Ciò si inserisce in seno alla questione dell'economia della salvezza: premesso infatti che ogni essere umano nasce con ilpeccato originale, laChiesa cattolica crede che solo la madre di Cristo non ne fu soggetta, poiché in vista della prima venuta delMessia per la sua missione di redenzione dell'umanità,Dio volle che la Vergine dovesse essere il grembo puro e senza peccato per accogliere in modo degno e perfetto il Figlio divino incarnato. Tale dogma, quindi, non si riferisce alconcepimento verginale diGesù, nel momento dell'Annunciazione.
La Chiesa cattolica celebra lasolennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre (inlatino:Solemnitas in conceptione immaculata beatae Mariae virginis).[2] Nelladevozione cattolica l'Immacolata è collegata con leapparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni diRue du Bac aParigi (1830).
Lafesta dell'Immacolata Concezione è una delle feste mariane più importanti nelcalendario liturgico della Chiesa cattolica, celebrata in tutto il mondo. Perdecreto reale, è designata come il giorno in onore della patrona delPortogallo. È celebrata dalla Chiesa cattolica e da alcune denominazioni cristiane protestanti. La festa fu solennizzata per la prima volta come giorno di precetto il 6 dicembre 1708 con labolla pontificiaCommissi Nobis Divinitus dipapa Clemente XI[3] ed è spesso celebrata con parate, fuochi d'artificio, processioni.
In modo ancora più esteso del dogma, la Chiesa cattolica insegna non solo che la Vergine fu concepita senza il peccato di Adamo ed Eva, ma anche che ella rimase per tutta la vita priva di qualsiasi macchia di peccato, anche veniale.[4][5][6]
Ilcattolicesimo vede in alcuni testi biblici non una prova, quanto un'avvisaglia di quella che sarà la dottrina delmagistero. Bisogna ricordare che, secondo la teologia cattolica, lascrittura non è l'unica fonte della fede: anche laTradizione della Chiesa èluogo teologico.[7]
« Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno » (Gn 3,15, sulaparola.net.)
Maria ponendosi al servizio di Dio, permette l'entrata delSalvatore nel mondo (Luca 1,38[9]). Maria quindi, nella lettura tradizionale della Chiesa, partecipa, anche se in forma subordinata, alla vittoria di Cristo sul peccato.
« Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua. » (Proverbi 8,24, sulaparola.net.)
« Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia » (Cantico 4,7, sulaparola.net.)
NelNuovo Testamento il passo principale che la tradizione cattolica ritiene spiegabile soltanto ammettendo l'Immacolata Concezione è il saluto rivolto dall'arcangelo Gabriele a Maria:
« Rallegrati, piena di grazia » (Luca 1,28, sulaparola.net.)
IlProtovangelo di Giacomo, composto tra il 140 e il 170, contiene l'idea che Maria fosse una persona "speciale" sin dal concepimento. Il testo presenta il concepimento di Maria come una grazia divina, anticipata da un angelo ai suoi genitori (cc. 1-5). L'infanzia di Maria (cc. 6-8) è estremamente pia, ella viene allevata neltempio di Gerusalemme dai 3 ai 12 anni, dove "riceveva il vitto per mano di un angelo".
Nonostante il Protovangelo, per la sua tardività e il suo stile agiografico e leggendario, difficilmente possa basarsi su fondati elementi storici, esso sembra rappresentare «una prima presa di coscienza intuitiva e mitica della santità perfetta e originale di Maria nella sua stessa concezione».[12]
Sulla base della narrazione del Protovangelo, la liturgia e la devozione della Chiesa greco orientale ha attribuito dall'antichità a Maria il titolo di Παναγία,Panaghìa, "tutta santa".
