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Hosni Mubarak

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Disambiguazione – "Mubarak" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vediMubarak (disambigua).
Muhammad Hosni Sayyid Ibrahim Mubarak
محمد حسني سيد إبراهيم مبارك
Hosni Mubarak durante una visita di Stato aRoma, nel 2009

Presidente dell'Egitto
Durata mandato14 ottobre1981 –
11 febbraio2011
Vice presidenteVacante
(1981-2011)

ʿUmar Sulaymān
(2011)
Capo del governoAhmad Fu'ad Muhyi al-Din
Kamal Hasan Ali
ʿAlī Luṭfī Maḥmūd
ʿAṭif Ṣidqī
Kamal al-Ganzuri
ʿAṭif ʿUbaydī
Ahmad Nazif
Ahmad Shafiq
PredecessoreṢūfī Abū Ṭāleb (ad interim)
SuccessoreMoḥammed Ḥoseyn Ṭanṭāwī(presidente del consiglio supremo delle forze armate)

Vicepresidente dell'Egitto
Durata mandato16 aprile1975 –
14 ottobre1981
PresidenteAnwar al-Sādāt
PredecessoreHusayn al-Shafi'i
Successore'Omar Sulayman(2011)

Primo ministro dell'Egitto
Durata mandato7 ottobre1981 –
9 gennaio1982
PresidenteSufi Abu Taleb (ad interim)
PredecessoreAnwar al-Sādāt
SuccessoreAhmad Fu'ad Muhyi al-Din

Segretario generale delMovimento dei paesi non allineati
Durata mandato16 giugno2009 –
11 febbraio2011
PredecessoreRaúl Castro
SuccessoreMoḥammed Ḥoseyn Ṭanṭāwī (ad interim)

Presidente dell'Unione per il Mediterraneo
Durata mandato2008 –
2011
Predecessore-
Successore-

Presidente dell'Organizzazione dell'unità africana
Durata mandato28 giugno1993 –
13 giugno1994
PredecessoreAbdou Diouf
SuccessoreZine El-Abidine Ben Ali

Durata mandato24 luglio1989 –
9 luglio1990
PredecessoreMoussa Traoré
SuccessoreYoweri Museveni

Comandante della Forza aerea egiziana
Durata mandato23 aprile1972 –
16 aprile1975
PredecessoreAli Mustafa Baghdady
SuccessoreMahmoud Shaker

Direttore dell'Accademia aerea egiziana
Durata mandato1967 –
1969
PredecessoreYaḥyā Ṣāliḥ al-ʿAydarūs
SuccessoreMaḥmūd Shākir

Dati generali
Partito politicoNazionale Democratico(1978-2011)
UniversitàAccademia militare egiziana
Accademia aerea egiziana
FirmaFirma di Muhammad Hosni Sayyid Ibrahim Mubarak محمد حسني سيد إبراهيم مبارك
Ḥosnī Mubārak
Mubarak in uniforme
NascitaKafr el-Muṣīlḥa, 4 maggio 1928
MorteIl Cairo, 25 febbraio 2020
Luogo di sepolturaHeliopolis (Cairo)
Dati militari
Paese servitoEgitto (bandiera)Regno d'Egitto
Egitto (bandiera) Egitto
Forza armataRegia forza aerea egiziana
Forza aerea egiziana
Anni di servizio1950 - 1975
GradoMaresciallo capo dell'aria
GuerreCrisi di Suez
Guerra civile nello Yemen del Nord
Guerra dei sei giorni
Guerra d'attrito
Guerra del Kippur
Comandante diForza aerea egiziana
Accademia aerea egiziana
Base aerea di Beni Suef
Base aerea del Cairo Ovest
DecorazioniGran maestro e Gran cordone dell'Ordine del Nilo
"fonti nel corpo del testo"
voci di militari presenti su Wikipedia
Manuale

