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I Mille

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Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1912, vediI mille (film).
Voce principale:Spedizione dei Mille.
I Mille
I reduci dei Mille a Bergamo nel 1910
Descrizione generale
Attiva7 mesi: contingente creato nell'aprile del 1860 daGiuseppe Garibaldi
NazioneNessuna (esercito di volontari di tante Regioni e Nazioni diverse)
ServizioSostegno all'insurrezione siciliana del 1860 (Rivolta della Gancia)
Dimensione1.089 uomini(allosbarco a Marsala)
Equipaggiamentofucili ad avancarica mod.1848, carabine svizzere mod. 1851 e tre cannoni
Coloricamicia e berretto rosso
Battaglie/guerrePresa di Marsala,
Battaglia di Calatafimi,
Battaglia di Milazzo,
Battaglia di Piazza Duomo
DecorazioniMedaglia dei Mille
Reparti dipendenti
8 compagnie
Comandanti
Degni di notaGiuseppe Garibaldi,
Nino Bixio
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

IMille sono la più nota delle formazionigaribaldine dellacampagna nell'Italia meridionale comandata daGiuseppe Garibaldi, durante laSpedizione dei Mille.

Furono il primo nucleo dell'Esercito meridionale, che conquistò ilRegno delle Due Sicilie per unirlo alRegno di Sardegna, tramite annessione, mediante proclamazione delRegno d'Italia sotto la dinastia diCasa Savoia.

Le condizioni per l’arruolamento dei volontari

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Monumento in onore a Garibaldi e alla sua Spedizione dei Mille presso Quarto dei Mille a Genova.

Quando a Garibaldi fu concesso di guidare la Spedizione, la condizione era che i volontari garibaldini non fossero militari delRegio Esercito, pertanto Garibaldi non poté reclutare coloro tra iCacciatori delle Alpi che non erano stati congedati e che era confluiti nel 46º reggimento dall’ex commilitone garibaldino colonnelloSacchi, e neppure quelli del 45º reggimento come avrebbe desiderato, ad eccezione di alcuni ufficiali e militari che si unirono comunque ai Mille, tra i qualiGiuseppe Bandi[1]. Alcuni di essi dopo la conclusione della spedizione risposero dell'accusa didiserzione, insieme a quei giovani che ricevettero ilprecetto per il servizio di leva mentre erano con Garibaldi. La disposizione di non reclutare militari sardi fu applicata dalBertani anche nella formazione delleSpedizioni successive, per evitare o quanto meno limitare che i militari sardi disertassero per arruolarsi tra i garibaldini, anche se erano moltissimi i soldati e ufficiali sardi, pronti a disertare e sacrificare gradi e carriera, che si vedevano rifiutare la domanda di arruolamento garibaldino.[2]

Il numero dei “Mille”

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Nel dicembre1861 fu istituita una Commissione per redigere il primo elenco dei Mille che sbarcarono a Marsala l'11 maggio1860. La Commissione era composta dai generali:Vincenzo Giordano Orsini,Francesco Stocco,Giovanni Acerbi, i colonnelli;Giuseppe Dezza,Guglielmo Cenni eBenedetto Cairoli,Giorgio Manin, i maggiori;Luigi Miceli,Antonio Della Palù,Giulio Emanuele De Cretsckmann,Francesco Raffaele Curzio eDavide Cesare Uziel, i capitani;Salvatore Calvino eAchille Argentino. La Commissione rilasciò delle autorizzazioni a fregiarsi dellamedaglia decretata dal Consiglio civico di Palermo il 21 giugno1860 per gli sbarcati a Marsala. Un altro Giurì d'onore riesaminò i titoli dei componenti la spedizione e il Ministero della Guerra pubblicò un nuovo Elenco dei Mille di Marsala, nel bollettino n.21, nell'anno1864, in base al quale furono concesse le pensioni "di guerra" ai volontari, aventi diritto ai sensi della legge 22 gennaio 1865, n.2119.[3][4] Sulla base del secondo elenco fu redatto in modo definitivo il documento della Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre1878.

Sulla base della documentazione disponibile gli storici hanno stimato il numero dei volontari partiti il 5 maggio 1860 da Genova in circa 1.150, dei quali 1.089 sarebbero sbarcati aMarsala, in quanto una sessantina erano stati destinati alladiversione dello Zambianchi e alcuni avevano lasciato la spedizione per contrasti politici (tra cuiBrusco Onnis).

Va anche considerato che secondo quanto riportato in vari studi[5], durante la sosta a Talamone, Garibaldi scartò dagli effettivi un centinaio di volontari, non ritenuti idonei per vari motivi, che fecero quindi ritorno a Genova via Livorno (Supplemento alMovimento del 13 maggio 1860, La Spedizione Garibaldina)[6]; secondo tale dato il numero dei volontari dovrebbe pertanto essere diminuito, salvo eventuali rimpiazzi sul luogo. In effetti qualche maremmano si era unito alla spedizione e 4 o 5bersaglieri di guarnigione si erano aggregati aPorto Santo Stefano nascondendosi nelle stive[7], anche se molti altri militari che avrebbero voluto unirsi alla spedizione furono respinti.[8].

Occorre infine considerare che l’Esercito garibaldino, seppur ispirato alle norme del regolare Corpo deiCacciatori delle Alpi, era composto di volontari organizzati autonomamente in maniera spesso improvvisata, pertanto le ricostruzioni da parte degli storici, basate solo su documenti, possono incontrare limiti, in quanto la formazione dei reparti e la loro consistenza erano variabili e non sempre documentate come in un esercito regolare, anche per mancanza di tempo e di personale dedicato.

Dopo l’arrivo della Spedizione a Marsala il comitato patriottico di Palermo scriveva indicando in oltre 1.500 i volontari garibaldini sbarcati:

«Garibaldi è fra noi, seguito da tremila combattenti, dei quali più della metà sono i cacciatori delle Alpi, innanzi a cui i Tedeschi fuggirono a Como;…»

(Storia popolare della rivoluzione di Sicilia e della impresa di Giuseppe Garibaldi –Franco Mistrali – pag. 88[9])

E d’altro lato nel suo decreto il comandante borbonico della piazza di Palermo diminuiva ad 800 il numero degli sbarcati:

«La più grande violazione al diritto delle genti ha ricondotto i pericoli nell’Isola ed in questa città. Ottocento avventurieri col loro generale ed uno stato maggiore sbarcarono a Marsala da due legni sardi il Lombardo ed il Piemonte, il giorno li dello stante col disegno di provocare la rivolta ed avvolgere il paese nell’anarchia.»

(Storia popolare della rivoluzione di Sicilia e della impresa di Giuseppe Garibaldi –Franco Mistrali – pag. 89)

Lo storico Mario Menghini nella sua opera “La Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli”, pubblicata nel 1907, riporta il testo di alcune lettere di partecipanti alla Spedizione, già pubblicate in altri giornali, dalle quali si desume che a Talamone i volontari inquadrati sarebbero stati oltre 1.500 (Lettera da campo di Talamone presso … del 7 maggio 1860)[10], numero che viene confermato anche dopo lo sbarco in una successiva lettera del 12 maggio 1860[11], mentre in altra lettera pubblicata in “Unità Italiana” del 29 maggio 1860, si parla di 1.200 sbarcati.[12]. Sul numero dei volontari partiti il giorno 9 da Talamone, Carlo Agrati cita che il Sylva[13] li fa ammontare a 1.150, equipaggi compresi, (400 sulPiemonte e 750 sulLombardo), mentre dall'archivio Cortes[14] risulta che sulLombardo i volontari imbarcati quel giorno erano 627, che sommati ai 400 del Piemonte darebbero il totale di 1.027 imbarcati[15], cifra che escludendo gli equipaggi, se corretta, sembra confermare quanto affermato dallo storico Mario Menghini sull'esclusione di 100 volontari per inidoneità o altri motivi. In effetti sul numero dei volontari effettivamente partiti da Genova, Talamone e poi sbarcati esistono anche altre diverse versioni di varie fonti, anche se non riconosciute (vedere:Il numero dei “Mille” eLa partenza e la stampa internazionale).

Un’altra fonte di informazioni circa il numero di volontari imbarcati a Genova è desunta dai “Dispacci elettrici dell’Agenzia Stefani” pubblicati anche nella Gazzetta Ufficiale dell’epoca[16],[17] e riportati anche dalla stampa internazionale. Nella Gazzetta Ufficiale del 9 maggio 1860, dispaccio n. 419,Parigi 9 maggio sera, il giornaleMorning Post riporta come positivo che Garibaldi si è imbarcato a Genova con 3.000 individui, mentre il dispaccio n. 420, Parigi 9 maggio (sera) – il giornaleLa Patrie scrive che, indipendentemente dal legno su cui si imbarcò Garibaldi, due altri vapori lasciaronoGenova con 1.400Cacciatori delle Alpi, romagnoli, lombardi e genovesi; e che altri quattro legni han dovuto da differenti punti raggiungere Garibaldi. “La spedizione (continua il giornaleLa Patrie) è organizzata su vasta scala: possiede armi, munizioni viveri, materiale per accampamento, mezzi per sostenere diversi mesi di lotta”. Le sottoscrizioni raccolte in Inghilterra e in Italia non essendo bastevoli a coprire le spese della spedizione,La Patrie domanda chi ha fornito il complemento del denaro necessario.
Il dispaccio n° 421, Parigi, 10 maggio, mattino -Informazioni recano che Garibaldi ha con sé 24 cannoni.[18].Nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 1860 viene riportato il dispaccio telegrafico n° 453 del 18 maggio, nel quale si annuncia, tra l’altro, lo sbarco di ulteriori volontari “emigrati siciliani” pressoTre Fontane, senza indicarne la consistenza, né il numero o la nave che li trasportava.[19].
Le notizie raccolte da varie fonti sul numero dei volontari sono pertanto diverse, anche se più volte le fonti citate indicano il numero dei volontari in circa 1.500, considerando la difficoltà di documentare una forza militare irregolare, che si formava rapidamente in semi clandestinità tollerata e il fatto che tale formazione armata doveva anche documentarsi in condizioni precarie, tutti i dati che si possono ricavare, anche con eventuali ragionevoli arrotondamenti, forse non renderanno mai il numero reale di quanti partirono allora e/o si unirono strada facendo alla spedizione.
Si può ipotizzare che un ulteriore utile riscontro potrebbe essere fornito dal rinvenimento di eventuali “rapporti riservati”, che si presume sicuramente il Regno di Sardegna facesse redigere, in quanto non appare verosimile che Cavour non si preoccupasse di conoscere l’entità della spedizione, nella quale presumibilmente si arruolavano anche alcuni “cavourriani” per osservare dall’interno e riferire in caso di progetti contrari a quanto Cavour riteneva opportuno. Di tale fatto non c’è ovviamente prova, ma è più che logico che il grande statista avesse predisposto un sistema di monitoraggio e controllo, per evitare che la situazione potesse sfuggire di mano, sia militarmente, che politicamente, fatto questo comprovato dal blocco delle partenze per alcuni successivi sbarchi che i mazziniani avevano in mente di dirigere verso loStato Pontificio, prima conMedici e poi conPianciani eNicotera, spedizioni che vennero dirottate tutte verso la Sicilia, le ultime due anche in parte con l’uso della forza.

Il numero totale dei garibaldini

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Secondo lo storico Trevelyan al termine della campagna nel mese di novembre 1861 l’armata garibaldina avrebbe raggiunto il numero di 50.000 arruolati, di cui 7.000 garibaldini dislocati a presidio della Sicilia e 43.000 nel continente, di questi ultimi un buon numero furono gli arruolati nella fase finale e altri in fase di arruolamento.[20] (vedere:Gli sbarchi successivi al primo di Marsala)Va osservato che nel numero di 50.000 garibaldini erano considerate anche le formazioni irregolari, nate ad opera di privati o varie milizie aggregate e parecchi garibaldini di comodo, che si arruolavano solo per ritirare il cibo e la paga e che Garibaldi commentava con queste parole:

« … un terzo era presente nel momento della battaglia e gli altri due terzi solo al momento della paga o del rancio.»

(Garibaldi and the making of Italy - Appendix J - pag. 343)

Il nucleo centrale delle forze garibaldine era costituito dagli oltre 20.000 settentrionali sbarcati con le spedizioni da Genova e Livorno, di cui circa la metà erano in ospedale oppure impiegati nelle guarnigioni e nei pattugliamenti nelle province occupate. Anche se le fonti forniscono numeri diversi si può ragionevolmente ritenere che alla battaglia del Volturno parteciparono oltre 20.000 garibaldini di cui la metà settentrionali e 28.000 soldati borbonici[21].
Attualmente è in corso un’opera di classificazione e verifica del numero totale dei garibaldini a fine impresa, che potrebbe vedere aumentato il numero globale dei partecipanti alla spedizione finora stimato. (vedere:Il progetto alla ricerca dei garibaldini scomparsi)

I garibaldini stranieri

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Lo stesso argomento in dettaglio:Esercito meridionale § I_volontari_stranieri.

L'Esercito meridionale comprendeva numerosi stranieri: la Legione ungherese, laLègion de Flotte (francesi)[22], laLegione Britannica, molti polacchi tra cui il generaleAleksander Milbitz[23], romeni e qualche belga. Gli ungheresi, inizialmente in 50 arrivarono a essere un folto gruppo di 500 volontari, raggruppati nellaBrigata "Eber" comandata dal colonnello brigadiereNándor Éber (1825-1885)[24], corrispondente del quotidianoThe Times con la cittadinanza inglese e del tenente colonnelloLajos Tüköry, che cadde a Palermo il 29 maggio 1860. Il generale Stefano Turr fu la personalità di maggior rilievo. Fu costituita anche una "Compagnia estera", formata dai soldati borbonici che avevano abbandonato Francesco II.[25]

I componenti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Garibaldini della provincia di Brescia nei Mille e Garibaldini siciliani nei Mille.
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Garibaldini bresciani dei Mille

Circa un sesto dei partecipanti alla spedizione dei Mille proveniva dallaprovincia di Bergamo, che, pertanto, può fregiarsi del titolo diprovincia dei Garibaldini (dai memoriali diGuido Sylva, garibaldino e storico dei Mille, ferito a Calatafimi, pluridecorato, commissionario e già Ufficiale dell'Esercito Sabaudo). In base alla provenienza regionale, i Mille possono essere così suddivisi (totale 1126):

I rimanenti erano nati all'estero, o di provenienza ignota, o stranieri. Il componente più giovane fu il veneto Giuseppe Marchetti, diChioggia, che si imbarcò daQuarto dei Mille all'età di undici anni (ancora da compiere) assieme al padre Luigi. Il bergamasco Adolfo Biffi fu invece il più giovane a morire, ucciso nel primo assalto a Calatafimi ad appena 13 anni. Il componente della spedizione dei Mille più longevo è statoGiovanni Battista Egisto Sivelli, genovese, nato nel 1843 e morto a 91 anni nel 1934.

I volontari siciliani e meridionali

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Lo stesso argomento in dettaglio:Esercito meridionale.

Già con lo sbarco di Garibaldi aMarsala si unirono ai Mille circa 200 volontari siciliani. Erano già 500 nellabattaglia di Calatafimi e alcune migliaia nellapresa di Palermo. In Calabria aLungro si unirono altre 500 unità con il generaleDomenico Damis[28][29]. Alla fine della campagna, tra siciliani, calabresi e meridionali in genere, si arrivò a circa 30.000 volontari nel cosiddettoEsercito meridionale di Garibaldi.

I componenti stranieri

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Pavia, 1904. I reduci dei Mille

Nei Mille non c'erano solo italiani, ma anche alcuni stranieri e italiani nati all'estero. Si segnalano uncorso, unticinese, uncorfiota.

Ecco un estratto dall'elenco generale:

Ordine di battaglia

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Divise garibaldine (Museo del Risorgimento di Milano)

Il contingente di volontari, battezzato "Cacciatori delle Alpi", venne così suddiviso da Garibaldi con il suo Ordine del giorno del 7 maggio, redatto a Talamone:

Imbarcazioni:

Numerose modifiche nei comandi vennero tuttavia attuate già durante la navigazione tra Talamone e Marsala ed immediatamente dopo lo sbarco, quando vennero anche formate tre nuove compagnie[31] ed i Cacciatori delle Alpi furono riorganizzati su due battaglioni. L'effettivo ordine di battaglia della spedizione, una volta effettuato lo sbarco, era quindi il seguente:

Elenco deimille[44]

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Questo è l'elenco dei1089[45] garibaldini chesbarcarono aMarsala l'11 maggio1860 tratto da quello pubblicato sullaGazzetta ufficiale del Regno d'Italia del 12 novembre1878. Quando non disponibili informazioni più dettagliate, la professione e la residenza si riferiscono al momento della pubblicazione dell'elenco. Il manoscritto originale contenente l'elenco ufficiale de I Mille è conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato che, nel2011, ha per la prima volta concessa lapubblicazione anastatica sul volume "Due di Mille".

A

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Giovanni Acerbi
  1. Giuseppe Cesare Abba (Cairo Montenotte, 6 ottobre1838 -Brescia, 6 novembre1910), scrittore e il più conosciuto e celebrato tra i memorialisti che hanno scritto dell'impresa.
  2. Giuseppe Abbagnale (Casola di Napoli, 25 novembre1816 -Aversa, 13 febbraio1869), falegname; partecipò all'impresa dopo aver scontato nove anni di reclusione nelle carceri borboniche per cospirazione.
  3. Domenico Abbondanza (Genova, 18 luglio1824 -Genova, 17 luglio1901), negoziante.
  4. Giovanni Acerbi (Castel Goffredo, 14 novembre1825 -Firenze, 4 settembre1869), cospiratore mazziniano, intendente generale della spedizione, deputato repubblicano; morì per un incidente in carrozza.
  5. Carlo Adamoli (Milano, 22 marzo1842 -Milano, 14 agosto1896)[46], residente aMelegnano, fittabile.
  6. Isaia Luigi Agazzi (Bergamo, 10 dicembre1838 -Bergamo, 9 gennaio1917)[46], ufficiale dell'esercito.
  7. Vincenzo Agri (Firenze, 15 aprile1833); nella G.U. del 1878: "partecipò alla spedizione probabilmente sotto falso nome in quanto di egli non risulta nessun riscontro".
  8. Giuseppe Ajello (Palermo,1828 -Palermo, 9 dicembre1869)[47].
  9. Gerolamo Airenta (Rossiglione, 15 settembre1842 -Piacenza, 22 dicembre1875)[48], possidente; dopo un tentativo di suicidio morì in ospedale, in preda alla depressione.
  10. Clemente Alberti (Carugate, 23 novembre1835 -Monza, 24 dicembre1924)[46], caffettiere residente a Monza, sottotenente dei volontari in ritiro.
  11. Giuseppe Alessio, probabilmente partecipò sotto falso nome; nella G.U. del 1878: “compreso nel Bollettino del 1861, ma non si hanno notizie ufficiali che lo confermino dei Mille”.
  12. Benigno Alfieri (Bergamo, 7 marzo1841 -Bergamo, 24 maggio1908)[46], ramaio.
  13. Abramo Isacco Alpron (Padova, 22 giugno1834), negoziante.
  14. Fermo Amati (Bergamo, 17 febbraio1841 -Calatafimi,1860), caduto nel primo scontro.
  15. Giovanni Amistani (Brescia, 7 aprile1831-Verona, 5 gennaio1907), scrivano.
  16. Domenico Andreetta (Portobuffolé, 6 febbraio1838 - ivi, 12 novembre 1892), possidente.
  17. Luigi Andreotti (San Terenzo, 20 febbraio1829 -Lerici, 26 aprile1871), marinaio.
  18. Francesco Anfossi (Nizza,1819 -Genova,1890), militare; comandante di una delle compagnie, giunti a Palermo fu espulso dalla spedizione per codardia.
  19. Federico Antonioli (Bergamo, 17 agosto1839 -Calatafimi,1860), sarto.
  20. Giovanni Antonelli (Pedona,Camaiore, 13 dicembre1820Lucca, 17 novembre1885). Analfabeta e di spirito ribelle, inizialmente fu un bracciante, poi diventò anche soldato delGranducato di Toscana ma disertò e per questo motivo fu arrestato; tuttavia riuscì a fuggire. Morì a Lucca in condizioni di salute precarie.[49]
  21. Stefano Antonelli (Saiano, 20 agosto1841 - 24 aprile1867). Di professione panettiere partecipò nel 1860 allaspedizione dei Mille combattendo valorosamente come soldato semplice nella 4ª compagnia diGiuseppe La Masa aCalatafimi.
  22. Alessandro Antongini (Milano,18421870), appartenente alla famiglia di imprenditori tessili che aveva fondato la Manifattura Lane Borgosesia e che aveva dato un importante contributo economico all'impresa. Non si riprese mai completamente dalle ferite ricevute e morì precocemente.
  23. Carlo Antongini (Milano, 19 settembre1836), fratello del precedente, fu figura di primo piano dell'imprenditoria lombarda.
  24. Marco Antonini (San Daniele, 8 dicembre1834), negoziante.
  25. Febo Arcangeli (Sarnico, 3 gennaio1839Genova, 7 dicembre1906), partecipò, negli anni seguenti, alla spedizione in Polonia con Francesco Nullo; fu ferito e subì una dura carcerazione.
  26. Isacco Arcangeli (Sarnico, 9 settembre1838 -Grumello del Monte, 13 dicembre1917), studente, poi fu un agiato farmacista.
  27. Sante Luigi Arcari (Cremona, 17 luglio1826 -Milano, 19 aprile1871), possidente e musicista amatoriale.
  28. Giovanni Maria Archetti (Iseo, 13 gennaio1840 - 17 giugno1912). Nato in una famiglia agiata, nel 1859, giovane studente in giurisprudenza a Pavia, seguì Garibaldi arruolandosi neiCacciatori delle Alpi. Nel 1860 prese parte allaspedizione dei Mille come sergente della brigata Eber, poi fu promosso per merito tenente. Arruolatosi volontario nell'esercito regio, con esso, nel 1866, prese parte allaterza guerra di indipendenza nel corpo d'armata del generale Cialdini.
  29. Rinaldo Arconati (Milano, 27 luglio1845), studente, poi avvocato.
  30. Ulisse Aretoca (forse nome sbagliato), vero nomeRebua Ulisse.
  31. Achille Argentino (Sant'Angelo dei Lombardi, 1º dicembre1821Nizza di Sicilia, 8 gennaio1903), ingegnere e direttore della Succursale del Banco di Napoli.
  32. Giovanni Armanino (Genova, 13 marzo1839), calzolaio.
  33. Antonio Armani (Riva di Trento, 6 febbraio1837).
  34. Bartolomeo Armellini (Vittorio Veneto, 22 dicembre1834), fruttivendolo.
  35. Pietro Artifoni (Bergamo, 6 dicembre1818 -Seriate,1884), carrettiere; veterano che aveva partecipato anche alla guerra di Crimea; era conosciuto per la sua mira infallibile.
  36. Zelindo Ascani (Montepulciano, 24 maggio1843), falegname.
  37. Giovan Battista Pietro Asperti (Bergamo, 19 gennaio1839 -Romano di Lombardia, 3 marzo,1920), possidente, ferito a Palermo.
  38. Vito Luigi Asperti (Bergamo,1845 -1908), possidente.
  39. Angelo Astengo (Albissola, 20 settembre1835), negoziante.
  40. Felice Astori (San Pellegrino, 2 novembre1827 -Bergamo,1893), ferito a Calatafimi, medaglia d'argento, panettiere.
  41. Adolfo Azzi (Trecenta, 25 agosto1837 -Palermo, 4 luglio1860).
  42. Carlo Azzolini, compreso nel Bollettino del 1864 ma non si hanno notizie ufficiali che lo confermino dei Mille di Marsala.

