Sotto il regno dell'imperatoreAurangzeb, l'India è stata l'economia più forte e produttiva del mondo, valendo un quarto (25%) delPIL mondiale,[19] con un'entrata annuale dieci volte di più dell'Impero francese.[20] Gradualmente annessa allaCompagnia britannica delle Indie orientali dai primi decenni delXVIII secolo e colonizzata dalRegno Unito dalla metà delXIX secolo, l'India è diventata un moderno stato nazionale nel1947, dopo una lotta per l'indipendenza che è stata caratterizzata da una diffusa resistenza non violenta guidata daGandhi.
L'India è la quinta più grande economia del mondo in termini nominali e la terza in termini di potere d'acquisto. Riforme economiche hanno trasformato lo stato nellaseconda economia a più rapida crescita[21] (è uno dei cinque Paesi a cui ci si riferisce con l'acronimoBRICS).[22] La società indiana è multilingue, multietnica e caratterizzata da uno storicopluralismo religioso. Nonostante ciò, il Paese soffre ancora di alti livelli dipovertà,analfabetismo (143º) emalnutrizione, oltre ad avere unsistema sociale basato sulle caste ancora influente benché sia stato ufficialmente abolito nel 1947, anno in cui l'India ha ottenuto l'indipendenza.
Il nome India deriva da quello del fiumeIndo, dalpersiano anticoHindush, a sua volta dalsanscritoSindhu, la denominazione per il fiume Indo e la sua valle (oggi inPakistan).[23] Gliantichi Greci si riferivano all'India con il termineIndia (Ἰνδία) e agli Indiani con il termineIndoi (Ινδοί), il "popolo dell'Indo".[24]
Il termineHindustan, che inpersiano significa "Terra degli indù", storicamente è in riferimento al nord dell'India, ma saltuariamente è usato come sinonimo per l'intero Paese.[25]
Nella Costituzione indiana, e anche nell'uso comune di varie lingue indiane, ci si riferisce all'India anche con il nome diBharat, anch'esso nome ufficiale con paristatus.[26] Tale nome fu scelto come nome alternativo per il paese nel 1950.[27] La tradizione vuole che tale nome derivi da un personaggio mitologico, che potrebbe essereBharata figlio diDushyanta, o l'omonimo Bharata figlio diRishabha.[28] Secondo iPurāṇa, testi sacri indù, Bhārata era anche il nome di una tribùindoaria, che i testi fanno risalire al citato Bharata figlio di Dushyanta.[29] A livello linguistico si fa risalire il nome alla radice indoeuropeabhr col significato di "portare" ma anche "reggere" e "sostenere" (cfr. il latinofero e l'ingleseto bear).
Le più antiche testimonianze note di vita umana in India sono rifugi dell'età della pietra dipinti aBhimbetka, nelMadhya Pradesh.I primi insediamenti permanenti conosciuti apparvero oltre 9 000 anni fa e si svilupparono gradualmente nellaciviltà della valle dell'Indo,[30] che risale al3300 a.C.Seguì ilperiodo vedico, che gettò le fondamenta dell'induismo e di altri aspetti culturali, che caratterizzarono gli albori della società indiana, e si concluse intorno al500 a.C.A partire dal550 a.C. si svilupparono nuove forme di aggregazione e sorse in buona parte del Paese un discreto numero di regni e repubbliche indipendenti, noti con il nome diMahajanapada.[31]Il più importante di essi, egemone nelle vaste regioni orientali, sarà il regno delMagadha.
Questo vastissimo impero, il primo a unificare quasi l'interosubcontinente indiano, fiorì sotto l'imperatoreAshoka, una delle figure preminenti della storia antica dell'India.[32] L'impresa di unificare un territorio così vasto sarà emulata solo parecchi secoli dopo la caduta dell'Impero Maurya da un altro grande impero: l'Impero Gupta nelIII secolo d.C., in un periodo definito come "l'età d'oro dell'India antica".[33][34] In quei secoli vi furono continui contatti commerciali con l'Impero romano.[35] Con la caduta dell'Impero Gupta sorsero nuovi regni, soprattutto nel meridione, dove presero forma nuovi imperi, tra cui i principali furono quello delle dinastieChalukya,Rashtrakuta,Hoysala,Pallava,Pandya, eChola.Nell'epoca dei grandi imperi dell'antichità, lascienza, l'ingegneria, l'arte, laletteratura, l'astronomia e lafilosofia fiorirono sotto il patrocinio dei vari re e imperatori.
In seguito alle invasioni afghane (o patane) provenienti dall'Asia centrale tra ilX e ilXII secolo, gran parte del nord India passò sotto il dominio delSultanato di Delhi prima e, in seguito, del più vastoImpero Moghul. Sotto il regno diAkbar il Grande l'India conobbe un raro periodo di armonia religiosa e di fervore culturale ed economico.[36][37] Durante il suo regno, l'India diventò l'economia più forte del mondo, producendo quasi un quarto delPIL mondiale.[19] Inoltre, l'entrata annuale dell'impero Moghul era dieci volte più alta di quella del coevoImpero francese.[20]
Gli imperatori Moghul estesero gradualmente i loro regni fino a coprire gran parte del subcontinente. Tuttavia diversi regni indigeni, come ad esempio l'Impero di Vijayanagaraindù, resistettero, in particolare nel sud, oltre alRegno Ahom nel nord-est.
Tra glianni '70 e'90 delXIX secolo, quasi quaranta milioni di indiani morirono a causa di carestie successive. Secondo lo storico Niall Ferguson, "ci sono prove evidenti di incompetenza, negligenza e indifferenza nei confronti della situazione degli affamati", ma non c'è alcuna responsabilità diretta: l'amministrazione coloniale è rimasta semplicemente passiva. Al contrario, per il giornalista Johann Hari: "Lungi dal non fare nulla durante la carestia, gli inglesi fecero molto - per peggiorare le cose. Le autorità avrebbero continuato a incoraggiare le esportazioni verso la metropoli senza preoccuparsi dei milioni di morti sul suolo indiano. Anche lo storico e attivista politico Mike Davis sostiene l'idea che "Londra stava mangiando il pane dell'India" durante la carestia. Inoltre, il viceréRobert Bulwer-Lytton vietò l'assistenza agli affamati, che venivano talvolta descritti come "indolenti" o "incompetenti per il lavoro". I giornali delle aree non colpite dalla carestia furono incaricati di parlarne il meno possibile. Secondo Mike Davis, Lord Lytton era guidato dall'idea che "attenendosi all'economia liberale, stava oscuramente aiutando il popolo indiano".[40]
Un anno più tardi, un'insurrezione indipendentistica a livello nazionale, chiamatarivolta dei Sepoy, ma dagli Indiani ricordata come "Prima guerra di indipendenza indiana", mise in serio pericolo il dominio della struttura britannica, ma alla fine l'insurrezione armata fu stroncata.
Secondo stime moderne, il bilancio delle vittime della colonizzazione dell'India da parte del Regno Unito si aggira tra i 100 e i 165 milioni, a causa di carestie più frequenti e mortali e dell'impoverimento della popolazione.[41]Ilmassacro di Amritsar o anche massacro di Jalianwala Bagh è il nome che indica un episodio avvenuto il 13 aprile 1919 ad Amritsar, principale città dello stato indiano del Punjab, allora parte dell'India e quindi dell'Impero britannico. Il generale di brigata Reginald Dyer ordinò alle sue truppe, in parte britanniche e in parte Gurkha, di aprire il fuoco sulla folla che assisteva a un comizio in un'angusta piazzetta della città, causando, secondo la successiva commissione d'inchiesta, 379 morti e circa 1 200 feriti.[42]La manifestazione venne considerata una provocatoria violazione della legge marziale, instaurata pochi giorni prima a seguito di alcuni atti contro i britannici. Inoltre, Dyer non ritenne di sparare alcun colpo di avvertimento affinché la folla si disperdesse.
Nella prima metà delXX secolo fu proclamata una lotta per l'indipendenza a livello nazionale dalCongresso Nazionale Indiano e da altre organizzazioni politiche. In seguito iniziarono anchei sacrifici[non chiaro] deiSikh, il più noto dei quali fuBhagat Singh, che giocarono un importante ruolo nella cacciata dei Britannici.