Muhammad Hosni Sayyid Ibrahim Mubarak (in araboمحمد حسني سيد إبراهيم مبارك?,Muḥammad Ḥusnī Sayyid Ibrāhīm Mubārak;Kafr el-Muṣīlḥa,4 maggio1928Il Cairo,25 febbraio2020[1]) è stato unpolitico egeneraleegiziano, quartopresidente dell'Egitto, carica che ha ricoperto per quasi 30 anni, a partire dal 14 ottobre1981 fino all'11 febbraio2011.[2]

Mubarak è stato nominato vicepresidente della Repubblica d'Egitto dopo una brillante carriera militare svolta nei ranghi dell'aeronautica egiziana, nella quale si distinse come generale durante laguerra del Kippur (1973). Assunse la presidenza, succedendo adAnwar al-Sadat, a seguito dell'assassinio di questi il 6 ottobre1981.

Durante la sua presidenza dell'Egitto è stato uno dei più influenti leader della regionevicino-orientale. Grazie alla costituzione del 1971, il presidente Mubarak ha esercitato un forte controllo sul paese.

Biografia

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Mubārak è nato il 4 maggio1928 a Kafr el-Musilha, nel governatoratoegiziano dial-Manūfiyya. Hosni Mubārak era sposato conSuzanne Mubārak e aveva due figli:ʿAlāʾ eGamāl Mubārak.

Gioventù e carriera militare

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Dopo aver completato le scuole superiori aShībīn al-Kōm, entrò all'Accademia militare egiziana, dove ricevette il diploma in scienze militari nel1949. Nel1950 entrò all'Accademia Aeronautica e alla fine conseguì un diploma in scienze aeronautiche e fu assegnato agli squadroni di bombardieri. Parte del suo addestramento da pilota, che egli completò, fu da lui ricevuto nella scuola sovietica di addestramento piloti di Frunze (dal1991Biškek), nella repubblica sovietica delKirghizistan. Nella sua carriera militare fu dapprima pilota, quindi istruttore, comandante di squadrone aereo e comandante di una base aerea. Nel1964 fu nominato capo della delegazione militare egiziana inURSS.

Negli anni1967-1972, durante laguerra d'attrito fra Egitto eIsraele, voluta daJamāl ʿAbd al-Nāṣir, Mubārak fu nominato direttore dell'Accademia Aeronautica ecapo di stato maggiore delle forze aeree egiziane. Nel1972 divenne comandante in capo dell'aeronautica militare egiziana e viceministro della Difesa. Nell'ottobre1973, in seguito alla "guerra d'ottobre", conosciuta anche comeguerra del Kippur o guerra del Ramadan, Mubārak fu promosso al rango di Maresciallo dell'aria. Nell'aprile1975 fu nominato vicepresidente dell'Egitto in sostituzione diHusayn al-Shafi'i e nel1978 fu scelto come vicepresidente delPartito Nazionale Democratico (NDP).

Vicepresidente dell'Egitto

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Dal 1975 Mubārak seguì lealmente la politica del presidente Sadat e gestì gli affari amministrativi dello Stato con efficacia vista la predilezione del presidente per la politica estera. Viaggiò nel mondo arabo per sostenere la decisione dell'Egitto di siglare la pace con Israele, visitò quindiRiad eDamasco per convincere i due governi della genuinità della pace e degli accordi "Sinai II", maHafiz al-Asad rifiutò persino di incontrarlo. Mubarak aumentò sempre più la sua autorevolezza anche grazie al fatto delle numerose visite e incontri con i capi di Stato stranieri con cui dialogava come inviato diretto di Sādāt. Nel1981 a seguito dell'assassinio del presidenteAnwar al-Sādāt da parte difondamentalisti, Mubārak diventò presidente della Repubblica Araba d'Egitto e presidente delPartito Nazionale Democratico (NDP). Mubārak stesso è sfuggito a non meno di sei tentativi di omicidio.[3]