B

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  1. Luigi Giuseppe Bacchi (Parma, 11 settembre1843), residente aGenova, operaio giornaliere.
  2. Carlo Luigi Baderna (Piacenza, 17 agosto1834), residente aCastel San Giovanni merciaio.
  3. Alessandro Badaracchi (Marciano, 20 ottobre1836), tenente nell'esercito.
  4. Crescenzio Baiguera (Gardone Val Trompia, 6 settembre1822 -Calatafimi, 1º giugno1860)[50], trentottenne, di professione operaio. Ferito nellabattaglia di Calatafimi, morì adAlcamo dove fu sepolto.
  5. Giuseppe Baice (Magrè di Schio, 7 settembre1837 - ivi, 30 giugno1867), morì pochi anni dopo di stenti e di tisi, senza essere potuto tornare a casa in Veneto.
  6. Pietro Baiocchi (Atri, 17 maggio1834 -Palermo, giugno1860), morto per colpo d'arma da fuoco la conquista di Palermo.
  7. Antonio Davide Balboni (Cremona, 21 febbraio1831), barbiere.
  8. Angelo Baldassarri (Sale Marasino, 9 marzo1832 -Brescia, 25 marzo1864).
  9. Francesco Baldi (Pavia, 21 febbraio1840), calzolaio.
  10. Enrico Balicco (Bergamo, 15 settembre1838 -Bergamo, 22 settembre1861), stalliere.
  11. Carlo Banchero (Genova, 6 marzo1838 - 6 marzo1868).
  12. Emanuele Banchero (Savona, 14 ottobre1840), emigrato a Patasso (Perù).
  13. Giuseppe Bandi (Gavorrano, 15 luglio1834 -Livorno, 1º luglio1894), giornalista e memorialista della spedizione; residente aLivorno fu ucciso da un terrorista anarchico.
  14. Tomaso Barabino (Genova, 20 dicembre1834), portiere.
  15. Gerolamo Baracchi (Brescia, 20 aprile1831 -Palermo,1860) morto aPalermo per le ferite. Caporale della 4ª compagnia dei Mille nel 1860, morì durante la presa di Palermo.
  16. Luigi Andrea Baracchino (Livorno, 29 settembre1835).
  17. Giuseppe Baracco (Finalmarina, 8 ottobre1843), capitano marittimo.
  18. Oreste Baratieri (Condino, 12 novembre1841 -Vipiteno, 8 aprile1901), giunse a diventare generale nell'esercito (comandante in capo nella disastrosaPrima guerra d'Etiopia) e deputato al Parlamento.
  19. Giovanni Barberi (Castelletto Ticino, 18 gennaio1840), negoziante.
  20. Enrico Barberis (Castelletto Ticino, 15 ottobre1843), negoziante e possidente.
  21. Alessandro Barbesi (Verona, 27 luglio1825), albergatore.
  22. Fortunato Bernardo Barbetti (Brescia, 20 gennaio1827 - 18 aprile 1904). Reduce dellaprima guerra di indipendenza, nel 1860 fu con i Mille inquadrato nella 4ª compagnia.
  23. Gerolamo Barbieri (Bussolengo, 7 giugno1839), veterinario.
  24. Innocente Barbieri (Brescia, 21 dicembre1840 -Gavardo, 9 maggio 1922). Di professione orefice, prese parte alla campagna del 1859 con iCacciatori delle Alpi di Garibaldi. Nel 1860 fu con i Mille come soldato della 4ª compagnia distinguendosi nella battaglia diVilla Gualtieri. Fu promosso per merito al grado di sottotenente.
  25. Giuseppe Barboglio (Brescia, 3 settembre1838 - Camignone diPassirano, 20 settembre 1919).
  26. Giuseppe Baroni (Bergamo, 29 agosto1825).
  27. Stefano Baruffi (Vignate, 24 dicembre1834), commerciante.
  28. Tranquillino Baruffaldi, (Barzio, 12 luglio1839), residente a Milano.
  29. Enrico Napoleone Bassani (Ponte San Pietro, 8 maggio1836 -Corbetta, 1900), ufficiale in riforma del regio esercito.
  30. Giuseppe Antonio Bassani (Chiari, 26 giugno1838 - 15 marzo 1903). Di professione domestico si arruolò volontario tra i Mille. Combatté aCalatafimi e nellabattaglia del Volturno come sergente della 18ª Divisione e fu decorato per valore della medaglia d'argento per la presa diMaddaloni.
  31. Angelo Bassini (Pavia, 29 luglio1815 -1889), cui fu affidato il comando dell'VIII Compagnia (detta "di ferro") costituita di soli bergamaschi; passò nell'Esercito regio dopo giunse al grado di tenente colonnello.
  32. Giovanni Battista Basso (Nizza, 11 dicembre1824 - 19 gennaio1884), collaboratore di fiducia e segretario di Garibaldi che seguì aCaprera.
  33. Luigi Bay (Lodi, 31 maggio1845), residente aPiacenza
  34. Domenico Bazzano (Palermo, 13 settembre1827), portiere.
  35. Pietro Beccarelli (Porta al Borgo (Pistoia),1822 - 14 agosto1871)
  36. Domenico Lorenzo Beccario (GenovaPalermo, 1860)
  37. Alessandro Beffagna (Padova, 5 novembre1835), residente aGenova, negoziante.
  38. Angelo Bellagamba (Genova, 3 febbraio1843 - 12 marzo1870), marinaio.
  39. Giuseppe Bellandi (Brescia, 16 dicembre1833 - 15 novembre 1910).
  40. Francesco Bellantonio (Reggio Calabria, 15 giugno1822 - 21 giugno1900), fornaio, detenuto politico nelle galere borboniche; dopo la campagna residente aNapoli, commesso presso laquestura di Napoli.[51]
  41. Giuseppe Nicolò Belleno (GenovaCalatafimi, 1860), inquadrato nei Carabinieri genovesi; morto al primo scontro.
  42. Antonio Bellini (Verona, 7 luglio1835, residente aBovolone commerciante.
  43. Luigi Bellesia (Genova,1837), impiegato.
  44. Aurelio Bellisomi (Milano, 25 aprile1836- Bergamo, 1904)), dopo le guerre garibaldine fu direttore della sede della Banca Nazionale aMessina.
  45. Ernesto Belloni (Treviso, 24 marzo1841 -Reggio Calabria, 21 agosto 1860) morto combattendo, ferito mortalmente all'inguine.
  46. Gaetano Benedini (Asola, 28 dicembre1830 -Firenze, 31 maggio1868), medico chirurgo.
  47. Ernesto Benesch (Balschoru,Boemia,1842), sottotenente della legione ausiliaria ungherese, nel marzo 1865 fu dispensato dal servizio per affari di famiglia, dietro sua domanda. Poi nel 1868 andò a vivere aTorino. Per questa causa non gli competé la pensione.
  48. Giovan Battista Bensaia (Messina, 9 agosto1825 -1897), spedizioniere.[51]
  49. Nicolò Bensaia (Messina,1833 - Palermo, 14 ottobre1874), fratello del precedente; morto in manicomio.
  50. Raimondo Benvenuti (Orbetello, 15 dicembre1842 -1909), operaio.[51]
  51. Bartolomeo Benvenuto (Genova, 21 marzo1842 -1901), parrucchiere.[51]
  52. Giovanni Maria Berardi (Brescia, 17 dicembre1840 -Bologna, 9 marzo 1879). Durante la spedizione dei Mille fu al seguito delle truppe come armaiolo.
  53. Edoardo Beretta (Pavia,1838 - ivi,1870), possidente.
  54. Giacomo Beretta (fu Giovanni), (Barzanò, 13 giugno1838 -1896), residente aMilano, impiegato privato.[51]
  55. Germano Bergoncini (Livorno Vercellese, 9 aprile1833 -1912), possidente.[51]
  56. Michele Berino (Barge, 6 settembre1840,Pinerolo1917), panettiere.
  57. Emanuele Berio (detto "Il Moro") (Angola,1840 - Napoli, 2 marzo1861), morto nello Ospedale dei Santi Apostoli a causa delle ferite.
  58. Giovanni Cristiano Bernar (Treviso, 30 marzo1833 -1892), già segretario della società del Tiro provinciale, ufficiale postale.[51]
  59. Lucio Marco Bertacchi (Bergamo, 14 gennaio1837), scrivano.
  60. Ernesto Berthè (fu Giuseppe) (Lecco, 8 luglio1832), residente aModena.
  61. Arturo Berti (Pistoia), (?? 1845) residente a Pistoia, un bambino che era scappato da casa per combattere.
  62. Enrico Berti (Vicenza, 29 febbraio1826 -Cagliari, 5 aprile1861)
  63. Giuseppe Bertini (morto a Livorno nel 1861)
  64. Giovanni Battista Giuseppe Bertolotto (Genova, 2 dicembre1840 - ivi, 16 aprile1871)
  65. Giovanni Battista Bertossi (Pordenone, 9 marzo1840 -Varazze,1865), studente; poi ingegnere; morì giovanissimo.
  66. Giacomo Bettinelli (Bergamo, 12 luglio1836), tenente nel 71º fanteria.
  67. Faustino Bettoni (Mologno, 24 luglio1831 -Casazza, 20 settembre1903), residente aMolini di Colognola, farmacista.
    Targa commemorativa in memoria di Faustino Bettoni
  68. Alessandro Bevilacqua (Ancona, 10 settembre1824), calzolaio.
  69. Ergisto Bezzi (Cusiano, 16 gennaio1835 -Torino, 3 agosto1920), commerciante.
  70. Achille Maria Bianchi (Bergamo, 12 novembre1841), tenente del 43º fanteria.
  71. Angelo Bianchi (Milano, 7 maggio1837), commerciante.
  72. Ferdinando Bianchi (Bianchi, 3 marzo1797 - Napoli, 7 gennaio1866), sacerdote, detenuto politico nelle carceri borboniche; fu vittima di un misterioso omicidio.
  73. Ferdinando Martino Bianchi (Bergamo, 4 febbraio1838), impiegato al Montefrumentario.
  74. Gerolamo Bianchi (fu Felice) (Caronno Ghiringhello (ora Varesino), 5 giugno1841 - Palermo, 30 maggio1860) morto alla presa diPalermo sulla piazza della Fieravecchia.
  75. Luigi Bianchi (fu Francesco), (Cermenate, 20 aprile1837), residente a Milano, sarto.
  76. Luigi Pietro Bianchi (Pavia, 12 settembre1841 -Calatafimi, 15 maggio 1860)
  77. Massimo Bianchini (Livorno, 16 gennaio1844), residente aCarrara, fornaio.
  78. Francesco Bianco o Lo Bianco (Catania, 25 gennaio1830 - 12 febbraio1863), già brigadiere di P. S, morto a causa di un colpo di fucile fortuito.
  79. Francesco Bidischini (Smirne, 28 settembre1835), bersagliere a Talamone, disertò per imbarcarsi con il Mille; divenne cognato di Menotti Garibaldi.
  80. Luigi Adolfo Biffi (Caprino Bergamasco, 24 maggio1846 - Calatafimi, 1860), di anni 13[52].
  81. Claudio Bignami (Pizzighettone, 3 marzo 1835)
  82. Giovanni Battista Bisi (Legnago, 6 maggio1832), tenente nelle RR. dogane.
  83. Nino Bixio (Genova, 2 ottobre1821 -Aceh, 16 dicembre1873), durante la spedizione fu il braccio destro di Garibaldi; poi fu deputato al parlamento, tenente generale e capitano marittimo.
  84. Lorenzo Boaretto, detto Bigoli (Bovolenta, 16 marzo1836), negoziante.
  85. Stefano Boasi (Genova, 4 marzo1841), commerciante.
  86. Dario Bodini (Parma, 20 marzo1830 - ivi, 9 marzo1867)
  87. Ambrogio Boggiano (Genova, 31 agosto1837 - Calatafimi, 15 maggio 1860)
  88. Cesare Boldrini (Castel d'Ario, 29 giugno1816 -Napoli, dicembre 1860), medico chirurgo, morto per ferite riportate in battaglia aMaddaloni il 1º ottobre 1860.
  89. Giovanni Bolgia (Orbetello, 7 settembre1840)
  90. Luigi Bolis (Bergamo, 4 giugno 1841 -Figline Valdarno 13 marzo1932), negoziante; fu uno dei più longevi tra i Mille.
  91. Francesco Bollani (Carzago, 20 settembre 1840 - 23 novembre 1922). Volontario dei Mille nella 7ª compagnia prima, nella 15ª Divisione poi. Fu decorato al valor militare.
  92. Luigi Bonacina (Martinengo[53], 13 giugno 1841[53] - Milano, 20 ottobre1864), morto all'Ospedale Fate Bene Fratelli diMilano.
  93. Giuseppe Bonafede (Gratteri, 19 marzo1831), direttore del giardino di acclimatazione diPalermo.
  94. Francesco Bonafini (Mantova, 11 ottobre1830), impiegato di finanza.
  95. Giacomo Bonanomi (fu Pietro), (Como, 2 febbraio 1842), ivi residente, notaio.
  96. Ranieri Tertulliano Bonan (Livorno, 28 aprile1815 - 19 novembre1871), macchinista.
  97. Carlo Bonardi (Iseo, 7 novembre1837 - Calatafimi, 15 maggio 1860). Nato in una famiglia agiata e permeata dagli ideali del Risorgimento, era studente alla facoltà di giurisprudenza di Padova. Nella guerra del 1859 si arruolò volontario nei Cacciatori delle Alpi combattendo inValtellina. Nel 1860 accorse all'impresa di Garibaldi nel meridione, ma cadde nellaBattaglia di Calatafimi ed il suo corpo non venne mai più trovato.
  98. Pasquale Bonduan (Mestre, 7 maggio 1840), scrivano privato.
  99. Francesco Bonetti (Zogno, 11 giugno 1841), tenente nel 45º reggimento fanteria.
  100. Fedele Boni (Modena, 24 aprile1833), residente aParma bracciante.
  101. Francesco Alessandro Boni (Brescia, 3 ottobre 1841-Provezze, 29 luglio 1884). Di professione spedizioniere, nel 1860 corse tra i Mille come caporale furiere. Ferito gravemente durante labattaglia di Calatafimi fu posto in congedo. In seguito risultò residente a Provezze come segretario comunale.
  102. Giacomo Bonino (Genova, 16 ottobre1834 - 1º dicembre 1871), commesso
  103. Eugenio Paolo Bonsignori (Montirone, 30 agosto1826 - Milano, 21 aprile 1871). Di professione mediatore, nel 1859 fu tra i Cacciatori delle Alpi come furiere e fu ferito nella battaglia del 15 giugno a Virle-Treponti. Nella spedizione del 1860 fu incorporato nella 5ª compagnia come sottotenente, mentre nella guerra del 1866 in Trentino, vi partecipò come tenente del 7º reggimento delCorpo Volontari Italiani.
  104. Carlo Bontempelli (Bergamo, 18 marzo1832), cappellaio.
  105. Giuseppe Rinaldo Buontempo (Orzinuovi, 10 agosto1830 - Palermo, 1860). Emigrato in Piemonte nel 1848 per motivi politici, nel 1860 fu tra i Mille come soldato della 2ª compagnia. Fu ferito gravemente nellabattaglia di Calatafimi, ma morì in combattimento nella presa di Palermo.
  106. Luigi Buonvecchi (Treia, 8 novembre1825 - ivi, 26 settembre 1861)
  107. Giuseppe Borchetta (Mantova, 26 febbraio1827 - 3 aprile1892[54]), ingegnere.
  108. Giovanni Bordini (Padova, 2 novembre1828), residente aBologna, tenente a riposo del Regio esercito.
  109. Ercole Boretti (Pavia, 28 novembre1836), impiegato municipale.
  110. Ferdinando Borgognini (Firenze,1838), calzolaio.
  111. Carlo Pietro Borgomaineri (Milano,1833 -Rio de Janeiro, 14 ottobre1875), scrivano straordinario alla Cassa Depositi e Prestiti.
  112. Antonio Borri (Roccastrada, 16 gennaio1833), agricoltore.
  113. Antonio Borso (Padova, 13 giugno1818 -Torino, 2 aprile1863), morto nell'Ospedale San Giovanni diTorino, cameriere.
  114. Giovanni Battista Boschetti (Covo[53], 19 agosto1842[53]), farmacista.
  115. Carlo Bossi (fu Filippo) (Sant'Ambrogio Olona, 10 novembre1840), ivi residente.
  116. Salvatore Bottacci (Orbetello, 4 gennaio1843), liquorista.
  117. Cesare Bottagisi (Bergamo, 18 aprile1831 - Calatafimi, 1860)
  118. Luigi Enrico Bottagisi (Bergamo, 25 gennaio 1830), calzolaio.
  119. Martiniano Bottagisi (Bergamo, 2 gennaio 1817), cameriere.
  120. Giuseppe Ernesto Bottero (Genova, 3 dicembre 1832), commerciante.
  121. Giovanni Botticelli (Salò, 13 gennaio 1834 - Palermo, 1860). Volontario nella guerra del 1859 con i Cacciatori delle Alpi, nel 1860 si arruolò tra i Mille. Morì in combattimento durante la presa di Palermo.
  122. Giuseppe Girolamo Bottinelli (fu Gaetano) (Viggiù, 18 agosto 1831), ivi residente, marmista.
  123. Vincenzo Bottone (Palermo, 24 dicembre 1838), sottotenente di vascello; dopo qualche tempo dell'impresa dei Mille si imbarcò e di lui non si seppe più nulla.
  124. Paolo Bovi Campeggi (Bologna, 1814 - ivi, 28 settembre 1871), luogotenente generale.
  125. Eligio Bozzani (Fontanellato, 11 febbraio 1839), proprietario.
  126. Romeo Bozzetti (San Martino in Beliseto, 25 febbraio 1835), divenne colonnello dell'esercito regolare.
  127. Giovanni Battista Bozzo (Genova, 9 marzo 1841), commerciante.
  128. Candido Bozzola (Legnago, 16 luglio 1835), negoziante panettiere.
  129. Ferdinando Braca (Montanara, ora Cadestefani, 26 febbraio 1835)
  130. Gustavo Giuseppe Braccini (Livorno, 21 marzo 1836), muratore.
  131. Amari Giuseppe Bracco (Palermo, 29 marzo 1829), agente di cambio.
  132. Cesare Braico (Brindisi, 24 ottobre1816 -Roma,1887), di professione medico; dopo l'impresa fu deputato della I legislatura e poi Presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
  133. Prospero Brambilla (Bagnatica, 4 maggio 1839).
  134. Pietro Giuseppe Bresciani (Adrara San Martino, 23 dicembre 1836), notaio.
  135. Vincenzo Briasco (Genova, 22 settembre 1842), tipografo.
  136. Giovanni Edoardo Brissolaro (Bergamo, 7 marzo 1841), agente di studio.
  137. Giovanni Battista Brunialdi (Pojana Maggiore, 3 maggio 1839), residente aTorino, sellaio.
  138. Pietro Bruntini (Bergamo, 14 marzo 1833 - Catanzaro, 6 ottobre 1860), ferito aCalatafimi e aPalermo, morto aCatanzaro a causa delle ferite, filatore.
  139. Filippo Bruzzesi (Torrita, 1834), negoziante.
  140. Giacinto Bruzzesi (Cerveteri, 13 dicembre1822 -Milano, 25 maggio1900), commerciante.
  141. Pietro Bruzzesi (Civitavecchia, 15 ottobre 1832) residente aNew York.
  142. Emilio Buffa (Ovada, 18 novembre 1833 - Torino, 23 dicembre 1875), barbiere.
  143. Jacopo Augusto Bulgheresi (Livorno, 20 giugno 1844), barbiere.
  144. Luigi Bullo (Chioggia, 14 agosto 1829 - Venezia, 17 dicembre 1871)
  145. Federico Buonvicini (Terranegra, 3 ottobre 1839), commissionario e mediatore.
  146. Carlo Burattini (Ancona, 4 marzo 1827 -Camerano, 23 luglio 1870), capitano marittimo.
  147. Antonio Burlando (Genova, 2 dicembre1823 -1895) proprietario.
    Statua ad Antonio Burlando, garibaldino dellaspedizione dei Mille -cimitero monumentale di Staglieno,Genova
  148. Vincenzo Buscemi (Palermo, 21 maggio 1816)
  149. Alessandro Butti (Bergamo, 23 febbraio 1844 - ivi, 8 giugno 1877), calzolaio.
  150. Francesco Buttinoni (Treviglio[53], 16 giugno 1828[53], 12 marzo 1883), residente aTreviglio, Ufficiale.
  151. Emilio Buttironi (Suzzara, 17 marzo 1844), fotografo.
  152. Antonio Butturini (Pescantina, 23 novembre 1826), residente aVerona, agente di farmacia.
  153. Giovanni Buzzacchi (Medole, 15 ottobre 1836 - ivi, 21 gennaio1900), medico e chirurgo, residente aMedole, lasciò momentaneamente gli studi universitari per partecipare alla spedizione dei Mille, combattendo e svolgendo l'attività di medico di campo.

