| Intervento militare contro l'ISIS parte dellaguerra civile irachena e dellaguerra civile siriana | |||
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Controllato dai ribelli siriani Controllato dal governo siriano Controllato dal governo iracheno Controllato dal governo libanese Controllato daHezbollah Controllato dall'ISIS Controllato dalFronte al-Nusra Controllato dai curdi siriani Controllato dai curdi iracheni | |||
| Data | 8 agosto2014 -in corso (11 anni e 110 giorni) | ||
| Luogo | Iraq eSiria | ||
| Causa | Terrorismo jihadista dell'ISIS e delFronte al-Nusra | ||
| Esito | Vittoria della coalizione inMedio Oriente | ||
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| Almeno 28 000 civili iracheni uccisi dall'ISIL [125] [166] [167] 11 800 civili uccisi dagli attacchi aerei della Coalizione in Iraq e Siria [168] [169] 8 036 civili uccisi da attacchi aerei russi in Siria [170] Almeno 5 939 civili uccisi dall'ISIL in Siria [170] 7 civili uccisi da attacchi aerei in Libia [171][36] | |||
| Voci di operazioni militari presenti su Wikipedia | |||
| Manuale | |||
L'intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante,[37] condotto dallacoalizione contro lo Stato Islamico ocoalizione contro l'ISIS, è un intervento militare internazionale nellaguerra civile irachena e nellaguerra civile siriana contro loStato Islamico inIraq eSiria. L'intervento mira a interdire l'espansione deigihadistisalafiti del cosiddetto Stato Islamico, che hanno preso il controllo nel corso del 2014 di città qualiRaqqa in Siria,Falluja,Mosul eTikrit in Iraq.
Gli Stati Uniti hanno cominciato attacchi aerei in Iraq dall'8 agosto del2014 e in Siria dal 23 settembre, e hanno formato una coalizione di numerosi Paesi occidentali e arabi.[38][39][40] L'intervento militare a guida statunitense consiste in attacchi aerei contro obiettivi dello Stato Islamico, condotti per lo più dagliStati Uniti, e in assistenza militare (armi e addestratori) algoverno iracheno, alKurdistan iracheno, alKurdistan siriano e ad alcuni gruppi armati dell'opposizione siriana.[41] GliStati Uniti hanno anche attaccato ilFronte al-Nusra inSiria, in particolare la sua cellula chiamatagruppo Khorasan.
Hanno condotto attacchi aerei in Iraq o Siria gliStati Uniti, laFrancia, ilRegno Unito, iPaesi Bassi, ilBelgio, laDanimarca, l'Australia, ilCanada, e paesi arabi quali laGiordania, ilMarocco, l'Arabia Saudita, ilQatar, ilBahrein e gliEmirati Arabi Uniti.[42]Germania,Italia,Spagna e altri stati si sono limitati a un sostegno militare e logistico. Nel corso del primo anno di intervento militare, tra agosto 2014 e agosto 2015, gli Stati Uniti hanno realizzato il 68% dei 3 683 attacchi aerei della coalizione in Iraq e il 95% dei 2 306 attacchi aerei in Siria.[43]
Indipendentemente dalla coalizione arabo-occidentale, sono intervenuti militarmente contro l'ISIS e in sostegno dei governi iracheno e siriano l'Iran, che ha schierato truppe in combattimento in Iraq e in Siria, e laRussia, con attacchi aerei in Siria incominciati il 30 settembre 2015. A differenza di Iran e Russia, la coalizione arabo-occidentale non appoggia il governo siriano e sostiene invece l'opposizione siriana moderata.[30]


A partire da luglio 2014, varie centinaia di soldatistatunitensi sono stati dispiegati inIraq per garantire la sicurezza di siti quali l'Ambasciata USA a Baghdad o il consolato generale diErbil, la capitale delKurdistan iracheno[44] ·[45].Assaltatori dellaDelta Force tentano inutilmente disoccorrere l'ostaggio statunitenseJames Wright Foley, che sarà trucidato il 19 agosto da Dāʿesh.[46].
Dall'inizio dell'estate 2014, le forze americane realizzano missioni di perlustrazione nel nord dell'Iraq tramitedroni e cacciaMcDonnell Douglas F/A-18 Hornet.
