
Hugo Pratt, nome d'arte diUgo Eugenio Prat (Rimini,15 giugno1927 –Pully,20 agosto1995), è stato unfumettista escrittoreitaliano.
Annoverato fra i maggiori autori di fumetti italiani,[1][2] ha raggiunto una notorietà internazionale[3] soprattutto con il personaggio diCorto Maltese, da lui ideato e uno dei più noti delfumetto italiano;[4][5][6]Una ballata del mare salato, prima storia del personaggio, è considerata insieme aLa rivolta dei racchi diGuido Buzzelli, uno dei primi esempi diromanzo a fumetti italiano.[7]

Ugo Eugenio Prat[8] nacque aRimini il 15 giugno del 1927, figlio di Rolando Prat[9][10], capo squadra[11] dellaMVSN di origini provenzali ed inglesi da parte di padre e di Evelina Genero, figlia del poeta dialettaleveneziano di originimarraneEugenio Genero, che Pratt citerà inCorte Sconta detta Arcana. La sua vita si sviluppò soprattutto intorno alla città diVenezia, con cui ebbe un forte legame e ove sono ambientati due suoifumetti,L'angelo della finestra d'oriente eFavola di Venezia. È proprio qui che fece il suo esordio nel 1943. In precedenza aveva soggiornato sei anni con la famiglia nell'Africa Orientale Italiana. Il nonno di Pratt, cresciuto ugualmente a Venezia, era di origineinglese efrancese, mentre la nonna veniva dallaTurchia.
Allo scoppio dellaseconda guerra mondiale la famiglia di Prat si trovava nell'Africa Orientale Italiana, dove il padre prestava servizio nellaMVSN. Nel 1941 alla caduta dell'Africa Orientale Italiana la famiglia Prat fu internata in un campo di concentramento aDire Daua dove il padre morì nel 1943.[12] Un anno dopo poté rientrare in Italia grazie all'intervento a favore dei prigionieri dellaCroce Rossa e aCittà di Castello frequentò fino a settembre un collegio militare. Nel 1943, dopo l'armistizio di Cassibile, aderì allaRepubblica Sociale Italiana e fu per breve tempomarò dellaXª Flottiglia MAS militando nel Battaglione Lupo finché la nonna lo costrinse a ritornare a casa.[13][14] Nell'autunno del 1944 rischiò invece di essere fucilato dalleSS, che temevano fosse una spiasudafricana. Nel 1945 raggiunse gliangloamericani e fu impiegato da questi come interprete per le armate Alleate, organizzandovi aVenezia degli spettacoli.[15]
La sua vocazione era però quella di raccontare storie simili a quelle con le quali era cresciuto: storie eromanzi diJames Oliver Curwood,Zane Grey,Kenneth Roberts; e ancora i fumetti diLyman Young (Cino e Franco),Will Eisner (The Spirit) e soprattuttoMilton Caniff (Terry e i pirati). Fondò allora la testataAlbo Uragano, in collaborazione conMario Faustinelli eAlberto Ongaro, che dal 1947 divenneAsso di Picche - Comics, dal nome del suo personaggio di punta,Asso di Picche, uneroe mascherato dall'aderente costume giallo.
La rivista attirò numerosi giovani talenti comeDino Battaglia,Roy D'Amy,Giorgio Bellavitis, mentre il personaggio di Asso di Picche riscuoteva sempre maggior successo, soprattutto inArgentina. Pratt vi si trasferì su invito della Editorial Abril con altri amici del "Gruppo di Venezia", e risiedette nella città diBuenos Aires per tredici anni.
Dopo l'iniziale collaborazione con la Editorial Abril diCesare Civita, Pratt si trasferì allaEditorial Frontera diHéctor Oesterheld: è in quegli anni che videro la luce alcune serie molto importanti nella carriera dell'autore italiano:Junglemen, su testi di Ongaro,Sgt. Kirk,Ernie Pike eTiconderoga, tutte scritte daHéctor Oesterheld.