C

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Salvatore Castiglia
Targa ricordo deisarzanesi Cesare Canini e Paolo Raso sulla facciata diPalazzo Roderio
  1. Carlo Caccia (Monticelli d'Oglio, 15 dicembre1838), ufficiale riformato del regio esercito.
  2. Ercole Caccia (Bergamo, 12 agosto1840 - ivi, 20 aprile1861), scrivano.
  3. Ferdinando Cadei (Caleppio, 23 marzo1838 -Calatafimi, 15 maggio1860), farmacista.
  4. Francesco Cafferrata (Genova, 10 marzo1839), imbiancatore.
  5. Domenico Cagnetta (Pavia, 21 luglio1841), possidente e negoziante di legnami.
  6. Benedetto Angelo Cairoli (Pavia, 28 gennaio1825 -Napoli, 8 agosto1889), possidente, deputato al Parlamento e Primo Ministro
  7. Carlo Benedetto Enrico Cairoli (Pavia, 21 febbraio1840 -Villa Glori, 23 ottobre1867) morto combattendo aVilla Glori.
  8. Luigi Cairoli, (Pavia, 9 luglio1838 -Napoli, 18 settembre1860), militare
  9. Pietro Calabresi (Carteno Breno, 4 agosto1837)
  10. Michelangelo Calafiore (Fiumara, 21 gennaio1809 - ivi, 13 luglio1861), ricevitore del lotto.
  11. Giovanni Calcinardi (Brescia, 20 marzo1833), residente inAmerica, medico.
  12. Ercole Enrico Calderini (Bergamo, 23 settembre 1833), impiegato di finanza.
  13. Ignazio Calona (Palermo, 16 settembre1795 -Moncalieri, 3 settembre1864) colonnello nell'esercito.
  14. Salvatore Calvino (Trapani, 25 dicembre1820), segretario generale del Consiglio di Stato, già deputato al Parlamento.
  15. Secondo Giovanni Calzoni (Bione, 17 giugno1840 -Livorno, 3 giugno1919), residente aLivorno, già sottotenente dei volontari.
  16. Giovanni Battista Cambiaghi (Monza, 11 giugno1838), commesso.
  17. Biagio Cambiagio o Cambiaso (Genova, 19 dicembre 1838) residente a Rivarolo
  18. Gaetano Cambiaso (Campomorone, 19 agosto 1840), residente aVerona, mediatore.
  19. Giuseppe Camellini (Reggio Emilia, 3 aprile1834), residente aGenova, sarto.
  20. Venanzio Camici (Colle di Val d'Elsa, 22 dicembre1835), residente aPoggibonsi, caffettiere.
  21. Giuseppe Carlo Campagnuoli (Pavia, 6 novembre1835), residente aMilano, impiegato al Monte di Pietà.
  22. Antonio Campanella (Palermo, 28 febbraio1823 -Arma di Taggia, 6 dicembre1868), morto suicida.
  23. Giovanni Campi (Monticelli d'Ongina, 8 settembre1820), residente aTorino, musicante.
  24. Achille Salvatore Campo (Palermo, 10 settembre1833),capo macchinista del piroscafo "Piemonte".
  25. Giuseppe Baldassarre Campo (Palermo, 23 settembre1830), possidente.
  26. Carlo Antonio Candiani (Milano, 23 luglio1828)
  27. Giuseppe Canepa (Genova, 12 gennaio1834 - ivi, 22 gennaio1876), sottotenente di fanteria.
  28. Bartolomeo Canessa (Rapallo, 14 marzo1839Genova, 23 novembre 1890), residente aGenova, macchinista.[55]
  29. Francesco Serafino Canetta (Oggebbio, 13 dicembre1836), possidente.
  30. Pietro Canfer,rectePietro Canfori (Bergamo, 9 giugno1839Brescia, 30 gennaio1865), suonatore; rimase ucciso in un litigio per strada.
  31. Cesare Canini (Sarzana, 30 marzo1841) residente aFosdinovo.
  32. Gerolamo Cannoni (Grosseto, 27 febbraio1842), residente aRoccalbegna, messo del collettore.
  33. Angelo Maria Cantoni (Mezzano Rondani, 15 ottobre1829 -Firenze 23 dicembre1867), imbiancatore.
  34. Lorenzo Cantoni (Parma, 10 agosto1830), bracciante.
  35. Stefano Canzio (Genova, 3 gennaio1837 -1909), direttore della Società enologica, deputato, sposò Teresa Garibaldi.
  36. Giuseppe Maria Cappelletto (Venezia, 10 luglio1810 - Brescia, 29 settembre1861)
  37. Giuseppe Capitanio (Bergamo, 18 giugno1841 - ivi, 23 febbraio1871), scrivano.
  38. Giovanni Capurro (Genova, 28 dicembre1840), proprietario di locanda.
  39. Giovanni Battista Capurro (Genova, 12 aprile1841), cospiratore repubblicano, dopo l'impresa entrò nell'esercito regolare e fece carriera fino al grado di generale.
  40. Giuseppe Capuzzi (Bedizzole, 25 novembre1825, residente aBrescia, segretario della Biblioteca.
  41. Daniele Carabelli (Gallarate, 1º aprile1839, residente aMilano, fu il trombettiere a Calatafimi, di mestiere argentiere.
  42. Michele Caravaggi (Chiari, 11 luglio1843 -Brescia,1871), lavorante panattiere.
  43. Lorenzo Carbonari (Ancona, 4 giugno1823), marinaio, residente aGrottammare, inabile al lavoro per ferite riportate in guerra.
  44. Raffaele Carbonari (Catanzaro, 21 novembre1812, colonnello del R. esercito a riposo.
  45. Francesco Carbone (Genova, 16 agosto1840), capitano nel17º fanteria.
  46. Luigi Carbone (Sestri Ponente, 20 giugno1837), mastro d’ascia.
  47. Vincenzo Carbonelli (Secondigliano, 20 aprile1822), residente aGenova, medico e deputato al Parlamento.
  48. Natale Francesco Cardinale (Genova, 25 dicembre1840), commesso.
  49. Antonio Caretti (Milano,1836 -Mentana,1867), ufficiale della Guardia Nazionale di Teramo.
  50. Gaetano Carini (Corteolona, 7 agosto1832 -Bovino, 27 luglio1861), capitano nell'esercito.
  51. Giacinto Carini (Palermo,1821- Roma,1880)), generale dell'esercito in disponibilità e deputato al Parlamento.
  52. Fedele Giuseppe Carini (Pavia, 24 febbraio1842), tenente nel 27º fanteria.
  53. Domenico Cariolato (Vicenza, 7 luglio1836), possidente, capitano in pensione.
  54. Francesco Carlutti (Palmanova,1817 -Alba, 24 gennaio1861), orefice
  55. Agostino Giovanni Bernardo Carminati (Bergamo, 20 novembre1837), già ufficiale di stato maggiore delle piazze in aspettativa, per ferite riportate in servizio.
  56. Gaetano Caroti (Toscana), Ufficiale.
  57. Francesco Carpaneto (Genova, 30 agosto1837), commesso.
  58. Antonio Pietro Giulio Carrara (Bergamo, 25 gennaio1842), agente d'affari.
  59. Cesare Carrara (Treviso, 11 novembre1835) -Firenze, 20 febbraio1877), scritturale.
  60. Giuseppe Antonio Luigi Carrara (Bergamo, 1º gennaio1838), calzolaio.
  61. Giuseppe Sante Carrara (Bergamo, 28 marzo1834), mediatore.
  62. Filippo Cartagenova (Genova, giugno1826) -Varazze, 11 febbraio1871)
  63. Antonio Casabona (Genova, 21 giugno1838)
  64. Enrico Raffaele Casaccia (GenovaCalatafimi, 15 maggio1860)
  65. Bartolomeo Emanuele Casaccia (Genova, 23 novembre1829, commissionario.
  66. Alessandro Casali (Pavia, 27 settembre1837 - 4 settembre1877), fittabile.
  67. Enrico Casali (Pavia, 29 luglio1839), agente d'affari.
  68. Nicolò Casassa o Casazza o Casaccia (Isola del Cantone, 11 marzo1839), residente aBuenos Aires, droghiere.
  69. Alessandro Casiraghi (Milano, 25 settembre1841), residente aVarese.
  70. Francesco Tomaso Cassanello (Genova, 19 agosto1842)
  71. Pietro Castagna (Verona, 15 novembre1838), possidente.
  72. Domenico Castagnola (Genova, 7 marzo1839), tappezziere.
  73. Pasquale Natale Castagnoli (Livorno, 5 maggio1842), falegname.
  74. Guido Castaldelli (Massa Superiore, 30 maggio1827)
  75. Egisto Castellani (Milano, 7 dicembre1843), telegrafista al servizio delle ferrovie dell'A. I.
  76. Antonio Castellazzi recte Castellàz (Gosaldo, 28 novembre1840 - Venezia, 24 settembre1878), dopo una vita turbolenta e vari periodi passati in prigione, si stabilì aVenezia; morto allo Ospedale Civile diVenezia, regio pensionato.
  77. Francesco Maria Castellini (La Spezia, 11 novembre1843), oste.
  78. Salvatore Castiglia (Palermo, 10 marzo1819), console generale di Italia aOdessa.
  79. Cesare Castiglioni (fu Luca) (Tradate, 2 giugno1841-Tradate, 21 aprile 1918[56][57]), residente inMilano e Tradate, possidente e imprenditore[57].
    Cesare Castiglioni diTradate
  80. Gaetano Castion (Portogruaro, 24 settembre1820), brigadiere.
  81. Angelo Alessandro Cattaneo (Bergamo, 25 ottobre1839 -Nizza, 5 marzo1870), sottotenente di fanteria.
  82. Angelo Giuseppe Cattaneo (Antegnate[53], 3 aprile1842[53] -Tagliuno, 7 agosto1867)
  83. Bartolomeo Cattaneo (fu Francesco), (Gravedona, 19 ottobre 1847), residente aMilano, orefice.
  84. Francesco Cattaneo (Novi Ligure, 17 ottobre 1835), negoziante.
  85. Telesforo Cattoni (Tabellano, 1º luglio 1841 -Gazoldo, 14 ottobre 1861), dottore in legge.
  86. Crispino Cavallini (Orbetello), fornaio; morì negli scontri di Palermo; a lungo il suo nome non fu incluso negli elenchi.
  87. Gervaso Giuseppe Cavalleri (Milano, 19 giugno 1839), inverniciatore.
  88. Luigi Cavalli (San Nazario, 7 aprile 1839), dottore in legge, possidente, deputato.
  89. Vincenzo Ceccarelli (Roma, 27 maggio 1842), commesso viaggiatore.
  90. Silvestro Cecchi (Livorno, 8 gennaio 1844), corallaio.
  91. Giovanni Cei (Livorno, 1833 - ivi, 1868), facchino.
  92. Giovanni Battista Cella (Udine, 5 settembre 1837 -Udine,1879), avvocato; morto suicida.
  93. Sante Cengiarotti (Caldiero di San Bonifacio, 11 ottobre 1834)
  94. Guglielmo Cenni (Comacchio, 26 febbraio 1817), colonnello a riposo.
  95. Achille Cepollini (Montecalvario-Napoli, 12 agosto 1817), militare, insegnante.
  96. Celestino Cerea (Bergamo, 5 aprile 1840), vetturale.
  97. Angelo Ceresetto (Genova - pressi del fiumeVolturno, 1º ottobre 1860), morto combattendo sulVolturno il 1º ottobre 1860.
  98. Carlo Ceribelli (Bergamo, 11 febbraio 1838), ufficiale in riforma del R. esercito.
  99. Maria Stefano Cervetto (Genova, 17 maggio 1839), tenente nel 51º fanteria.
  100. Bartolomeo Cevasco (Genova, 11 giugno 1817), fuochista sui vapori.
  101. Pasquale Cherubini detto Luigi (Santo Stefano di Piovene, 11 aprile 1827 - Vicenza, 13 ottobre 1870)
  102. Giuseppe Chiesa (Borgo Ticino, 30 gennaio 1839), appartenente alla leva del 1859, inscritto nella 9ª compagnia, 4º reggimento nella Brigata Piemonte, nel luglio 1861 denunciato disertore, condannato in contumacia, amnistiato nel 1872, cessò di essere iscritto nei ruoli dell'esercito.
  103. Liberio Chiesa (Milano, 22 dicembre 1838), già maggiore dell'esercito in ritiro, amputato di una gamba, rimosso dal grado nel 1870 e escluso dall'ordine di fregiarsi la medaglia e di ricevere la pensione a causa della sua attiva partecipazione a manifestazioni antimonarchiche.
  104. Vincenzo Chiossone (Messina, 2 maggio 1827 - 10 febbraio 1871), tenente nell'esercito.
  105. Camillo Chizzolini (Campitello, 6 giugno 1836), possidente e medico.
  106. Alessandro Ciaccio (Palermo, 29 ottobre 1818), possidente.
  107. Ernesto Cicala (Genova, 19 settembre 1834), capitano nel 9º bersaglieri.
  108. Marziano Ciotti (Gradisca, 13 agosto 1839), residente aMontereale Valcellina, commerciante.
  109. Bonaventura Cipriani (Godega, 26 dicembre 1826)
  110. Cesare Augusto Cipriani (Firenze, 6 novembre 1839), scritturale.
  111. Stefano Cocchella (Genova, 26 maggio 1839)
  112. Giuseppe Cocolo (Conegliano, 23 settembre 1840, morto a Milano nel 1861
  113. Carlo Coelli (Castelleone, 13 settembre 1838), medico.
  114. Guido Lorenzo Giovanni Battista Cogito (Acqui, 22 novembre 1841), parrucchiere.
  115. Gaetano Coli o Colli (Budrio, 8 agosto 1835), esercente liquorista.
  116. Antonio Colli.
  117. Angelo Collini (Mantova, 1º settembre 1839), notaio.
  118. Luigi Alberto Colombi (Misano di Gera d'Adda[53], 24 agosto 1839[53] - Crema, 1870), medico.
  119. Donato Colombo (Ceva, 1838, residente a Trapani, professore nelle Regie scuole tecniche.
  120. Gerolamo Colombo (Bergamo, 24 novembre 1840), parrucchiere.
  121. Giovanni Battista Colpi (Padova, 20 giugno 1838), medico e possidente.
  122. Cesare Comi (Trescorre, 11 marzo 1844), tenente nel 30º reggimento fanteria.
  123. Bartolomeo Compiano (Genova, 7 novembre 1841)
  124. Carlo Conti (Carvico, 14 marzo 1836), residente a Bergamo, scrivano.
  125. Demetrio Conti (Loreto, 23 dicembre 1837), era un marinaio; dopo divenne regio impiegato nel Bagno penale.
  126. Lino Conti (Brescia, 23 settembre 1825), commerciante.
  127. Luigi Antonio Conti (fu Fermo) (Sondrio, 21 ottobre1839), ivi residente, commesso di studio.
  128. Silvio Contro (Cologna Veneta, 22 aprile 1841), capitano di fanteria.
  129. Enrico Copello (Genova, 22 gennaio 1844, commerciante.
  130. Giuseppe Copler (Tagliuno, 14 settembre 1829), mugnaio e poi burattinaio e suonatore ambulante.
  131. Antonio Giuseppe Corbellini (Borgarello, 25 luglio 1843), fittabile e veterinario non esercente.
  132. Marco Corona Marchi (Forno di Zoldo, 20 agosto 1827 - 20 marzo 1861), sarto e cocchiere.
  133. Francesco Cortesi (Sala Baganza, 18 agosto 1833)
  134. Francesco Corti (Bergamo, 8 febbraio 1841), filatore.
  135. Valentino Cossio (Talmassons, 13 aprile 1843)
  136. Marco Cossovich (Venezia, 28 gennaio 1824), regio pensionato.
  137. Giacomo Costa (Rovereto, 23 luglio 1834), mugnaio.
  138. Giuseppe Costa (Genova, 14 marzo 1840), cuoiaio.
  139. Giuseppe Costa (Genova, 20 novembre 1827 - ivi, 17 agosto 1871), macchinista.
  140. Massimiliano Costetti (Reggio Emilia, 15 settembre 1840), sarto.
  141. Giovanni Paolo Cova (Milano, 18 marzo 1840)
  142. Paolo Covini (Pavia, 26 maggio 1837), possidente e medico.
  143. Giuseppe Romeo Covioli (Bergamo, 13 maggio 1839), stampatore.
  144. Angelo Enrico Crema (Cremona, 17 marzo 1836 - ivi, 9 febbraio 1867).
  145. Gio.Battista Crescini (Ludriano, 24 gennaio 1839), scrivano.
  146. Rizzardo Paolo Crescini (Bergamo, 2 luglio 1841), tipografo.
  147. Francesco Crispi (Ribera, 16 ottobre 1818), cospiratore, avvocato, deputato al Parlamento, Primo Ministro.
  148. Cesare Cristiani (Livorno, 17 dicembre 1841), tipografo.
  149. Giacomo Cristofoli (Clusone, 25 febbraio 1842), ragioniere e possidente.
  150. Pietro Angelo Cristofoli (San Vito al Tagliamento, 16 luglio 1841), medico chirurgo.
  151. Giovanni Battista Cruciani (Foligno, 4 gennaio 1842), disertore dell'esercito pontificio, fu con Garibaldi anche a Bezzecca e Monterotondo; poi fece il fabbricante di paste.
  152. Francesco Luigi Cucchi (Bergamo, 17 dicembre 1834), con Francesco Nullo fu il principale artefice degli arruolamenti a Bergamo; gravemente ferito a Palermo; fu poi deputato al Parlamento.
  153. Giovanni Curtolo (Feltre, 11 luglio 1839), scrivano privato.
  154. Francesco Raffaele Curzio (Turi, 23 dicembre 1822 -Firenze, 7 febbraio 1901), avvocato.