Agostino d'Ippona (354-430) è uno dei primi teologi che parlano della natura perfetta e speciale di Maria. Il suo pensiero va contestualizzato nella polemica anti-eretica che lo vide coinvolto:Pelagio e i suoi discepoli tendevano a ridimensionare il ruolo delpeccato originale nella condotta morale dell'uomo e Agostino rispose indicando l'umanità come una "massa dannata", concetto poi ripreso nella riflessione dei padri della Riforma, in particolareCalvino. Da questo pessimismo antropologico però Agostino dissocia Maria: «...la pietà impone di riconoscere Maria senza peccato [...]. Per l'onore del Signore [...] Maria non entra assolutamente in questione quando si parla di peccati».[15] Più esplicito ancorasant'Ambrogio (340–397): «Maria non fu sollevata dalla caduta, ma fu preservata dalla caduta. Cosa, vi chiedo, è più nobile, migliore e più santo della Madre di Dio?»[16]
In Oriente sono diversi i padri greci che, come Agostino, attribuiscono una speciale natura a Maria. I padri delConcilio di Nicea II, svoltosi al tempo della controversia iconoclasta, non esitarono ad appellare Maria come «ἄχραντος» ("pura, immacolata")[17][18].Proclo di Costantinopoli (m. 446–7) scrive che Maria «...è il santuario dell'impeccabilità, il tempio santificato di Dio [...], il paradiso verdeggiante e incorruttibile».[19]Teotecno di Livia (VII secolo) la definisce «...tutta bella, pura e senza macchia [...] Nasce come i cherubini colei che è fatta di argilla pura e immacolata».[20]Andrea di Creta (m. 740) scrive che «...il corpo della Vergine è una terra che Dio ha lavorato, la primizia della massa adamitica che è stata divinizzata nel Cristo, l'immagine del tutto somigliante della bellezza divina, l'argilla modellata dalle mani dell'artista divino».[21]Sofronio di Gerusalemme dichiara Maria «...pura, santa, senza macchia, risplendente, dai sentimenti divini, santificata, libera da tutte le lordure del corpo, del pensiero, dell'anima.»
In Occidente, secoli dopo Agostino,Pascasio Radberto (m. circa 865) scrive che Maria "è stata esente da ogni peccato originale".[22] In seguito il benedettino ingleseEadmero (circa 1064–1124), commentando la diffusione della festa liturgica dell'Immacolata che era osteggiata da alcuni ecclesiastici, "mosso dall'affetto della pietà e della sincera devozione per la madre di Dio" si pronuncia per la concezione di Maria libera da ogni peccato: "Non poteva forse (Dio) conferire a un corpo umano [...] di restare libero da ogni puntura di spine, anche se fosse stato concepito in mezzo ai pungiglioni del peccato? È chiaro che lo poteva e lo voleva; se lo ha voluto lo ha fatto (potuit plane et voluit; si igitur voluit, fecit)".[23]
Con lateologia scolastica medievale incomincia la discussione sulle effettive modalità con cui descrivere teologicamente il concetto per cui Maria era senza peccato: i teologi precedenti, orientali e latini, sono concordi nell'affermarlo, ma non entrano nel merito della ragione teologica, lasciando dunque la cosa come una sorta di eccezione ad hoc immotivata, lasciando in filigrana il contrasto col dogma della natura umana universalmente corrotta e con la redenzione universale operata da Cristo.
Il privilegio mariano dell'Immacolata concezione fu per secoli considerato in contraddizione con l'affermazione di san Paolo apostolo, secondo la quale tutti hanno peccato[26]:
«Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.»
È solo conDuns Scoto (m. 1308)[28] poi detto "Dottore dell'Immacolata"[29] che prende forma il dogma come poi fu fissato dal magistero: il teologo francescano sostiene non la "redenzione anticipata" di Anselmo e degli scolastici, ma la "redenzione preventiva" o "preservativa". Diversamente dai predecessori infatti non dice che Maria fu concepitanel peccato originale epoi redenta, ma che fu concepitasenza peccato originale. Il suo ragionamento ribaltò i termini della questione: Maria non fu un'anomala eccezione (o un caso anticipato) dell'opera redentiva di Cristo, ma la conseguenza della più perfetta ed efficace azione salvifica dell'unico mediatore. Scrive Scoto: "Cristo esercitò il più perfetto grado possibile di mediazione relativamente a una persona per la quale era mediatore. Ora, per nessuna persona esercitò un grado più eccellente che per Maria [...]. Ma ciò non sarebbe avvenuto se non avesse meritato di preservarla dal peccato originale".[30]
Nei secoli successivi i teologi cattolici furono sostanzialmente divisi sulla questione: a grandi linee, i domenicani sostenevano la redenzione anticipata degli scolastici ("macolisti"), mentre i francescani sostenevano la redenzione preventiva di Scoto ("immacolisti").[31]
Nei primi decenni delXIV secolo le controversie si erano ormai accese.
