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Personaggi di Warcraft

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Voce principale:universo di Warcraft.
Alcuni personaggi tratti da una schermata di caricamento diWorld of Warcraft; da sinistra,Sylvanas Ventolesto,Lor'themar Theron,Genn Mantogrigio,Gelbin Meccatork,Magni Barbabronzea eVarian Wrynn

Questa pagina riporta i personaggi secondari e minori dell'universo diWarcraft.

Aegwynn

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Aegwynn è stata la penultimaGuardiana di Tirisfal e una delle maghe più potenti della storia diAzeroth, oltre che la madre diMedivh. Non è mai apparsa in alcuno dei videogiochi della saga diWarcraft, ma è nota ai fan per la sua presenza in alcuni romanzi, comeL'ultimo Guardiano diJeff Grubb,Il ciclo dell'odio diKeith R.A. DeCandido eArthas - L'ascesa del Re dei Lich diChristie Golden. È anche un personaggio maggiore inWorld of Warcraft: il fumetto.

Aegwynn, assai dotata come maga sin da giovane[1], succedette come Guardiana di Tirisfal a Magna Scavell, che era stato suo maestro, caratterizzandosi fin da subito per il suo approccio avventato (ancorché efficace) ai problemi[2].

Cinquecento anni dopo la sua nomina a Guardiana Aegwynn viaggiò al "tetto del mondo", il continente ghiacciato diNordania, nelleCime Tempestose, per sconfiggere un gruppo di demoni che stavano cacciandodraghi[3]: dopo averli ridotti in cenere, un avatar delTitano OscuroSargeras stesso sorse dalla polvere e, supportata dai draghi, Aegwynn riuscì a distruggerlo[3]. Trasportò o sigillò il cadavere nell'ex tempio diElune situato sulleIsole Disperse, dopodiché fece sprofondare tutto l'arcipelago negli abissi, pensava in questo modo che il potere dellaDistorsione Fatua non avrebbe mai potuto resuscitarlo. Sargeras, però, aveva pianificato tutto e, a sua insaputa, aveva instillato parte del proprio spirito dentro di lei.

Dopo questo evento Aegwynn divenne arrogante e presuntuosa[4], snobbando le regole del Concilio di Tirisfal e decidendo infine che sarebbe stata lei, e non loro, a scegliere il prossimo Guardiano. Così, 778 anni dopo aver distrutto l'avatar di Sargeras, scelse un potente mago, Nielas Aran, con cui concepire il suo erede[5], che chiamòMedivh. Aegwynn lasciò Medivh a suo padre aRoccavento e instillò in lui, ben nascosta in profondità, tutta la conoscenza dei Guardiani di Tirisfal, facendo in modo che si manifestasse una volta raggiunta la maturità fisica. Quando quel tempo venne, il potere di Tirisfal era troppo per poterlo controllare e il risultato fu un'esplosione di energia magica dal bambino che uccise suo Nielas e gettò Medivh in coma per vent'anni. Quando Medivh, al suo risveglio, strinse un patto con laLegione Infuocata e portò gliorchi ad Azeroth, Aegwynn lo affrontò aKarazhan, venendo però sconfitta[6] e scoprendo così che Sargeras l'aveva gabbata: quando aveva concepito, infatti, lo spirito del Titano Oscuro si era trasferito al bambino non ancora nato, prendendone infine il controllo. Aegwynn riuscì a fuggire[7] e si teletrasportò aMulgore, dove si costruì una casetta e dove pensava di poter vivere i suoi ultimi anni in solitudine.

Quando Medivh fu ucciso, invece, Aegwynn riuscì a riportarlo in vita sotto forma di spirito, permettendogli di unire umani, orchi edelfi della notte durante laTerza Guerra prima di sparire definitivamente. Aiutò poiJaina Marefiero a sventare il piano di un demone che stava operando per mettere contro le nazioni diDurotar eTheramore, e cominciò a servire come consigliera di Jaina, aiutando inoltreVarian Wrynn a recuperare la memoria e l'elfa del sangue Valeera Sanguinar a controllare la propria sete di magia. Successivamente Aegwynn è stata una dei membri fondanti del Nuovo Concilio di Tirisfal, e nella battaglia contro l'ogre magiCho'gall si è sacrificata per conferire aMed'an (suo nipote, figlio di Medivh eGarona) i suoi poteri, permettendogli di sconfiggerlo[8]. È stata sepolta a Morgan's Plot, sottoKarazhan, vicino a Medivh.

Akama

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Akama è undraenei Corrotto, leader della tribù Linguamorta e di un gruppo di élite della tribù stessa chiamati Congiurati Linguamorta; era uno dei guardiani del Tempio di Karabor, che sarebbe poi divenuto il Tempio Nero, nellaValle di Torvaluna: quando gliorchi, controllati dallaLegione Infuocata, marciarono sul tempio, Akama s'incaricò dell'evacuazione di quanti più abitanti del tempio possibili, dandosi poi con essi alla macchia. Dapprima si nascosero aShattrath, dove furono però colpiti dalle energie del caos, che mutarono molti dei sopravvissuti in Corrotti; Akama in particolare subì l'influsso pesante di tali energie[9]. In seguito i superstiti ripararono nellePaludi di Zangar, dove i Corrotti vennero però allontanati dai draenei sani[9].

Dopo il cataclisma che devastòDraenor, Akama divenne il saggio anziano dei draenei che guidava, e lui e i suoi furono costretti a lottare contro gli orchi del caos di Magtheridon, il che ridusse drasticamente il loro numero. QuandoIllidan Grantempesta giunse nelle Terre Esterne, accompagnato dalle forze diDama Vashj eKael'thas Solealto, offrì ad Akama un'alleanza per sconfiggere Magtheridon e le sue forze. Akama accettò, e assieme ad Illidan e ai suoi servitori assediò infine il Tempio Nero. QuandoKil'jaeden ordinò ad Illidan di tornare adAzeroth per distruggere ilRe dei Lich, egli portò Vashj e Kael'thas con sé, lasciando Akama a guardia dei suoi territori nelle Terre Esterne; Illidan lo designò inoltre come guardiano della cella diMaiev Cantombroso: Col tempo, Akama capì che Illidan non era meno malvagio di Magtheridon, e cominciò quindi ad elaborare un piano per portare alla sua caduta assieme ai suoi compagni più leali, i Congiurati.

Durante gli eventi diWorld of Warcraft: The Burning Crusade, Akama seguì i progressi dei giocatori nello sforzo di sabotare i piani di Illidan[10], promettendo infine di aiutarli nella battaglia contro di lui[11]. Akama è presente durante la prima fase della battaglia contro Illidan, dopodiché si allontana per andare a liberare Maiev, permettendo alla Guardiana di avere la sua vendetta. Dopo la morte di Illidan, Akama giura di riempire nuovamente il tempio con laLuce.

Alamorte

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Alamorte (Deathwing), detto il Distruttore (the Destroyer), precedentemente noto come Neltharion, il Guardiano della Terra (the Earth-Warder), era il signore deidraghi neri[12]. Introdotto, come Alexstrasza, inTides of Darkness, compare di sfuggita inWrath of the Lich King (durante una visione diYogg-Saron) per poi divenire il nemico principale dell'espansione successiva,Cataclysm; al di fuori dei videogiochi, è presente nellaTrilogia della Guerra degli Antichi, inDay of the Dragon,Oltre il Portale Oscuro,La notte del drago,Thrall - Il crepuscolo degli Aspetti e la storia breveLa carica degli Aspetti.

Nelharion aveva ricevuto i suoi poteri daKhaz'goroth, e dominava sullaterra e sulle profondità di Azeroth[12][13]. Proprio a causa della sua vicinanza ai più bui recessi del mondo, Neltharion venne infine a contatto con gliDei Antichi che i Titani avevano imprigionato nel sottosuolo; essi riuscirono a corromperlo e a farlo impazzire, convincendolo a rivoltarsi contro gli altri stormi di draghi[12]. Per farlo, Neltharion creò un artefatto chiamato "Anima dei Draghi": aiutato dai suoi servitorigoblin, forgiò un disco dorato in cui mise parte del suo stesso sangue e l'essenza di undemone dellaLegione Infuocata, e vi installò una protezione magica così che gli altri Aspetti non potessero vedere cosa conteneva[12]. Dopodiché, convinse gli altri Aspetti a infondere parte del loro potere nell'Anima dei Draghi, dicendo che sarebbe stata una grande arma contro la Legione che aveva da poco dato il via allaGuerra degli Antichi: essendo l'unico che non aveva messo parte del proprio potere nel disco, Neltharion risultava ora più potente degli altri[12].

Tutti gli stormi di draghi si diressero verso la città di Zin-Azshari, dove glielfi della notte combattevano la Legione: lì Neltharion usò l'Anima dei Draghi per distruggere non solo i demoni, ma anche gli elfi e gli altri draghi, sterminando quasi totalmente lo stormo blu[12]: allora la sua corruzione si manifestò fisicamente, dando al suo corpo un aspetto più demoniaco, e da quel momento divenne noto come "Alamorte", l'Aspetto della Morte[12]. Dopo quella battaglia, tutti i draghi si ritirarono: i goblin forgiarono un'armatura d'Elementio per Alamorte, che rischiava di essere squarciato dalla sua stessa mutazione e dalla vicinanza all'Anima dei Demoni (come venne ribattezzata): l'artefatto gli venne però sottratto daMalfurion Grantempesta, e alla fine della guerra gli altri Aspetti lo sigillarono e Malfurion lo nascose così che Alamorte non potesse trovarlo né tantomeno usarlo[12].

Alamorte ritornò alla carica circa diecimila anni dopo: avendo scoperto la locazione dell'Anima dei Demoni ma non potendo neppure toccarla, fece in modo che la ottenessero gliorchi del clan Fauci di Drago, che con essa schiavizzassero Alexstrasza e lo stormo rosso[12]; nello stesso periodo, sotto l'identità di lord Daval Prestor, Alamorte cercò di distruggere l'Alleanza dall'interno, e portò anche alcune delle sue uova aDraenor (che poi avrebbero dato origine aidraghi di alafatua[12]). Poi tentò di manipolare il mago umanoRhonin e i suoi compagni perché portassero Alexstrasza fuori da Grim Batol, dov'era rinchiusa, così da poterla rapire o uccidere e rubare le sue uova[12]: il piano però andò in fumo, perché Rhonin e i suoi distrussero l'Anima dei Demoni e gli altri Aspetti, ritornati ai loro pieni poteri, si lanciarono all'attacco di Alamorte che fu costretto a una disastrosa fuga nel piano elementale di Rocciafonda[12].

Successivamente Alamorte pianificò la creazione di un nuovo stormo di draghi, che portò prima alla nascita deidraghi cromatici, e poi a quella deidraghi del crepuscolo[12]. Una volta recuperate tutte le energie, Alamorte eruppe da Rocciafonda ad Azeroth passando attraverso ilMaelstrom, causando ilCataclisma che devastò molte regioni di Azeroth e dando una brusca svolta alla storia del pianeta[12]. Alleatosi con le altre forze al servizio degli Dei Antichi, come ilMartello del Crepuscolo e i signori elementaliRagnaros e Al'Akir, Alamorte cominciò a progettare la distruzione del mondo[12].

NelleAlture del Crepuscolo dove i suoi seguaci del Martello del Crepuscolo, comandati daCho'gall, stavano affrontando lo Stormo rosso, Alamorte venne attirato da Alexstrasza e i due cominciarono un duello nel quale tutti credettero che il Distruttore fosse finalmente stato sconfitto. Tuttavia, Alamorte riemerse dal punto di impatto sotto lo stupore di tutti, ma essendo indebolito dovette ritirarsi.

Durante lo scontro finale al Tempio della Lega dei Draghi, Alamorte portò in battaglia tutti i suoi seguaci, sia dello Stormo del crepuscolo che servi degli Dei Antichi, tra i quali Ultraxion, creato appunto per distruggere gli Aspetti e far avverare l'Ora del Crepuscolo. Tuttavia, un gruppo di avventurieri riuscirono a fare in modo che gli Aspetti, assistiti daThrall, riattivassero l'Anima del Drago e la usarono per colpire duramente Alamorte, il quale, constatando la gravità della situazione, fuggì di nuovo. Tuttavia, alcuni avventurieri salirono proprio sulla sua schiena e riuscirono a distruggere la corazza di Elementio, di modo che Thrall lo colpì di nuovo, facendo finire Alamorte dentro ilMaelstrom. Tuttavia, in quel momento, Alamorte uscì dal gigantesco gorgo, orribilmente deformato in uno spietato mostro di magma e odio, con vari artigli e tentacoli. Una volta indebolito gli Aspetti infusero tutti i loro poteri nell'Anima dei Demoni, colpendo poi Alamorte e distruggendolo - per ironia della sorte proprio nel posto in cui era ritornato[14].

Alexstrasza

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Cosplay di Alexstrasza, nella sua forma umanoide, allaBlizzCon 2010

Alexstrasza, detta l'Orditrice di Vita (the Lifebinder)[15] è la regina deidraghi rossi; assieme ad Alamorte, è fra gli Aspetti quella ad avere la storia più sviluppata. Ha ricevuto i suoi poteri daEonar, soprassiede a tutto ciò che riguarda la vita[13], ed è forse la più potente fra gli Aspetti, pur essendo gentile e compassionevole[15]. Il suo personaggio viene introdotto inWarcraft II: Tides of Darkness, e inWorld of Warcraft appare a partire dall'espansioneWrath of the Lich King. È inoltre presente nei romanziDay of the Dragon,Grantempesta eThrall - Il crepuscolo degli Aspetti, nellaTrilogia della Guerra degli Antichi e nella storia breveCarica degli Aspetti

Durante la Guerra degli Antichi, Alexstrasza lottò al fianco deglielfi della notte, assistendo assieme agli altri al tradimento di Neltharion; come essi, anche Alexstrasza venne ingannata da Neltharion e si privò di parte del proprio potere infondendolo nell'Anima dei Demoni, dando così a Neltharion potere su di lei[15]. In seguito, insieme a Ysera e Nozdormu, creò l'Albero del MondoNordrassil sulla cima delMonte Hyjal[16].

Verso la fine dellaPrima Guerra Alexstrasza venne rapita dagliorchi del clan Fauci di Drago, grazie all'aiuto diAlamorte e con l'uso dell'Anima dei Demoni[15], e imprigionata aGrim Batol: con la loro regina prigioniera, tutto il resto dello stormo venne costretto a sua volta al servizio degli orchi. Alexstrasza venne costretta ad accoppiarsi, e i suoi figli usati come cavalcature dall'Orda per combattere l'Alleanza[15]; in questo periodo trovarono la morte sia il consorte anziano di Alexstrasza, Tyranastrasz[15], che altri due di cui si ignora il nome. Anche dopo la sconfitta dell'Orda nellaSeconda Guerra, Alexstrasza rimase imprigionata a Grim Batol[15]. Alamorte, volendo che fosse portata all'aperto per poterla uccidere e rubare il resto delle sue uova, tentò per questo di manipolare il magoumanoRhonin; il piano fallì, perché Rhonin, aiutato daKorialstrasz,Vereesa Ventolesto eFalstad Granmartello, riuscì a distruggere l'Anima dei Demoni, restituendo ad Alexstrasza i suoi poteri, liberandola e causando la sconfitta di Alamorte[15].

La regina dei draghi tornò ad agire quando Malygos, tentando di sottrarre tutta la magia ai mortali, rischiò di compromettere l'equilibrio del mondo[17]. Quando l'Aspetto della Magia si rifiutò di smettere, Alexstrasza e gli altri aspetti diedero inizio allaGuerra del Nexus, che portò alla morte di Malygos stesso[17]. Durante la successiva Guerra contro l'Incubo, Alexstrasza si recò a Frondascura, aValtetra, salvando Broll Orsomanto,Tyrande Soffiabrezza ed Eranikus dagli attacchi di Lethon ed Emeriss; convinse anche Eranikus ad aiutare i mortali a cercareMalfurion Grantempesta nelSogno di Smeraldo. Alla fine della guerra, assieme ad Ysera benedìTeldrassil e partecipò al matrimonio fra Malfurion e Tyrande.

In seguito, con il ritorno di Alamorte dopo ilCataclisma, Alexstrasza si recò personalmente nelleAlture del Crepuscolo per distruggerlo[18]: riuscì però solo a indebolirlo, uscendo peraltro anch'essa danneggiata dalla lotta[19]. Di lì a poco, Alexstrasza subì un gravissimo colpo con la morte del suo ultimo consorte, Korialstrasz, aggravata dal fatto che sembrò inizialmente accompagnata da un tradimento: la regina dei draghi sciolse la Lega dei Draghi[20] e fuggì aDesolanda, aspettando di morire[21]. Solo quandoThrall le spiegò che non si era trattato di un tradimento, Alexstrasza ritornò al Tempio della Lega dei Draghi con gli altri Aspetti[22]. Partecipò successivamente alla battaglia contro Chromatus e quindi a quella contro Alamorte dove, come gli altri, terminò il suo ruolo di Aspetto[14].

Alleria Ventolesto

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Cosplay di Alleria Ventolesto all'edizione 2020 della fiera cosplay nelParco giardino Sigurtà

Alleria Ventolesto (Alleria Windrunner) era un importante membro dei ranger elfici diQuel'Thalas durante laSeconda Guerra. Sorella maggiore diSylvanas,Vereesa e Lirath Ventolesto, fu una dei pochi alti elfi a capire subito il pericolo che l'Orda rappresentava e a fornire supporto alla neonataAlleanza[23], e in seguito convinse anche re Anasterian Solealto a fornire pieno sostegno ad essa[24]. Durante la guerra, l'Orda fece strage dei suoi parenti[25], diciotto fra cui suo fratello Lirath: da quel momento Alleria si votò alla vendetta contro gliorchi, sterminando gran parte del clan dei Guerci Sanguinanti[25].Alleria si unì in seguito a una spedizione guidata daKhadgar, che comprendeva anche gli umani Danath Cacciatroll eTuralyon e il nanoKurdran Granmartello, per inseguire gli orchi nelleTerre Esterne[25]. Da Turalyon ebbe un figlio, Arator, che non portò con sé nelle Terre Esterne. Dopo la distruzione delPortale Oscuro gli eroi rimasero bloccati a Draenor e suAzeroth vennero dati per dispersi. Con la riapertura del Portale inThe Burning Crusade, Danath, Khadgar e Kurdran sono stati ritrovati, mentre di Alleria e Turalyon non si è avuta alcuna notizia.

Anduin Lothar

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Anduin Lothar, detto "il Leone di Azeroth", era l'ultimo discendente della dinastia degli Arathi, campione del Regno di Azeroth durante laPrima Guerra e supremo comandante delle forze dell'Alleanza diLordaeron durante laSeconda. Appare nei videogiochiWarcraft: Orcs & Humans eWarcraft II: Tides of Darkness, e nei romanziL'ultimo Guardiano diJeff Grubb,La discesa delle tenebre diAaron Rosenberg eArthas - L'ascesa del Re dei Lich diChristie Golden. È presente anche nel filmWarcraft - L'inizio, dove viene interpretato daTravis Fimmel.

Lothar crebbe nella corte diRoccavento, dove divenne amico d'infanzia del futuro re Llane Wrynn e diMedivh, divenendo infine comandante dell'esercito di Roccavento e guidando gli scontri contro gliorchi quando questi invasero il regno; quandoKhadgar, apprendista diMedivh, lo informò che era stato proprio lui a permettere agli orchi di giungere ad Azeroth, e che li aveva traditi tutti, Lothar si recò personalmente, assieme a Khadgar eGarona, a Karazhan, dove uccise Medivh. Ciò non bastò però a fermare l'Orda, che riuscì infine ad espugnare Roccavento; Lothar, raccolto ciò che rimaneva dell'esercito e tutti i civili che riuscì a recuperare, salpò attraverso ilGrande Mare approdando sulle coste diLordaeron.

Giunto alla corte dire Terenas di Lordaeron, Lothar convinse il sovrano del pericolo rappresentato dall'Orda, portando alla formazione dell'Alleanza per contrastare il nemico comune, e Lothar fu nominato supremo comandante delle armate di Lordaeron. Guidò l'esercito fino ai piedi delMassiccio Roccianera, dove cadde in combattimento controOrgrim Martelfato, il Capoguerra dell'Orda. La sua morte, tuttavia, non fu vana, perché l'Alleanza reagì con furia alla morte del suo comandante e quindi, guidata dal luogotenente di Lothar, Turalyon, riuscì a respingere l'Orda e a distruggere il Portale Oscuro.

In suo onore, Varian Wrynn battezza il figlio "Anduin Llane".

Anduin Wrynn

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Anduin Llane Wrynn I è re di Roccavento e capo dell'Alleanza. Introdotto inWorld of Warcraft, appare anche nei romanziGrantempesta,La distruzione - Preludio al Cataclisma,Cuore di lupo,Jaina Marefiero - Venti di guerra eCrimini di guerra ed è un personaggio giocabile inHeroes of the Storm.

Figlio di reVarian Wrynn e di lady Tiffin Ellerian, e battezzato col nome di "Anduin Llane" in onore diAnduin Lothar e di suo nonno re Llane Wrynn, è nato quattordici anni prima delCataclisma.

Anduin venne incoronato re diRoccavento all'età di dieci anni, quando suo padre sparì durante un viaggio diplomatico versoTheramore, per evitare disordini sulla successione; il potere era comunque in mano ai suoi tutori, l'Alto Signore Bolvar Domadraghi e la consigliera lady Katrana Prestor. La sparizione di Varian venne tenuta segreta, e poco dopo egli ritornò, facendo ritornare tutto alla normalità: Varian però veniva trattato con scetticismo sia da Anduin[26] che da altri leader, come reMagni Barbabronzea diForgiardente[27]. Quando la vera identità di Katrana, la dragonessa Onyxia, venne rivelata, si scoprì che Varian era solo una parte della personalità del re, che Onyxia aveva scisso. Onyxia rapì Anduin[28] portandolo nel suo covo nelleAcquemorte, per poi essere raggiunta ed uccisa da Varian (riunificato) e altri, che salvarono anche Anduin[28]. Il carattere pacifico e saggio del principe lo misero però spesso in contrasto con quello più combattivo di suo padre.

Anduin seguì suo padre ad un altro raduno diplomatico a Theramore, su invito diJaina Marefiero, dove si incontrarono col capo dell'OrdaThrall eGarrosh Malogrido. Il meeting fu però rovinato dai cultisti delMartello del Crepuscolo, e Anduin partecipò alla battaglia che ne seguì[29].

Nel periodo precedente il Cataclisma, Jaina Marefiero gli donò una pietra del cuore (hearthstone, lett. "pietra del focolare") con cui avrebbe potuto raggiungerla a Theramore in qualsiasi momento[30]. Varian lo inviò poco dopo a Forgiardente, per farlo addestrare come guerriero da Magni; lì strinse amicizia con la sua tutrice, la nana Aerin. Anduin si impegnò in prima persona per soccorrere i feriti dalle prime scosse del Cataclisma, e durante un'operazione di salvataggio a Kharanos, aDun Morogh, Aerin perse la vita[31], evento che addolorò profondamente il principe. Non molto tempo dopo Magni, eseguendo un rituale con delle tavolette ritrovate ad Ulduar per cercare di fermare i terremoti, rimase pietrificato[32]. Il trono venne reclamato da sua figlia,Moira Thaurissan, che supportata dai nani Ferroscuro instaurò unadittatura, tenendo gli abitanti di Forgiardente prigionieri, e Anduin con essi. Il principe fuggì a Theramore con la sua pietra del cuore, dove ebbe tempo di conoscere e stringere amicizia conBaine Zoccolo Sanguinario[33]. Venuto a sapere che suo padre, con un gruppo di assassini, stava infiltrandosi a Forgiardente per uccidere Moira, Anduin ritornò in città per fermarlo, convincendolo che la situazione non si sarebbe risolta uccidendo la legittima erede al trono, ma guidandola ad essere un capo migliore, e portando così alla formazione del Concilio dei Tre Martelli per governare la città[34].

InCataclysm, Anduin aiuta i giocatori a smascherare un agente del Martello del Crepuscolo infiltratosi fra i collaboratori di re Varian, il maggiore Samuelson[35].

