Cresce nella piccola città di Flint, nella contea diFlintshire, nord-est delGalles. Inizia a giocare a calcio a livello scolastico presso la San Richard Gwyn Catholic High School di Flint dove, con 79 reti, stabilisce il record di gol del campionato scolastico del Galles settentrionale. Questo primato viene superato soltanto nel 1998 daMichael Owen che ne realizza 92.[3]
Dopo aver lasciato la San Richard Gwyn Catholic High School, nel 1978 si trasferisce alChester City. Dopo aver giocato per un periodo nelle giovanili, viene promosso in prima squadra che al tempo disputa il campionato diThird Division. Fa il suo debutto,come centrocampista,[senza fonte] nell'aprile del 1979 nella partita pareggiata per 2-2 contro loSheffield Wednesday. Nella stagione successiva viene schierato come centravanti e il 15 settembre 1979 segna il suo primo gol contro ilGillingham.
Il 5 gennaio 1980, a 18 anni, segna uno dei due gol che consentono al Chester City di sconfiggere ilNewcastle, militante inSecond Division, nel terzo turno diFA Cup.[4] Nell'aprile del 1980Bob Paisley, tecnico delLiverpool, decide di puntare su Rush che viene acquistato daiReds per 300 000sterline. Si tratta della cifra più alta pagata fino ad allora per il trasferimento di un giocatore così giovane.[5] Lascia il Chester City dopo aver segnato 14 gol in 34 partite.
Debutta con la maglia del Liverpool il 13 dicembre 1980 entrando al posto dell'infortunatoKenny Dalglish, nella partita pareggiata per 1-1 contro l'Ipswich Town. Nel corso della sua prima stagione disputa 9 partite, tra le quali la ripetizione della finale diCoppa di Lega contro ilWest Ham (dopo che la prima finale era terminata in pareggio), senza mettere a segno nessuna rete. Al termine della stagione chiede di essere ceduto, ma il tecnicoBob Paisley decise di continuare a puntare su di lui.[5] Il 30 settembre 1981, nel corso della gara di ritorno del primo turno diCoppa campioni contro i finlandesi delOulun Palloseura, segna la sua prima rete con la maglia del Liverpool.[6][7] Entrato in campo al 67' al posto dell'infortunatoDavid Johnson, dopo tre minuti segna il momentaneo 5-0. Segna subito dopo una doppietta sia contro l'Exeter inCoppa di Lega che contro ilLeeds United incampionato. Entra stabilmente nell'undici titolare e a fine stagione colleziona 30 reti in 49 partite complessive, inclusa la prima delle sedici triplette in carriera con la maglia del Liverpool, che mette a segno aMeadow Lane nel 4-0 contro ilNotts County. Segna anche nella finale diCoppe di Lega vinta per 3-1 ai tempi supplementari contro ilTottenham.[8]
Rush al Liverpool nel 1984, mentre festeggia con il trofeo della Coppa dei Campioni al termine della vittoriosa finale di Roma
Nella stagione successiva,1982-1983, segna 31 reti tra cui un poker nel derby contro l'Everton; sono reti che consentono alla squadra di conquistare il secondo "double" consecutivo:campionato eCoppa di Lega.Al termine della stagione vince il premio come miglior giocatore giovane delcampionato.[senza fonte] In questa stagione si cementa l'intesa calcistica conKenny Dalglish, che scriverà poi nella sua autobiografia: «Rushie aveva percezione e due ottimi piedi. È uno dei finalizzatori più istintivi che il calcio abbia mai visto. La mia collaborazione con Rush è andata tanto bene perché lui sapeva correre e io sapevo passare. Avrei solo dovuto piazzare la palla davanti a lui. Rushie diceva che scattava sapendo che la palla sarebbe arrivata a lui. Era vero ma solo perché i suoi scatti erano così intelligenti. La sua corsa era più importante dei miei passaggi. Lo stesso Rushie aveva un buon passaggio. Avrebbe potuto essere un centrocampista poiché la sua capacità di passaggio era fantastica. Rush è stato probabilmente il miglior compagno di squadra che abbia mai avuto. Eravamo fatti l'uno per l'altro».[9]
Nella stagione seguente,1983-1984, vince il "treble" (campionato,Coppa di Lega eCoppa dei Campioni), nonché diversi titoli a livello individuale. Va a segno 47 volte in 65 gare complessive, battendo il precedente record di reti in una sola stagione con la maglia del Liverpool; il record che apparteneva aRoger Hunt (41 gol). Con questi gol vince laScarpa d'oro, il premio diGiocatore dell'anno della FWA e quello diGiocatore dell'anno della PFA. Vince, con 32 reti, anche il titolo di capocannoniere delcampionato, contribuendo alla vittoria del terzo titolo consecutivo della sua squadra. Segna inoltre 5 reti inCoppa campioni, contribuendo alla vittoria ai calci di rigore contro laRoma, ed è decisivo anche nella vittoria dellaCoppa di Lega.