Tra il 1320 e il 1321 ebbe luogo allaSorbona una disputa tra uno dei discepoli di Scoto,Francesco de Mayronis (†1328), e il benedettino Pietro Roger, che sarebbe poi divenutopapa con il nome diClemente VI (†1352). Gli animi si scaldavano tra chi difendeva Scoto e chi lo accusava dieresia.
«La beata Vergine, in quanto figlia di Adamo, contrasse di fatto il peccato originale. [...] Aggiungo questo contro alcuni, si pensi a Scoto, il quale dice che la beata Vergine non contrasse il peccato originale [...] ; e contro l'opera dell'Aureolo.»
Nel 1387 il domenicano Juan de Monzón, noto anche comeGiovanni da Montesono († 1412) cominciò a insegnare alla Sorbona che la tesi sull'Immacolata Concezione era nettamente contraria allafede della Chiesa. Ciò diede vita a una disputa con ilfrancescanoAndrea di Novocastro († 1380) e suscitò l'opera del suo confratelloGiovanni Vidal,Defensorium Beatae Mariae Virginis Adversus Joannem de Montesono, che causò l'intervento di trenta teologi della Sorbona; costoro, dopo aver preso in considerazioni gli argomenti dei due maestri, giudicarono la tesi del domenicano «scandalosa, presuntuosa e offensiva», obbligandolo a ritrattare.
Ma né la condanna, né la minaccia di scomunica da parte diPietro d'Orgemont,vescovo diParigi, riuscirono a far ritrattare il Monzón, che, pur ricorrendo apapa Clemente VII († 1394), ottenne solo condanne.
In ogni caso i trenta teologi parigini che sostenevano come "possibile" l'opinione immacolatista riconoscevano anche l'autorevolezza che si deve avere nei confronti della teologia dell'Aquinate. Questa prudente posizione cercava di tutelare la libertà di pensiero di fronte a un argomento non ancora definito dalla Chiesa, ma contemporaneamente ammetteva l'importanza del pensiero di San Tommaso. In effetti, è da questo momento che l'Aquinate divenne il "maestro" degli avversari dell'Immacolata Concezione, e sembra anche che si possa far risalire a questo evento la nascita ufficiale della "scuola scotista dell'Immacolata"; ebbero cioè inizio le due correnti teologiche degliScotisti e deiTomisti.
Le discussioni continuarono nel 1400, inaugurando tra i teologi cattolici un periodo di discussioni tanto intense e durature da ispirare artisti del secolo successivo (come Sogliani, nel 1521; o Toschi, Portelli) per la rappresentazione di quadri allegorici nominati, appunto,Disputa sull'Immacolata Concezione. Nel 1566 lo stessoCarlo Portelli dipinse una chiaraImmacolata Concezione per ribadire il concetto teologico, che però non trovò conferma ufficiale per altri tre secoli.
LeLitanie lauretane includono iltitolo mariano diRegina sine labe originali concepta (Regina concepita senza peccato originale), che era stato concesso daGregorio XVI (1831-1846) a partire dal 1839 ad alcune diocesi, quindici anni prima della proclamazione del dogma.[32]
«[...] Imperat tibi excélsa Dei Génitrix Virgo Maria+, quæ superbíssimum caput tuum a primo instánti immaculátæ suæ Conceptiónis in sua humilitáte contrivit. [...]
[Traduzione:]Te lo comanda l'eccelsaVergine Maria Madre di Dio +, che dal primo istante della suaImmacolata Concezione, per la sua umiltà, ha schiacciato la tua superbissima testa.»
