HalmopotaHaliday, 1856 è ungenere diinsetti dellafamigliaEphydridae (Diptera:Schizophora) esclusivo dellaregione paleartica.
Pur essendo classificato nella tribù degliEphydrini, gli adulti di questo genere presentano alcuni caratteri che lo differenziano dai generi affini, comeEphydra oSetacera, e lo associano invece al genereParydra, da cui viene distinto, in letteratura, nelle chiavi di determinazione analitica. In particolare, differiscono dal resto degli Ephydrini per la seguente combinazione di caratteri:
DaParydra e generi affini differiscono per i seguenti caratteri:
Il genere è inoltre caratterizzato dal corpo relativamente grande e di aspetto pruinoso, dalleantenne provviste diarista glabra e non pettinata, dalla netta separazione dellasubcosta da R1[1], dalla prossimità della vena medio-cubitale discale al margine posteriore dell'ala.
Lalarva è del tipo ricorrente fra gli Ephydrini: più o meno fusiforme,anfipneusta (seconda e terza età), conspiracoli tracheali addominali portati all'apice di un tubo respiratorio bifido che si prolunga dorsalmente dall'ultimourite. I segmenti toracici sono privi di zampe, mentre gli otto segmenti addominali sono provvisti dipseudozampe. A differenza delle larve di altri generi affini (Ephydra,Setacera) le pseudozampe dell'ultimo paio sono uguali a quelle dei segmenti anteriori.
La biologia delleHalmopota è analoga a quella ricorrente fra gli Ephydrini, con specie comunemente associate ad ambienti umidi d'acqua salina o salmastra, come lagune e stagni costieri[2][3][4][5]. Le larve sono organismibentonici a regime dietetico microfago. Gli adulti si rinvengono sulla superficie dell'acqua e nelle aree circostanti.
Halmopota fu istituito daHaliday (1856) in una sintetica descrizione nelle appendici da lui redatte in "Insecta Britannica, Diptera" diFrancis Walker[2]. Nel genere vi fu compresa la specieHalmopota salinaria, precedentemente descritta daBouché (1834) con il nomeEphydra salinaria.
L'affinità biologica, ecologica e morfologica con il genereEphydra ha comportato una sostanziale stabilità nell'inquadramento tassonomico diHalmopota fin dall'Ottocento (Becker, 1896[6]). Va tuttavia osservato cheCanzoneri &Meneghini (1974) includevano il genere nella sottofamiglia Halmopotinae[7]. La presenza di caratteriapomorfici degli Ephydrini (atrofia dei pulvilli, conformazione delle unghie tarsali, presenza di pseudozampe addominali nelle larve, l'habitat e biologia delle stesse, associati alla microfagìa a spese di microrganismi acquatici) giustificano l'appartenenza diHalmopota a questa tribù e la sinonimia di Halmopotinae e Ephydrini.
Nella storia della suddivisione tassonomica, alla specie tipo designata da Haliday si aggiunse ben presto una seconda specie, descritta daLoew (1860),Halmopota mediterranea. Tutte le altre specie sono state classificate nel corso delNovecento, dai primi anni del secolo fino aglianni ottanta. Per la sua distribuzione paleartica, i contributi alla sistematica di questo genere provengono quasi esclusivamente da entomologi europei: il tedesco Becker (1907, 1926), il britannicoBrunetti (1919), gli italiani Canzoneri e Meneghini (1974), la russaKrivosheina. Una sola specie è stata classificata da un autore nordamericano (Cresson, 1934).
I nomi validi attribuiti a specie di questo genere dalBioSystematic Database of World Diptera sono 12 ai quali si aggiunge unsinonimo minore[8].Mathis &Zatwarnicki (1998), nelManual of Palaearctic Diptera segnalano l'esistenza di 11 specie, ma non sono stati trovati riscontri in merito alla successione cronologica delle revisioni. La nomenclatura completa, secondo il BDWD, è la seguente:
È controversa l'attribuzione del genere maschile o femminile al nomeHalmopota. In origine, l'aggettivosalinaria fu attribuito al genereEphydra (Bouché, 1834) e, quindi, al femminile. Nella riclassificazione, Haliday mantenne il genere femminile, adottando il nomeHalmopota salinaria. Questa impostazione si è mantenuta per decenni, fino a Canzoneri & Meneghini (1974) che applicarno il genere maschile (H. salinarius,H. mediterraneus). SecondoSabrosky (1998) non ci sarebbero apparenti ragioni per emendare l'originaria attribuzione al femminile[9], tuttavia il genere maschile è attribuito anche da Zatwarnicki e ricorre perciò anche nel catalogo diFauna Europaea[10].
Genere esclusivamente paleartico,Halmopota è rappresentato inEuropa,Nordafrica eAsia. InEuropa sono presenti solo quattro specie:H. salinaria,H. mediterranea,H. insignis eH. septentrionalis. Di queste, solo due sono presenti inItalia[11].Halmopota mediterranea, specie di ampia distribuzione, in Italia è segnalata solo inSicilia.Halmopota septentrionalis è inveceendemica del Nord Italia e della Penisola. Non ci sono segnalazioni relative allaSardegna.
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