Presidenza dell'Egitto

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Hosni Mubarak è stato il capo di Stato egiziano in carica per più anni, la sua presidenza è iniziata in linea di continuità con il predecessore, ma anche con innovazioni diplomatiche e di politica economica interna. In tutti gli anni ottanta ridusse le ingerenze dello Stato nell'economia pianificata del paese e aumentò la produzione di beni necessari per la popolazione, infatti vennero costruite abitazioni popolari, così come crebbe la produzione di vestiti, arredi e medicine. Nella riorganizzazione del Governo Mubarak tenne sotto controllo i funzionari e i ministri effettuando licenziamenti per malversazione e imponendo multe ai deputati per le assenze ingiustificate. L'Egitto rimase comunque dipendente dagli aiuti degli Stati Uniti, e negli stessi anni continuarono le pressioni effettuate su Israele per la questione degli accampamenti dei palestinesi. Migliorarono costantemente le relazioni con l'Unione Sovietica e il presidente nel 1987 vinse il suo secondo mandato per altri 6 anni.

Rientro nella Lega Araba

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Nelle relazioni con gli altri paesi arabi infatti si ebbe un miglioramento, l'Egitto all'epoca era stato l'unico paese dellaLega Araba a essere sospeso a causa della politica del presidente al-Sādāt, che firmò il trattato di pace conIsraele, con la mediazione di Mubārak otto anni dopo l'assassinio di Sādāt (6 ottobre 1981) nel 1989, si giunse al compromesso e la sede principale della Lega è stata ricollocata nel medesimo complesso di edifici al centro delCairo.[3]

Posizione nella prima guerra del Golfo

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L'Egitto condannò l'invasione delKuwait nel 1990 da parte dell'Iraq e partecipò attivamente nella coalizione alleata nella guerra del Golfo del 1991. Infatti i soldati egiziani furono tra i primi a sbarcare in Kuwait per impegnare le forze armate irachene, godendo per questo di grandi, ma non precisati, vantaggi economici elargitigli dagli USA. Si parla di un taglio del debito del paese di 500 000 $ per soldato.[4] In questa sua partecipazione si dice che l'Egitto abbia sofferto pesanti perdite in vite umane, anche se mancano conferme o smentite ufficiali in merito. SecondoReporter Senza Frontiere imedia egiziani erano collocati per libertà d'espressione al 143º posto su 167 nazioni considerate.[5]

Malgrado le riforme e la transizione verso un sistema economico orientato al capitalismo, l'economia egiziana stentò comunque a decollare e l'assenza di riforme politiche accrebbe il dissenso. Mubārak cominciò a perdere sostegni già a metà degli anni novanta. La crisi economica dei primi anni novanta fu imponente. Secondo l'Indice che valuta l'attenzione garantita ai Diritti Umani, l'Egitto occupa il 119º posto su 177 nazioni. Nelle presidenziali del 1993 venne comunque rieletto e l'attività diplomatica è rimasta sempre molto attiva, infatti nel 1999 visitò il Libano e fu la prima volta per un presidente egiziano dal 1952. Dopo la rielezione al quarto mandato nel 1999 continuò i suoi sforzi per la pace in Medio Oriente mediando i colloqui traEhud Barak eYasser Arafat alla presenza del presidente statunitenseBill Clinton nel 2001.

Stile di governo

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L'Egitto è stato governato per tutto il suo mandato con la legge marziale in vigore come misura d'emergenza per l'assassinio di Sādāt. Questo permetteva l'ingerenza dell'esecutivo in molti ambiti della vita del paese limitando così la libertà di stampa e permettendo l'arresto degli oppositori politici. Altro colpo che riguardò la credibilità di Mubārak intervenne allorquando circolarono notizie sul fatto che suo figlio ʿAlāʾ era stato favorito dal governo nei processi di privatizzazione avviati dal padre. L'organizzazioneTransparency International, che si occupa di valutare tra l'altro l'indice di corruzione politica percepita dalla popolazione di un Paese, colloca l'Egitto al 70º posto su 159 nazioni.[6]

