Olajuwon è nato aLagos, inNigeria in una famiglia di etniaYoruba, terzo di otto fratelli. Durante la gioventù, Olajuwon giocava acalcio comeportiere, il che gli ha conferito l'agilità che porterà poi nel basket e ha anche contribuito alla sua capacità di bloccare i tiri. Olajuwon non ha giocato a basket fino all'età di 15 anni al liceo, quando è entrato in un torneo locale mentre era al Muslim Teachers College diLagos. Nel 1980 Olajuwon è emigrato dallaNigeria per giocare a basket all'Università di Houston.[5][6]
Il 9 marzo 1991 ha modificato il suo nome daAkeem nella forma più convenzionaleHakeem.[7]
Nel 1996 ha scritto, con lo scrittore Peter Knobler la sua autobiografia intitolataLiving the Dream.
Alto 213 cm per 116 kg,[1] Hakeem è stato uncentro molto versatile, eccellente tanto in difesa quanto in attacco.Michael Jordan, che giocò nello stesso periodo di Olajuwon, lo elogiò per la sua completezza e versatilità, a detta sua unica per il suo ruolo.
In difesa, la sua rara combinazione di rapidità e forza gli ha permesso di difendere efficacemente su un'ampia gamma di giocatori. Oltre che essere un eccezionalestoppatore erimbalzista, era noto per il suo talento nel rubare la palla, caratteristica insolita per i lunghi come Olajuwon. Ha concluso la sua carriera con 3,09 stoppate, 11,1 rimbalzi e 1,75 palle rubate di media a partita. È stato tre volteleader stagionale in stoppate (1989-90, 1990-91, 1992-93) e due voltein rimbalzi (1988-89, 1989-90). Ad oggi è 1° per stoppate (3.830), 14° per rimbalzi (13.748) e 10° per palle rubate (2.162) nella storia della NBA. È stato nominato due voltemiglior difensore dell'anno ed è stato selezionato nove volte negliAll-Defensive Team.
In attacco, Olajuwon era famoso per il suo agile gioco di gambe nel post basso, utilizzando una vasta gamma di finte e giravolte. Giocatore prolifico, nell'arco della sua carriera ha mantenuto una media di 21,8 punti a partita. È uno dei soli quattro giocatori ad aver registrato unaquadrupla doppia nella storia della NBA.[8]
Dream Shake
Olajuwon si è affermato come un giocatore offensivo insolitamente abile per essere uncentro, perfezionando una serie di finte e giravolte eseguite con incredibile velocità, passate alla storia come"Dream Shake". Olajuwon ha dichiarato che ilDream Shake deriva dalle mosse che eseguiva quando giocava a calcio.[9]
Olajuwon, in un'intervista per la rivista cestisticaSLAM, ha descritto la sua mossa caratteristica nel dettaglio: "Quando il playmaker mi lancia la palla, salto per prenderla. Il difensore sta aspettando che atterri perché ho saltato ma nel frattempo me ne sono già andato. I difensori dicono "Wow, è veloce". Prima di atterrare, faccio la mia mossa. Quando salto, mi giro mentre atterro. Boom! Il difensore non può reagire perché sta ancora aspettando che atterri per difendermi. Ora deve reagire a quello scatto, quindi posso fare una finta e andare dall'altra parte per eseguire il gancio. Tutto questo fa parte del Dream Shake."[10]
Dopo pochi anni di gioco Hakeem, giovanissimo, si trasferì negliStati Uniti e si iscrisse all'Università di Houston. Il suo primo impatto non fu dei migliori: ad aspettarlo all'aeroporto di Houston non c'era infatti nessuno, e il ragazzo dovette raggiungere il college con un taxi. Lo staff tecnico della Houston University non era perfettamente al corrente di quale fosse il suo effettivo potenziale, poiché il giocatore era stato visionato solo da un amico dell'allora allenatore dei CougarsGuy Lewis. A Houston fu compagno di squadra diClyde Drexler, suo futuro compagno anche negliHouston Rockets. Insieme, grazie alle loro fantastiche schiacciate ed alle spettacolari azioni in contropiede, fecero attribuire ai Cougars (nome della squadra collegiale della Houston University) l'appellativoPhi slama jama (in italiano si può tradurre comeLa confraternita della schiacciata). Olajuwon riuscì a portare la sua squadra a tre Final FourNCAA consecutive (1982-1984); i Cougars raggiunsero due volte la finale, ma furono sconfitti sia nel 1983 sia l'anno successivo. Nonostante la sconfitta patita in finale, nel 1983 Hakeem fu eletto miglior giocatore del torneo NCAA, ultimo giocatore (al 2022) ad aver vinto il premio pur militando nella squadra perdente.
Dopo una carriera universitaria tra le migliori di sempre, Olajuwon venne scelto proprio dagli Houston Rockets come prima scelta deldraft NBA del1984, uno dei draft più ricchi di sempre, dato che vennero scelti anche altre stelle comeMichael Jordan,Charles Barkley eJohn Stockton, tra gli altri.
Arrivato a Houston, formò uno dei primi esperimenti delle cosiddetteTwin Towers (l'utilizzo, cioè, di due pivot) insieme aRalph Sampson. Nel campionato 1985-86 i Rockets arrivarono in finale contro iBoston Celtics diLarry Bird ed Olajuwon dimostrò la sua inesperienza del mondo NBA dichiarando, senza malizia, che lui della tradizione dei Celtics non sapeva niente. Gli rispose per le rime Larry Bird, il quale disse che se non sapeva niente allora avrebbe subito un corso di storia del basket. I Rockets si comportarono molto bene ma lafront line dei Celtics (formata da Larry Bird,Robert Parish,Kevin McHale eBill Walton) era decisamente troppo forte per le due torri di Houston. La finale si chiuse così 4-2 per i Celtics.
Fallito l'esperimento delleTwin Towers, Houston entrò in un periodo di magri successi. All'inizio degli anni novanta, Hakeem fu addirittura sul punto di essere ceduto, data la sua frustrazione per le scarse prospettive per i Rockets. Tra il 1987 e il 1991 la squadra texana, pur giocando sempre i playoff, non arrivò mai oltre il secondo turno, nonostante Olajuwon si rivelasse tra le stelle della Lega: il 29 marzo 1990, mettendo a referto 18 punti, 16 rimbalzi, 10 assist e 11 stoppate contro iMilwaukee Bucks, divenne il terzo giocatore nella storia dell'NBA a realizzare una quadrupla doppia (impresa peraltro già sfiorata meno di un mese prima, quando realizzò 29 punti, 18 rimbalzi, 11 stoppate e 9 assist contro iGolden State Warriors).[11]
Nel 1992 i Rockets, pur con una stagione vincente, mancarono l'accesso alla postseason: l'arrivo di Rudy Tomjanovich in panchina (al posto di Don Cheney) e il formarsi di un nucleo di buoni giocatori attorno ad Hakeem (Kenny Smith,Vernon Maxwell,Otis Thorpe; dal draftSam Cassell eRobert Horry) portarono a una svolta. La stagione successiva la squadra fece registrare il suo miglior record di vittorie di sempre di allora, Olajuwon vinse il titolo di migliore difensore, e trascinò i suoi compagni al secondo turno dei playoff, dove però furono battuti dai SuperSonics per la terza volta nelle ultime 6 postseason.
Houston si ripresentò in finale nel primo dei due anni dell'NBA senza Michael Jordan ed i suoiChicago Bulls, che avevano vinto il titolo per tre volte consecutive nei tre anni precedenti. Olajuwon fu nominatoMVP della lega e in finale si trovò di fronte uno dei centri più forti del momento,Patrick Ewing deiNew York Knicks, ma nonostante ciò il pivot di Houston si dimostrò superiore. Tutte le partite disputate contro i Knicks furono combattutissime, e Hakeem dovette esprimersi al meglio sotto tutti gli aspetti del suo gioco per tenere testa alla rude e sporca difesa di New York. La serie fu vinta dai Rockets in gara sette alSummit, ma Hakeem aveva salvato la sua squadra nella precedente partita, grazie ad una fantastica stoppata all'ultimo secondo sul tiro diJohn Starks.Quello vinto contro i Knicks fu il primo titolo per Olajuwon e i Rockets; Hakeem riuscì a coronare la sua fantastica stagione: infatti dopo aver vinto l'MVP della stagione regolare ed il premio di miglior giocatore difensivo dell'anno, fu anche eletto MVP delle finali. Resta l'unico giocatore della storia ad avere conquistato questi tre riconoscimenti nella stessa stagione.
La stagione successiva si aprì nel migliore dei modi. Houston inanellò una serie di ottime prestazioni a inizio stagione, ma successivamente qualcosa nel meccanismo della squadratexana si ruppe. Gli equilibri interni saltarono e Houston vide una decisa involuzione del suo gioco. Si optò così per apportare una modifica, acquistando Clyde Drexler, daiPortland Trail Blazers, in cambio di Otis Thorpe e Vernon Maxwell. Hakeem in questo modo si ricongiunse con il suo vecchio compagno dicollege ed insieme riuscirono a raggiungere i play-off, in forte dubbio prima dello scambio (invero criticato da più parti).
Hakeem durante la postseason raggiunse l'apice del suo rendimento, esprimendo livelli di gioco altissimi.[1] Pur partendo solo con il sesto record diConference, Houston eliminò al primo turno iJazz e al secondo iPhoenix Suns (in questa serie Houston riuscì a rimontare da uno svantaggio di 3 a 1 per i Suns, vincendo la serie in sette partite). In finale di Conference i Rockets si scontrarono con la migliore squadra dell'ovest, iSan Antonio Spurs. Una volta approdato alle finali di conference, Olajuwon diede il meglio di sé, primeggiando sull'allora MVP della legaDavid Robinson: realizzò 35 punti di media contro i 25 del pivot rivale.[1] Gli Spurs furono battuti in sei gare.
In finale contro gliOrlando Magic Olajuwon si scontrò con quello che da lì a poco tempo sarebbe diventato uno dei più forticentri della lega,Shaquille O'Neal, all'epoca giovanissimo. Ancora una volta però "The Dream" riuscì a sconfiggere la strapotenza fisica di "Shaq", utilizzando le sue fantastiche doti tecniche. Per i Rockets fu il secondo titolo consecutivo, questa volta vinto per 4-0, che si aggiunse al secondo premio di MVP delle finali per Olajuwon.
Negli anni successivi Olajuwon continuò ad essere uno dei migliori centri della lega, ma anche a causa di infortuni perse parte di quella mobilità che lo aveva contraddistinto. Nella stagione1996-97 arrivò ad un passo da un'altra finale: i suoi Rockets, che schieravano oltre a Drexler anche Charles Barkley, dovettero arrendersi in Finale di Conference agli Utah Jazz diKarl Malone eJohn Stockton. Olajuwon concluse la sua carriera neiToronto Raptors durante la stagione2001-02.
Fu convocato dal coachLenny Wilkens per partecipare alle Olimpiadi di Atlanta nell'estate del 1996, con una squadra di grandi giocatori composta tra gli altri da:David Robinson,Shaquille O'Neal,John Stockton eGary Payton. Proprio per la caratura dei suoi componenti, il gruppo fu chiamato comeDream Team 2 (lasquadra dei sogni), in onore della storica Nazionale del 1992.[12] La Nazionale statunitense vinse agevolmente la medaglia d'oro in finale sulla Jugoslavia.
In carriera ha segnato 21,8 punti, catturato 11,1 rimbalzi, distribuito 2,5 assist e 3,1 stoppate in media a partita.
Unico giocatore nella storia ad aver vinto nella stessa stagione (1994) il titolo NBA, il premio di miglior difensore dell'anno e il titolo di MVP sia della stagione regolare che delle finali
È stato il terzo dei soli quattro giocatori a realizzare unaquadrupla doppia (18 punti, 16 rimbalzi, 10 assist e 11 stoppate), il 29 marzo 1990 contro iMilwaukee Bucks[11]
Ha realizzato sei5x5 (almeno 5 in cinque differenti voci statistiche), record per un giocatore NBA, e due 5x6
È l'unico giocatore NBA ad aver totalizzato almeno 7 palle recuperate e 7 stoppate nella stessa partita, il 10 marzo 1987 contro iSeattle SuperSonics.
Detentore del record di stoppate in una singola partita di Playoff NBA (10 stoppate) (record condiviso conMark Eaton eAndrew Bynum)
Terzo giocatore di sempre ad essere il miglior rimbalzista e il miglior stoppatore nella stessa stagione (1989-90); solo Jabbar e Walton ci erano riusciti prima di lui
È stato nella top ten di sempre per punti[15], rimbalzi[16], stoppate e palle rubate[17], cosa che lo ha reso per molti anni l'unico nella storia NBA a rientrare nei migliori dieci in quattro categorie diverse; in tempi recenti è uscito dalla top ten dei punti segnati
Record di stoppate nei play-off (472)
Record per il numero di stoppate messe a segno in media nelle partite di play-off (3,3)
Unico giocatore ad aver totalizzato più di 200 stoppate e più di 200 palle rubate nella stessa stagione: nel 1989 realizzò 282 stoppate e 218 palle rubate
Unico giocatore ad aver accumulato più di 3.000 stoppate e più di 2.000 palle rubate in carriera
Olajuwon è impegnato in maniera costante in azioni di beneficenza e di aiuto in favore di alcuni paesi africani in difficoltà; attualmente, inoltre, svolge il ruolo di ambasciatore ufficiale della NBA nel continente africano.
Possiede tuttora una casa nell'area di Houston ed è attivo nel settore immobiliare.
La sua attività cestistica non è finita:The Dream infatti svolge numerosi corsi di perfezionamento tecnico, attraverso i quali cerca di trasmettere la sua esperienza e la sua innata tecnica alle giovani leve NBA.Tra i suoi allievi più illustri ci sono statiYao Ming eEmeka Okafor; nell'estate 2009 ancheKobe Bryant si è rivolto a lui: pur essendo una guardia e non un centro, Kobe voleva imparare alcuni movimenti spalle a canestro per ampliare ulteriormente il suo gioco. Nell'estate 2011LeBron James ha effettuato sessioni di allenamento con Olajuwon.Altri allievi sono statiCarmelo Anthony,Amar'e Stoudemire,JaVale McGee eKenneth Faried. Il centroDwight Howard, già seguito da Hakeem ai tempi della militanza con gliOrlando Magic, dopo una prima infelice esperienza aiLos Angeles Lakers si trasferì proprio agliHouston Rockets, potendo quindi lavorare più frequentemente con Olajuwon.
Viene citato (insieme ad un altro grande cestista,Allen Iverson) nella canzoneI love college diAsher Roth.
In occasione nel Draft 2014 è stato chiamato sul palco dal neo-commissioner NBA Adam Silver, per celebrare l'ex-commissioner David Stern: Olajuwon fu infatti la prima chiamata assoluta in un Draft nella carriera trentennale di Stern.
Olajuwon ha sposato la sua attuale moglie Dalia Asafi l'8 agosto 1996 a Houston. Insieme hanno avuto due figlie, Rahmah e Aisha Olajuwon. Hakeem ha anche un'altra figlia,Abisola Olajuwon, nata nel 1988 dalla sua prima moglie Lita Spencer. Abi, alta 1,93 per 107 kg di peso, è stata una cestista come il padre: ha giocato infatti comecentro per leChicago Sky nellaWNBA.
* - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di giocatori. ** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di contributori. *** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di contributori, sia in qualità di giocatori.