Ignazio Cuomo (Napoli, ... –Napoli,1770) è stato uningegnere earchitettoitaliano.
Notizie riguardanti la formazione dell'architetto sono sconosciute. Lavorò al completamento dellaVilla Paternò, già iniziata nel1720 daGiovan Battista Nauclerio e conclusa nel1739. Nel1744 fu chiamato a risolvere il problema dell'approvvigionamento idrico delPalazzo Reale di Capodimonte e delPalazzo Reale di Portici, ma la sua idea, incentrata sull'utilizzo dell'acqua diSerino attraverso il restauro dell'antico acquedotto, fu scartata. Nel1746 ebbe l'incarico dal Di Lecce nell'arredare il proprio appartamento.
Nel1748 ebbe l'incarico di progettare la villa dell'avvocato Di Lecce aPortici, il cantiere durò fino al1752; oggi la villa ha assunto il nome di palazzo Landriani ed è sede di un istituto parificato cattolico. Nello stesso anno progettò la trasformazione della residenza di Gaetano De Roberto aChiaia. Nel1749 fu chiamato presso lachiesa di Santa Maria di Portosalvo progettando la palazzina della congregazione; la palazzina fu decorata dal piperniereGennaro Pagano, dallo stuccatoreNicola Scodes, dal falegname Antonio de Curtis e dal pittore Giuseppe Baldi. Nel1751 ristrutturò il palazzo di Gaetano Corletta a Chiaia e nel1753 progettò la masseria di Quattromani e la ristrutturazione del palazzo al Carmniello di Palazzo. Dal1754 al1759 si occupò delle cristallerie diRaimondo di Sangro, poste nei sotterranei dipalazzo di Sangro, e curò i lavori di ristrutturazione dellacappella dei Sansevero.
Agli inizi deglianni sessanta, sotto la supervisione diAntonio Joli, costruì macchine per ilTeatro San Carlo. Tra il1765 e il1766 partecipò alla sistemazione fognaria divia Foria dopo la lava dei Vergini, al concorso parteciparono quattro gruppi di idee: la prima era formata dagli ingegneriSciarretta,Buonocore eCimafonte; la seconda daLuca Arinello; la terza daBartolomeo Vecchione; l'ultima, presentata nel giugno1766, composta daGennaro Papa,Gaetano de Tommaso ed il Nostro. L'intera opera fu, alla fine, affidata alVanvitelli.
Tra il1769 e la sua morte presentò una perizia sulla cupola dellachiesa del Gesù Nuovo, la perizia venne accettata nel1772 - due anni dopo la morte dell'architetto - attraverso un dispaccio reale, ma venne respinta dal Vanvitelli che la trovò irrilevante.
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