Il Cairo viene spesso chiamata con il nomeMiṣr (in araboمصر?, pronunciato ancheMaṣr inlingua araba egiziana), termine utilizzato anche per riferirsi all'intero Egitto che quindi ne enfatizza la centralità per la nazione stessa.[5]
Il nome arabo "al-qāhira", dal calco greco, significa "la conquistatrice". È stato dato alla città daiFatimidi guidati daJawhar al-Siqilli che, dopo avere espulso la dinastiaikhshidide, la fondarono a immediato ridosso dei precedenti insediamenti arabi diFusṭāṭ (epoca delcaliffato "ortodosso"), di al-ʿAskar (etàabbaside) e di al-Qaṭāʾiʿ (età tulunide), con l'auspicio che la nuova dinastia potesse assoggettare il mondo islamico e restaurare a proprio vantaggio il califfato che essa riteneva usurpato dagliAbbasidi. Non fu l'ultima dinastia a insediarsi in questa città, perché essa divenne capitale degliAyyubidi e deiMamelucchi, cadendo infine sotto il controllo degliOttomani che peraltro vi mantennero a lungo, come vassalli, gli sconfitti Mamelucchi.
Il Cairo si trova su riva e sulle isole del Nilo, nel nord dell'Egitto, immediatamente a sud del punto in cui il fiume abbandona il corso del deserto e si rompe in due rami che formano la regione deldelta del Nilo. Complessivamente la città ricopre un'area di 214 chilometri quadri ed è situata a un'altezza media di 68 metri sopra il livello del mare. Il territorio cittadino comprende anche le due isole dial-Gezīra (الجزيرة) con il quartiere diZamalek eRoda (الروضة) e si estende fino aGiza.
La parte più antica della città è sorta a est del Nilo, successivamente si è sviluppata verso ovest, incorporando i terreni agricoli vicino al fiume. Questa parte occidentale della città è stata costruita sul modello diParigi dalChedivèIsmāʿīl a metà delXIX secolo, ed è caratterizzata da ampi viali, giardini pubblici e spazi aperti.
La zona orientale più antica è invece molto differente: è cresciuta in maniera disordinata nei secoli e presenta piccole viuzze affollate. Mentre la parte occidentale del Cairo ospita palazzi governativi ed è contraddistinta daarchitetture moderne, quella orientale è disseminata di centinaia di antichemoschee di maggiore o minor grandezza.
Alcuni ponti collegano le isole sul Nilo di Gezīra e Roda, dove vi sono molti uffici e palazzi governativi. Altri ponti attraversano completamente il Nilo collegando la periferia di Giza (al-Jīza) con il resto della città.
La città con il suo agglomerato urbano comprende inoltre tre centri minori:Imbaba,Eliopoli e Giza. La zona ovest di Giza, oltre il deserto, è parte dell'anticanecropoli diMenfi dove sono situate lepiramidi egizie più famose, tra cui lagrande Piramide di Cheope (l'unica sopravvissuta delle antichesette meraviglie del mondo). Circa18 km a sud della città moderna, si trova la città di Menfi e, poco distante, la necropoli diSaqqāra. Queste ultime due sono le città predecessori dell'antico Cairo.
La città ospita anche il più importanteMuseo Egizio del mondo.
Il clima del Cairo è sostanzialmente di tipo subtropicale arido, con scarse precipitazioni concentrate nel semestre fresco e lunghissimi periodi di siccità. Già nei mesi primaverili i venti caldi del deserto possono far schizzare il termometro oltre i 35-37 gradi, mentre l'estate si protrae fino all'inizio di novembre, con temperature medie vicine ai30 °C nei mesi più caldi e UR relativamente basse nelle ore centrali. L'inverno è mite e non sono noti casi di valori termici sotto lo zero (il valore più basso mai registrato è pari a0,8 °C) e comunque anche sotto i5 °C si scende molto raramente. D'estate i 35 gradi si superano di frequente, con minime quasi mai sotto i 20-22 gradi (come peraltro accade anche in varie città mediterranee).
Il vastosistema idrico ha anche permesso alla città di espandersi a oriente oltre la posizione locale del Cairo; questa zona sarebbe stata troppo distante dal corso antico del Nilo per poterne trarre giovamento. Appena a sud della città odierna si trovano le rovine diMenfi, l'antica capitale dell'Egitto fondata nel3100 a.C. circa daMenes dopo che egli ebbe unito i due regni dell'Alto e Basso Egitto, anche se la capitale successivamente è stata trasferita a Heliopolis, più a sud diTebe e sotto la dinastia tolemaica, adAlessandria d'Egitto.