L'8 agosto, di fronte alla progressione deigihadisti diDāʿesh inKurdistan, gli USA avviano missioni aeree di bombardamento in Iraq, tre anni dopo il loro ritiro da quel Paese. Le operazioni sono dirette da unostato maggiore della coalizione, situato nella base aerea di al-Udayd, inQatar, servito dal 380º distaccamento di spedizione aerea (Air Expeditionary Wing)[47]. Le forze militari USA non danno inizialmente alcun nome alla loro operazione e solo il 15 ottobre ilPentagono attribuirà un nome all'intervento, chiamandoloAssoluta Determinazione (Inherent Resolve).[48]
Il 26 agosto gli USA acquisiscono informazioni inSiria tramitedroni per determinare gli obiettivi da colpire.[49] ·[50]
Il 28 agosto, il presidenteBarack Obama riconosce che gli Stati Uniti non hanno ancora "una strategia" in Iraq e in Siria.[51]
La notte del 22-23 settembre, l'aviazione e imissili da crociera dell'aeronautica militare e delle altreforze armate statunitensi, sostenuti dall'Arabia Saudita,Giordania edEmirati Arabi Uniti, intervengono per la prima volta inSiria bombardando una ventina di siti, principalmente nelgovernatorato di al-Raqqa, inquello di Hassaké edi Deir el-Zōr[52].

Il 4 ottobre, elicotteri d'attaccoBoeing AH-64 Apache dell'US Army sono impegnati di nuovo in Iraq, mentre elementi dello stato maggiore della1ª Divisione di Fanteria americana vengono schierati per coordinare le forze USA in Iraq, che passeranno da 1 200 a 1 600 uomini.[53]
Il 7 novembre, gli USA annunciano l'invio di 1 500 consiglieri militari in Iraq.[54]
Il 9 dicembre 2017 il primo ministro iracheno dichiara ufficialmente la fine della guerra in Iraq contro l'ISIS avendo conseguito la completa riconquista dellafrontiera Iraq-Siria. Molti combattenti dello Stato Islamico, anziché combattere, preferiscono fuggire in territorio siriano per affrontare le forze governative siriane.

La Francia prende parte alle operazioni aeree in Iraq del2014, impegnando nove cacciaRafale, sei cacciaMirage 2000, un aereo da rifornimentoC-135 Stratolifter, un aereo pattugliatore marittimoAtlantique 2 e unE-3F Sentry. Le forze francesi sono basate inGiordania,Qatar edEmirati Arabi Uniti.[55]
Dall'agosto 2014, la Francia comincia una vendita d'armi aiCurdi d'Iraq «per sostenere la capacità operativa delle forze impegnate contro loStato Islamico».[56] A partire dal 15 settembre, dueaerei Rafale dell'Armée de l'air, basati adal-Ẓafra, negli Emirati Arabi Uniti, effettuano missioni diriconoscimento aereo al di sopra dell'Iraq[57] ·[58] e il 19 settembre, la Francia effettua i suoi primi bombardamenti in Iraq,[59] l'intervento francese viene chiamatoOpération Chammal.[60]
Il 1º ottobre 2014, la Francia annuncia la partenza dellafregataJean Bart per ilgolfo Persico.[61] Essa imbarca, al momento dello scalo aGibuti, marinai statunitensi incaricati di equipaggiare la nave per poterla far dialogare direttamente coi centri di comando alleati.[62]
Il 5 ottobre, tre Rafale di base aSt-Dizier e una trentina di uomini incaricati della messa in opera e del pilotaggio di aeromobili, arricchiscono il contingente francese.[63]
Il 23 febbraio2015, il gruppo aeronavale dellaCharles de Gaulle arriva nel golfo Persico. Comandato dalcontrammiraglio Éric Chaperon,[64] esso è composto dalla portaerei, da unsottomarino nucleare d'attacco, dalla fregata da difesa antiaereaChevalier Paul e da una fregata britannica anti-sommergibile (HMSKent), oltre che dalla petroliera da rifornimentoMeuse e da circa 2 700 marinai imbarcati.[65] ·[66]. LaCharles de Gaulle parte il 13 gennaio daTolone per una missione di circa cinque mesi,[67] essa imbarca dodiciRafale, noveSuper-Étendard, unE-2 Hawkeye e quattro elicotteri.[66]
Il 27 settembre 2015 la Francia ha incominciato bombardamenti contro l'ISIS anche in Siria.[68] Dopo gliattentati del 13 novembre 2015 a Parigi, definiti daFrançois Hollande un atto di guerra, la Francia ha intensificato i bombardamenti sulla capitale dello Stato Islamico in Siria,Raqqa, auspicando il sostegno dei paesi dell'Unione europea.