D

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  1. Luigi Daccò (Marcignago, 15 febbraio 1838), ingegnere e benestante, inscritto nella Tesoreria di Pavia.
  2. Pietro Dagna (Pavia, 16 marzo 1842), subeconomo dei Benefizi vacanti.
  3. Carlo Dall'Ara (Rovigo, 18 febbraio 1835), ufficiale provinciale.
  4. Vincenzo Dalla Santa (Padova, 1º agosto 1827 -Bezzecca, 21 luglio 1861) agente privato.
  5. Antonio Dalla Palù (Vicenza, 24 novembre 1824), ex-maggiore pensionato.
  6. Luigi Enrico Dall'Ovo (Bergamo, 8 gennaio 1821), colonnello comandante il 12º fanteria.
  7. Lipidio Damaso (Verona, 10 dicembre 1826 - Monza, 23 ottobre 1861)
  8. Pietro Lorenzo Damele (Diano Castello, 13 aprile 1837), commissionario.
  9. Giovanni Maria Damiani (Piacenza, 15 ottobre 1832), rappresentante l'Agenzia Stefani.
  10. Domenico Damis (Lungro, 24 febbraio 1824), colonnello nell'esercito.
  11. Giuseppe Dancona (Venezia, 29 dicembre 1838 -Villa San Giovanni, 1861)
  12. Stefano Rocco Dapino (Genova, 21 febbraio 1841), già luogotenente nel 23º fanteria, negoziante.
  13. Luigi De Amezzaga (Genova, 30 novembre 1833), già capitano infant. Marina.
  14. Giuseppe Debiasi (Pugliola, 23 novembre 1828), marinaio.
  15. Giacomo Deboni (Feltre -Pastrengo, 20 giugno 1871)
  16. Giuseppe Francesco de Col (fu Felice) (Bellano, 11 agosto1819), residente inComo, giornaliere.
  17. Luigi De Col (Venezia, 12 dicembre 1838), regio pensionato.
  18. Giovanni Defendi (Lurano[53], 3 ottobre 1834[53]), portinaio.
  19. Carlo De Ferrari (Sestri Levante, 1º ottobre 1833), albergatore.
  20. Lorenzo Del Campo (Genova, 1º dicembre 1835), pescivendolo.
  21. Giuseppe Del Chicca (Bagni San Giuliano, 9 maggio 1842), funaiuolo.
  22. Alessandro Del Fà (Livorno, 22 dicembre 1838)
  23. Luca Giovanni Battista Delfino (Genova, 1807 - ivi, 20 febbraio 1865)
  24. Andrea Della Casa o Della Casagrande (Genova, 26 luglio 1836), commerciante.
  25. Giovanni Della Casa o Della Casagrande (Genova, 11 gennaio 1842), già sottotenente nel 59º fanteria.
  26. Ignazio Della Cella (Genova, 30 luglio 1835 - 25 ottobre 1870)
  27. Carlo Pompeo Della Torre (Milano, 13 agosto 1831), cameriere.
  28. Ernesto Della Torre (Adro, 26 marzo 1844), già sottotenente nell'11º fanteria, commissionario.
  29. Natale Cesare Della Vida (Livorno, 25 dicembre 1831), calzolaio.
  30. Giovanni Battista Delle Piane (Genova, 25 giugno 1839)
  31. Michele Del Mastro (Ortodonico, 6 marzo 1827 - Palermo, 1º giugno 1860)
  32. Raffaele Francesco Paolo Del Mastro (Ortodonico, 9 maggio 1825), proprietario.
  33. Giulio Giuseppe Delucchi (San Pier d'Arena, 7 novembre 1841), scrittore.
  34. Luigi Delucchi (Montoggio, 1º luglio 1836)
  35. Francesco De Maestri (Spotorno, 18 ottobre 1826 –Savona, marzo 1876), capitano dei veterani.
  36. Bonaventura Domenico De Marchi (Malo, 21 febbraio 1831), farmacista.
  37. Germano De Martini.
  38. Tito De Micheli (Genova, 7 febbraio 1842), capitano nel 42º fanteria.
  39. Giovanni Battista De Negri (Genova, 3 febbraio 1842), ivi residente.
  40. Alberto De Nobili (Corfù, 12 maggio 1837 –Catanzaro, 5 novembre 1861), barone.
  41. Nicola De Palma (Milazzo, 1812 –Torre del Greco, 6 luglio 1861)
  42. Cesare De Paoli (Pozzoleone, 24 gennaio 1830), docente privato.
  43. Luigi De Pasquali (Genova, 17 settembre 1823), marinaio.
  44. Basilio Emilio Desiderati (Mantova, 1840 - Brescia, 8 gennaio 1861), panettiere.
  45. Giovanni Antonio De Stefanis (Castellamonte, 18 luglio 1832), maggiore nell'esercito.[58]
  46. Carlo De Vecchi (Copiano, 3 novembre 1842)
  47. Rodolfo De Witt (Orbetello, 13 aprile 1841), scritturale.
  48. Ippolito De Zorzi (Vittorio, 18 aprile 1839), possidente.
  49. Giuseppe Dezza (Melegnano, 23 febbraio 1830), tenente generale, comandante la divisione di Milano, aiutante di campo onorario di S. M., e deputato al Parlamento.
  50. Giuseppe Di Cristina (Palermo, 14 febbraio 1821 -Altarello di Baida, 18 agosto 1867)
  51. Vincenzo Di Franco (Palermo, 4 febbraio 1819), impiegato al Genio militare.
  52. Gio.Battista Di Giuseppe (Santa Margherita di Belice, 17 gennaio 1816), maggiore pensionato.
  53. Giuseppe Dilani (Bergamo, 14 ottobre 1839 -Monte Suello, 4 luglio 1866), macellaio.
  54. Eugenio Dionese (Vicenza, 15 ottobre 1837), già luogotenente.
  55. Corrado Dodoli (Livorno, 14 aprile 1838),navicellaio; acceso repubblicano, dopo la spedizione subì un processo per un delitto politico; nel 1870 partecipò anche alla spedizione nei Vosgi.
  56. Angelo Dolcini (Bergamo, 28 agosto 1838), falegname.
  57. Angelo Enrico Donadoni (Bergamo, 12 giugno 1840), negoziante.
  58. Angelo Donati (Padova, 2 ottobre 1843), industriante.
  59. Carlo Donati (Treviglio[53], 1835[53] - Milano, 4 gennaio 1865)
  60. Pietro Donegani (Brescia, 13 dicembre 1831), armaiolo.
  61. Andrea Donelli (Castel Ponzone, 26 settembre 1829 - Milano, 15 maggio 1868)
  62. Angelo Paolo Donizzetti (Ossanesga, 8 aprile 1843), fabbricante di organi.

E

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  1. Augusto Elia (Ancona, 4 settembre1829), tenente colonnello pensionato e deputato al Parlamento.
  2. Enea Ellero (Pordenone, 9 settembre1840), avvocato.
  3. Filippo Erba (Milano, 3 febbraio1834-Gorgonzola, 8 dicembre1905) possidente.
  4. Gaetano Angebrico Erede (Genova -Milazzo, 20 giugno1860), studente, morto in battaglia.
  5. Francesco Luigi Escoffié (Torino, 26 aprile1837 -Calatafimi, 15 maggio1860)
  6. Giovanni Antonio Esposito Merli Deluviani (Treviglio[53], 9 luglio1839[53]), scrivano.
  7. Paolo Emilio Evangelisti (Genova, 17 gennaio1840), commerciante.

F

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  1. Luigi Fabio (Pavia, 26 gennaio1836), già luogotenente di fanteria, impiegato al civico Spedale.
  2. Eugenio Fabi (Ancona, 9 giugno 1838 –Ascoli Piceno, 3 giugno 1905), nostromo, il suo nome venne inserito nell’elenco dei Mille solo nel 1884.
  3. Placido Fabris (Povegliano, 3 gennaio1839), maggiore, possidente.
  4. Onesto Faccini (Lerici, 10 luglio1828), marinaio, poi calzolaio.
  5. Baldassarre Faccioli (Montagnana, 5 agosto1841 -Fiesso Umbertiano, 17 settembre1866), dottore in matematica e luogotenente d'artiglieria.
  6. Alessandro Antonio Fachetti (Bergamo, 12 aprile1812), ferito a Calatafimi, possidente, già sottotenente dei veterani d'Asti in pensione.
  7. Giovanni Battista Fachetti (Brescia, 4 giugno1841), domestico.
  8. Giuseppe Fanelli (Montecalvario, 15 ottobre1827 -Napoli, 5 gennaio1877) deputato, membro della I Internazionale, seguace di Bakunin.
  9. Giovanni Battista Fantoni (Legnago, 4 giugno1840), già sottotenente nel 35º fanteria, cassiere della Banca agricola diPiombino.
  10. Antonio Fantuzzi (Pordenone, 5 maggio1833 -Torino, 11 aprile1865), barbiere.
  11. Alfredo Fanucchi (Salviano -Capua,1860)
  12. Paolo Federico Fasce (Genova -Calatafimi, 15 maggio 1860).
  13. Andrea Fasciolo (Genova, 31 maggio1839), tenente di fanteria.
  14. Alessandro Fasola (Novara, 28 febbraio1799), capitano nel 1º reggimento del treno a riposo.
  15. Antonio Fattore Biotton (Castello Tesino, 18 marzo1826)
  16. Giuseppe Fattori (Ostiano, 2 luglio1839)
  17. Giovanni Marsilio Feriti (Brescia, 3 ottobre1841 - 28 gennaio1861)
  18. Filippo Ferrari (Varese Ligure, 15 agosto1836), filogranista. In giovane età aderì al movimento dellaGiovine Italia. Arruolatosi nella spedizione Garibaldina sbarcò aMarsala in data 11 maggio 1860 e partecipò alla presa della città e alle successive battaglie in terra di Sicilia. Il 2 agosto 1860 venne promosso al grado di "Sottotenente di Fanteria" dalla "Segreteria di Stato della Guerra" della città di Palermo.
  19. Pietro Giacomo Ferrari (Brescia, 20 marzo1836 - ivi, 27 settembre1863)
  20. Giovanni Domenico Ferrari (Napoli, 3 gennaio1805), già luogotenente di vascello di stato maggiore.
  21. Paolo Ferrari (Brescia, 2 luglio 1820), tenente pensionato.
  22. Pietro Ferrari (Bergamo, 5 agosto 1843 - ivi, 28 agosto 1867)
  23. Felice Ferrighi (San Clemente di Valdagno, 5 gennaio 1831 - Cremona, 20 ottobre 1861).
  24. Ettore Filippini (Venezia, 30 gennaio 1841), impiegato ferroviario.
  25. Giovanni Battista Fincato (Treviso, 19 giugno 1828), parrucchiere.
  26. Domenico Finocchietti (Genova, 16 maggio 1830), fu tenente nel 54º fanteria, poi negoziante.
  27. Pietro Fiorentini (Verona, 28 giugno 1825 -Milano, 28 dicembre 1861)
  28. Edoardo Fiorini (Cremona, 10 dicembre 1835)
  29. Pietro Firpo (Genova, 8 gennaio 1838), commerciante.
  30. Giuseppe Flessati (Cerea, 9 maggio 1830 -Legnago, 14 marzo 1861)
  31. Luigi Fogliati (Molvena, maggio 1820 -Maddaloni, 1º ottobre 1860), orefice.
  32. Marco Folin (Venezia, 12 marzo 1831), muratore.
  33. Giuseppe Fontana (Trento, 12 novembre 1824), commerciante.
  34. Giovanni Foresti (Pralboino, 18 aprile 1842), impiegato ferroviario.
  35. Luigi Formiga (Mantova, 25 novembre 1840), operaio.
  36. Arcangelo Fornarolli (? 1840 -Donada (RO), 1928), bonificatore e proprietario terriero
  37. Antonio Forni (Palermo, 17 gennaio 1806), maggiore delle piazze in riposo.
  38. Luigi Forni (Pavia, 1837 - ivi, 8 aprile 1861)
  39. Giovanni Fossa (Genova, 28 ottobre 1838)
  40. Guglielmo Franzoni (Parma, 26 gennaio 1842), bracciante.
  41. Paolo Frascada Belfiore (Vigevano, 22 maggio 1840)
  42. Francesco Frediani (Massa, 14 maggio 1829), già sottotenente nei bersaglieri, impiegato postale egiziano alCairo, iscritto nella tesoreria di Lecce.
  43. Antonio Bartolomeo Frigo (Montebello Vicentino, 7 aprile 1832), albergatore.
  44. Giovanni Froscianti (Collescipoli, 20 novembre 1811), possidente; stretto collaboratore di Garibaldi.
  45. Angelo Luigi Fumagalli (Bergamo, 20 giugno 1838), ([Milano]), 1900, meccanico.
  46. Antonio Fumagalli (Bergamo, 15 gennaio 1842 -Napoli, 24 maggio 1861), sottotenente nel 19º fanteria.
  47. Angelo Enrico Fumagalli (Senago, 13 settembre 1826 - 21 novembre 1869)
  48. Giuseppe Fusi (Pavia, 11 novembre 1840), commesso di studio.
  49. Vincenzo Fuxa (Palermo, 28 gennaio 1820), già maggiore di fanteria in aspettativa, ivi residente, impiegato allo Stabilimento agricolo.
  50. Ferdinando Franchini Tonoli (Trobiolo diRoè Volciano 1841, soldato garibaldino, combattente dal 27 maggio 1860. Marzala. Contadino.

G

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Gramignano Efisio
  1. Raffaele Gabrielli (Roma, 30 gennaio 1835)
  2. Francesco Gadioli (Libiola, 16 febbraio 1839), iscritto sulla Tesoreria di Roma, cameriere.
  3. Antonio Gaffini (Milano, 27 novembre 1832), domestico.
  4. Eugenio Gaffuri (fu Fortunato) (Brivio, 21 ottobre1830Bergamo, 1871), inquadrato nell'VIII Compagnia perché residente a Bergamo.
  5. Federico Gagni (Bergamo, 11 dicembre 1837), fruttivendolo.
  6. Antonio Alessandro Galetto (Genova, 30 ottobre 1838)
  7. Sebastiano Galigarsia (Favignana, 28 ottobre 1820 - Calatafimi, 15 maggio 1860), era un fornaio costretto ad anni esilio per le sue idee. Rivide Favignana a bordo del "Lombardo", ma non riuscì a tornare a casa.
  8. Giacinto Galimberti (Milano, 5 luglio 1832 -Cantù, 17 novembre 1869), impiegato alla cassa di risparmio.
  9. Giuseppe Carlo Galimberti (Milano, 10 gennaio 1834), agente commerciale.
  10. Carlo Galli (Pavia, 16 novembre 1837), cambia valute.
  11. Giovanni Battista Galleani (Genova, 1º febbraio 1843), commerciante.
  12. Luigi Francesco Galleani (Genova, 15 agosto 1840 -Napoli, 3 ottobre 1860), luogotenente di stato maggiore (divisione Sirtori).
  13. Pietro Galloppini (Borgosesia, 25 marzo 1839), cameriere d'albergo.
  14. Barnaba Gamba (Zogno, 15 maggio 1824 -Bergamo, 5 giugno 1861)
  15. Giuseppe Gambino (Voltri, 1838 -Genova, 1861)
  16. Emanuele Gandolfo (Genova, 12 febbraio 1841), commerciante.
  17. Guido Garbinati (Vicenza, 1837 - ivi, 1 marzo 1874), agente privato
  18. Gaetano Garibaldi (Genova, 21 maggio 1840)
  19. Giovanni Stefano Agostino Garibaldi (GenovaPalermo, 27 maggio 1860)
  20. Giuseppe Garibaldi (Nizza, 4 luglio1807 -Caprera, 2 giugno1882),agricoltore,deputato alla Camera, generale comandante dellaSpedizione dei Mille.
  21. Menotti Garibaldi (Mostardas, 22 settembre 1840), figlio maggiore del generale Garibaldi; fu deputato al Parlamento.
  22. Giovanni Garibaldo (Genova, 24 ottobre 1838 - 6 maggio 1871)
  23. Giuseppe Marino Garibotto (Genova, 4 agosto 1840)
  24. Giovanni Andrea Gasparini (Carrè, 8 marzo 1831), medico chirurgo non esercente.
  25. Giovanni Battista Gasparini (Sandrigo, 17 marzo 1836), tenente nell'esercito.
  26. Cesare Gastaldi (Neviano degli Arduini, 15 marzo 1838), bracciante.
  27. Giuseppe Giovanni Battista Gastaldi (Porto Maurizio, 24 maggio 1833), capitano marittimo.
  28. Cesare Gattai (Livorno? –Calatafimi, 15 maggio 1860)
  29. Stefano Gatti (Mantova, 24 settembre 1840-Ferrara, 29 aprile 1918), capitano nell'esercito e senatore.
  30. Giovanni Costanzo Zaccheo Gattinoni (Bergamo, 10 luglio 1837 -Palermo, 29 maggio 1860)
  31. Daniele Gazzo (Padova, 5 novembre 1821 - tragitto da Messina a Napoli, 1º ottobre 1860)
  32. Domenico Gera (Longare, 1844 -Milano, 20 settembre 1870)
  33. Omero Gerard (Livorno?, 1835 - ivi, 23 novembre 1861)
  34. Giuseppe Gervasio (Genova, 3 marzo 1837 - ivi, 14 gennaio 1871), macchinista
  35. Luigi Ghidini (Bergamo, 15 settembre 1839 - ivi, 20 agosto 1867)
  36. Giovanni Battista Ghiglione (Genova, 14 settembre 1838), sottotenente nel 3º granatieri a riposo.
  37. Francesco Antonio Ghigliotti (Genova, 7 novembre 1829), parrucchiere.
  38. Goffredo Ghirardini (Asola, 27 febbraio 1841 - 1913), notaio.
  39. Giuseppe Ghislotti (Comun Nuovo[53], 29 novembre 1841[53]), avvocato.
  40. Pietro Giacomelli (Noventa Vicentina, 4 agosto 1836 -Tribano 1º giugno 1908), capitano medico.
  41. Nicola Giambruno (Genova, 8 agosto 1839)
  42. Raffaele Felice Gianfranchi (Genova, 13 gennaio 1841)
  43. Angelo Giuseppe Gilardelli (Pavia, 1837 - Palermo 1860)
  44. Girolamo Gilieri (Porto Legnago, 11 luglio 1825 -Palermo, 1860)
  45. Giovanni Giola (Alessandria il 13 novembre 1814, residente a Torino, giornaliere.
  46. Giovanni Girolamo Giudice (Codevilla, 14 marzo 1829 - fiumePo, 2 novembre 1862), sottotenente di fanteria.
  47. Luigi Giovanni Giulini (Cremona, 31 maggio 1835), ingegnere nelle ferrovie, inquadrato nell'VIII Compagnia perché residente a Bergamo.
  48. Egisto Edoardo Giunti (Livorno, 13 luglio 1832), legatore di libri.
  49. Giuseppe Ambrogio Giupponi (Seriate, 26 maggio 1838)[59], possidente.
  50. Giovanni Giuriolo (Arzignano, 2 aprile 1839), avvocato.
  51. Giuseppe Giusta (Asti, 25 dicembre 1832), tenente nel 69º fanteria.
  52. Giuseppe Gnecco (Genova, 1824 -Talant, 29 gennaio 1871)
  53. Coriolano Gnesutta (Latisana, 9 maggio 1839), fornaio.
  54. Ermogene Gnocchi (Ostiglia, 18 gennaio 1819), pensionato, già luogotenente nel treno.
  55. Domenico Goglia (Pozzuoli, 25 marzo 1830 -Pozzuoli, 25 novembre 1912), capitano commissario nell'esercito.
  56. Antonio Goldberg (Pest?, 1826? - Sorrento o Salerno?, 1862?)
  57. Giuseppe Gorgoglione (Genova, 29 novembre 1840), ebanista.
  58. Pietro Gotti (Bergamo, 10 ottobre1841), vetturale.
  59. Giuseppe Grafigna (Genova, 22 aprile1826), oste.
  60. Leonardo Gramaccini (Senigallia, 4 gennaio1827), calzolaio.
  61. Stefano Efisio Gramignano (Cagliari, 4 maggio 1833), macchinista.
  62. Innocente Gramignola (Robecco d'Oglio, 11 aprile1834 - Peschiera,1868), capitano nel 31º fanteria.
  63. Francesco Grandi (Tempio, 5 luglio 1842 -Roma, 1934), intarsiatore.
  64. Giovanni Granucci (Calci, 13 dicembre 1838 -Lamon, 1º dicembre 1914), tenente colonnello della milizia mobile.
  65. Giovanni Battista Giuseppe Griggi (Pavia, 17 gennaio 1834), segretario nell'Intendenza di Finanza.
  66. Edoardo Griguolo Basso (Chioggia, 27 novembre 1840)
  67. Emilio Gritti (Cologno al Serio[53], 2 dicembre 1843[53]), tenente nel regio esercito.
  68. Giacomo Griziotti (Corteolona, 11 maggio 1823 -Arena Po, 20 novembre 1871), colonnello nell'esercito.
  69. Carlo Grosso (Cuorgnè, 1842 -Santa Maria Capua Vetere, settembre 1860)
  70. Giuseppe Gruppi (Pavia, 20 aprile 1840), impiegato privato.
  71. Giuseppe Enrico Gualandris (Almenno San Bartolomeo, 8 ottobre 1822), disegnatore.
  72. Francesco Guarnaccia (Venezia, 21 luglio 1832)
  73. Carlo Guazzoni (Brescia, 7 aprile 1841), rigattiere.
  74. Carlo Guida (Soresina, 3 ottobre 1840), studente; poi ingegnere.
  75. Antonio Guidolin (Castelfranco Veneto, 9 novembre 1833)
  76. Luigi Gusmaroli (Mantova, 28 maggio 1811 -La Maddalena, 27 febbraio 1871), ex-sacerdote.
  77. Giuseppe Guzzago (Sant'Alessandro, 31 maggio 1842), macellaio.