Antichi Guardiani

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Gli Antichi Guardiani (Ancients Guardians)[36], chiamati anche solamente Antichi (anche minuscolo, che però crea confusione con glialberi arcani, anch'essi chiamati "antichi") sono una vasta schiera di semidei di Azeroth[37], i quali furono generati da Azeroth stesso dopo che il mondo venne plasmato daiTitani, legati in modo estremo al mondo naturale[38]. Molti degli Antichi Guardiani sono venerati dagli elfi della notte[39], così come da diverse altre razze. Un buon numero di essi, tra cui svariati rimasti ad oggi ancora senza nome, trovò la morte durante laGuerra degli Antichi, o in altre occasioni, e alcuni di questi vennero riportati in vita millenni dopo, come avvenne perAviana,Cenarius,Goldrinn, Malorne e Ursol e Ursoc. Dopo ilCataclisma ilMartello del Crepuscolo e le forze diRagnaros assediarono ilMonte Hyjal, e crearono alcuni "Antichi Oscuri", versioni corrotte degli Antichi Guardiani al loro servizio. Entrambi questi Antichi Oscuri (Lycanthoth il corruttore, versione oscura di Goldrinn, e Nemesis l'usurpatore, versione oscura di Tortolla), vennero uccisi da avventurieri[40][41].

Aviana

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Aviana è una semidea il cui aspetto è quello di una donna-volatile. Prima dellaGuerra degli Antichi, Aviana possedeva un suo reame, G'Hanir, "Madre Albero", collegato adAzeroth in maniera simile alSogno di Smeraldo; G'Hanir era un albero altissimo, situato su un altissimo picco; fungeva daoltretomba per tutte le creature alate e nei suoi frutti stavano i semi di tutti gli alberi di Azeroth[42][43].

Durante laGuerra degli Antichi, Aviana aiutòMalfurion Grantempesta e Korialstrasz che erano finiti nel suo reame[42]. Aviana, gli altri Antichi e gli spiriti discussero su come affrontare la Legione[42], e infine presero parte alla Guerra di persona: pur combattendo valorosamente, la superiorità numerica schiacciante deidemoni portò alla morte di molti di essi, fra i quali Aviana (il cui sangue, però, corrose i demoni che l'avevano uccisa)[44][45]. Lo spirito della semidea andò alla deriva, privo di forma, nel Sogno di Smeraldo[46]. La sua morte gettò nella follia il suo consorte, Blaithe, che venne ucciso millenni più tardi sulMonte Hyjal[47]. Anche le sue figlie, learpie[48], presero ad avere comportamenti barbarici e selvaggi. Con la morte di Aviana, Madre Albero sparì; da una suaghianda, cheAlexstrasza aveva conservato, venne creato l'Albero del MondoNordrassil[43][45][49].

Il suo corpo venne ritrovato alla fine della guerra, e sepolto sul Monte Hyjal, nei pressi dell'attuale Sacrario di Aviana[45]; una branca di druidielfi della notte, i "druidi dell'artiglio", continuò a venerarla, ricevendo da lei i suoi poteri, come quello di trasformarsi incorvi[43][45].

Dopo ilCataclisma, quando le forze diRagnaros e delMartello del Crepuscolo assediarono Hyjal, Aviana venne riportata nel mondo mortale per aiutare nella difesa del Monte[50], assistendo ad esempio degli avventurieri ad uccidere ladragonessa del crepuscolo Desperiona[51].

NellaTrilogia della Guerra degli Antichi, Aviana viene dipinta come un personaggio vivace e allegro[42], ma feroce in battaglia. Nei romanzi ha la curiosa caratteristica di ripetere alcuni spezzoni delle frasi che dice[42], peculiarità non riprodotta inCataclysm. Ysera, che l'aveva sempre sentita vagare alla periferia dei suoi sogni, temeva che il suo spirito potesse essersi oscurato col passare del tempo[46] - timore in effetti, apparentemente, fondato:

«I miei figli sono stati rapiti, torturati e uccisi fra le fiamme... Sì, voglio che il Martello del Crepuscolo paghi per tutto questo! Eppure ti confesso che una parte di me vorrebbe spiccare il volo e veder bruciare tutto questo mondo.[52]»

Cenarius

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Cenarius è un semidio della foresta[53], patrono di tutti i druidi[39]; è figlio diElune, dea della luna, e del semidio Malorne[54][55]. Elune lo lasciò alle cure di suo padre, poiché Cenarius era più una creatura del mondo mortale, e non poteva stare con lei; Malorne, a sua volta, lo affidò aYsera, che credeva più adatta di lui per crescerlo[56], e Cenarius crebbe così a stretto contatto con l'Aspetto e con il suo reame, ilSogno di Smeraldo, portando così molti a scambiare Ysera per sua madre[53][56].

L'aspetto di Cenarius è quello di uncustode della selva, ovverocervo dalla vita in giù, e simile ad unelfo della notte dalla vita in su[57]; ha inoltre delle grandicorna da cervo, una folta chioma di capelli colorverde muschio e le braccia simili a rami, di legno robusto e nodoso[57]. A Cenarius sono legate alcune delle razze di Azeroth, nello specificodriadi,custodi della selva,centauri emagnatauri, anche se le loro origini non sono del tutto chiare: sono noti tre custodi della selva che sono figli diretti del semidio, Ordanus[58], Zaetar[59] e Remulos[60]. Anche imagnatauri sono probabilmente legati a Cenarius[48]; inoltre il semidio stesso affermò una parentela con gli elfi della notte, ma senza mai spiegare in quale modo fosse possibile[57] (soprattutto considerato che gli elfi della notte si originarono daitroll oscuri[48]).

Cenarius incontrò e si affezionò agli elfi della notte quando essi cominciarono a costruire la loro civiltà attorno alPozzo dell'Eternità, e cominciò ad insegnare loro le vie della natura[53]. Tuttavia, col progredire della loro società, essi mano e mano si allontanarono dalla natura, e il semidio decise di lasciarli andare per la loro strada[53]; al tempo diAzshara, la maggioranza degli elfi della notte lo considerava solo una leggenda[37][53]. Cenarius strinse anticamente legami anche con la razza deitauren, insegnando pure a loro il druidismo[61], ma dopo che li ebbe lasciati anch'essi dimenticarono i suoi insegnamenti[62].

Sempre durante il regno di Azshara, tre elfi della notte fecero la conoscenza di Cenarius: i gemelliIllidan eMalfurion Grantempesta eTyrande Soffiabrezza; tuttavia, dei tre, solo Malfurion divenne davvero suo discepolo, avviandosi sulla strada del druido (Tyrande era sacerdotessa di Elune, mentre Illidan utilizzava la magia arcana)[39][53][63]. Cenarius assistette Malfurion nellaGuerra degli Antichi, che sarebbe scoppiata di lì a breve, partecipandovi poi di persona assieme agli altri semidei, ponendosi sotto la guida diJarod Cantombroso[37][53]; rischiò la vita durante un combattimento contro i demoni, ma venne salvato dal padre Malorne, che perì scontrandosi controArchimonde[64]. Alla fine della guerra, Cenarius si spostò aRadaluna, assistendo da vicino alla civiltà degli elfi della notte che si stava riformando[39][53].

Circa diecimila anni dopo, gliorchi giunsero aKalimdor, e i membri del clan Cantaguerra guidati aGrom Malogrido cominciarono a raccogliere legna dalla foresta diValtetra. Anche se non erano più sotto il giogo dei demoni, Cenarius sentì la debole corruzione che comunque emanava dagli orchi, di conseguenza li scambiò per avanguardie dellaLegione e guidò le Sentinelle degli elfi all'attacco contro di loro[53][65]. Ciò spinse, ironicamente, i Cantaguerra ad accettare l'aiuto della Legione per difendersi[65]; nuovamente corrotti, i Cantaguerra contrattaccarono, e Grom uccise Cenarius[39][53].

Alla morte il suo spirito fece ritorno al Sogno di Smeraldo, da dove vide gli orchi redimersi e difendereNordrassil assieme agli elfi della notte, mutando quindi il suo parere verso di loro[65]. Assieme a Malfurion, a sua volta imprigionato nel Sogno, combatté le prime avvisaglie dell'Incubo di Smeraldo che stavano cominciando a contaminarlo[39][66]. Così comeAviana,Goldrinn e Malorne, anche Cenarius venne riportato in vita quando ilMartello del Crepuscolo e le forze diRagnaros assediarono ilMonte Hyjal, e partecipò quindi alla sua difesa, assistendo anche degli avventurieri nella lotta contro Ragnaros stesso.

Goldrinn

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Goldrinn è un Antico Guardiano noto per la sua ferocia, che impersona l'istinto animale e lo spirito del cacciatore[67]; è conosciuto come Lo'Gosh ("lupo fantasma") daitauren e dagliorchi[67][68]. Secondo una leggenda, la deaElune, pur ammirando il nobile cuore dell'Antico, era scontenta del suo temperamento ferino e sanguinario e, nelle notti diluna piena, il lupo s'infuriava ancora di più, poiché gli sembrava che Elune lo stesse giudicando.[69] Goldrinn combatté al fianco deglielfi della notte nellaGuerra degli Antichi dove infine - come molti altri semidei - fu sopraffatto e ucciso[38].

Una branca di druidi elfi della notte, i "druidi del branco", traeva i propri poteri da Goldrinn: esattamente come il semidio non riusciva a controllare la propria furia, anch'essi avevano difficoltà a controllarsi quando in forma di lupo, cosìMalfurion Grantempesta proibì loro di proseguire l'addestramento[69]. Nel tentativo di creare un artefatto che permettesse loro di controllarsi, essi fusero un bastone consacrato di Elune con una zanna di Goldrin, creando laFalce di Elune, che però ebbe il solo effetto di mutarli nei primiworgen[70]; per tale motivo, Goldrinn è anche il patrono degli worgen.

Apparentemente, il suo spirito scelse come suo "campione" il reumanoVarian Wrynn[71]; ciò potrebbe essere dovuto al fatto che Varian, pur essendo feroce, riuscì a controllare la sua ira, e scegliendolo Goldrinn avrebbe cercato di redimersi agli occhi di Elune[72].

Assieme adAviana, Malorne eCenarius, Goldrinn venne riportato in vita oltre diecimila anni dopo la sua caduta, quando ilMartello del Crepuscolo e le forzeelementali diRagnaros assediarono ilMonte Hyjal; aiutò quindi i difensori di Hyjal, assistendo in particolare degli avventurieri nell'uccidere Azralon il Custode del Portale[73].

Antonidas

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Antonidas era uno dei più potenti maghi diDalaran, nonché leader delKirin Tor, la magocrazia che governava la cittadella stessa. Il personaggio è stato introdotto nel videogiocoWarcraft III: Reign of Chaos e ripreso di sfuggita nella sua espansioneThe Frozen Throne. È in seguito stato inserito fra i personaggi dei romanziOf Blood and Honor diChris Metzen,La discesa delle tenebre diAaron Rosenberg,Oltre il Portale Oscuro di Rosenberg eChristie Golden eArthas - L'ascesa del Re dei Lich di Golden.

Antonidas divenne apprendista del Kirin Tor da ragazzo[74], facendo rapidamente strada per la sua bravura fino a divenire un membro, e poi il capo, del Concilio dei Sei (il gruppo dei più importanti membri del Kirin Tor)[75].

Poco prima dell'inizio dellaSeconda Guerra i capi delle nazioni umane diAzeroth si incontrarono per discutere dell'invasione degliorchi, e in questa occasione Antonidas, che rappresentava Dalaran, dichiarò la lealtà della sua città all'Alleanza che si era formata[74]. Monitorò anche i progressi del giovaneKhadgar, che era stato l'apprendista diMedivh durante laPrima Guerra, e subito dopo la fine della Seconda Guerra lo rese arcimago, incaricandolo di guidare la missione attraverso ilPortale Oscuro, nelleTerre Esterne[74].

Pochi mesi dopo la guerraTeron Malacarne si intrufolò nella Cittadella Viola per rubare l'Occhio di Dalaran; Antonidas, insieme aKrasus,Kael'thas Solealto e Sathera, riuscì ad intercettarlo, ma non a fermarlo, e Sathera fu uccisa durante il combattimento[76].

Antonidas fu anche uno dei pochi a comprendere le ragioni del "letargo" che colpì gli orchi dopo la guerra, quando furono rinchiusi incampi di contenimento: intuì infatti che si stavano riprendendo dopo essere stati per generazioni sotto l'influsso del sangue demoniaco; non riuscì comunque a trovare un antidoto, e teorizzò che l'unica soluzione per essi fosse di intraprendere un cammino spirituale[74][77] (come poi avvenne). Comere Terenas, anche Antonidas aveva ricevuto la visita di un profeta (Medivh sotto mentite spoglie) che l'aveva avvertito di lasciare Lordaeron, ma l'arcimago l'aveva giudicato unciarlatano e non gli aveva dato ascolto[78].

Inviò successivamente la sua apprendistaJaina Marefiero insieme adArthas per investigare le origini della piaga della non morte che si stava spargendo perLordaeron: Antonidas aveva consigliato a re Terenas di mettere inquarantena le aree colpite, ma il re aveva rifiutato categoricamente[78]. Dopo il tradimento di Arthas, Antonidas organizzò le difese di Dalaran contro l'esercito deinon morti da lui guidato, erigendo uno scudo magico che essi non potevano attraversare senza subire pesanti danni[79][80]. Il cavaliere della morte però, nonostante gli incantesimi di Antonidas e di altri suoi colleghi, riuscì a uccidere tutti gli arcimaghi, distruggendo l'incantesimo che impediva ai non morti di entrare a Dalaran, e ad appropriarsi dellibro degli incantesimi di Medivh[79]. Il suo spirito tormentato rimase a vagare tra le rovine dei sotterranei di Dalaran finché non venne trovato daDama Vashj eKael'thas Solealto, che provvidero a dargli una pace meritata[80].

Anub'arak

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Anub'arak è unnerubianonon morto al servizio delRe dei Lich. Introdotto inWarcraft III: The Frozen Throne, compare poi inWorld of Warcraft: Wrath of the Lich King ed è un personaggio giocabile inHeroes of the Storm. È inoltre un personaggio del romanzoArthas - L'ascesa del Re dei Lich diChristie Golden e dellastoria breveRoad to Damnation di Evelyn Fredericksen.

Originariamente, Anub'arak era uno dei sovrani del regno nerubiano diAzjol-Nerub, che come molti altri fu ucciso durante laGuerra del Ragno, e quindi resuscitato come non morto per servire ilFlagello[81]. Successivamente, il Re dei Lich lo inviò ad incontrare e condurre a lui sia il magoKel'Thuzad[81], sia il cavaliere della morteArthas Menethil.

Nella seconda espansione diWorld of Warcraft,Wrath of the Lich King, Anub'arak è il boss finale dell'instance di Azjol-Nerub, e viene ucciso da giocatori su richiesta del nerubiano Kilix[82]. Resuscitato una seconda volta dal Re dei Lich, viene di nuovo sconfitto durante il raid dell'Ordalia dei Crociati.

Archimonde

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Archimonde è uneredar, mano destra delTitano OscuroSargeras; viene introdotto inWarcraft III: Reign of Chaos, e compare poi in alcuneinstance diWorld of Warcraft. Appare inoltre nei romanzi dellaTrilogia della Guerra degli Antichi diRichard A. Knaak e neL'ascesa dell'Orda eArthas - L'ascesa del Re dei Lich diChristie Golden.

Insieme aKil'jaeden eVelen, Archimonde era uno dei tre signori del pianetaArgus. Essi vennero contattati da Sargeras, che offrì loro immensi poteri in cambio della loro lealtà; Archimonde e Kil'jaeden accettarono, mentre Velen rifiutò e fuggì da Argus insieme a quelli che sarebbero divenuti idraenei.

Dopo circa quindicimila anni, Archimonde guidò, insieme aMannoroth e Hakkar, la prima invasione dellaLegione Infuocata adAzeroth, nota comeGuerra degli Antichi, e uccise personalmente uno degli Antichi Guardiani, Malorne. Il conflitto terminò bruscamente quandoMalfurion Grantempesta, assieme ad un piccolo manipolo di alleati, riuscì a richiudere il portale dal quale erano giunte le forze della Legione: tutti idemoni, compreso Archimonde, furono così rispediti nellaDistorsione Fatua.

Dopo altri diecimila anni, i demoni trovarono un altro modo per giungere ad Azeroth, servendosi delFlagello. All'apice dellaTerza Guerra, così, Archimonde riuscì a rimettere piede ad Azeroth dove, come prima cosa, rase al suolo la città diDalaran. La Legione riuscì quindi amettere sotto assedio ilMonte Hyjal, e Archimonde stesso attaccò l'Albero del MondoNordrassil: migliaia difuochi fatui, però, richiamati da Malfurion, si ammassarono intorno ad Archimonde e si fecero esplodere, distruggendolo.

Arthas Menethil

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Lo stesso argomento in dettaglio:Arthas Menethil.

Azshara

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Disambiguazione – "Azshara" rimanda qui. Se stai cercando la regione omonima, vediAzeroth#Kalimdor.

Azshara (/aʒara/) è l'imperatrice del popolo deinaga. Menzionata per la prima volta inWarcraft III: The Frozen Throne, appare nei romanzi dellaTrilogia della Guerra degli Antichi e inWorld of Warcraft a partire daCataclysm.

Nel periodo precedente laGuerra degli Antichi, era la potente e bellissima regina deiKaldorei, e il suo popolo l'amava tanto da aver rinominato la capitale dell'impero "Zin-Azshari" ("Gloria di Azshara")[83]. La regina dominava dal suo palazzo costruito sulle rive delPozzo dell'Eternità, dove lei ed i suoi servitori, chiamati Eletti studiavano il Pozzo e le sue energie magiche. Ben presto le attività arcane degli Eletti attirarono le attenzioni del Titano Oscuro,Sargeras[84]. Azshara, impressionata dal potere di Sargeras, accettò di aiutarlo a passare nel loro mondo, dando quindi inizio alla Guerra degli Antichi, la prima invasione di Azeroth da parte dellaLegione Infuocata[84]. La regina, bramosa di potere, era indifferente allo sterminio del suo popolo da parte dei demoni; solo verso la fine della guerra divenne chiaro agli elfi che Azshara li aveva traditi: fino a quel momento avevano rigettato quest'idea inconcepibile, credendo che fosse tenuta prigioniera dai nemici.

Durante la guerra il druidoMalfurion Grantempesta tentò di distruggere il portale da cui fuoriuscivano i demoni; avvertita dal fratello di Malfurion,Illidan, Azshara si preparò e si scontrò col druido; lo sforzo che Azshara stava compiendo e gli assalti di Malfurion incrinarono l'equilibrio degli incantesimi degli Eletti, e il portale collassò[84]. La catastrofe risultante, detta "la Frattura", devastò il mondo, e spedì Azshara e i suoi seguaci sul fondo del mare. Rinchiusa con la fedelissimadama Vashj e altri lealisti nella sua sala del trono, Azshara si circondò con una bolla magica per sopravvivere al disastro: proprio mentre le sue energie venivano meno, gliDei Antichi mutarono lei e i suoi compagni in naga, salvandoli dalla fine certa in cambio della loro obbedienza[84]. Ignari del fato della loro regina, i Kaldorei superstiti diedero il suo nome, come monito, alla regione costiera diAzshara.

Baine Zoccolo Sanguinario

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Baine Zoccolo Sanguinario (Baine Bloodhoof) è l'attuale capo delle tribù ditauren unite e della sua tribù Zoccolo Sanguinario, figlio diCairne Zoccolo Sanguinario e di Tamaala. Venne catturato, assieme ad altri tauren, da un gruppo dicentauri qualche tempo dopo che i tauren ebbero riconquistatoMulgore, gettando suo padre in una profonda depressione. Venne salvato in extremis, quando gli altri tauren catturati erano già stati uccisi, dal campione dell'OrdaRexxar, riempiendo nuovamente di gioia Cairne.

Baine divenne quindi il leader del Villaggio di Zoccolo Sanguinario, nel sud di Mulgore, concentrando i suoi sforzi contro la compagniagoblinS.P.R. & Co. e glignoll Mantopallido, e tentò di allontanare i nani dal sito di scavi di Bael'dun, luogo sacro per i tauren, avvertendoli che continuando negli scavi avrebbero fatto infuriare gli spiriti e mandando anche degli avventurieri a rompere i loro strumenti[85]; le contromisure si rivelarono inefficaci, e i nani vennero successivamente sterminati dagli spiriti infuriati.

Durante la guerra contro l'Incubo di Smeraldo, Baine è uno dei tanti che rispondono alla chiamata diMalfurion Grantempesta; quando i membri dell'Orda esprimono il loro sconcerto sulla decisione di Malfurion di affidare la leadership aVarian Wrynn per la battaglia, Baine si schiera dalla sua parte, sciogliendo la tensione e spiegando che il conflitto in corso andava oltre le loro differenze, mostrando una notevolesaggezza.

Baine sostituì brevemente suo padre come leader dei tauren durante un viaggio di Cairne aNordania, dimostrandosi un leader capace e benvoluto. Cairne venne successivamente ucciso in duello daGarrosh Malogrido a causa del tradimento diMagatha Totem Truce, che diede quindi ordine al suo clan di prendere il controllo delle terre dei tauren e di uccidere tutti i fedeli di Cairne, Baine compreso. Egli venne però avvertito da uno dei Totem Truce, lo sciamano Stormsong, e riuscì a mettersi in salvo[86]. Non certo della posizione di Garrosh nel conflitto, e sapendo che i troll erano pochi, aiReietti non importava nulla e glielfi del sangue erano troppo lontani, Baine scelse di chiedere aiuto a una delle persone su cuiThrall contava di più,Jaina Marefiero[87].

ATheramore Baine incontrò l'erede al trono diRoccaventoAnduin Wrynn, con cui strinse amicizia e che gli donò Spezzapaura, unamazza ricevuta da reMagni Barbabronzea[88]. Convinta da Anduin, Jaina accettò di sostenere economicamente Baine nel suo piano per sconfiggere i Totem Truce. Baine ricevette inoltre l'aiuto di Gazlowe, capo dei goblin di Porto Paranco nelleSavane Settentrionali, che gli fornìzeppelin, esplosivi e altro[89]. Dopo una battaglia aPicco del Tuono, i Totem Truce vennero sconfitti e Baine esiliò Magatha e quelli che decisero di restarle fedeli nelleVette di Petrartiglio[90]. Nonostante l'estraneità di Garrosh al complotto di Magatha, Baine prova comunque poca simpatia per lui, dato che fu comunque Garrosh ad uccidere Cairne. Ciononostante lo ha riconosciuto come capo dell'Orda in seguito un confronto al Presidio di Ventolibero, neiMillepicchi, dove si è rifiutato di battersi con lui come fece suo padre per non dividere ulteriormente l'Orda[91].

Balnazzar

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Balnazzar è unnathrezim, fratello diVarimathras e Detheroc. Con i suoi fratelli, era stato incaricato daKil'jaeden di controllare ilFlagello deinon morti aLordaeron. Il Flagello tagliò i ponti con laLegione Infuocata poco dopo laTerza Guerra, scacciando i tre nathrezim dalle sue terre. QuandoArthas cominciò a perdere i suoi poteri a causa dell'attacco di Illidan contro ilRe dei Lich aNordania, questi si allearono con Sylvanas per organizzare un colpo di Stato, tuttavia Arthas, con l'aiuto di Kel'Thuzad, riuscì a fuggire; Balnazzar e i suoi fratelli ne approfittarono per prendere il controllo di gran parte delleTerre Infette. I tre nathrezim vennero poi aggrediti dalle forze diSylvanas Ventolesto, che costrinse Varimathras ad unirsi a lei e ad uccidere Balnazzar. Varimathras finse di uccidere il fratello, Balnazzar sparì dalla circolazione e s'impossessò del corpo di Saidan Dathrohan, uno dei capi dellaCrociata Scarlatta[92][93]. Da quel momento Balnazzar cominciò a manipolare i ranghi della Crociata a piacimento e utilizzarla per combattere le forze del Flagello. Quando Alexandros Mograine espresse l'intenzione di attaccare Sepulcra (dove si trovava Varimathras), cooperando eccezionalmente con Kel'Thuzad il nathrezim manipolò suo figlio Renault, riuscendo a fargli uccidere Alexandros[94][95]. Venne successivamente smascherato aStratholme, e apparentemente ucciso[96]. La Crociata Scarlatta venne ridotta a brandelli durante gli eventi diWrath of the Lich King; Balnazzar ne sterminò quindi tutti i membri restanti e li fece risorgere come non morti riunendoli nei "Risorti", un'organizzazione sotto il suo controllo, per poi essere confrontato nuovamente da avventurieri e sconfitto una volta per tutte[93].

Brann Barbabronzea

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Brann Barbabronzea (Brann Bronzebeard) è il più giovane dei fratellinani Barbabronzea. È il più notoesploratore dell'universo di Warcraft, e uno dei più importanti membri della Lega degli Esploratori, di cui è uno dei fondatori; è inoltrelinguista,guerriero,archeologo e altro[97]. Sebbene membro dell'Alleanza, Brann ha avuto contatti, collaborato e stretto amicizia anche con diversi membri dell'Orda, così come di altre fazioni. Blizzard Entertainment ha riutilizzato il personaggio facendogli "firmare" la maggioranza dei manuali delgioco di ruolo di Warcraft dove si descrivono i territori.