IlRegno Unito fa parte della Coalizione impegnata a partire dal 2014, a livello aereo, sui cieli iracheni. Impegna a tal fine otto velivoliTornado, unC-130J Super Hercules, unVoyager, unRC-135W e quattrodroniMQ-9A Reaper. Le forze britanniche sono basate aCipro e inKuwait[55].
Il 26 settembre, il Regno Unito risponde positivamente alla richiesta formale d'intervento del governo iracheno. La partecipazione dell'esercito britannico diventa possibile in Iraq nel quadro dell'Operazione Shader.
Il 25 ottobre, effettua le sue prime azioni di bombardamento sull'Iraq distruggendo una postazione di artiglieria e un veicolo equipaggiato con unamitragliatrice pesante.[69]
A fine novembre, secondo ilDaily Mail, leSAS avrebbero realizzato numerose incursioni in Iraq e ucciso 200gihadisti in quattro settimane.[70] ·[71]
Secondo ilMinistero della Difesa del Regno Unito, laRAF ha effettuato 7 azioni di bombardamento in ottobre, 8 in novembre, 12 in dicembre, 18 in gennaio e 12 in febbraio.[72]
Il 3 dicembre 2015 il Parlamento britannico autorizza laRAF a operare militarmente sui cieli anche della Siria, per colpire le postazioni diDa'esh e le infrastrutture petrolifere utili per la vendita di petrolio da parte dell'organizzazionegihadista.[73]
L'Australia partecipa alleoperazioni aeree in Iraq impegnando otto cacciaF/A-18E Super Hornet, unE-7A Wedgetail e un rifornitore in voloKC-30A, oltre a un contingente di 400 aviatori dellaRoyal Australian Air Force e 200 membri della Forze speciali. Le forze australiane sono basate negliEmirati Arabi Uniti[74] ·[55].
IlCanada si è schierato nel 2014 per l'intervento militare aereo in Iraq e per questo schiera sei caccia da combattimentoCF-18 Hornet, due aerei pattugliatori marittimiLockheed P-3 Orion, un aereo da rifornimento in voloCC-150 Polaris e 600 militari naviganti e no. Le forze canadesi sono basate inKuwait[55][75].
Il 2 novembre, ilCanada effettua le sue prime azioni vicino aFalluja[76].
Il 19 gennaio 2015, loStato maggiore canadese annuncia che le forze speciali canadesi si sono scontrate con le truppe di Dāʿesh inIraq nei giorni precedenti. È il primo scontro di terra che oppone soldati della Coalizione internazionale aigihadisti di Dāʿesh in Iraq.[77]
Il 6 marzo, un soldato canadese delle forze speciali viene ucciso dalfuoco amico delle forzecurde.[78]
Il 9 aprile, il Canada ha espanso il suo intervento alla Siria, effettuando il primo attacco aereo contro l'ISIS nei pressi diRaqqa.[79]
IPaesi Bassi prendono parte agli interventi militari aerei in Iraq del 2014 e impegnano per i combattimenti ottoF-16 Fighting Falcon. Le forze olandesi sono basate inGiordania[55].
Il 7 ottobre 2014, laRegia Aeronautica militare dei Paesi Bassi conduce le sue prime azioni dopo l'approvazione delParlamento delle missioni aeree sull'Iraq e la Siria. Il Paese invia 8 caccia F-16 sulla base diAzraq, in cui soldati olandesi (tattici, meccanici e piloti) sono raggruppati con 250 membri dell'Aeronautica militare giordana, e con il contingente belga di 120 persone.[80] Alla data dell'8 gennaio 2015, essa ha impegnato 375 azioni di caccia.[81] Il governo ha fatto sapere che in nessun caso invierà truppe di terra per affrontare direttamenteDāʿesh.
IlBelgio partecipa alle azioni con seiF-16 Fighting Falcon. Le forze belghe sono basate inGiordania[55].