Nel luglio2004 Mubārak accolse le dimissioni del primo ministroAtef ʿEbeyd e di tutto il suo gabinetto e nominò quindiAhmad Nazif nuovo primo ministro. La nuova compagine ministeriale è stata accolta con un moderato ottimismo, anche per un miglioramento della declinante situazione economica dell'Egitto. Il mercato egiziano è diventato percentualmente il primo paese fra quelli emergenti nell'anno fiscale 2004/05. Persiste però una fortedisoccupazione e Mubārak è stato criticato per aver favorito il grande capitale e le privatizzazioni dell'imponente comparto pubblico dell'economia, avvilendo i diritti dei lavoratori.

La seconda guerra del Golfo

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Il presidente Mubārak si è espresso contro la guerra inIraq del 2003 voluta dagliUSA e dallaGran Bretagna, affermando che la situazione israelo-palestinese avrebbe dovuto essere affrontata per prima, ma ha chiarito che come presidente ritiene utile un ritiro graduale per evitare un peggioramento ulteriore della situazione.

Hosni Mubārak incontraGeorge W. Bush nel 2002.

Elezioni presidenziali del 2005

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Mubārak, cedendo alle pressioni interne ed estere per una democratizzazione interna, richiese al parlamento un emendamento costituzionale per permettere la partecipazione di più candidati alle elezioni. Fino a quel momento il presidente era eletto dal parlamento e confermato tramite referendum. Il 28 luglio 2005 Mubārak presentò la sua candidatura per le elezioni del 7 settembre seguente.

Le elezioni furono vinte da Mubārak e malgrado la presenza di altri candidati si levarono molte proteste che accusarono i sostenitori di Mubārak di brogli e di poca chiarezza sul voto.

Mubārak e la Chiesa copta

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Prima che Mubārak assumesse la Presidenza, il precedente presidente egiziano Anwar al-Sādāt aveva ordinato aPapa Shenuda III, il capo dellaChiesa ortodossa copta, di ritirarsi in esilio nel monastero diSan Bishoi. In aggiunta, ottovescovi, 24 sacerdoti e molti altri eminenti personalità copte furono posti agli arresti. Sādāt rimpiazzò la gerarchia ecclesiastica con un Comitato di 5 vescovi e si riferì a Papa Shenūda come all'"ex-papa".

Il presidente Hosni Mubārak interviene alla sessione plenaria di apertura delWorld Economic Forum sulVicino Oriente nel 2008.

Più di tre anni dopo l'assassinio di Sādāt nel1981 e la salita al potere di Mubārak, il presidente richiamò dall'esilio il papa Shenūda III d'Alessandria, il 2 gennaio1985. Questi tornò alCairo per celebrare la festività natalizia del 7 gennaio (secondo ilcalendario copto), e la folla che lo accolse fu valutata in più di 10.000 persone. Nonostante diverse limitazioni religiose che il governo ha mantenuto e le vessazioni subite dai gruppi islamici più radicali, i cristiani copti hanno goduto didiritti umani e religiosi relativamente migliori sotto Mubārak, con la loro festività del 7 gennaio riconosciuta come festività nazionale nel2002.

Rivolta di Piazza Taḥrīr e dimissioni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sommosse popolari in Egitto del 2011.

Lostato d'emergenza in atto nel Paese, decretato nel 1981 a seguito dell'assassinio del presidente al-Sādāt, è stato oggetto di dure critiche da parte dell'opposizione per l'abnorme estensione dello stesso, che prevede per legge, tra le altre cose, arresti preventivi e controllo diretto dei media. Dopo l'inizio dellesommosse popolari del 2011, innescate dairecenti sommovimenti capitati inTunisia, durante le quali Mubārak, al 17º giorno di proteste, ha annunciato di voler abdicare solo quando la situazione lo richiederà, ilraʾīs viene sottoposto a forti pressioni da parte dei manifestanti e di alcuni governi esteri perché rimetta il proprio mandato.