Le prime menzioni degne di nota che si hanno di Brann sono durante laSeconda Guerra, dove lottò a fianco delle armate dell'Alleanza assieme a suo fratelloMuradin dopo la liberazione diKhaz Modan dagli orchi[98], fungendo da messaggeri fra le armate diLothar eTuralyon e Khaz Modan[97]. Con la conclusione della Terza Guerra, reMagni spedì Brann in missione per esplorare i più remoti angoli diAzeroth e scoprire le origini del popolo nanico. Brann iniziò il viaggio neiRegni Orientali, per passare poi aKalimdor, alle isole dei Mari del Sud e infine aNordania[97]. Furono diverse le occasioni in cui Brann venne dato per disperso durante i suoi viaggi[97], al punto da essere considerato, in certi casi, morto; la sua prima "sparizione" avvenne nellaValle di Rovotorto, dove perse i contatti una volta entrato nell'area di Zul'Gurub, mentre la seconda fu durante il viaggio a Nordania, che Brann aveva intrapreso soprattutto per scoprire la fine che aveva fatto suo fratello Muradin. In entrambi i casi ricomparve sano e salvo[97].

Dopo il viaggio a Nordania, Brann rimase un po' di tempo aForgiardente ad istruire nuovi esploratori, per poi riprendere a viaggiare. Riuscì ad inoltrarsi nel regno sigillato diAhn'Qiraj, facendo in qualche modo finire la base diAtiesh, il bastone diMedivh, all'interno del corpo delDio AnticoC'Thun, risultando nel frattempo disperso una terza volta[97]. Riuscì a fuggire da Ahn'Qiraj solo dopo la riapertura del Vallo dello Scarabeo da parte dei giocatori diWorld of Warcraft e studiò subito un piano per esplorare leTerre Esterne[97]. La sua prima apparizione di persona è inWrath of the Lich King, dove contribuisce a svelare buona parte della storia attorno ad Ulduar e aiTitani, mentre inCataclysm si dirige adUldum, nuovamente nel sud di Kalimdor.

Cairne Zoccolo Sanguinario

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Cairne Zoccolo Sanguinario (Cairne Bloodhoof) era il capo delle tribù unite deitauren e leader della città diPicco del Tuono. Ha avuto un figlio,Baine, dalla compagna Tamaala, deceduta in un periodo precedente la Terza Guerra.

Originariamente era il leader della tribù di tauren Zoccolo Sanguinario, di cui guidava l'esistenza nomade nelleSavane, in perenne fuga daicentauri[99][100], e sebbene volesse già da tempo trovare un modo per riappropriarsi delle verdeggianti terre diMulgore[100] con i continui attacchi dei centauri aveva iniziato a perdere la speranza. La situazione subì una svolta decisiva quando Cairne e i suoi tauren incontrarono gliorchi guidati daThrall: le due razze strinsero ben presto alleanza, portando così anche i tauren all'interno dellaNuova Orda[99], e i due leader divennero profondamente amici. Cairne informò Thrall della presenza di un oracolo a nord, nelleVette di Petrartiglio, e dopo che gli orchi ebbero salvato il villaggio degli Zoccolo Sanguinario da un assalto dei centauri gli propose un patto: gli orchi avrebbero aiutato i tauren a riprendere Mulgore, e loro in cambio li avrebbero portati alla locazione esatta dell'oracolo[100]. Arrivati all'oracolo Cairne e Thrall si incontrarono conJaina Marefiero e l'oracolo, che era lo spirito diMedivh, li fermò prima che iniziassero a lottare e li convinse ad unire le forze per combattere laLegione Infuocata[100].

Dopo labattaglia del Monte Hyjal, Cairne aiutò Thrall durante la fondazione diOrgrimmar, e non molto tempo dopo suo figlio Baine venne rapito dai centauri, gettando Cairne nella depressione. Cairne venne raggiunto daRexxar e Rokhan, che stavano cercando aiuto su richiesta di Thrall contro l'invasione dell'ammiraglioDaelin Marefiero, ma il capo tauren replicò di dire a Thrall che era morto. I due andarono così a salvare Baine, risollevando Cairne che fornì subito aiuto agli orchi[100]. Dopo la sconfitta di Marefiero, Cairne tornò a Mulgore, dove unì tutte le tribù di tauren e fondò la città di Picco del Tuono[100].

Fino al periodo precedente ilCataclisma, Cairne non ha avuto un ruolo molto importante all'interno dell'Orda. Sebbene colpito dalla capacità diGarrosh Malogrido come leader durante un incontro nellaTundra Boreale, la natura saggia, pacifica e contemplativa del tauren[99] gli ha reso del tutto indigesta la decisione di Thrall di sceglierlo come sostituto durante la sua permanenza aNagrand. Dopo essere stato informato dall'arcidruidoHamuul Totem Runico del massacro di un gruppo di druidi tauren edelfi della notte, effettuato da agenti delMartello del Crepuscolo ma fatto passare per un ordine di Garrosh, Cairne sfidò Malogrido ad unmak'gora, cioè una sfida all'ultimo sangue, nell'arena di Orgrimmar. L'ascia di Garrosh venne avvelenata daMagatha Totem Truce, e dopo il primo colpo ricevuto da Garrosh Cairne non fu più in grado di difendersi, venendo così ucciso. La morte di Cairne diede a Magatha l'occasione per prendere il controllo di Picco del Tuono, per essere poi sconfitta ed esiliata da Baine che prese il posto di suo padre. Riportato a Picco del Tuono, il corpo di Cairne venne posto su una pira e bruciato, come da usanza del popolo dei tauren.

Chen Triplo Malto

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Chen Triplo Malto (Chen Stormstout) è un membro della razza deiPandaren. Introdotto inWarcraft III: The Frozen Throne come personaggio di sfondo, appare poi inMists of Pandaria (dove è un personaggio di primo piano) e come personaggio giocabile inHeroes of the Storm.

Chen è un maestro miscelatore che ha viaggiato in molti luoghi per recuperare gli ingredienti per le sue bevande. Chen si trovava aDurotar in cerca di diversi ingredienti per una delle suebirre, quando incontròRexxar in missione per conto diThrall. Dopo che ilMok'Nathal l'ebbe aiutato a trovare quanto cercava, Chen decise di accompagnarlo così da visitare meglio la regione[101] Il pandaren accompagnò Rexxar a Theramore, nelleAcquemorte, per scoprire il motivo degli attacchiumani a Durotar. Lì guadagnarono anche il supporto diJaina Marefiero per sconfiggere suo padre, l'ammiraglioDaelin Marefiero, colpevole degli attacchi[101]. Dopo la morte dell'ammiraglio, Chen rimase ancora del tempo con gli orchi per insegnare alcune delle sue ricette ad uno di essi, che le passò a sua volta al suo apprendista Drohn[102], quindi se ne andò senza più dare sue notizie. InWorld of Warcraft, diversi dei suoi barili vuoti possono essere trovati dai giocatori nelleSavane Settentrionali[103].

InWorld of Warcraft, è doppiato daKeone Young in originale e daPino Insegno in italiano.

Cho'gall

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Cho'gall è unogre mago, a capo delMartello del Crepuscolo. Introdotto inWarcraft II: Tides of Darkness, appare anche inWorld of Warcraft: Cataclysm, nel romanzoLa discesa delle tenebre e nel fumettoWorld of Warcraft. È inoltre un personaggio giocabile inHeroes of the Storm.

Cho'gall è un ogre a due teste (una delle quali è Cho e l'altra Gall[104]), nativo di Altomaglio e assetato di potere; lasciata la sua città natale, si unì alConcilio dell'Ombra di Gul'dan e creò un proprio clan all'interno dell'Orda, il Clan Martello del Crepuscolo, formato daorchi seguaci del Vuoto che erano votati, all'insaputa di Gul'dan e dell'Orda, a portare l'apocalisse (la cosiddetta "Ora del Crepuscolo"). Cho'gall partecipò allaPrima e allaSeconda Guerra con l'Orda. Sul finire della Seconda Guerra, Cho'gall e Gul'dan, con i loro clan, abbandonarono l'Orda per recarsi sulleIsole Disperse alla ricerca dellaTomba di Sargeras e del potere lì contenuto;Orgrim Martelfato ordinò che fossero inseguiti e sterminati per la loro diserzione, ma Cho'gall e alcuni membri del Martello del Crepuscolo sopravvissero e riuscirono ad approdare aKalimdor, seguendo i sussurri degliDei Antichi.

Essi raggiunseroAhn'Qiraj, dove si trovava intrappolato il Dio AnticoC'Thun, e ne fecero la loro base, reclutando nel Martello del Crepuscolo anche membri di altre razze. Qui venne raggiunto da Med'an, figlio diGarona eMedivh, che apparentemente riuscì ad ucciderlo; l'ogre invece sopravvisse, e ricominciò a causare distruzione nel periodo intorno alCataclisma e si recò nelleAlture del Crepuscolo: quindi infine ucciso da avventurieri al soldo dell'Orda e dell'Alleanza.

Daelin Marefiero

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Il Grand'Ammiraglio Daelin Marefiero (Daelin Proudmoore) era il leader della nazioneumana diKul Tiras e fu supremo comandante delle forze navali dell'Alleanza durante laSeconda Guerra. Aveva due figli Derek eJaina.

Marefiero fu uno dei leader convocati da reTerenas Menethil II per formare un'Alleanza contro l'imminente attacco dell'Orda a Lordaeron[105], e fu uno dei suoi più forti sostenitori[106]. Verso la fine del conflitto, dopo che le forze di Gul'dan eCho'gall erano già state annientate da quelle di Martelfato per il tradimento, Marefiero guidò un attacco navale contro una flotta dell'Orda, ma l'intervento dei draghi al comando degli orchi gli costò una parte della flotta, quella su cui si trovava suo figlio Derek[107]. Marefiero sostenne re Terenas nelle sue scelte anche in seguito alla guerra, supportandolo anche quando decise di internare gli orchi anziché sterminarli.

Grande amico di re Terenas, Daelin fu sconvolto al sentire della sua morte e della devastazione portata a Lordaeron dalFlagello e dai demoni. Dopo la fine dellaTerza Guerra, lasciò Kul Tiras portando con sé gran parte della flotta, in cerca di sua figliaJaina, che era fuggita versKalimdor alla testa di alcuni sopravvissuti. Qui scoprì che gli umani e gli orchi vivevano in pace, e convinto che l'Orda fosse da sradicare prima che diventasse un pericolo troppo grande, cominciò a lanciare deiraid contro gli accampamenti costieri degli orchi. Quando essi cominciarono ad contrattaccare, Daelin si ritirò aTheramore, dove con sgomento trovò sua figlia in compagnia delMok'NathalRexxar, del troll Rokhan e delpandarenChen Triplo Malto, tutti alleati dell'Orda. Daelin chiese il loro arresto immediato, ma Jaina rifiutò e li aiutò a fuggire.

Senza permettere alla figlia di spiegare la situazione, Daelin la usurpò del comando su Theramore e cominciò a lanciare altri attacchi contro gli orchi, che respinsero nuovamente le sue forze. Rexxar eThrall sapevano però che Daelin non avrebbe mai smesso di attaccare l'Orda, e prepararono un piano per sconfiggerlo. Daelin fece stabilire un blocco navale che isolò la città, ma non sapeva che sua figlia si era schierata contro di lui, per impedire un'escalation di guerra e morti inutili. Jaina aiutò Rexxar e Thrall ad entrare in città, dove tentarono di dissuaderlo dai suoi propositi ma egli, testardo, rifiutò e venne ucciso in combattimento da Rexxar.

Dama Liadrin

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Dama Liadrin (Lady Liadrin) è il capo deiCavalieri del Sangue, il corrispettivo deglielfi del sangue dei paladini. Liadrin era una sacerdotessa che, come molti altri, perse la fede nellaLuce Sacra in seguito alla caduta diQuel'Thalas durante laTerza Guerra. Quando ilnaaru M'uru venne portato prigioniero aLunargenta come dono daKael'thas, seguendo gli insegnamenti del principe il magistro Astalor Giurasangue propose di utilizzare l'energia del naaru per conferire ad alcuni elfi del sangue i poteri dei paladini: Liadrin fu la prima a proporsi, divenendo così la leader dei neonati Cavalieri del Sangue. Quando, successivamente, Kael'thas attaccò Lunargenta e rapì M'uru portandolo all'Isola di Quel'Danas, Liadrin capì che gli insegnamenti del principe avevano condotto gli elfi del sangue su una cattiva strada, e viaggiò fino aShattrath per scusarsi con A'dal, il leader dei naaru, per le azioni dei Cavalieri del Sangue[108]. A'dal le rivelò quindi che sia lui che M'uru sapevano già quanto sarebbe accaduto, in quanto era stato predetto dal profetaVelen[108]. Liadrin, a nome dei Cavalieri del Sangue, strinse quindi alleanza con l'Offensiva del Sole Infranto, la forza combinata di Shattrath per combattere Kael'thas eKil'jaeden[108].

Dopo la sconfitta di Kil'jaeden da parte dei giocatori diWorld of Warcraft: The Burning Crusade, Dama Liadrin accompagnò Velen alla Cittadella del Pozzo Solare, dove assistette alla ristorazione del Pozzo tramite il cuore di M'uru[109]. Da quel momento è sempre presente alla Cittadella, dove incontra i pellegrini venuti a vedere il Pozzo Solare[110]. Dopo la serie di missioni che i giocatori dell'Orda possono eseguire durante la "settimana dei bambini" a Shattrath, una lettera dalla bambina elfa del sangue Salandria li informa che Dama Liadrin l'ha presa sotto la sua custodia[111].

Dama Vashj

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Cosplayer che interpreta Dama Vashj alCartoomics 2012

Dama Vashj (Lady Vashj; pronuncia:/vaʃi/) è una strega del marenaga al servizio diIllidan.

Vashj nacque più di diecimila anni prima dellaPrima Guerra, nella città diVashj'ir; sua madre Lestharia Vashj governava la città[112]. Vashj lasciò la città per trasferirsi a Zin-Azshari, al servizio della reginaAzshara. Divenne ben presto una degli Eletti e salì tra i ranghi fino a diventare una delle sue ancelle favorite. Vashj era fanaticamente devota alla sua regina e s'infuriò molto quando ella offrì di fare diTyrande Soffiabrezza la sua ancella, tanto da tentare di uccidere Tyrande in svariate occasioni (venendo fermata ogni volta dall'intervento diElune); al termine dellaGuerra degli Antichi venne trasformata in naga grazie al patto stipulato da Azshara con gliDei Antichi.

Poco tempo dopo la morte diArchimonde,Illidan Grantempesta evocò i naga dagli abissi marini per aiutarlo nella sua missione; un gran numero di essi, guidato da Vashj, risalì quindi per aiutarlo, preparando al contempo la strada ad Azshara per riconquistare il mondo di superficie. Vashj assistette Illidan durante tutte le sue peripezie: prima nelleIsole Disperse, dove recuperarono l'Occhio di Sargeras, quindi aDalaran, e poi nelleTerre Esterne: durante questi spostamenti erano sempre braccati dalla custodeMaiev Cantombroso che infine, nelle Terre Esterne, riuscì a catturare Illidan. Vashj fece quindi ritorno a Dalaran, dove prese contatto conKael'thas Solealto e i suoielfi del sangue (salvandoli infine dalle prigioni della città), riuscendo con il loro aiuto a liberare Illidan. Dopo che Illidan ebbe preso il posto del demone Magtheridon come signore delle Terre Esterne,Kil'jaeden gli ordinò di marciare sul Trono Ghiacciato e distruggere ilRe dei Lich: Vashj si recò quindi, sempre al seguito di Illidan,Nordania, dove però le loro forze vennero sconfitte daArthas.

Fatto ritorno nelle Terre Esterne, Vashj e i suoi naga si stabilirono nellePaludi di Zangar, schiavizzando le tribù didranenei Corrotti e cominciando a drenare tutte le acque della regione: tali piani venner sventati da un manipolo di avventurieri che, penetrato nel covo di Dama Vashj, riuscì ad ucciderla.

Darion Mograine

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Darion Mograine è il signore dei Cavalieri della Spada d'Ebano, un gruppo di cavalieri della morte liberatisi dal controllo delRe dei Lich.

Darion nacque da Alexandros ed Elena Mograine, che morì di parto; aveva un fratello maggiore, Renault[94]. Da adulto, suo fratello Renault divenne un membro dellaCrociata Scarlatta come suo padre, e convinto daBalnazzar, uccise a tradimento Alexandros a Stratholme[94]. Darion si unì quindi all'Alba d'Argento, e con un gruppo di volontari si diresse a Naxxramas, dove si trovava suo padre che era stato resuscitato daKel'Thuzad come cavaliere della morte. Distrutto Alexandros, Darion recuperò la sua spada,Brandicenere, che era però stata corrotta, e andò a cercare suo fratello, non sapendo che era proprio lui l'assassino di suo padre[94]. Appena lo vide, Renault attaccò Darion e lo spirito di Alexandros, intrappolato nella spada, ne uscì uccidendo Renault[94][113].

Darion chiese consiglio aTirion Fordring su come liberare suo padre dalla spada, e lui gli rispose che solo un atto di amore più grande di quello malvagio che aveva ucciso Alexandros poteva liberarlo[94]. Ad una seguente battaglia alla Cappella della Luce nelleTerre Infette Orientali, fra ilFlagello e l'Alba d'Argento, Darion decise così di sacrificarsi per distruggere i non morti, uccidendosi con la stessa Brandicenere e liberando sì suo padre, ma condannando sé stesso a risorgere come non morto al servizio del Re dei Lich[94].

Darion cominciò quindi ad addestrare nuovi cavalieri della morte, prima spedendoli a devastare l'Enclave Scarlatta, e poi guidandoli in battaglia direttamente contro l'Alba d'Argento alla Cappella della Luce[94][114]. Qui però Brandicenere, guidata dallo spirito di suo padre, gli si rivoltò contro, portando alla sconfitta sua e delle sue armate. Darion capì di essere stato usato dal Re dei Lich solo per far uscire allo scoperto Tirion, impressione confermata dal Re dei Lich stesso che apparve di lì a poco e imprigionò l'anima di Alexandros dentro aGelidanima[114]. Darion gettò quindi Brandicenere a Tirion, che la purificò col potere della Luce, e riuscì a scacciare il Re dei Lich[114]. Dopo questo evento vennero formate laCrociata Argentea, guidata da Tirion, e i Cavalieri della Spada d'Ebano, guidati da Darion. In seguito furono proprio i Cavalieri della Spada d'Ebano a conseguire alcune fra le più importanti vittorie contro il Re dei Lich aNordania[94].

Dei Antichi

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«Essi non muoiono. Essi non vivono. Essi sono fuori dal ciclo.»

(Ilsenzavolto araldo Volazj[115])

Gli Dei Antichi (Old Gods, tradotto anche come "Antichi Dei" o "Dei dell'Antichità") sono delle entità mostruose, manifestazioni fisiche del Vuoto, che appaiono come enormi ammassi di carne con molti occhi, bocche e tentacoli; essi sono al servizio dei Signori del Vuoto e hanno l'unico scopo di trasformare i mondi su cui arrivano in luoghi da incubo[116]. Quattro di queste entità, chiamate C'Thun, N'Zoth, Y'Shaarj e Yogg-Saron, giunsero sul pianeta diAzeroth, sottomisero i Signori Elementali (Ragnaros, Al'Akir, Therazane e Neptulon) e crearono gliaqir e isenzavolto, regnando incontrastati fino all'arrivo deiTitani; questi ultimi uccisero Y'Shaarj e imprigionarono gli altri nelle profondità del suolo[117]. Nonostante ciò, l'influsso degli Dei Antichi su Azeroth ha continuato ad emergere nel corso dellastoria di Warcraft, ed essi hanno guadagnato anche alleati e seguaci, fra cuiAlamorte e ilMartello del Crepuscolo.

Gli Dei Antichi sono chiaramente ispirati, a partire dai nomi e dall'aspetto, dalle creature descritte daH. P. Lovecraft neiMiti di Cthulhu[118].

C'Thun

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C'Thun (pronuncia/k'θuːn/) è stato il primo Dio Antico ad essere introdotto in Warcraft (con la patch 1.9 diWorld of Warcraft); fu il terzo ad essere sconfitto dai Titani, venendo rinchiuso al di sotto diAhn'Qiraj[117]; dalla sua prigione, C'Thun trasformò gli aqir della zona inqiraji e, novemila anni dopo la Separazione, li scatenò suKalimdor causando laGuerra delle Sabbie Mutevoli; C'Thun e i qiraji vennero sconfitti daidraghi alleati con glielfi della notte, e sigillati nuovamente dentro Ahn'Qiraj[119]. Circa mille anni dopo,Cho'gall e il cultisti delMartello del Crepuscolo risvegliarono nuovamente il Dio Antico, e la storia si ripeté con laSeconda Guerra delle Sabbie Mutevoli, nella quale le forze unite diOrda eAlleanza sterminarono i qiraji e sconfissero nuovamente il Dio[120].

N'Zoth

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N'Zoth è stato il terzo Dio Antico ad essere introdotto, verso fine ottobre2010[121]; fu il secondo ad essere sconfitto dai Titani, finendo rinchiuso in una prigione sotterranea ad ovest di Uldaman[117]. Alla fine dellaGuerra degli Antichi, N'Zoth strinse un patto conAzshara, salvando lei e i suoi seguaci e trasformandoli innaga[122], e più avanti divenne il responsabile della crescita dell'Incubo di Smeraldo (creato da Yogg-Saron)[123]. Dopo la sconfitta di Yogg-Saron per mano degli eroi mortali, N'Zoth mise in moto la catena di eventi che portarono alCataclisma e al ritorno diAlamorte[124]. N'Zoth seguì il destino di C'Thun e Yogg-Saron, venendo a sua volta sconfitto da avventurieri sfruttando il potere della Forgia della Creazione.

Yogg-Saron

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Yogg-Saron è il secondo Dio Antico introdotto inWorld of Warcraft (implementato con la patch 3.1); viene chiamato con diversi titoli, fra cui "Il Sogno Lucido" (The Lucid Dream[125]), "La Bestia con Mille Fauci" (The Beast with a Thousand Maws[126]), "Il Demone dalle Mille Facce" (The Fiend of a Thousand Faces[125]), "Il Dio della Morte" (The God of Death[125]) e "Quello Che Non Deve Essere Nominato" (That Which Must Not Be Named[127]). Fu l'ultimo degli Dei Antichi ad essere sconfitto dai Titani, che lo imprigionarono a Ulduar; da qui creò laMaledizione della Carne[128], trasformò gli aqir locali innerubiani, riuscì a creare l'Incubo di Smeraldo sfruttando le radici dell'Albero del MondoAndrassil[129] e corruppe o imprigionò gran parte dei custodi titanici diNordania; Yogg-Saron è anche all'origine della "saronite", unminerale comune a Nordania, utilizzato anche dalFlagello per la costruzione delle sue strutture[130]. Yogg-Saron venne sconfitto da un manipolo di avventurieri all'interno della sua prigione nel periodo della guerra contro ilRe dei Lich[131].

Y'Shaarj

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«Consumava speranza e generava disperazione. Inalava coraggio ed esalava terrore»

(Kil'ruk il Razziatore del Vento[132])

Y'Shaarj è stato il quarto Dio Antico ad essere introdotto, inMists of Pandaria. Fu il primo tra gli Dei Antichi ad essere attaccato dai Titani, venendo sradicato dal pianeta da Aman'Thul in persona e ucciso. Poiché il suo corpo aveva messo radici troppo in profondità questo atto provocò una grave ferita al pianeta di Azeroth (che sarebbe poi divenuta ilPozzo dell'Eternità), portando i Titani alla decisione di imprigionare gli altri Dei Antichi anziché ucciderli[117]. Con il suo ultimo respiro, Y'Shaarj creò glisha, manifestazioni delle emozioni negative[133]. Il corpo di Y'Shaarj, il quale veniva venerato daimantid, venne sepolto sotto laVallata dell'Eterna Primavera aPandaria; millenni dopo, il suo cuore venne recuperato e consumato daGarrosh Malogrido[134].