Il 24 settembre, il ministro belga della DifesaPieter De Crem annuncia lo schieramento di sei F-16 dellaComposante air[82]. Il contingente comprende 120 persone stazionate nella base aerea diAzraq inGiordania.[80] Il 5 ottobre, l'esercito belga conduce le sue prime azioni di bombardamento, seguite il 7 ottobre dallaRegia aeronautica militare olandese[80]. L'8 gennaio 2015, il Belgio specifica di aver realizzato 298 missioni.[83]
LaDanimarca ha scelto di prendere parte alle operazioni aeree inIraq e impegna per questo sette aereiF-16 Fighting Falcon. Le forze danesi hanno base nelKuwait[55].
Nell'agosto del 2014, il Parlamento danese aveva inviato in Iraq un aereo da trasportoC-130J Hercules e 55 militari per difenderli e mantenerli operativi.
LaGermania ha inviato 40 istruttori militari in Iraq.[84] Il 4 dicembre 2015, in seguito alla richiesta di aiuto della Francia dopo gliattentati del 13 novembre 2015 a Parigi, ilBundestag ha autorizzato un sostegno militare agli attacchi controDa'esh in Siria, inviando aerei da ricognizione, una fregata e 1 200 soldati nella regione. Le forze militari tedesche non realizzeranno comunque attacchi aerei e non saranno usate in combattimento.[85]
Da fine agosto 2014, l'Italia ha inviato 200 mitragliatrici, 650 000 munizioni e 2 000 razziRPG aiPeshmerga delKurdistan iracheno.[86] Ha inoltre inviato in Iraq e nella regione 530 militari appartenenti a tutte leForze Armate, impegnati nell'addestramento delle forze di sicurezza curde e irachene aErbil eBaghdad, nellaricognizione e sorveglianza con velivoli e aerei a pilotaggio remoto, e nell'attività dirifornimento in volo degli aerei della coalizione. Nelle operazioni di ricognizione, sorveglianza e rifornimento in volo sono utilizzati 4 bombardieriTornado, 2droni Predator e 1 velivolo da rifornimento in voloKC-767, basati inKuwait.[26] Da gennaio a novembre 2015, il contingente italiano ha addestrato oltre 2 000Peshmerga su un totale di circa 5 000 formati dalla coalizione.[87] Nel dicembre 2015, il governo italiano ha annunciato l'invio di 450 nuovi soldati italiani nel nord dell'Iraq per proteggere ladiga di Mosul e i suoi lavori di riparazione da parte di un'azienda italiana.[88]
LaSpagna ha deciso di inviare 300 istruttori militari in Iraq[89].
IlPortogallo invia in Iraq 30 istruttori militari del "Troupe Command Center" (CTC) e fornisce 230 000 € per l'aiuto umanitario.[90]
L'Arabia Saudita prende parte alleoperazioni aeree in Siria con 15 aerei, di cui quattroF-15S Eagle, quattroTornado, quattroTyphoon, unE-3 Sentry, unKE-3 e unBeechcraft 200[55].
Il 5 gennaio 2014, il posto di frontiera di Suayf, situato presso la città diArar, è attaccato da quattro uomini armati. Tre assalitori sono uccisi nello scambio di colpi di arma da fuoco e un altro è fatto prigioniero, ma aziona lacintura esplosiva che indossava e uccide tre militari, tra cui ilgenerale Oudah al-Belawi, comandante della Guardia di Frontiera della provincia della Frontiera settentrionale.[91]
GliEmirati Arabi Uniti prendono parte alle operazioni aeree in Siria, e a tal fine impegnano 12 aerei, seiF-16 Fighting Falcon e seiMirage 2000[55].
In dicembre 2014, gli EAU sospendono però la loro partecipazione ai raid aerei in seguito alla cattura del pilotagiordano,Mu'adh al-Kasasbeh. Gli EAU avevano condotto fino a quel momento più missioni aeree di tutti gli altri Paesi della Coalizione.[92]. Gli Emirati riprendono le loro azioni il 10 febbraio 2015.[93]
IlBahrein prende parte alle operazioni aeree in Siria, impiegando quattroF-16 Fighting Falcon[55].
