| Helenio Herrera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Nazionalità | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Altezza | 183cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Peso | 77kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Ruolo | Allenatore(exdifensore) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Termine carriera | 1º luglio 1945 - giocatore 30 giugno 1981 - allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Helenio Herrera Gavilán (Buenos Aires,10 aprile1910[4][5] –Venezia,9 novembre1997) è stato uncalciatore eallenatore di calcioargentinonaturalizzatofrancese,[6] di ruolodifensore.
Soprannominatoil Mago, è considerato uno dei migliori allenatori della storia del calcio,[7] in virtù dei numerosi titoli conseguiti a livello sia nazionale sia internazionale soprattutto durante glianni cinquanta esessanta. Dopo una modesta carriera da calciatore, si è affermato come tecnico di successo dapprima all'Atlético Madrid, con il quale ha vinto duecampionati spagnoli consecutivi tra il 1949 e il 1951, e in seguito alBarcellona, dove è rimasto dal 1958 al 1960 conquistando altri due campionati spagnoli, unaCoppa di Spagna e unaCoppa delle Fiere.[8]
Nel 1960 è stato ingaggiato dall'Inter, per volere del presidenteAngelo Moratti. Da allenatore nerazzurro ha conquistato trecampionati italiani, dueCoppe dei Campioni e dueCoppe Intercontinentali – in entrambi i casi consecutive – tra il 1963 e il 1966, affermandosi come uno degli allenatori più iconici del tempo (celebri alcuni deglislogan da lui utilizzati per motivare i suoi calciatori) e dando vita a quella che verrà ricordata come laGrande Inter. Terminata l'esperienza con l'Inter nel 1968, si è trasferito allaRoma, dove dal 1968 al 1973 ha vinto unaCoppa Italia e unaCoppa Anglo-Italiana. Una seconda breve parentesi all'Inter (1973) e il ritorno al Barcellona (con la vittoria di un'altraCoppa di Spagna nel 1981) ne hanno sancito la fine dell'esperienza in panchina.
Ha guidato tre Nazionali diverse: quellafrancese (dal 1946 al 1948,[9] in qualità di membro della commissione tecnica[10]), quellaspagnola (dal 1959 al 1962,[9] affiancando il selezionatore Pablo Hernández Coronado[11]) e quellaitaliana (dal 1966 al 1967,[9] insieme aFerruccio Valcareggi[10]).
È nato aBuenos Aires da immigratispagnoli: il padre, Francisco detto "Paco", era un falegname e anarchico originario dell'Andalusia. La data di nascita è controversa: Herrera dichiarava di essere nato il 16 aprile 1916, tuttavia la certificazione originale argentina lo indica come nato il 10 aprile 1910.[4][5]
È vissuto fino all'età di otto anni nel quartiere diPalermo, una zona particolarmente povera della capitale argentina.[12] All’età di otto anni si è trasferito con i genitori inMarocco, dove condurrà una vita di stenti e sacrifici rischiando la morte per un attacco didifterite.[13] Qui ha iniziato la sua carriera come calciatore.
È morto il 9 novembre 1997 in seguito a un arresto cardiaco. Riposa nel settoreevangelico delcimitero monumentale di San Michele aVenezia, città nella quale risiedeva stabilmente da alcuni anni con la moglie Fiora Gandolfi. Eraateo convinto e non battezzato.[5]
Dotato di un fisico imponente, iniziò a giocare comecentrattacco per poi diveniredifensore.

Herrera, pur non avendo inventato ilCatenaccio, ne fu probabilmente l'utilizzatore di maggior successo ai tempi dell'Inter.[14] Durante il suo periodo in Italia si mise in mostra per le sue doti di stratega e motivatore, preparando al meglio le partite sotto ogni punto di vista.[15] Fu uno dei primi allenatori a utilizzare lapsicologia come strumento per motivare i giocatori e confondere gli avversari[16] e sollecitava i tifosi a essere il dodicesimo uomo in campo, partecipando attivamente durante la partita con bandiere e cori, invece di limitarsi a essere silenziosi spettatori come si usava fino ad allora.[16]
Dal punto di vista della gestione del gruppo fu un grande innovatore: memorabili sono stati i cartelli motivazionali che scriveva personalmente e faceva affiggere negli spogliatoi e nei luoghi più frequentati dai giocatori, in modo che potessero costantemente osservarli. Meticoloso lavoratore e attento osservatore, era solito prendere appunti su tutto quel che vedeva e imparava.