La rivolta si inasprirà, prolungandosi in giorni di violenti scontri tra esercito e manifestanti, arrivando a costringere alle dimissioni il presidente l'11 febbraio2011.[7]Piazza Tahrir, alCairo, luogo simbolo della rivolta, accoglie con manifestazioni di giubilo l'annuncio del vicepresidente'Omar Sulayman delle dimissioni da presidente egiziano, dopo trent'anni, di Ḥosnī Mubārak.

Il ritiro a Sharm el-Sheikh

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Mubarak a poche ore dalle dimissioni dalla carica di presidente lasciò il Cairo per raggiungere la sua residenza aSharm el-Sheikh, rifiutandosi di espatriare pur in presenza di offerte di ospitalità provenienti da vari Stati.[8] Subito si sono susseguite voci su un suo cattivo stato di salute, ipotizzando persino un suo presunto stato comatoso. L'emittenteABC ha tuttavia smentito queste voci, affermando che Mubarak gode invece di "buona salute".[9]

Vicende giudiziarie

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Il 13 aprile 2011 Mubarak è posto in custodia cautelare per 15 giorni a seguito delle indagini condotte dalla Procura della capitale in merito ad accuse di corruzione e appropriazione indebita a suo carico. Nelle stesse ore è trasferito in ospedale per problemi di salute.[10] Poco dopo l'ex presidente egiziano finisce nuovamente in terapia intensiva per un secondo attacco cardiaco, dopo che anche verso i figliʿAlāʾ eGamal Mubarak viene emesso un mandato di arresto.[11] Il 13 maggio successivo ancheSuzanne, la moglie di Mubarak, è tratta in arresto perché accusata di corruzione.[12]

La stessa sorte tocca a Mubarak, che viene arrestato e condannato all'ergastolo il 2 giugno2012.[13] La Corte di Cassazione, però, decide di ripetere il processo e il 29 novembre 2014 Mubarak è prosciolto dalle accuse di omicidio e corruzione. Rimane la condanna con detenzione a 3 anni di carcere per sottrazione di fondi pubblici destinati ai restauri del palazzo presidenziale.[14] Il 3 marzo2017 viene assolto in via definitiva dalla Corte di Cassazione egiziana nell'ambito del processo a suo carico per l'uccisione di manifestanti durante la rivoluzione del gennaio2011,[15] riacquistando la piena libertà il 24 marzo 2017.[16][17]

Muore in un ospedale del Cairo il 25 febbraio2020 all'età di 91 anni ed il giorno successivo, in seguito a solenni funerali militari, viene sepolto nella tomba di famiglia all'interno del cimitero cittadino diHeliopolis.

Cariche politiche, militari ed accademiche

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  • Eletto per il quinto mandato presidenziale (2005)
  • Presidente del G-15 (1998, 2000)
  • Eletto per il quarto mandato presidenziale (1999)
  • Presidente del Summit arabo (1996)
  • Presidente dell'Organizzazione dell'unità africana (1993-1994)
  • Eletto per il terzo mandato presidenziale (1993)
  • Presidente dell'Organizzazione dell'unità africana (1989-1990)
  • Eletto per il secondo mandato presidenziale (1987)
  • Presidente delPartito nazionale democratico (1982)
  • Eletto per il primo mandato presidenziale (1981)
  • Vicepresidente delPartito nazionale democratico (1979)
  • Vicepresidente della Repubblica araba d'Egitto (1975)
  • Promosso al rango di tenente generale (1974)
  • Comandante dell'Aeronautica militare e viceministro della guerra (1972)
  • Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare (1969)
  • Direttore dell'Accademia aeronautica (1968)
  • Comandante della base aerea del Cairo Ovest (1964)
  • Distaccato all'Accademia militare sovietica diFrunz (1964)
  • Docente all'Accademia aeronautica (1952-1959)

