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Ildibaldo

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Ildibaldo
Ritratto di Ildibaldo tratto dalRegno d'Italia sotto i barbari diEmanuele Tesauro, Torino, Bartolomeo Zavatta, 1664, p. 36
Re degli Ostrogoti
Re delle genti germaniche in Italia
In caricamaggio540 –
maggio541
PredecessoreVitige
SuccessoreErarico
Morte541
ReligioneArianesimo

Ildibaldo, detto ancheIldibado (Ildibad,Hildebad,Heldebadus,Ildibadus; ... –541), fu per circa un annore degli Ostrogoti, dal540 al541, durante laguerra gotica.

Biografia

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Nipote del revisigotoTeudi, che governava sulle regioni della penisola iberica. Questa relazione ha portatoPeter Heather a suggerire che entrambi appartenevano a un clan potente, ma non di stirpe reale.

Durante la guerra gotica, nel 540, il re ostrogotoVitige fu fatto prigioniero daBelisario aRavenna; anche i figli di Ildibaldo furono fatti prigionieri. In quel momento ldibaldo era uno dei Goti a nord del fiumePo che ancora rifiutava di arrendersi al vittorioso esercito bizantino. Dopo la cattura di Vitige, tuttavia, Ildibaldo tentò di negoziare una resa con Belisario, forse a causa del destino dei suoi figli.

Dopo la cattura diVitige, il principale candidato al trono ostrogoto eraUraia, che era nipote di Vitige, abile comandante militare e comandante della fortezza diTicinum, l'attualePavia. Uraia, tuttavia, declinò perché la sua famiglia mancava di "fortuna reale", e suggerì invece Ildibaldo, al tempo era comandante aVerona.[1] Queste erano le uniche città ancora in possesso degli Ostrogoti. Dopo essere stato eletto re nel540, Ildibaldo trasferì la sua capitale a Pavia e tentò di nuovo di negoziare una resa, ma dopo cheBelisario salpò perCostantinopoli insieme a Vitige agli altri ostaggi, la guerra riprese. Il territorio goto in quel momento consisteva solo di una stretta striscia di terra tra Pavia e Verona, mentre l'esercito era composto da appena 1.000 uomini, sebbene questo numero fosse in aumento.

Come suo primo atto, Ildebaldo offrì nuovamente aBelisario il trono d'Italia, ma questi ricusò ancora, rimanendo fedele all'imperatoreGiustiniano. Nel frattempo proprio Giustiniano richiamò Belisario a Costantinopoli sia perché non si fidava completamente di lui, ma anche per fargli prendere il comando militare della contemporanea guerra contro i persiani diCosroe I. ACostanziano fu comandato di portarsi daSalona aRavenna e di prendere il comando generale dell'esercito bizantino in Italia.

A Pavia Ildibaldo aprì unazecca per coniare monete d'oro e poter così assoldare truppe ausiliarie franche.

La mancanza di coordinamento tra i restanti comandanti bizantini permise a Ildibaldo di iniziare una riscossa per ripristinare il dominio goto in tutta laLiguria e laVenezia senza incontrare opposizione da parte degli eserciti bizantini. Nel541 vi fu uno scontro nei pressi della città diTreviso, pesantemente difesa dal suo comandante Vitalio e da un considerevole corpo diEruli. La battaglia fu una vittoria decisiva per i Goti, con Vitalio che a malapena riusciva a fuggire, mentre il capo degli Eruli fu ucciso.Totila, nipote di Ildibaldo, divenne allora comandante militare di Treviso. Successivamente Ildibaldo fu in grado di estendere la sua autorità su tutta laPianura Padana. La vittoria gli diede un maggiore appoggio da parte dei i Goti, mentre la rovinosa tassazione romana delle province e la mancanza di coordinamento tra i generali gli permisero di acquisire molti disertori romani.