Neglianni venti eanni trenta, con il movimento guidato dalMahatma Gandhi, milioni di persone furono impegnate in una campagna di disobbedienza civile di massa.[43]Il 15 agosto1947 l'India ottenne l'indipendenza dal Regno Unito, ma fu divisa in due governi indipendenti tra ilDominion dell'India e ilDominion del Pakistan, in conformità con la volontà dellaLega Musulmana Panindiana,[44] ben vista anche da una parte cospicua del nazionalismo espresso dalla componentehindu. Tre anni più tardi, il26 gennaio1950, l'India divenne una repubblica ed entrò in vigore una nuova costituzione.[45]
Dopo l'indipendenza scoppiarono lotte di religione fra lecaste (abolite ufficialmente da Gandhi, ma di fatto in buona parte sopravvissute nel vissuto quotidiano), e insurrezioni in varie parti del Paese, arginate grazie alla sostanziale tolleranza culturale indiana e alle intelligenti riforme costituzionali, ispirate dal pensiero gandhiano e realizzate dal governo del discepolo delMahatma, ilPandit Nehru.
Il26 marzo1973 vide la nascita un movimento per la salvaguardia e la conservazione della foresta, noto come "Movimento Chipko" (abbraccia-alberi poi diffusosi nel mondo), ispirato al metodo gandhiano delSatyagraha.
Nel1974 l'India ha condotto un test nucleare sotterraneo,[46] a cui hanno fatto seguito altri cinque test nel1998, divenendo una potenza dotata dibomba atomica.[46]A partire dal1991, importanti riforme economiche hanno trasformato l'India in uno dei paesi con tassi di crescita economica fra i più alti del mondo,[47] che ha contribuito, sia a livello regionale sia generale, ad aumentarne il peso politico,[48] malgrado la pesante sopravvivenza di gravi disparità sociali ed economiche, specialmente espresse dall'irrisolto confronto tra città e campagne.
Nelle successive elezioni, però, Raj Narain e i suoi colleghi vinsero in modo netto (persino nel collegio elettorale del primo ministro di Rae Bareli), e per la prima volta si ebbe un governo non espresso dall'Indian National Congress ma dal partitoJanata guidato daAtal Bihari Vajpayee. La prevalenza del partito di Indira fu riaffermata alle successive elezioni e si mantenne per un decennio, anche col figlioRajiv: in seguito si è realizzata una più compiuta alternanza tra le contrapposte forze politiche che competono per il governo in quella che viene generosamente definita "la più popolosa democrazia al mondo".
Ilterrorismo in India costituisce un grave problema: in particolare esso è presente nelJammu e Kashmir, nel nord-ovest dell'India, dove l'irrisolta questione delKashmir continua ad avvelenare gli animi dell'India e delPakistan ma, negli ultimi anni, esso si è presentato anche nelle grandi città, come ad esempioNuova Delhi eBombay. Di particolare rilievo sono stati gli attacchi del2001 al Parlamento indiano e a quello di Jammu e Kashmir.
La geografia dell'India odierna deriva da processi geologici iniziati 75 milioni di anni fa, quando il subcontinente indiano, allora parte della sponda meridionale del supercontinenteGondwana, iniziò una deriva in direzione nord-est durata 50 milioni di anni, attraversando tutto l'Oceano Indiano (il quale era ancora in via di formazione).[49] La collisione delsubcontinente con laplacca euroasiatica e la successivasubduzione sotto di essa, ha dato forma all'Himalaya (che culmina limitatamente al territorio indiano nelKangchenjunga con i suoi 8 586 metri), la più altacatena montuosa delpianeta, che ora cinge l'India a nord e a nord-est.[49] Negli antichi fondali marini immediatamente a sud delle emergenti cime himalayane, il movimento tettonico creò un vasto avvallamento, che successivamente venne progressivamente riempito con i sedimenti dei fiumi,[50] dando vita all'odiernapianura indo-gangetica.[51]A ovest di questa pianura, separata daimonti Aravalli, si trova ildeserto del Thar.[52] La pianura originaria del subcontinente continua a sopravvivere nella parte peninsulare dell'India, nella regione più antica e geologicamente più stabile che si estende dal nord fino aimonti Satpura eVindhya nell'India centrale. Queste catene corrono parallelamente alMar Arabico nella costa delGujarat, e più a sud si trova un ampio territorio che prende il nome dialtopiano del Deccan, fiancheggiato a occidente dalle catene costiere deiGhati occidentali, e a oriente daiGhati orientali.[53] L'altopiano del Deccan contiene alcune delle rocce indiane di più antica formazione (anche più di un miliardo di anni).
L'India si trova a nord dell'equatore, compresa tra i 6°44' e i 35°30' di latitudine nord e tra i 68°7' e i 97°25' di longitudine est.
La costa indiana si estende per7517 km di lunghezza;5423 km dei quali corrono lungo la penisola, mentre2094 km appartengono alle isoleAndamane, Nicobare, eLaccadive. Secondo le carte idrografiche navali dell'India, la costa è costituita per il 43% da spiagge di sabbia, l'11% da rocce e scogliere e il 46% da distese fangose o paludose.
La catena himalayana dà origine a grandi fiumi che attraverso il nord dell'India, tra cui ilGange e ilBrahmaputra, e che si gettano nelgolfo del Bengala.[54] Importanti affluenti del Gange includono loYamuna e ilKosi, la cui bassa pendenza dei territori che attraversa è causa di disastrose inondazioni ogni anno. I grandi fiumi della penisola comprendono ilGodavari, ilMahanadi, ilKaveri, e laKrishna, che si gettano nelgolfo del Bengala;[55] e ilNarmada e ilTapti, che si gettano nelMar Arabico.[56]Tra le più caratteristiche coste indiane si segnalano le paludoseRann di Kutch nell'India occidentale, e il delta alluvionaleSundarbans, condiviso con il vicinoBangladesh.[57]L'India ha due arcipelaghi: le Laccadive, atolli corallini vicino alla costa sud-occidentale e leAndamane e Nicobare, di originevulcanica situate nelmar delle Andamane.[58]
Il clima indiano è fortemente influenzato dall'Himalaya e daldeserto del Thar, che guida i monsoni. L'Himalaya frena i venti freddi dell'Asia centrale, mantenendo la maggior parte del subcontinente indiano a una temperatura più alta di regioni poste a simili latitudini.[59][60]Il deserto del Thar svolge un ruolo fondamentale per attrarre i venti del monsone estivo, con un alto tasso di umidità, tra giugno e ottobre, che fornisce la maggior parte delle piogge nel corso dell'anno. Quattro grandi raggruppamenti climatici predominano nel Paese: tropicale umido, tropicale secco, subtropicale umido, e montano.[61]
L'India comprende una vasta gamma di condizioni meteorologiche e climatiche, fortemente influenzate sia dalla scala geografica, che dalla varietà topografica. Analizzati secondo ilsistema Köppen, l'India ospita sei principali sottotipi climatici, che vanno daldesertico a ovest, alpino e glaciale a nord, tropicale umido e tropicale secco delle regioni del sud-ovest e delle isole, al subtropicale, all'arido. Da qui si innestano tutta una serie di microclimi regionali. Ilsubcontinente ha quattro stagioni: inverno (gennaio e febbraio), estate (da marzo a maggio), la stagione delmonsone (da giugno a settembre), e un periodo post-monsone (ottobre-dicembre).
L'unicità geografica e geologica dell'India ne influenza fortemente il clima; questo è particolarmente vero per l'Himalaya e le montagne dell'Hindu Kush che agiscono come un ostacolo ai venti freddi provenienti dall'Asia centrale.[62] Ciò contribuisce a tenere più elevate le temperature rispetto a regioni poste alle stesse latitudini. Pertanto, anche se ilTropico del Cancro (il confine tra aree tropicali e subtropicali) passa attraverso il centro dell'India, l'intero Paese è tendenzialmente considerato come tropicale. Contemporaneamente, ildeserto del Thar svolge un ruolo importante nell'attrarre l'umidità dei venti che spirano da sud-ovest carichi delmonsone estivo, che tra giugno e ottobre forniscono la maggior parte delle precipitazioni.[62][63]
Un clima tropicale piovoso caratterizza regioni in cui persistono alte temperature, che normalmente non scendono al di sotto dei18 °C. L'India ospita due sottotipi climatici che rientrano nell'ambito di questo gruppo. Ilclima monsonico delle regionitropicali copre le pianure del sud-ovest lungo laCosta di Malabar, iGhati occidentali, l'Assam meridionale, le isoleLaccadive e le Isole Andamane e Nicobare. La pioggia ha carattere stagionale, in genere al di sopra dei2000 mm annui. La maggior parte delle precipitazioni si verifica tra maggio e novembre.Il clima tropicale umido e secco è più comune. Significativamente più asciutto delle zone umide tropicali, prevale sulla maggior parte dell'entroterra peninsulare indiano. L'inverno è caratterizzato da periodi di siccità con temperature medie al di sopra dei18 °C. L'estate è eccezionalmente calda con temperature che possono superare i50 °C nel mese di maggio, e con ondate di calore che annualmente uccidono centinaia di indiani. La stagione delle piogge dura da giugno a settembre; le precipitazioni annue medie sono nell'ordine dei750-1500 mm.