Drek'Thar

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Drek'Thar è uno sciamano e veggenteorco, attuale capo del clan dei Lupi Bianchi. Si sa molto poco sulla storia di Drek'Thar prima della formazione dell'Orda. Fu apprendista sciamano di Madre Kashur; quando ella morì, Drek'Thar le successe come sciamano anziano del clan dei Lupi Bianchi. Come la maggioranza degli orchi, Drek'Thar credette alle parole diNer'zhul secondo cui idraenei stavano complottando contro di loro, e partecipò a diversi attacchi contro di loro, uccidendo anche civili indifesi, compresi donne e bambini. Quando gli elementi smisero di rispondere alla chiamata degli sciamani, Drek'Thar seguì il sentiero indicato da Gul'dan e divenne uno stregone. Il capo del clan dei Lupi Bianchi,Durotan, rifiutò di bere il sangue diMannoroth e proibì ai membri del suo clan di farlo, così i Lupi Bianchi vennero esiliati nelleMontagne d'Alterac, dove Drek'Thar abbandonò le arti stregonesche e ritornò ad essere uno sciamano, prendendo coscienza delle atrocità che aveva commesso durante la guerra. In questo periodo, tramite le arti sciamaniche, Drek'Thar riuscì ad ottenere l'amicizia deilupi nativi di Alterac, da allora alleati del clan dei Lupi Bianchi.

Quando Durotan e sua moglie vennero assassinati e il loro figlio creduto morto, poco prima dell'inizio dellaSeconda Guerra, Drek'Thar assunse il comando del clan. I Lupi Bianchi vennero ritrovati vent'anni dopo daThrall, figlio di Durotan, e Drek'Thar, allora divenutocieco, lo addestrò come sciamano. Parte del clan seguì Thrall e la nuova Orda a Kalimdor, compreso Drek'Thar. Nel periodo precedente gli eventi diWorld of Warcraft, Drek'Thar tornò alla guida dei Lupi Bianchi nella Valle di Alterac, dove erano iniziate delle lotte per il controllo del territorio con inani del clan Piccatonante.

Da Alterac Drek'Thar funse da rappresentante di Thrall per iRegni Orientali, e raramente si spostò da lì in seguito al suo ritorno, eccetto per far visita aNagrand assieme a Thrall dopo la riapertura delPortale Oscuro. Lavecchiaia pesò molto sulle spalle di Drek'Thar, che nel periodo seguente la sconfitta delRe dei Lich era costretto a letto, sotto le cure di un orco di nome Palkar. Drek'Thar ebbe diverse visioni, fra cui una del massacro di un gruppo di druidi e un'altra del mondo che si spezzava. Per la prima delle due Palkar acconsentì ad inviare avvertimenti aglielfi della notte, ma l'attacco non avvenne; Palkar ne attribuì la causa alla senilità del vecchio e lasciò perdere la seconda visione. Quando Palkar ricevette la notizia che un gruppo di druidi tauren ed elfi della notte era stato attaccato e l'unico sopravvissuto eraHamuul Totem Runico, capì che le visioni di Drek'Thar erano vere e spedì un messaggio a Thrall riguardante la seconda visione, che prediceva ilCataclisma che si sarebbe verificato di lì a poco.

Drek'Thar apparve nuovamente inCataclysm, costretto su unasedia a rotelle e affidato alle cure del capitano Galvangar. Alla richiesta di alcuni avventurieri, inviati dal comandante Cromush, di fornire aiuto aiReietti per sconfiggere le ultime resistenze umane a Lordaeron, Drek'Thar rifiutò, lasciando Cromush sgomento: ciò perché Drek'Thar, pur avendo commesso azioni riprovevoli in passato, se ne era pentito e ne portava il peso, mentre i Reietti compivano atti malvagi senza alcun segno di rimorso[135].

Durotan

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Durotan era il capo del clanorchesco dei Lupi Bianchi, padre diThrall, ricordato come uno dei più grandi eroi dell'Orda. Il personaggio venne creato per il videogioco, mai prodotto,Warcraft Adventures: Lord of the Clans; appare in alcuni romanzi della serie, fra cuiLord of the Clans eL'ascesa dell'Orda, oltre che nell'espansione diWorld of WarcraftWarlords of Draenor. È inoltre uno dei protagonisti del filmWarcraft - L'inizio.

Durotan nacque molto prima della corruzione degli orchi e fin da giovane divenne molto amico diOrgrim Martelfato, membro del clan Roccianera[136]. Durante un'escursione nella foresta, lui e Orgrim vennero attaccati da unogre e salvati da un gruppo didraenei, che li portarono a Telmor: lì conobbero il profetaVelen e il comandante Restalaan, ed entrarono in contatto con la civiltà draenei[137].Durotan succedette a Garad, suo padre, a capo del clan Lupi Bianchi, insieme alla sua consorte Draka, e come tali parteciparono al concilio convocato daNer'zhul, durante il quale lo sciamano accusò i draenei di tramare contro gli orchi; Durotan e Draka rimasero piuttosto perplessi al pensiero di una campagna contro di loro, così come Orgrim, divenuto secondo in comando diManonera[138]. Durante la guerra contro i draenei, Durotan catturò Velen, lasciandolo poi libero in cambio di due cristalli magici[139], e fu costretto a distruggere la città di Telmor, dove uccise Restalaan[140]. Avvertito da Ner'zhul di non bere il sangue diMannoroth, vietò a tutto il clan dei Lupi Bianchi di farlo, salvandolo dalla contaminazione demoniaca[141]. Durante laPrima Guerra il clan, ribellatosi allo strapotere del Concilio dell'Ombra e di Gul'dan, venne esiliato sulleMontagne d'Alterac. Durotan, dopo la nascita di Thrall (che era chiamato Go'el), avvertì Orgrim che erano i demoni i veri signori dell'Orda e che il Concilio era al loro servizio. Venuto a sapere di ciò, Gul'dan inviò dei sicari ad uccidere Durotan, Draka e Go'el. Solo il bambino, ancora in fasce, si salvò dall'attacco. La nazione orchesca diDurotar prende il nome da Durotan[142].

Elune

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Elune è una delle poche entità che sono largamente e chiaramente definite come "divinità"[54]. Chiamata anche "Madre Luna", è la dea chepersonifica la Dama Bianca, la luna maggiore diAzeroth[54]; è venerata soprattutto daglielfi della notte[54], per i quali il culto della dea è fulcro della loro stessa civiltà. Tradizionalmente associata all'armonia, alla guarigione e alla tolleranza, Elune non propugna la pace ad ogni costo, e viene infatti invocata anche con il nome di "Guerriera della Notte", colei che raccoglie i caduti in battaglia e li fissa come stelle nel firmamento[54]. Elune è presente anche nella mitologia di altri popoli, ad esempio fra itauren, dove viene chiamata Mu'sha[54]: anche qui viene riconosciuta come corrispondente alla luna, in contrapposizione al sole, An'she, ed entrambi costituiscono uno degli occhi dellaMadre Terra (la maggiore divinità dei tauren)[143].

Mai apparsa personalmente in alcun materiale della serie[144], Elune agisce tramite il suo clero o, in alcuni casi, anche senza intermediari. Tra i suoi poteri (compresi quelli che conferisce ai suoi seguaci) vi sono innanzitutto la guarigione e la purificazione (anche di casi gravi, come quello di Eranikus). Durante laGuerra degli Antichi fece piovere luce lunare solida sui nemici degli elfi, e quando la sacerdotessaTyrande Soffiabrezza venne imprigionata nel palazzo diAzshara, eresse uno scudo magico attorno a lei per impedire aDama Vashj di farle del male[145]. Anche in tempi più recenti, come durante una battaglia contro l'Orda aValtetra, rispose all'invocazione di Tyrande effondendo la sua luce per spazzare via la nebbia creata dai macchinari deigoblin[146]. Si contano invece sulle punte delle dita i casi in cui la sua voce è stata udita da orecchie mortali[147][148]. Il profetaVelen ha osservato che la descrizione della dea da parte degli elfi e i suoi poteri dimostrati sono coincidenti con quelli dinaaru potenti (paragone che il clero di Elune ha respinto)[149].

Delle leggende che vedono partecipe Elune, la più nota è senz'altro quella che la vede come amante del Cervo Bianco, Malorne, col quale ha concepitoCenarius[54] (storia riportata, in maniera piuttosto romanzata, anche dai tauren[54][55]). Elune è anche collegata al mito diGoldrinn: secondo quest'altra leggenda, la dea era scontenta del temperamento ferino e sanguinario dell'Antico Guardiano lupo, poiché oscurava il suo altrimenti nobile cuore. Durante le notti diluna piena, quando la luce di Elune riempiva il cielo, Goldrinn sentiva come se gli occhi di lei lo stessero giudicando, rendendolo ancora più feroce[69]. Fu poi un bastone consacrato della dea che, combinato con una zanna di Goldrin, mutò i druidi del branco nei primiworgen[70]. Infine, Elune viene indicata come la creatrice deisilvagufi[147].

In Legion, le Lacrime di Elune sono uno degli artefatti conosciuti come i Pilastri della Creazione. Custodite al tempio di Elune vengono sottratte da Xavius, che se ne serve per corrompere Ysera. Vengono in seguito consegante all'avatar del giocatore da Elune stessa subito dopo la sconfitta di Ysera.

Falstad Granmartello

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Falstad Granmartello (Falstad Wildhammer) è il Thane (cioè capo) del clannanico dei Granmartello, e membro del Concilio dei Tre Martelli insieme aMuradin Barbabronzea eMoira Thaurissan.

Falstad era uno dei cavalcagrifoni del clan Granmartello che proteggevano il porto di Hasic quando vi passò il magoRhonin. Falstad e i suoi uomini accompagnarono Rhonin versoKhaz Modan, ma in un'imboscata i compagni del nano furono uccisi. Sollecitato anche daVereesa Ventolesto, Falstad continuò il viaggio assieme a lei e a Rhonin, arrivando infine a liberare la regina deidraghi rossiAlexstrasza dagliOrchi del clan Fauci di Drago aGrim Batol. Falstad divenne in seguito Thane dei nani Granmartello, succedendo aKurdran Granmartello.

In seguito alla pietrificazione di reMagni Barbabronzea diForgiardente, è stato istituito il Concilio dei Tre Martelli daVarian Wrynn per governare i nani, e Falstad ne è entrato a far parte assieme aMuradin Barbabronzea eMoira Thaurissan (sostituendo Kurdran, che aveva in origine ricevuto l'incarico)[150].

Quando Magni si svegliò dalla sua pietrificazione, il Concilio iniziò a discutere delle ripercussioni del suo ritorno, e Falstad affermò che i Granmartello non si sarebbero mai inginocchiati a un Barbabronzea, al che Magni rispose di non essere venuto a reclamare la corona. Falstad in Battle for Azeroth fa parte della campagna contro l'Orda

Falstad e il suo grifone appaiono inHeroes of the Storm come un unico personaggio selezionabile.

Fandral Elmocervo

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Fandral Elmocervo (Fandral Staghelm, chiamato dai qirajiKar'sis, che significa "mano della terra"[151]), era unelfo della notte, uno degli aiutanti più importanti diMalfurion Grantempesta; ebbe un figlio, Valstann, per cui stravedeva. Quando avvenne laGuerra delle Sabbie Mutevoli, Fandral e suo figlio comandarono le armate degli elfi della notte contro quelle deiqiraji, domandando aiuto anche aidraghi che però rifiutarono di intervenire[152]. Sebbene numerosissimi, i qiraji erano in svantaggio contro gli elfi della notte, fino a che gli imperatori gemelli diAhn'Qiraj, Vek'nilash e Vek'lor, attirarono Valstann in una trappola a Vento del Sud, aSilitus, devastando completamente il villaggio e catturando Valstann, che venne giustiziato dal generale Rajaxx di fronte alle armate degli elfi e agli occhi dello stesso Fandral[152]. Con Fandral devastato dalla perdita del figlio, le armate degli elfi furono costrette a una tragica ritirata, mentre i qiraji dilagavano per Silitus, ilCratere di Un'Goro eTanaris, arrivando a minacciare le Caverne del Tempo e causando così l'intervento deidraghi bronzei che li respinsero definitivamente[152]. Alla fine della guerra il drago Anachronos diede a Fandral loScettro delle Sabbie Mutevoli, l'unico strumento che avrebbe potuto riaprire i cancelli di Ahn'Qiraj. Fandral però, furioso e addolorato per la morte del figlio, non volendo avere più nulla a che fare con Silitus, i qiraji e i draghi, scagliò via lo scettro spezzandolo[152].

Dopo la distruzione diNordrassil durante labattaglia del Monte Hyjal, Fandral propose di creare un nuovoAlbero del Mondo, per ridare agli elfi l'immortalità perduta. Malfurion rifiutò seccamente, dicendo che la natura non avrebbe mai benedetto un tale atto di egoismo. Quando Malfurion rimase intrappolato nelSogno di Smeraldo, Fandral gli succedette come arcidruido degli elfi della notte, e come prima cosa fece piantareTeldrassil su un'isola al largo diRivafosca, su cui venne poi costruitaDarnassus; come Malfurion aveva sostenuto, però, i draghi rifiutarono di benedire Teldrassil, che cominciò a cadere preda di una crescente corruzione[152]. Fandral ha comunque agito come degno sostituto di Malfurion, sebbene la sua arroganza e le sue mire espansionistiche gli abbiano inimicato buona parte dei sostenitori di Malfurion, in primis la sacerdotessaTyrande Soffiabrezza, con la quale ha avuto diversi litigi su come guidare gli elfi della notte[152].Ignoto a tutti, Fandral era stato corrotto tempo prima dall'Incubo di Smeraldo, che gli appariva sotto le sembianze di suo figlio Valstann: nei panni di Valstann, l'Incubo guidato daXavius l'aveva convinto ad avvelenare lentamente Malfurion con un'erba chiamatamorrowgrain (che inWorld of Warcraft i giocatori vengono mandati a raccogliere con la scusa di ricerche per ilCircolo Cenariano[153]), e causare la corruzione stessa di Teldrassil infondendo parte del potere dell'Incubo nell'Albero mentre cresceva. In seguito Fandral indisse un summit di druidi a Teldrassil, fra cui anche Broll Orsomanto,Hamuul Totem Runico e Naralex, cercando di usare i loro poteri per far "resuscitare" il falso Valstann. Runetotem, Naralex eShandris Piumaluna scoprirono ben presto della follia di Fandral, ma con un incantesimo l'arcidruido impedì loro di rivelarlo. Venne comunque smascherato subito dopo da Malfurion, risvegliato da Broll e Tyrande, che distrusse anche il finto Valstann proprio di fronte a Fandral. La "seconda morte" di suo figlio devastò ancora di più l'animo di Fandral, che venne portato dai druidi aRadaluna per riprendersi, nonostante molti credano che la sua mente sia stata troppo provata e danneggiata perché ciò accada[154].

Successivamente, in un periodo precedenteCataclysm, Fandral venne spostato in una prigione negli Eremi di Hyjal, dove però i cultisti del Martello del Crepuscolo cercarono di usarlo per i loro scopi. I giocatori vennero così incaricati di consegnarlo alla femmina di drago verde Alysra, perché lo riportasse a Radaluna[155]. Alysra era però corrotta, e consegnò invece Fandral al Martello del Crepuscolo[156]. Insieme ad altri druidi, fra cui sua nuora Leyara, Fandral si messo al servizio diRagnaros, creando la congrega dei druidi delle fiamme e divenendo maggiordomo personale del Signore Elementale. Tentò di eliminareThrall separando il suo spirito nei quattro piani elementali[157]; fallito l'intento a causa del salvataggio di Thrall[158], si ritirò nelleTerre del Fuoco, presso la fortezza di Ragnaros, dove venne infine ucciso da avventurieri[159].

Garona

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Garona, detta la Mezz'Orchessa (Garona Halforcen) è un'assassina per metàorchessa e per metàdraenei; è interpretata daPaula Patton inWarcraft - L'inizio; la sua voce italiana nel film è diLaura Romano, mentre inWorld of Warcraft è diAngiolina Gobbi.

Nata da un guerriero orco e da una prigioniera draenei, risultava sorprendentemente simile ad un'umana. Gul'dan, che ne aveva programmato il concepimento, lanciò anche un incantesimo su di lei, in modo da poterla controllare a piacimento[160]. Durante laPrima Guerra, Gul'dan la inviò come ambasciatrice delConcilio dell'Ombra daMedivh, dal quale ebbe anche un figlio, Med'an;Khadgar, l'apprendista di Medivh, inizialmente furioso per la sua presenza, instaurò poi con Garona un rapporto di reciproco rispetto.

Quando venne scoperto che Medivh era sotto il controllo diSargeras, Garona, Khadgar eAnduin Lothar s'introdussero aKarazhan per ucciderlo; lì, Garona ebbe una visione del futuro, in cui vide sé stessa assassinare il re degli umani Llane Wrynn, un'eventualità che considerava orribile[161]; ciò avvenne effettivamente un po' di tempo dopo, anche se Garona eseguì il compito con infinita tristezza[162]. In seguito, dopo aver affidato il figlio neonato al mago Meryl Winterstorm, Garona si dedicò ad eliminare tutti i membri del Concilio dell'Ombra rimasti adAzeroth. In un periodo antecedente aWrath of the Lich King sia lei che suo figlio furono catturati da altri agenti dei Martello del Crepuscolo. Med'an fu poi liberato, ma Garona fu portata nel tempio diAhn'Qiraj, doveCho'gall prese il controllo della sua mente e la inviò assieme ad altri cultisti aTheramore ad attaccare un incontro tra i leader di Orda e Alleanza, organizzato daJaina Marefiero; qui viene catturata dall'Alleanza, e poco dopo si riunisce con suo figlio e con Maraad, un guerriero draenei che era il fratello di sua madre.

Garrosh Malogrido

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Garrosh Malogrido (Garrosh Hellscream) è il figlio diGrom Malogrido. Viene introdotto nella seconda espansione diWorld of WarcraftThe Burning Crusade, e acquista un ruolo di primo piano a partire dalla quarta (Cataclysm) fino alla sesta (Warlords of Draenor); appare anche in diverso altro materiale della serie, in particolare nei romanziLa distruzione - Preludio al Cataclisma,Jaina Marefiero - Venti di guerra eCrimini di guerra diChristie Golden eCuore di lupo diRichard A. Knaak, in vari fumetti e nei videogiochiHearthstone: Heroes of Warcraft eHeroes of the Storm. In lingua originale è doppiato daPatrick Seitz, mentre la sua voce italiana è diRoberto Draghetti.

Garrosh nacque suDraenor nel periodo della formazione dell'Orda e crebbe nella regione diNagrand, scampando alla corruzionedemoniaca che colpì gran parte degli orchi e diventando quindi un membro dei Mag'har. Quando la nuova Orda tornò su Draenor circa trent'anni dopo, Garrosh incontròThrall che gli raccontò di come suo padre Garrosh avesse sacrificato la vita per uccidereMannoroth. Seguendo le orme della figura paterna, Garrosh si unì quindi all'Orda e guidò con successo l'offensiva contro ilRe dei Lich aNordania. Valoroso sul campo di battaglia, Garrosh era però anche decisamente ostile all'Alleanza; Thrall tentò di indirizzarlo su idee più diplomatiche, senza riuscirci.

Con l'avvento delCataclisma, Thrall cedette il posto di Capoguerra dell'Orda a Garrosh nonostante il parere avverso dei propri consiglieri;Cairne Zoccolo Sanguinario, capo deitauren, sfidò Garrosh ad unmak'gora (duello fino alla morte) per impedirgli di salire al potere, ma venne sconfitto e ucciso grazie all'intervento diMagatha Totem Truce, poi denunciata dallo stesso Garrosh. Sotto la sua guida, l'Orda entrò apertamente in guerra con l'Alleanza, radendo al suolo, tra l'altro, la città diTheramore (inimicandosi la sua fondatrice e signoraJaina Marefiero, che era stata fino ad allora la voce più favorevole all'Orda all'interno dell'Alleanza). Contemporaneamente, Garrosh dimostrò anche un marcatorazzismo nei confronti dei membri non-orchi dell'Orda. Le relazioni, sia con i nemici, sia con gli alleati, peggiorarono esponenzialmente durante l'esplorazione del continente diPandaria: se da un lato organizzò l'omicidio (fallito) del capo dei trollVol'jin e tentò di uccidere ancheAnduin Wrynn, dall'altro tentò di conquistare Pandaria manipolando glisha, profanando laVallata dell'Eterna Primavera scatenando i poteri il cuore diY'Shaarj.

Come risultato di queste azioni la città diOrgrimmar, cuore dell'Orda, venne assediata dalle forze dell'Alleanza e anche da gran parte di quelle dell'Orda (tutti gli altri leader della fazione gli si erano rivoltati contro), e Garrosh venne sconfitto, catturato e riportato a Pandaria per essere sottoposto a processo, mentre Vol'jin venne eletto in sua vece come Capoguerra dell'Orda. Al termine del processo, Garrosh riuscì ad evadere grazie all'aiuto deldrago di bronzo Kairozdormu, giungendo in una versione alternativa di Draenor ai tempi della fondazione dell'Orda.

Qui riuscì ad impedire che gli orchi venissero corrotti dallaLegione Infuocata, e tenta di riorganizzare gli orchi in un'"Orda di Ferro", con lo scopo di ritornare su Azeroth. Viene però raggiunto dalle forze di Orda e Alleanza e Thrall, dopo averlo sfidato ad unmak'gora, lo uccide.

Gelbin Meccatork

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Il Gran Meccanista Gelbin Meccatork (Gelbin Mekkatorque) è l'attuale leader deglignomi, e uno dei più bravi inventori di Azeroth. La sua elezione avvenne circa fra i sette e i nove anni prima degli eventi diWorld of Warcraft; in seguito all'elezione, ogni Gran Meccanista può adottare un titolo a sua scelta, e Mekkatorque scelse "Re degli Gnomi"[163].

Quando, durante laTerza Guerra,Gnomeregan venne invasa daitrogg, Meccatork venne colto alla sprovvista e si fidò del suggerimento di Sicco Termospin, il suo consigliere, che aveva in realtà orchestrato l'invasione stessa, facendoirradiare la città per scacciare i trogg[163]. L'idea si rivelò disastrosa provocando la morte di più gnomi che trogg, morti che Meccatork ha ora sulla coscienza. Da allora, Meccatork ha giurato di dedicarsi alla riconquista di Gnomeregan[164], operazione riuscita in buona parte durante l'eventa della riconquista di Gnomeregan inWrath of the Lich King.

Meccatork ha delle capacità inventive sorprendenti, come del resto tutti i membri della razza gnomica. Oltre alla notevole quantità di tempo speso a pensare piani per riprendere Gnomeregan, Meccatork ha anche aiutato inani a perfezionare le tecnologie militare di supporto all'Alleanza. Fra le sue invenzioni più note c'è il Tram degli Abissi, che collega come un'enormemetropolitana le città diForgiardente eRoccavento.

Genn Mantogrigio

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Genn Mantogrigio (Genn Greymane, talvolta scrittoGraymane) è unoworgen, leader degliumani e degli worgen della nazione diGilneas. Ha una moglie, Mia, e due figli, Tess e Liam; suo padre, re prima di lui, si chiamava Archibald[165].

Mantogrigio fu uno dei leader convocati da reTerenas Menethil II per formare un'Alleanza contro l'invasione degli orchi prima della Seconda Guerra, tuttavia non era affatto convinto dell'utilità di una simile unione[106], non volendo rischiare le vite dei suoi cittadini per una guerra che non considerava di competenza di Gilneas[165]. Greymane era convinto che la sua nazione potesse fronteggiare da sola qualsiasi avversità, e fornì solo supporti simbolici all'Alleanza, più che altro su insistenza dei nobili Darius Crowley e Vincent Godfrey[165]. Fu inoltre uno dei sostenitori di lord Daval Prestor (Alamorte camuffato, cosa che tutti ignoravano) come leader della nazione diAlterac[166].

Dopo la fine della Seconda Guerra, che era costata le vite di diversi soldati di Gilneas, il governo dell'Alleanza chiese a Gilneas altri fondi monetari[165]. Furibondo, Mantogrigio decise di tagliare completamente i ponti con le altre nazioni, e fece costruire un immenso muro che delimitava Gilneas dal resto del continente, il Muro Mantogrigio[165][166] e da allora, all'esterno, di Gilneas non si seppe più nulla[167]. L'isolamento non venne condiviso dalla totalità della popolazione, e provocò un'insurrezione contro Mantogrigio, guidata da lord Darius Crowley[168], il cui terreno era stato tagliato in due dal Muro[165]. La rivolta venne sedata e Crowley incarcerato.

