
Premio Imperiale2000Hans Werner Henze (Gütersloh,1º luglio1926 –Dresda,27 ottobre2012) è stato uncompositoretedesco residente inItalia, noto per le sue opinioni politichemarxiste e il loro influsso sulla sua opera.
Nato in una famiglia numerosa, Henze mostrò ben presto i segni del suo interessamento nei riguardi dell'arte e dellamusica, il che produsse immediati conflitti con il padre, di tendenze decisamente conservatrici.
Iniziò gli studi presso la scuola di musica diBraunschweig nel1942, ma dovette interromperli nel1944 quando fu richiamato dall'esercito per partecipare allaSeconda guerra mondiale; fu ben presto catturato e rinchiuso in un campo di prigionia.
Nel1945, terminato ilconflitto, divenne pianista accompagnatore presso il teatro diBielefeld, e riprese gli studi di composizione sotto la guida diWolfgang Fortner aHeidelberg nel1946.
Nel1948 divenne assistente musicale al Deutscher Theater diCostanza, dove venne rappresentata la sua prima opera "Das Wundertheater" (daCervantes).
Nel1950 divennedirettore d'orchestra al teatro diWiesbaden, dove compose due opere radiofoniche, il Primo concerto perpianoforte eorchestra nonché la sua primaopera lirica di rilevante importanza, "Boulevard Solitude" (una sorta di trasposizione moderna della trama diManon Lescaut).
Nei primianni cinquanta prese parte ai ben notiFerienkurse diDarmstadt, famoso centro di studio e produzione delle musiche d'avanguardia.
Nel1953 Henze, avvertendo una diffusa intolleranza tanto per le sue idee disinistra quanto per la suaomosessualità, lasciò laGermania e si trasferì inItalia, aIschia, dove trascorse la maggior parte della sua vita. Marxista dichiarato e membro delPartito Comunista Italiano, Henze produsse composizioni in onore diHo Chi Minh e diChe Guevara. Inizialmente questa sua posizione provocò numerose reazioni spiacevoli nei suoi confronti, tra cui le pesanti contestazioni ricevute alla prima della sua opera "König Hirsch" (basata su un testo diCarlo Gozzi) e del balletto "Maratona" (su libretto diLuchino Visconti).
A metà deglianni cinquanta iniziò la sua lunga e fruttuosa collaborazione con la poetessaaustriacaIngeborg Bachmann, la quale lavorò assieme a Henze comelibrettista per le opere "Der Prinz von Homburg" (1958, basata su in testo diHeinrich von Kleist) e "Der junge Lord" (1964).Nel1959Sergiu Celibidache dirige la prima esecuzione assoluta nell'Auditorio della Conciliazione diRoma di "Undine III" di Henze.
Dal1962 al1967 Henze ha tenuto corsi e masterclass dicomposizione alMozarteum diSalisburgo, e nel1967 è stato "Visiting professor" alDartmouth College nelNew Hampshire (USA). Nel1966 ottenne un grande successo con l'opera "Die Bassariden" diretta daChristoph von Dohnányi con iWiener Philharmoniker alFestival di Salisburgo.
Nel periodo successivo, Hans Werner Henze rinforzò ulteriormente il suo impegno politico, il quale ha avuto notevoli influenze nei suoi lavori; ad esempio di ciò, la prima del suo oratorio "Das Floss der Medusa" venne annullata adAmburgo quando le autorità tedesche rifiutarono di rappresentare il lavoro esponendo (come previsto dal libretto) un ritratto diChe Guevara e una bandiera rossa. Le idee politiche di Henze sono del resto ben rappresentate anche in opere quali la sua Sesta Sinfonia (1969), il Secondo concerto perviolino eorchestra (1971) e la composizione per recitante e gruppo da camera "El Cimarron", (Autobiografia diEsteban Montejo) (testo diMiguel Barnet/Hans Magnus Enzensberger) che tratta della fuga degli schiavi durante il governo coloniale diCuba.
Nel1976 Henze ha fondato ilCantiere Internazionale d'Arte aMontepulciano, un organismo impegnato nella produzione e diffusione della Nuova musica; è proprio a Montepulciano che fu rappresentata per la prima volta la sua famosaopera per bambini "Pollicino" (1980).
Nel1981 ha fondato ilMürztal Workshops nella regione austriaca dellaStiria, dove ha pure fondato e organizzato il Festival musicale giovanile del Deutschlandsberg. Inoltre, nel1988 ha fondato laBiennale diMonaco, un festival internazionale di nuovo teatro musicale, del quale è stato anche direttore artistico.
Nel corso degli anni, le sue opere hanno preso dei connotati più convenzionali ("Die englische Katze" del1983 e "Das verratene Meer" del1990, basata sul racconto "Gogo no Eiko" dell'autoregiapponeseYukio Mishima.
In ogni caso, le musiche di Henze hanno continuato anche in tempi recenti a manifestare l'impegno politico e civile del loro autore: la sua Nona sinfonia (percoro eorchestra, del1997) contiene testi (di Anna Seghers) in cui vengono ricordati i momenti più oscuri del passato dellaGermania. La sua ultima fatica teatrale, invece, risale al2003, anno in cui venne rappresentata al Festival diSalisburgo l'opera "L'upupa", basata su una favola popolaresiriana.
Nel1990 Hans Werner Henze ha ricevuto ilPremio Ernst von Siemens, mentre nel1995 riceve ilWestfälischer Musikpreis (premio musicale dellaVestfalia); nel2004 è stato nominato Dottorehonoris causa per la sua "scienza musicale" dallaHochschule für Musik und Theater diMonaco di Baviera.
Henze visse con il suo compagno Fausto Moroni dai primi anni sessanta fino alla morte di lui. Moroni morì nel 2007 dopo una lunga lotta contro il cancro. Elogium Musicum (2008), per grande orchestra e coro che canta il testo latino di Henze, è un memoriale al suo compagno da oltre quarant'anni.
Henze muore aDresda il 27 ottobre2012 all'età di 86 anni.
Lo stile compositivo di Hans Werner Henze abbraccia il neo-classicismo, iljazz, la tecnicadodecafonica, lostrutturalismo e alcuni aspetti dellamusica popolare e delrock.
Allievo del compositoretedesco Wolfgang Fortner, nelle sue prime composizioni utilizzò la tecnicadodecafonica (ad esempio nella Prima Sinfonia e nel Concerto perviolino eorchestra del1947). In seguito però si ribellò agli obblighi dellostrutturalismo e financo dell'atonalità, al punto che nella sua opera "Boulevard Solitude" sono presenti elementi riconoscibili provenienti daljazz nonché dalla canzonefrancese dell'epoca.
Henze è inoltre un orchestratore molto raffinato, la cui tecnica si è sempre tenuta aggiornata nel corso degli anni. Nonostante le varie e differenziate influenze stilistiche ricevute, la sua musica ha come costante illirismo sempre molto teso, il che ha fatto spesso citare i nomi diAlban Berg o diKarl Amadeus Hartmann come suoi possibili predecessori morali.
Autobiografia
Canti di viaggio, 2005 il Saggiatore (traduzione L. Bramani, C. Marinelli, G. Cospito); 2016 il Saggiatore
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