Morte

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Ildibaldo non visse abbastanza a lungo per trarre profitto dal prestigio che la sua vittoria gli aveva procurato. Come riportaProcopio. la sua morte fu dovuta a uno screzio conUraia, alla cui influenza aveva dovuto la sua corona. La moglie di Uraias era bella e ricca: un giorno, andando verso le terme pubbliche, vestita con ricchi abiti e scortata da un lungo seguito di servi, incontrò la regina, che era vestita con un abito molto semplice e la trattò con poco rispetto. La regina implorò Ildibaldo di vendicare la sua dignità oltraggiata; poco dopo Uraia fu messo a morte per tradimento. Questo atto causò una profonda indignazione tra i Goti, eppure nessuno di loro era disposto a vendicare il nipote di Vitige. Ma un Gepido appartenente alla guardia reale, che aveva un rancore personale contro il re, uccise Ildibaldo durante un banchetto nel palazzo: era il541, probabilmente nel mese di maggio. Procopio nota che la guardia non avrebbe intrapreso questo crimine così efferato, se non avesse avuto l'appoggio della nobiltà gotica, come giusta punizione per l'omicidio di Uraia.[2]Herwig Wolfram suggerisce che questa sia un'invenzione di Procopio per "personalizzare" le cause degli eventi politici, mentre la vera ragione dell'omicidio di Uraia fu dovuta probabilmente al fatto che il clan diVitige si era alleato con barbari non goti, inclusiRugi e probabilmenteGepidi, per cospirare contro il governo di Ildibaldo.

In ogni caso la morte di Ildibaldo colse di sorpresa i Goti, che non raggiunsero un accordo sulla scelta di un successore al trono. La questione fu decisa in modo inaspettato: iRugi, che si erano sottomessi aTeodorico immediatamente dopo la sconfitta e l'uccisione diOdoacre, ma che non si erano mai uniti alla nazionalità gotica e avevano mantenuto la loro identità di popolo separato nel nord Italia, colsero l'occasione per proclamare reErarico, il più illustre tra di loro. I Goti furono infastiditi dalla presunzione dei Rugi, ma tuttavia non obiettarono alla scelta e riconobbero Erarico, presumibilmente perché non c'era nessuno tra di loro adatto per salire al trono. In ogni caso il regno di Erarico durò solo cinque mesi, successivamente anche Erarico fu ucciso e il regno fu dato aTotila, nipote di Ildibaldo, capace di riprendere le ostilità contro i Bizantini e recuperare il controllo di quasi tutta la penisola italica, prolungando laguerra greco-gotica sino al553.

Note

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  1. ^Uraia su treccani.it, sutreccani.it.URL consultato il 21 giu 2013.
  2. ^Antonio Ranieri,Della storia d'Italia dal V al IX secolo ovvero da Teodosio a Carlomagno, Brusselle, Socirtà Tipografica, 1841

Bibliografia

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  • Herwig Wolfram,History of the Goths, University of California Press, 1990.ISBN 0-520-06983-8
  • J. B. Bury, History of the Later Roman Empire, Vol. 1: From the Death of Theodosius I to the Death of Justinian. Courier Corporation.ISBN 0486143392

Collegamenti esterni

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PredecessoreRe degli OstrogotiSuccessore
Vitige540541Erarico
V · D · M
Re d'Italia
Sovrani che hanno avuto iltitolo di Re d'Italia
StoriaEvoluzione del Regno d'Italia nella storia ·Sovrani d'Italia
Regno d'Italia
(Regno degli Eruli)

(476-493)
Odoacre[1]
Regno d'Italia
(Regno degli Ostrogoti)

(493-553)
Teodorico ·Atalarico ·Teodato ·Vitige ·Ildibaldo ·Erarico ·Totila ·Teia
Regno di tutta l'Italia
(Regno dei Longobardi)

(568-774)
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Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)
nell'Impero Carolingio

(774-888)
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(888-962)
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Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)
nel Sacro Romano Impero

(963-1806)
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Regno d'Italia

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AraldicaArmoriale ·Corona ferrea ·Corona d'Italia
Incorsivo i regnanti titolaride iure ma nonde facto, oppure i pretendenti al trono, quindi senza effettiva sovranità sui territori italiani

Note:
  1. ^non è chiaro con quale titolo Odoacre regnò in Italia ma gli storici concordano sull'attribuirgli quello diRe d'Italia, assegnatogli dal contemporaneoVittore Vitense.
  2. ^non da Imperatore, contese il trono ad Enrico II il Santo
  3. ^non da Imperatore ma comeRe di Sicilia e Italia
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