A livello individuale è il primatista di presenze nelle competizioni europee per il Real Madrid (157).[8] È stato nominato cinque voltemiglior portiere dell'anno dallaIFFHS (primato condiviso conManuel Neuer eGianluigi Buffon);[9] occupa la 2ª posizione, alle spalle di Buffon, nelle classifiche IFFHS dei più forti estremi difensori del decennio 2000-2010,[10] del quarto di secolo 1987-2011[11] e delXXI secolo.[12] Con 1119 partite ufficiali disputate, rientra nella ristretta cerchia deicalciatori con almeno 1000 presenze in carriera, classificandosi al 12º posto.
Sebbene Iker sia nato aMóstoles, un comune della Comunità diMadrid, i suoi genitori sono tornati successivamente aBilbao e, per quasi due anni, ha vissuto nel quartiere Zorroza, dove suo padre era cresciuto. Il suo nome Iker e quello di suo fratello Unai sono di originebasca.
Iker Casillas mantiene forti legami emotivi con la città diNavalacruz, il luogo di origine dei suoi genitori. In questa città, come nella vicinaNavaluenga, la scuola calcio Iker Casillas è stata attiva per diversi anni durante l'estate. È anche strettamente legato alla città madrilena diMóstoles, dove è nato e ha vissuto durante l'infanzia e l'adolescenza. Egli è il "figlio prediletto" sia di Navalacruz che di Móstoles; in quest'ultima località gli è stata intitolata una strada nel gennaio 2012.
Apprezzato per la forte personalità e il grande carisma,[17][18][19] Casillas è stato un portiere atletico, reattivo e dotato di un buon senso della posizione.[18][20] Pur avendo sofferto di un calo di rendimento nelle ultime stagioni al Real Madrid,[21][22] si è comunque distinto per la prolungata affidabilità ad alti livelli fin da giovane.[23][24][25] Abile nel parare icalci di rigore,[26][27] sapeva farsi rispettare anche nelleuscite,[28][29] anche se è stato talvolta criticato per le sue abilità sulle palle alte e con i piedi.[30]
Casillas nasce calcisticamente alReal Madrid, al quale approda all'età di soli 9 anni.[6] Compie l'intera trafila nel vivaio giovanile partendo dai pulcini fino alla terza, seconda e infine prima squadra. La prima convocazione arriva in piena stagione 1997-1998, alla vigilia di una partita diChampions League inNorvegia contro ilRosenborg. Le ottime prestazioni nelcampionato del mondo under-20 disputato inNigeria valgono a Casillas il posto da titolare nel Real Madrid nella stagione 1999-2000. Casillas debutta a 18 anni come titolare la sera del 12 settembre 1999 alloStadio San Mamés contro l'Athletic Bilbao.
Fin dal primo anno nella squadra madridista inizia a collezionare trofei: nella primavera del 2000 il club conquista l'ottavotitolo europeo, mentre l'anno seguente si aggiudica laLiga. È però nel 2002 che arriva la consacrazione di Casillas che, attraverso una serie di ottimi interventi negli ultimi minuti della finale contro ilBayer Leverkusen, consegna laChampions League alla propria squadra, la nona per il club e la seconda per lui. L'incontro ha luogo in un periodo di scarsa forma di Casillas, che aveva perso il posto in squadra in favore diCésar. Relegato alla panchina, subentra dopo l'infortunio di César e grazie alla grande prestazione riprende definitivamente la maglia di titolare, che conquisterà anche nellanazionale spagnola.
Il 4 febbraio 2012, in occasione del match vinto per 1-0 contro ilGetafe, gioca la sua partita numero 600 con la maglia deiBlancos.