Quindi, Maria intercede invocata come Madre di Dio, come Vergine e come Immacolata Concezione. In altri punti, la stessa preghiera afferma Maria comesemprevergine, vale a dire la suaverginità perpetua, e Gesù Cristo comeil germoglio di Davide, il leone di Giuda. Appunto, inGenesi 3,15[33], Dio profetizza al serpente che Maria e la sua stirpe gli avrebbero schiacciato la testa.
Come nell'esorcismo nella sinagoga di Cafarnao il demonio dice a Gesù che è venuto in terra per distruggere la sua stirpe, anche l'Esorcismo contro Satana e gli angeli apostati afferma che Maria è la donna nata immacolata e umile, per essere la Madre di Dio e anche per schiacciare la testa all'angelo peccatore di orgoglio e di superbia.
Tale fine è condiviso dalla Vergine Maria e dalla sua stirpe, formata dal figlio Gesù e dai suoi fratelli in spirito e verità.
Lungo i secoli la posizione delmagistero è stata prudente: per quanto il chiaro e definitivo pronunciamento pontificio si ebbe solo nel 1854, furono diversi gli interventi a favore della posizione immacolista.
Papa Sisto IV († 1484) introdusse a Roma la festa liturgica della Concezione. Sul piano dogmatico non si pronunciò, ma con lebolleCum Praeexcelsa (1477) eGrave Nimis (1482) proibì a macolisti e immacolisti di accusarsi vicendevolmente di eresia. Il 7 marzo 1632 nellacattedrale di Cagliari ilparlamento del Regno di Sardegna giurò solennemente di difendere la dottrina della Purissima Concezione.[34]Papa Alessandro VII emanò nel 1661 la bolla (che non ha l'autorevolezza e il significato teologico dell'enciclica)Sollicitudo, dove si dice a favore dell'Immacolata Concezione.Clemente XI nel 1708 rende universale lafesta dell'Immacolata, già localmente celebrata a Roma e in altre zone della cristianità.
Nel 1848Pio IX mostra l'intenzione di chiudere la questione in maniera autorevole e definitiva. Istituisce una commissione di teologi e una di cardinali, dalle quali però emerge il parere contrastante circa l'Immacolata. AncheRosmini, pur ritenendola "moralmente sicura", sconsiglia di definirla dogmaticamente. Il Papa decide allora di valutare il parere collegiale dei vescovi, che nella tradizione cattolica ha valore magisteriale subordinato a quello pontificio, e lo fa con l'enciclicaUbi Primum del 1849. 546 dei 603 vescovi consultati si dichiarano a favore del dogma. Il Papa fa preparare la bozza dell'enciclica, che dopo 8 redazioni viene promulgata l'8 dicembre 1854 col nomeIneffabilis Deus.
Queste sono le parole che concludono l'enciclica e proclamano solennemente il dogma:[35][36]
(latino)
«[...] declaramus, pronuntiamus et definimus, doctrinam quae tenet beatissimam Virginem Mariam in primo instanti suae conceptionis fuisse singulari omnipotentis Dei gratia et privilegio, intuitu meritorum Christi Iesu Salvatoris humani generis, ab omni originalis culpae labe praeservatam immunem, esse a Deo revelatam atque idcirco ab omnibus fidelibus firmiter constanterque credendam.»
(italiano) «[...] dichiariamo, affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio ladottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare diDio onnipotente, in previsione dei meriti diGesùCristoSalvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina dev'essere oggetto difede certa ed immutabile per tutti i fedeli.»
Ildogma non afferma solamente che Maria è l'unica creatura a essere nata priva delpeccato originale - e ciò fin da 40 settimane prima della sua nascita, e cioè dal momento del suo concepimento da parte dei genitori,Anna eGioacchino - ma aggiunge altresì che Maria, in quanto ritenuta madre di Dio, per speciale privilegio non ha commesso nessunpeccato, némortale néveniale, in tutta la sua vita.