Onorificenze

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Onorificenze egiziane

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Gran Maestro e Gran Cordone dell'Ordine del Nilo - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine della Repubblica - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine dell'Indipendenza - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine delle Virtù - nastrino per uniforme ordinaria
Gran cordone dell'Ordine della Stella del Sinai - nastrino per uniforme ordinaria
Decorazione del 25 aprile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il servizio militare di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del giubileo d'oro della rivoluzione del 23 luglio - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per lungo e impeccabile servizio - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del giubileo d'argento della guerra di ottobre - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Gran Cordone dell'Ordine della Repubblica (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1972
Membro di II Classe dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1974
Membro di II Classe dell'Ordine di Zulfiqar (Impero d'Iran) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1974
Membro di I Classe dell'Ordine della Stara Planina (Bulgaria) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1975
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale al Merito (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1975
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1975
Membro di I Classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1976
Membro di I Classe dell'Ordine dell'Oman - nastrino per uniforme ordinaria
— 1976
Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stella della Repubblica d'Indonesia - nastrino per uniforme ordinaria
— 1977
Membro di I Classe dell'Ordine della Stella del Nepal - nastrino per uniforme ordinaria
— 1981
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1982
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 30 gennaio1982[18]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine nazionale al merito (Togo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1982
Gran croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1992
Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 19 agosto 1983
Gran Croce dell'Ordine al Merito (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1983
Gran Cordone dell'Ordine del Crisantemo (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1983
Ordine della Bandiera Nazionale di I Classe (Corea del Nord) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1983[19]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale del Niger (Niger) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1983
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1984
Gran Cordone dell'Ordine Nazionale del Leopardo (Zaire) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1984
Ufficiale dell'Ordine di riconoscimento (Repubblica Centrafricana) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1984
Cavaliere di gran croce Ordine nazionale del Mali - nastrino per uniforme ordinaria
— 1984
Membro di I Classe e Membro di II Classe del molto stimato ordine della famiglia di Laila Utama - nastrino per uniforme ordinaria
— 1984
Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
— 18 settembre1985[20]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1985
Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine di San Michele e San Giorgio (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria
— 19 febbraio 1986
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 16 settembre 1986
Membro di I classe dell'ordine della Repubblica (Yemen) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1988
Collare Ordine di Mubarak il Grande (Kuwait) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1989
Collare Ordine d'onore del Sudan (Sudan) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1989
Membro di I Classe dell'Ordine dei due fiumi (Iraq) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1989
Collare dell'Ordine del 7 novembre (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1990
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Buona Speranza (Sudafrica) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Stato della Repubblica di Turchia (Turchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Aquila d'Oro (Kazakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
— 13 maggio 2008
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 11 marzo2008[24]
Collare dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita) - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 dicembre 2008