Iniziò a giocare a calcio come difensore per alcune squadre del Marocco, come il Roches Noires e il Racing Casablanca. In seguito, ottenuto il passaporto francese, supererà un provino con ilClub Français accontentandosi di un piccolo ingaggio oltre a un lavoro come operaio in un’azienda automobilistica locale. Tra le file delRed Star colse l'unico successo da calciatore (laCoppa di Francia nel 1942). L'ultima esperienza lo vide giocare per il Puteaux, nella doppia veste di calciatore e allenatore ritirandosi quindi per un serio infortunio a un ginocchio.[17]
Nel 1945 gli fu offerta la prima panchina importante, quella delloStade Français dove rimase fino al 1948. L'anno successivo si trasferì inSpagna per allenare dapprima ilReal Valladolid e in seguito l'Atlético Madrid dove vinse per due volte consecutive nel1950 e nel1951 ilcampionato spagnolo. Dopo alcune esperienze conMalaga,Deportivo La Coruña,Siviglia eBelenenses, venne chiamato dalBarcellona. InCatalogna conquistò altri due campionati nel1959 e nel1960, unaCoppa di Spagna nel 1959 ma soprattutto laCoppa delle Fiere nel1958,[8]in cui allenò la squadra del Barcelona XI solo per la finale di ritorno vinta per 6 reti a 0 contro ilLondon XI che rappresentò il suo primo trofeo internazionale.Nella stagione 1959-1960 oltre alla vittoria del campionato, portò il Barcellona fino alla semifinale dellaCoppa dei Campioni per la prima volta nella sua storia e guidò la squadra catalana fino alla finale dellaCoppa delle Fiere 1960 venendo esonerato il 30 Aprile prima della gara di ritorno a seguito delle polemiche sorte per le richieste da parte dell'allenatore Argentino di migliori condizioni economiche e bonus contrattuali per lui e per i suoi giocatori.

Nel 1960 Herrera venne ingaggiato dall'Inter, per espressa indicazione del presidente e proprietarioAngelo Moratti, rimasto positivamente colpito allorquando il sodalizio milanese aveva affrontato proprio il Barcellona del tecnico argentino in Coppa delle Fiere. Dopo due annate complessivamente positive ma prive di successi, nelle quali il risultato migliore era stato il titolo di campione d'inverno, a Herrera viene concesso di allenare la nazionale spagnola ai mondiali del 1962.[18] Nella stagione 1962-1963 i ruoli dell'Inter e degli avversari si invertirono: stavolta campione d'inverno fu la Juventus, con un punto di distacco dall'Inter, che però il 3 febbraio agganciò la prima posizione in classifica occupata dai bianconeri. Successivamente, dopo un mese di coabitazione in vetta, i piemontesi uscirono sconfitti dal derby, così l'Inter poté passare in testa, rimanendoci da sola per il resto del campionato e concludendolo con quattro punti di vantaggio sulla Juventus. Fu il primoscudetto dell'eraMoratti e l'ottavo della storia interista.
La conquista del campionato diede per la prima volta all'Inter l'opportunità di partecipare alla principale competizione continentale per club, laCoppa dei Campioni. I nerazzurri riuscirono a qualificarsi alla finale diVienna, dove incontrarono gli spagnoli delReal Madrid; imponendosi per 3-1 divennero la prima formazione europea ad aggiudicarsi il prestigioso trofeo senza subire neanche una sconfitta, con sette vittorie e due pareggi. In campionato l'Inter si classificò al primo posto a pari merito colBologna (54 punti), così il 7 giugno venne disputato il primo e unico spareggio-scudetto della storia del campionato italiano: alloStadio Olimpico di Roma i felsinei ebbero la meglio per 2-0, diventando campioni d'Italia.