La dottrina attuale della Chiesa è cheDio conferisca l'anima allapersona umana non appena essa si forma, nel suo primissimo istante, e cioè al momento del concepimento.[Nota 1] La dottrina sull'Immacolata Concezione di Maria dà forza, nella visione cattolica, al pensiero della Chiesa sugliembrioni, ritenuti persone umane a tutti gli effetti, dotati di anima.
Il convincimento della Chiesa in ordine alla preservazione di Maria dalla macchia del peccato originale è in relazione a questa riflessione: non sarebbe stato "conveniente" che ilFiglio di Dio siincarnasse nel grembo di una donna se questa non fosse stata perfettamente monda da qualsiasi peccato.
A differenza dell'apertura verso la dottrina dell'Assunzione, questo dogma non è condiviso dalle altre confessioni cristiane (con la parziale eccezione dellaChiesa ortodossa, v. sotto)[37] in quanto da queste considerato in disaccordo con leScritture[38] e non supportato dallaTradizione.[39]
Nella liturgia: solennità dell'Immacolata Concezione
Statua dell'Immacolata posta sullacolonna inPiazza di Spagna aRoma, dove una corona di fiori viene messa ogni 8 dicembre da un pompiere, come omaggio alla Vergine.Lacolonna dell'Immacolata a Roma, in Piazza Mignanelli
Per sottolineare l'importanza del dogma laChiesa cattolica celebra l'8 dicembre lasolennità dell'Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria con la MessaGaudens gaudebo. Questa festività era già celebrata in Oriente nell’VIII secolo, e venne importata nell'Italia meridionale da monaci bizantini. In Sicilia, in particolar modo, il tema dell'Immacolata Concezione fu accolto subito e divenne molto sentito ancora prima della definizione del dogma. Nel 1439, alConcilio di Basilea era stato l'arcivescovo di PalermoNiccolò Tedeschi a sostenere che Maria era stata concepita senza peccato. Il canonico e storicoAntonino Mongitore racconta che addirittura già nel 1323 laConceptioni di Maria erafesta di precetto a Palermo, attestando in tal modo che la sua devozione nel capoluogo siciliano risultava persino allora così antica da «non sapersi l'incominciamento». Il Senato dell'isola fecevoto di difendere la dottrina dell'Immacolato Concepimento e si impegnò a onorarne la festa con una degna celebrazione. Ebbe così origine il «rito delle cento onze», somma donata alconvento di San Francesco inizialmente per arredare laCappella Senatoria, uno dei momenti identitari della città di Palermo. Il Senato (oggi il Comune) rinnovava ancora ogni anno il solenne Voto sanguinario, pronunciato per la prima volta nel 1624 e comune a gran parte dell'isola, giurando con un verbale di spargere il proprio sangue per la difesa dell'Immacolata, primaria e principale Patrona della Città e dell'Arcidiocesi di Palermo, divenuta patrona massima della Regione Siciliana.[40] Dal Mezzogiorno il culto per l'Immacolata si propagò poi a tutto l'Occidente, soprattutto su iniziativa degli ordini religiosi benedettini e carmelitani. Fu inserita nel calendario della Chiesa universale dapapa Alessandro VII con labollaSollicitudo omnium ecclesiarum dell'8 dicembre 1661.[41]
Nonostante ildogmacattolico sarà proclamato solo l'8 dicembre 1854 dapapa Pio IX,San Francesco Antonio Fasani (1681–1742) fu devotissimo dell'Immacolata Concezione e lui stesso spesso si definiva "il peccatore dell'Immacolata".[42]
Papa Pio XII, nel giorno dell'Immacolata Concezione, incominciò a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore,papa Giovanni XXIII, nel 1958 uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche e successivamente fece visita allabasilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine è stata continuata anche dai papi successivi.
La visita inPiazza di Spagna prevede un momento di preghiera, quale espressione della devozione popolare. L'omaggio all'Immacolata prevede il gesto della presentazione dei fiori, una cui corona viene portata fin sulla sommità di un'autoscala e tradizionalmente infilata sul braccio destro della statua da un vigile del fuoco. Seguono la lettura di un brano della Sacra Scrittura e di un brano della Dottrina della Chiesa cattolica, preghiere litaniche e alcuni canti mariani, tra cui ilTota pulchra.