Un clima tropicale arido e semi-arido predomina in ampie regioni a sud delTropico del Cancro e ad est deiGhati occidentali, traKarnataka,Tamil Nadu,Andhra Pradesh occidentale, eMaharashtra centrale, dove le precipitazioni sono tra i 400 e i 750 millimetri all'anno. Dicembre è il mese più freddo, con temperature ancora tra i20-24 °C. I mesi tra marzo e maggio sono caldi e asciutti; la media mensile delle temperature è di32 °C.
La maggior parte delle regioni settentrionali e del nord-est dell'India è soggetta a un clima subtropicale-umido. Anche se presenta estati calde, la temperatura nei mesi più freddi può scendere sino a0 °C. A causa delle ampie piogge monsoniche, l'India ha un solo sottotipo di questo clima, ilCFA (sotto il sistema Köppen).[64] La maggior parte di questa regione si caratterizza per scarse precipitazioni durante l'inverno. Le precipitazioni annue variano da meno di1000 mm ad occidente, fino agli oltre2500 mm delle regioni nord-orientali.
Le regioni settentrionali situate nell'Himalaya sono soggette al clima alpino. Qui la temperatura scende di5,1 °C ogni mille metri di altitudine (tasso di decadenza adiabatico).[65] L'area situata ad altitudini tra i 1 100 e i 2 300 metri riceve abbondanti piogge, che scendono rapidamente al di sopra di questi limiti. Sopra i 5 000 metri non piove mai: tutte le precipitazioni sono sotto forma di neve.
Con una popolazione stimata in circa 1,4 miliardi di persone,[67] che rappresenta il 18% della popolazione mondiale, l'India è il paese più popoloso al mondo. L'aspettativa di vita è di circa 75 anni, e il tasso di crescita della popolazione dello 0,99% annuo nel 2020. Il rapporto nazionale donne/uomini è pari a 944 donne per 1 000 uomini. Il 65% della popolazione risiede nelle zone rurali. Tuttavia, il tasso di urbanizzazione continua a crescere a causa delle forti migrazioni dalle campagne alle città. Le più grandi città sonoMumbai,Delhi,Bangalore,Calcutta,Chennai,Ahmedabad eHyderabad.[68]
Luglio 2017 - luglio 2018
Secondo il Periodic Labour Force Survey (PLFS)[69] pubblicato amaggio del2019 dal Ministero delle Statistiche e dell'Attuazione del Programma indiano, il numero di famiglie indiane è stimato a 25,7crore a fronte di una popolazione totale di 107 (pari al 24%), mentre la famiglia media sarebbe composta da 4,2 membri.[69]
Laforza lavoro è stimata in 77,2 crore (pari al 34% della popolazione), dei quali il 25% ha unsalario ostipendio stabile e regolare, il 24,9% svolge lavori saltuari e il restante 52,2% svolge un lavoro autonomo.
In quest'ultima categoria, 11,6 crore sono maschi e 3,7 femmine delle aree rurali, rispettivamente con un salario medio mensile di 8 955 e 4 955 rupie. Malgrado un tasso d'istruzione secondaria similare, i due gap occupazionale e retributivo fra i due sessi restano elevati anche nei centri urbani, nei quali trova impiego un numero di maschi e di femmine rispettivamente pari a 3,3 e a 0,76 crore, associati a un reddito mensile medio di 16 067 rupie e 6 994 rupie.[69]
Il rapporto fra maschi e femmine è quasi paritario (956 a 1 000), laddove circa la metà dei giovani fra i 15 e i 29 di età - di entrambi i sessi e residenti sia nelle zone rurali che nei centri urbani - ha conseguito un titolo di istruzione secondaria.[69]
Tuttavia, il tasso dialfabetizzazione, intesa come capacità di leggere o scrivere un semplice messaggio, presenta un forte divario fra i due sessi: se nelle aree urbane il tasso medio è risultato del 72,2% contro l'86,7% dei centri urbani, lo stesso dato disaggregato per i maschi e le femmine rivela che:
nelle aree rurali, la quota di maschi non analfabeti è dell'80,7% rispetto al 64,5% delle donne;
nei centri urbani, la quota di maschi non analfabeti è del 91,6% rispetto all'81,6% delle donne.[70]
Circa la metà della popolazione maschile e il 15% di quella femminile ha un contratto di lavoro retribuito e coperto dalla previdenza sociale,[70] senza sostanziali differenze fra aree rurali e urbanizzate. Il tasso di occupazione include anche le persone attive nell'agricoltura estensiva e di sussistenza o nella costruzione di abitazioni residenziali, la cui incidenza al2017-2018 non viene specificata.[70]
Complessivamente, il lavoratore/imprenditore indiano medio guadagna meno di 10 000rupie al mese e una quota pari al 50% della forza-lavoro è di età uguale o superiore ai 15 anni.[69]
In base ai dati delcensimento del2011, la popolazione indiana è a grande maggioranza di religioneinduista (79,8%), compresi gliayyavazhi, che sono considerati una setta induista e sono presenti soprattutto nell'India meridionale; la seconda comunità religiosa della nazione è quella deimusulmani che assommano al 14,23% della popolazione totale dell'India (è la terza comunità musulmana mondiale dopo l'Indonesia e il Pakistan). Sono presenti inoltre altre minoranze religiose:cristiani 2,3%,sikh 1,72%,buddisti 0,7% e poigiainisti e altre comunità religiose (religioni tradizionali tribali,bahá'í,ebrei eparsi).[71]
I musulmani costituiscono la maggioranza nelJammu e Kashmir e nelleLaccadive, mentre formano grosse minoranze negli Stati diUttar Pradesh (30 milioni, circa un quinto della popolazione),Bihar (13 milioni e mezzo, un: sesto della popolazione),Bengala Occidentale (un quarto della popolazione),Assam (poco meno di un terzo) eKerala (un quarto).
I sikh costituiscono la maggioranza inPunjab e formano significative minoranze nel territorio diDelhi (mezzo milione) e nell'Haryana (oltre un milione). I buddisti formano la maggioranza nello Stato delSikkim e nella regione delLadakh e sono diffusi tra iparia grazie alle conversioni di massa iniziate daldr. Ambedkar neglianni cinquanta. I giainisti si trovano soprattutto negli Stati diRajasthan (650 000),Gujarat (525 000),Maharashtra (1 300 000) eKarnataka (400 000), i parsi sono concentrati aMumbai.[72]
Gli ebrei, ora molto ridotti, erano presenti storicamente con le comunità diCochin, delMaharashtra (Bene Israel), di Mumbai (Baghdadi), nel Mizoram (Bnei Menashe, indiani convertiti) e nell'Andhra Pradesh (Bene Ephraim, anch'essi indiani convertiti).
La Costituzione non riconosce una lingua nazionale, ma diverse lingue ufficiali: l'hindi è lingua ufficiale del governo (art. 343) e da una a tre lingue sono designate come lingue ufficiali dei singoli Stati (art. 345).In India si parlano ben 179 lingue diverse.L'hindi è la lingua più parlata[73] oltre a essere la lingua ufficiale dell'Unione.[74]
L'inglese, che viene ampiamente utilizzato in economia e nelle gestioni aziendali o commerciali, ha lostatus di "lingua ufficiale sussidiaria".[75]
Il diritto di cittadinanza è basato sulloius sanguinis. In altre parole, la cittadinanza può essere chiesta e ottenuta da qualsiasi individuo nato in India da entrambi i genitori indiani, ancorché residente e cittadino di un Paese estero. La cittadinanza viene conferita di diritto a chi è sposato/a con un cittadino indiano che sia residente in India da almeno 7 anni.[79]
La Costituzione e il Citizenship Act del 1955 stabiliscono il divieto della doppia cittadinanza come principio generale dell'ordinamento, ammettendo una deroga per i già cittadini indiani ai quali viene conferita la cittadinanza da parte di uno Stato estero non per richiesta volontaria, ma pereffetto delle rispettive leggi nazionali a motivo di nascita, discendenza o annessione territoriale.[80]
IlPresidente dell'India è ilcapo di Stato, con compiti di mera rappresentanza,[81] eletto indirettamente da uncollegio elettorale,[82] con un mandato di cinque anni.[83][84]Il potere esecutivo è esercitato dalPrimo Ministro che è il capo del governo.[81]Il Primo Ministro è nominato dal Presidente e, per convenzione, è il candidato sostenuto dalpartito o dall'alleanza politica che detiene la maggioranza dei seggi nellaCamera bassa del Parlamento.[81]Il governo è composto dal Presidente, dal Vicepresidente, e dal Consiglio dei ministri guidato dal Primo Ministro.Qualsiasi ministro in possesso di un portafoglio deve essere membro di una delle due camere del parlamento.
Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento bicamerale, che consiste in una camera alta chiamataRajya Sabha (Consiglio degli Stati) e in una camera bassa chiamataLok Sabha (Casa del Popolo).[85]Il Rajya Sabha è un organismo composto da 245 membri in carica sei anni.[86] La maggior parte sono eletti indirettamente dalle legislature degli stati e territori in proporzione alla loro popolazione.[86]543 membri dei 545 dellaLok Sabha sono eletti direttamente dal voto popolare a rappresentanza dei singoli collegi elettorali e restano in carica cinque anni.[86]Gli altri due membri sono nominati dal Presidente della comunità anglo-indiana se, a suo parere, la comunità non sia adeguatamente rappresentata.[86]
Come in tutti i sistemi parlamentari, anche in quello indiano il potere esecutivo è subordinato al potere legislativo, con il Primo Ministro e il suo Consiglio direttamente responsabile, ma solo innanzi alla camera bassa delParlamento.[87]
L'India ha tre livelli della magistratura: laCorte suprema (presieduta dal Chief Justice of India), 24 Alte Corti (a livello statale) e un gran numero di corti ordinarie.[88]La Corte suprema ha giurisdizione su casi che riguardano diritti fondamentali e controversie tra gli Stati e le autorità federali, e casi di appello delle Alte Corti.[89]È indipendente da ogni altro potere[88] e può sciogliere i governi statali, nonché esprimere giudizi di incostituzionalità sulle leggi statali.[90]Il ruolo di ultimo interprete della Costituzione è una delle funzioni più importanti della Corte suprema.[91]
L'India è unafederazione di stati con parlamenti e governi autonomi.Ci sono28 stati federati e 8 territori, fra cui quello dellacapitale,Nuova Delhi, e ognuno di essi è suddiviso indistretti;[92] in alcuni stati federati i distretti sono riuniti indivisioni, che rappresentano così il secondo livello amministrativo di questi stati. Nel1956, loStates Reorganisation Act ha attuato una suddivisione degli stati sul base linguistica.[93]Da ricordare che in alcuni Stati e distretti è in carica un Maragià (Maharaja, "grande re"), tradizionale titolo dei sovrani indiani.Si tratta di una figura con poteri eminentemente rappresentativi e simbolici.Da segnalare altresì la particolarità strutturale dei Territori, sovente caratterizzati da una storia peculiare. Tra questi sono da ricordarePondicherry, dalla tipica caratterizzazione francese, e le Isole Andamane, popolate in gran parte da bianchi anglosassoni e genti indigene che continuano a vivere secondo usi e costumi risalenti a migliaia di anni fa e tramandati dai loro antenati.
La maggior parte degli Stati federati segue nei suoi confini le frontierelinguistiche; alcuni di questi sono stati creati nel2001. Alcune regioni rivendicano invece l'autonomia come nuove entità statali federate.
Il tasso di alfabetizzazione in India è del 64,8% e risulta 53,7% per le donne e 75,3% per gli uomini. Lo Stato del Kerala ha il più alto tasso di alfabetizzazione (91%); Bihar il più basso (47%). Si stima che la spesa per l'educazione sia nell'ordine del 3,2% delPIL.Ci sono sostanzialmente quattro fasi della formazionescolastica in India, ossia "primaria", "primaria superiore", "secondaria" e "secondaria superiore" (o "scuola superiore"). Nel complesso il ciclo scolastico dura 12 anni, in seguito al "modello 10+2". Tuttavia vi sono notevoli differenze tra i vari Stati indiani in termini di modelli organizzativi all'interno di questi primi 10 anni di scolarizzazione. Il governo si è impegnato a garantire l'istruzione elementare universale (primaria e primaria superiore) con un'istruzione per tutti i bambini di età compresa tra 6-14 anni di età. Alla scuola primaria accedono i bambini di età tra i 6 e gli 11 anni, organizzati in classi dalla prima alla quinta. La scuola elementare superiore e secondaria è per gli alunni di età compresa tra gli 11 e 15 anni, organizzati in classi dalla sesta alla decima, e la scuola secondaria superiore è per gli studenti di età tra 16 e 17 anni iscritti nelle classi tra l'undicesima e dodicesima. In alcune regioni c'è un concetto aggiuntivo, quello chiamato della scuola "primaria medio/superiore" per le classi tra la sesta e l'ottava. In tali casi le classi nona e decima sono classificate sotto la categoria di scuola superiore. Livelli più elevati del percorso formativo e scolastico in India offrono l'opportunità di specializzazione in un settore e comprendono le scuole tecniche (come Indian Institutes of Technology e Indian Institutes of Information Technology, Design & Manufacturing), euniversità.
Tra le università del paese ricordiamo l'Università di Calcutta,[95] la prima università moderna in India, fondata il 24 gennaio1857.Altre università dell'India, istituite nel 1857, sono l'Università di Madras e l'Università di Mumbai,
Tra le più importanti università indiane ricordiamo anche l'Università di Delhi, fondata nel 1922.
L'All India Institute of Medical Sciences (AIIMS) diDelhi, fondato nel1956, è considerato il miglior college di medicina e ospedale pubblico del paese.[96]
Secondo stime del2008, la speranza di vita in India è di 69,5 anni, 67 per gli uomini e 72 per le donne. La mortalità infantile è di 46 ogni 1 000 bambini nati. Si calcola che 5,1 milioni di persone convivano con l'AIDS, malattia che nel2001 ha causato 301 000 decessi.
I servizi sanitari sono responsabilità dei singolistati indiani. La costituzione delega agli stati "l'aumento del livello di nutrizione e del tenore di vita della propria popolazione e il miglioramento della salute pubblica in quanto tra i suoi doveri primari". Vi è inoltre una politica sanitaria nazionale, approvata dal Parlamento nel1983.
Gli sforzi del governo centrale sono concentrati su piani quinquennali, su una pianificazione coordinata con gli Stati e nel finanziamento dei principali programmisanitari. La spesa sanitaria è congiuntamente condivisa dal governo centrale e dai governi dei singoli stati. A livello centrale la sanità è gestita dal Ministero della Salute e benessere familiare, che fornisce sia servizi amministrativi che tecnici e gestisce l'istruzione medica.
Gli sforzi dei vari piani quinquennali si sono concentrati sul miglioramento dello stato di salute della popolazione rurale, su programmi di nutrizione e dell'aumento della fornitura di acqua potabile, sul controllo delle malattie trasmissibili, e sull'attenuazione degli squilibri regionali nella distribuzione delle risorse sanitarie.
Rashtriya Swasthya Bima Yojana[97] (RSBY, nellalingua hindi: राष्ट्रीय स्वास्थ्य बीमा योजना) è il programma governativo di assicurazione sanitaria per le famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà.[98] Il programma è stato avviato nel 2008 sotto la direzione del Ministero del Lavoro e, prima del 2015, è stato trasferito fra le competenze del Ministero della Salute e della Famiglia.[99] Al 2014, garantiva una copertura sanitaria di base a 36 milioni di persone,[100] distribuite nei 25 Stati membri aderenti.[101] Ogni famiglia poteva usufruire di unasmart card biometrica munita di fotografia e impronte digitali, la cui registrazione costava30 ₹ (38 centesimi di Euro) e dava diritto a30 000 ₹ (375 Euro) annuali spendibili nelle strutture sanitarie accreditate.
La Germania ha promosso la creazione di un sistema sanitario bilaterale, l'Indo-German Social Security Programme, inserito all'interno del patto di cooperazione fra i due Paesi,[102] elogiando l'economicità di un modello sanitario basato sucard elettroniche rispetto al costo di gestione deivoucher tedeschi.
L'India mantiene la terza più grande forza militare delpianeta, laBhāratīya Saśastra Sēnāēṃ è divisa traBhāratīya Thalsēnā (esercito),Bhāratīya Nāu Senā (marina militare), eBhāratīya Vāyu Senā (aeronautica militare). Forze ausiliare quali le Forze Paramilitari indiane, laGuardia Costiera, e lo Strategic Forces Command sono altresì sotto la competenza militare. Il presidente dell'India è il comandante supremo delle forze armate indiane. L'India è diventata una potenza nucleare nel1974 dopo lo svolgimento di un primo test nucleare (il cui successo fu annunciato con la frase in codice "Il Buddha sorride" perché avvenne il giorno dell'anniversario della nascita del Buddha).[103][104] Ulteriori test sotterranei sono stati svolti nel1998, e hanno portato a sanzioni internazionali, gradualmente ritirate dopo il settembre del2000.