Quando ilFlagello invase Lordaeron arrivando alle porte di Gilneas, Mantogrigio esortò l'arcimago Arugal nel suo piano di evocare gli worgen per fermarlo[165]. La maledizione degli worgen, però, sconfinò anche oltre le mura di Gilneas, cominciando a contagiare la popolazione e anche lo stesso Mantogrigio[165]. Crowley venne rilasciato perché lo aiutasse a risolvere il problema; gli worgen di Gilneas riuscirono a mantenere la loro sanità mentale grazie al mago Krennan Aranas prima, e poi grazie all'intervento deglielfi della notte; il regno venne poi attaccato daiReietti su ordine dell'Orda, e Mantogrigio fronteggiò personalmenteSylvanas Ventolesto. Quando la regina-banshee fece per uccidere Mantogrigio, suo figlio si frappose fra i due, venendo ucciso al posto del padre.

Greymane ordinò l'evacuazione del regno, lasciando Crowley e il Fronte di Liberazione di Gilneas a occuparsi dei Reietti. Durante il viaggio attraverso ilGrande Mare versoDarnassus, la nave su cui si trovavano Mia e Tess venne gravemente danneggiata daglitsunami provocati dalCataclisma e cominciò ad affondare[165]: essendosi rotta una gamba durante la tempesta, Mia non poteva muoversi e Tess rifiutò di lasciarla, così restarono entrambe a bordo rischiando di annegare[165]. Rifiutando di perdere gli ultimi membri della sua famiglia, Genn nuotò fino alla nave salvando entrambe[165]. Una volta giunto aTeldrassil, accettò la proposta diMalfurion Grantempesta di riunire Gilneas all'Alleanza[165]. In seguito, Mantogrigio si è spostato aRoccavento, e può essere trovato nella sala del trono con reVarian Wrynn.

Grom Malogrido

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Grommash Malogrido, detto Grom (Grommash/Grom Hellscream) era il capo del clanorco dei Cantaguerra ed è considerato un eroe dell'Orda. Introdotto inWarcraft II: Beyond the Dark Portal, appare anche inWarcraft III: Reign of Chaos e inWorld of Warcraft: Warlords of Draenor. È inoltre un personaggio di diversi romanzi della serie, fra cuiL'ascesa dell'Orda,Oltre il Portale Oscuro eLord of the Clans.

Grom Malogrido era il capo del clan Cantaguerra suDraenor, che venne riunito - come gli altri clan - nell'Orda; Grom fu il primo orco a bere il sangue diMannoroth, e guidò l'assalto alla cittàdraenei di Shattrath. Lui e il suo clan vennerò però lasciati su Draenor durante l'invasione diAzeroth, così non partecipò allaPrima né allaSeconda Guerra. Dopo quest'ultimo conflitto, Grom recuperò ilteschio di Gul'dan perNer'zhul, e venne poi mandato ad Azeroth, nelleTerre Devastate, ad attaccare la fortezza di Guardiafatua e a combattere per il controllo del lato azerothiano del Portale Oscuro. Dopo la distruzione del Portale, lui e il suo clan si diedero alla macchia, fino a che non vennero ritrovati daThrall e reintegrati nell'Orda.

Grom seguì l'Orda aKalimdor, dove il suo clan venne inviato da Thrall a raccogliere legname aValtetra; qui i Cantaguerra vennero attaccati daglielfi della notte, e per difendersi cedettero di nuovo all'offerta di Mannoroth, bevendo di nuovo il sangue del demone e cadendo sotto il controllo dellaLegione Infuocata. Thrall, aiutato daJaina Marefiero, riuscì a catturarlo e a liberarlo dalla corruzione; i due orchi poi si scontrarono con Mannoroth, e Grom riuscì a infliggere il colpo mortale al demone, rimanendo però ucciso nello scontro. Anni dopo, Thrall scoprì che Grom aveva lasciato un figlio aNagrand,Garrosh.

Gul'dan

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Gul'dan è uno stregoneorco e il fondatorede facto dell'Orda. Introdotto già dal primo capitolo della serie,Warcraft: Orcs & Humans, appare ancora inWarcraft II: Tides of Darkness,World of Warcraft eHearthstone, nonché in vari fumetti e romanzi ambientati nell'universo di Warcraft, in particolareL'ascesa dell'Orda eLa discesa delle tenebre. È uno degli eroi giocabili nel videogiococrossoverHeroes of the Storm e compare anche nel film del 2016Warcraft - L'inizio, dove è interpretato daDaniel Wu. È doppiato in italiano daMario Scarabelli inWorld of Warcraft e daSimone Mori nel film.

SuDraenor, Gul'dan era l'apprendista diNer'zhul, avido di potere; quando il suo maestro capì di essere stato ingannato e manipolato daKil'jaeden e decise di tradirlo, Gul'dan avvertì il demone, il quale lo mise al posto di Ner'zhul[169][170]. Su ordine di Kil'jaeden egli insegnò la magia demoniaca agli altri sciamani, riunì tutti i clan degli orchi nell'Orda e fondò ilConcilio dell'Ombra per controllarla da dietro le quinte[171][172].

Dopo che l'Orda venne abbandonata da Kil'jaeden, Gul'dan, con l'aiuto diMedivh, aprì ilPortale Oscuro e portò gli orchi adAzeroth, dando inizio allaPrima Guerra; lo stregone cadde incoma verso il termine del conflitto, perché la sua mente era connessa a quella di Medivh quando quest'ultimo venne ucciso[173]. L'orcoOrgrim Martelfato ne approfittò per prendere il controllo dell'Orda e sterminare i membri del Concilio dell'Ombra[174]. Quando si risvegliò dal coma, Gul'dan convinse Orgrim a risparmiarlo giurandogli fedeltà e creando per lui i primi cavalieri della morte[175].

Durante laSeconda Guerra, Gul'dan, il suo apprendistaCho'gall e i loro clan disertarono per andare a cercare laTomba di Sargeras, per acquisire i poteri divini delTitano Oscuro; egli riuscì a far riemergere dal mare leIsole Disperse e la tomba con essere, ma una volta entrato lui e quasi tutti i suoi seguaci vennero massacrati dai demoni impazziti[175][176]. Ilteschio di Gul'dan, pieno di potere magico, venne recuperato daGrom Malogrido più avanti[177] e molti anni dopo venne consumato daIllidan per trasformarsi in un demone[178].

Nella linea temporale alternativa mostrata nell'espansione diWorld of Warcraft:Warlords of Draenor, aGarrosh Malogrido impedisce a Gul'dan di corrompere gli orchi assoggettandoli ai demoni; lui e il Concilio delle Ombre, al servizio dellaLegione Infuocata, sono tra gli antagonisti principali. Il Gul'dan "alternativo" continua a servire la Legione anche nell'espansione successiva,Legion, ed è responsabile tra l'altro della morte diVarian Wrynn; viene infine ucciso da Illidan.

Hakkar

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Hakkar, detto "lo Scorticatore d'Anime" (the Soulflayer) è un malevolo e potente "dio del sangue" adorato daitroll della tribù Gurubashi. La sua esatta natura non è chiara: viene definito a volte un dio, a volte un loa, a volte uno spirito, altre volte viene indicato come figlio di unDio Antico o Dio Antico egli stesso[179][180].

L'origine del culto risale a dopo la Frattura, quando l'impero dei troll, già gravemente indebolito, si ritrovò anche frammentato su vari continenti[180][181]. I troll Gurubashi, ritrovatisi nell'odiernaValle di Rovotorto, cercarono aiuto presso gli spiriti, e al loro richiamo rispose il più oscuro di tutti, Hakkar[181]. Hakkar li aiutò ad espandersi in tutta la regione, e anche su alcune isole dei Mari del Sud, ma esigeva che sempre più gli venissero sacrificati: il suo intento era quello di guadagnare abbastanza energia da accedere al mondo fisico, per poter divorare il sangue di tutti i viventi[179][181]. Quando le richieste di Hakkar furono insostenibili, la popolazione insorse, rivoltandosi contro di lui e contro i suoi sacerdoti più devoti, gli Atal'ai: dopo una battaglia che scosse le fondamenta del regno, Hakkar venne sconfitto e bandito[179][180][181].

Gli Atal'ai vennero scacciati da Zul'Gurub e si costruirono il tempio di Atal'Hakkar nellaPalude del Dolore, dove ripresero a lavorare per portare Hakkar nel mondo[179][181]: i loro intenti vennero scoperti daYsera, che schiantò il tempio nelle acque della palude e mandò i suoidraghi verdi, fra cui il consorte Eranikus, a sorvegliarlo[179]. Ciononostante, alcuni Atal'ai erano sopravvissuti, e continuarono a operare nel tempio sommerso, convinti che, in caso di successo, Hakkar li avrebbe ricompensati con l'immortalità[179]. Essi cominciarono ad evocare un avatar di Hakkar, ma il piano venne fermato da un gruppo di avventurieri[180].

Nel contempo, con la scomparsa di Hakkar e il peso della guerra civile, l'impero Gurubashi si era completamente sfaldato[180]. Nella speranza di rimetterlo insieme, i troll cercarono di rievocare Hakkar: gli Atal'ai fecero ritorno a Zul'Gurub (l'unico posto dove, avevano scoperto, Hakkar poteva essere completamente evocato), e riuscirono a riportare tra di loro il dio del sangue[180]; i sacerdoti di altre tribù cercarono di fermare la cosa, ottenendo come unico risultato che Hakkar prendesse il controllo su di loro e anche sui loro loa[180]. A questo punto i troll Zandalari presero in mano la situazione e, assoldati altri avventurieri, li spedirono contro Hakkar, facendolo bandire nuovamente[180][182].

Ciò non fermò gli Atal'ai: testardamente, essi riuscirono a raccogliere buona parte dello scheletro del suo avatar nel Tempio di Atal'Hakkar, preparandosi a rievocarlo[183]. Altri avventurieri, questa inviati dal drago verde Itharius, evocarono prematuramente l'avatar, riuscendo a distruggerlo, ma gli Atal'ai erano riusciti a portare a Zul'Gurub una grande quantità di sangue del dio, dove per la quinta volta prepararono la sua evocazione[183]. Quest'ultima evocazione venne dapprima osteggiata dagli Zandalari, e poi appoggiata, quando decisero di riunire tutte le tribù troll per formare di nuovo un unico impero: qui il dio venne sottomesso dallo stregone Jin'do, che cercò di trasferire i poteri del dio su sé stesso. Liberato da avventurieri, Hakkar uccise Jin'do e poi svanì, non prima di aver promesso di ritornare[184].

Hakkar è legato alla vicenda dell'incidente delCorrupted Blood, unbug che scatenò inWorld of Warcraft una "pandemia virtuale" durata una settimana che ebbe una notevole eco anche al di fuori del gioco.

Halduron Alachiara

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Halduron Alachiara (Halduron Brightwing) era un generale sotto il comando diSylvanas Ventolesto, capo-ranger deglialti elfi diQuel'Thalas; dopo la morte di Sylvanas nellaTerza Guerra, Halduron prese il suo posto[185]. Halduron era contrario alla creazione dei Cavalieri del Sangue, così come allo sfruttamento delnaaru M'uru[185][186], argomenti che avevano inizialmente logorato il suo rapporto con il Gran Magistro, Rommath[186].

Dopo ilCataclisma, allorché itroll Zandalari cercarono di riunire tutte le tribù di troll per riformare il loro antico impero, Halduron si incontrò conVol'jin eVereesa Ventolesto alle porte di Zul'Aman, nelleTerre Spettrali, quest'ultima invitata da lui stesso nonostante l'opposizione diLor'themar Theron[185][187]. Più avanti si recò sull'Isola del Tuono, aPandaria, con un contingente di Lungopasso per assistere nella lotto contro l'imperatoremogu Lei Shen le sue forze[185].

Hamuul Totem Runico

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Hamuul Totem Runico (Hamuul Runetotem) è l'Arcidruido diPicco del Tuono e il più importante druidotauren delCircolo Cenariano. Durante labattaglia del Monte Hyjal strinse amicizia conMalfurion Grantempesta, che gli insegnò le arti druidiche[188] e divenne uno dei più potenti druidi mai esistiti. Hamuul divenne pertanto il primo druido tauren in venti generazioni, e reintrodusse la dottrina druidica nel suo popolo[188]. Entrò in contrasto conFandral Elmocervo, il quale credeva che solo glielfi della notte potessero essere veri druidi.Ha una figlia, Bashana[189], anch'ella druida e membro del Circolo.

Era particolarmente legato a Cairne Zoccolo Sanguinario, suo amico d'infanzia e sostiene con tutte le sue forze suo figlio Baine. Addestra druidi nella città, e a causa della sua vecchiaia raramente lascia l'Altura degli Anziani dove risiede[190]. Successivamente, mentre Alleanza e Orda erano in campagna a Nordania contro il Re dei Lich, Hamuul divenne uno dei membri fondatori del nuovoConcilio di Tirisfal, e assieme ad altri concesse i suoi poteri a Med'an per sconfiggereCho'gall[191]. Venne in seguito convocato da Fandral Elmocervo aTeldrassil dove scoprì, assieme a Naralex eShandris Piumaluna, della sua corruzione.

Si recò in seguito nelleVette di Petrartiglio per un incontro con dei druidi elfi della notte nel tentativo di ricucire i rapporti fra Orda e Alleanza. I druidi furono massacrati da agenti delMartello del Crepuscolo, e Hamuul si salvò per miracolo, riferendo poi dell'accaduto a Cairne e giungendo all'errata conclusione che il mandante fosseGarrosh Malogrido[192].

In seguito all'attacco diRagnaros alMonte Hyjal, Hamuul si è unito ai druidi locali per combattere contro di lui e il Martello del Crepuscolo, partecipando di persona al primo attacco contro il SignoreElementale del Fuoco stesso[193].

Illidan Grantempesta

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Lo stesso argomento in dettaglio:Illidan Grantempesta.

Irathion

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Irathion (Wrathion), detto "il Principe Nero", è l'unicodrago nero noto ad essere libero dalla corruzione degliDei Antichi[194]. Il suo uovo venne creato dal drago rosso Rheastrasza, con l'aiuto di un avventuriero e dello scienziatognomo Hieronymus Blam[194][195]: Rheastrasza catturò il drago nero Nyxondra, costringendola a deporre uova sulle quali sperimentare[196] e poi, con l'ausilio di tecnologietitaniche, una di queste uova venne purificata[197]. Rheastrasza venne uccisa daAlamorte[198], l'uovo venne messo in salvo da Blam[199], e nascosto dai draghi rossi alla Trincea Vermiglia, nelleAlture del Crepuscolo[195][200]. Irathion, tuttavia, che era pienamente senziente e cosciente ancora prima di schiudersi, riuscì a mettersi in contatto con i ladri Corvolesto, che rubarono l'uovo e lo portarono al loro maniero nelleAlture di Colletorto, dove si schiuse[195][201]. Da lì, Irathion assoldò avventurieri per uccidere tutti gli altri draghi neri presenti ad Azeroth, compreso Alamorte, rimanendo apparentemente l'unico della sua specie sul pianeta (altri draghi neri esistono ancora nelleTerre Esterne, come Sabellian)[194][195][202].

Irathion si recò aPandaria quando venne riscoperta l'anno seguente[194], prendendo dimora in una taverna delPasso Velato, assoldando avventurieri per porre fine alla guerra fraOrda eAlleanza in vista di un imminente pericolo ben più grave[194][203][204].Successivamente, lì fece la conoscenza diAnduin Wrynn[205] e inviò degli avventurieri ad uccidere il Re del Tuonomogu, Lei Shen, e portargli il suo cuore, che mangiò, per acquisire conoscenze suiTitani[203][206].

Jaina Marefiero

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Lo stesso argomento in dettaglio:Jaina Marefiero.

Jarod Cantombroso

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Jarod Cantombroso (Jarod Shadowsong) è il fratello minore diMaiev Cantombroso, ed è stato il comandante delle forze deglielfi della notte durante laGuerra degli Antichi. Inizialmente un capitano della guardia cittadina di Suramar, ricevette l'incarico di sorvegliare daMalfurion,Tyrande,Rhonin,Krasus e Broxigar, e divenne un valido supporto per lord Kur'talos Crinocorvo; dopo la morte di molti nobili fu promosso a comandante. Le capacità tattiche di Jarod permisero agli elfi di continuare a resistere durante la guerra, e combatté valorosamente anche sul campo, affrontando nemici del calibro diArchimonde. In seguito alla conclusione della guerra, insieme ad altri capi degli elfi, Jarod sorpreseIllidan Grantempesta nell'atto di creare un secondoPozzo dell'Eternità sulla cima delMonte Hyjal; essi tentarono di fermarlo, ma Illidan ferì gravemente Jarod e Dath'Remar Solealto e uccise tutti gli altri: da quel momento, la sorella di Jarod, Maiev, cominciò a odiare ferocemente Illidan.

In seguito, in un periodo non ben precisato, Jarod sparì senza dire niente a nessuno; ricomparirà millenni più tardi (come narrato in cuoreCuore di lupo), giungendo aDarnassus nel vano tentativo di far curare la sua moglie malata, Shalasyr. Durante la terza espansione diWorld of Warcraft,Cataclysm, guida le forze degli elfi alla difesa del Monte Hyjal, assediato dalMartello del Crepuscolo.

Jastor Gallywix

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Jastor Gallywix è Principe del Commercio del cartellogoblin di Acqualorda, facente parte dell'Orda. Introdotto inWorld of Warcraft: Cataclysm, appare anche nei romanziJaina Marefiero - Venti di guerra,Crimini di guerra ePrima della tempesta.

Kael'thas Solealto

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Cosplay di Kael'thas Solealto

Kael'thas Solealto (Kael'thas Sunstrider), a volte abbreviato in "Kael", è stato l'ultimo sovrano diQuel'Thalas. Introdotto inWarcraft III: The Frozen Throne, appare anche inWorld of Warcraft: The Burning Crusade. Compare in alcuni romanzi della serie, fra cuiOltre il Portale Oscuro eArthas: L'ascesa del Re dei Lich, e in diversi fumetti, ed è un personaggio giocabile inHeroes of the Storm.

Kael'thas era figlio di Anasterian Solealto, re deglialti elfi di Quel'Thalas. Si recò a studiare la magia arcana aDalaran, dove corteggiòJaina Marefiero (che rifiutò però le sue avances, preferendogli il principe umanoArthas Menethil). Dopo la morte di suo padre e la caduta di Quel'Thalas per mano delFlagello, Kael'thas tornò in patria per aiutare ciò che restava della sua gente, che ribattezzò "elfi del sangue" e distrusse inoltre il Pozzo Solare, che era stato corrotto dai non morti, per evitare che danneggiasse ulteriormente gli elfi. Kael'thas quindi portò con sé parte degli elfi (lasciando i più deboli a Quel'Thalas, sotto la guida diLor'themar Theron) e si diresse versoLordaeron.

Dopo una breve alleanza con glielfi della notte (che erano a Lordaeron per dare la caccia aIllidan), Kael'thas giunse di nuovo a Dalaran dove si mise al servizio del maresciallo Garithos, che guidava le restanti forze dell'Alleanza. Kael'thas accettò alcune volte l'aiuto didama Vashj e dei suoinaga e Garithos gettò gli elfi nelle segrete; liberati da Vashj, Kael'thas e i suoi fuggirono nelleTerre Esterne. Qui si allearono con Illidan, che promise di aiutare gli elfi e Quel'Thalas una volta distrutto ilRe dei Lich. Fallita però l'invasione aNordania e trascurato da Illidan, Kael'thas, disperato, finì per accettare l'aiuto dellaKil'jaeden. Ridotto a un'ombra di sé stesso, lui e gli altri elfi al servizio dellaLegione Infuocata attaccarono la loro stessa madrepatria, Quel'Thalas, dove vennero respinti e uccisi dagli elfi del sangue locali e dai loro alleati.

Kalecgos

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Kalecgos (noto anche come Kalec quando assume la forma di mezzelfo) è un drago blu, succeduto aMalygos come Aspetto della Magia. Il suo personaggio viene introdotto nelmangaSunwell: la trilogia, dove è uno dei personaggi principali. Ha poi un ruolo importante nei romanziLa notte del drago,Thrall - Il crepuscolo degli Aspetti eJaina Marefiero - Venti di guerra, e appare anche nel mangaShadow Wing, nella storia breveLa carica degli Aspetti, nonché in diversi eventi diWorld of Warcraft.

Due anni prima degli eventi diWorld of Warcraft, lo stormo blu aveva individuato delle energie residue del Pozzo Solare diQuel'Thalas, e Kalecgos venne inviato da Malygos per investigare e localizzarle[207]. Gravemente ferito dal cacciatore di draghinano Harkyn Grymstone, venne soccorso da una giovaneumana, Anveena Teague[208], nei pressi del Mulino di Tarren. I due vennero raggiunti poco dopo da Tyrygosa, la promessa sposa di Kalecgos, e dal paladino umano Jorad Mace. Si scontrarono anche con Dar'Khan Drathir, anch'egli alla ricerca dell'energia del Pozzo[209].

NelleEntroterre Anveena dimostrò di avere grandi poteri salvandolo da una caduta[210]; venne subito dopo rapita da Dar'Khan, così Kalec, Tyri e Jorad lo inseguirono a Quel'Thalas, lì aiutati anche dalle forze diLor'themar Theron. Alla fine Kalec scoprì che Anveena stessa non era altro che l'energia del Pozzo, racchiusa daKorialstrasz in una forma umana per proteggerla[211]; presa coscienza di ciò, la giovane sconfisse Dar'Khan, e Theron la prese sotto la sua sorveglianza aLunargenta: Kalecgos decise di restare anch'egli[211], e la loro relazione si evolse in un rapporto sentinamentale[212].

Kalecgos rimase a proteggere Anveena mentre glielfi del sangue ricostruivano Quel'Thalas, ma dopo circa tre anni ella venne rapita dal principe traditoreKael'thas Solealto e portata aQuel'Danas, con l'intento di usarla per evocareKil'jaeden ad Azeroth. Kalecgos cercò di sventare i suoi piani, ma cadde sotto il controllo mentale delnathrezim Sathrovarr, venendo liberato da avventurieri[213]. Aiutò più tardi gli avventurieri nella lotta contro Kil'jaeden, durante la quale Anveena si sacrificò per bandire il demone[212], riconfluendo così nel Pozzo Solare.

Dopo la scomparsa dell'amata, Kalecgos cadde indepressione, diventando litigioso. Venne così allontanato dal Nexus per andare ad investigare suGrim Batol; lungo il tragitto incontrò Korialstrasz, col quale era amareggiato per le sue continue interferenze e per aver dato ad Anveena l'illusione di una vita che non avrebbe potuto vivere[214]. A Grim Batol, unitisi anche aRhonin,Vereesa Ventolesto, Iridi e altri, scoprirono e sventarono il piano di Sintharia di creare lostormo del crepuscolo: successivamente si fece carico di seppellire la deceduta Iridi nelleTerre Esterne[215]. La posizione di Kalecgos nellaGuerra del Nexus, che sarebbe esplosa di lì a poco e culminata con la morte di Malygos, non è nota; tuttavia si sa che Kalecgos era molto critico sull'idea di Malygos di privare i mortali della magia.

Dopo la morte di Malygos, Kalecgos si diresse nella regione diAzshara, assieme ad Azuregos, per prevenire lo sterminio di altri draghi blu da parte dei neri[216]. Nel frattempo, Kalecgos venne scelto come possibile successore di Malygos, in contrapposizione ad Arygos, figlio dell'Aspetto deceduto. Arygos, che si era in segreto alleato conAlamorte, tentò di far assassinare Kalecgos: il piano fallì, e Kalecgos, durante un evento celeste noto come "Abbraccio", venne confermato come nuovo Aspetto della Magia[217][218]. Arygos allora fece attaccare il Nexus dai draghi del crepuscolo[219], che vennero però respinti e inseguiti fino al Tempio della Lega dei Draghi, dove l'avanzata dei blu venne fermata daldrago cromatico Chromatus. Successivamente, Kalecgos, assieme adAlexstrasza,Ysera eNozdormu, guidò l'attacco decisivo contro il tempio, distruggendo Chromatus.

In seguito, pianificando come sconfiggere Alamorte, assieme ad Ysera Kalecgos ebbe l'idea di utilizzare l'Anima dei Demoni[13], che si rivelò funzionante. Con la distruzione di Alamorte la fine di Azeroth (l'"Ora del Crepuscolo") era scongiurata, e gli Aspetti smisero di essere tali[14]; ne consegue quindi che Kalecgos rimase in questo ruolo per un periodo davvero breve.

Kargath Manotagliente

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Kargath Manotagliente (Kargath Bladefist) era il capo del clanorchesco Manomozza e, successivamente, il Capoguerra della Vilorda sotto il comando diIllidan.