Il suo tratto cominciò a fare proseliti, tanto che Pratt, prima conAlberto Breccia, quindi inBrasile, tenne dei corsi di disegno presso la Escuela Panamericana de Arte diretta daEnrique Lipszyc, alternando l'attivitàdidattica con frequenti escursioni inAmazzonia, nelMato Grosso e in altri luoghi esotici.
In quello stesso periodo realizzò anche il suo primo fumetto completo,Anna nella giungla. Questa serie di quattro storie, che presentava ancora pesanti influenze di Oesterheld, si pone come omaggio a quell'avventura classica con la quale si era formato negli anni giovanili e le cui atmosfere avrebbe riportato nelle due seguenti opere complete,Capitan Cormorant eWheeling. Quest'ultima è un vero e proprio romanzo-fiume ispirato alle opere diZane Grey e Kenneth Roberts, che mescola con metodica precisione fatti storici e fantasia, pratica che Pratt avrebbe raffinato più avanti conCorto Maltese.

Tra il 1959 e il 1960 Pratt si trasferì aLondra dove disegnò una serie di brevi storie di guerra per Fleetway Publications (in Italia pubblicate sulla collana Eroica e Supereroica); quindi, senza successo, tentò la via degliStati Uniti, per poi tornare in Sudamerica, da cui ritornò in Italia nel 1962. Qui incominciò a collaborare proficuamente conIl Corriere dei Piccoli per il quale, tra le altre cose, realizzò le riduzioni a fumetti di numerosi romanzi dellaletteratura per ragazzi, comeL'isola del tesoro eIl ragazzo rapito diRobert Louis Stevenson, entrambe sceneggiate daMino Milani, e diede vita, ancora assieme ad Alberto Ongaro, al suo secondogiustiziere mascherato, emulo e prosecutore dell'Asso di Picche,L'Ombra.
La svolta importante nella sua carriera avvenne con l'incontro con l'imprenditore ed editore genovese Florenzo Ivaldi.[16] Era il 1967 e i due decisero di aprire una rivista dal titoloSgt. Kirk, dove pubblicare le storieargentine delcartoonist, alcuni classici americani e degli inediti. Sul numero 1, il primo inedito a esordire fu proprioUna ballata del mare salato, la prima avventura di Corto Maltese, il più famoso e importante personaggio di Pratt. La narrazione, come la maggior parte delle avventure del suo personaggio, rimanda la memoria ai grandiromanzi d'avventura diConrad,Melville,Lewis,Cooper,Dumas, che tanto successo e tanta fama hanno avuto presso generazioni di lettori. Ma soprattutto, a ispirare Pratt per questa storia fuLa laguna azzurra diHenry De Vere Stacpoole. Questa prima storia, autentica pietra miliare del fumetto, fu successivamente ristampata anche sulle pagine delCorriere dei Piccoli. Nel 1969 lavorò conMino Milani, sempre per ilCorriere dei Piccoli, all'adattamento dei romanziLe tigri di Mompracem eLa riconquista di Mompracem diEmilio Salgari, che non fu completato. Le due storie incomplete sono state ritrovate daAlfredo Castelli e pubblicate in volume nel 2009.
Nel 1970 Corto ritornò, questa volta sulle pagine della rivista per ragazzi francesePif Gadget[17], ove vennero pubblicate ventuno brevi storie di cui il malinconico marinaio è l'assoluto protagonista. La prima s'intitolaIl segreto di Tristan Bantam (tra i migliori racconti vanno ricordati anchePer colpa di un gabbiano,La laguna dei bei sogni,Concerto in O' minore per arpa e nitroglicerina,L'ultimo colpo). Pratt ricordò poi di quegli anni che "bisognava rispolverareMarx edEngels, autori che dovetti frequentare e che mi annoiarono immediatamente. Visitai ancheMarcuse e qualche altro e ritornai ai classici dell'avventura. Venni subito accusato di infantilismo, diedonismo e difascismo"[18]. In seguito Pratt fu licenziato poiché l'editore, politicamente vicino alPartito Comunista Francese, lo tacciava dilibertarismo.[18]
(Hugo Pratt[19])
A metà degli anni settanta, a Venezia, Hugo Pratt strinse grande amicizia con il giovaneLele Vianello che, assorbendone la tecnica e lo stile, diventò suo braccio destro collaborando graficamente alle sue opere. Nel borgo diMalamocco a Venezia si forma un gruppo di disegnatori di cui oltre a Pratt e Vianello fa parte ancheGuido Fuga.