H

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Bergamo 1910. L'ex capitanoEttore Filippini ad un raduno dei reduci dei Mille
  1. Edoardo Herter (Treviso, 2 febbraio1834,Tapalquè, 12 dicembre 1889), medico, emigrato in Patagonia.

I

[modifica |modifica wikitesto]
  1. Francesco Imbaldi (Milano, 10 marzo1835 -Palermo, 25 giugno1860)
  2. Natale Agostino Giuseppe Imperatori (Lugano, 1º aprile1830) - 30 giugno1909, cartolaio a Lugano, dopo l'impresa tentò un attentato a Napoleone III[60].
  3. Alessandro Angelo Incao (Costa di Rovigo, 9 giugno1837), albergatore.
  4. Carlo Luigi Invernizzi (Bergamo, 9 febbraio1827), scrivano.
  5. Pietro Gerolamo Invernizzi (Bergamo, 29 giugno1833), libraio.
  6. Enrico Isnenghi (Rovereto, 7 luglio1831), orologiaio, inquadrato nell'VIII Compagnia perché residente a Bergamo.

L

[modifica |modifica wikitesto]
  1. Giuseppe La Masa (Trabia, dicembre1819), generale in riposo.
  2. Stanislao Lamenza (Saracena, 3 gennaio1812 -Palermo, 27 maggio1860), dopo i moti del 1848, aveva subito oltre dieci anni di detenzione nei bagni penali; morì in combattimento.
  3. Giulio Cesare Lampugnani (Nerviano, 3 marzo1827 - Palermo, ottobre 1860)
  4. Giuseppe Lampugnani (Milano, 26 febbraio1836), cameriere.
  5. Angelo Domenico Lavezzi (Belgioioso, 20 febbraio1827 -Arena Po, 10 ottobre1871)
  6. Giorgio Lazzarini (Livorno, 13 dicembre1840), fornaio.
  7. Giovanni Battista Lazzaroni (Bergamo, 31 dicembre1836), falegname.
  8. Giuseppe Leonardi (Riva di Trento, 6 giugno1840), scrivano presso uno studio di notaio.
  9. Angelo Salvatore Lerna (Martina Franca, 6 maggio1840), scultore e pittore locale.
  10. Tommaso Sante Lertora (Genova, 1º novembre1836 - ivi, 10 luglio1877), oste.
  11. Giovanni Lighezzolo (Posina, 25 giugno1833 - Palermo, 11 giugno1861)
  12. Giuseppe Lippi (Motta di Livenza, 24 agosto1837)
  13. Venceslao Lorenzi (Bergamo, 18 novembre1824 - 12 novembre1871), paratore di chiese.
  14. Alessandro Lucchini (Bergamo, 5 aprile1841), agente di negozio.
  15. Giuseppe Giovanni Battista Lucchini (Bergamo, 20 settembre1841), impiegato notarile.
  16. Agostino Lurà (Bergamo, 2 gennaio1842), era un capomastro; divenne un ricco imprenditore edile.
  17. Giovanni Battista Lusiardi (Acquanegra Cremonese, 22 luglio1831 - 3 agosto1871)
  18. Riccardo Luzzatto (Udine, 4 febbraio1842), studente, poi avvocato e deputato.

M

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Bartolomeo Marchelli (1895 ca.)
La tomba diStefano Elia Marchetti eFrancesco Nullo aChrzanów, inPolonia
Giacomo Medici
Nicolò Mignogna
Francesco Montanari
Carlo Mosto
  1. Guglielmo Macarro (Sassello, 24 aprile 1841), negoziante.
  2. Ferdinando Maestroni (Soresina, 19 settembre 1838), studente, poi ingegnere e possidente.
  3. Luigi Jacopo Maffioli (Livorno, 1830 - 22 aprile 1870), facchino.
  4. Giovanni Maggi (Treviglio[53], 2 novembre 1841[53]), meccanico.
  5. Carlo Giuseppe Magistretti (Milano, 1833 -Genova, 31 luglio 1860)
  6. Giuseppe Magistris (Budrio, 11 aprile 1819 - ivi, 3 maggio 1868), barbiere.
  7. Francesco Magliacani (Castel del Piano, 12 giugno 1842), cuoco.
  8. Luigi Magni (Parma, 8 febbraio 1840)
  9. Michele Magnoni (Rutino, 2 dicembre 1829), proprietario; appartenente a una famiglia di cospiratori.
  10. Alessio Maironi (Bergamo, 28 dicembre 1841 - Calatafimi, 1860)
  11. Eugenio Maironi (Bergamo, 11 settembre 1830) sottotenente nel 61º fanteria, possidente.
  12. Achille Majocchi (Milano, 3 novembre 1821), perse un braccio a Calatafimi, tenente colonnello e poi deputato al Parlamento.
  13. Luigi Malatesta (Genova, 9 febbraio 1832)
  14. Pietro Malatesta (Genova, 4 gennaio 1837 -Alessandria d'Egitto, 18 febbraio 1877)
  15. Moisè Maldacea (Foggia, 1822), divenne tenente colonnello dell'esercito.
  16. Carlo Malinverno (Calvatone, 4 marzo 1816), panettiere.
  17. Rosalia Montmasson (Saint-Jorioz, 12/6/1825 -Roma 10/11/1904), nativa nellaSavoia al tempo parte del regno di Sardegna (il territorio annesso allaFrancia nel 1861, poco prima della spedizione) e moglie diFrancesco Crispi, poi ripudiata; fu l'unica donna a far parte della spedizione.
  18. Giovanni Enrico Mamoli (Lodi Vecchio, 25 giugno 1839)
  19. Filippo Manci (Povo, 1839 -Milano, 8 luglio 1869), possidente, morto in manicomio.
  20. Pasquale Giovanni Mannelli (Livorno, 26 agosto 1835), muratore.
  21. Giovanni Battista Manenti (Chiari, 26 novembre 1840)
  22. Pietro Leopoldo Manenti (Vidigulfo, 12 febbraio 1839), negoziante.
  23. Giorgio Manin (Venezia, 5 maggio 1831), colonnello di stato maggiore pensionato, figlio del più notoDaniele.
  24. Augusto Manneschi (Siena, 1826)
  25. Antonio Mantovani (San Martino dall'Argine, 13 novembre 1828), capitano pensionato.
  26. Achille Mapelli (Monza, 6 dicembre 1840), studente, poi avvocato e deputato.
  27. Clemente Mapelli (Bergamo, 17 ottobre 1843)
  28. Luigi Marabello (Vicenza, 11 maggio 1821)
  29. Angelo Marabotti (Pisa, 9 febbraio 1839), carraio.
  30. Giacomo Maragliano (Genova, 23 luglio 1834), commerciante.
  31. Giuseppe Marenesi (Bergamo, 30 ottobre 1830), impiegato ferroviario.
  32. Bartolomeo Marchelli (Ovada, 24 agosto 1834 -Nervi, 16 febbraio 1903), prestigiatore girovago.
  33. Giovanni Marchesi (Genova, 8 agosto 1834), garzone droghiere.
  34. Giovanni Battista Marchesi (Torre de' Roveri, 15 giugno 1841), calzolaio.
  35. Pietro Samuele Marchesi (Covo[53], 5 luglio 1836[53] -Golasecca, 22 luglio 1871)
  36. Luciano Marchesini (VicenzaCalatafimi, 1860), barbiere.
  37. Stefano Elia Marchetti (Bergamo, 10 settembre 1839 -Chrzanów, 7 maggio 1863) morì nel corso della spedizione di volontari in Polonia conFrancesco Nullo.
  38. Giuseppe Marchetti (Chioggia, 24 agosto 1849 –Napoli, 16 maggio 1877), il più giovane partecipante alla spedizione; morì molto giovane di tisi.
  39. Luigi Giuseppe Marchetti (Ceneda-Vittorio - futuraVittorio Veneto, 29 marzo 1816 -Campo Ligure, 1861), medico; padre del precedente.
  40. Gerolamo Marcone (Genova, 1822 - ivi), già luogotenente nei veterani a riposo.
  41. Giuseppe Marconzini (Ronco all'Adige, 27 aprile 1837), agente di campagna.
  42. Giuseppe Francesco Margarita (Cuggiono, 25 gennaio 1841), studente, poi medico.
  43. Gerolamo Margheri (Sarteano, 29 gennaio 1841 -Massa Marittima, 1865)
  44. Giovanni Battista Marin (Conegliano, 27 luglio 1833), calzolaio.
  45. Desiderio Lorenzo Mario (Marsiglia, 12 marzo 1838), maestro di scuola privata.
  46. Luigi Martignoni (Lodi, 7 maggio 1827 –Calatafimi, 31 maggio 1860)
  47. Clemente Martinelli (Milano, 8 aprile 1837 - Calatafimi, 15 maggio 1860)
  48. Ulisse Martinelli (Viadana, 31 ottobre 1839), domestico.
  49. Gaetano Mascolo (Casola di Napoli, 12 febbraio 1828 - ivi, 21 marzo 1871) bottaio e cospiratore.
  50. Giuseppe Masnada (Ponte San Pietro, 26 febbraio 1816 - ivi, 19 novembre 1861)
  51. Giovanni Battista Maspero (fu Pietro), (Como, 12 maggio1835 -Milano, 17 gennaio1861), regio impiegato
  52. Angelo Mattioli (Parma, 12 agosto 1837, bracciante.
  53. Domenico Mauro (San Demetrio Corone, 17 dicembre 1812 -Firenze, 14 gennaio 1873),cospiratore, esule e letterato; dopo la spedizione fu deputato al Parlamento.
  54. Raffaele Michele Mauro (Cosenza, 23 ottobre 1814), possidente; fratello del precedente.
  55. Antonio Mayer (Orbetello, 28 luglio 1837), caffettiere.
  56. Giuseppe Mazzola (Bergamo, 20 dicembre 1840), orefice.
  57. Ferdinando Mazzoli (Venezia, 19 maggio 1837), regio pensionato.
  58. Luigi Mazzucchelli (fu Giuseppe), (Cantù, 15 gennaio1834), residente a Como, avvocato, già capitano nel 44º fanteria.
  59. Alessandro Natale Medici (Bergamo, 24 dicembre 1840)- (Oneglia, 31 luglio1889), commerciante
  60. Antonio Medicina (Genova, 30 marzo 1814 - ivi, 26 settembre 1860)
  61. Marco Melchiorazzo (Bassano, 24 marzo 1840), scrivano privato.
  62. Gustavo Meneghetti (Treviso, 30 novembre 1841 - ivi, 13 novembre 1861)
  63. Domenico Menin (Camponogara, 8 ottobre 1843), studente; poi ingegnere.
  64. Cesare Menotti (Modena?)
  65. Domenico Merello (Genova, 24 marzo 1828 -Albissola Marina, marzo 1877)
  66. Francesco Antonio Merigone (Gibilterra, 18 aprile 1836), operaio di fonderia.
  67. Augusto Merighi (Mirandola, 17 ottobre 1836 -Castelleone 23 agosto 1920), negoziante.
  68. Alfio Merlino (Reggio Calabria, 24 maggio 1818), caffettiere.
  69. Leopoldo Meschini (Sarteano, 14 febbraio 1828), già fornaciaio, ora venditore di mignatte.
  70. Stefano Giuliano Messaggi (Milano[53], 21 maggio 1840[53] - Custoza, 24 giugno 1866), luogotenente nei granatieri, era di famigliatrevigliese[53] morì durante labattaglia di Custoza, pluridecorato.
  71. Giulio Pietro Mezzera (Bergamo, 7 aprile 1842), calzolaio.
  72. Luigi Miceli (Longobardi, 30 giugno 1824), deputato al Parlamento.
  73. Cesare Michieli (Campolongo al Torre, 7 settembre 1838 -Cervignano del Friuli, 19 ottobre 1889), ingegnere.
  74. Giuseppe Migliacci (Montepulciano, 22 gennaio 1835), bachicoltore.
  75. Nicola Mignogna (Taranto, 28 dicembre1808 -Giugliano, 31 gennaio 1870)
  76. Angelo Milani (Anguillara Veneta, 5 novembre 1834), già tenente di fanteria.
  77. Giovanni Milani (Padova, 25 luglio 1841), falegname.
  78. Girolamo Milesi (Bergamo, 19 giugno 1836), legatore di libri.
  79. Alessandro Mina (Gussola, 12 marzo 1835), possidente.
  80. Mansueto Minardi (Ferrara, 8 gennaio 1836)
  81. Luigi Minnicelli (Rossano, 13 agosto 1827)
  82. Martino Natale Minotti (Milano, 25 dicembre 1832), impiegato al Monte di Pietà.
  83. Filippo Minutilli (Grumo Appula, 12 maggio 1813 - Messina, 30 luglio 1864), divenne colonnello nell'esercito.
  84. Giacomo Miotti (Feltre, 4 agosto 1830), pensionato.
  85. Giuseppe Missori (Bologna, 20 novembre 1829), possidente; fu uno degli eroi della spedizione, soprattutto per aver salvato Garibaldi a Milazzo; rimase sempre repubblicano.
  86. Mansueto Misuri (Livorno, 1840), meccanico.
  87. Quirino Mojola (Rovereto, 1818 -San Casciano, 15 aprile 1871)
  88. Giuseppe Molena (Venezia, 18 aprile 1827), commesso di studio.
  89. Giosuè Molinari (Calvisano, 21 novembre 1838), mediatore.
  90. Giuseppe Molinari (Venezia, 5 giugno 1837), impiegato di ferrovia.
  91. Francesco Antonio Mona (Milano, 13 giugno 1836 - 29 aprile 1870)
  92. Enrico Moneta (Milano, 23 giugno 1841), commerciante, (già) sottotenente nel 20º fanteria. Fratello del premio Nobel per la paceErnesto Teodoro Moneta.
  93. Paolo Giovanni Mongardini (Bergamo, 24 febbraio 1838 - ivi, 6 luglio 1871)
  94. Andrea Montaldo (Genova - Calatafimi, 21 maggio 1860)
  95. Achille Giacomo Montanara (Milano, 17 novembre 1842), lavorante in oggetti di cuoio.
  96. Francesco Montanari (Mirandola, 22 marzo 1822 - 9 giugno 1860), cospiratore mazziniano, ingegnere. Morì per le ferite di Calatafimi.
  97. Pietro Giovanni Battista Montarsolo (Genova, 5 luglio 1842 - 16 settembre 1871)
  98. Francesco Montegrifo (Genova, 1835 - ivi, 26 settembre 1861)
  99. Giovanni Battista Monteverde (San Terenzo, 9 gennaio 1831 -Lerici, 1897)
  100. Rosalia Montmasson (Saint-Jorioz, 12 giugno 1825 -Roma, 10 novembre 1904), unita conFrancesco Crispi in matrimonio poi riconosciuto irregolare. Fu l'unica donna tra i Mille.
  101. Giovanni Battista Morasso (Genova, 1840 - marzo 1867).
  102. Luigi Moratti (Castiglione delle Stiviere, 26 dicembre 1818 - Ceresara, 14 gennaio 1877), maggiore di fanteria e possidente.
  103. Giacomo Giovanni Morelli,recteGiacomo Giovanni Marelli (Bagnolo Mella, 19 giugno 1833), tintore.
  104. Alcibiade Goffredo Moretti (Roncaro, 31 dicembre 1830)
  105. Virginio Cesare Moretti (Brescia, 11 agosto 1843)
  106. Alfonso Luigi Morgante (Tarcento, 8 agosto 1835), avvocato.
  107. Rocco Morgante (Fiumara, 5 ottobre 1805), farmacista, cospiratore, detenuto politico, divenne maggiore dell'esercito.
  108. Giuseppe Giovanni Mori (Bergamo, 13 maggio 1840), commerciante.
  109. Romolo Mori (Civitavecchia, 25 ottobre 1835), impiegato commerciale.
  110. Marco Antonio Moro (Brescia, 26 ottobre 1832), mediatore di seta.
  111. Vittorio Moroni (Zogno, 2 febbraio 1828 - ivi, 2 ottobre 1867)
  112. Giovanni Alessandro Mortedo (Livorno, 24 aprile 1836)
  113. Pompeo Giuseppe Moscheni (Bergamo, 28 febbraio 1836), pizzicagnolo.
  114. Antonio Mosto (Genova, 12 luglio 1834 - ivi, 1880), commerciante, comandante deiCarabinieri Genovesi.
  115. Carlo Mosto (Genova, 17 aprile 1836 - Sicilia, 25 maggio 1860), studente, fratello di Antonio Mosto, morto in combattimento a Parco.
  116. Bartolo Mottinelli (Brescia, 10 giugno 1833), mediatore.
  117. Giuseppe Muro (Milano, 18 agosto 1837 -San Nazaro, settembre 1878), luogotenente nel 33º fanteria, inquadrato nell'VIII Compagnia perché residente a Bergamo, pluridecorato.
  118. Giuseppe Mustica (Palermo, 15 febbraio 1818), possidente.

N

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Giuseppe Nodari, autoritratto
  1. Giuseppe Naccari (Palermo, ivi1860)
  2. Ermenegildo Nardi (Parma, 29 dicembre1824 - 7 aprile1867)
  3. Mauro Natali (Bergamo, 15 gennaio1836 - ivi, novembre1861)
  4. Lorenzo Navone (Genova, 4 maggio1837), marittimo.
  5. Enrico Giulio Negri (Bergamo, 24 luglio1843), impiegato alla Banca Nazionale.
  6. Stefano Nelli (Carrara, 31 maggio 1837)
  7. Gregorio Emanuele Nicolazzo (Platania, 18 aprile1828 - ivi, 12 dicembre 1861)
  8. Fermo Nicoli (Bergamo, 9 agosto1826 -Calatafimi, 15 maggio 1860).
  9. Pietro Nicoli (Bergamo, 29 marzo1822 - ivi, 15 gennaio 1861)
  10. Ippolito Nievo (Padova,1830 -mar Tirreno 4-5 marzo 1861), scrittore.
  11. Giuseppe Nodari (Castiglione delle Stiviere, 25 gennaio1841 - ivi, 23 marzo1898), studente, poi medico; era anche pittore (lasciò taccuini con schizzi e acquerelli delle varie fasi dell'impresa).
  12. Enrico Novaria (Pavia,1832 -Bezzecca,21 luglio 1861), possidente
  13. Luigi Novaria (Pavia,1827 - ivi, luglio 1861), possidente.
  14. Feliciano Novelli (Agugliano, 1º giugno1833 -Chiaravalle, 1º maggio1918), marinaio.
  15. Francesco Nullo (Bergamo, 1º marzo1826 -Olkusz, 5 maggio 1863), con Francesco Cucchi, fu il principale artefice degli arruolamenti a Bergamo, primo garibaldino ad entrare in Palermo. Morì durante la spedizione che condusse in Polonia in aiuto degli insorti anti russi.
  16. Giuseppe Nuvolari (Roncoferraro, 26 febbraio1820 - ivi, 17 luglio 1897), proprietario.