Il Secretariat Building, sede di alcuni dei più importanti ministeri del governo indiano.
L'India, a livello federale, è la più popolosa democrazia nel mondo,[105][106]una democrazia pluralista fondata sulmultipartitismo.
La politica dell'India è dominata da trent'anni da due grandi partiti, sempre forti del 20%-30% dei voti ciascuno ma leggermente favoriti dal sistema elettorale uninominale:
Partito Popolare Indiano (Bharatiya Janata Party - BJP), nazional-conservatore (indù), fondato nel 1980 (ma con un predecessore, il BJS, fondato nel1951) e al potere dal 1998 al 2004 sottoAtal Bihari Vajpayee, con 182 seggi nel 1999 e 138 nel 2004; al potere nuovamente a partire dalle elezioni del 2014.
Tuttavia, al fine di formare coalizioni di governo giocano un ruolo importante diversi altri partiti nazionali, da sinistra a destra (approssimativamente):
Partito della Società Maggioritaria (Bahujan Samaj Party - BSP), socialista (anti-caste e buddista), fondato nel 1984 e forte soprattutto nell'Uttar Pradesh, con 14 seggi nel 1999 e 19 seggi nel 2004;
Partito Socialista (Samajwadi Party - SP), socialdemocratico (pro-musulmano), fondato nel 1992 (dal JD) e forte soprattutto nell'Uttar Pradesh, con 26 seggi nel 1999 e 36 seggi nel 2004;
Partito Popolare Nazionale (Rashtriya Janata Dal - RJD), centrista (indù e musulmano), fondato nel 1997 e forte soprattutto nelBihar, con 7 seggi nel 1999 e 24 seggi nel 2004;
Un partito è riconosciuto nazionale dalla Commissione Elettorale dell'India (un organo costituzionale) quando rappresenta almeno quattro stati al parlamento federale (e spesso è al governo in almeno uno di questi).
Stati dell'India secondo il partito al governo (al 3 gennaio2008).
Inoltre, vari partiti regionali hanno un ruolo anche a livello federale; i più importanti (spesso alleati del BJP) sono:
Per la maggior parte della sua storia democratica, il governo federale è stato guidato dall'INC. Dal1950 al1990, eccezion fatta per due brevi periodi, l'INC ha goduto della maggioranza parlamentare. L'INC venne escluso dal potere tra il1977 e il1980, quando il Janata Party vinse le elezioni a causa del malcontento pubblico in seguito all'"Emergency" dichiarata da parte dell'allora Primo ministroIndira Gandhi. Nel 1989 la coalizione Janata Dal e il National Front, in alleanza con la coalizione del Left Front, vinsero le elezioni, ma riuscirono a rimanere al potere solo per due anni.[107]
Gli anni1996-1998 sono stati un periodo di turbolenze politiche, caratterizzati da alleanze di breve durata. Il BJP formò un breve governo nel1996, seguito dalla coalizione del Fronte Unito (United Front). Nel1998, il BJP formò l'Alleanza Democratica Nazionale (National Democratic Alliance, NDA) con diversi partiti regionali e divenne il primo partito che non fosse stato ilCongresso Nazionale Indiano a completare a pieno compimento il mandato di cinque anni.[108]Nel2004 le elezioni indiane, vennero vinte dall'INC che guadagnò il maggior numero di seggi delLok Sabha, formando un governo con una coalizione denominataAlleanza Progressista Unita (United Progressive Alliance, UPA), sostenuta da vari partiti di sinistra e da membri contrapposti al BJP,[109] con la nomina a primo ministro diManmohan Singh in carica sino al2014. Le elezioni politiche del2014 sono state segnate da una vittoria del BJP con la nomina aPrimo ministro diNarendra Modi.[110]
Fin dalla sua indipendenza nel1947, l'India ha mantenuto rapporti cordiali con la maggior parte delle nazioni del mondo. Ebbe un ruolo di primo piano negli anni cinquanta, promuovendo l'indipendenza delle colonie europee inAfrica e inAsia.[111] L'India è un membro fondatore delMovimento dei paesi non allineati.[112] Dopo le guerre sino-indiane e la guerra indo-pakistana del1965, l'India intensificò i rapporti con l'Unione Sovietica a scapito dei legami con gliStati Uniti e tale situazione permase fino alla fine dellaguerra fredda. L'India ha combattuto tre guerre con ilPakistan, in primo luogo per via della regione contesa delKashmir. Un'ulteriore guerra contro il Pakistan fu combattuta per la liberazione delBangladesh nel1971.[113]
L'India svolge un ruolo influente nell'ASEAN,[114] nelSAARC, e nelWTO.[115] L'India è un membro fondatore e sostenitore delleNazioni Unite, con oltre 55 000 militari e poliziotti indiani che hanno servito in trentacinque operazioni di mantenimento della pace delleNazioni Unite dispiegati in quattro continenti.[116]
Al 2018, l'India ha 17 000 titoli di stampa, 550 stazioni radio e 880 canali televisivi satellitari. A livello nazionale, quattro quotidiani rappresentano i tre quarti dei lettori in hindi, così come i quattro principali quotidiani nazionali in lingua inglese. La proprietà dei media è concentrata principalmente nelle mani di pochi grandi gruppi. Non c'è "nessun limite alla concentrazione della proprietà nella stampa, nella radiodiffusione o nei media digitali nel paese" e non esiste un organismo di regolamentazione per il settore deimedia.[117]
I proprietari dei media sono spesso coinvolti in politica, come i miliardariSubhash Chandra eShobhana Bhartia, proprietari rispettivamente del gruppoZee News eHT Media, entrambi eletti in parlamento. A livello locale, come rilevato dall'ONGReporter senza frontiere (RSF): "Il principale canale televisivo dello Stato diOdisha è di proprietà della famiglia Panda, uno dei cui membri di spicco, Baijayant Jay Panda, non è altro che il vicepresidente nazionale e portavoce ufficiale delBJP, il partito del Primo MinistroNarendra Modi. Allo stesso modo, nello Stato dell'Assam, la proprietaria del canale principale,NewsLive, è la moglie di uno dei principali ministri dell'esecutivo regionale, anch'esso dominato dal BJP. "Così, i partiti politici e la comunità imprenditoriale hanno una notevole influenza sull'informazione in India.[117]
Negli ultimi anni, la violenza contro i giornalisti è aumentata nel Paese. Suisocial network, gruppi nazionalisti stanno conducendo, secondo RSF, "spaventose campagne di odio coordinato e inviti all'omicidio contro giornalisti che osano parlare o scrivere su argomenti inquietanti".[117]
Dopo l'indipendenza l'India ha adottato un sistema aeconomia mista, in cui accanto ai grandi gruppi privati comeTata (metalmeccanico) eBirla (cemento), alle piccole imprese artigianali e del commercio al dettaglio, vi erano molte imprese di proprietà pubblica e vi era un rigoroso controllo da parte del governo sulla partecipazione del settore privato, commercio estero e gli investimenti diretti all'estero.[118][119][120]Tuttavia, dal1991, l'India ha progressivamente aperto i propri mercati attraverso le riforme economiche del governo e ha ridotto i controlli sul commercio estero e sugli investimenti.
Le riserve in valuta estera sono passate da 5,8 miliardi didollari americani nel marzo1991 a 308 miliardi il 4 luglio2008,[121] mentre il deficit di bilancio statale e federale è andato progressivamente diminuendo.[122] La privatizzazione delle imprese di proprietà pubblica e l'apertura di alcuni settori privati alla partecipazione straniera ha animato il dibattito politico.[123] Con un tasso di crescita delPIL del 9,4% nel2006-07, l'economia è tra quelle a più rapida crescita nel mondo.[124] Il PIL indiano nel 2022 in termini nominali è di 3 735 miliardi di $, il quinto a livello mondiale.[7] Se misurata in termini di parità del potere d'acquisto (PPP), l'India è la terza potenza con 4 716 miliardi di $. Il reddito pro capite (nominale) è di1501 $, mentre a parità di potere d'acquisto è di3843 $.
