Henri Desroche (Roanne,12 aprile1914 –Villejuif,1º giugno1994) è stato unsociologofrancese.
Nasce in una famiglia di operai della concia immigrati aRoanne dalle montagne circostanti. Frequenta la scuola primaria nella sua città, in rue Raspail, e successivamente il Collège Saint-Pierre diVillemontais e il Lycée Saint-Gildas diCharlieu. Nel 1931 entra nel Seminario maggiore della Diocesi di Lione. Due anni dopo chiede di entrare nell'Ordine domenicano e vive l'esperienza del noviziato adAngers, presso il convento Saint-Thomas-d'Aquin, dove riceve l'abito il 2 ottobre 1933 (emetterà la professione semplice un anno dopo), diventando fra' Henri-Charles Desroches. L'aggiunta del secondo nome è legata alla sua ammirazione perCharles de Foucauld, mentre invece sull'aggiunta della "s" al cognome si sono fatte varie ipotesi, nessuna delle quali accertabile. Fra' Desroches è quindi inviato nel convento savoiardo Saint-Albert-le-Grand (situato traLa Ravoire eSaint-Alban-Leysse, alla periferia diChambéry), per lo studio della filosofia e della teologia.Nel 1935 svolge il servizio militare.
Il 28 aprile 1939 emette laprofessione solenne e nei successivi quattro mesi viene ordinato primasuddiacono, poidiacono e infineprete (25 agosto) con procedura d'urgenza a causa della mobilitazione di guerra con altri cinque confratelli, nel Seminario maggiore diAnnecy.Dopo aver combattuto (1939-1940), nel 1941 riprende gli studi e un anno dopo difende la tesi in teologiaL'agapè ou l'amour généreux dans les épîtres de Saint Paul. Tra il 1943 e il 1950, è aggregato alla casa domenicana Saint-Joseph aÉcully, per collaborare con il movimentoEconomie et Humanisme (Centro studi sui complessi sociali), pur continuando a tornare frequentemente al convento inSavoia.
Nel 1944 esce il suo primo libro:Paul Claudel, poète de l'amour. Nel1945 affianca padreLouis-Joseph Lebret, direttore diEconomie et Humanisme, che ha intanto trovato una nuova sede aLa Tourette (Éveux). Contemporaneamente, e fino al1950, dirige anche leEditions d'Economie et Humanisme e l'équipe centrale del movimento. A partire dal 1947, il movimento apre una sede aParigi (al 48 di avenue d'Italie), che consente a padre Desroches di diventare via via più autonomo nella sua azione. In questo quadro, nel 1948 fonda la rivistaIdées et Forces, di cui usciranno 7 numeri (i primi sei da lui diretti). Il 1949 è l'anno di pubblicazione diSignification du marxisme, che esce nelle librerie francesi pochi giorni dopo l'intervento dipapa Pio XII contro la collaborazione tra cristiani e comunisti. Dopo alcuni mesi di reciproche incomprensioni, tra la fine del 1950 e l'inizio del 1951, padre Desroches abbandona l'Ordine domenicano e il celibato.
Nel1951 Henri Desroche sposa Simone Brunet, con cui avrà quattro figli. Contemporaneamente, ilCNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) approva un suo importante progetto di ricerca riguardante la storia delle comunità, degli associazionismi, dei socialismi e delle utopie del XIX secolo. Nel1953 Desroche crea la prima di una lunga serie di istituzioni: il BECC (Bureau d'Etudes Coopératives et Communautaires).
Nel1954 è cofondatore del “Groupe de Sociologie des Religions” (GSR) e della rivistaArchives de Sociologie des Religions. Il GSR nasce sotto il patrocinio diGabriel Le Bras. Dopo la pubblicazione del testoLes Shakers américains (1955), nel1957, con il sostegno dello stesso Le Bras e diFrançois Perroux, Desroche è designatoDirecteur d'études alla VI sezione dell'EPHE (Ecole Pratique des Hautes Etudes) che si trasformerà inEHESS (Ecole des Hautes Etudes des Sciences Sociales) nel1975. Negli stessi anni è tra gli ispiratori dell'International Council for Research in Cooperation Development (ICRCD) e della rivistaArchives Internationales de Sociologie de la Coopération (AISC), che cambierà nome più volte e che alla fine diventeràArchives des Sciences Sociales de la Coopération et du Développement (ASSCOD), terminando le sue pubblicazioni nel1989.