Kargath venne schiavizzato dagliogre dell'impero Gorian, e costretto a combattere in un'arena; per fuggire dalla prigionia, si amputò la mano legata alla catena mentre era in cella, sostituendola poi con una lama, e guidò gli altri schiavi orchi in una rivolta, uccidendo l'imperatore degli Ogre e fondando, con gli altri schiavi liberati, il clan Manomozza. Con la fondazione dell'Orda, analogamente alla maggioranza degli altri clan orchi, anche i Manomozza bevvero il sangue diMannoroth; non seguirono però il resto dell'Orda suAzeroth, rimanendo indietro suDraenor.

Durante l'invasione di Draenor da parte dell'Alleanza, Kargath tentò di arrestare i nemici presso la Cittadella dellaPenisola del Fuoco Infernale, ma fu costretto alla fuga; riuscì a riconquistare la Cittadella alcuni anni dopo, allorché lui e il suo clan bevverò il sangue di Magtheridon, trasformandosi in vilorchi. Quando Magtheridon venne sconfitto daIllidan Grantempesta, quest'ultimo pose Kargath al comando della Vilorda, ossia l'armata di vilorchi al servizio del Traditore. Kargath venne ucciso, e la Vilorda sconfitta, quando le forze dell'Alleanza e della Nuova Orda ritornarono nelleTerre Esterne, duranteThe Burning Crusade.

Kel'Thuzad

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Kel'Thuzad è unlich; è il più fidato luogotenente delRe dei Lich e il signore della necropoli di Naxxramas. Introdotto inWarcraft III: Reign of Chaos, è presente anche inWorld of Warcraft e nella sua seconda espansione,Wrath of the Lich King; al di là dei videogiochi, appare in alcuni romanzi della serie (in particolareArthas - L'ascesa del Re dei Lich), nel mangaDeath Knight, e nella storia breveRoad to Damnation, di cui è il protagonista. È inoltre un personaggio giocabile nelvideogioco crossoverHeroes of the Storm.

Ai tempi dellaSeconda Guerra Kel'Thuzad era uno dei membri più importanti del Kirin Tor, l'organo di governo della città dei maghi diDalaran, ed era molto interessato allanegromanzia, un campo di studi tanto disapprovato dal resto dei suoi colleghi che finì per costare al mago la sua posizione. Ad un certo punto, Kel'Thuzad ricevette la chiamata telepatica diNer'zhul, ilRe dei Lich, e si recò quindi aNordania dove, dopo diversi mesi, riuscì a giungere al suo cospetto e si mise al suo servizio, ricevendo la missione di spianare la strada per l'arrivo delFlagello aLordaeron[220].

Tornato in patria, Kel'Thuzad fondò ilCulto dei Dannati, una setta che prometteva ai suoi accoliti uguaglianza sociale e vita eterna in cambio del loro servizio e della loro obbedienza a Ner'zhul. Il Culto crebbe velocemente di dimensioni e permise a Kel'Thuzad di diffondere in gran parte del territorio di Lordaeron la piaga dellanon morte, che devastò il regno e pavimentò la via per l'invasione vera e propria del Flagello. Kel'Thuzad venne ucciso daArthas Menethil eJaina Marefiero durante l'esecuzione del piano, ma fu lo stesso Arthas a riportarlo in vita, dopo essere stato a sua volta corrotto dal Re dei Lich: deposti i resti mortali del negromante in un'urna magica (che aveva conservato, in precedenza, le ceneri dire Terenas), lo fece risorgere come lich sfruttando le energie del Pozzo Solare diQuel'Thalas. Kel'Thuzad divenne quindi il più fidato consigliere di Arthas, e rimase a governare Lordaeron in sua vece quando egli divenne tutt'uno col Re dei Lich.

Tempo dopo, iReietti diSylvanas Ventolesto riuscirono a prendere il controllo di parte di Lordaeron, strappandola al Flagello; lo stesso Kel'Thuzad venne successivamente sconfitto da avventurieri nella necropoli di Naxxramas, nelleTerre Infette. Sopravvissuto grazie al suo filatterio, il lich riappare durante gli eventi diWrath of the Lich King, recatosi con tutta Naxxramas aDracombra. Qui viene definitivamente ucciso da altri avventurieri al soldo dellaCrociata d'Argento.

Khadgar

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Khadgar è un mago umano, leader del Kirin Tor diDalaran. Introdotto inWarcraft II: Tides of Darkness, appare anche nell'espansioneBeyond the Dark Portal e inWorld of Warcraft a partire daThe Burning Crusade; è inoltre uno di personaggi principali del filmWarcraft - L'inizio, dove è interpretato daBen Schnetzer, e compare anche in vari romanzi della serie, tra cuiL'ultimo Guardiano,La discesa delle tenebre,Oltre il Portale Oscuro eJaina Marefiero - Venti di guerra.

Khadgar venne mandato, all'età di 17 anni, alla torre diKarazhan come apprendista del magoMedivh[221]. Dopo un po' di permanenza alla torre, Khadgar cominciò a percepire qualcosa di strano in Medivh, cominciando a sospettare delle sue azioni[221]; quando incontrò l'assassinaGarona scoprì il piano di Medivh di aprire ilPortale Oscuro per permettere all'Orda di accedere adAzeroth scatenando così laPrima Guerra. Nonostante fosse troppo tardi per impedirlo, assieme a Garona, corse ad avvisare re Llane Wrynn I, e conAnduin Lothar i tre tornarono a Karazhan per uccidere Medivh. Riuscirono nell'intento, ma non prima che Medivh lanciasse unamaledizione su Khadgar, che lo invecchiò di molti anni[221][222].

La morte di Medivh non fermò però l'Orda, che guidata daOrgrim Martelfato rase al suolo la città diRoccavento. Khadgar, Lothar e i superstiti della guerra ripararono aLordaeron, dove organizzarono la resistenza contro l'Orda formando l'Alleanza. Nel corso dellaSeconda Guerra, Khadgar combatté e studiò gli incantesimi di Medivh e la natura del Portale Oscuro: quando l'Alleanza riuscì a respingere l'Orda nelleTerre Devastate, Khadgar utilizzò un incantesimo per chiudere il Portale[223], che non venne però distrutto. L'arcimago fece allora costruire il Forte di Guardiafatua, per sorvegliare ciò che rimaneva del Portale[221]. L'anno seguente,Teron Malacarne riaprì il portale, quindi Khadgar guidò una spedizione al suo interno, nel mondo diDraenor, per eliminare la minaccia degli orchi una volta per tutte[221], accompagnato daTuralyon, Danath Cacciatroll,Alleria Ventolesto eKurdran Granmartello. QuandoNer'zhul aprì diversi portali su altri mondi, distruggendo definitivamente l'equilibrio naturale di Draenor, Khadgar e gli altri distrussero definitivamente il Portale Oscuro, per evitare che il cataclisma magico si riversasse anche su Azeroth, e rimanendo così bloccati a Draenor. Dopo ciò, l'Alleanza li diede per dispersi[221].

Sopravvissuto, invece, al disastro, Khadgar venne reincontrato dai membri dell'Orda e dell'Alleanza nella città diShattrath; tempo dopo, fece ritorno a Dalaran e venne riammesso nel Concilio dei Sei. Khadgar fu uno dei capi della spedizione che si recò in una versione alternativa di Draenor in cuiGarrosh Malogrido stava formando la sua "Orda di Ferro", riuscendo nell'intento. Il "Gul'dan alternativo", però, riuscì a raggiungere Azeroth e a dare il via alla nuova invasione dellaLegione Infuocata; anche in questo caso Khadgar svolse un ruolo chiave nella lotta contro il nemico.

Kil'jaeden

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Kil'jaeden, detto "l'Ingannatore", è uneredar, secondo nella gerarchia dellaLegione Infuocata direttamente dopoSargeras. Introdotto inWarcraft III: The Frozen Throne, appare anche in due espansioni diWorld of Warcraft (The Burning Crusade eLegion) e in altro materiale della serie, in primis nei romanziL'ascesa dell'Orda eIllidan.

Originariamente, Kil'jaeden era uno dei tre leader del popolo degli eredar sul pianeta Argus, assieme adArchimonde eVelen[224]. Lui e Archimonde vennero corrotti da Sargeras e si unirono alla Legione Infuocata, mentre Velen fuggì portando con sé molte persone, e Kil'jaeden giurì che li avrebbe trovati e distrutti. Dopo averli inseguiti per quindicimila anni, arrivando talvolta anche vicino al suo obiettivo, Kil'jaeden li scovò finalmente sul pianeta diDraenor, dove essi si erano stabiliti dandosi il nome di "draenei", e decise di servirsi degli indigeniorchi per sterminarli. Manipolando e ingannando lo sciamanoNer'zhul, e collaborando poi col suo successore Gul'dan, Kil'jaeden fece unire i clan degli orchi all'interno dell'Orda e diede loro da bere il sangue diMannoroth, trasformandoli in burattini al servizio della Legione e scagliandoli contro i draenei. Convinto, a torto, così di aver ottenuto la vittoria, abbandonò l'Orda a sé stessa.

Gli orchi invaseroAzeroth, ma alla fine dellaSeconda Guerra vennero respinti e inseguiti su Draenor dalle forze dell'Alleanza, e Ner'zhul lanciò un incantesimo che mandò in pezzi il pianeta, fuggendo poi nellaDistorsione Fatua, dove però lo aspettava Kil'jaeden. Il demone torturò e plasmò lo spirito di Ner'zhul trasformandolo nelRe dei Lich e inviandolo ad Azeroth, aCorona di Ghiaccio, con l'ordine di preparare la strada per la Legione Infuocata. Il Re dei Lich, tuttavia, tradì la Legione: tramiteArthas, informòIllidan Grantempesta del manufatto noto comeTeschio di Gul'dan e facilitò la morte di uno dei più grandi tattici della Legione,Tichondrius, dando il primo colpo ai demoni e portando infine alla sconfitta nellabattaglia del Monte Hyjal. Kil'jaeden assoldò così lo stesso Illidan per vendicarsi del Re dei Lich e distruggerlo, impresa che però non riuscì. L'Ingannatore si procurò allora la fedeltà diKael'thas Solealto, grazie al quale contava di riuscire ad accedere ad Azeroth tramite il Pozzo Solare; anche questo piano tuttavia fallì, e Kil'jaeden venne bandito nella Distorsione Fatua, dove venne infinito sconfitto e ucciso da avventurieri accompagnati da Velen.

Kilrogg Occhiotetro

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Kilrogg Occhiotetro (Kilrogg Deadeye) era un il capo del clanorchesco dei Guerci Insanguinati.

Quando era figlio del precedente capoclan, il suo clan venne attaccato dagliarakkoa; Kilrogg eseguì quindi un rituale, sacrificando il proprio occhio sinistro per ottenere in cambio una visione del futuro e della propria morte. Sapendo cosa lo avrebbe atteso, tornò al clan, uccise suo padre che era malato, succedendogli come capoclan e assumendo l'epiteto di "Occhiotetro".

Quando Gul'dan formò l'Orda, i Guerci Insanguinati vi si unirono prontamente, e Kilrogg fu il terzo orco, dopoGrom Malogrido eVarok Faucisaure, a bere il sangue diMannoroth; con il suo clan partecipò allaPrima Guerra (guidando, assieme alle forze delMartello del Crepuscolo,, il primo, fallimentare, attacco aRoccavento) e allaSeconda, di stanza aKhaz Modan, dove controllava le operazioni di estrazione e raffinazione delpetrolio vitali per l'Orda. Alla fine della guerra, con la distruzione delPortale Oscuro e la sconfitta degli orchi, Kilrogg e i suoi Guerci Insanguinati si diedero alla macchia, evitando di essere internati come gli altri orchi.

Dopo due anni, quandoTeron Malacarne riaprì il Portale, Kilrogg si mise al servizio diNer'zhul, guidando altre azioni di combattimento adAzeroth e aDraenor: durante una di queste sortite, nella necropoli deiDraenei di Auchindoun, le forze degli orchi vennero attaccate da quelle dell'Alleanza, e Kilrogg rimase indietro per permettere ai suoi alleati di fuggire, morendo in duello contro Danath Cacciatroll.

Kurdran Granmartello

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«Sentiremo la chiamata di Sky'ree nel vento. Udiremo il tuo martello tuonare tra le cime delle montagne. Cavalca deciso nell'aldilà, fratello. Le sale dei nostri antenati ti attendono.»

(Tratto dal monumento a Kurdran situato a Roccavento[225])

Kurdran Granmartello (Kurdran Wildhammer) era il Gran Thane del clannanico Granmartello e leader ufficiale delleEntroterre durante la Seconda Guerra. Kurdran fu uno dei primi nani ad avvistare i troll e gli orchi che invadevano le Entroterre[226], e dopo una battaglia acconsentì ad unire le forze con quelle della neonata Alleanza per combattere l'Orda, su richiesta diAnduin Lothar[227]. Accompagnato dalla femmina digrifone Sky'ree partecipò a numerose battaglie, sia in aiuto dei regni diLordaeron[107] che in difesa diQuel'Thalas[228], uccidendo diversi dei draghi al servizio dell'Orda.

Kurdran fu poi uno dei leader della spedizione dell'Alleanza aDraenor per porre fine una volta per tutte alla minaccia dell'Orda, assieme adAlleria Ventolesto,Turalyon, Danath Cacciatroll eKhadgar. A Draenor venne catturato durante un attacco ad Auchindoun, per poi essere soccorso da truppe dell'Alleanza. Come i suoi commilitoni, Kurdran decise di restare a Draenor per chiudere ilPortale Oscuro, per evitare che l'immane cataclisma provocato daNer'zhul potesse colpire ancheAzeroth. Con la chiusura del Portale venne dato per disperso e presunto morto, e fu succeduto come capo dei Granmartello da Falstad Granmartello. A lui e ai suoi compagni vennero erette delle statue nella Valle degli Eroi diRoccavento.

Sopravvissuto invece alla nascita delle Terre Esterne, Kurdran guidò le sue forze dalla Roccaforte dei Granmartello nellaValle di Torvaluna per vent'anni prima di avere nuovamente contatti con il mondo di Azeroth, quando il Portale Oscuro venne riaperto. In seguito alCataclisma, e con la guerra nelle Terre Esterne ormai cessata, Kurdran fece ritorno ad Azeroth e divenne un membro del Concilio dei Tre Martelli al governo di Forgiardente[150]. Ebbe degli attriti con Falstad, avendolo più volte scavalcato impartendo ordini al clan Granmartello senza consultarlo, e anche con gli altri membri del Concilio a causa della sua inadeguatezza al ruolo di membro del Concilio stesso[150]; dopo aver rimediato alla situazione di tensione creatasi a Forgiardente a causa del suo comportamento, Kurdran cedette il posto nel Concilio a Falstad[150].

In seguito Kurdran si spostò nelleAlture del Crepuscolo, per dirigere la cittadina di Altariva e i Granmartello della zona. Sky'ree, la femmina di grifone fidata compagna di Kurdran[150], è presente sia inWarcraft II che inThe Burning Crusade. Molto indebolita dallavecchiaia, Sky'ree seguì Kurdran a Forgiardente dove depose delle uova[150]; morì poco tempo dopo a causa di un incendio, tuttavia una delle sue uova venne salvata[150].

Lor'themar Theron

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Lor'themar Theron era il secondo in comando diSylvanas Ventolesto, capo ranger di Lunargenta, e combatté durante laSeconda Guerra a fianco delle forze dell'Alleanza[229][230]. Fu successivamente incaricato della difesa del Pozzo Solare e rivelò alcune informazioni confidenziali aDar'Khan Drathir, che avrebbe poi tradito la sua patria alFlagello[229]

Durante la caduta di Quel'Thalas perse l'occhio sinistro[229], e successivamente prese il posto di Sylvanas, assumendo anche la temporanea leadership deglialti elfi e rimanendo a lottare contro inon morti[231]. Al suo ritorno, Kael'thas proclamò la nascita deglielfi del sangue, e scelse Lor'themar come reggente di Quel'Thalas[229][231], allontanandosi per cercare il supporto dell'Alleanza; Lor'themar venne aiutato nel compito daHalduron Alachiara. Tempo dopo, aiutò idraghi bluKalecgos e Tyrygosa a proteggereAnveena Teague, l'avatar del Pozzo Solare, dal traditore Dar'Khan Drathir. Con la morte di Dar'Khan inWorld of Warcraft: The Burning Crusade per mano dei giocatori Lor'themar, supportato da Sylvanas, riuscì a far entrare a pieno titolo gli elfi del sangue fra le forze dell'Orda[232]. Dopo il tradimento di Kael'thas, Lor'themar diventò il capo a tutti gli effetti degli elfi del sangue[231], pur rifiutando il titolo di "re"[229].

Alla fine della serie di missioni per risanare la spada Quel'Delar, quando un giocatore non elfo del sangue immerge la spada nell'acqua del Pozzo, Lor'themar lo ringrazia per averla riportata ai legittimi proprietari e tenta quindi di prenderla, solo per essere respinto violentemente dalla spada stessa[233]. Lor'themar venne convicato aPandaria daGarrosh Malogrido, dove coordinò la ricerca di antichi artefattimogu. Più avanti, guidò le forze dell'Orda sull'Isola del Tuono, dove Lei Shen complottava per riconquistare il suo antico impero coi mogu; lì si scontrò con le forze dell'Alleanza, guidate daJaina Marefiero, ma la battaglia venne prevenuta grazie all'intervento diTaran Zhu, che li fece concentrare sul pericolo rappresentato dai mogu[234]. Come gli altri leader dell'Orda, Lor'themar supportò la ribellione dei Lanciascura per destituire Garrosh[235]; durante l'assedio di Orgrimmar, Lor'themar partecipò con Sylvanas, Aethas e le forze Reiette ed elfe del sangue alla battaglia contro il proto-drago Galakras[236]; alla caduta di Garrosh, Lor'themar riconobbeVol'jin come nuovo capo dell'Orda.

Magatha Totem Truce

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La Saggia Anziana Magatha Totem Truce (Magatha Grimtotem) è la matriarca del clantauren Totem Truce; è una potente sciamana[237] ed è molto astuta. Era in perenne contrasto con il capo dei tauren,Cairne Zoccolo Sanguinario, a causa del suo temperamento pacifico; considera inoltre i tauren una razza superiore che deve sradicare le altre daKalimdor, e si considera l'unica in grado di guidare la sua gente[238]. Cairne la mise in una posizione di potere aPicco del Tuono per tenerla tranquilla e sotto controllo, e Magatha non agì mai apertamente contro di lui, pur complottando in continuazione alle sue spalle[239]. Sposò il capo dei Totem Truce, che morì non molto tempo dopo in seguito ad un incidente durante una scalata (incidente che alcune voci vogliono non così accidentale come sembra)[239].

Magatha fu una dei più accesi sostenitori dell'entrata nell'Orda deiReietti: la ragione ufficiale è che essa crede che i tauren possano aiutarli a redimersi e "ritornare umani"[240], mentre in realtà è perché, più di tutte le altre razze dell'Orda, essi si prestano alle sue subdole macchinazioni. Tentò inoltre di negoziare con itrogg del Baratro di Fiamma Furente, ma venne accoltà con ostilità[241].

Da dopo la guerra contro il Re dei Lich, Magatha mise gli occhi suGarrosh Malogrido, vedendolo come una potenziale pedina per i suoi piani. Quando Garrosh e Cairne si sfidarono almak'gora, un duello fino alla morte, Magatha fu la sciamana che benedisse l'arma di Garrosh, utilizzando però del veleno e provocando così la morte di Cairne[242]. Immediatamente dopo il decesso di Cairne, Magatha ordinò ai Totem Truce di prendere il controllo di Picco del Tuono e di altri avamposti dei tauren con uncolpo di Stato, facendo anche uccidere buona parte degli alleati di Cairne[242]. Avvisato dal Totem Truce Stormsong, il figlio di CairneBaine Zoccolo Sanguinario si mise in salvo, e organizzò la ripresa della città. Magatha chiese aiuto a Garrosh, che scoperto del suo tradimento le inviò in risposta una lettera in cui la ricopriva d'insulti e le augurava una morte lenta e dolorosa[243]. Lei e le sue forze furono quindi sconfitte da quelle di Baine; quest'ultimo spezzò inoltre itotem della sciamana, facendo infuriare gli elementi e impedendole così di usare i suoi poteri, e spedì lei e i Totem Truce a lei leali in esilio nelleVette di Petrartiglio[244].

In seguito alCataclisma, Magatha venne catturata dalMartello del Crepuscolo neiMillepicchi[245]. Liberata da un avventuriero[246], Magatha gli fornì le informazioni necessarie per sconfiggere una creatura del Martello del Crepuscolo, l'Animus[247]. Dopodiché, appropriatasi di diversi potenti artefatti, se ne andò avvisando l'avventuriero di non incrociare mai più la strada con lei[248].

Magni Barbabronzea

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Magni Barbabronzea (Magni Bronzebeard) è il fratello maggiore diMuradin eBrann Barbabronzea, ultimo re deinani diForgiardente. Combatté personalmente durante laSeconda Guerra, acconsentendo a unire le forze diKhaz Modan a quelle dell'Alleanza. Dopo aver scoperto della morte (presunta) di Muradin per mano diArthas Menethil, Magni forgiò la spadaBrandicenere per combattere Arthas e i suoinon morti. Tempo dopo, Magni inviò un gruppo di avventurieri ad uccidere l'imperatore dei nani Ferroscuro, Dagran Thaurissan, che secondo lui aveva rapito sua figliaMoira, solo per scoprire poi che la principessa, furiosa (e sotto l'effetto di un presunto incantesimo) aveva rifiutato di tornare a casa, e che inoltre era incinta di Dagran.

InWrath of the Lich King, durante una spedizione aNordania per incontrare iFigli del Gelo, Magni ritrovò suo fratello Muradin, sopravvissuto ma colpito daamnesia, divenuto il loro re. Negli eventi precedentiCataclysm, Magni presenziò a un meeting fra i vari leader dell'Alleanza aRoccavento, informandoli che avrebbe tentato un rituale con delle tavolettetitaniche ritrovate ad Ulduar per cercare risposte sui terremoti che scuotevano Azeroth. Il rituale andò però storto e Magni venne pietrificato. Per governare il regno al suo posto,Varian Wrynn fece formare il Concilio dei Tre Martelli, formato da Moira, Muradin eFalstad Granmartello. InLegion Magni si ridesta da quello che in realtà era un sonno proprio davanti alla figlia Moira. La notizia percorse tutta Forgiardente e molti si chiesero se con il ritorno del re il Concilio dei Tre Martelli, simbolo di unità tra i nani Barbabronzea, Granmartello e Ferroscuro, non sarebbe più esistito. Ma Magni, una volta che visitò la città, scoprendo che molte cose erano cambiate in sua assenza, rivelò che non era ritornato come re ma come "servo di Azeroth": la terra stessa lo aveva ridestato per avvertirli del pericolo dell'imminente ritorno dellaLegione Infuocata e che sarebbero dovuti essere pronti per quello che sarebbe successo. Prima di partire per avvertire i leader dell'Alleanza, Magni si intrattenne davanti ai cancelli di Forgiardente con Moira, alla quale rivelò che nel suo precedente stato l'aveva vista crescere come una vera guida e che lui aveva fallito come padre; sperava che lei gli avrebbe dato un'altra possibilità, ma volle darle il tempo di pensarci prima di dargli una risposta. Magni viaggiò aUlduar, dove all'interno del Planetari Celeste rivelò al fratello Brann e aKhadgar la verità su Azeroth: il pianeta stesso era un Titano, e lei lo aveva richiamato come suo araldo. Magni rivelò che quando il mondo era giovane, dopo l'imprigionamento degliDei Antichi, i Custodi utilizzarono i Pilastri della Creazione per plasmare il mondo. Alla fine, i Pilastri della Creazione trovarono la loro strada in mani mortali, e erano ora necessari per chiudere il portale della Legione allaTomba di Sargeras. La conoscenza delle Colonne era stata affidata alguardiano di Tirisfal, spingendo Khadgar ad andare a indagare aKarazhan. In seguito, Brann chiese a Magni quello che stava per fare, chiedendosi se sarebbe tornato a Forgiardente. Magni rispose che Azeroth aveva altri doveri per lui, ma sarebbe stato felice di parlare con Brann ancora per un po'.

Maiev Cantombroso

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Maiev Cantombroso (Maiev Shadowsong) è un'elfa della notte che è stata guardiana delle prigioni in cui era relegatoIllidan Grantempesta per circa diecimila anni. È stata introdotta per la prima volta inWarcraft III: The Frozen Throne ed è in seguito riapparsa in tre espansioni diWorld of Warcraft:The Burning Crusade,Legion eBattle for Azeroth. Appare con un ruolo di primo piano nei romanzi dellaTrilogia della Guerra degli Antichi, inCuore di lupo e inIllidan, ed è un personaggio giocabile inHeroes of the Storm.

