L'indie pop è un genere musicale diindie rock emusica pop nato nelRegno Unito verso la metà deglianni ottanta, contemporaneamente all'esplosione del movimentopost punk (ma comunque ispirato dall'eticaDIY delpunk '77), che sta ad identificare unindie rock più melodico, meno rumoroso e con una maggiore enfasi sulle armonie, gli arrangiamenti e i testi.
Mentre il termineindie era stato già usato in precedenza per descrivere quegli artisti solitamente rappresentativi di una cultura underground la cui musica veniva autoprodotta oppure supportata da etichette discografiche indipendenti, il momento chiave per la nascita del genere[1] può esser fatto sicuramente coincidere con l'uscita dellaC86, una compilation distribuita dalla rivistaNME nel 1986 che includeva le band più interessanti della scena pop indipendente britannica.
L'indie pop affonda le sue radici negli anni dell'esplosione del movimentopost-punk fatto difanzine fotocopiate (titoli come: Are You Scared To Get Happy?, Baby Honey, Rox, Simply Thrilled, Pure Popcorn, Hungry Beat!) e di piccoli negozi di dischi di proprietà delle stesse etichette indipendenti, oltre che, musicalmente, in quelle band della scena scozzese (Orange Juice,Aztec Camera,The Fire Engines eJosef K) che, a inizio deglianni ottanta, attraverso etichette come laPostcard Records diGlasgow e altre labels significative qualiCreation,Sarah Records o laRough Trade Records diLondra, diedero un'impronta significativa alla nascente scena musicale britannica.
La pubblicazione da parte della rivistaRecord Business, il 19 gennaio 1980, della prima classifica di album e singoli indipendenti e la successiva adozione di simili classifiche dal resto della stampa musicale inglese fecero poi da ulteriore volano al genere, tanto che il settimanaleNew Musical Express fece pubblicare in allegato a un suo numero una raccolta (su audiocassetta) intitolataC81 e comprendente vari gruppipost-punk britannici.
Mentre il termineindie era già stato utilizzato in precedenza per descrivere quegli artisti solitamente rappresentativi di una cultura underground la cui musica veniva autoprodotta oppure supportata da etichette discografiche indipendenti, il momento chiave per la nascita del genere[1] può esser fatto sicuramente coincidere con l'uscita dellaC86, una compilation (su cassetta) distribuita dalla rivistaNME nel 1986, cinque anni dopoC81, che includeva le band più interessanti della scena pop indipendente britannica comePrimal Scream,The Pastels, eThe Shop Assistants.
Considerata come il punto d'origine dell'indie pop nelRegno Unito, da quella uscita il termineC86 rapidamente evolse in una scorciatoia per indicare la nascente scena musicale britannica[2], anche se il collegamento tra il genere e la cassettaC86 è spesso messo in discussione dai giornalisti e dalle band che ne hanno preso parte. Lo stesso NME, tramite una delle sue penne più note, il giornalista Everett True, sosteneva la scindibilità tra le due cose ("Il C86 non esiste come sound, o uno stile. Ho trovato strano, ai confini del surreale, che la gente lo abbia usato per descriverne gli esponenti").[3]
Geoff Taylor, leader degliAge of Chance, concorda sul fatto che anche le stesse band non si siano "mai considerate come parte di questa scena. Non sono sicuro che il pubblico ne abbia una, ad essere onesti. Noi siamo una band indipendente come tante altre"[4].Nicky Wire, bassista deiManic Street Preachers, ricorda che la coerenza del genere vi fu solo grazie all'indipendenza delle band: "La gente fa tutto per sé: si registra da sola, produce l'artwork, mixa le tracce insieme, le pubblica e le invia a chi vuole, e si scrive da sé le fanzine poiché la stampa musicale se ne dimentica facilmente."[5]
Il NME ha poi continuato la tradizione di pubblicare altre compilation con nuove band e, nel 1996, è stata (stavolta in CD) la volta diC96, che però ha avuto un impatto limitato nei confronti del pubblico e con poche band (Mogwai,The Delgados,Babybird eUrusei Yatsura a riscuotere un certo successo.
In occasione del 20º anniversario dall'uscita della compilationC86, nel 2006, laSanctuary Records ha pubblicato un doppio CD (dal titoloCD86) con 48 brani che celebrano la nascita dell'indie pop. Compilata da Bob Stanley deiSaint Etienne, la raccolta presenta alcune delle bandchiave della scena, qualiPrimal Scream,The Primitives,Half Buscuit Half Man,BMX Bandits.
Nel 2004, invece, laRough Trade ha pubblicato la raccoltaIndiepop Vol 1, che ripercorre l'evoluzione del genere nelRegno Unito, sia prima che dopo il 1986. Attualmente, il lavoro di etichette come Matinee,Shelflife Records, Siesta e di comunità del web come Indiepages, Twee.net e Indie-MP3: Keeping C86 Alive, tuttora promuovono artisti d'ispirazioneindie pop.
Nel suo libroTime Travel, lo storico della musicapopJon Savage fa risalire le origini dell'indie pop americano all'omonimo terzo album deiVelvet Underground, gruppo seminale nato alla fine deglianni sessanta, spesso e volentieri citato come progenio ispiratore di molteplici scene e generi.