La sua esperienza con ilReal Madrid conosce un periodo di crisi nella seconda parte della stagione2012-2013, quando, dopo una lunga serie di polemiche con l'allenatoreJosé Mourinho,[31][32][33] perde la titolarità del ruolo per scelta "tecnica" per la prima volta dal 2002, venendo sostituito inizialmente dal giovaneAntonio Adán e poi dal neo-acquistoDiego López[30] e non venendo convocato neanche in seguito ad un infortunio al polso ed ai conseguenti tre mesi di inattività occorsi a López. L'emarginazione di Casillas, elemento simbolo sia del club madrileno che dellanazionale spagnola campione del mondo in carica (nella quale mantiene la titolarità del ruolo durante la crisi nel club) ed annoverato tra i migliori portieri di sempre, crea una spaccatura sia nella squadra sia nella tifoseria.[34]
Nella stagione2013-2014, nonostante la partenza diMourinho e l'arrivo diCarlo Ancelotti sulla panchina deiBlancos, viene di nuovo relegato al ruolo di riserva, alle spalle di Diego López, disputando solamente le partite di coppa.[21] Dopo la vittoria sulBarcellona nella finale diCoppa del Re, la tribolata stagione si conclude con il trionfo inChampions League, grazie al 4-1 sui concittadini dell'Atletico Madrid nella finale diLisbona, che garantisce alReal la conquista della coppa per la decima volta nella sua storia.
Con la cessione di Diego López alMilan nell'agosto del 2014, Casillas ritrova il posto da titolare per la stagione2014-2015, sempre con Ancelotti in panchina, nonostante la concorrenza del neo-acquistoKeylor Navas. Il 12 agosto arriva la vittoria inSupercoppa Europea contro ilSiviglia (2-0),[35] mentre il 20 dicembre seguente conquista ilMondiale per club, grazie al 2-0 in finale contro ilSan Lorenzo.[36][37]
In carriera ha conseguito diversi record: a 18 anni è diventato titolare delReal Madrid,[38] a 19 ha vinto laChampions League[39] ed ha esordito innazionale, a 21 è diventato titolare fisso della Spagna ed a 23 ha indossato per la prima volta la fascia di capitano delle Furie Rosse.
Casillas in azione con la maglia del Porto nella stagione 2015-2016
L'11 luglio 2015 risolve il proprio contratto con il Real Madrid e passa alPorto, lasciando il club madrileno dopo 16 stagioni (25 anni contando la trafila nelle giovanili), 725 gare disputate e 18 trofei vinti.[40][41] Esordisce con la nuova maglia il 15 agosto 2015 nella vittoria per 3-0 contro il Vitoria Guimaraes. Il 9 dicembre, in occasione dell'ultimo turno della fase a gironi, raggiunge quota 158 presenze inUEFA Champions League e, superandoXavi fermo a 157, ne diviene l'allora primatista di presenze.[42] Le sue prestazioni nel corso della stagione risultano inferiori alle attese.[43]
Il 5 maggio 2018, alla penultima giornata diPrimeira Liga, Casillas si laurea campione di Portogallo con il Porto grazie al pareggio per 0-0 nel derby di Lisbona tra Sporting e Benfica. Questo è il suo diciannovesimo titolo con maglie di club, oltre che il primo coiDragões. Nel corso della stagione, dalla fine di ottobre del 2017 fino alla metà di febbraio, perde il posto da titolare in favore del più giovaneJosé Sá. Nella volata finale fornisce, tuttavia, un grande contributo per il successo del Porto, che non vinceva il campionato da cinque anni e aveva effettuato il sorpasso sul Benfica battendolo all'Estádio da Luz per 1-0 alla quintultima giornata.
Il 4 agosto 2018, all'Estádio Municipal de Aveiro, il Porto batte per 3-1 l'Aves. Casillas, schierato come titolare, vince così laSupercoppa di Portogallo, il ventesimo titolo della sua carriera con maglie di club. Il successivo 11 dicembre, nella partita vinta per 2-3 sul campo delGalatasaray, raggiungeCristiano Ronaldo a quota 100 vittorie inUEFA Champions League, record per la competizione.[44] Ottiene contestualmente la propria 173ª presenza nella competizione, record per il torneo, oltre a essere il primo giocatore a essere sceso in campo in 20 stagioni consecutive di UEFA Champions League.[44]
Il 1º maggio 2019 viene colpito da uninfarto miocardico acuto durante un allenamento.[45] In attesa di sapere se e quando potrà tornare in campo, a luglio, pur rimanendo in rosa, intraprende l'attività di dirigente del Porto, facendo da tramite tra giocatori, allenatore e dirigenza.[46]
Nella stagione 2019-2020 rimane nella rosa del Porto ma non scende mai in campo. Il 4 agosto 2020 annuncia ufficialmente il proprio ritiro dall'attività agonistica.[47]
Convocato per la prima volta nellanazionale spagnola nel 2000, nell'estate del 2002 Casillas ne è stato l'estremo difensore titolare nelcampionato del mondo 2002, subentrando in extremis all'infortunatoCañizares. La sua presenza è stata decisiva nell'ottavo di finale contro l'Irlanda, in cui Casillas ha parato un rigore nei tempi regolamentari e due dopo i supplementari, contribuendo alla vittoria della Spagna.