L'India possiede la seconda più grande forza lavoro del mondo, con 516,3 milioni di persone, il 60% dei quali sono impiegati nel settore agricolo e industrie connesse; 28% nei servizi e industrie connesse e 12% nel settore industriale vero e proprio. Le principali colture agricole includonoriso,frumento, semi oleosi,cotone,juta,tè,canna da zucchero epatate. Il settore agricolo rappresenta il 28% del PIL; servizio e settori industriali costituiscono il 54% e 18% rispettivamente. Le grandi industrie sono attive nel settore delle automobili, cemento, prodotti chimici, elettronica di consumo, trasformazione alimentare, macchinari, miniere, petrolio, prodotti farmaceutici, acciaio, mezzi di trasporto, e tessile. Di pari passo alla rapida crescita economica vi è la crescente domanda dienergia. Secondo la Energy Information Administration, l'India è il sesto più grande consumatore dipetrolio e il terzo più grande consumatore dicarbone.[125]
La questione dell'accesso all'occupazione sta diventando un problema importante. Il numero di posti di lavoro nel Paese è diminuito di 9 milioni tra il 2012 e il 2019, mentre più di 1 milione di giovani entrano ogni anno nel mercato del lavoro. Di conseguenza, secondo le statistiche ufficiali, il numero di disoccupati sotto i 29 anni è salito da 9 milioni nel 2012 a 25 milioni nel 2018. D'altra parte, il 90% dei posti di lavoro in India è ancora nel settore informale, caratterizzato dall'assenza di contratti di lavoro, assicurazioni e contributi pensionistici. Anche la situazione dei contadini è preoccupante. Ogni giorno ci sono contadini che si suicidano, pieni di debiti; altri sono costretti a lasciare i loro appezzamenti di terreno e a trasferirsi nei bassifondi cittadini.[126]
La fiorente industria cinematografica diBollywood.
Nel 2007 leesportazioni erano stimate in 140 miliardi di $ e le importazioni erano pari a 224,9 miliardi di $. Tessuti, gioielli, prodotti dell'ingegneria e software erano le principali voci dell'esportazione; mentre il petrolio greggio, macchinari, concimi, prodotti chimici lo erano fra le importazioni. I più importanti partner commerciali dell'India sonoStati Uniti, l'Unione europea e laCina.
Negli ultimi anni, gli eventi meteorologici estremi, con ricorrenti siccità, ondate di calore e cicloni, sono stati uno dei principali fattori di calo dei redditi degli agricoltori. Secondo il Centre for Science and Environment, la più grande ONG ambientale indiana: "Siamo di fronte a una crisi agricola, con un'ondata di suicidi di contadini e manifestazioni contadine che sono triplicate..... Le parti non hanno l'intelligenza o una visione a lungo termine per intraprendere le azioni necessarie. Non esiste un piano d'azione nazionale per la prevenzione e l'adattamento.[127]
Il metodo di calcolo del PIL è stato modificato nel 2014, consentendo di gonfiare artificialmente i dati di crescita. Il tasso di disoccupazione è così alto che il Ministero del Lavoro non ha fornito alcuna statistica dal 2016. I settori bancario e ferroviario hanno iniziato ad essere privatizzati. Negli ultimi anni sono stati ridotti i bilanci già molto bassi per la sanità e l'istruzione (rispettivamente 1,2% e 0,6% del PIL), così come altre spese sociali: sussidi all'occupazione, stanziamenti per le mense scolastiche, piani per l'accesso all'acqua potabile. Per quanto riguarda il diritto del lavoro, le modifiche approvate nel 2018 limitano ulteriormente le attività sindacali e tenderebbero a facilitare i licenziamenti e ad estendere l'orario di lavoro settimanale dei dipendenti.[128]
Anche se l'economia indiana è cresciuta costantemente nel corso degli ultimi due decenni, la sua crescita è stata irregolare e diseguale fra i diversi gruppi sociali, gruppi economici, regioni geografiche, e tra zone rurali e zone urbane.[129]
La disparità di reddito in India è relativamente piccola (coefficiente di Gini: 36,8 nel2004), anche se è aumentata ultimamente. Ma la distribuzione della ricchezza è maggiore, con il 10% della popolazione che possiede il 33% della ricchezza. Malgrado i significativi progressi economici, un quarto della popolazione della nazione si trova sotto lasoglia di povertà individuata dal governo in0,40 $ al giorno. Nel 2004-2005, il 27,5% della popolazione viveva sotto tale soglia.
La percentuale di persone che vivono al di sotto dellasoglia di povertà internazionale di 1,25dollari al giorno è comunque diminuita dal 60% nel1981, al 42% nel2005.[130]L'85,7% della popolazione viveva con meno di2,50 $ (PPP) al giorno nel 2005, rispetto all'80,5% dell'Africa subsahariana.[131]
In tutte le statisticheFAO non c'è nessun dato che faccia presumere che a questa massa di popolazione, specialmente quella sotto la soglia di povertà, corrisponda un analogo problema dal punto di vista dell'approvvigionamento alimentare. Ciononostante da parte di alcuni studiosi, in convegni dedicati allo specifico tema, si è avanzata l'ipotesi che i dati ufficiali siano reticenti e nascondano una realtà molto più grave di quanto asserito dal governo e comunicato alla FAO.[132]
Il settore dei trasporti costituisce una parte importante dell'economia nazionale. Nel 2005 oltre il 40% delle famiglie indiane disponeva di unabicicletta di proprietà, con percentuali che oscillavano dal 30% al 70% a livello dei singoli stati.[133] Circa il 10% delle famiglie possedeva una moto.[133]Le autovetture di proprietà sono a disposizione di pochi, pari a circa 0,7% dei nuclei familiari nel2007, in crescita comunque rispetto allo 0,5% nel2000.[134]
In generale il trasporto pubblico soffre di tecnologia obsoleta, incapacità di gestione e bassa produttività del lavoro. Nonostante ciò l'India dispone dellarete ferroviaria dellaIndian Railways, la più estesa del mondo e la quarta in termini di utilizzo.[135]Copre una superficie di63140 km,[136] con 6 miliardi di passeggeri all'anno e 350 milioni di tonnellate di merci trasportate.[136]La crescita del commercio internazionale è supportata dalla rete dei porti.[137]
La domanda di infrastrutture di trasporto e dei servizi correlati ha tassi di crescita di circa il 10 per cento l'anno.[135]
Nel 2021 il traffico dati è cresciuto del 30%, raggiungendo i 17gigabyte per utente. L'economia digitale è cresciuta a un ritmo doppio rispetto agli altri settori economici.[138]
L'India è passata dal 140º al 177º posto tra il 2016 e il 2018 nell'Environmental Performance Index compilato dai ricercatori delle università di Yale e Columbia. In particolare, lo studio evidenzia il "preoccupante" deterioramento della qualità dell'aria.[139]
L'India, che si trova all'interno dell'ecozona indomalese, presenta un'accentuatabiodiversità. Questa caratteristica fa sì che il subcontinente indiano sia considerato uno dei diciassettepaesi megadiversi (i paesi con la più elevata biodiversità), ed è patria del 7,6% di tutti imammiferi del pianeta, il 12,6% di tutti gliuccelli, il 6,2% di tutti i rettili, del 4,4% di tutti glianfibi, dell'11,7% di tutti ipesci, e del 6,0% di tutte le specie difiori.[140]Molteecoregioni, come le foresteshola (foreste sempreverdi d'alta quota caratteristiche dell'India meridionale), presentano tassi estremamente elevati diendemicità; globalmente il 33% delle specie di piante dell'India sono endemiche.[141][142]La copertura forestale indiana è fortemente variegata e va dallaforesta pluviale tropicale delleisole Andamane, deiGhati occidentali e della regione Nord orientale del paese, alleconifere dell'Himalaya. Fra questi due estremi trovano spazio le foreste decidue delle regioni umide dell'India orientale, le foreste delle regioni più secche in cui domina iltek (India centrale e meridionale), le foreste delDeccan centrale e della pianuragangetica occidentale in cui domina l'Acacia nilotica.[143]All'interno della flora indiana merita ulteriore menzione la pianta medicinale delneem (Azadirachta indica), ampiamente utilizzato nelle zone rurali del paese nei rimedi erboristici.
Molte delle specie sono lontane discendenti delle specie anticamente presenti nel continente preistorico delGondwana, cui apparteneva originariamente l'India. Il movimento successivo delsubcontinente indiano che portò alla collisione contro laLaurasia interruppe lo scambio con queste specie che rimasero isolate, ma gli sconvolgimenti naturali, come il vulcanismo, e i cambiamenti climatici, 20 milioni di anni fa causarono l'estinzione di molte specie endemiche indiane.[144]Molti mammiferi di origine asiatica penetrarono nelsubcontinente attraverso l'Himalaya.[143]In conseguenza, tra le svariate specie animali presenti in India, solo il 12,6% dei mammiferi e il 4,5% degli uccelli sono endemiche, contro il 45,8% dei rettili e il 55,8% degli anfibi.[140] Alcuni importanti esempi di endemismo sono ilTrachypithecus johnii (una scimmia) e ilDuttaphrynus beddomii (un rospo) deiGhati occidentali.