Note

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  1. ^Egitto, morto Mubarak, suadnkronos.com, Adnkronos, 25 febbraio 2020.URL consultato il 25 febbraio 2020.
  2. ^Egitto, Mubarak si è dimesso: poteri passano in mano ai militari, inAdnkronos, 11 febbraio 2011.URL consultato l'11 febbraio 2011.
  3. ^abBBC News - Egypt country profile - Overview, sunews.bbc.co.uk.
  4. ^A survey of Egypt: The IMF's model pupil | The Economist, sueconomist.com.
  5. ^Reporters Without Borders, sursf.org(archiviato dall'url originale il 29 aprile 2009).
  6. ^L'Italia nel 2009 figura al 63º posto, dal 55° che occupava l'anno precedente. Cfr.questo sitoArchiviato il 19 novembre 2009 inInternet Archive..
  7. ^Mubarak si è dimesso. Pieno potere a forze armate., surepubblica.it,la Repubblica, 11 febbraio 2011.URL consultato l'11 febbraio 2011.
  8. ^Egitto: Mubarak rifiuta offerte espatrio, inANSA, 16 febbraio 2011.URL consultato il 17 febbraio 2011.
  9. ^Egitto: Abc, Mubarak è in buona salute, inANSA, 17 febbraio 2011.URL consultato il 17 febbraio 2011.
  10. ^Egitto: Mubarak in custodia cautelare - Top News - ANSA.it, suansa.it.
  11. ^Egitto: Mubarak, nuova crisi cardiaca - Top News - ANSA.it, suansa.it.
  12. ^Egitto: arrestata moglie Mubarak - Top News - ANSA.it, suansa.it.
  13. ^Egitto, Hosni Mubarak all'ergastolo, suwww3.lastampa.it.URL consultato il 2 giugno 2012(archiviato dall'url originale il 3 giugno 2012).
  14. ^Notizie di esteri del Corriere della Sera, sucorriere.it.
  15. ^Mubarak assolto in ultimo processo - Medio Oriente, inANSA.it, 2 marzo 2017.URL consultato il 2 marzo 2017.
  16. ^rainews.it,https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Egitto-ex-presidente-Mubarak-libero-rientrato-nella-sua-residenza-al-Cairo-04e84552-73d8-47ec-aeed-51b5f62c4a60.html Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  17. ^theguardian.com,https://www.theguardian.com/world/2017/mar/24/hosni-mubarak-returns-to-cairo-home-after-six-years-in-custody Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  18. ^Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., suquirinale.it.
  19. ^(EN)Le Président de la République, susis.gov.eg.URL consultato il 19 febbraio 2022.
  20. ^Bollettino Ufficiale di Stato (PDF), suboe.es.
  21. ^ HL Deb,British honours and orders of Chivalry held by overseas heads of state, inHansard, vol. 505, 14 marzo 1999.URL consultato il 18 luglio 2013(archiviato dall'url originale il 13 novembre 2021).
  22. ^Elenco dei premiati dell'anno 1997., suv1.sahistory.org.za.URL consultato l'8 ottobre 2019(archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2015).
  23. ^Dostluk İlişkilerine Katkının Altın Sembolü: Devlet ve Cumhuriyet Nişanları (Turkish) - The Gold Symbol Contribution of Friendly Relations : State and Republic Orders, suhaberler.com, febbraio 2013.URL consultato il 1º agosto 2013.
  24. ^Internetowy System Aktów Prawnych, suisap.sejm.gov.pl.

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePresidente dell'EgittoSuccessore
Anwar al-Sādāt14 ottobre1981 - 11 febbraio2011Moḥammed Ḥoseyn Ṭanṭāwī
comandante del consiglio supremo delle forze armate

PredecessoreVicepresidente dell'EgittoSuccessore
Husayn al-Shafi'i16 aprile1975 - 14 ottobre1981'Omar Sulayman (dal 2011)

PredecessorePrimo ministro dell'EgittoSuccessore
Anwar al-Sādāt7 ottobre1981 - 2 gennaio1982Ahmad Fu'ad Muhyi al-Din

PredecessoreSegretario del Movimento dei non allineatiSuccessore
Raúl Castro16 giugno2009 - 11 febbraio2011Moḥammed Ḥoseyn Ṭanṭāwī (comandante del consiglio supremo delle forze armate)