Le sue soddisfazioni in nazionale non terminano con la vittoria delcampionato d'Europa 2008: l'11 luglio 2010 aJohannesburg, inSudafrica, quale capitano della sua nazionale, sotto la guida del nuovo CTVicente del Bosque, è il primo a sollevare la Coppa delcampionato del mondo 2010, la prima conquistata dallaSpagna nella sua prima finale mondiale, vinta battendo per 1-0 iPaesi Bassi dopo i tempi supplementari con gol al 116' diAndrés Iniesta. Viene eletto miglior portiere dei mondiali, anche in virtù di due interventi prodigiosi sull'olandeseArjen Robben in finale.
Il 12 novembre 2011, in occasione dell'amichevole della sua nazionale contro l'Inghilterra, aWembley, diventa il giocatore con più presenze nella storia della selezione spagnola, raggiungendoAndoni Zubizarreta, suo predecessore tra i pali della porta spagnola, a quota 126 partite giocate. Tre giorni più tardi, aSan José, contro laCosta Rica, diviene il primatista assoluto di presenze con leFurie rosse.
Il 1º luglio 2012, aKiev, si laurea nuovamentecampione d'Europa con la nazionale spagnola, grazie al 4-0 inflitto all'Italia in finale, diventando così il primo calciatore in assoluto a vincere la coppa per due volte, tra l'altro consecutive, in qualità di capitano. Durante la competizione subisce un solo gol, segnatogli daAntonio Di Natale nella partita di esordio (Spagna-Italia 1-1).
Convocato per ilcampionato del mondo 2014, in cui la Spagna esce nella fase a gironi da campione uscente, Casillas gioca le prime due gare contro iPaesi Bassi e ilCile. Offre una brutta prestazione, commettendo anche diversi errori, e subisce in queste due gare 5 reti dagli olandesi e 2 dai cileni.[48]
Il 13 novembre 2015, nella vittoria casalinga 2-0 contro l'Inghilterra, raggiunge quota 165 presenze con la nazionale spagnola, eguagliando il record europeo diVitālijs Astafjevs, e diventando inoltre il primo portiere a raggiungere le 100 gare con la nazionale del proprio Paese senza subire gol.[49]
Viene convocato anche per ilcampionato d'Europa 2016 inFrancia,[50] manifestazione nella quale tuttavia non scende in campo, ricoprendo il ruolo di secondo portiere dietroDavid de Gea.L'edizione del 2016, conclusa agli ottavi di finale a causa della sconfitta per 2-0 control'Italia, è il quinto e ultimo campionato d'Europa giocato da Casillas.
Nel 2002, quando ilBayern Monaco venne eliminato per mano del Real Madrid inChampions League (che avrebbe poi vinto la squadra spagnola), al termine della partita Casillas chiese la maglia al portiere della squadra bavareseOliver Kahn, vedendosi negata la richiesta. Più tardi, davanti alla stampa, Casillas descrisse il fatto come una sfacciataggine e un gesto di arroganza, ricevendo le scuse del collega tedesco, il quale gli inviò la maglia in seguito e lo invitò anche a trascorrere una giornata aMonaco di Baviera insieme a lui.
Durante una sessione di calciomercato, ilManchester United si interessò a Casillas, arrivando addirittura a dare per scontato il trasferimento e ad aggiungere la foto di Casillas nel suo sito ufficiale; alla fine il trasferimento non si concretizzò.
In un'occasione il quotidiano sportivoAS, che classifica i giocatori nelle partite assegnando loro da uno a tre assi, ha assegnato quattro assi a Casillas, volendo descrivere la sua prestazione come particolarmente buona.
Un giorno, stufo, come i suoi compagni, del soprannome e dell'etichetta che la stampa aveva loro dato, «I Galacticos», ad una domanda a tale riguardo Casillas rispose stizzito: "Non sono un galattico, sono di Móstoles". Questa frase compare ancora oggi nei campi di calcio che portano il suo nome nella sua città natale.