IlQatar prende parte alle operazioni aeree della Coalizione Internazionale in Siria, impiegando dueMirage 2000 e unC-130 Hercules.[55]
LaGiordania partecipa alle operazioni aeree sull'Iraq e la Siria, schierando quattroF-16 Fighting Falcon e unC-130 Hercules.[55]
Il 24 dicembre, la coalizione perde il suo primo velivolo in combattimento. Un General Dynamics F-16 cade a causa di un guasto tecnico aRaqqa e il suo pilota, iltenenteMu'adh al-Kasasbeh, è fatto prigioniero daDāʿesh.[94] ·[95]
Il 3 febbraio 2015, lo Stato Islamico annuncia di aver ucciso il pilota giordano, bruciandolo vivo in una gabbia[96]. Come rappresaglia, la Giordania impicca duejihadisti, condannati a morte da anni, prima che intervenisse una moratoria sulle esecuzioni capitali: l'irachenaSagida al-Rishawi, implicata negliAttentati di Amman del 2005 (di cui Dāʿesh aveva chiesto lo scambio col pilota giordano) eZiyad Khalaf Raja al-Karbuli, membro dial-Qa'ida.[97]
IlMarocco partecipa alle operazioni aeree del 2014 sulla Siria e l'Iraq, impegnando sei aereiF-16C/D Fighting Falcon. Le forze marocchine sono basate negliEmirati Arabi Uniti[55].
Nel dicembre del 2014, ilMarocco conferma di aver inviato aerei da cacciaF-16 e piloti delleForze aeree reali marocchine per combattere inIraq. Questi sono posti sotto il comando degli EAU[98]. Al 7 gennaio 2015, gli aerei da caccia marocchini hanno partecipato in circa 20 missioni[55].
A fine settembre2015 la Russia, in coordinamento con i governi diSiria,Iraq eIran, su richiesta di aiuto del governo siriano di Assad, incomincia bombardamenti aerei contro l'ISIS e altre forze di opposizione in Siria. Ciò inizialmente inasprisce le tensioni con gliStati Uniti, soprattutto sulla questione dell'appoggio al regime diBashar al-Assad.
A seguito dell'abbattimento, rivendicato dallo Stato Islamico, di unaereo russo nelSinai il 31 ottobre 2015 e degliattentati di Parigi a novembre, i russi intensificano, contemporaneamente allaFrancia, gli attacchi contro le roccaforti del "califfato" in Siria, tramite bombardamenti dalla base siriana diLatakia e conmissili da crociera da navi militari russe nelMediterraneo.
Il 10 settembre, ilDipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America annuncia che è stato realizzato un totale di 154 operazioni di bombardamento da parte della Coalizione internazionale dall'inizio del conflitto[99]. Diverse nazioni, tra cui la Germania, il Canada, la Francia e il Regno Unito forniscono un aiuto umanitario e militare al governo iracheno, alle autorità curde e a gruppi che combattono Dāʿesh. Altre, come i Paesi Bassi o l'Australia non armano gruppi combattenti di terra, giacché è possibile che, in caso di arretramento del fronte e d'abbandono delle armi pesanti, Dāʿesh se ne serva contro i Paesi vicini e gli aerei che effettuano bombardamenti. Inoltre, alla fine del conflitto, il destino di queste armi è incerto. I Paesi Bassi hanno confermato di muoversi di notte per ridurre il rischio di essere presi in ostaggio da Dāʿesh mentre consegnano materiale umanitario e sanitario a diversi villaggi.
Si stima che tra agosto e ottobre 2014, duemila raid aerei siano stati condotti dalla Coalizione internazionale, di cui il 90 % dagli Stati Uniti.[100]
Al 31 dicembre 2014, il bilancio parla di più di 3 000 obiettivi nemici colpiti in 1 679 bombardamenti, per un totale di 15 465 sortite aeree.
Gli obiettivi sono stati 58 carri armati, oltre 900 veicoli, di cui 184Humvee e 26 veicoli blindati, 52 bunkers, 673 postazioni di combattimento e quasi mille diversi edifici.[101]
Il 14 ottobre 2014, i capi militari di 22 Paesi si sono riuniti aWashington per definire una strategia controDāʿesh. I 23 Paesi della Coalizione sono:Australia,Bahrain,Belgio,Regno Unito,Canada,Danimarca,Egitto,Francia,Germania,Iraq,Italia,Giordania,Kuwait,Libano,Paesi Bassi,Nuova Zelanda,Qatar,Arabia Saudita,Spagna,Svezia,Turchia,Emirati Arabi Uniti eStati Uniti.[102][4]. Successivamente aderiscono diversi altri paesi all'interno della coalizione.