O

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  1. Andrea Oberti (Bergamo, 16 ottobre1830 - ivi, 22 settembre1861)
  2. Giovanni Oberti (Bergamo,1836 -Vasto, 16 febbraio 1861), volontario
  3. Ignazio Occhipinti (Palermo, 12 gennaio1823), medico.
  4. Angelo Oddo (Reggio di Calabria, 24 ottobre1826), dentista.
  5. Giuseppe Oddo (Palermo,1806), colonnello pensionato.
  6. Stefano Tedeschi Oddo (Alimena, 29 maggio 1836-Palermo 12 maggio1882), tenente medico.
  7. Antonio Ognibene (Orbetello, 12 luglio1834 - ivi, 13 febbraio1871)
  8. Stefano Olivieri (Genova, 10 ottobre1840), macellaio.
  9. Pietro Olivieri (Alessandria, 25 giugno1835), capitano di fanteria del distretto militare diSalerno.
  10. Bernardo Orlandi (Carrara, 31 marzo 1836), ricevitore del lotto.
  11. Giuseppe Orlando (Palermo, 14 marzo1820), ingegnere navale e macchinista del Lombardo.
  12. Vincenzo Giordano Orsini (Palermo,1815), maggior generale a riposo.
  13. Antonio Ottavi (Reggio Emilia, 15 agosto1831 -Custoza, 24 giugno 1861), capitano nel 36º fanteria.
  14. Nicolò Ottone (Genova, 6 giugno1818), già maggiore di piazza in aspettativa; ora capitano marittimo.

P

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Giambattista Pentasuglia
Lapide commemorativa diDomenico Piva, presso la palazzina delCorpo di Guardia, detta anche Gran Guardia, aRovigo.
  1. Marco Paccanaro (Este, 1842 - Livorno, 14 ottobre 1864)
  2. Andrea Pacini (Bientina, 1º ottobre 1822 - Livorno, 5 luglio 1871), panettiere.
  3. Vincenzo Padula (Padula, 16 ottobre 1831 -Barcellona di Sicilia, 29 agosto 1860), prete e cospiratore, in esilio dopo la spedizione fallita di Pisacane, morì per le ferite in battaglia.
  4. Tito Paffetti (Orbetello, 25 aprile 1842 - Arcidosso, 15 novembre 1870)
  5. Antonio Pagani (fu Giuseppe), (Como, 5 ottobre1833 - ivi, 26 ottobre1871), sottotenente nel 7º fanteria, poi tessitore.
  6. Costantino Pagani, (Borgomanero, 15 gennaio 1837 - Calatafimi, 15 maggio 1860), ex-luogotenente di fanteria, disertore dell'esercito sabaudo, si arruolò sotto il falso nome di Costantino De Amicis e morì in battaglia.
  7. Giovanni Pagani (Tagliuno, 4 gennaio 1845), garzone farmacista.
  8. Lazzaro Martino Pagano (Genova, 11 novembre 1828), proprietario.
  9. Tommaso Pagano (Genova, 22 gennaio 1838 - 4 marzo 1868)
  10. Mario Palizzolo (Trapani, 14 gennaio 1823), colonnello di fanteria in riposo.
  11. Palmiro Palmieri (Montalcino, 2 marzo 1841 - Orbetello, 3 aprile 1871
  12. Antonio Panciera (Castelgomberto, 1º gennaio 1840), possidente.
  13. Alessandro Panseri (Bergamo, 13 febbraio 1838), agente di studio.
  14. Aristide Panseri (Bergamo, 3 settembre 1842), fabbricante di mobili.
  15. Eligio Panseri (fu Francesco) (Bulciago, 27 maggio1833 – morto per ferite aPalermo, 27 maggio1860)
  16. Giuseppe Panseri (Bergamo, 24 febbraio 1843), falegname.
  17. Antonio Parrino, registrato erroneamente comeAntonino Parini, (Palermo, 15 agosto 1838), marinaio, poi ufficiale di porto di 1ª classe.
  18. Andrea Cesare Paris (Pinerolo, 11 aprile 1820-1875)
  19. Giuseppe Parodi (Genova, 4 agosto 1842)
  20. Tommaso Parodi (Genova, 8 novembre 1791), maggiore di piazza.
  21. Giuseppe Giacobbe Parpani (Bergamo, 3 marzo 1836), possidente.
  22. Giovanni Pasini (Scandolara Ravara, 27 dicembre 1835), capitano nel 64º reggimento fanteria.
  23. Pietro Pasquale (Sagliano Micca, 10 luglio 1832), negoziante.
  24. Agostino Pasquinelli (Zogno, 1º maggio 1840), giornalista.
  25. Giacinto Pasquinelli (Livorno, 1840 - ivi, 4 luglio 1867), macellaio.
  26. Giuseppe Passano (Genova, 29 settembre 1842), commerciante.
  27. Domenico Passeri (Spoleto, agosto 1832), macellaio.
  28. Filippo Patella (Agropoli, 25 marzo 1817), ex-sacerdote poi insegnante e preside di Liceo a Napoli.
  29. Roberto Patresi (Legnago, 25 gennaio 1804 - 3 aprile 1877), maggior generale pensionato.
  30. Giuseppe Paulon (Barcis, 3 febbraio 1842 - post 1910), venditore di vino.
  31. Ippolito Pavanini (Rovigo, 22 marzo 1839), possidente.
  32. Giuseppe Pavesi (Milano, 29 luglio 1840 - Calatafimi, 15 maggio 1860)
  33. Leonardo Ercole Pavesi (Linarolo, 15 marzo 1835), garzone tabaccaio.
  34. Urbano Pavesi (Albuzzano, 24 agosto 1842 - 27 aprile 1907), possidente, ingegnere.
  35. Giacomo Lorenzo Pavoni (Alzano Lombardo, 1843 - ([Caserta]), 1861)
  36. Annibale Ulisse Pedotti (fu Paolo) (Laveno, 13 maggio1831 - morto combattendo labattaglia del Volturno, 1º ottobre 1860)
  37. Giacomo Pedrazza (Zanè, 9 dicembre 1833 - Thiene, 9 maggio 1900), possidente.
  38. Costantino Pedrali (Bergamo, 17 marzo 1842), calzolaio.
  39. Antonio Pellegrino (Palermo, 17 gennaio 1828), procuratore di Case commerciali.
  40. Lorenzo Pellerano (Rapallo, 4 luglio 1811) facchino.
  41. Giovanni Pendola (Genova, 7 marzo 1836), falegname.
  42. Giovanni Battista Pentasuglia (Matera, 3 novembre 1821), ispettore generale dei telegrafi.
  43. Biagio Perduca (Pavia, 1835 - Milano, 13 febbraio 1871)
  44. Paolo Carlo Giuseppe Tobia Peregrini (Capiago Intimiano, 18 aprile 1842 - ivi, 15 gennaio 1873), nobile, luogotenente nel 50º fanteria.
  45. Valeriano Perelli (Milano, 10 ottobre 1821), luogotenente nel 34º fanteria.
  46. Samuele Perico (Scano al Brembo, 15 gennaio 1839), giornaliere.
  47. Luigi Perla (Bergamo il 20 settembre 1839 -Talant il 21 gennaio 1871), sottotenente nel 61º fanteria.[61]
  48. Giovanni Pernigotti (Bosco Marengo, 15 novembre 1842)
  49. Giuseppe Peroni (Soresina, 1º novembre 1840), studente, poi ingegnere.
  50. Luigi Perotti (Torino, 22 luglio 1829), già luogotenente nei reali carabinieri, ora impiegato all'Ospizio di Carità.
  51. Emilio Perselli (San Daniele del Friuli, 26 aprile 1832 - ivi, 21 agosto 1870), indoratore.
  52. Eugenio Pescina (Borgo San Donnino, 15 maggio 1843), scritturale.
  53. Francesco Pesenti (Piazzo Basso, 18 ottobre 1828), lavorante inlingerie.
  54. Giovanni Pesenti (Bergamo, 10 luglio 1825), lavandaio.
  55. Maria Giuseppe Pessolani (Atena Lucana, 27 febbraio 1807 - ivi, 23 novembre 1871), maggiore a riposo.
  56. Giuseppe Petrucci (Livorno, 6 luglio 1842), meccanico.
  57. Giovanni Battista Pezza (Alleghe, 1º gennaio 1838), capitano alla Direzione del Genio militare.
  58. Pietro Pezzuti (Polcenigo, 20 novembre 1837), calzolaio.
  59. Pietro Piai (Treviso, 23 aprile 1842), bracciante.
  60. Pietro Pianeri (Lograto, 10 ottobre 1828 - Palermo, 1860)
  61. Bruce Piantanida (Bergamo, 3 settembre 1840), agente spedizioniere.
  62. Giovanni Piantoni (Milano, 15 giugno 1839), sarto.
  63. Giovanni Battista Picasso (Genova, 11 settembre 1839 - Custoza, 24 giugno 1861)
  64. Daniele Piccinini (Pradalunga, 3 giugno 1830) - Tagliacozzo, 1889. Partecipò ai primi moti di Bergamo, fece scudo a Garibaldi nella battaglia di Calatafimi, pluridecorato, negoziante di terre cotte. Morì in un incidente di caccia.
  65. Enrico Piccinini (Albino, 16 maggio 1831)
  66. Raffaele Piccoli (Castagna (CZ), 10 ottobre 1819), repubblicano irriducibile, morto suicida.
  67. Raffaele Pienovi (Genova, 21 luglio 1822), mediatore.
  68. Augusto Pierotti (Livorno, 14 giugno 1839), tintore.
  69. Giovanni Palmiro Pierotti (Livorno, 1831),navicellaio.
  70. Desiderato Pietri (Bastia - Calatafimi, 15 maggio 1860), il primo dei caduti.
  71. Lorenzo Pietroboni (Treviso, 9 agosto 1826)
  72. Antonio Pievani (fu Giovan Battista) (Tirano, 19 settembre1837), ivi residente, possidente e dottore in matematica, poi prese i voti ed entrò in convento.
    Antonino Plutino
  73. Gian Domenico Pigazzi (Padova, 30 marzo 1836), mediatore.
  74. Giuseppe Pilla (Conegliano, 2 dicembre 1822), calzolaio non più esercente.
  75. Antonio Pini (Grosseto, 27 febbraio 1835 - ivi, 3 settembre 1870)
  76. Pacifico Pini (Isola del Giglio, 23 giugno 1826), marinaio.
  77. Pietro Pirolli (Verona, 21 luglio 1821), maggiore pensionato.
  78. Luigi Pistoja (Subiaco, 27 febbraio 1831), muratore.
  79. Marco Pistoja (Palermo, 23 marzo 1827), bettoliere.
  80. Domenico Piva (Rovigo, 3 dicembre 1825), colonnello nell'esercito.
  81. Remigio Piva (Rovigo, 28 febbraio 1840), ingegnere, ora ricevitore del R. Lotto.
  82. Lodovico Pizzagalli (Bergamo, 6 aprile 1840), scrivano.
  83. Carlo Plona (Venezia, 9 febbraio 1834), ufficiale in ritiro.
  84. Giovanni Battista Plona (Brescia, 2 maggio 1818 - ivi, 31 agosto 1863)
  85. Antonino Plutino (Reggio Calabria, 10 dicembre 1811 - Roma, 25 aprile 1872), luogotenente colonnello di fanteria in aspettativa.
  86. Giuseppe Poggi (Genova, 1824 -Barcellona Pozzo di Gotto, 30 luglio 1860)
  87. Carlo Poleni (Bergamo, 11 luglio 1833 - ivi, 4 luglio 1870)
  88. Giovanni Battista Poletti (Albino, 22 novembre 1840), impiegato all'impresa ferroviaria, e già ufficiale dell'esercito.
  89. Giuseppe Polidori (Montone, 1º aprile 1836 -Città di Castello, 5 giugno 1861)
  90. Giacomo Poma (Trescore, 1º novembre 1838), insegnante.
  91. Francesco Attilio Ponviani (Bergamo, 20 gennaio 1838), possidente.
  92. Ilario Porta (Orbetello, 27 giugno 1838), cocchiere.
  93. Antonio Portioli (Scorzarolo, 17 gennaio 1840), avvocato.
  94. Augusto Povoleri (Treviso, 23 aprile 1838 - 12 marzo 1870), studente, poi medico, suicida in mare.
  95. Gaetano Giovanni Pozzi (Pavia, 15 ottobre 1846), impiegato privato.
  96. Paolo Preda (Milano, 6 maggio 1844), commesso di studio.
  97. Ireneo Preis,recte Prex (Firenze, 17 dicembre 1835), impiegato al cantiere.
  98. Luigi Premi (Casalmoro, 8 gennaio 1838 - 16 febbraio 1905), capitano nell'esercito.
  99. Enrico Presbitero (Orta Novarese, 4 ottobre 1839 - Milano, 29 novembre 1871)
  100. Luigi Prignacchi (Fiesse, 26 maggio 1840), sottotenente.
  101. Luigi Prina (Villafranca di Verona, 20 dicembre 1830 - ivi, 25 marzo 1877), mediatore.
  102. Angelo Profumo (San Francesco d'Albaro - Calatafimi, 15 maggio 1860)
  103. Giuseppe Profumo (Genova -Reggio Calabria, 1860)
  104. Giovanni Pullido (Polesella, 26 luglio 1832), trafficante.
  105. Paolo Giuseppe Punta (Novi Ligure, 1841 - ivi, 15 novembre 1864)

Q

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  1. Antonio Quarenghi (Villa d'Almè, 5 settembre1843), possidente.
  2. Carlo Emanuele Quezel (Genova, 18 aprile1837 -Sorrento, 5 marzo1871)

R

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  1. Antonio Raccuglia (Palermo, 31 dicembre1815), possidente.
  2. Antonio Radovich (Spresiano, 1º maggio 1837), ex-sottotenente nel 65º fanteria.
  3. Francesco Ragusin (Venezia, 20 giugno 1821), capitano del 53º fanteria in ritiro.
  4. Luigi Raimondi (fu Giovanni) (Castellanza, 8 settembre 1824), residente inMilano, portinaio.
  5. Alessandro Raimondo (Alba, 15 febbraio 1832), possidente.
  6. Felice Raj (Soresina, 15 ottobre 1830), studente, poi medico.
  7. Mansueto Ramponi (Canonica d'Adda[53], 22 dicembre 1838[53]), operaio
  8. Matteo Riccardo Rasia (Cornedo Vicentino, 27 gennaio 1842 - ivi, 17 gennaio 1864)
  9. Paolo Luigi Raso (Sarzana, 3 dicembre 1832), panattiere.
  10. Antonio Davide Ratti (Vignate, 19 marzo 1830), mediatore.
  11. Eugenio Ravà (Reggio Emilia, 1º maggio 1840), commerciante; dopo la spedizione partì per l'America per partecipare alla guerra di secessione a fianco degli unionisti.
  12. Luciano Raveggi (Orbetello, 13 dicembre 1837 -Siena, 29 aprile 1899), imprenditore.
  13. Carlo Ravetta (Milano, 5 aprile 1841), oste.
  14. Luigi Ravini (Cavenago d'Adda, 25 marzo 1839, residente a Roma, studente; poi avvocato.
  15. Enrico Razetto (San Francesco di Albaro, 2 gennaio 1840), proprietario.
  16. Giuseppe Rebuschini (fu Girolamo), (Dongo, 1º gennaio1839), residente aBesozzo, studente; poi ingegnere.
  17. Angelo Giovanni Rebeschini (Venezia, 15 agosto 1836 - Milano, 24 novembre 1868)
  18. Andrea Rebuzzone (Genova, 9 ottobre 1836)
  19. Domenico Repetto (Tagliolo Monferrato, 1º agosto 1829 - 18 novembre 1871)
  20. Innocente Eugenio Retaggi (Milano, 16 novembre 1831), sarto.
  21. Giovanni Battista Riccardi (Bergamo, 7 ottobre 1838 - 22 dicembre 1871), scrivano
  22. Carlo Ricci (Pavia, 9 febbraio 1841 - ivi, 29 novembre 1871)
  23. Enrico Ricci (Livorno, 7 marzo 1835)
  24. Gustavo Giuseppe Ricci (Livorno, 17 febbraio 1839), fornaio.
  25. Pietro Armentario Ricci (Pavia, 31 luglio 1841), studente, poi notaio.
  26. Filippo Riccioni (Ligonchio, 26 maggio 1836), giornaliere.
  27. Enrico Eugenio Richiedei (Salò, 4 settembre 1833 - Palermo, 28 maggio 1860), morì sulle barricate di Palermo.
  28. Daniele Ricotti (Landriano, 27 marzo 1837), medico.
  29. Edoardo Rienti (fu Carlo), (Como, 30 novembre1834), residente a Milano, agente di commercio.
  30. Giovanni Battista Rigamonti (Pavia, 23 giugno 1838), calzolaio.
  31. Raffaele Righetto (Chiampo, 10 febbraio 1838), ingegnere, possidente.
  32. Luigi Rigoni (Vicenza, 29 novembre 1823), cameriere.
  33. Raffaele Rigotti (Malo, 2 settembre 1839 - Pavia, 21 agosto 1861), possidente.
  34. Giuseppe Rino (Messina, 4 marzo 1839), marinaio.
  35. Pietro Ripari (Solarolo Rainerio, 20 luglio 1802), medico; fu anche deputato nella I legislatura.
  36. Giuseppe Luigi Rissotto (Genova, 9 febbraio 1836), negoziante, e già ufficiale del regio esercito.
  37. Anselmo Riva (di Angelo), (Casatenovo,Mentana, 1867), agricoltore possidente.
  38. Celestino Riva (Pontida, 23 settembre 1839), calzolaio.
  39. Giuseppe Riva (Milano, 11 aprile 1828), cameriere.
  40. Luigi Riva (Palazzolo dello Stella, 26 luglio 1837), agente commerciale.
  41. Luigi Isidoro Riva (Agordo, 11 ottobre 1842), fattorino della Banca Nazionale diBelluno.
  42. Francesco Rivalta (Palmaro di Pra', 3 novembre 1833), scrivano di prima classe d'intendenza militare.
  43. Raffaele Rivosecchi, detto Arigosetti (Cupra Marittima, 7 maggio 1829 - ivi, 16 luglio 1861), marinaio.
  44. Luigi Rizzardi (Brescia, 16 aprile 1835), possidente.
  45. Tommaso Attilio Rizzotti (Roncoferraro, 8 aprile 1837), possidente; dimissionario nel 1867 dal grado di ufficiale nei cavalleggeri di Lodi, ai quali apparteneva fin dal 1861.
  46. Caterino Felice Rizzi (Isola Porcarizza, 28 agosto 1842), residente a Montagnana.
  47. Marco Pompeo Rizzi (Milano, 29 settembre 1833), direttore della sede diReggio Calabria della Banca Nazionale.
  48. Antonino Rizzo (Trapani, 20 febbraio 1824 - Palermo, 21 maggio 1860)
  49. Gaetano Roccatagliata (GenovaPalermo)
  50. Carlo Rodi (Bosco Marengo, 1801 -Fresonara, 22 febbraio 1861)
  51. Giovanni Battista Roggierone (Genova – Villa Gualtieri,Maddaloni, 1º ottobre 1860), morto in combattimento.
  52. Giuseppe Romanello (Arquata Scrivia, 18 marzo 1839 - Calatafimi, 24 maggio 1860)
  53. Tommaso Romani (Pisa, 13 marzo 1828), sarto.
  54. Tommaso Roncallo (Genova, 11 novembre 1838), commerciante.
  55. Vincenzo Rondina (Livorno, 28 marzo 1837), messo esattoriale.
  56. Filippo Ronzoni (Brescia, 13 novembre 1837 - 24 dicembre 1861)
  57. Pietro Giuseppe Rosani, pseudonimo Giulio Rossi (Napoli, 16 maggio 1838), scrivano privato, già soldato nel 19º reggimento nel 1859
  58. Giovanni Rossetti (Trebaseleghe, 14 aprile 1836), avvocato.
  59. Andrea Rossi (Diano Marina, 14 agosto 1814), capitano marittimo, fu con Garibaldi fin da Montevideo.
  60. Antonio Rossi (Governolo, 30 settembre 1835 -Siracusa, 11 giugno 1871), commesso di prima classe alle sussistenze militari in Casale.
  61. Luigi Rossi (Pavia, 8 febbraio 1839), cappellaio.
  62. Pietro Rossi (Viterbo, 1820 -Castel Giorgio, 24 giugno 1871), fece parte del gruppo Zambianchi.
  63. Francesco Rossignoli (Bergamo, 1º aprile 1840), impiegato privato.
  64. Carlo Rossotti (Chieri, 25 marzo 1834)
  65. Luigi Rota (fu Giuseppe) (Bosisio Parini, 29 aprile 1838), residente aCassano d'Adda
  66. Carlo Maria Luigi Rota (Alzano Lombardo), 9 ottobre 1842 - Bergamo, 14 novembre 1871), scrivano
  67. Giuseppe Carlo Rota Rossi (Caprino Bergamasco, 6 maggio 1833 -Campobasso, 1863), partecipò ai primi moti di Bergamo, entrato nell'esercito regolare fu capitano nel 35º fanteria; trucidato con il suo plotone dai ribelli a S. Croce di Mogliano (CB).
  68. Luigi Carlo Maria Rota (Alzano Maggiore, 12 luglio 1841 - Salerno, 20 settembre 1861), luogotenente nel 18º fanteria.
  69. Carlo Rovati (Pavia, 17 settembre 1836), sellaio.
  70. Giuseppe Rovatti (o Rovati) (Mirandola, 15 gennaio 1826 - 5 febbraio 1871), calzolaio; a causa di una condanna fu escluso dalla pensione.
  71. Giuseppe Roveda (Milano, 2 dicembre 1839), commesso di studio.
  72. Giulio Rovighi (Carpi, gennaio 1830), commerciante e imprenditore.
  73. Francesco Sperandio Ruggeri (Bergamo, 23 luglio 1833), fruttivendolo.
  74. Egidio Ruspini (Milano, 12 giugno 1839)
  75. Camillo Rutta (Broni, 9 febbraio 1834)