Maiev era una sacerdotessa diElune nella città di Hajiri allo scoppio dellaGuerra degli Antichi; durante il conflitto si unì alla resistenza dei kaldorei, assieme a suo fratelloJarod, sopravvivendo fino alla sconfitta dellaLegione Infuocata[249]. In seguito,Illidan Grantempesta creò un secondoPozzo dell'Eternità sulla cima delMonte Hyjal e, quando altri elfi tentarono di fermarlo, ne uccise e ferì molti, tra questi ultimi anche Jarod[250], cosa per cui Maiev cominciò ad odiarlo[249]. Quando Illidan venne condannato a una prigionia eterna, Maiev divenne la sua carceriera, per assicurarsi che non potesse mai sfuggire e portare il suo male nel mondo[249][251]. Maiev divenne così il capo delle Guardiane, un corpo speciale degli elfe della notte dedito alla cattura e custodia di pericolosi criminali[249][251], e dopo che Jarod sparì improvvisamente, Maiev cominciò a vedere le Guardiane come la sua famiglia[249].

Dopo diecimila anni, la prigione venne violata daTyrande e dalle sue Sentinelle, che uccisero le Guardiane presenti e liberarono Illidan, sperando che potesse essere d'aiuto nella nuova guerra contro la Legione[249][250][251]: in quel momento Maiev non era nel Barrow Deeps, essendo in cerca di altri criminali da imprigionare[249]. Illidan, che non appena ne ebbe l'occasione consumò il potere delTeschio di Gul'dan, fu bandito daValtetra, quindi Maiev, convinta che ciò l'avesse reso ancora più instabile, parti alla sua ricerca accompagnata da quello che rimaneva delle Guardiane[249][251], e lo trovò sulleIsole Disperse, seguendolo fin dentro laTomba di Sargeras, dove però Illidan riuscì a sfuggire nuovamente, causando anche la morte di altre Guardiane, fra cui la vicecomandante di Maiev, Naisha[249][251]. Raggiunta da Tyrande eMalfurion, Maiev riprese la sua caccia, seguendo Illidan fino aLordaeron[250]; qui Tyrande rimase dispersa e Maiev, mentendo, disse a Malfurion che era stata "fatta a pezzi" dainon morti a causa di Illidan, sperando, a ragione, di renderlo ancora più furioso verso di lui[249][250]. Illidan venne quindi catturato aDalaran, ma qui Malfurion scoprì la bugia di Maiev; Illidan salvò Tyrande e Malfurion, quindi, gli permise di fuggire nelleTerre Esterne, seguito a ruota da Maiev, assetata di vendetta, e dalle sue truppe[249][251].

Nelle Terre Esterne, Maiev riuscì miracolosamente a catturare Illidan[249][250][252], ma prima inaga diDama Vashj e glielfi del sangue diKael'thas rinforzi giunsero presto a soccorrerlo, riuscendo a liberarlo[249][250][252]. Un secondo tentativo di catturarlo, qualche anno dopo, risultò nella morte di tutte le forze che a Maiev erano rimaste e nella sua stessa cattura; la Guardiana si ritrovò così dall'altra parte delle sbarre, sotto la custodia diAkama, nellaValle di Torvaluna. Akama stesso, tuttavia, progettava di tradire Illidan e, al momento propizio, liberò Maiev; entrambi, affiancati da avventurieri, uccisero Illidan al Tempio Nero[250][252]. Maiev imprigionò il resto dei cacciatori di demoni al servizio di Illidan, e li portò, assieme al suo corpo, nella Volta delle Custodi, sulle Isole Disperse[253].

Dopo ciò si recò aDarnassus, dove iniziò ad addestrare altre Guardiane, reincontrando anche suo fratello Jarod; qui però si trovò a disprezzare la direzione che la società elfica aveva preso sotto il governo di Tyrande e Malfurion, ed escogitò un piano per uccidere lui e i maghi degli Eletti. Venne però fermata da Jarod stesso, e fuggì dalla città, ritornando alle Isole Disperse. Qui venne sorpresa dal ritorno della Legione Infuocata, che invase la Volta delle Custodi per ottenere il corpo di Illidan; Maiev liberò gli altri cacciatori di demoni per contrastare l'attacco, ma senza successo. Catturata dai demoni, venne liberata da avventurieri guidati da Jarod, e si unì quindi alla resistenza contro la Legione, arrivando a lottare fianco a fianco con un risorto Illidan per fermarla. Dopo la sconfitta della Legione, si riunisce alle forze degli elfi della notte nell'Alleanza, combattendo contro l'Orda.

Malfurion Grantempesta

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Lo stesso argomento in dettaglio:Malfurion Grantempesta.

Mal'Ganis

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Mal'Ganis ènathrezim che era stato scelto dalRe dei Lich per trasformare il principe di LordaeronArthas Menethil nel suo campione. Istigato prima daKel'Thuzad e poi dallo stesso Mal'Ganis, Arthas seguì il signore del terrore con ossessione, sterminando gli abitanti diStratholme infettati dalla piaga della non morte e salpando poi per il continente di Nordania. Recuperata laspada runicaGelidanima, Arthas divenne una marionetta del Re dei Lich, e su suo ordine uccise Mal'Ganis, dando il via al progetto del Re dei Lich di liberarsi dal controllo della Legione Infuocata. Sopravvissuto al tradimento, Mal'ganis prese il controllo del corpo dell'ammiraglio Barean Zefiro, sfruttando i membri dellaFuria Scarlatta - la parte della Crociata Scarlatta a Nordania - per i suoi scopi, ad imitazione di Balnazzar. Smascherato aCorona di Ghiaccio, Mal'Ganis venne rispedito al mondo natale dei nathrezim, ma non ucciso.

Introdotto inWarcraft III: Reign of Chaos, Mal'Ganis compare in due espansioni diWorld of Warcraft (Wrath of the Lich King eLegion), oltre che nel romanzo diChristie GoldenArthas - L'ascesa del Re dei Lich e, come personaggio giocabile, nel videogiocoHeroes of the Storm.

Malygos

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Malygos, detto il Tessitore d'Incantesimi (the Spellweaver), era il signore deidraghi blu. Ricevette i suoi poteri daNorgannon, e presiedeva alla magia e alla conoscenza arcana di Azeroth[13][254]. Malygos era molto amico di Neltharion, l'Aspetto Draconico della Terra[255]: quando egli, già sotto l'influsso degliDei Antichi, propose agli altri Aspetti di infondere il loro potere nell'Anima dei Draghi, Malygos fu il primo ad accettare e incoraggiò gli altri a fare lo stesso[256]. Non troppo tempo dopo, fu con quello stesso artefatto che Neltharion sterminò gran parte dello stormo dei draghi blu, fra cui anche figli, figlie[254] e la sua consorte Sindragosa (la quale, ferita gravemente, andò a morire aDracombra). La distruzione del suo stormo, della quale si sentiva in parte responsabile, lo gettò in una profonda depressione, che lo portò a rinchiudersi nel Nexus, la sua dimora aIbernia, e isolarsi dal resto del mondo[254].

Una momentanea interruzione di tale isolamento avvenne circa diecimila anni dopo, quando l'Anima dei Draghi venne distrutta e gli Aspetti riguadagnarono i loro poteri:Krasus riuscì infatti a convincere Malygos ad aiutarlo nella lotta contro Alamorte, assieme agli altri aspetti. Alexstrasza riuscì inoltre ad usare le sue ritrovate energie per restituire a Malygos parte della sua sanità mentale, resuscitando anche parte dello stormo blu[254].

Sebbene più in salute, Malygos tornò a rinchiudersi nel Nexus anche dopo questi eventi fino a ventitré anni dopo, quando Tyrygosa fece ritorno dalleTerre Esterne assieme ad alcunidraghi di alafatua: grazie al loro influsso, Malygos si riprese completamente[254]. Uscito dal Nexus e analizzò lo stato del mondo, devastato e piegato dall'uso improprio della magia da parte dei mortali: constatando questo, e che l'ulteriore uso errato della magia avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche per Azeroth, Malygos prese la drastica decisione di privare i mortali della magia, per darla in monopolio esclusivo ai draghi blu[254]. Sebbene l'idea di base fosse corretta, i metodi di Malygos per realizzarla erano drammatici, e rischiavano di danneggiare seriamente l'equilibrio del mondo: per tale motivo, gli altri stormi di draghi e ilKirin Tor cominciarono a dare battaglia allo stormo blu, in quella che divenne nota comeGuerra del Nexus[254]. La battaglia si concluse con la morte di Malygos nel Nexus per mano di avventurieri inviati daAlexstrasza[257]; ciò fa di Malygos il primo Aspetto Draconico in assoluto a morire (seguito più tardi da Alamorte). Il posto alla guida dei draghi blu venne preso daKalecgos.

Mannoroth

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Mannoroth era il signore degliannihilan e uno dei comandanti più importanti nellaLegione Infuocata sotto il controllo diArchimonde; la sua voce italiana è data daClaudio Moneta inWarcraft III: Reign of Chaos[258], e daTony Fuochi inWorld of Warcraft.

Mannoroth fa la sua prima comparsa durante laGuerra degli Antichi, dove è il secondo comandante della legione (dopo Hakkar) a fuoriuscire dalPozzo dell'Eternità; egli non prese mai direttamente parte agli scontri, restando al palazzo diAzshara per fare da tramite tra le forze della regina eSargeras. Alla fine del conflitto venne ricacciato nellaDistorsione Fatua daMalfurion eIllidan Grantempesta[259].

Circa 10.000 anni dopo, Mannoroth venne evocato sul pianetaDraenor daKil'jaeden allo scopo di far bere agliorchi il suo sangue, così da trasformarli in un esercito inarrestabile[260]. Ciò si ripeté nuovamente durante laTerza Grande Guerra, quando Mannoroth contaminò il clan diGrom Malogrido, permettendo loro di uccidereCenarius[261]: in seguito a ciò, lo stesso Grom, aiutato daThrall, si vendicò uccidendo il demone, e rimanendo ucciso a sua volta nel processo[262].

Manonera

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Manonera (Blackhand), detto "il Distruttore", è stato il primo capo dell'Orda degli Orchi durante laPrima Guerra.

Originariamente capo del clan Roccianera, accolse con favore la creazione dell'Orda da parte di Gul'dan; questi lo nominò Capoguerra dell'Orda, tenendo però il vero potere nelle proprie mani. Manonera consegnò tutti gli sciamani del clan Roccianera a Gul'dan, che li fece diventare i primi stregoni, e i suoi figli Rend, Maim e Griselda (avuti dalla compagna Urukal) furono i primi a subire la crescita accelerata degli stregoni voluta da Gul'dan, passando da bambini ad adolescenti nel giro di minuti[263].

Manonera era fermamente convinto della necessità di distruggere idraenei, e fece costruire la Cittadella del Fuoco Infernale, dalla quale guidò le sue forze alla conquista della città di Shattrath. Con l'apertura del Portale Oscuro, Manonera condusse vittoriosamente l'Orda contro le città umane, grazie all'aiuto degli stregoni, degli ogre e diOrgrim Martelfato, suo secondo in comando. Dopo la vittoria dell'Orda nella Prima Guerra con la caduta diRoccavento, tuttavia, Manonera rimase privo del supporto di Gul'dan (caduto in coma), quindi Orgrim lo sfidò a duello e lo uccise, prendendo il suo posto e rovesciando il Concilio dell'Ombra, divenendo l'unico vero signore dell'Orda. I figli di Manonera, Rend e Maim, lasciarono il clan Roccianera e fondarono il clan Black Tooth Grin.

Nel filmWarcraft - L'inizio Manonera è interpretato daClancy Brown, con l'ausilio dellamotion capture.

Medivh

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Lo stesso argomento in dettaglio:Medivh.

Moira Thaurissan

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Moira Thaurissan, nata Barbabronzea, è la figlia diMagni Barbabronzea (ex re deinani diForgiardente) e membro del Concilio dei Tre Martelli insieme a suo zioMuradin Barbabronzea e aFalstad Granmartello. In quanto unica figlia di Magni Barbabronzea, Moira era l'erede al tronoForgiardente; suo padre, tuttavia, avrebbe voluto un figlio maschio perché non pensava che una donna potesse governare con la stessa capacità di un uomo. Ad un certo punto Moira venne apparentemente rapita dai nani Ferroscuro. Presumendola sotto l'influsso di un incantesimo, suo padre inviò degli avventurieri ad uccidere il loro imperatore Dagran, divenuto il marito di Moira, e a salvare la figlia; alla morte di Dagran, tuttavia, costei s'infuriò e rifiutò di tornare a Forgiardente[264].

Con la morte di Magni poco prima delCataclisma Moira, che ha assunto il cognome di suo marito, fece ritorno a Forgiardente e reclamò il trono per sé e per suo figlio neonato, Dagran Thaurissan II, instaurando unadittatura e tenendo in ostaggio tutta la popolazione della città, fra cui anche il principeumanoAnduin Wrynn. A lui Moira rivelò che la sua unione con Dagran era frutto unicamente dell'amore: Dagran infatti la rispettava, mentre Magni aveva sempre voluto un erede maschio e non pensava che una femmina potesse guidare il regno[265]. ReVarian Wrynn, alla guida di un team di assassini, condusse un'incursione a Forgiardente per uccidere Moira; l'esecuzione venne fermata da Anduin, che consigliò al padre di insegnare a Moira ad essere una leader migliore, anziché risolvere la cosa con la violenza. Varian ordinò così la formazione del Concilio dei Tre Martelli per governare Forgiardente, composto da Moira, suo zioMuradin Barbabronzea eKurdran Granmartello[34].

Come membro del Concilio, Moira operò per unire i clan Forgiardente e Ferroscuro, per garantire a suo figlio un regno coeso, approfittando però della scarsa attitudine al ruolo di consigliere di Kurdran Granmartello. Moira spinse molto perché un antico artefatto dei nani, il martello di Modimus Forgiamara, venisse riforgiato dai tre frammenti posseduti uno da ciascun clan, così da unire ulteriormente la popolazione (sebbene la storia fosse stata inventataad hoc dalla stessa Moira); l'intervento di Kurdran portò alla distruzione dei tre frammenti anziché alla riforgiatura del Martello, ottenendo un risultato ancora migliore, oltre che alla sua sostituzione da parte diFalstad Granmartello come reggente del clan.

Nonostante sia Regina Reggente dei Ferroscuro, non tutto il clan le è leale, ma buona parte è anzi alleata delMartello del Crepuscolo. Moira rifiutò di credere che dei Ferroscuro stessero attaccando Forgiardente anche di fronte all'evidenza, e solo quando Muradin e Falstad l'accusarono di non essere in grado neppure di controllare la sua gente[266] individuò e fece arrestare il responsabile degli attacchi, un ambasciatore doppiogiochista[267]. Successivamente, Moira affiancò con il suo clan Ferroscuro le forze di Varian Wrynn per fermare un attacco deitroll Mantogelido sulla capitale nanica; partecipò anche all'assedio diOrgrimmar guidando un contingente di nani Ferroscuro contro l'ingegnere d'assedio Miccianera e la sua Stella di Ferro. In seguito partecipò al processo diGarrosh Malogrido al Tempio della Tigre Bianca, e insieme agli altri Membri del Concilio e a Fenella Darkvire, Carrick Ghignoferro e Fendrig Barbarossa, aiutò a ricostruire la statua della Serpe di Giada.

Muradin Barbabronzea

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Muradin Barbabronzea (Muradin Bronzebeard) è un membro del Concilio dei Tre Martelli, l'organo che governa inani dell'Alleanza, insieme aFalstad Granmartello eMoira Thaurissan. Introdotto inWarcraft III: Reign of Chaos, Muradin appare anche nei romanziLa discesa delle tenebre,Oltre il Portale Oscuro,Arthas - L'ascesa del Re dei Lich,Crimini di guerra ePrima della tempesta. È inoltre un personaggio giocabile inHeroes of the Storm.

Muradin è il secondo dei fratelli Barbabronzea, nato dopoMagni, ex re di Forgiardente, e prima diBrann, esploratore[268]. Assieme a Brann, fece da messaggero fraKhaz Modan eLordaeron durante laSeconda Guerra, e a fine conflitto rimase a Lordaeron in veste di ambasciatore per conto di Magni, divenendo amico e maestro del principeArthas Menethil[268]. Nello stesso periodo, fu uno dei fondatori della Lega degli Esploratori, voluta da suo fratello Magni, e come esploratore si recò più volte aNordania. Durante uno di tali viaggi Muradin si accorse di un'entità minacciosa che stava prendendo sempre più potere nel continente, e ne informò reTerenas Menethil II, che gli chiese di restare sul posto e raccogliere altre informazioni[268]. Di lì a poco, Muradin e i suoi uomini vennero messi sotto assedio dalle forze delFlagello, e vennero salvati diverse settimane più tardi da Arthas, che li aveva trovati per caso[268]. Muradin unì le sue forze ad Arthas per distruggere il Flagello, e gli parlò di una spada runica,Gelidanima, che avrebbe potuto aiutarli[269]: trovata la spada scoprirono che era maledetta e Arthas, ormai assetato di vendetta e ignorando gli avvertimenti di Muradin, la impugnò, causando la presunta morte dell'amico[268][269].

Muradin era invece sopravvissuto; ripresi i sensi dopo che Arthas se n'era andato, e colpito da una totaleamnesia, vagò nelle lande innevate fino a che non venne soccorso dai naniFigli del Gelo[270]. Dopo che Muradin a sua volta li ebbe salvati da un jormungar inferocito, essi lo chiamarono Yorg Cuortonante, nome di un leggendario guerriero Figlio del Gelo[270]. Muradin/Yorg divenne poi il re dei Figli del Gelo, che entrarono a far parte dell'Alleanza quando questa giunse a Nordania per sconfiggere ilRe dei Lich; in seguito a ciò, Muradin si riunì con i suoi due fratelli e recuperò la memoria[271], lasciando quindi i Figli del Gelo (venne succeduto come re da Velog Urlofreddo) per unirsi alla battaglia contro Arthas.

Dopo che Magni rimase pietrificato, subito prima delCataclisma, Muradin venne scelto per rappresentare i nani del clan Barbabronzea nel neonato Concilio dei Tre Martelli.

Ner'zhul

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ner'zhul.

Nozdormu

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Nozdormu l'Eterno, o il Senza Tempo (Nozdormu the Timeless), è il signore dei draghi bronzei. Per quanto riguarda i videogiochi, appare per la prima volta, brevemente, inWrath of the Lich King, per poi essere ripreso in modo più consistente inCataclysm. È presente nei romanzi dellaTrilogia della Guerra degli Antichi, inDay of the Dragon e inThrall - Il crepuscolo degli Aspetti, nonché nella storia breveLa carica degli aspetti.

Nozdormu ricevette i suoi poteri dall'Alto Padre del Pantheon,Aman'Thul, che gli conferì dominio su tutti gli aspetti deltempo e della storia[13]: viveva allo stesso tempo in passato, presente e futuro, in tutte le linee temporali possibili[272], e Aman'Thul gli diede anche di sapere quando e come sarebbe morto[13][273]. Degli Aspetti, Nozdormu fu l'unico a non partecipare di persona allaGuerra degli Antichi, essendo impegnato in una lotta contro gliDei Antichi che cercavano di sovvertirne il corso storico degli eventi. In sua vece partecipò la consorte Soridormi[274]. Per sventare il piano degli Dei Antichi, spedì nel passatoKorialstrasz,Rhonin e Broxigar. Alla fine della guerra, assieme adAlexstrasza eYsera fece crescere l'Albero del MondoNordrassil, donando l'immortalità aglielfi della notte[16].

Con l'apertura delle Caverne del Tempo - dimora dello stormo bronzeo - inThe Burning Crusade, Nozdormu non era presente, e la sua locazione era sconosciuta anche ai membri del suo stesso stormo. La situazione rimase tale a fino dopo ilCataclisma, quando il Senzatempo, che di fatto era rimasto intrappolato nei meandri del tempo nel tentativo di contrastare lostormo infinito, venne liberato da Thrall (semplicemente ricordandogli la "Prima Lezione", cioè che vivere il momento era più importante che soffermarsi sul passato o sul futuro[13], e che anche le piccole cose sono importanti[275]).

Nozdormu scoprì inoltre che, in uno dei possibile futuri, lui sarebbe diventato Murozond, il leader dello stormo infinito[273]. Durante la battaglia contro Chromatus, Nozdormu esortò gli altri tre Aspetti a unire veramente le forze, riuscendo a distruggerlo[276]. Più avanti accompagnò degli avventurieri nella linea temporale dell'Ora del Crepuscolo, dove essi sconfissero il suo alter ego Murozond[277]. Dopo la sconfitta di Alamorte, anche Nozdormu, come gli altri Aspetti, divenne un semplice mortale[14], per quanto potente.

Orgrim Martelfato

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Orgrim Martelfato (Orgrim Doomhammer) è stato il secondo capoguerra dell'Orda degliorchi. Introdotto nel primo capitolo della serie,Warcraft I, è presente anche inWarcraft II: Tides of Darkness (in entrambi i casi non come unità di gioco) ed è un personaggio di vari romanzi, fra cuiLord of the Clans,L'ascesa dell'Orda,La discesa delle tenebre eArthas - L'ascesa del Re dei Lich. Appare inoltre nel filmWarcraft - L'inizio, dove è interpretato daRob Kazinsky attraverso lamotion capture.

Orgrim era figlio di Telkar del clan Roccianera. Da ragazzo, lui eDurotan, futuro capo del clan Lupi Bianchi, vennero aggrediti da unogre nellaforesta di Terokk e salvati da un gruppo didraenei, che li portarono al sicuro nella città di Telmar dove incontrarono il profetaVelen. Dopo la morte di suo padre, Orgrim eredito il suomartello da guerra, "Martelfato", e divenne il secondo in comando diManonera, l'allora capoguerra dell'Orda. Anche se Orgrim era personalmente contrario alla guerra contro i draenei, seguì comunque gli ordini di Manonera, e cedette anche alla sete di sangue che lo stregone Gul'dan aveva fatto spargere. Tuttavia, come anche Durotan, cominciò a chiedersi se gli orchi non fossero stati corrotti, e fu uno dei pochi a non bere il sangue diMannoroth, accampando come scusa di non essere degno di bere dalla stessa fonte del capoguerra e dei capiclan. Anche se Manonera credette alla scusa, Gul'dan non lo fece, rimanendo sempre sospettoso delle azioni di Orgrim da quel momento in avanti.

Orgrim, con tutto il clan Roccianera, venne inviato ad invadereAzeroth durante laPrima Guerra, ma aveva capito che Manonera era solo un fantoccio nelle mani delConcilio dell'Ombra, ed era stato avvertito da Durotan che il Concilio stesso era al soldo dellaLegione Infuocata. Così, quando Gul'dan cadde in coma a conflitto inoltrato, Orgrim approfittò dell'occasione e uccise Manonera e gran parte dei membri del Concilio (eccetto Gul'dan), diventando così il capoguerra dell'Orda. Durante laSeconda Guerra, Orgrim guidò le armate orchesche dentro le terre diKhaz Modan, accolse nell'Orda igoblin del Cartello Spargifumo e itroll di Zul'Aman[278], strinse un patto anche con Aiden Perenolde[279], sovrano della nazioneumana diAlterac e, grazie allo stregone Zuluhed, ottenne anche il controllo sullo stormo deidraghi rossi, imprigionandone la reginaAlexstrasza. Sotto il suo comando, l'Orda si fece strada fino a nord, devastandoLordaeron eQuel'Thalas, sbaragliò la flotta diKul Tiras e saccheggiòDalaran. Tuttavia, mentre Orgrim e le sue armate lanciavano un massiccio attacco sulla Capitale di Lordaeron, alcuni clan guidati da Gul'dan eCho'gall disertarono per recarsi sulleIsole Disperse; Orgrim li fece inseguire e sterminare, ma a causa della defezione l'Orda venne respinta fino aiBastioni di Roccianera[280]. Qui, Orgrim uccise il comandante delle forze dell'Alleanza,Anduin Lothar, ma il suo successore,Turalyon, riuscì a capovolgere nuovamente le sorti della battaglia e a catturare Orgrim, ricacciando poi l'Orda fino alPortale Oscuro[280].

Orgrim venne tenuto prigioniero per un po' di tempo al palazzo dire Terenas di Lordaeron, ma riuscì ad evadere e cominciò a vivere come eremita fino a che non venne rintracciato daDrek'Thar, sciamano del clan dei Lupi Bianchi. Giunto presso i Lupi Bianchi scoprì cheThrall, il figlio di Durotan, era vivo, e che voleva liberare gli orchi prigionieri. Orgrim lo seguì in questa impresa, liberando un campo di prigionia dopo l'altro, fino a che non morì durante l'assedio di un campo negliAltopiani d'Arathi, luogo denominato da allora "Requie del Martello". Prima di morire, Orgrim nominò Thrall nuovo capoguerra dell'Orda, e gli cedette il Martelfato e la sua armatura. Più avanti, Thrall chiamòOrgrimmar la nuova capitale dell'Orda, in suo onore.