All'inizio della stagione1984-1985si infortuna,[senza fonte] saltando così le prime 14 gare. Al termine della stessa mette a segno 26 reti, una sola in meno del capocannoniere della squadraJohn Wark. La stagione del Liverpool è caratterizzata, oltre che dalla mancanza di vittorie finali (non accadeva da dieci anni), anche dallatragedia dell'Heysel in occasione della finale di Coppa dei Campioni.
La stagione seguente,1985-1986, va meglio sia per Rush che per il Liverpool. Rush va a segno 33 volte, tra cui una doppietta nella finale diFA Cup contro l'Everton.[10] Anche incampionato la lotta per il titolo è con l'Everton: ireds agganciano i rivali alla trentatreesima giornata, per poi superarli a una giornata dal termine. All'ultima giornata il Liverpool sconfigge ilChelsea in trasferta alloStamford Bridge per 1-0 e si aggiudicano il sedicesimo titolo della loro storia, nonché il primo "double"campionato-FA Cup.[5]
All'inizio della stagione1986-1987 Rush annuncia ai propri tifosi che al termine della stessa lascerà il club diAnfield per trasferirsi allaJuventus.[senza fonte] Nonostante ciò va a segno per 40 volte, di cui 30 in campionato, senza aver disputato alcuna partita nelle competizioni europee a causa dell'esclusione dei club inglesi a seguito dellatragedia dell'Heysel. Segna nella finale dicoppa di Lega persa per 2-1 contro iGunners. Per la prima volta, dopo 144 gare, Rush va a segno e la squadra perde la partita.[7]
A febbraio 1987 ilLiverpool annunciò la cessione di Rush allaJuventus per3200000£[11] (circa sette miliardi di lire pagabili in due anni[12]) e l'eventuale prestito diMichael Laudrup[11], successivamente non più concretizzatosi perché il ritiro diMichel Platini permise al club torinese di non sacrificare slot riservati agli stranieri.
Rush lasciò il Liverpool dopo sette stagioni, caratterizzate da 207 gol in 331 partite complessive.Al suo arrivo in Italia il suo compatriotaJohn Charles, ex giocatore della Juventus, dichiarò: «Ian è più bravo di me e segnerà di più. Non esiste al mondo un cannoniere che conosca come lui l'arte di andare in rete»[13].Rush fu accolto con un entusiasmo paragonabile a quello riservato cinque anni prima a Platini[14].
Rush in azione con la maglia della Juventus nella stagione 1987-1988
Debutta ad agosto inCoppa Italia contro ilLecce infortunandosi subito: uno stiramento dei muscoli della coscia che lo tiene lontano dai campi di gioco per cinque settimane.[15] Rientra alla seconda partita dicampionato, persa per 1-0 contro l'Empoli; la giornata successiva, contro ilPescara, segna una doppietta. Il 30 settembre 1987 torna a giocare nelle Coppe europee dopo ventotto mesi di assenza per la squalifica internazionale dei club inglesi.[16] A Torino segna 13 gol complessivi, di cui 7 in campionato. Rush non riesce ad adattarsi all'Italia, sono molti i ritardi accumulati nel presentarsi agli allenamenti (gli costeranno alcuni milioni di multa),[17]e accusa pure continui malanni che ne rallentano l'inserimento.[senza fonte] Non impara bene la lingua, tanto da dichiarare che: «è vero, l'unico con cui mi trovo èLaudrup, lui e la sua fidanzata parlano bene l'inglese, così Tracy e io non ci sentiamo mai soli».[18] Soffre oltremodo le "attenzioni" dei difensori italiani, ben più duri di quelli inglesi[19] e non è molto aiutato dal resto della squadra.[20] I bianconeri si qualificano per la UEFA con lo spareggio vinto ai rigori contro ilTorino (Rush segna l'ultimo rigore, quello decisivo).Giampiero Boniperti, deluso dalle sue prestazioni,[21] lo cede nuovamente al Liverpool dopo un anno, incassando 2,8 milioni di sterline.[22]
A posteriori, Rush ammetterà di aver tratto comunque giovamento, sul piano tecnico, dalla difficile annata in bianconero: arrivato in Italia come cannoniere puro, attivo quasi esclusivamente in area di rigore, in Serie A impara a sacrificarsi maggiormente per la squadra, iniziando a dare una mano anche in zone diverse del campo e diventando così, per sua stessa ammissione, un giocatore più completo e, globalmente, migliore.[23]
Nell'agosto del 1988 ilLiverpool indice una conferenza stampa per annunciare il ritorno di Rush dopo un anno di lontananza.La maggior parte della stagione di Rush è caratterizzata da infortuni e da panchine.[senza fonte] Terminerà la stagione con 11 reti in 32 partite complessive. Tra queste la doppietta nei tempi supplementari della finale diFA Cup vinta contro gli storici rivali dell'Everton.