S

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  1. Achille Sacchi (fu Antonio), (Gravedona, 15 agosto1835) farmacista, residente a Bergamo.
  2. Achille Leopoldo Sacchi (Pavia,1840 -Calatafimi, 15 maggio1860)
  3. Eugenio Ajace Sacchi (fu Antonio), (Appiano Gentile, 14 novembre1839 -Ligornetto, 9 novembre1869), residente a Bergamo, combatté poi con Francesco Nullo in Polonia nel 1863, fratello del precedenteAchille Sacchi (fu Antonio).
  4. Lodovico Sacchy (Sopron, in tedescoÖdenburg, Ungheria - 13 settembre1826)
  5. Antonio Sala (Milano, 13 agosto1822 -Bergamo, 13 luglio1898)[46], residente a Bergamo, fabbro ferraio.
  6. Lazzaro Salterio (fu Francesco) (Annone di Brianza, 8 luglio 1824), tenente colonnello nell'esercito.
  7. Lodovico Salterio (Milano, 22 agosto1840 -Crema, 23 marzo1861)
  8. Giuseppe Salvadori (Venezia, 27 marzo1833), regio pensionato.
  9. Domenico Sampieri (Adria, 28 aprile1828), colonnello nel 20º fanteria.
  10. Giovanni Battista Sanda (Bergamo, 6 settembre1828 - ivi, 5 settembre1877), calzolaio.
  11. Ambrogio Sannazaro (Milano, 27 gennaio1842), pulitore di mobili.
  12. Antonio Santelmo (Padula, 25 dicembre1815), proprietario.
  13. Giovanni Saranga (Calcio[53], 7 agosto1837[53] - Fontanella, 4 gennaio1882), residente adAntegnate
  14. Giovanni Sartini (Siena, 11 luglio1837), calzolaio.
  15. Eugenio Sartori (Sacile, 15 giugno1830 -Calatafimi, 15 maggio1860), possidente.
  16. Giovanni Sartori (Corteno Golgi (Bergamo), 27 febbraio1836 -Genova, 7 febbraio1917), cameriere.
  17. Pietro Giovanni Battista Sartori (Levico, 28 dicembre1831 -Como, 7 agosto1870), residente a Bergamo.
  18. Giuseppe Luigi Sartorio (GenovaCalatafimi, 15 maggio 1860)
  19. Francesco Bartolomeo Savi (Genova,17 gennaio 1820 - morto suicida nel 1865), intellettuale e attivista mazziniano.
  20. Stefano Giovanni Savi (Livorno,1840 - 3 luglio1861),navicellaio.
  21. Ferdinando Scacaglia (Berceto, 5 dicembre1823), muratore.
  22. Angelo Scaglioni (Corpi Santi,1842 -Chambéry,1870), dopo la spedizione attentò alla vita di Napoleone III.
  23. Cesare Scaluggia (Cailina di Villa di Cogozzo, ora Cailina diVilla Carcina, 6 dicembre1837 - San Vigilio diConcesio, 6 maggio 1866)
  24. Pietro Scaratti (Medole, 24 dicembre 1840), ex-tenente pensionato.
  25. Paolo Scarpa (Latisana, 9 luglio1839), studente, poi ingegnere; partecipò da ufficiale anche alla III guerra d'Indipendenza.
  26. Gaetano Vincenzo Scarpari (Brescia, 7 settembre1817 - 3 settembre1867)
  27. Michelangelo Scarpari (Botticino Sera, 13 aprile1818 -Mompiano, 4 dicembre1875) sottotenente nel 7º fanteria.
  28. Pietro Scarpis (Conegliano, 15 novembre1832), studente; fece poi il notaio.
  29. Cesare Scheggi (Firenze, 20 settembre1833 -Lucca, 2 maggio1876), barbiere.
  30. Simone Schiaffino (Camogli - Calatafimi, 15 maggio 1860), ufficiale di marina mercantile. Dopo la morte in battaglia fu uno degli eroi più celebrati della spedizione.
  31. Sante Schiavoni (Santa Maria di Sala,1827 - Milano)
  32. Giovanni Raffaele Schira (Pieve Porto Morone, 1º settembre1838), capitano nell'esercito.
  33. Ildebrando Scipiotti (Mantova, 16 novembre1832), già ufficiale nel regio esercito.
  34. Andrea Scognamillo (Palermo - Genova, 1861)
  35. Luigi Scolari (Este, giugno 1837), impiegato straordinario all'Intendenza di Finanza.
  36. Ambrogio Scopini (Milano,1824 -Pavia, 26 giugno1870)
  37. Antonio Scordilli (Venezia, 28 luglio1820)
  38. Carlo Scotti (Verdello[53], 30 giugno1837[53]), notaio, ha vissuto aTreviglio[53].
  39. Cesare Scotti (Medolago, 3 giugno1834)
  40. Lorenzo Giovanni Battista Achille Scotto (Roma, 12 luglio1836), pittore.
  41. Pietro Scotto (Genova, 26 aprile1841), fonditore di caratteri.
  42. Enrico Scuri (Bergamo, 4 giugno1839 - ivi, 7 aprile 1861)
  43. Ferdinando Secondi (Dresano, 29 agosto1836), possidente.
  44. Giovanni Antonio Semenza (Monza, 5 febbraio 1836 - Milano, novembre1877), avvocato.
  45. Ovidio Serino (Carifi 5 aprile1813), sacerdote.
  46. Gioacchino Serra (Fordongianus, 8 maggio1827 -Allai 23 settembre1930),Ufficiale Amministrativo Garibaldino già Ufficiale dell'Esercito Sardo, dopo il congedo:proprietario terriero.
  47. Jacopo Sgarallino (Livorno, 9 marzo1826), commerciante, leader dei garibaldini livornesi.
  48. Antonio Siliotto (Porto Legnago, 6 agosto1838), avvocato.
  49. Carlo Guido Silva (Bergamo, 17 settembre1844), commissionario e già Ufficiale dell'Esercito Sabaudo.
  50. Antonio Simonetta (MilanoPalermo, 28 maggio 1860)
  51. Ignazio Simoni (Medicina, 15 agosto1826 -Novara, 7 aprile1862), maggiore nell'esercito.
  52. Carlo Sirtoli (Bergamo, 24 dicembre1838 -Nola, 15 aprile1876), luogotenente nel 62º fanteria.
  53. Melchiorre Sirtoli (Bergamo, 10 febbraio1819), pittore, e già ufficiale nel regio esercito.
  54. Giuseppe Sirtori (fu Giuseppe) (Casate Vecchio, 17 aprile1813Roma, 18 settembre1871), capo di stato maggiore diGaribaldi, comandante di divisione aCustoza, tenente generale dell'esercito
  55. Carlo Giuseppe Sisti (Pasturago, 16 giugno1841 - ivi, 6 dicembre1870).
  56. Giovanni Battista Egisto Sivelli (Genova, 22 novembre1843 -1º novembre1934), negoziante, ultimo superstite dei Mille.
  57. Domenico Socal (Venezia, 24 marzo1838), filarmonico.
  58. Camillo Vincenzo Solari (Genova, 3 giugno1835)
  59. Francesco Solari (nato aGenova?), sottotenente del 42º reggimento fanteria.
  60. Luigi Solari (Genova, 26 gennaio1840), commerciante.
  61. Giuseppe Soligo (Treviso, 12 luglio1826 -Radicofani, 14 settembre,1861), sottotenente nel 53º fanteria.
  62. Ignazio Sora (Bergamo, 25 febbraio1840), negoziante.
  63. Giovanni Saranga (Calcio, 17 agosto1837), fittabile.
  64. Giuseppe Sorbelli (Castel del Piano, 15 luglio1815 - 4 luglio1871)
  65. Pietro Spangaro (Venezia,1813), colonnello di fanteria in ritiro.
  66. Francesco Speranzini (Mantova, 5 aprile1840), agricoltore.
  67. Pietro Sante Sperti (Livorno, 6 luglio1837), bracciante.
  68. Francesco Sprovieri (Acri, 2 maggio1826), colonnello nell'esercito, e deputato al Parlamento.
  69. Vincenzo Sprovieri (Acri, 20 febbraio1823), possidente, avvocato, e senatore del Regno.
  70. Pietro Stagnetti (Orvieto, 30 aprile1827)
  71. Giuseppe Stefanini (Arcola, 11 gennaio1846)
  72. Innocente Stella (Arsiero, 14 luglio 1837 -Villa Gualtieri,Maddaloni, 1º ottobre 1860), benestante.
  73. Antonio Sterchele (Trento, 29 settembre1883)
  74. Achille Strazza (Milano, 1842), capostazione ferroviario.
  75. Giuseppe Strillo (nato aVenezia?, 1832), marinaio, sergente aTalamone, nella 4ª compagnia, 15ª divisione, 2º battaglione.
  76. Francesco Stocco (Decollatura,1806), possidente e generale a riposo.

T

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  1. Giovanni Tabacchi (Mirandola, 26 settembre1828), possidente, ingegnere.
  2. Rainero Taddei (Reggio Emilia, 4 aprile1823 -Custoza, 24 giugno1866), tenente colonnello nel 23º fanteria.
  3. Baldassarre Tagliabue (fu Battista) (Como, 22 marzo1822), residente a Milano, sarto.
  4. Pilade Tagliapietra (Motta di Livenza, 11 novembre1836 -Reggio Calabria, 21 agosto1860), morto in combattimento.
  5. Pietro Tagliavini (Parma, 13 maggio1833), bracciante.
  6. Giuseppe Tamagni (Bergamo, 20 luglio1840), impiegato ferroviario.
  7. Natale Giulio Tambelli (Revere, 10 ottobre1841), possidente.
  8. Antonio Tamburrini (Belgioioso, 29 marzo1842), droghiere.
  9. Giovanni Battista Tamisari (Lonigo, 24 gennaio1831)
  10. Faustino Tanara (Langhirano, 16 febbraio1833 - 5 ottobre1871), affittuario.
  11. Angelo Tarantini (La Maddalena, 13 dicembre1836 -1905), negoziante.
  12. Felice Taroni (fu Giacomo) (Urio, 11 aprile1840), residente a Milano, appaltatore.
  13. Vittore Tasca (Brembate, 7 settembre1821 -Seriate, 21 aprile 1891). Partecipò ai primi moti di Bergamo, avvocato, possidente. Con Francesco Nullo e Francesco Cucchi, fu il principale artefice degli arruolamenti a Bergamo.
  14. Giuseppe Taschini (Brescia, 12 maggio1829 - 17 maggio1861)
  15. Giacomo Tassani (Ostiano, 8 marzo1819 - Brescia, 4 giugno1878).
  16. Giovanni Battista Tassara (Genova, 24 giugno 1841- 24 giugno1916, scultore e militante socialista.
  17. Edoardo Tatti (Milano, 13 luglio1838 - Ravenna, 1880. Inquadrato nell'VII Compagnia perché residente a Bergamo.)
  18. Luigi Tavella (Brescia, 27 novembre1843), possidente.
  19. Arturo Termanini (Casorate Primo, 24 ottobre1839), capitano nell'esercito.
  20. Giovanni Lorenzo Teruggia (fu Giovanni) (Laveno, 16 maggio1837), residente a Napoli, commerciante
  21. Giacomo Terzi (Capriolo (Italia), 7 luglio1847 - Brescia, 14 maggio1864)
  22. Luigi Terzi (Bergamo, 2 febbraio1829 - Palermo, giugno 1860). Morto per le ferite riportate in combattimento, medaglia d'argento.
  23. Oreste Terzi (Parma, 20 maggio1843), libraio.
  24. Federico Tessera (Mettone, 24 agosto1840), studente; fece poi il medico.
  25. Giovanni Battista Testa (Genova, 1º luglio 1840), scrittore.
  26. Gian Pietro Testa (Bergamo, 12 novembre1841 - Stazzano, 29 gennaio1867) possidente.
  27. Luigi Testa (Seriate, 2 aprile1814), Bergamo, 1889. Aveva partecipato alla guerra di Crimea, poi a Solferino e poi attendente di Francesco Nullo in Polonia.
  28. Paolo Luigi Testa (Bergamo, settembre1842), fabbricante di bilance.
  29. Rodobaldo Tibaldi (Belgioioso,1839 - Milano, 17 luglio1871)
  30. Gaspare Tibelli (Bergamo, 15 maggio 1842 -Calatafimi, 15 maggio 1860. Ucciso nel primo assalto, nel giorno del suo 18º compleanno, accanto al portaordini Adolfo Biffi di anni 13.
  31. Giovanni Tigre (Venezia, 9 maggio1825)
  32. Giovanni Battista Tirelli (Maleo, 28 aprile1820 - Milano, 10 gennaio1878), già capitano delle Guide pensionato, e cavallerizzo.
  33. Giovanni Battista Tironi (Bergamo, 19 luglio1834), sarto, fratello di Giuseppe.
  34. Giuseppe Tironi (Chiuduno, 12 dicembre1831 - Portici 1896), trombettiere, poi tenente nella milizia mobile.
  35. Oreste Tofani (Livorno, 26 agosto1844), facchino.
  36. Alessandro Toja (Gizzeria, 23 settembre1822 - ivi, 20 settembre1866)
  37. Domenico Tolomei,recteDomenico Lattanzi (Collepardo, 11 luglio1833), possidente.
  38. Angelo Tommasi (Siviano, 29 settembre1839- Bergamo, 1878). Ferito a Calatafimi e a Palermo. Residente a Bergamo, sarto.
  39. Bortolo Tommasi (Siviano, 3 maggio1830- Bergamo, 1902). Fratello di Angelo e residente a Bergamo, pluridecorato, fabbricante di reti.
  40. Gaetano Tommasini (Vigatto, 15 aprile1842), bracciante.
  41. Giovanni Battista Tonatto (Montagnana, 4 ottobre1828), girovago.
  42. Achille Toni-Bazza (Volciano, 17 luglio1837 -Preseglie, 8 agosto1863)
  43. Raniero Egidio Tonissi (Grosseto, 30 giugno1842), garzone di caffè.
  44. Giovanni Topi (Firenze,1831), facchino.
  45. Pompeo Torchiana (Cremona, 17 ottobre1822), ingegnere; luogotenente del Genio fino all'agosto 1870 e poi dimissionario.
  46. Rainerio Torresini (Padova, 12 agosto1838), diurnista all'Intendenza di Finanza.
  47. Giacomo Giovanni Francesco Torri (Brembate di Sotto, 11 aprile1844 - Napoli, 9 dicembre 1860).
  48. Carlo Torri-Tarelli (fu Carlo) (Onno, 26 giugno1832), dopo l'impresa dei Mille emigrò in Sudamerica e fu console aMontevideo eBuenos Aires, morì a Onno il 14 dicembre1887;
  49. Giuseppe Torri-Tarelli (fu Carlo) Onno diOliveto Lario 16 giugno 1839, morto aCatanzaro il 28 settembre1860 per ferite riportate in battaglia;[62]
  50. Giuseppe Tozzi (Pavia,1842 -Bologna, 25 luglio1861), sottotenente nel 70º fanteria
  51. Filippo Tranquillini (Mori,1837 -Milano,1879), avvocato.
  52. Andrea Traverso (Genova -La Maddalena, 1º novembre1871)
  53. Francesco Traverso (Genova, 19 aprile1841 - marzo1928), commerciante.
  54. Pietro Traverso (Pra', 6 maggio1833 -Villa Gualtieri,Maddaloni, 1º ottobre1860), avvocato.
  55. Quirico Traverso (San Quirico Polcevera, 11 marzo1831 - Villa Gualtieri, Maddaloni, 1º ottobre 1860)
  56. Salvatore Travi (Genova, 3 luglio1842), falegname.
  57. Carlo Trezzini (Bergamo, 15 novembre1844 - ivi, 10 giugno1863). Ferito a Calatafimi, gli fu amputata una gamba.
  58. Tito Trisolini (Napoli, 20 dicembre1824), medico.
  59. Pietro Tronconi (Genzone, 26 aprile1841), scrivano.
  60. Luigi Tukory oLajos Tüköry (Körösladány - Palermo, 27 maggio 1860)
  61. Giulio Emilio Turatti (Pavia, 19 aprile1843), scrivano.
  62. Romeo Turola (Badia Polesine, 27 novembre1832 - 25 ottobre1871)
  63. Pasquale Turolla,rectePasquale Turola (Badia Polesine, 3 aprile1825 -Acqui Terme, novembre 1871)
  64. Stefano Türr (Baja, 10 agosto1825), nel 1864 dimissionario dal grado di tenente generale nel regio esercito.

U

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  1. Luigi Ungar-Curti (Lonigo,1837), macchinista.
  2. Davide Cesare Uziel (Venezia, 25 gennaio1835), commerciante.
  3. Enrico Uziel (Venezia, 13 ottobre1842 -Palermo, 28 maggio1860), sensale.