Nella stagione 1964-1965 l'Inter vinse il nono scudetto, la seconda Coppa dei Campioni consecutiva e la sua prima Coppa Intercontinentale. La certezza aritmetica del primo posto in campionato giunse solo all'ultima giornata, dopo aver messo a segno otto vittorie di fila; nel massimo torneo europeo i nerazzurri, con un gol di Jair, sconfissero 1-0 ilBenfica in finale, mentre laCoppa Intercontinentale si risolse al terzo incontro contro gli argentini dell'Independiente: il club lombardo fu la prima squadra italiana a laurearsi campione del mondo.
Nel 1965-1966 l'Inter portò a casa un campionato, caratterizzato da sei successi consecutivi, che costituì quello dellastella sul petto, a indicare i dieci scudetti complessivamente vinti nella sua storia. InCoppa dei Campioni si verificò invece l'eliminazione in semifinale per mano delReal Madrid; stessa sorte inCoppa Italia, con estromissione ad opera della Fiorentina. La squadra tuttavia vinse una nuovaCoppa Intercontinentale, ancora contro l'Independiente. Con questi tre trionfi l'Inter divenne la prima compagine in Europa a realizzare il particolaretreble costituito dascudetto,Coppa dei Campioni eCoppa Intercontinentale, aggiudicandosi il titolo di campione nazionale, continentale e mondiale nello stesso anno.
Nella stagione 1966-1967 l'Inter si laureò campione d'inverno ma perse lo scudetto all'ultima giornata a beneficio della Juventus, che la scavalcò in classifica a seguito della sconfitta in trasferta contro il Mantova per 1-0. Una settimana prima i nerazzurri erano stati battuti dalCeltic diGlasgow nella finale di Coppa dei Campioni, la terza disputata dai nerazzurri nelle ultime quattro stagioni.
Nel campionato 1967-1968 l'Inter non andò oltre il quinto posto, partecipando al girone finale dellaCoppa Italia. Il 18 maggio 1968, dopo tredici anni,Angelo Moratti lasciò la guida della società aIvanoe Fraizzoli; assieme a lui si congedarono anche Herrera e Italo Allodi.

Nel 1968 accettò la ricca offerta fattagli dallaRoma per guidare i giallorossi, sulla panchina dei quali rimase fino al 1973 (tranne per una breve parentesi nel 1971, quando venne sostituito per alcuni mesi daLuciano Tessari).[16] A Roma vinse unaCoppa Italia nel1969 e unaCoppa Anglo-Italiana nel 1972.
Tornò all'Inter nel 1973, ma ebbe scarsa fortuna: colpito da una crisi cardiaca, dovette lasciare la panchina. Nel 1979 fu chiamato dalRimini, dove formalmente figurò nel ruolo di consulente, dal momento che avendo superato i 60 anni non gli era più possibile andare in panchina. Dopo neanche due mesi si trasferì in Spagna per guidare nuovamente il Barcellona, centrando il piazzamento europeo e vincendo la Coppa nazionale nel 1981.

Terminata la carriera di allenatore, Herrera si dedicò al commento di eventi sportivi in trasmissioni televisive molto popolari; fra queste, fu ospite fisso eopinionista dellaDomenica Sportiva (stagione 1985-86) e aL'appello del martedì nella prima metà deglianni novanta.
Morì a Venezia il 9 novembre 1997. Le sueceneri sono conservate nelcimitero di San Michele in Isola di Venezia nel recintoevangelico lungo il muro a destra.