Nel 1974 Pratt cominciò a disegnareCorte Sconta detta Arcana, operando un primo notevole cambiamento stilistico in direzione della semplificazione: "Vorrei arrivare a dire tutto con una linea", ripeteva - e da allora le storie di Corto ebbero sempre la forma diromanzi a fumetti più o meno lunghi. Alcuni di loro si affermarono presto come classici assoluti del fumetto (il già citatoCorte Sconta,Favola di Venezia,La casa dorata di Samarcanda). La serie termina conMū - la città perduta, disegnato nel 1988 e pubblicato in volume nel 1992.
Ilmaestro diMalamocco (come lo definìOreste Del Buono) aveva però in mente un altro capitolo per la saga del marinaio con l'orecchino e che sarebbe stata la continuazione deLa giovinezza, opera del 1981 nella quale si narrava una parte dell'adolescenza del protagonista. La casuale scoperta di alcune strisce, tredici in tutto, con dialoghi solo abbozzati, avvenuta nel settembre del 2005 da parte della figlia di Pratt rovistando dentro una rivista, ne è la prova.
Attraverso le avventure del suo marinaio, Pratt si affermò come uno dei più importanti autori di fumetti al mondo. Il suo immaginario così colto e popolare al contempo, la perenne ricerca di uno stile grafico essenziale ed espressivo (tenendo sempre a mente la lezione del maestroMilton Caniff e costeggiando, per certi versi, le soluzioni della "linea chiara" franco-belga), la capacità illustrativa che beneficiava di una solida cultura cinematografica, la consumata abilità narrativa lo rendono un punto di riferimento per chi voglia studiare le possibilità espressive della "letteratura disegnata" (orgogliosa definizione data dallo stesso Pratt, che comunque preferiva farsi chiamare "fumettaro").
Nel 1978 recita nel filmQuando c'era lui... caro lei! diGiancarlo Santi, una parodia dei metodi usati durante il fascismo. Poi recita nel filmBlue Nude nella parte del cattivo.

Oltre alla serie di Corto Maltese, Pratt è stato autore di un'altra serie d'avventura,Gli scorpioni del deserto, ambientata in Africa durante la seconda guerra mondiale e terminata da altri disegnatori dopo la sua morte. Ha collaborato alla collanaUn uomo, un'avventura, edita daBonelli (allora Editoriale Cepim), con quattro storie:L'uomo del sertão,L'uomo della Somalia,L'uomo dei Caraibi eL'uomo del Grande Nord (quest'ultimo ripubblicato in seguito con il nomeJesuit Joe).Tutto ricominciò con un'estate indiana[20] edEl Gaucho[21] sono invece due storie scritte per l'amico e allievoMilo Manara.
Nell'ottobre 1983, fondaCong Sa[22] e il 24 aprile 1987 gli cede la proprietà e l'esclusiva dell'esercizio deldiritto d'autore di tutta la sua produzione, passata e futura.[23]
Hugo Pratt scrisse anche alcuni romanzi d'avventura, perlopiù ispirati alle (o ispiratori delle) sue storie a fumetti.Una ballata del mare salato eCorte Sconta detta Arcana vedono protagonista, come nel loro corrispettivo a fumetti, ancoraCorto Maltese (così comeAspettando Corto); mentreIl romanzo di Criss Kenton ripropone in prosa le avventure già narrate inWheeling, così comeJesuit Joe rappresenta la versione in romanzo del fumettoL'uomo del grande Nord.