Il 19 agosto 2014, un video è messo online suInternet e in esso un uomo, membro di Dāʿesh, vestito interamente di nero e armato di un coltellaccio, si pone accanto aJames Wright Foley. Il video mostra Foley che biasima l'intervento statunitense ed esprime il proprio desiderio di passare più tempo con la sua famiglia. L'uomo in nero critica allora le azioni del governo statunitense contro l'ISIS, esprimendosi in un inglese con accento britannico. Secondo la versione online del britannicoThe Guardian,[103] un antico ostaggio avrebbe riconosciuto quest'uomo, che si farebbe chiamare John e sarebbe originario diLondra. Più avanti, nel video, egli decapita Foley col suo coltello, e minaccia in seguito di uccidere un altro ostaggio, Steven Joel Sotloff.[104][105]. I bombardamenti statunitensi comunque proseguono.
Il 2 settembre 2014, un nuovo video è messo online. In esso si vede la stessa scena del video anzidetto, eSteven Sotloff ha al fianco lo stesso uomo vestito di nero. Questi uccide Sotloff e minaccia di trucidare David Haines, un ostaggio britannico.[106] ·[107]Reagendo a tali immagini,Barack Obama afferma che gli USA non si lasceranno «intimidire» da Dāʿesh.[108]
Il 13 settembre 2014, viene diffuso un video intitolatoUn messaggio agli alleati dell'America. Il gruppogihadista rimprovera al Regno Unito di aver raggiunto la Coalizione creata dagli USA, che bombarda con l'aviazione il cosiddetto "Stato Islamico" in Iraq. Come rappresaglia esso uccideDavid Cawthorne Haines, un cittadino britannico impegnato in azioni umanitarie.[109] ·[110] LoSI minaccia, alla fine del video, di ammazzare un altro ostaggio britannico.
Il 22 settembre 2014, il gruppoJund al-Khilāfa fī Arḍ al-Jazāʾir (in araboجند الخلافة في أرض الجزائر?), "Soldati del califfato nella terra d'Algeria", rivendica il rapimento diHervé Gourdel, un turista francese di 55 anni, guida di alta montagna aSaint-Martin-Vésubie, nel massiccio delDjurdjura, vicino al villaggio di Aït Ouabane, nel comune diAkbil[111]. Esso minaccia di ucciderlo entro 24 ore se la Francia non dovesse cessare la suaOpération Chammal contro lo SI in Iraq.[112] ·[113] Il governo diParigi rifiuta l'ultimatum e le ricerche dell'esercito algerino non danno frutti. Il 24 settembre 2014, i gihadisti dell'organizzazione terroristica algerina annunciano che l'ostaggio è stato decapitato, diffondendo il video della sua uccisione.[114]
Il 3 ottobre 2014, il gruppo gihadista Dāʿesh diffonde un nuovo video in cui viene ripresa la selvaggia esecuzione diAlan Henning, secondo ostaggio britannico. Il contorno scenografico è identico a tutti gli altri. Un nuovo ostaggio è direttamente minacciato della stessa fine alla fine del video: si tratta diPeter Edward Kassig, ostaggio statunitense di 24 anni, tenuto prigioniero dalla fine del 2013.
Il 16 novembre, Dāʿesh pubblica un ulteriore video in cui si annuncia l'uccisione di Peter Kassig, un ex-Ranger dell'Esercito degli Stati Uniti, dedicatosi a impegni umanitari. Il video è differente dagli altri che lo hanno preceduto, dal momento che esso mostra la decapitazione di 18 prigionieri dell'esercito regolare siriano. Simbolicamente, i gihadisti sotterrano il cadavere di Kassig a Dābiq, luogo dellabattaglia di Marj Dabiq del1516 grazie alla quale gliOttomani avevano messo fine alSultanatomamelucco e al "Califfato fantasma" abbaside delCairo. «Jihadi John», il gihadista sospettato di aver trucidato Peter Kassig e gli altri quattro ostaggi prima di lui, dichiara:
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