Nel 2004 l'ex giocatore della Grande Inter,Ferruccio Mazzola, che aveva disputato una sola partita ufficiale con la prima squadra, rivolse a Herrera, deceduto sette anni prima, l'accusa di aver sottoposto titolari e riserve apratiche dopanti facendo ricorso a pasticche, probabilmenteamfetamine, sciolte nelcaffè.[19] Nel 2005 la società nerazzurra ha querelato per diffamazione il suo ex giocatore, chiedendo 3 milioni di euro per danni morali e patrimoniali da devolvere in beneficenza,[20] ma il giudice ha respinto la richiesta della società.[21]
La maggioranza dei giocatori della Grande Inter interpellati negò le accuse: le uniche eccezioni furono quelle diFranco Zaglio, che definì le pratiche dopanti di Herrera come fatto comune nel calcio dell'epoca,[22] eSandro Mazzola;[23] quest'ultimo, tuttavia, ritrattò in seguito la propria posizione, spiegando che il vero doping del "Mago" era a conti fatti «psicologico» e che la denuncia di suo fratello era motivata da un desiderio di «rivalsa» nei confronti dell'Inter.[24][25] Luna Herrera, figlia di Helenio, difese la memoria paterna argomentando che il "Mago", convintosalutista, forniva come stimolante ai suoi calciatori delle semplici cialde a base diacido acetilsalicilico associate acaffeina.[26]
Ingrassetto le competizioni vinte.
| Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
| 1945-1946 | D2 | 26 | 18 | 4 | 4 | CdF | 7 | 4 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 33 | 22 | 6 | 5 | 66,67 | 2º(prom.) | |
| 1946-1947 | D1 | 38 | 19 | 8 | 11 | CdF | 4 | 3 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42 | 22 | 8 | 12 | 52,38 | 5º | |
| 1947-1948 | D1 | 34 | 15 | 8 | 11 | CdF | 5 | 3 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39 | 18 | 9 | 12 | 46,15 | 5º | |
| Totale Stade Français | 98 | 52 | 20 | 26 | 16 | 10 | 3 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | 114 | 62 | 23 | 29 | 54,39 | ||||||
| 1948-1949 | PD | 26 | 10 | 2 | 14 | CdG | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 27 | 10 | 2 | 15 | 37,04 | 12º | |
| 1949-1950 | PD | 26 | 15 | 3 | 8 | CdG | 4 | 2 | 0 | 2 | CL | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | 32 | 18 | 3 | 11 | 56,25 | 1º | |
| 1950-1951 | PD | 30 | 17 | 6 | 7 | CdG | 4 | 1 | 1 | 2 | CL | 2 | 1 | 0 | 1 | CED | 2 | 0 | 1 | 1 | 38 | 19 | 8 | 12 | 50,00 | 1º | |
| 1951-1952 | PD | 30 | 16 | 5 | 9 | CdG | 2 | 0 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | CED | 1 | 1 | 0 | 0 | 33 | 17 | 5 | 11 | 51,52 | 4º | |
| 1952-gen. 1953 | PD | 17 | 6 | 3 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 17 | 6 | 3 | 8 | 35,29 | Eson. | |
| Totale Atlético Madrid | 103 | 54 | 17 | 32 | 10 | 3 | 1 | 6 | 4 | 2 | 0 | 2 | 3 | 1 | 1 | 1 | 120 | 60 | 19 | 41 | 50,00 | ||||||
| feb.-mag. 1953 | PD | 11 | 5 | 1 | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 5 | 1 | 5 | 45,45 | Sub. 15º(retr.) | |
| lug.-dic. 1953 | PD | 15 | 7 | 1 | 7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 7 | 1 | 7 | 46,67 | Eson. | |
| gen.-apr. 1954 | PD | 15 | 5 | 2 | 8 | CdG | 7 | 3 | 1 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22 | 8 | 3 | 11 | 36,36 | Sub. 5º | |