Il nonno e il padre di Pratt furonomassoni[24], e Hugo Pratt fu membro dellaGran Loggia d'Italia degli Alam[25], dove fu iniziato apprendista massone nella Loggia "Hermes" all'Oriente di Venezia il 19 novembre 1976, passato compagno il 27 aprile 1977, e poi maestro massone il 26 novembre 1977. Entrò negli alti gradi delRito Scozzese Antico e Accettato l'11 novembre 1989, nella Loggia di perfezione "La Serenissima", del Supremo Consiglio d'Italia, durante una cerimonia svoltasi aNizza in comune con la Loggia di perfezione "L'Olivier secret", del Grand Collège des Rites (Gran Collegio dei Riti) del Grande Oriente di Francia[26], sebbene non abbia mai voluto rivelare tale appartenenza nemmeno agli amici più intimi.[27]
Lamassoneria è esplicitamente citata nei racconti a fumettiFavola di Venezia,Wheeling edEl Gaucho. LaGran Loggia d'Italia, dopo la sua morte, ha organizzato diversi convegni pubblici sul suo personaggio Corto Maltese e in Francia, aParigi, è stata organizzata nel 2012 una mostra di fumetti dell'autore italiano presso ilMusée de la Franc-Maçonnerie.[28][29]
Pratt morì il 20 agosto 1995 a causa di untumore all'intestino.[30][31] Fu sepolto alle porte del paese diGrandvaux, nelCanton Vaud inSvizzera, dove viveva dal 1984 nella sua casa situata nei pressi delLago Lemano.[32]
Negli anni si sono susseguite generazioni di autori, appassionati di fumetto o semplicifan che hanno voluto tributare a Pratt o a Corto Maltese, il suo personaggio più famoso, un omaggio, sia quando Pratt era ancora in vita sia dopo la sua morte.Tra queste la saga diGiuseppe Bergman, scritte e disegnate daMilo Manara, grande amico e, per sua stessa affermazione, allievo di Pratt: in queste, il protagonista Giuseppe Bergman viene istruito "all'avventura" da un creatore di avventure di nome HP, uguale in tutto e per tutto al Maestro veneziano. Lo stesso Manara ha scritto e disegnato dopo la morte di Pratt,Tribute for Corto. In particolare per quanto riguarda Corto, gli omaggi, specialmente da parte disegnatori, ma anche di scrittori e giornalisti, sono numerosissimi:Dino Battaglia,Andrea Pazienza,Vittorio Giardino,Vincenzo Mollica,Umberto Eco,Christian Kracht, Stefano Babini.
Frank Miller gli dedicò una storia diSin City dal titoloNotte silenziosa, e anni prima aveva chiamato "Corto Maltese" un'isola nella miniserieIl ritorno del Cavaliere Oscuro (citazione ripresa nel filmBatman del 1989 diTim Burton).
Nel 1971, il regista e critico cinematograficoErnesto G. Laura dedica a Pratt il cortometraggio documentarioI mari della mia fantasia, che illustra il lavoro del disegnatore.
Nel 2017, viene pubblicata suTopolino la storiaTopo Maltese, una ballata del topo salato, omaggio a Corto Maltese e alla sua prima avventura in occasione dei 50 anni della pubblicazione della stessa, per i testi diBruno Enna e i disegni diGiorgio Cavazzano.[33]
Nel 1969 vince ilGran Guinigi alSalone Internazionale dei Comics.[34]
Nel 1976 ha vinto ilpremio per il miglior album realistico straniero alFestival d'Angoulême perUna ballata del mare salato.[35]
Nel 1987 ha vinto l'Alfred per il miglior fumetto straniero al Festival d'Angoulême con l'alboUn'estate indiana (insieme aMilo Manara.[36]
Nel 1988 vince il premio specialeGrand Prix de la ville d'Angoulême per il quindicesimo anniversario della manifestazione.[37]
Nel 2005, a dieci anni dalla morte, gli è stato assegnato ilpremio Eisner (sezioneHall of Fame), uno dei più prestigiosi riconoscimenti statunitensi riguardanti il mondo dei fumetti.[38]
Il contributo iniziale per questo articolo è una sintesi tra l'articolo on-line (Hugo Pratt) presente suFondazione Franco Fossati) e quello edito sul primo volume della serieI Classici del Fumetto di Repubblica, dedicato a Corto Maltese.
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