Il primo insediamento nella zona dell'attuale Cairo fu un forteromano edificato attorno al150 d.C., conosciuto come Fortezza di Babilonia, situato in prossimità di un antico canale egiziano che collegava il Nilo alMar Rosso.
Una piccola cittadinacopta crebbe lentamente attorno alla fortezza e fu contro la fortezza di babilonia che si scagliarono le armate diʿAmr ibn al-ʿĀṣ, provenienti dallaPalestina.
La battaglia portò nel 639 d.C. alla capitolazione dell'assediata Babilonia (le cui vestigia sono osservabili al di sotto del Museo Copto del Vecchio Cairo) e il conquistatore dette presto ordine che nell'area si edificasse un accampamento militare (fusṭāṭ) che divenne la capitale del neo-governatorato del quale ʿAmr divenne immediatamente titolare per volere del califfoʿUmar ibn al-Khaṭṭāb.
Presa per accordo la città di Alessandria d'Egitto - città importantissima della cultura ellenistica e seconda alla solaCostantinopoli, piena di simpatizzanti per l'Impero bizantino sotto il quale l'Egitto sino ad allora si era trovato a vivere - ʿAmr si limitò a godere dei privilegi connessi alla sua carica, incontrando non poche critiche fino alla sua successiva deposizione da parte diʿUthmān ibn ʿAffān.
Ugualmente distratta fu l'azione abbaside in Egitto e fu per dar corso alle spinte regionalistiche e alle esigenze di decentralizzazione in un califfato ormai troppo dilatato per essere ben funzionante cheAḥmad ibn Ṭūlūn prese nel IX secolo il potere, avviando una felicissima rinascita del Paese, sia sotto il profilo economico, sia sotto quello politico e culturale.
Il nucleo originario dell'odierna città fu fondato invece a NE della cittàtulunide di al-Qaṭāʾīʿ (a sua volta sorta a NE dell'abbaside al-ʿAskar), al cui SO era sorto il primo insediamento arabo di al-Fusṭāṭ. La struttura primigenia del Cairo fu eretta nel 969 d.C., anno di fondazione, come città fortificata, in cui era destinato a risiedere e a governare l'Imāmfatimide, e venne chiamata, in onore del pianeta Marte (inaraboal-Qāhir, "il Vittorioso", che al momento della fondazione era in ascendente,[8] "la città soggiogatrice", ossiaal-madīnat al-qāhira).
Fondatore del Cairo fuJawhar al-Siqilli, generale arabo di origini siciliane.[9].
Nel 1171 ilcurdoSaladino divenuto in precedenza ilvizir fatimide, malgrado il suoSunnismo, s'impadronì del potere alla morte dell'ultimo Imām, che non aveva figli ed eredi e a lui si deve la costruzione dellacittadella (al-Qalʿa) che divenne fino al XIX secolo la sede visibile del potere politico e militare.
Al periodoayyubide seguì quasi senza soluzione di continuità quellomamelucco, che finì con la conquistaottomana nel 1517.
Dopo quella sconfitta i Mamelucchi rimasero tuttavia a gestire la cosa pubblica in veste di vassalli delSultano d'Istanbul che ai primi del XIX secolo inviò come suo governatore l'albaneseMehmet Ali. Iniziava così il periodo moderno del Paese.
Il Cairo, e in particolare la zona diSaqqara, è stato teatro a inizio delXX secolo delle gesta dell'ufficiale britannico, archeologo, agente segreto e guerrigliero per la causa arabaThomas Edward Lawrence, conosciuto come Lawrence d'Arabia.
IlMuseo nazionale della Civiltà egiziana che ospita una grande collezione di reperti dall'epoca dell'Antico Egitto sino all'arte egiziana moderna e contemporanea.
IlMuseo copto del Cairo nella zona di Mar Girgis nellaCairo Vecchia, contiene centinaia di reperti cristiani di ogni tipo, dalle icone ai tessuti fino a manoscritti di grande importanza.
IlTeatro chediviale dell'Opera, è stato uno dei teatri più belli del mondo, famoso per aver ospitato la prima dell'Aida, nel 1871. Fu completamente distrutto da un incendio nel 1971. A ricordarlo rimane la grande Piazza dell'Opera (Mīdān Ōberā) nel distretto diEzbekiyya.
^ Doris Behrens-Abouseif,Cairo of the Mamluks: A History of Architecture and its Culture, The American University in Cairo Press, 2007,ISBN9789774160776.
^Secondo la consuetudinearabo-islamica, la posa della prima pietra delle città avveniva nel momento considerato maggiormente propizio dagli astrologi di corte.
^Una diversa tradizione - che parla di Jawhar al-Ṣaqlabī e non Ṣiqillī - ne indica una differente origine, servile o slava