| 1954-1955 | PD | 30 | 15 | 4 | 11 | CdG | 7 | 4 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 37 | 19 | 4 | 14 | 51,35 | 4º | |
| 1955-1956 | PD | 30 | 17 | 2 | 11 | CdG | 2 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 32 | 17 | 3 | 12 | 53,13 | 4º | |
| 1956-1957 | PD | 30 | 17 | 5 | 8 | CdG | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 32 | 18 | 5 | 9 | 56,25 | 2º | |
| Totale Siviglia | 105 | 54 | 13 | 38 | 18 | 8 | 2 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | 123 | 62 | 15 | 46 | 50,41 | ||||||
| 1957-apr. 1958 | PL | 26 | 12 | 4 | 10 | TP | 2 | 0 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 28 | 12 | 4 | 12 | 42,86 | Eson. | |
| apr. 1958 | PD | 2 | 1 | 0 | 1 | CdG | 6 | 5 | 0 | 1 | CdF | 1 | 1 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | 9 | 7 | 0 | 2 | 77,78 | Sub. 3º | |
| 1958-1959 | PD | 30 | 24 | 3 | 3 | CdG | 9 | 7 | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39 | 31 | 5 | 3 | 79,49 | 1º | |
| 1959-apr. 1960 | PD | 30 | 22 | 2 | 6 | CdG | 1 | 1 | 0 | 0 | CC+CdF | 8+7 | 5+5 | 1+2 | 2+0 | - | - | - | - | - | 46 | 33 | 5 | 8 | 71,74 | 1º | |
| 1960-1961 | A | 34 | 18 | 8 | 8 | CI | 3 | 2 | 0 | 1 | CdF | 6 | 3 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | 43 | 23 | 8 | 12 | 53,49 | 3º | |
| 1961-1962 | A | 34 | 19 | 10 | 5 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | CdF | 7 | 4 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | 42 | 23 | 11 | 8 | 54,76 | 2º | |
| 1962-1963 | A | 34 | 19 | 11 | 4 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 36 | 20 | 11 | 5 | 55,56 | 1º | |
| 1963-1964 | A | 34+1[27] | 23+0 | 8+0 | 3+1 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | CC | 9 | 7 | 2 | 0 | - | - | - | - | - | 45 | 30 | 10 | 5 | 66,67 | 2º | |
| 1964-1965 | A | 34 | 22 | 10 | 2 | CI | 3 | 1 | 1 | 1 | CC | 7 | 5 | 0 | 2 | CInt. | 3 | 2 | 0 | 1 | 47 | 30 | 11 | 6 | 63,83 | 1º | |
| 1965-1966 | A | 34 | 20 | 10 | 4 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | CC | 6 | 2 | 2 | 2 | CInt. | 2 | 1 | 1 | 0 | 44 | 24 | 13 | 7 | 54,55 | 1º | |
| 1966-1967 | A | 34 | 19 | 10 | 5 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | CC | 10 | 6 | 3 | 1 | - | - | - | - | - | 46 | 26 | 13 | 7 | 56,52 | 2º | |
| 1967-1968 | A | 30 | 13 | 7 | 10 | CI | 10 | 4 | 3 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 40 | 17 | 10 | 13 | 42,50 | 5º | |
| 1968-1969 | A | 30 | 10 | 10 | 10 | CI | 11 | 6 | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 41 | 16 | 14 | 11 | 39,02 | 8º | |
| 1969-1970 | A | 30 | 8 | 12 | 10 | CI | 5 | 2 | 1 | 2 | CdC | 9 | 3 | 5 | 1 | CdL+CAI | 2+4 | 1+0 | 0+2 | 1+2 | 50 | 14 | 20 | 16 | 28,00 | 10º | |
| 1970-apr. 1971 | A | 24 | 5 | 15 | 4 | CI | 5 | 3 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 29 | 8 | 15 | 6 | 27,59 | Eson. | |
| 1971-1972 | A | 30 | 13 | 9 | 8 | CI | 4 | 1 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | CAI | 5 | 3 | 1 | 1 | 39 | 17 | 12 | 10 | 43,59 | 7º | |
| 1972-1973 | A | 24 | 6 | 8 | 10 | CI | 4 | 3 | 1 | 0 | - | - | - | - | - | CAI | 3 | 0 | 1 | 2 | 31 | 9 | 10 | 12 | 29,03 | 11º | |
| Totale Roma | 138 | 42 | 54 | 42 | 29 | 15 | 8 | 6 | 9 | 3 | 5 | 1 | 14 | 4 | 4 | 6 | 190 | 64 | 71 | 55 | 33,68 | ||||||