Apparizioni mariane relative al dogma dell'Immacolata Concezione
Dueapparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa cattolica hanno a che fare con questo dogma e ne sono considerate una conferma diretta.
Nel 1830Catherine Labouré, novizia nel monastero parigino di Rue di Bac, fece coniare una medaglia (detta poi lamedaglia miracolosa) che riportava le seguenti parole, da lei viste durante un'apparizione della vergine Maria (avvenuta il 27 novembre dello stesso anno): "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi".[43]
Soltanto dodici anni dopo, il 20 gennaio del 1842,Alfonso Ratisbonne, nella sua breve ma intensa visione a Roma, riconobbe chiaramente l’Immacolata, la stessa che era apparsa a Parigi e che era impressa sulla Medaglia Miracolosa che portava con sé. L’apparizione aSant’Andrea delle Fratte scosse molto l’ambiente romano. E a motivo di questo fermento, sei anni dopo, il pontefice Pio IX istituì una commissione teologica perché si esprimesse sulla possibilità di definire il dogma dell’Immacolata.[44]
Il 25 marzo 1858,[26] quindi quattro anni dopo la proclamazione del dogma, la veggente diLourdes,Bernadette Soubirous, riferì che la Vergine si era presentata con le parole"Que soy era Immaculada Councepciou" ("Io sono l'Immacolata Concezione", indialetto guascone).[45]
L'Immacolata Concezione divenne un soggetto popolare nella letteratura, ma la sua natura astratta ritardò la sua apparizione nell'arte.[46] Il tema dell'Immacolata Concezione cominciò ad apparire in opere artistiche fin da quando si accese il dibattito, che vedeva schierati da una parte ifrancescani e le ramificazioni dell'Ordine benedettino, legate al pensiero diAnselmo d'Aosta eBonaventura da Bagnoregio, e dall'altra idomenicani, legati alla trattazione offerta daTommaso d'Aquino[Nota 2].
Inizialmente il tema veniva affrontato dagli artisti gotici in maniera "criptica", dove cioè si rimandava allo spettatore la conclusione, mettendo magari una serie di simboli e metafore facilmente decodificabili. Nel XV secolo le opere d'arte divennero più evidenti, propendendo per una o l'altra ipotesi, ben comprensibile dalla lettura di elementi che chiarivano l'intervento divino in taluni episodi della vita diAnna eGioacchino e dell'infanzia della Vergine. Più coraggiose furono le opere legate al tema dellaDisputa sull'Immacolata Concezione, dove gli artisti ritraevano, caso più unico che raro nell'arte sacra, il parere contrastante dei dottori della Chiesa: ne è un esempio la tavola agliUffizi diPiero di Cosimo.
Durante il periodo medievale era raffigurato comeGioacchino e Anna si incontrano alla Porta d'Oro, raffigurazione del concepimento di Maria mediante il casto bacio dei suoi genitori allaPorta d'Oro di Gerusalemme.[47] I secoli XIV e XV furono il periodo di massimo fioritura di questaiconografia, che fu gradualmente sostituita da rappresentazioni più allegoriche con una Maria adulta.[48]
Con laControriforma venne stabilita l'iconografia fissa legata al concetto dell'Immacolata, che sarà quella ratificata daldogma.