La stagione seguente,1989-1990, si apre con la cessione diJohn Aldridge allaReal Sociedad, nonostante l'allenatoreKenny Dalglish li avesse provati più volte assieme nella stagione precedente. Rush segna complessivamente 26 volte, di cui 18 in campionato, e spinge la squadra alla conquista del18º titolo, il quinto per lui.
Rush si ripete anche nella stagione successiva, andando a segno 26 volte di cui 16 incampionato. Le sue reti non sono sufficienti a far vincere il titolo alla squadra che arriva seconda dietro l'Arsenal. La stagione è caratterizzata anche dalle dimissioni di Dalglish il 20 febbraio 1991.
Nella stagione successiva,a causa dei frequenti infortuni,[senza fonte] Rush disputa 18 gare complessive andando a segno 9 volte in totale. Tra queste la rete del 2-0 nella finale diFA Cup, vinta contro ilSunderland, che consente ai Reds, ora guidati dallo scozzeseGraeme Souness, di vincere il loro 5º titolo (il 3º per il giocatore). Mentre incampionato per la prima volta dal 1980-1981 la squadra non finisce nei primi due posti, terminando la stagione al 6º posto.
Nella stagione 1992-1993 la squadra alla fine di marzo si trova al 15º posto, ma riesce a concludere ilcampionato al 6º. Rush al termine della stagione segna 22 reti in 32 presenze complessive; tra queste un poker nella gara di andata dei sedicesimi di finale diCoppa delle Coppe contro i ciprioti dell'Apollōn Limassol. Rush porta così il suo bottino europeo a 20 reti, abbattendo il record di 17 appartenente aRoger Hunt. Il primato di Rush sarà superato il 24 settembre 2003 daMichael Owen.[24] Il 18 ottobre 1992 segna contro ilManchester United il suo 287º gol con la maglia del Liverpool, superando il precedente record appartenente sempre a Hunt.[25]
All'inizio della stagione successivaGraeme Souness gli affida la fascia di capitano.[senza fonte] Il 28 ottobre 1993 segna contro ilLeeds United il suo 200º gol incampionato. Chiude la stagione con 19 reti, tra cui una tripletta inCoca Cola Cup contro l'Ipswich Town. Nel corso della stagione gioca in coppia col giovaneRobbie Fowler: il 13 marzo 1994, per la prima volta, segnano entrambi in una partita: quella dicampionato contro l'Everton.
All'inizio della stagione successiva, 1994-1995, sotto la guida diRoy Evans Rush disputa 36 partite tutte da titolare, andando a segno 19 volte complessivamente. La stagione si conclude con la vittoria dellaCoppa di Lega: si tratta della 5ª vittoria sia per il club che per il giocatore,la prima di Rush come capitano.[senza fonte] Il 30 novembre 1994, durante il 4º turno della competizione, mette a segno contro ilBlackburn Rovers la sua ultima tripletta con la maglia deiReds.
Nell'estate del 1995 il Liverpool acquistaStan Collymore dalNottingham Forest e ciò, assieme all'età di Rush e alla crescita diRobbie Fowler, segna la fase finale della storia tra il giocatore e il Liverpool einfatti nel mese di marzo del 1996 viene annunciato che al termine della stagione Rushie lascerà la squadra.[senza fonte] Nel corso della stagione 1995-1996 disputa 29 partite, di cui 14 da titolare, andando a segno 7 volte. Il 6 gennaio 1996, nel corso della partita diFA Cup contro ilRochdale, mette a segno il 42º gol nella storia del torneo, battendo così il precedente record di 41 appartenente aDenis Law. Il 27 aprile gioca la sua ultima partita nello stadioAnfield contro ilMiddlesbrough, subentrando dalla panchina e ricevendo l'applauso di entrambe le tifoserie alla fine dell'incontro.[26] Segna il suo ultimo gol incampionato per iReds il 5 maggio contro ilManchester City nell'ultima giornata dellastagione, terminata 2-2. Viene inoltre nominato membro dell'MBE dallaregina Elisabetta.[27] Lascia definitivamente il Liverpool nell'estate del 1996, dopo aver segnato 346 gol in 660 gare disputate complessivamente. Considerando tutte le competizioni, è il miglior realizzatore del Liverpool di tutti i tempi.