V

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  1. Giuseppe Vaccaro (Santa Maria di Bacezza, 30 marzo 1832), cavista.
    Carlo Valcarenghi
  2. Carlo Giuseppe Pietro Vago (Milano, 14 febbraio 1840)
  3. Carlo Vagner (Meilen, 15 agosto 1837), contadino.
  4. Angelo Romeo Vaj (Casorate Primo, 15 giugno 1844 -Calatafimi, 15 maggio 1860), fornaio.
  5. Giovanni Vajani (Soresina, 22 novembre 1843), commerciante.
  6. Carlo Valcarenghi (Tornata, 8 maggio 1836 - Palermo, 7 giugno 1860)
  7. Giuseppe Vincenzo Valder (Varese, 13 dicembre 1840 -Custoza, 1861)
  8. Carlo Angelo Valenti (Casalmaggiore, 18 febbraio 1839), viaggiatore di commercio.
  9. Carlo Giuseppe Valenti (Bergamo, 15 settembre 1840 -Palermo, 28 maggio 1860). Morto per le ferite riportate in battaglia.
  10. Lorenzo Valenti (Livorno, 1831 -Siena, 2 luglio 1872)
  11. Pietro Valentini (Brescia, 14 luglio 1831 - ivi, 16 gennaio 1871), fotografo.
  12. Carlo Valenzio (Montefalcone di Val Fortore, 31 dicembre1839 -Napoli, 1º gennaio1919), Reduce del Corpo deiCacciatori delle Alpi.
  13. Alessandro Valoncini (Bergamo, 19 dicembre 1836), Bergamo 1924. Falegname.
  14. Ferdinando Valtolina (Caponago, 1819 -Milano, 4 agosto 1871)
  15. Giuseppe Valugani (fu Giuseppe) (Tirano, 6 giugno1825Milano, 5 giugno1866).
  16. Angelo Vannucci (Livorno, 24 agosto 1839), bracciante.
  17. Giuseppe Secondo Vecchio (Trebecco, 1º settembre 1835), bracciante.
  18. Pietro Achille Vecchio (Pavia, 29 novembre 1842 - ivi, 21 settembre 1877), calzolaio.
  19. Giovanni Velasco (Orbetello), pescatore
  20. Nicolò Maria Velasco (Trapani, 2 novembre 1810), fu sospettato di essere una spia borbonica e privato della medaglia dei Mille.
  21. Eugenio Giovanni Battista Ventura (Rovigo, 16 gennaio 1835), già sensale, dal 1º maggio 1873 impiegato postale governativo.
  22. Pietro Ventura (Genova, 11 settembre 1837), ebanista.
  23. Ernesto Venturini (Chioggia, 23 aprile 1839), impiegato ferroviario.
  24. Venanzio Venzo (Lugo di Vicenza, 20 ottobre 1839), dopo la spedizione fu ufficiale di fanteria. In seguito divenne un agiato imprenditore edile nella Roma capitale.
  25. Antonio Vian (Palermo, 5 marzo 1836), già luogotenente di piazza in aspettativa.
  26. Francesco Luigi Domenico Vicini (Livorno): in realtà sembra che il nome fosse utilizzato da un'altra persona la cui vera identità è sconosciuta.
  27. Giuseppe Viganoni (Bergamo, 28 settembre 1828 - ivi, 7 marzo 1861)
  28. Francesco Vigo Pelizzari (Vimercate, 1836 -Mentana, 1867)
  29. Leonino Vinciprova (Salerno -Torre Annunziata, 1874), maggiore di fanteria in aspettativa.
  30. Lorenzo Viola (Brescia, 4 febbraio 1836 - 9 settembre 1871)
  31. Bartolomeo Vitale (Palermo, 7 luglio 1840), marinaio, poi capitano marittimo.
  32. Giacomo Vittori (Montefiore dell'Aso, 1808 - 2 dicembre 1871)
  33. Giuseppe Volpi (Lovere, 4 ottobre 1843 -Monte Suello, 1861). Morto per le ferite riportate in battaglia (3ª guerra d'Indipendenza).
  34. Pietro Paolo Carlo Volpi (Zogno, 18 marzo 1843), ivi, 1911. Ferito a Calatafimi. Possidente.

Z

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  1. Ferdinando Zago-Crovato (Rovigo, 10 gennaio1825 -Cagliari, 1º febbraio1861)
  2. Antonio Zamarioli (Lendinara, 6 dicembre1820), contadino.
  3. Angelo Zambeccari (Padova,1834)
  4. Cesare Annibale Zambelli (Bergamo, 6 febbraio1828 -Palermo,1860). Morto per le ferite riportate in battaglia.
  5. Francesco Zamparo (Tolmezzo, 17 settembre1844), impiegato al Dazio Consumo.
  6. Giacinto Zanardi (Pavia,1833 -Foligno, 28 aprile1871), regio impiegato (commissario di leva).
  7. Camillo Zancani (Egna, 23 agosto1820), commesso di studio.
  8. Carlo Zanchi (Alzano Maggiore, 10 maggio1839 - ivi, 13 novembre 1863). Ferito gravemente a Calatafimi.
  9. Luigi Pietro Zanetti (Venezia,1843), sorvegliante ai lavori stradali.
  10. Napoleone Zanetti (Padova, 14 febbraio1837 -Venezia), 24 aprile1893), industriante.
  11. Luigi Zanini (Villafranca di Verona, 28 settembre1823)
  12. Riccardo Zanni (Ancona, 6 dicembre1835), fornaciaio.
  13. Attilio Zanolli (Vezzano, 22 agosto1827), possidente.
  14. Emilio Zasio (Pralboino, 27 marzo1831 - 23 dicembre1869), capitano nel 6º granatieri.
  15. Gaetano Zen (Adria, 23 febbraio1822 - 28 maggio1867), dottore in medicina.
  16. Vincenzo Zennaro (Chioggia, 7 giugno1837 - Palermo, 1860), calafato.
  17. Pietro Zenner (Vittorio, 8 marzo1838 -Reggio Calabria, 1860).
  18. Giuseppe Giovanni Ziggiotto (Sossano, 17 ottobre1841),macchinista nella ferrovie.
  19. Giovanni Battista Zignego (Portovenere, 5 aprile1824), marinaio.
  20. Francesco Ziliani (Travagliato, 11 febbraio1832), medico chirurgo.
  21. Carlo Zanetti,recte da Carlo Zinetti, (Sedrina, 24 novembre1840), commerciante, possidente.
  22. Achille Zocchi (Pavia, 10 giugno1840)
  23. Giuseppe Zolli (Venezia, 27 luglio1838), regio professore e memorialista.
  24. Cesare Zoppi (Verona, 1º agosto1844), diurnista all'ufficio comunale.
  25. Gaetano Zuliani (Venezia,1826 - 6 luglio1868), barcaiolo.
  26. Enrico Matteo Zuzzi,recte Enrico Mattia Zuzzi, (Codroipo, 19 febbraio1838- ivi, 11 novembre1921), medico.

Il progetto “Alla ricerca dei garibaldini scomparsi”

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volontari garibaldini

L'Archivio di Stato di Torino ha intrapreso una campagna per il censimento dei garibaldini dimenticati[63], ricercandone i nominativi e altre informazioni tra la documentazione che è stato possibile reperire al riguardo e relativa alla costituzione di uno dei più grandi eserciti volontari della storia d’Italia. La ricerca storiografica ha concentrato quasi sempre tutta la sua attenzione sui nomi dei circa primi 1 000 volontari garibaldini, anche se alla fine della campagna Garibaldi aveva ai suoi ordini circa 50 000 volontari, che costituivano l’Esercito dell’Italia Meridionale[64].

Al momento[quando?] sono stati registrati circa 35 000 nominativi, che è possibile rintracciare consultando la voce “Garibaldini” nel portale dell'Archivio di Stato di Torino. La ricerca dei nominativi dei volontari garibaldini è ancora in atto attraverso i dati dell’Archivio di Stato di Torino: Mille di Marsala, Esercito Italia Meridionale, Archivio Militare di Sicilia eArchivio di Stato di Genova: Prefettura di Genova, Matrici di passaporti rilasciati a Genova ai volontari partiti successivamente alla prima Spedizione di Garibaldi[65].Nel portale sono presenti anche altre banche dati di corpi militari dell’epoca e di periodi successivi.

Onorificenze

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Medaglia commemorativa dei Mille di Marsala - nastrino per uniforme ordinaria
«Ai prodi cui fu duce Garibaldi»
— Palermo, 21 giugno 1860[66][67]

Note

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  1. ^ G.Bandi,I Mille, Salani Editore, 1903,ISBN 978-1-4710-9181-0.
  2. ^Garibaldi e i Mille, G.M. Trevelyan, pagg. 221-222
  3. ^Elenco completo dei Mille di Marsala pubblicato nel Corriere della Sera, sucorriere.it.URL consultato il 14 gennaio 2018(archiviato il 7 novembre 2017).
  4. ^Direzione ‘’Nuova Antologia’’,Nuova Antologia – Maggio Giugno 1915 – vol. CLXXVII della raccolta CCLXI, Roma 1915, Piazza di Spagna, Via S. Sebastiano 3, pp. 129-130-131.
  5. ^Mario Menghini – TreccaniMenghini, Mario nell'Enciclopedia TreccaniArchiviato il 25 marzo 2018 inInternet Archive.
  6. ^La Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli – Mario Menghini – Società Tipografico Editrice Nazionale – Torino – 1907 - pagg. 13-14La spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli, nei proclami, nelle corrispondenze, nei diarii e nelle illustrazioni del tempo: Menghini, Mario, 1865-1944: Free Download, Borrow, and Streaming: Internet Archive
  7. ^ G. Bandi,I Mille, 1903.
  8. ^Garibaldi e i Mille -George Macaulay Trevelyan – pag. 269 e 286Garibaldi e i mille; : Trevelyan, George Macaulay, 1876-1962: Free Download, Borrow, and Streaming: Internet Archive
  9. ^Storia popolare della rivoluzione di Sicilia e della impresa di Giuseppe Garibaldi –Franco Mistrali – Francesco Pagnoni Tipografo Editore – Milano – 1860 – pag. 88Storia popolare della rivoluzione di Sicilia e della impresa di Giuseppe Garibaldi compilata per Franco Mistrali sul diario di un cacciatore delle Alpi : Franco Mistrali : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
  10. ^La Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli – Mario Menghini – Società Tipografico Editrice Nazionale – Torino – 1907 - pagg. 10-11-12-13La spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli, nei proclami, nelle corrispondenze, nei diarii e nelle illustrazioni del tempo: Menghini, Mario, 1865-1944: Free Download, Borrow, and Streaming: Internet Archive
  11. ^La Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli – Mario Menghini - pagg. 24-25
  12. ^La Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli – Mario Menghini - pagg. 19-20-21
  13. ^Guido Sylva autore diCinquant'anni dopo la prima spedizione in Sicilia: Impressioni e ricordi di un bergamasco dei milleArchiviato il 21 giugno 2018 inInternet Archive.
  14. ^Pietro Cortes guidò la spedizione del 6/8 agosto sulla naveProvence con 211 volontari
  15. ^I Mille nella storia e nella leggenda, Carlo Agrati, pag. 118
  16. ^Associazione Amici Accademia dei Lincei, suamici-lincei.it.URL consultato il 12 giugno 2017(archiviato il 9 giugno 2017).
  17. ^L’Unità d’Italia dalle pagine della Gazzetta Ufficiale – a cura di Pierluigi Ridolfi – prefazione di Carlo Azeglio Ciampi – pag. 21-24[1]Archiviato il 26 giugno 2013 inInternet Archive.
  18. ^nell’operaLa Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli di Mario Menghini a pag. 23 è riportata una illustrazione del tempo (Mistrali pag. 162) che mostra una delle navi dello sbarco a Marsala con diversi cannoni sulle fiancate, trattandosi di navi mercantili si deve presumere che fossero stati lì collocati successivamente alla partenza da Genova e considerando gli autori la presenza dei cannoni deve essere stata ritenuta attendibile
  19. ^La Spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli – Mario Menghini pag. 22 - (Suppl. al Movimento del 21 maggio 1860)
  20. ^Garibaldi and the making of Italy – Appendix J - pagg. 341-342-343
  21. ^Trevelyan - Appendice J - pag.344
  22. ^Falzone, cit. pagina 252.
  23. ^Falzone, cit. pagina 264.
  24. ^Falzone, cit. pagina 245.
  25. ^Falzone, cit. pagina 258.
  26. ^Si tratta diCamillo Zancani
  27. ^Secondo Pietro Camardella,I calabresi della spedizione de I Mille, seconda edizione, anno 1976, a cura dell'Accademia Cosentina si contano 6 catanzaresi, 9 cosentini, 6 reggini.
  28. ^Il Risorgimento «silenzioso» dei nuovi albanesi - Corriere.it, sucorriere.it.URL consultato il 23 febbraio 2017(archiviato il 25 luglio 2016).
  29. ^ Halley Informatica,COMUNE DI LUNGRO, sulungro.gov.it.URL consultato il 1º febbraio 2017(archiviato il 25 febbraio 2019).
  30. ^enciclopedia TreccaniArchiviato il 2 aprile 2015 inInternet Archive..
  31. ^La Compagnia marinai cannonieri, la 8ª e la 9ª Compagnia Cacciatori.
  32. ^Con compiti di portaordini ed esploratori.
  33. ^Formata dai marinai delPiemonte e delLombardo, dopo lo sbarco a Marsala.
  34. ^Una colubrina da 6 libbre su affusto navale modificato con ruote da carrozza ed un cannone da 4 libbre. Altri due cannoni da 6 libbre, inizialmente privi di affusto, ne furono dotati in un improvvisato arsenale di artiglieria istituito a Salemi, ma non è chiaro se fossero già pronti alla data della battaglia. Tutte le artiglierie provenivano dal Forte Santo Stefano di Talamone ed erano state cedute alla spedizione dal Governatore di Orbetello maggiore Giorgini.
  35. ^Inizialmente al comando di (Nino Bixio), che cedette il comando della compagnia al suo luogotenente Dezza quando assunse il comando del 1º battaglione.
  36. ^Inizialmente al comando diVincenzo Giordano Orsini, che fu quasi subito trasferito al comando dell'artiglieria della spedizione.
  37. ^Inizialmente al comando diFrancesco Stocco, fervente repubblicano, che ancora durante la navigazione tra Talamone e Marsala rinunciò al comando, per protesta contro la lettera scritta da Garibaldi a re Vittorio Emanuele.
  38. ^Inizialmente al comando diGiuseppe La Masa, che su propria richiesta venne invece destinato a tenere i rapporti con i patrioti siciliani.
  39. ^Radiato per viltà al termine dellabattaglia di Calatafimi.
  40. ^Inizialmente al comando di (Giacinto Carini), che cedette il comando della compagnia al suo luogotenente Ciaccio quando assunse il comando del 2º battaglione.
  41. ^Formata principalmente da studenti dell'Università di Pavia.
  42. ^Costituita all'arrivo in Sicilia.
  43. ^Costituita all'arrivo in Sicilia, ma non ancora operativa al momento dellabattaglia di Calatafimi).
  44. ^La lista dei mille di Garibaldi, sucorriere.it.
  45. ^Diverso era il numero di quelli imbarcatisi a Quarto poiché durante la fermata a Talamone alcuni furono rimpatriati e altri deviati su un'azione diversiva nello Stato Pontificio e raggiunsero in seguito i Mille a Palermo; inoltre, alcuni altri raggiunsero in Sicilia i Mille per altre vie.
  46. ^abcdeEsercito Italiano[collegamento interrotto].
  47. ^Esercito Italiano[collegamento interrotto].
  48. ^Esercito Italiano[collegamento interrotto].
  49. ^Giovanni Antonelli, sumuseodelrisorgimento.provincia.lucca.it.URL consultato il 21 luglio 2016(archiviato il 17 agosto 2016).
  50. ^ Carlo Cataldo,Ricerche documentarie per la "riscoperta" del Balguera…, inCalatafimi e Garibaldi. Saggio storiografico sulla battaglia di Pianto Romano (15 maggio 1960), Alcamo, Sarograf, 1990, pp. p.67.
  51. ^abcdefgBrogi, p. 282.
  52. ^La nascita di una Nazione - Luigi Adolfo Biffi, sui1000.altervista.org.URL consultato il 10 marzo 2024.
  53. ^abcdefghijklmnopqrstuvwxyzaaabacadaeafagahA. Agazzi, Le 180 biografie dei Bergamaschi dei Mille, Bergamo, 1960.
  54. ^Maurizio Bertolotti,Le complicazioni della vita: storie del RisorgimentoArchiviato il 5 marzo 2016 inInternet Archive..
  55. ^Rosi,Dizionario nazionale del Risorgimento.
  56. ^Storia di Villa Castiglioni (XVIII-XIX sec.), suMuseo Fisogni, 30 novembre 2018.URL consultato il 14 luglio 2020.
  57. ^ab Davide Zaffaroni,Cesare Castiglioni dei Mille di Marsala, Macchione Editore, 2008.
  58. ^Archivio di Stato di TorinoArchiviato il 5 marzo 2016 inInternet Archive..
  59. ^Ambrogio Giupponi, inSeriate: storia, attualità, ricordi, Seriate, 1981, p. 269.
  60. ^Antonio Gili,Un «arrabbiato radicale»: Natale Imperatori (1830-1909), in Antonio Gili (a cura di), Pagine storiche luganesi, numero 6, giugno 1994, Edizioni città di Lugano 1994, 55-110.
  61. ^Data e ora di morte di Luigi PerlaArchiviato il 13 marzo 2014 inInternet Archive..
  62. ^Il dottor Giuseppe Pupa di Valmadrera, dopo delle ricerche nel comune di Catanzaro, ha trovato il certificato di morte di Giuseppe Torri-Tarelli, il documento menziona che Giuseppe Torri-Tarelli, di 21 anni, tenente delle truppe garibaldine, è morto in Catanzaro il giorno 28 del mese di settembre dell'anno 1860 e quindi pospone di un giorno la data che fino ad ora era ascritta al nome di Giuseppe Torre-Tarelli.
  63. ^Archivio di Stato di Torino – progetto “alla ricerca dei garibaldini scomparsi”, suarchiviodistatotorino.beniculturali.it.URL consultato il 12 giugno 2017(archiviato dall'url originale il 4 luglio 2017).
  64. ^vedere: Il numero totale dei garibaldini
  65. ^vedere: Gli sbarchi successivi al primo di Marsala
  66. ^La concessione della medaglia fu confermata all'articolo unico della legge che, dopo quattro anni, riconobbe la pensione vitalizia a "per ciascun di coloro tra i mille che non percepiscano dallo Stato stipendi od altre pensioni per somme eccedenti in complesso le lire 1200 annue": v.Senato della Repubblica, allegato aMemoriaWeb (newsletter dell'Archivio storico del Senato della Repubblica), n. 26 (Nuova Serie), giugno 2019Archiviato il 30 settembre 2019 inInternet Archive., p. 15.
  67. ^LEGGE 22 gennaio 1865, n. 2119, suNormattiva.
    «È assegnata la vitalizia pensione di lire 1000 a ciascuno dei Mille fregiati della medaglia d'onore istituita per iniziativa del Municipio di Palermo a ricordo della gloriosa spedizione del Generale Garibaldi a Marsala.»

Bibliografia

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  • A.Pavia,Indice completo dei Mille sbarcati a Marsala condotti dal prode Generale Giuseppe Garibaldi, Genova, Stabilimento degli artisti tipografi, 1867
  • L. B.; F. G.,Elenco ufficiale dei Mille di Marsala, Tipografia romana di C. Bartoli, Roma, 1870.
  • A.Pavia,L'Album dei Mille sbarcati a Marsala, Genova 1870
  • AA. VV,I Bresciani dei Mille, a cura di F. Grassi, Geroldi, Brescia, 1960.
  • Supplemento al n. 266 della Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia,Elenco dei Mille di Marsala, 12 novembre 1878.
  • G. Bevilacqua,I Mille di Marsala: vita, morte, miracoli, fasti e nefasti, Manfrini editori, Calliano (Trento), 1982.
  • U. Baroncelli,Sul contributo di Brescia alla campagna garibaldina del 1860, in Studi Garibaldini, Bergamo, 1961.
  • Luciano Bianciardi,Da Quarto a Torino: breve storia della spedizione dei Mille Feltrinelli, Milano 1960.
  • B. Boni,Brescia e l'epopea garibaldina, Apollonio, Brescia, 1960.
  • Paolo Brogi,La lunga notte dei Mille. Le avventurose vite dei Garibaldini dopo la spedizione del '60, Aliberti editore, Roma, 2011,ISBN 978-88-7424-764-6
  • Pietro Camardella,I calabresi della spedizione de I Mille, seconda edizione, anno 1976, a cura dell'Accademia Cosentina
  • Antonio Fappani,Enciclopedia bresciana, La voce del popolo, Brescia, 1974.
  • M. Magli; R. Caffi,Giovanbattista lo scrivano. Via e lapide per Bontempo, articolo del quotidiano "BresciaOggi", 27 marzo 2007.
  • Mino Milani e AA. VV.,Due di Mille, GAM Editrice, Brescia, 2011, pp. 206.ISBN 978-88-89044-76-6
  • M. Rosi,Dizionario del Risorgimento Nazionale, Vallardi, Milano, 1930
  • Giuseppe Zani,Carlo, Fanny e l'amore in giubba rossa, articolo del quotidiano "BresciaOggi", 27 marzo 2007.
  • Sessantuno bresciani fra i Mille, articolo del quotidiano "BresciaOggi", 27 marzo 2007.
  • A. Dumas,I garibaldini, 2011 Editori Riuniti, RomaISBN 978 88 6473 042 4
  • Santo Daniele Spina,La controversa data di nascita del garibaldino Achille Campo nella storia degli studi inAgorà, n. 85-86, luglio-dicembre 2023, pp. 64-68.

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