PredecessorePresidente dell'Unione per il MediterraneoSuccessore
nuovo ufficio2008 -2011da decidere
V · D · M
Primi ministri dell'Egitto
Grandi Vizir d'Egitto (1857-1878)Dhu l-Fiqar Pascià · Mustafa Pascià ·Dhu l-Fiqar Pascià ·Rāghib Pascià ·Muhammad Sharif Pascià ·Raghib Pascià ·Muhammad Sharif Pascià ·Bōghōs Nūbār Pascià · Principe Muhammad Tawfiq Pascià
Khedivato d'Egitto (fino al 1914)Nūbār Pascià ·Ismāʿīl Pascià ·Muḥammad Tawfīq Pascià ·Muhammad Sharif Pascià ·Muḥammad Tawfīq Pascià ·Riyāḍ Pascià ·Muhammad Sharif Pascià ·Maḥmūd Sāmī al-Bārūdī ·Aḥmad ʿOrābī ·Ismāʿīl Rāghib Pascià ·Muhammad Sharif Pascià ·Nūbār Pascià ·Mustafa Riyad Pascià ·Muṣṭafā Fahmī Pascià ·Husayn Fakhri Pascià ·Riyad Pascià ·Nūbār Pascià ·Muṣṭafā Fahmī Pascià ·Būtros Ghālī Pascià ·Muhammad Sa'id Pascià
Sultanato d'Egitto (1914-1922)Husayn Rushdi Pascià ·Muhammad Sa'id Pascià ·Yūsuf Wahba Pascià ·Muhammad Tawfiq Nasim Pascià ·ʿAdlī Yakan Pascià
Regno d'Egitto (1922-1953)Abd al-Khaliq Sarwat Pascià ·Muhammad Tawfiq Nasim Pascià ·Yaḥyā Ibrāhīm Pascià ·Saʿd Zaghlūl Pascià ·Ahmad Ziwar Pascià ·ʿAdlī Yakan Pascià ·Abd al-Khaliq Sarwat Pascià ·Mustafā al-Nahhās Pascià ·Muḥammad Maḥmūd Pascià ·ʿAdlī Yakan Pascià ·Mustafā al-Nahhās Pascià ·Ismāʿīl Sidqī Pascià ·ʿAbd al-Fattāḥ Yaḥyā Ibrāhīm Pascià ·Muhammad Tawfiq Nasim Pascià ·ʿAlī Māher Pascià ·Muṣṭfā al-Nahhās Pascià ·Muḥammad Maḥmūd Pascià ·ʿAlī Māher Pascià ·Hasan Sabri Pascià ·Ḥusayn Sirrī Pascià ·Mustafa al-Nahhas Pascià ·Ahmad Māher Pascià ·Maḥmūd al-Nuqrashī ·Ismāʿīl Sidqī Pascià ·Mahmud al-Nuqrashi ·Ibrāhīm ʿAbd al-Hādī Pascià ·Husayn Sirri Pascià ·Mustafā al-Nahhās Pascià ·ʿAli Māher Pascià ·Ahmad Najīb al-Hilālī Pascià ·Husayn Sirri Pascià ·Ahmad Najīb al-Hilālī Pascià ·ʿAli Māher Pascià ·Muḥammad Negīb
Repubblica d'Egitto (1953-1958)Muḥammad Negīb ·Gamāl ʿAbd al-Nāṣer ·Muḥammad Negīb ·Gamāl ʿAbd al-Nāṣer
Repubblica Araba Unita (1958-1961)Gamāl ʿAbd al-Nāṣer ·ʿAlī Ṣabrī ·Zakariyāʾ Muḥyi al-Dīn ·Muḥammad Ṣidqī Sulaymān ·Gamāl ʿAbd al-Nāṣer ·Maḥmūd Fawzī
Capi di governo (Presidenti del Consiglio Esecutivo)
della Regione Meridionale (Egitto) della Repubblica Araba Unita
Nur al-Din Tarraf ·Kamāl al-Dīn Ḥusayn
Repubblica Araba d'Egitto (1961 --)Maḥmūd Fawzī ·ʿAzīz Ṣidqī ·Anwar al-Sādāt ·ʿAbd al-ʿAzīz Ḥigāzī ·Mamdūḥ Sālem ·Muṣṭafā Khalīl ·Anwar al-Sādāt ·Ḥosnī Mubārak ·Aḥmad Fuʾād Muḥyi al-Dīn ·Kamāl Ḥasan ʿAlī ·ʿAlī Luṭfī Maḥmūd ·ʿAṭif Ṣidqī ·Kamāl al-Ganzūrī ·ʿAṭif ʿUbaydī ·Aḥmad Naẓīf ·Aḥmad Shafīq ·ʿIṣām Sharaf ·Kamāl al-Ganzūrī ·Hishām Muḥammad Qandīl ·Hazem al-Beblawi ·Ibrahim Mahlab ·Sherif Ismail ·Mostafa Madbouly
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