Il1958 è l'anno di fondazione delCollège Coopératif di Parigi, che ha lo scopo di favorire un miglior accompagnamento ai tanti corsisti dell'EPHE di cui dirige le ricerche. inizialmente il Collège occupa i locali del BECC (al 18bis di Avenue Hoche). L'anno seguente il Collège verrà registrato ufficialmente.Nel1962 Henri Desroche pubblicaMarxisme et religions e si stabilisce con la famiglia all'ultimo piano della "Maison des Etudes Coopératives" (7, avenue Franco-Russe), che ospita anche i nuovi locali del Collège Coopératif. La fondazione dell'IRCOD (Conseil International de Recherche Coopérative) data al1965, anno in cui esce nelle librerieSocialismes et sociologie religieuse, seguito, tre anni dopo, daSociologies religieuses.
IntitolataMessianismes, utopies et sociologie des religions, la tesi di stato di Henri Desroche risale al1970, che è pure l'anno di fondazione del "Centre Thomas More” (unfoyer di dibattiti e incontri consacrato alle “scienze umane delle religioni") aLa Tourette, vicino aLione, nel convento domenicano progettato daLe Corbusier.
Il prof. Desroche è stato uno dei più importanti sociologi della cooperazione e, nell'ambito dei suoi studi ha offerto anche un contributo specifico ed originale sul tema della sociogenesi della cooperazione.
I fenomeni che Desroche analizza in quanto aventi un rapporto genetico-causale con il nascere della cooperazione possono essere ricondotti a tre: essi sono forme associative varie, esistite precedentemente al nascere della cooperazione come movimento sociale specifico.
La prima forma di vita comune considerata è a base religiosa. Queste forme associative religiose vengono distinte da Desroche in due sottogruppi: forme di vita comune a base di religione conformista (rispetto ad una confessione dominante), o a base di religione non conformista. Ciò che sembra aver influenzato prevalentemente il caso di vita comune per entrambi i sottogruppi è il modello di vita comunitaria apostolica descritta da Atti, 2,42-47. Essa rappresenta in Europa il modello mentale più fecondo conosciuto che ha influenzato il nascere di queste comunità.
La prima forma storica rilevante di vita comune ispirata al modello apostolico è stata quella dei monasteri nati dallo sviluppo del monachesimo orientale ed occidentale, quasi come reazione alla costantinizzazione della Chiesa. Questa forma di comunione-comunismo integrale (a tendenza attestataria) avrebbe avuto la sua incidenza e il suo sviluppo per tredici secoli, all'incirca fino alla pubblicazione diUtopia di Tommaso Moro. Le altre forme comunitarie di ispirazione apostolica cominciano a nascere nell'ambito della dissidenza religiosa con le sette protestanti (tendenza contestataria).
Secondo Desroche tutte queste esperienze di vita integrale, nelle quali vengono implicate forme di comunismo di proprietà e di lavoro vanno collegate anche alla nascita, nell'ambito europeo, del pensiero utopico e a forme di socialismo "scientifico". Lo studio di questi due filoni di ispirazione religiosa, insieme alle varie esperienze di messianismo e millenarismo, porterebbe a rilevare la loro incidenza sulla nascita di forme di cooperazione che anticipano il moderno processo cooperativo.
Il terzo filone individuato da Desroche è quello delle forme associative di vita comune, a base non religiosa, che si ritrovano nelle forme pre-capitalistiche di produzione. Queste forme di vita comune furono segnalate da Marx ed Engels che indicarono una serie di forme cooperativistiche cancellate dalcapitalismo: ejidos messicani, i mir russi, lezadruga jugoslave, la comune tedesca ed altre forme simili esistenti in Europa, in Africa e in Asia (H. Desroche,Gli Shakers americani - Da un neocristianesimo a un presocialismo, 1956, Comunità, Milano, 1960, p. 322). La celebre ipotesi storico-sociale formulata dai due classici del socialismo tedesco e ripresa poi da Morgan, prevedeva che la futura struttura socialista sarebbe stata un ritorno, ma in forma superiore, della libertà, dell'uguaglianza e della fraternità dei popoli antichi. Non è un caso che proprio Engels nei suoi studi e nelle sue conferenze, per dimostrare la possibilità di realizzare la società socialista, citava spesso le esperienze nord americane ed in particolare quella degli Shakers (H. Desroche,Essor et declin des Shakers - "Le monde créthien", 1952, p. 6).
