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Classificazione filogenetica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Diptera |
Sottordine | Brachycera |
Coorte | Cyclorrhapha |
Sezione | Schizophora |
Sottosezione | Acalyptratae |
Superfamiglia | Carnoidea |
Famiglia | Inbiomyiidae Buck, 2006 |
Genere | Inbiomyia Buck, 2006 |
Specie | |
InbiomyiaBuck, 2006, è ungenere diinsetti dell'ordine deiDitteri (Brachycera:Cyclorrhapha:Acalyptratae). Di recente definizione, comprendente specie esclusive dellaregione neotropicale. È stato inquadrato sistematicamente come unico genere della famigliaInbiomyiidaeBuck, 2006, nell'ambito deiCarnoidea.
Gli adulti sono insetti di piccole dimensioni, con corpo lungo poco più di 1mm. Lalivrea è scura.
Ilcapo è corto e largo quanto il torace. Lachetotassi è ridotta e comprende un paio disetole fronto-orbitali medioclinate, le due paia disetole verticali (interne ed esterne), levibrisse e una numerosesetole genuali. Leantenne hanno una conformazione caratteristica, con primoflagellomero breve e globoso, su cui si articola un'arista eccezionalmente lunga, inserita in posizione dorsale all'estremità distale. L'apparato boccale è poco sviluppato e presenta ilabella dellabbro inferiore marcatamente divergenti.
Iltorace è fortemente convesso e prominente rispetto al capo. La chetotassi dorsale comprende brevisetole acrosticali allineate su due serie e, per ogni lato, tresetole dorsocentrali (unapresuturale e duepostsuturali, una breveomerale, duenotopleurali, duesopralari (una presuturale, una postsuturale), unapostalare, una o duesetole scutellari. Le setole omerali e quella scutellare anteriore possono ridursi a peli. La chetotassi pleurale comprende solo una setola sull'episterno ventrale. Lezampe sono sottili, con serie di setole eventualmente presenti neifemori e nelletibie anteriori.
Leali sono relativamente corte ed ampie, con apice ottuso, lobo anale modernamente ampio ealula poco pronunciata. Lacosta si estende fino alla terminazione della media e presenta due fratture, l'omerale e la subcostale. Lasubcosta è debole e incompleta. Laradio si divide in tre rami: R1 è molto breve e termina entro il quarto basale del margine costale, R2+3 e R4+5 sono lunghi e terminano, rispettivamente, sul terzo distale del margine costale e in prossimità dell'apice. Lamedia è indivisa e lacubito si divide in due rami: CuA1 è lunga e termina presso il margine posteriore diventando debole nel tratto terminale, CuA2 è breve e marcatamente convessa e termina confluendo sull'anale. La vena A1+CuA2 è robusta, ma diventa evanescente nel suo tratto distale, terminando prima del margine dell'ala. Le nervature trasversali della regione mediana sono rappresentate dalla radio-mediale in posizione prossimale, la medio-cubitale basale, anch'essa prossimale, e la medio-cubitale discale posizionata a circa metà della lunghezza dell'ala. Presenti e ben delimitate le cellule tipiche della regione mediana e anale: le duebasali, ladiscale e lacup.
L'addome è composto da quattrouriti apparenti, con la fusione del primo e secondotergite in entrambi i sessi e dal quinto al settimo nel maschio.
Lelarve sono sconosciute.
La biologia di questi ditteri è ancora sconosciuta. L'habitat è rappresentato dallaforesta pluviale tropicale, dal livello del mare fino ai 2000 metri dialtitudine. Dai ritrovamenti si ritiene che gli Inbiomyiidae siano associati ai residui organici di origine vegetale in decomposizione.
Il genereInbiomyia è rimasto sconosciuto fino al 2006, con la descrizione della nuova specieInbiomyia mcalpineorum, rinvenuta inCosta Rica. In tale occorrenza, Buck ha definito il nuovo genere includendolo in una propria famiglia. Nello stesso anno, Buck & Marshall hanno prodotto un altro lavoro contenente la descrizione di altre dieci specie.
La definizione della nuova famiglia ha permesso a Buck la revisione dellafilogenesi deiCarnoidea, le cui conoscenze erano fino ad allora fondamentalmente basate sullo schema diJ.F. McAlpine (1989), proposto nelManual of Nearctic Diptera, e su alcuni aspetti incerti e controversi. Il riesame delle relazioni filogenetiche ha confermato in parte le tesi di McAlpine, ma nello stesso tempo ha aggiunto ulteriori elementi che modificano le relazioni all'interno dei Carnoidea e lasciano ancora oggi aperti alcuni interrogativi. In sostanza, Buck conferma la naturamonofiletica della superfamiglia e la separazione del genereAustralimyza in una propria famiglia, aspetti sostenuti da McAlpine. Rispetto alle analisi cladistiche di J.F. McAlpine, le divergenze concernono i seguenti punti:
Il ruolo degli Inbiomyiidae nella filogenesi dei Carnoidea ha un importante riflesso sulla collocazione sistematica del genereAustralimyza. Questo genere è stato incluso, secondo i vari Autori, prima fra iMilichiidae, poi fra iCarnidae.Griffiths (1972) e J.K. McAlpine (1989) sostenevano invece la separazione di questo genere in una famiglia distinta, sia pure con risultati differenti. La revisione di Buck identifica diversesinapomorfie traAustralimyza e il nuovo genereInbiomyia, giustificando la tesi della separazione diAustralimyza in una famiglia propria. In definitiva,Australimyza eInbiomyia formerebbero un clade monofiletico rispetto alla famiglia dei Carnidae. Alla luce della revisione di Buck e della successiva revisione di D.K. McAlpine del complesso Tethinidae+Canacidae, l'albero cladistico di J.K. McAlpine sarebbe modificato secondo il seguente schema[2]:
Carnoidea |
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Dal cladogramma restano escluse, comeincertae sedis, le famiglieBraulidae eAcartophthalmidae, le cui relazioni filogenetiche restano ancora oggi non accertate. Va precisato che gli Acartophthalmidae sono ancora oggi inseriti nella superfamigliaOpomyzoidea dalle classificazioni basate fondamentalmente sul Manual of Nearctic Diptera.
Allo stato attuale,Inbiomyia comprende solo undici specie[3][4], ma si conoscono altre tre specie ancora non classificate:
Il genereInbiomyia ha una distribuzione limitata alle regioni tropicali del continenteamericano. La presenza del genere è segnalata in un areale che comprende laCosta Rica, laColombia, ilVenezuela e l'Ecuador e, limitatamente a due sole specie, laBolivia e laGuyana francese.