Non si conosce molto sull'origine degli hani. Attraverso ilculto degli antenati, si sa che una parte delle antiche tribùqiang migrò nello Yunnan dall'altopiano del Tibet e Qinghai prima del III secolo a.C. La tradizione orale racconta che gli hani facevano parte del popoloyi, dal quale si separarono circa cinquanta generazioni fa. Una delle tradizioni orali più diffuse recita il nome di tutti gli antenati della stirpe, dal primo hani fino ai padri delle attuali famiglie.
Nel 1877 vivevano in Cina vivevano 740.000 hani,[1] di cui circa il 90% nelle regioni a sud-ovest della provincia delloYunnan. I villaggi sono situati tra le montagne Ailao (cinese: 哀牢山), in una zona delimitata dai fiumi Lancang Jiang (Mekong) e Yuan Jiang (fiume Rosso) chiamataLalsa baqma nella lingua hani, e 红河,元江 in cinese. Circa metà della popolazione è concentrata nellaCittà-Prefettura diYuxi, in particolare nellaContea Autonoma Hani,Yi eDai diYuanjiang, (Yuánjiāng Hānízú Yízú Dǎizú zìzhìxiàn 元江哈尼族彝族傣族自治县), della quale il capoluogo èLijiang. All'interno del gruppo degli hani, il governo cinese ha inserito diverse etnie minori tra le quali quella degliakha, che nel 2007 contava su 260.000 individui stanziati nelloYunnan meridionale.[2]
Secondo il censimento del 1999, in Vietnam c'erano 17.500 hani nelle province di Lai Chau e Lao Cai. Il censimento del 1995 in Laos riporta la presenza di 1.120 hani nella Provincia di Phongsali, vicino ai confini dello Yunnan.[1]
Lalingua hani fa parte del ceppotibeto birmano e viene parlata anche in alcuni villaggi di altre etnie situati nella zona degli hani. È unalingua tonale (vengono usati tre toni) ed è della tipologia SOV (Soggetto Oggetto Verbo). Si divide in diversi dialetti ed è simile a quella degliakha. Gli hani hanno una buona attitudine per le lingue, il 40% parla anche ilcinese ed alcuni gli idiomi deitai lü e dei lipo, un sottogruppo deilisu.[1]
Latradizione orale racconta di un antico testo scritto in alfabeto hani che fu perso durante una delle migrazioni dalla regione delSichuan. Oggi sono circa 40.000 gli hani che utilizzano l'alfabeto latino per laromanizzazione del dialetto della contea diLüchun, riconosciuto dal governo cinese come lingua ufficiale hani. Un corso di hani viene tenuto in un istituto diKunming. La maggior parte dell'etnia usa però icaratteri cinesi.[1]
Di seguito una parte della dichiarazione dei diritti dell'uomo in lingua hani romanizzata:
Hani
Italiano
Aqsol liq yoqdeivq yoqpyuq bo, meeqyaovq ssolnei colpyuq qiq kov dei. Davqtavcolssaq neenyuq bel neema meeq ya siq, laongaoq meilnaol nadul meil e gaq ssol hhyul hha bavqduv nia.
Tutti gli esseri umani sono nati liberi ed uguali nella dignità e nei diritti. Sono dotati di ragione e coscienza e dovrebbero vivere in uno spirito di fratellanza.