Duegrifoni del Bengala: questi avvoltoi indiani sono altamente sociali e vivono in stormi numerosi.Il cane selvatico indiano "dhole".
La pressione demografica ha posto una minaccia ulteriore alla fauna selvatica; in risposta, il sistema dei parchi nazionali e delle aree protette è stato notevolmente ampliato. Nel1972 veniva emanata una legge sulla protezione della fauna selvatica[146] e ilProgetto Tigre per la salvaguardia dell'habitat di questo animale; inoltre, una legge sulla conservazione delle foreste venne promulgata nel1980.[147] Insieme a più di cinquecento santuari della fauna selvatica, l'India ospita tredici riserve della biosfera, quattro delle quali fanno parte dellaRete mondiale di riserve della biosfera.[148] Venticinque zone umide sono registrate ai sensi dellaConvenzione di Ramsar.[149]
In campo culturale l'India è contrassegnata da un elevato grado disincretismo[150] e pluralismo culturale.[151] Ilsubcontinente è riuscito a preservare le proprie antiche tradizioni, assorbendo nel frattempo nuovi costumi, tradizioni e idee portati da popoli invasori e immigrati, diffondendo la propria influenza culturale verso altre parti dell'Asia.
L'architettura rappresenta la diversità della cultura indiana. Molti monumenti di rilievo, come ad esempio ilTaj Mahal, o altri esempi di architettura dell'epoca Moghul o dell'India meridionale, si compongono di una miscela che assomma le antiche tradizioni locali e idee provenienti da diverse parti del paese e dall'estero. L'architettura vernacolare mostra al pari notevoli varianti regionali.
Tempio del Loto (Casa di Culto Baháʼí) di Nuova Delhi
Un esempio moderno di questa fusione culturale è ilTempio del Loto (Casa di Culto Baháʼí) di Nuova Delhi, rinomato per la sua architettura a forma di fiore di loto. Progettato dall'architettoFariborz Sahba e completato nel 1986, è un simbolo dell'unità delle fedi. È una delle attrazioni turistiche più visitate al mondo, accogliendo in media tra 2,5 e 5 milioni di visitatori all'anno, ed è noto come "l'edificio più visitato del mondo" secondo un rapporto CNN del 2001. Il Tempio ha vinto numerosi premi di architettura ed è attualmente inserito nella Lista TentativaUNESCO.[152]
Nel contesto della rilevanza mondiale del patrimonio architettonico indiano, è da ricordare che, nel 2007, il Taj Mahal è stato inserito nella Lista delleNuove sette meraviglie del mondo.
Nel XIX secolo, in ambito filosofico, si distinse il pensiero e la figura diRam Mohan Roy (1772-1833), uno dei più importanti esponenti del modernismo riformatore indiano, di cui fu anche fondatore e che diede notevoli contributi sia in campo sociale che religioso.
L'India è un vero arcipelago di lingue e dialetti, alcuni dei quali hanno espresso letterature fiorenti e di assoluto valore artistico. Accanto alle lingue indiane principali (hindi, urdu, tamil, maratha ecc.) autori indiani, spesso bi o tri-lingui, hanno scritto sin dal medioevo inpersiano; a partire dalXX secolo, è emersa pure una sempre più consistente letteratura indiana inlingua inglese. Per questo è fuorviante, e storicamente errato, parlare di "letteratura indiana" al singolare.
Le prime opere di letteratura indiana - strettamente legate alla cultura religiosa - sono state trasmesse per via orale e solo in epoca più tarda messe per iscritto. Si tratta di opere letterarie inlingua sanscrita come iVeda, le opere epiche delMahābhārata delRāmāyaṇa e deiPurāṇa, che hanno il rango di Sacre Scritture; a queste si aggiunge poi il dramma, la poesia, il teatro e, soprattutto, una ricchissima trattatistica religiosa e filosofica alimentata dalle diverse scuole e dottrine in seno all'Induismo e alBuddhismo, ma anche all'Islamismo, alGiainismo e alle altre fedi presenti nel subcontinente. Questa ampia letteratura filosofica e religiosa, che continua nel medioevo con i grandi maestri (Gauḍapāda,Śaṅkara,Rāmānuja e le loro scuole ecc.), ha conosciuto un crescente successo anche in Occidente a partire dagli studi degli orientalisti dall'800 in poi, in virtù di mode e tendenze culturali che guardano all'India come al serbatoio inesauribile di ogni saggezza.
Nel medioevo, a seguito della lunga dominazione musulmana (Sultanato di Delhi XIII-XV sec., quindi Impero deiMoghul) protrattasi fino a metà '800, la letteratura colta si espresse soprattutto inlingua urdu e in persiano, le lingue dell'intellighenzia musulmana che gravitava intorno alle corti. Esemplare è la figura del musulmanoAmir Khusrow di Delhi (m. 1301), plurilingue prolifico autore dimasnavi (poemi di tono romanzesco o epico) che appartengono sia ai capolavori dellaletteratura persiana sia a quelli della letteratura in lingue indiane. La letteratura religiosa medievale è quanto mai varia. Oltre alla trattatistica su menzionata, si può citare la ricca tradizione poetica di ispirazione religiosa opera disanti induisti. Si va dagliInni degli Alvar, dodici leggendari poeti-santi dei secoli VI-IX che vagavano di tempio in tempio nell'India meridionale e scrissero inlingua tamil, ai cosiddetti "Sant", poeti mistici dei secoli XIII-XVII che, scrivendo in lingua hindi o maratha, rielaborarono in chiave dieros mistico il patrimonio delle dottrine tradizionali. Si presentano inoltre interessanti casi di sincretismo religioso come ad esempio ilCanzoniere del misticoKabīr di Benares vissuto nel XV sec., o il poema in lingua avadhiPadmavat definito "un immenso affresco... della luminosa civiltà hindu-musulmana" (G. Milanetti), opera di M. M.Jayasi della prima metà del XVI sec. - due autori che, superando le barriere etnico-religiose e linguistiche, anticipano il clima di "ecumenica tolleranza" religiosa dell'imperatore moghulAkbar (1542-1605) e s'impongono all'ammirazione di tutti gli indiani. La letteratura in lingua hindi è gradualmente cresciuta nel subcontinente, soprattutto a partire dal periodo coloniale britannico e si è imposta definitivamente con la decolonizzazione dopo che l'urdu era divenuto la lingua ufficiale del Pakistan. Accanto a essa ha continuato a svilupparsi la letteratura in lingua persiana, raggiungendo soprattutto in poesia con il grande Bidel (o Bedil, m. a Delhi 1721), notissimo anche in Asia Centrale, e conGhālib (m. a Delhi 1869), poeta bilingue che apre la grande stagione moderna della lirica nellaletteratura urdu, risultati estetici unanimemente ammirati.
Tra gli scrittori indiani moderni (attivi sia in lingue indiane, che in inglese) universalmente noto èRabindranath Tagore, autore di poesie romanzi saggi e racconti, che vinse ilPremio Nobel nel1913; da ricordare anche Muhammad Iqbal (m. 1939), scrittore e riformista religioso, che scrisse poesie in urdu e in persiano, raggiungendo nelle rispettive letterature vertici di assoluto rilievo. A partire dal secondo dopoguerra sono emersi numerosi autori che esprimono l'incontro/scontro dell'India arcaica con la modernizzazione, come ad esempio il longevoR. K. Narayan (1906-2001) e la letterata, linguista, sociologa e scrittrice inlingua marathiDurga N. Bhagvat (1910 - 2002); a partire dagli anni ottanta hanno riscosso fama mondiale alcuni narratori di espressione inglese e di origini indiane comeAnita Desai, H.Kureishi,Vikram Seth,Arundhati Roy e soprattuttoSalman Rushdie e V.S.Naipaul (Premio Nobel 2001), perlopiù residenti in Occidente, che insieme hanno costruito quello che è definita "letteratura anglo-indiana", il ramo più consistente dellaletteratura postcoloniale di area inglese.Tra le scrittrici ricordiamo inoltre la poetessa hindiMahadevi Varma eMahasweta Devi, che fu anche attivista e tra le più note scrittrici indiane in lingua bengali e ancora la poetessaAmrita Pritam. Poetessa e sostenitrice dei diritti civili fuSarojini Naidu.
Il teatro in India spesso incorpora elementi musicali e di danza, con dialoghi sia improvvisati che scritti. Spesso trova le sue basi nellamitologiainduista, ma anche da romanzi medievali e da notizie di interesse sociale ed eventi politici. Il teatro indiano comprende:bhavai dello Stato delGujarat,jatra delBengala Occidentale,nautanki eramlila dell'India settentrionale,tamasha delMaharashtra,terukkuttu delTamil Nadu, eyakshagana delKarnataka.