Il canone artistico definitivo fu probabilmente stabilito dal pittore e teorico dell'arteFrancisco Pacheco del Rio nel suo trattatoEl arte de la pintura del 1649: una bella fanciulla di 12 o 13 anni, con indosso una tunica bianca e manto azzurro, che promana raggi di luce dal suo capo cinto da dodici stelle e coronato da una corona imperiale, avente il sole alle spalle e la luna sotto i piedi.[49] L'iconografia di Pacheco influenzò altri artisti spagnoli o artisti attivi in Spagna comeEl Greco,Bartolomé Murillo,Diego Velázquez eFrancisco de Zurbarán, ognuno dei quali produsse una serie di capolavori basati sull'uso di questi stessi simboli.[50]
Quest'iconografia dell'Immacolata Concezione divenne popolare nel resto d'Europa e da allora rimase la rappresentazione artistica più nota del dogma: in un regno celeste, pochi istanti dopo la sua creazione, l'anima di Maria (nellaforma di una giovane donna) guarda in soggezione (o china il capo davanti a) Dio. La luna è sotto i suoi piedi e un alone di dodici stelle le circonda la testa, forse un riferimento a "una donna vestita di sole" daApocalisse 12:1–2[51]. Ulteriori immagini possono includere nuvole, una luce dorata eputti che talora reggono deigigli erose, fiori spesso associati a Maria.[52]
LaChiesa ortodossa non condivide ildogma cattolico di Immacolata Concezione (concettoagostiniano): secondo la teologia ortodossa Maria venne purificata dall'ombra del peccato ancestrale solo al momento del concepimento di Cristo, ma quest'ombra non era una macchia morale nel senso cattolico.[53]
Martin Lutero ammise di condividere la dottrina dell'Immacolata, almeno nei primi anni della Riforma. Nelle sueResolutiones disputationum de indulgentiarum virtute del 1518 si dichiarò d'accordo con le decisioni conciliari tardi medievali su questo tema. In un sermone del 1520 spiegò che Maria non era mai entrata in contatto col peccato originale in nessun momento della sua vita. In quanto madre di Dio, Dio l'ha onorata con la massima santità e purezza possibile.[54]
Poiché la dottrina dell'Immacolata Concezione non è espressa esplicitamente nei testi del canone biblico, la Chiesa luterana generalmente la rifiuta.
Iprotestanti respingono il dogma cattolico dell'Immacolata Concezione, non riscontrando per esso alcun supporto biblico; la "santità" di Maria non è diversa da quella di ciascun credente, che viene salvato "per grazia, per mezzo della fede e non per le opere, affinché nessuno se ne glori" (Efesini 2,8-9).[55]
Anche nel cattolicesimo vi fu un'esigua opposizione al dogma dell'Immacolata. Nel 1855, quattro presbiteri delladiocesi di Pavia, Alfonso Tenca, Giuseppe Parona, Luigi Aquaroni eGiuseppe Grignani, si schierarono apertamente sia contro il dogma dell'Immacolata sia contro quello dell'infallibilità papale, che sarebbe stato definito quindici anni più tardi.[56]
IlVetero-cattolicesimo ritiene la dottrina dell'Immacolata Concezione non vincolante, poiché non corrisponde né alla testimonianza biblica né ai titoli onorifici che iconcili ecumenici dei primi secoli attribuirono a Maria.[57]
Nel 1646, durante laGuerra dei trent'anni, l'imperatoreFerdinando III d'Asburgo fece consacrare l'Austria all'Immacolata Concezione.[58] In Austria l'8 dicembre viene festeggiato sin dal XVII secolo. A partire dal '95, la legge che regolamenta gli orari di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali ha concesso a numerosi negozi e magazzini di restare aperti in tale giorno.
Secondo una norma speciale deldiritto canonico, l'Immacolata Concezione non è una "festività religiosa" in Germania.[59] Fino al 1969 questo giorno era qualificato come festività religiosa tutelata dallo Stato senza essere un giorno festivo[60]
A seguito della proclamazione del dogma, diversecongregazioni religiose hanno sottolineato fin dal loro nome una particolaredevozione aMaria ricordata con il titolo diImmacolata:
^In passato vi erano altre ipotesi, legate alla conoscenza scientifica del tempo: che l'anima venisse infusa 40 giorni dopo il concepimento.
^ Giovanni Morello, Vincenzo Francia, Roberto Fusco,Una donna vestita di sole-L'Immacolata Concezione nelle opere dei grandi maestri, in Comitato scientifico Mons. Mauro Piacenza (a cura di),unica,Angelo Cardinale Sodano, I, 2005ª ed., Milano, Federico Motta Editore, 2005[2005], p. 34,ISBN88-7179-468-0.