Velvet Underground a parte, negliStati Uniti la scenaindie pop trovò la sua declinazione nel fenomeno delJangle pop, che ebbe il massimo sviluppo tra il1984 ed il1987 con il revival delle melodie pop deglianni sessanta[6] e delle sonorità cosiddettejingle-jangle, stile chitarristico tipico di band comeByrds, caratterizzato dal suonotintinnante dellaRickenbacker (a 12 corde) del suo leaderRoger McGuinn.[7]
Altra trasposizione americana del verboindie pop è quella psichedelica delPaisley Underground: termine coniato da Michael Quercio deiThree O'Clock che, a metà deglianni 1980, identificava la corrispettiva scena diLos Angeles di band qualiRain Parade,The Dream SyndicateThree O'Clock,Green on Red,Mazzy Star,Opal eThe Long Ryders. Genere che incorpora ricche armonie vocali e di chitarra e che paga (anche qui) un debito particolare aiByrds, ma che più in generale fa riferimento al pop dellaWest Coast deiBeach Boys.
Sempre a inizioanni ottanta, aOlympia, nasce l'etichettaK Records (Beat Happening,Modest Mouse,The Go! Team,Built to Spill e molte altre band) fondata da Calvin Johnson nel1982 e che, con il motto di "far esplodere la gioventù underground in un'appassionata rivolta contro le aziende/orco", diventa così un elemento influente nella battagliaanti-corporate della musica indipendente e della cultura underground epunk rock delDIY e ispirazione per molte altre etichette che nacquero negli anni a venire, tra cui Bus Stop (Champaign-Urbana,Illinois, nel1987),Picturebook (Barrington,Illinois, nel1987), Harriet (Cambridge,Massachusetts, nel1989) eSlumberland (Silver Spring,Maryland, nel1989).
All'inizio deglianni 2000, laSvezia vide il fiorire di una scena musicaleindie pop che, grazie al lavoro di etichette come laLabrador Records e band qualiThe Cardigans,A Camp (progetto solista di Nina Persson),The Knife,The Concretes,Acid House Kings,Radjoteatern,Peter Bjorn and John,Sally Shapiro[8][9][10] ed ilfolk singer di origine argentinaJosé González, vide per la prima volta degli artisti svedesi raggiungere le vette nellaUK Single Chart, la classifica dei singoli più venduti nelRegno Unito.[11].
Tra le scene mondiali più significative c'è sicuramente anche quellaneozelandese che, sempre nei primianni 1980, vide la nascita delSound Dunedin, uno stile musicale creato nel città universitaria di Dunedin, nel sud del paese, e caratterizzato da chitarrejingle-jangle, linee di basso e percussioni minimali e tastiere spesso prevalenti.
Etichetta chiave è laFlying Nun Records, con i suoi artisti di spicco:The Bats,The Chills eThe Clean.
Dalla metà deglianni 2000 un gran numero di band indipendenti canadesi ha guadagnato notorietà in patria e all'estero. Band comeBroken Social Scene,Metric,Cowboy Junkies,The New Pornographers e soprattutto quelle provenienti dalla scena musicale diMontréal che ha dato luogo a musicisti e gruppi comeTegan and Sara,Arcade Fire,Stars il cui stile musicale è stato descritto come "beautiful, eloquent indie pop", caratterizzato da arrangiamenti, testi e linee vocali morbide e mai banali.
L'esplosione dell'indie pop in Italia è avvenuta nella seconda parte deglianni 2000; i principali artisti che sono emersi in questo periodo sonoBugo,Baustelle,Brunori Sas,Dente, gliEx-Otago eLe luci della centrale elettrica. Neglianni 2010 il genere ha subito un'ulteriore evoluzione, che la stampa specializzata ha definitoItpop.[12][13]Il sorprendente album d'esordio de I Cani, pubblicato nel 2011 dall'omonimo progetto del cantautore romano Niccolò Contessa, è considerato lo spartiacque tra le due correnti.[14][15] Tra gli artisti emersi dagli anni 2010 si ricordanoFulminacci,Gazzelle,Calcutta,Maria Antonietta,Coma Cose,Levante e iPinguini Tattici Nucleari.
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- ^Stanley, Bob Sleevenotes to CD86
- ^Everett True, Plan B Magazine Blog, July 2005Copia archiviata, suplanbmag.com.URL consultato il 12 gennaio 2016(archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2012).
- ^Taylor, Geoff, interview, ireallylovemusic vs Age of Chance,http://www.ireallylovemusic.co.uk/interviews/irlm_vs_aoc.html
- ^Wire, Nicky The Birth of Uncool, The Guardian, 25 ottobre, 2006,http://arts.guardian.co.uk/features/story/0,,1930836,00.html
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- ^Sally Shapiro - My Guilty Pleasure :: Le recensioni di OndaRock, suondarock.it.URL consultato il 19 dicembre 2017.
- ^Rogers, JudeStockholm Syndromehttp://arts.guardian.co.uk/filmandmusic/story/0,,1872154,00.html
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- ^Itpop: come definire un genere che non esiste, suthesubmarine.it.URL consultato il 1º dicembre 2018.
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- Reynolds, SimonThe C86 Indie Scene is back (Time Out, Oct 23 2006)
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- Wire, NickyThe Birth of Uncool(The Guardian, 25 ottobre2006)
- De Stefano, Riccardo,Era Indie. La rivoluzione mancata del nuovo pop italiano (Arcana Edizioni,2019)ISBN 978-8862317009