Insula in mari nata è un'espressione inlingua latina, che significa letteralmente "isola nata nel mare". È tale l'isola emersa dalla superficie delmare, consideratares nullius, e ritenuta occupabile da chi per primo vi ponesse piede.
NelDigesto giustinianeo, in un passo tratto dal libro II delleRes cottidianae diGaio, si comprende meglio quale sia il regime giuridico dell'insula in mari nata:
(Digesto 41.1.7.3)
Secondo quanto riportato l'insula in mari nata sarebbe, come notato in precedenza,res nullius, e quindi occupabile dal primo che vi giungesse, che ne acquisiva così ildominium ex iure Quiritium, ossia la proprietà (come in tutti i casi dioccupatio di unares nullius).
Quindi, la disciplina giuridica di questo caso è ben diversa da quella dell'insula in flumine nata, fattispecie piuttosto simile. In quel caso, infatti, è possibile l'acquisto per accessione, secondo i criteri dell'alveus derelictus: sostanzialmente, il dominium spetta al proprietario del fondo che comprende la riva più vicina all'isola. Questo nel caso di isola sorta dalla superficie del mare non è possibile, perché è impedito dallitus maris, labattigia, che erares publica e come taleres extra commercium che non poteva appartenere a nessun privato cittadino, a differenza delle rive dei fiumi, comprese nella proprietà dei fondi.
Il testo giustinianeo, tuttavia, ha sollevato molti dubbi in alcuni romanisti. Secondo costoro, infatti, proprio il carattere dires publica dellitus maris impedirebbe di considerare l'insula in mari nata come sempliceres nullius, ma piuttosto anch'essa come unares publica, appartenente alpopulus nel suo complesso: dunque non sarebbe possibile un'occupazione da parte di chi per primo arrivi, perché si tratterebbe diager publicus, nella disponibilità collettiva.