Dopo aver lasciato il Liverpool, si trasferisce alLeeds United. Resta una stagione nelloYorkshire e segna 3 gol in 36 partite dicampionato.
A fine stagione si trasferisce a parametro zero alNewcastle dove ritrovaKenny Dalglish come allenatore.Trova spazio soltanto inizialmente a seguito dell'infortunio subito daAlan Shearer.[senza fonte] Con la maglia deiMagpies non va mai a segno incampionato, ma due volte nelle coppe. Segna il suo 43º gol in una partita diFA Cup che consente alla squadra di vincere la partita del 3º turno contro l'Everton. Segna poi nella partita diCoppa di Lega contro l'Hull City, eguagliando così il record di gol nella competizione appartenente aGeoff Hurst (49 reti). Nel corso della stagione viene ceduto in prestito alloSheffield United con il quale disputa 4 gare.
Nell'estate del 1998 lascia il Newcastle e firma per i gallesi delWrexham. Disputa 18 gare diSecond Division senza segnare maie verso la fine della stagione viene spostato a centrocampo.[senza fonte]
Nel luglio del 1999 rifiuta un ruolo nello staff tecnico deiRobins al fianco diBrian Flynn,[senza fonte] e decide di concludere la carriera.
Torna successivamente in campo per due partite con la maglia deiSydney Olympic, segnando anche una rete, per poi ritirarsi definitivamente dal calcio giocato nel 2000 a 39 anni.
Rush (a destra, in primo piano), capitano della nazionale gallese, nei convenevoli con l'italianoGiuseppe Bergomi prima dell'amichevole di Brescia del 4 giugno 1988
Dal 1980 al 1996 ha collezionato 73 presenze nellaNazionale di calcio del Galles, segnando 28 gol che lo hanno reso il maggior realizzatore nella storia di tale Nazionale fino al 2018, anno in cui venne superato daGareth Bale.[28]
Gioca la sua prima partita con la maglia della Nazionale il 21 maggio 1980 contro laScozia, prima ancora di aver debuttato con la maglia del Liverpool.
Il 4 giugno 1988, aBrescia, segna un gol che consente al Galles di sconfiggere l'Italia,[29] mentre il 5 giugno 1991 segna il gol che dà alla Nazionale gallese la vittoria contro laGermania campione del mondo in carica, nelle qualificazioni aEuro 1992.[30]
Nel gennaio del 2003 torna al Liverpool con l'incarico di allenatore degli attaccanti, coadiuvando il managerGérard Houllier.[31]
Nell'agosto del 2004 è nominato manager delChester City che partecipa al campionato diFootball League Two.[32] Debutta con una sconfitta per 3-1 in casa del Boston United, poi la squadra inanella un periodo di due mesi senza sconfitte e si qualifica per il terzo turno diFA Cup, a ottobre viene nominato manager del mese.[33] A partire da novembre la squadra subisce una serie sconfitte e Rush viene fortemente criticato.[33] All'inizio di marzo 2005, dopo la sconfitta per 5-0 in casa delloShrewsbury Town[33] il presidente Stephen Vaughan chiede a Rush di dimettersi, ma l'ex calciatore si rifiuta.[34] Nell'aprile del 2005, dopo la sconfitta per 1-0 contro ilDarlington,[33] Vaughan licenzia il vice di Rush il quale a sua volta rassegna le proprie dimissioni.[35]
Rush (al centro) nel 2012, durante una sessione di allenamento del Liverpool
Nel giugno del 2005 Mike Harris, amministratore delegato deiThe New Saints, gli propone di tornare in campo per disputare il primo turno preliminare diChampions League contro ilLiverpool campione in carica,[36] offerta che Rush in seguito declina.
Nel 2007 è nominato "elite performance director" nell'ambito della Welsh Football Trust, con il compito di affiancare il direttore tecnico nello sviluppo della nuova generazione di calciatori gallesi.[38]
Il 21 agosto 2008 viene pubblicata la sua autobiografia.[39]
In seguito ha ricoperto l'incarico di ambasciatore delle scuole calcio delLiverpool con l'incarico, inoltre, di collaborare con il team commerciale del club nello sviluppo di sinergie con altri marchi di livello mondiale.[40][41]