Hugo Porta | |||||||
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Dati biografici | |||||||
Paese | ![]() | ||||||
Rugby a 15![]() | |||||||
Ruolo | Mediano d'apertura | ||||||
Ritirato | 1990 | ||||||
Hall of fame | International Rugby Hall of Fame (1997) WR Hall of Fame (2008) | ||||||
Carriera | |||||||
Attività di club[1] | |||||||
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Attività da giocatore internazionale | |||||||
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Palmarès internazionale | |||||||
Vincitore | Sudamericano 1971 | ||||||
Vincitore | Sudamericano 1973 | ||||||
Vincitore | Sudamericano 1985 | ||||||
1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito | |||||||
Statistiche aggiornate al 7 agosto 2009 | |||||||
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Hugo Porta (Buenos Aires,11 settembre1951) è un exrugbista a 15,architetto,dirigente sportivo,diplomatico euomo politicoargentino,mediano d'apertura deiPumas dal 1971 al 1990; detentore del record di punti internazionali per il suo Paese (590 in 58test match) è considerato il miglior rugbista argentino e tra i migliori, se non il migliore in assoluto, interpreti del suo ruolo[1].
Ammesso sia nell'International Rugby Hall of Fame che nellaIRB Hall of Fame, ha ricoperto l'incarico diambasciatore e diministro per conto del governo argentino e, da dirigente sportivo, ha presieduto laconfederazione rugbistica sudamericana e rappresenta la federazione argentina inWorld Rugby.
Nato e cresciuto aBuenos Aires, praticò dapprima ilcalcio nelle file delBoca Juniors; presto, tuttavia, passò al rugby, nelBanco Nación, in cui giocava comemediano di mischia[2]; tuttavia, a vent'anni appena compiuti, fu nel ruolo diapertura, che divenne quello definitivo, quello in cui fu schierato nelCampionato sudamericano 1971 contro ilCile aMontevideo (10 ottobre, vittoria 20-3)[2].I suoi primi punti internazionali giunsero pochi giorni dopo nel corso dello stesso torneo, avversario ilParaguay (13 punti).
Passò circa un anno prima della successiva convocazione, in occasione di untour dei South African Gazelles, che disputarono due incontri con l'Argentina con una vittoria e una sconfitta.
Tra il 1974 e il 1975 disputò i suoi primi incontri europei, sei sconfitte contro un XV scozzese, uno irlandese e quattrotest match contro laFrancia.
La prima vittoria di prestigio giunse nel 1979 a Buenos Aires, contro l'Australia 24-13, con un suo personale di 18 punti (un piazzato, due trasformazioni e tredrop tra i pali australiani); quattro anni più tardi l'Argentina ripeté l'impresa aBrisbane, vincendo 18-3 con 10 punti di Porta.Tra gli altri risultati di prestigio ottenuti dall'Argentina guidata da Hugo Porta figurano un pareggio 18-18 contro la Francia a Buenos Aires nel 1977, con 6 calci piazzati che rappresentarono l'interoscore deiPumas, e un altro pareggio, 19-19, nel primotest match concesso dall'Inghilterra ai sudamericani, in cui l'apertura realizzò 10 punti.
Nel 1985 giunsero invece la prima vittoria contro la Francia (24-13, 16 punti) e soprattutto un 21-21 contro laNuova Zelanda, in cui Porta realizzò l'interoscore argentino (4 piazzati e 3drop).Si trattava del secondotest match assoluto tra gliAll Blacks e iPumas.
Nel 1987 Porta prese parte da capitano con la sua Nazionale alla prima edizione dellaCoppa del Mondo, in cui l'Argentina fu sorteggiata in un girone insieme ai padroni di casa della Nuova Zelanda,Figi eItalia; iPumas vinsero solo quest'ultimo incontro, perdendo contro le prime due.A fine stagione Porta si ritirò per dedicarsi a tempo pieno alla professione diarchitetto, ma ebbe un brevissimo ritorno nel 1990 quando accettò di vestire la maglia argentina per untour nelRegno Unito controIrlanda, Inghilterra eScozia[3], tre sconfitte nelle quali tuttavia marcò i suoi ultimi 14 punti internazionali.Furono 590 i punti marcati in Nazionale, frutto di 11 mete, 85 trasformazioni, 101 calci piazzati e 26drop; quest'ultimo costituì a lungo il record internazionale prima di essere superato dall'ingleseJonny Wilkinson, attualmente primo a 29.
Nel 1991 fu nominatoambasciatore inSudafrica dal presidente argentinoCarlos Menem che, successivamente, lo nominò ministro per lo Sport, incarico che tenne fino al 2000 e che lo stesso Porta giudicò «più difficile che fare l'ambasciatore»[4].
Nel 1999 tornò in campo a 48 anni per unmatch internazionale, nelle file di un XV argentino che schierava anche i più giovaniGonzalo Quesada eAgustín Pichot, che batté unWorld XV per 49-13 e nel quale Porta trasformò una meta tra i pali, marcando 2 punti nel tabellino.
Nel 1997 fece parte dei primi ammessi nella neoistituita International Rugby Hall of Fame[5]; dal 2008 è presente anche inquella di World Rugby[6].Dopo essere stato dirigente dellaUnión Argentina de Rugby, fu presidente sino al 2008 dellaConfederazione sudamericana[7] e, dal gennaio 2008, rappresentante della UAR presso l'International Rugby Board[7], veste nella quale dichiarò di voler adoperarsi per fare entrare l'Argentina in un torneo internazionale di prestigio, segnatamente ilTri Nations.
Altri progetti
Nazionale argentina –Coppa del Mondo di rugby 1987 | |
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