La definizione della cooperazione che sembra quindi dare Desroche è più estensiva sia di quella che include "forma di vita e lavoro in comune", sia di quella che include semplicemente "associazione che difende gli interessi economici". Desroche vede la cooperazione come qualcosa di più ampio: essa comprende una solidarietà che non riguarda solamente gli interessi materiali, ma anche quello delle espressioni culturali, in rapporto ad una visione globale dell'uomo e della sua vita associata.
Per ricordare le grandi linee del pensiero di Desroche sulla nascita e sullo sviluppo del processo cooperativo potremmo così sintetizzarle:
A questa impostazione occorre segnalare le critiche di due importanti intellettuali: la prima è diRoger Bastide, amico dello stesso Desroche, che in un suo famoso libro (Noi e gli altri, 1970, Milano,Jaca Book) pone dubbi sul rapporto genetico tra comunità e cooperazione. Bastide cerca di dimostrare come in questa posizione esista una certa confusione tra "spirito comunitario" e "spirito cooperativo" e addirittura rifacendosi a Marx ne dimostra l'opposizione. La seconda osservazione è di M. de Queiroz che nel suo (Riforma e Rivoluzione nelle società tradizionali. Storia ed etnologia ei movimenti messianici, Jaca Book, 1968, Milano, p.274) sostiene che le "comunità dei poveri" non hanno nulla in comune con i moderni proletari, se non qualche "tema comunistico".
Il 1971 è un anno di svolta perché viene pubblicato il primo libro consacrato espressamente all'educazione degli adulti:Apprentissage en sciences sociales et éducation permanente (poi chiamatoApprentissage 1). L'anno seguente esce ancheLes dieux rêvés; théisme et athéisme en utopie, seguito daL'homme et ses religions; sciences humaines et expériences religieuses. Nel 1973 Desroche pubblica uno dei suoi testi più conosciuti e tradotti:Sociologie de l'espérance. Tre anni dopo, pubblicazione diLe projet coopératif; son utopie et sa pratique, ses appareils et ses réseaux, ses espérances et ses déconvenues, tradotto poi anche inItalia.
Su proposta della Facoltà di Teologia, l'Università di Uppsala (Svezia) gli conferisce il titolo di Dottorehonoris causa per le sue ricerche in sociologia delle religioni. Nello stesso anno, Desroche crea ilRHEPS (Réseau des Hautes Etudes des Pratiques Sociales). Si tratta di un'associazione che raggruppa le università che rilasciano ilDHEPS (Diplôme des Hautes Etudes des Pratiques Sociales), un diploma in pratiche sociali da lui istituito.
Il secondo libro consacrato all'educazione degli adulti èApprentissage 2; Education permanente et créativités solidaires, apparso nel 1978. Sempre in quell'anno, Desroche crea l'ICI (Institut Coopératif Interuniversitaire), diventato in seguito UCI (Université Coopérative Internationale). Con l'apporto di Maurice Manificat, inoltre, un nuovo Collège Coopératif vede la luce aLione.Tra il 1977 e il 1987 Desroche è incaricato di numerose missioni inAfrica,America Latina eQuébec. È così che inizia a prendere corpo l'UCI, una vera e propria università "itinerante e stagionale".
Nel 1979 il DHEPS diventa un diploma universitario dell'Université Lumière-Lyon-II. Nel1983, appare in libreriaPour un traité d'économie sociale. Il 9 novembre dello stesso anno il RHEPS è costituito ufficialmente sotto forma di GIS (Groupe d'intérêt scientifique).Nel 1986, Desroche fonda la BHESS (Bibliothèque historique des économies sociales)Nel 1987, durante uno dei suoi tanti viaggi inAfrica, Desroche accusa un serio problema di salute che lo costringerà a ridimensionare la sua attività. Ciononostante, a partire dal 1990, nella sua nuova casa diVillejuif concepisce e autoproduce la rivistaAnamnèses; Cahiers de Maïeutique. Intanto nel 1990 dà alle stampe il terzo volume dedicato all'educazione degli adulti:Entreprendre d'apprendre; D'une autobiographie raisonnée aux projets d'une recherche-action (Apprentissage 3). Due anni più tardi, esce ancheMémoires d'un faiseur de livres, un libro-intervista realizzato con Thierry Paquot.
Nel 1993 è infine co-fondatore di "Bastidiana", un Centro studi in onore dell'amico antropologoRoger Bastide (1898-1974).
Henri Desroche muore aVillejuif, nella periferia diParigi, il 1º giugno 1994.
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