| 1973-gen. 1974 | A | 15 | 6 | 5 | 4 | CI | 6 | 5 | 1 | 0 | CU | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | 23 | 12 | 6 | 5 | 52,17 | Dimis. | |
| Totale Inter | 283+1 | 159+0 | 79+0 | 45+1 | 30 | 15 | 5 | 10 | 47 | 28 | 8 | 11 | 5 | 3 | 1 | 1 | 366 | 205 | 93 | 68 | 56,01 | ||||||
| nov.-dic. 1976 | B | 6 | 3 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 6 | 3 | 0 | 3 | 50,00 | Sub., Eson. | |
| mar.-apr. 1979 | B | 8 | 1 | 3 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 8 | 1 | 3 | 4 | 12,50 | Sub. 19º(retr.) | |
| Totale Rimini | 14 | 4 | 3 | 7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 4 | 3 | 7 | 28,57 | ||||||
| mar.-giu. 1980 | PD | 11 | 6 | 4 | 1 | - | - | - | - | - | CdC | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | 12 | 6 | 4 | 2 | 50,00 | Sub. 4º | |
| 1980-1981 | PD | 25 | 14 | 5 | 6 | CR | 11 | 10 | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 36 | 24 | 6 | 6 | 66,67 | Sub. 5º | |
| Totale Barcellona | 98 | 67 | 14 | 17 | 27 | 23 | 3 | 1 | 17 | 11 | 3 | 3 | - | - | - | - | 142 | 101 | 20 | 21 | 71,13 | ||||||
| Totale carriera | 917+1 | 466 | 208 | 243+1 | 133 | 74 | 22 | 37 | 77 | 44 | 16 | 17 | 18 | 8 | 4 | 6 | 1150 | 592 | 252 | 306 | 51,48 | ||||||
| Stagione | Squadra | Competizione | Andamento | Reti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % vittorie | GF | GS | DR | |||
| 1966-1967 | Qual. Europeo 1968 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100,00& | 5 | 1 | +4 | |
| Amichevoli | 2 | 1 | 1 | 0 | 50,00 | 2 | 1 | +1 | ||
| Totale Italia | 4 | 3 | 1 | 0 | 75,00 | 7 | 3 | +4 | ||
| Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ―Italia | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| 1-11-1966 | Milano | Italia | 1 – 0 | Amichevole | Aristide Guarneri | Cap:G. Facchetti | |
| 26-11-1966 | Napoli | Italia | 3 – 1 | Qual. Europeo 1968 | Sandro Mazzola (2) Virginio De Paoli | Cap:G. Facchetti | |
| 22-3-1967 | Nicosia | Cipro | 0 – 2 | Qual. Europeo 1968 | Angelo Domenghini Giacinto Facchetti | Cap:G. Facchetti | |
| 27-3-1967 | Roma | Italia | 1 – 1 | Amichevole | Renato Cappellini | Cap:G. Facchetti | |
| Totale | Presenze | 4 | Reti | 7 | |||

Altri progetti
| Nazionale spagnola ·Coppa del Mondo FIFA 1962 | ||
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| 1 Araquistáin · 2 Sadurní · 3 Carmelo · 4 Collar · 5 del Sol · 6 Di Stéfano · 7 Echeberría · 8 Garay · 9 Gento · 10 Gràcia · 11 Rivilla · 12 Peiró · 13 Pachín · 14 Puskás · 15 Martínez · 16 Reija · 17 Rodri · 18 Adelardo · 19 Santamaría · 20 Segarra · 21 Suárez · 22 Vergés · CT: Herrera | ||
| Commissari tecnici della Nazionale spagnola di calcio - Cronologia | ||
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| Commissari tecnici della Nazionale italiana di calcio - Cronologia | ||
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| Allenatori vincitori della Coppa Intercontinentale - Cronologia | |
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| Controllo di autorità | VIAF(EN) 306324817 ·ISNI(EN) 0000 0004 2650 3036 ·SBNDDSV286593 ·LCCN(EN) no2013105128 ·GND(DE) 1047332337 |
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