«Alla formazione dell'iconografia immacolistica contribuì in misura determinante la crescente attenzione rivolta da teologi e pastori al nostro soggetto.»
«la Chiesa ha costantemente riconosciuto Maria santa e immune da ogni peccato o imperfezione morale.Il Concilio di Trento esprime tale convinzione affermando che nessuno «può evitare, nella sua vita intera, ogni peccato anche veniale, se non in virtù di un privilegio speciale, come la Chiesa ritiene nei riguardi della beata Vergine» (DS 1573).»
^Lumen Gentium, n. 56: "Nessuna meraviglia quindi se presso i santi Padri invalse l'uso di chiamare la madre di Dio la tutta santa e immune da ogni macchia di peccato, quasi plasmata dallo Spirito Santo e resa nuova creatura."
^L'assenza di peccato proprio e originale da espiare inPurgatorio è ciò che nel 1950 permise di affermare il dogma dell'Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo.
«"Maria non fuit a casu elevata sed a casu praeservata. Quid quaeso nobilius quid melius quid Dei matre sanctius?" (De Virginibus)»
^«...definiamo con ogni rigore e cura che, a somiglianza della raffigurazione della croce preziosa e vivificante, così le venerande e sante immagini, sia dipinte che in mosaico o in qualsiasi altro materiale adatto, debbono essere esposte nelle sante chiese di Dio, sulle sacre suppellettili, sui sacri paramenti, sulle pareti e sulle tavole, nelle case e nelle vie; siano esse l'immagine del signore Dio e salvatore nostro Gesù Cristo, o quella dell'immacolata signora nostra, la santa Madre di Dio, dei santi angeli, di tutti i santi e giusti».https://www.totustuustools.net/concili/nicea2.htm
^Citazione: " Come fu opportuno che Cristo donasse a sua Madre la grazia totale quando ella fu concepita, così fu pure opportuno che donasse la gloria completa con l’assunzione di sua Madre. Ne consegue che è da ritenere vero il fatto che la Vergine, entrata nella gloria con l’anima e con il corpo, sia assisa accanto al Figlio.Maria è regina e distributrice di grazie: ciò fu. intuito nel libro di Ester, dove è scritto: «La fonte crebbe diventando fiume, e poi si trasformò in luce e in sole». La vergine Maria, raffigurata nella persona di Ester, è paragonata al dilatarsi dell’acqua e della luce, proprio perché diffonde la grazia che aiuta l’azione e la contemplazione." Cfr. San Bonaventura,Sermo de regia dignitate Beatæ Mariæ Virginis inBreviario Romano. Come citato in“Regina e distributrice delle grazie”. Un sermone di san Bonaventura sulla regia dignità di Maria, suradiospada.org, 31 maggio 2021.
^ Giuseppe Besutti,voce Litanie, in Stefano De Fiores, Salvatore Meo (a cura di),Nuovo Dizionario di Mariologia, Cinisello Balsamo (Milano), Edizioni Paoline, 1985, pp. 759-767.. Ivi: p. 764.
^Gn 3,15, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^sito ufficiale(archiviato dall'url originale il 14 aprile 2012). del Santuario di Rue du Bac; René Laurentin,Apparizioni, in S. De Fiores, S. Meo (a cura di),Nuovo Dizionario di Mariologia, Torino, 1996 (IV edizione), pp. 113–124.
^Home Page, suBasilica Sant'Andrea delle Fratte.URL consultato il 2 dicembre 2020.
^Per una sintesi del dibattito sul tema si veda:Unbefleckt empfangen – Zur Theologie und Politisierung einer marianischen Glaubenslehre von Klaus Schreiner. In:kath-akademie-bayern.de, Heft 7/2008.
René Laurentin,Breve mariologia, Edizioni Paoline, 1964.
Francesco Antonio Fasani,Mariale "Incipiunt Cantica canticorum: allegorice super Matrem Dei, ed moraliter super animam", Padova, Editrice Messaggero S. Antonio, 1986.
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