L'industria cinematografica indiana è la più grande al mondo.[153]Bollywood, con sede nella città diBombay, possiede la più prolifica industria cinematografica del pianeta: secondo il Central Board of Film Certification of India - l'ufficio che si occupa di visionare e approvare i film - solo nel2003 sono stati prodotti 877 film e 1 177 cortometraggi.[154]Gran parte della produzione corrisponde al cinema regionale nelle varie lingue ufficiali dell'India. Tra il cinema regionale si evidenzia quello inlingua tamil prodotto aChennai. Tuttavia, il cinema regionale ha scarsa rilevanza in tutto il paese, e i grandi successi sono generalmente filmati inlingua hindi, che costituisce un quinto della produzione totale.
Il 73% dei biglietti in Asia e zona del Pacifico è venduto in India, e sempre il Central Board of Film Certification of India dichiara che ogni tre mesi un miliardo di persone - cioè l'intera popolazione indiana - si reca al cinema.[155]
IlDadasaheb Phalke Award, istituito nel 1966, oggi, è il più importante premio della cinematografia indiana, intitolato al "padre del cinema indiano"Dadasaheb Phalke (1870-1944): un suo film,Raja Harishchandra (1913), è stato il primo film indiano.
La musica indiana è un'altra componente culturale che copre una vasta gamma di tradizioni e stili regionali. La musica classica in gran parte comprende i due generi: al Nord la musica industani, al Sud lamusica carnatica e le loro varie forma di musicafolk regionale. Le forme regionali di musica popolare comprendono ilfilmi e la musicafolk (di cui una forma nota è ilbaul).
Anche la danza indiana ha altresì esempi di formafolk e classica. Tra le principali danze folcloristiche vi è ilbhangra delPunjab,bihu dell'Assam,chhau delBengala Occidentale, Jharkhand eOrissa,thumka dance e ilghoomar delRajasthan. Otto forme di danza, con molti elementi narrativi e mitologici hanno ottenuto lostatus di "danza classica" dal Sangeet Natak Akademi (l'Accademia Nazionale di Musica, Danza e Teatro) e alcune di queste sono:bharatanatyam dello Stato delTamil Nadu,kathak inUttar Pradesh,kathakali emohiniyattam nelKerala,kuchipudi dell'Andhra Pradesh.[156]Una delle figure più rilevanti che diede un grande contributo alla danza tradizionale indiana fuRukmini Devi (1904-1986),Alla Rakha fu noto suonatore diTabla, mentre per il genere pop e musica classica indiana ricordiamo, tra le altre,Shreya Ghoshal. Altra cantante nota èPriyanka Chopra, autrice, tra l'altro, del singoloExotic (2013). Britannico ma di origine indiana è il cantante e rapperPanjabi MC, noto in particolare per il singoloMundian To Bach Ke (2002).
Tra i più rilevanti matematici indiani spicca la figura diBrahmagupta (598-668), noto come ilpadre dell'aritmetica[157], che diede importanti contributi nel campo dell'algebra. Una delle figure più importanti del XX secolo, in ambito matematico, è rappresentato daSrinivasa Ramanujan, che si è occupato principalmente dellateoria analitica dei numeri: oggi la data della sua nascita il22 dicembre viene celebrata in India con la "Giornata nazionale della matematica" e il 2012 è stato celebrato come "Anno nazionale della matematica".[158]
In ambito medico molto importante, tra gli altri, nell'antichità, la figura diSuśruta, ilpadre dellachirurgia[159], autore delSuśruta-Saṃhitā (c. VI secolo a.C.)
Inoltre è da ricordare, nel corso delXX secolo, la figura diShakuntala Devi (1929-2013), bambina prodigio, definita spesso "computer umano", per la eccezionale rapidità nell'eseguire complicate operazioni matematiche in pochi secondi.
Anche i musulmani hanno subito e subiscono persecuzioni in India, soprattutto dove sono una minoranza rispetto agliindù.
Secondo le cifre ufficiali ci furono 6 933 episodi di violenza tra il 1954 e il 1982 e tra il 1968 e 1980, con l'uccisione di 530 indù e 1 598 musulmani, con un totale di 3 949 casi di violenza di massa.[165]
In India lo sport è praticato soprattutto dalle classi ricche e dagli alti ceti della popolazione. Sono soprattutto sport di origine anglosassone i più praticati come ilcricket, l'hockey su prato, ilpolo e iltennis. Cresce anche ilrugby, mentre è scarsamente seguito ilcalcio.
L'India è la seconda nazione più titolata al mondo, avendo vinto ilcampionato mondiale nel 1983 e nel2011. Si è piazzata altresì seconda nell'edizione del 2003, in Sudafrica, dietro l'Australia e nel2023, dove perse contro l'Australia. L'India ha anche ospitato iCampionati del Mondo di cricket nel 1987 (insieme alPakistan) e nel1996 (insieme a Pakistan eSri Lanka) oltre che l'edizione2023. In campo femminile, la Nazionale indiana è giunta seconda ai Mondiali di Sudafrica 2005, dietro l'Australia. L'India ha anche ospitato i mondiali femminili nel 1977 e nel 1997.
L'India ha anche vinto ilCampionato mondiale di hockey su prato nel 1975, in Malesia, battendo nella finale di Kuala Lumpur ilPakistan. È giunta seconda nell'edizione del 1973, nei Paesi Bassi, dietro i padroni di casa, e terza nella prima edizione del torneo, Spagna 1971, dietro a Pakistan eSpagna. L'India ha anche ospitato l'edizione del 1982 in cui vinse il Pakistan, e ha ospitato i mondiali del 2010.
Il primo oro olimpico per l'India fu conquistato dallaNazionale di hockey su prato dell'India, ai Giochi olimpici di Amsterdam 1928. La prima medaglia olimpica per l'India fu conquistata daNorman Pritchard, con due argenti nei 200 metri piani e 200 metri ostacoli, alle Olimpiadi di Parigi 1900.
L'India può vantare numerosi tennisti specializzati soprattutto nel doppio, comeLeander Paes (vincitore di tredici Slam tra doppio e doppio misto e della medaglia di bronzo nel singolare alle Olimpiadi diAtlanta 1996),Mahesh Bhupathi (vincitore di dodici Slam tra doppio e doppio misto ed ex numero 1 al mondo di doppio proprio con Paes),Rohan Bopanna (compagno di Bhupathi) eSania Mirza (vincitrice insieme a Bhupathi dell'Australian Open 2009 e delRoland Garros 2012, conBruno Soares delloUS Open 2014 e attuale compagna della svizzeraMartina Hingis per gli incontri di doppio femminile). Altro tennista degno di nota èYuki Bhambri (classe 1992), capace di raggiungere la vetta della classifica mondiale giovanile vincendo l'Australian Open 2009 di categoria. Va inoltre ricordata la medaglia d'argento conquistata aiGiochi olimpici giovanili estivi 2010.LaSquadra indiana di Coppa Davis ha raggiunto come massimo risultato il secondo posto nella competizione.
Lacucina indiana è caratterizzata da una grande varietà di stili regionali e sofisticati, con uso di erbe espezie, ad esempio ilgaram masala. I prodotti alimentari di base sono ilriso (in particolare nel sud e nell'est) e ilfrumento (soprattutto nel nord).[167] Tra le spezie originarie del subcontinente indiano ed ora consumate in tutto il mondo si segnala ilpepe nero.
Gli abiti tradizionali indiani variano nelle diverse regioni per colori e stili, e sono influenzati da vari fattori, tra cui il clima. Tra gli abiti popolari si includono ilsari per le donne e ildhoti per gli uomini; tra gli abiti cuciti vi è ilsalwar kamiz per le donne e ilkurta-pyjama per gli uomini, oltre naturalmente agli abiti di origine occidentale.
Molte delle feste indiane sono di origine religiosa, anche se molte sono celebrate a prescindere dalla casta e dal credo. Tra le principali vi sonoDiwali,Thai Pongal,Holi, Onam,Vijayadasami,Durga Puja,Eid ul-Fitr, Natale, Buddha Jayanti e Vaisakhi.[168] L'India ha tre festività nazionali. Altre festività, che variano tra le nove e le dodici, sono ufficialmente osservate nei singoli Stati. Le pratiche religiose sono parte integrante della vita quotidiana. Inoltre il5 settembre di ogni anno si celebra lafesta degli insegnanti, in onore alla data di nascita del filosofo e politico indianoSarvepalli Radhakrishnan.
^Nota: Il governo indiano considera anche l'Afghanistan uno Stato confinante, in quanto ritiene che l'intero Stato delJammu e Kashmir appartenga all'India, compresa la parte in territoriopakistano, che confina appunto con l'Afghanistan.
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