLa journée de la jupe
Sara Forestier
perLe Nom des gens
V
Controllo di autoritàVIAF(EN16107486 ·ISNI(EN0000 0001 2122 0369 ·SBNRAVV093939 ·Europeanaagent/base/147294 ·LCCN(ENn82025613 ·GND(DE118846108 ·BNE(ESXX1173753(data) ·BNF(FRcb12584861b(data) ·J9U(EN, HE987007450487905171 ·NDL(EN, JA00620247 · CONOR.SI(SL36612451
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Isabelle_Adjani&oldid=147059929"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp