Ha detenuto per 66 anni il record di gol (35) in una singola stagione diSerie A agirone unico (superato dai 36 gol diGonzalo Higuaín nell'edizione2015-2016[5] e diCiro Immobile nell'edizione2019-2020[6]). Detiene inoltre il primato di volte (5) in cui è diventato capocannoniere della massima serie italiana, tre delle quali consecutive (quest'ultimo record è stato successivamente eguagliato daMichel Platini).
Nordahl nacque aHörnefors, un piccolo paese situato nel nord dellaSvezia, affacciato sulgolfo di Botnia. Il padre, di originivalloni, lavorava in una fabbrica di prodotti chimici, mentre la madre cercava di sopperire al fabbisogno economico familiare esercitando saltuariamente la professione di sarta.[7]
Il centravanti svedese aveva quattro fratelli che giocarono a calcio a livello professionistico:Knut (che disputò anche due stagioni con laRoma),Bertil (anche lui venne in Italia, tesserato per tre stagioni dall'Atalanta) e i gemelli Gösta e Göran. Anche il figlioThomas è stato calciatore, vestendo pure la maglia della nazionale svedese.
In un calcio non ancora completamente virato verso il professionismo, durante la sua militanza alDegerfors Nordahl lavorò come tornitore in un'officina meccanica.[7]
Terminata la carriera da allenatore, Nordahl lavorò come agente di viaggio per la sua ex squadra dell'IFK Norrköping, dedicandosi ad organizzare le trasferte all'estero dei tifosi del club scandinavo.[8]
Gunnar morì a quasi 74 anni nel settembre 1995, mentre stava trascorrendo le ferie adAlghero, colpito dainfarto durante una nuotata nellapiscina del suohotel; prontamente soccorso, non vi fu nulla da fare.[9]
Nordahl realizza l'1-0 che decide ilderby di Milano del 25 marzo 1951
Fu un centravanti di sfondamento[10] dotato di ottimo fiuto del gol[3] oltreché di un tiro potente e preciso. Furono celebri le sue incursioni in area, in cui faceva valere la sua prestanza fisica per rovesciare le difese avversarie e concludere in porta. Così ne scrisseBruno Roghi:
«Nordahl incassa il testone tra le scapole, stringe i pugni, solleva ad angolo retto le ginocchia, parte col trotto del bufalo infuriato, non vede più niente davanti a sé, se non una nuvola rossa. Invano gli avversari gli muovono incontro. Invano tentano di ostacolarne la marcia, magari ricorrendo agli sgambetti a manico di ombrello. Lui si fa largo come può farsi largo una spada rovente in un pane di burro. Rovescia gli avversari, si avventa verso la rete, spacca il tiro con una veemenza che è pari soltanto alla forza della determinazione. Il suo gol, in circostanze come queste, deflagra.»
Debuttò in Svezia non ancora sedicenne con l'Hörnefors IF, squadra della sua città, nella terza serie nazionale e con ilDegerfors nella massima serie nazionale; poi passò all'IFK Norrköping, con cui vinse 4 titoli diSvezia. Durante le sue stagioni trascorse nei campionati svedesi segnò complessivamente 149 reti in 172 partite.
Nordahl, soprannominatoIl Pompiere per il lavoro che faceva in patria,[2] passò alMilan nel gennaio del 1949. Nonostante fosse stato opzionato dallaJuventus,Gianni Agnelli acconsentì alla cessione del calciatore alDiavolo, cui i bianconeri avevano appena soffiato il danesePløger, come gesto di distensione fra i due club.[12]
A pochi giorni dall'arrivo, esordì segnando nel 3-2 allaPro Patria.[13] Con i compagni e connazionaliGunnar Gren eNils Liedholm, quest'ultimo giunto a Milano anche grazie all'opera di convincimento dell'attaccante,[14] formò a Milano il prolifico trio svedese soprannominatoGre-No-Li.
Capitano "facente funzioni" dei rossoneri nella stagione 1954-1955, in luogo dell'infortunatoOmero Tognon, vinse dueScudetti e dueCoppe Latine (marcando una tripletta nella finale del1951 vinta 5-0 contro i francesi delLilla), segnò in totale 225 gol inSerie A e conquistò 5 titoli dicapocannoniere, tuttora un record. Ha inoltre detenuto fino al 2016 il record di segnature in una singola stagione diSerie A con 35 reti,[15] record in seguito battuto daGonzalo Higuaín nella stagione2015-2016.[16]
Giocò due stagioni anche nellaRoma, realizzando 15 gol e diventandone per un breve periodo anche l'allenatore.
Nordahl (quinto da destra) nella Svezia campione olimpica aLondra 1948
Con lanazionale svedese segnò 43 gol in sole 33 presenze,[3] tenendo quindi una media-gol di oltre un gol a partita, ed è il terzo miglior marcatore della storia alle spalle diZlatan Ibrahimović eSven Rydell.
Vinse l'oro olimpico da protagonista al torneo diLondra 1948, di cui fu il capocannoniere della manifestazione – assieme aJohn Hansen – con 7 centri.
Nordahl, così come altre stelle della nazionale scandinava qualiLiedholm,Gren,Rosén eSkoglund, fu penalizzato nella sua carriera in gialloblù dalla scelta dellaSvFF di convocare soltanto i calciatori dilettanti tra il 1950 e il 1956, quando il bomber era nel pieno della forma.
In carriera, tra club e nazionale, Nordahl ha segnato almeno 507 reti in 572 incontri ufficiali, con una media di 0,89 gol a partita. Tuttavia le presenze ed eventuali marcature inCoppa di Svezia non sono note, pertanto il totale di entrambe potrebbe essere maggiore.[1][15][17][18]
^ab Carlo F. Chiesa,We are the champions – I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, inCalcio 2000, supplemento al n. 22, agosto 1999, p. 123.