Ragnaros

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Ragnaros, assieme a Neptulon, Al'akir e Therazane, è uno dei quattro signori elementali che imperversavano su Azeroth durante il regno degliDei Antichi. Signore elementale del fuoco che come gli altri, venne relegato nel Piano Elementale daiTitani quando essi sconfissero gli Dei Antichi. Millenni dopo venne evocato dainani del clan Ferroscuro, che speravano, risvengliadolo, di ottenere la vittoria nellaGuerra dei Tre Martelli; invece, Ragnaros si liberò con un'esplosione terrificante che devastò leMontagne Crestarossa e schiavizzò i Dark Iron, creando il suo regno nelle profondità delMassiccio Roccianera.

Venne sconfitto da avventurieri (inWorld of Warcraft) e relegato nuovamente nel Piano Elementale; da lì, dopo ilCataclisma, lanciò un attacco sulMonte Hyjal con l'aiuto delMartello del Crepuscolo, venendo però nuovamente sconfitto e distrutto definitivamente dalle forze delCircolo Cenariano e dai campioni dell'Orda e dell'Alleanza.

Ragnaros è stato introdotto inWorld of Warcraft e appare come personaggio giocabile inHeroes of the Storm, oltre che in alcuni fumetti della serieWarcraft.

Re dei Lich

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Lo stesso argomento in dettaglio:Re dei Lich.

Rexxar

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Rexxar è un mezzoorco-mezzoogre facente parte del clanMok'Nathal; seguì l'Orda in battaglia durante laPrima e laSeconda Guerra ma, deluso dalla bassezza in cui era caduta, l'abbandonò dopo la sua sconfitta.

Giunto aKalimdor, aiutòThrall nella fondazione diOrgrimmar; quando le forze dell'ammiraglioDaelin Marefiero attaccarono le terre della Nuova Orda, Rexxar guidò varie missioni di contrattacco e di ricerca degli alleati, scontrandosi infine con l'ammiraglio stesso aTheramore, uccidendolo in combattimento.

Essendo un "signore delle bestie", Rexxar ha numerosi compagni animali, fra i quali spicca soprattutto l'orsa Misha.

Rhonin

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Rhonin è un potente mago umano, che ha ricoperto la carica di capo delKirin Tor. Viene spesso chiamatoRedhair ("capelli rossi") per via del colore dei suoi capelli, ma è solo un soprannome[281][282][283]; inLa notte del drago viene anche chiamatoRhonin Draig'cyfaill, che è un titolo nella lingua dei draghi e significaCuore di Drago[284].

All'inizio Rhonin era un promettente mago del Kirin Tor, la cui carriera venne però stroncata in una disastrosa missione in cui usò sconsideratamente la magia, uccidendo tutti i suoi compagni. Durante una successiva missione aKhaz Modan, accompagnato daVereesa Ventolesto,Falstad Granmartello eKrasus, riuscì a distruggere l'Anima dei Demoni e a liberare la regina dei draghiAlexstrasza, da tempo imprigionata dagliorchi a Grim Batol.

In seguito a questa missione si sposò con Vereesa, da cui ebbe due figli, i gemelli Giramar e Galadin; nel periodo in cui Vereesa doveva partorire, Rhonin, Krasus e il veterano orco Broxigar vennero risucchiati indietro nel tempo, finendo per partecipare allaGuerra degli Antichi. Ritornato, venne eletto capo del Kirin Tor diDalaran, in fase di ricostruzione dopo essere stata distrutta nellaTerza Guerra e mantenendo la posizione per diversi anni; sotto la sua guida, la città tornò alla ribalta e si spostò nei cieli dellaForesta di Cristallo, aNordania durante la guerra contro l'Aspetto della MagiaMalygos e contro ilRe dei Lich. Durante la rinnovata guerra fraAlleanza eOrda si trovava aTheramore quandoGarrosh diede l'ordine di scangiare la gigantesca bomba al mana sulla città; in quell'occasione, Rhonin sacrificò la propria vita per salvare quella diJaina Marefiero, che gli succedette come capo del Kirin Tor.

Shandris Piumaluna

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Shandris Piumaluna (Shandris Feathermoon) è un'elfa della notte, l'attuale generale delle Sentinelle; dirige inoltre una rete dispie. Ha un'abilità portentosa con l'arco, comparabile soltanto a quella diSylvanas Ventolesto eDama Vashj.

Shandris abitava nel villaggio di Ara-Hinam all'inizio dellaGuerra degli Antichi. La sua intera famiglia venne uccisa durante l'attacco deidemoni, e lei fu una dei pochi superstiti che riuscirono a fuggire a sud e a riunirsi alla resistenza elfica guidata da Kur'talos Crinocorvo. Venne trovata, solitaria fra i rifugiati, daTyrande Soffiabrezza, che la prese con sé, e che divenne ben presto la sua eroina. Da Tyrande imparò le arti curative della Sorellanza diElune, ma la sacerdotessa le proibì di prendere parte alle battaglie, cosa che Shandris desiderava ardentemente fare; Shandris, già molto esperta con l'arco, le disobbedì più volte. Seguendo di nascosto Tyrande durante il caos causato dal tradimento diNeltharion appena perpetrato, la trovò priva di sensi e alla mercé di lordXavius e dei suoisatiri, conMalfurion Grantempesta che cercava di intervenire. Scoccò diverse frecce a Xavius, dando a Malfurion il tempo di sistemarlo, e uccise molti altri satiri, ma ne lei né Malfurion riuscirono ad impedire il rapimento di Tyrande. Nella tempesta causata immediatamente dopo dalla rabbia di Malfurion, Shandris venne salvata in extremis da unafrana daldragoKorialstrasz. Shandris rimase al centro delle battaglie fino alla fine della guerra, sopravvivendo alla successiva Frattura e intrecciando una relazione conJarod Cantombroso.

Rimase a fianco di Tyrande durante la Lunga Veglia, divenendo il capo di un gruppo d'élite di Sentinelle chiamate "Shadowleaf". Lei e le sue Sentinelle, diecimila anni dopo la Guerra degli Antichi furono le prime ad accorgersi della presenza degliorchi che abbattevano gli alberi nella foresta diValtetra, partendo subito all'attacco. Quando gli orchi riuscirono ad uccidereCenarius, Shandris e le Sentinelle si ritirarono, correndo ad avvertire Tyrande del pericolo, e poi furono costrette a respingere un attacco dinon morti delFlagello al loro accampamento. Quando Tyrande andò in missione per risvegliare i druidi per la guerra imminente, lasciò Shandris ad occuparsi della difesa delMonte Hyjal e dell'Albero del MondoNordrassil; quando iniziò labattaglia del Monte Hyjal, Shandris rimase sempre in prima linea.

Dopo la guerra, Shandris fece ritorno aFeralas, nella Roccaforte di Piumaluna sull'Isola di Sardor, quartier generale delle Sentinelle, dove può essere trovata inWorld of Warcraft. Quando Tyrande, durante gli eventi del romanzoGrantempesta diRichard A. Knaak, si avventura nelSogno di Smeraldo alla ricerca di Malfurion, lascia Shandris a dirigereDarnassus. In quello stesso periodo presenzia agli incontri traFandral Elmocervo e altri druidi per risanareTeldrassil, e quandoHamuul Totem Runico comprende che Elmocervo è impazzito, lui, Shandris e il druido Naralex vengono colpiti magicamente da Elmocervo, che impedisce loro di rivelarlo: l'arrivo di Malfurion subito dopo risolve la situazione.Con l'Isola di Sardor pesantemente danneggiata dalCataclisma occorso in seguito, Shandris ha fatto ricostruire la fortezza sulla terraferma.

Sylvanas Ventolesto

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sylvanas Ventolesto.

Terenas Menethil II

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Terenas Menethil II è stato l'ultimo re del regno diLordaeron[285]. Introdotto nel videogiocoWarcraft II: Tides of Darkness, appare inWarcraft III: Reign of Chaos eWorld of Warcraft: Wrath of the Lich King, e ha anche un ruolo importante nei romanziDay of the Dragon diRichard A. Knaak,La discesa delle tenebre diAaron Rosenberg eOltre il Portale Oscuro eArthas - L'ascesa del Re dei Lich diChristie Golden.

Re benvoluto, a sua moglie Lianne ebbe due figli, Calia eArthas. Alla fine dellaPrima Guerra, Terenas accolse i rifugiati di Roccavento, distrutta dall'Orda. Convinto daAnduin Lothar del pericolo che gliorchi rappresentavano per il suo regno e quelli circostanti, Terenas convocò i sovrani dei regni circostanti e li convinse a formare l'Alleanza, per far fronte comune contro il nemico[286][175][287]. Divenne inoltre una figura paterna per il principe di RoccaventoVarian Wrynn[288]. Durante laSeconda Guerra le armate orchesche arrivarono anche ad assediare la Capitale di Lordaeron; in quell'occasione Terenas fece evacuare tutti gli abitanti della zona circostante la città ospitandoli al suo interno, barricati dietro le mura[289], e diresse personalmente la difesa dall'assedio[289]. Dopo la vittoria dell'Alleaza, il capoguerra dell'OrdaOrgrim Martelfato venne imprigionato nelle segrete di Lordaeron[175][290].

A vent'anni dalla fine della Seconda Guerra, nel nord del regno cominciò a svilupparsi una strana epidemia[288] (che si sarebbe poi rivelata essere la piaga dellanon morte diffusa dal Culto dei Dannati diKel'Thuzad). Terenas rifiutò di mettere inquarantena le terre colpite, sostenendo che la gente di Lordaeron aveva già sofferto abbastanza senza che arrivasse a sentirsi prigioniera in casa propria; un profeta misterioso (cioèMedivh sotto mentite spoglie) invitò Terenas e gli altri a portare in salvo la loro gente al di là del mare, nelle terre diKalimdor, perché la fine era vicina[288], ma Terenas non gli prestò ascolto e lo scacciò[288]. Dato però che l'epidemia nel nord non accennava a fermarsi, Terenas inviò suo figlio Arthas ad investigare, accompagnato dall'incantatriceJaina Marefiero e dal paladinoUther[287][288][291]. Quando Uther tornò a riferire del comportamento allarmante di Arthas e del suo viaggio aNordania, Terenas ordinò al figlio di rientrare immediatamente dalla sua missione[287]; egli fece ritorno a Lordaeron solo tempo dopo, accolto come un eroe, mentre all'insaputa di tutti era divenuto un servitore delRe dei Lich[288], e uccise suo padre con la spadaGelidanima[287][288], per poi scatenare ilFlagello dei non morti sul regno[288]. Il regno di Terenas su Lordaeron era durato cinquant'anni[292], e la sua tragica fine diede il via allaTerza Guerra.

Il corpo di Terenas venne in qualche maniera recuperato dalla sala del trono ecremato, e le sue ceneri deposte in un'urna speciale, custodita dai paladini dellaMano d'Argento; essa venne trafugata da Arthas -che uccise Uther per appropriarsene- per contenere al suo interno i resti di Kel'Thuzad[293]. Arthas, che inizialmente non sapeva che l'urna conteneva i resti di Terenas[293], gettò le ceneri di suo padre che vennero disperse dal vento. Il suo spirito, intrappolato all'interno di Gelidanima, aiuta i giocatori a sconfiggere ilRe dei Lich inWrath of the Lich King.

Teron Malacarne

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Teron Malacarne è stato il primo Cavaliere della morte dellastoria diWarcraft.

In vita, Teron (nome completo: Teron'gor) era uno stregoneorco delConcilio dell'Ombra, l'organo guidato da Gul'dan che governava l'Orda da dietro le quinte; come gran parte degli altri stregoni del Concilio, egli venne ucciso su ordine diOrgrim Martelfato successivamente allaPrima Guerra.

Gli spiriti degli stregoni morti vennero recuperati da Gul'dan e infusi nel cadavere di un cavaliereumano: il primo ad essere resuscitato in tale modo fu Teron Malacarne[294]. Lui e gli altri cavalieri della morte giurarono fedeltà a Martelfato[294], e combatterono per tutta la durata dellaSeconda Guerra anche dopo il tradimento di Gul'dan[295]. In seguito alla sconfitta di Martelfato, Malacarne guidò i restanti cavalieri della morte di nuovo aDraenor, dove si misero al servizio diNer'zhul, per conto del quale tornarono ad Azeroth per recuperare ilLibro di Medivh e l'Occhio di Dalaran. Giunto sulle tracce del libro aRoccavento, Malacarne scoprì che il libro era stato rubato da agenti diAlterac[296]. Ottenuto il supporto diAlamorte, con in cambio la promessa di poter raggiungere Draenor per mettere al sicuro le sue uova, Teron viaggiò ad Alterac dove ottenne il libro da Aiden Perenolde[297]. Il secondo artefatto venne recuperato aDalaran, dove Malacarne si scontrò conAntonidas,Kael'thas Solealto,Krasus e Sathera, che non riuscirono però a fermarlo; Sathera perì nello scontro[298]. Ritornato a Draenor, aiutò Ner'zhul nell'apertura dei portali, e cadde in combattimento controTuralyon mentre la loro energia devastava il pianeta[299].

il suo spirito rimase intrappolato nellaValle di Torvaluna, e può essere incontrato dai giocatori inThe Burning Crusade; si presenta inizialmente come uno spirito che conosce la storia di Teron Malacarne, invitando i giocatori a svolgere dei compiti per lui, dopodiché prende possesso del loro corpo, per sconfiggere il suo guardiano Karsius. Morto Karsius, Teron libera il giocatore e fugge verso il Tempio Nero, dove può essere sconfitto dai giocatori successivamente.

Thrall

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Lo stesso argomento in dettaglio:Thrall.

Tichondrius

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Tichondrius era il leader deinathrezim dellaLegione Infuocata, e aveva il compito di sorvegliare la creazione del Flagello aLordaeron[300]. Fu tra i coordinatori dello spargimento delgrano infetto dalla piaga della non morte nel continente[300], e diresse poi anche le azioni del neo-cavaliere della morteArthas Menethil fra cui l'uccisione diUther l'Araldo della Luce e la distruzione diQuel'Thalas eDalaran. Guidò le forze della Legione aKalimdor in vista dellabattaglia del Monte Hyjal, e corruppe la foresta diVilbosco utilizzando ilTeschio di Gul'dan. Su indicazione di Arthas,Illidan Grantempesta consumò il potere del Teschio, uccidendo poi Tichondrius. Alla morte, la leadership dei nathrezim passò a suo fratello Anetheron.

Tirion Fordring

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Tirion Fordring è uno dei membri originali dellaMano d'Argento, poi leader dellaCrociata Argentea e portatore della spadaBrandicenere. Introdotto nel romanzoOf Blood and Honor diChris Metzen, è un personaggio importante anche neLa discesa delle tenebre di Aaron Rosenberg eArthas - L'ascesa del Re dei Lich diChristie Golden, nonché nel mangaAshbringer. Nei videogiochi è apparso per la prima volta inWorld of Warcraft con un ruolo secondario, per poi diventare un personaggio di primo piano a partire dall'espansioneWrath of the Lich King.

Tirion fu uno dei cinque primi paladini, scelto dall'arcivescovo Alonsus Faol per formare la Mano d'Argento, assieme conUther,Turalyon, Saidan Dathrohan e Gavinrad, e combatté valorosamente durante laSeconda Guerra; dopo il conflitto, si trovò a dare aiuto all'orco Eitrigg, il quale gli aveva salvato la vita, e per questo fu bandito dalla Mano d'Argento e condusse una vita di eremita nelleTerre Infette; suo figlio Taelan entrò nei ranghi della fanatica e corrottaCrociata Scarlatta; Tirion tentò invano di salvarlo, e Taelan venne infine ucciso da un alto prelato della Crociata. In seguito a ciò, Tirion decise di rifondare l'ordine della Mano d'Argento.

Dopo la nascita dei Cavalieri della Spada d'Ebano, cavalieri della morte ostili alRe dei Lich, Tirion fece unire la Mano d'argento con l'Alba d'Argento, dando vita allaCrociata Argentea, un'armata composta da chiunque volesse lottare per il bene del mondo diAzeroth, e partì con essa alla volta diNordania, iniziando l'offensiva contro ilFlagello. Aiutato da avventurieri, Tirion raggiunse infine il Trono Ghiacciato dove fronteggiò il Re dei Lich; al termine di un aspro combattimento, il paladino riuscì, con Brandicenere, a distruggere la spadaGelidanima, portando alla sconfitta diArthas.

Titani

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I Titani sono creature enormi e semidivine che vagano per laGrande Oscurità portando ordine e cercando loro simili da risvegliare; gli spiriti dei Titani, detti "anime del mondo", si sviluppano all'interno di alcuni pianeti, fra cuiAzeroth[301]. Alcuni Titani si riunirono anticamente in un gruppo detto "Pantheon", composto dai seguenti membri[301]:

  • Aman'thul: il primo Titano a risvegliarsi, capo del Pantheon
  • Sargeras: il Difensore
  • Aggramar: luogotenente di Sargeras
  • Eonar: la "Vincolavita"
  • Khaz'goroth: plasmatore e forgiatore di mondi
  • Norgannon: custode della magia e della conoscenza astrale
  • Golganneth: signore dei cieli e degli oceani

Così riunito, il Pantheon viaggiava per il cosmo alla ricerca di nuovi mondi e combattendo idemoni nati dallaDistorsione Fatua e i Signori del Vuoto con i loroDei Antichi; quando Sargeras propose di eliminare la vita dall'universo per sconfiggere questi nemici, gli altri Titani rimasero inorriditi e rifiutarono l'idea, così egli abbandonò il Pantheon. Gli altri Titani proseguirono nella loro missione, giungendo infine ad Azeroth, che si trovava sotto il controllo degli Dei Antichi: per estirpare gli Dei Antichi, i Titani crearono dei costrutti che combattessero in loro vece sul pianeta; a capo di questi costrutti vennero posti nove "Custodi" infusi di parte del potere dei Titani stessi: Archaedas, Freya, Hodir, Loken, Mimiron, Odyn, Ra, Thorim e Tyr[117].

Le forze degli Dei Antichi vennero sbaragliate, e Aman'thul in persona sradicòY'Shaarj, uccidendolo ma danneggiando Azeroth nel processo; per evitare di causare altre ferite al pianeta, gli altri Dei Antichi vennero soltanto imprigionati nelle profondità della terra[117]. Lasciati i Custodi in carica di governare il pianeta, i Titani tornarono alla loro missione[117]. Nel frattempo Sargeras aveva fondato laLegione Infuocata, e con essa aveva cominciato a mettere a ferro e fuoco l'universo; quando lo scoprirono gli altri Titani tentarono di fermarlo, ma l'ex campione del Pantheon riuscì ad ucciderli tutti; parte del loro spirito andò a riversarsi nei Custodi che avevano creato su Azeroth[302]. Le anime dei membri del Pantheon (con l'eccezione di quella di Eonar) vennero recuperate da Sargeras nel tentativo di sfruttarne il potere; durante la guerra contro la Legione da parte degli abitanti di Azeroth, le anime dei Titani vennero liberate e i Titani stessi vennero riportati in vita.

Sargeras

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Sargeras, detto il Titano oscuro, è il signore dellaLegione Infuocata. In origine, Sargeras era il difensore del Pantheon dei Titani: in questo ruolo combatteva i nemici del Pantheon nellaGrande Oscurità, e creò il mondo-prigione di Mardum nel quale rinchiudere idemoni che provenivano dallaDistorsione Fatua[301]. Durante il suo vagare per il cosmo, Sageras scoprì l'esistenza dei Signori del Vuoto, e giunse infine a trovare un'anima del mondo già corrotta dai loroDei Antichi, che qualora si fosse risvegliata avrebbe avuto un potere immenso. Terrorizzato, Sargeras spaccò in due il pianeta, uccidendo sia gli Dei Antichi, sia l'anima del mondo: temendo che potessero esservi già altre anime del mondo corrotte, concluse che l'unica soluzione fosse quella di distruggere ogni singolo mondo della Grande Oscurità, poiché anche un universo sterile sarebbe stato meglio di uno dominato dal Vuoto. Il resto del Pantheon rimase sconvolto da ciò che aveva fatto -non aveva neppure considerato la possibilità di purificare l'anima del mondo corrotta-, e più ancora da ciò che proponeva di fare. Capendo che gli altri Titani non l'avrebbero mai ascoltato, Sargeras lasciò per sempre il Pantheon[301]. Convinto che l'unica maniera per salvare l'universo dai Signori del Vuoto fosse quello di purificarlo col fuoco ed eliminare ogni traccia di vita, diede inizio alla cosiddetta Crociata Ardente: per fare questo, liberò i demoni che aveva rinchiuso a Mardum e li riunì in un'unica armata, laLegione Infuocata, cominciando ad invadere con essa i pianeti e a sterminarne gli abitanti. Quando gli altri Titani lo scoprirono tentarono di fargli cambiare idea raccontandogli delle loro speranze per Azeroth, ma invano: il loro ex-fratello li attaccò e riuscì ad ucciderli tutti e, conducendo poi la Legione alla ricerca di Azeroth, consumando nel frattempo altri mondi e civiltà[302]. Uno dei mondi a cadere sotto il dominio della Legione fu quello di Argus, patria deglieredar: due dei tre leader di quel popolo,Archimonde eKil'jaeden, vennero corrotti da Sargeras insieme alla loro gente e inglobati nella Legione[302].

Sargeras riuscì finalmente a localizzare Azeroth grazie all'uso smodato della magia arcana da parte deglielfi della notte e, corrompendo la loro regina,Azshara, riuscì a far aprire un portale tramite il quale la Legione si riversò su Azeroth, per preparare la sua venuta, dando il via allaGuerra degli Antichi; la resistenza riuscì però a sconfiggere le armate demoniache e a chiudere il portale prima dell'arrivo di Sargeras[303]. Il suo tentativo successivo, messo in atto circa novemila anni dopo, più subdolo: attirò con uno stratagemma laGuardiana di TirisfalAegwynn aNordania, e si palesò a lei tramite un avatar: Aegwynn, affiancata da diversidraghi, e Sargeras lottarono, e la maga riuscì a distruggere l'avatar, che venne sepolto nell'ex tempio diElune di Suramar, sulleIsole Disperse. Questo esito era proprio quello previsto da Sargeras: distrutto l'avatar, una parte del suo spirito penetrò dentro Aegwynn, trasferendosi poi nel corpo del figlio che ella avrebbe concepito,Medivh[304]. Posseduto da Sargeras, Medivh fece in modo di far giungere l'Orda degliorchi, che era sotto il controllo della Legione Infuocata, ad Azeroth[305], ma infine Medivh venne ucciso, e l'Orda liberata dal giogo della Legione.

Il terzo tentativo di Sargeras, diversi anni dopo, fu nuovamente diretto: la Legione invase nuovamente Azeroth. Anche stavolta gli abitanti del pianeta riuscirono a respingere i demoni, e riportarono anche in vita i Titani del Pantheon, che quindi imprigionarono Sargeras; prima di venire relegato per sempre nella sua prigione, Sargeras riuscì a piantare la sua gigantesca spada in Azeroth, nella regione diSilitus.

Turalyon

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Turalyon è un paladinoumano che combatté per le forze dell'Alleanza durante la Seconda Guerra.Inizialmente un giovane sacerdote, Turalyon fu scelto dall'arcivescovo Alonsus Faol per formare l'ordine dellaMano d'Argento, assieme aTirion Fordring,Uther e altri[306]. Venne scelto daAnduin Lothar come luogotenente[307] per assisterlo nel conflitto, e strinse amicizia col magoKhadgar. Durante la guerra iniziò anche una relazione con la rangeralta elfaAlleria Ventolesto. Combatté assieme a Lothar nelleAlture di Colletorto, dopodiché venne inviato assieme a Khadgar, Alleria e una parte delle forze dell'Alleanza a difendereQuel'Thalas, arrivando però dopo l'Orda, quando iBoschi di Cantoeterno già stavano bruciando[308]. Scacciata l'Orda da Quel'Thalas e col pieno supporto degli elfi, Turalyon guidò le armate verso la Capitale di Lordaeron[309], respingendo le forze diOrgrim Martelfato che la stavano assediando. Da lì, l'esercito dell'Alleanza ricacciò l'Orda sempre più a sud. Durante la battaglia ai Bastioni di Roccianera Lothar venne ucciso da Martelfato e Turalyon, preso il comando delle truppe, impartì una pesante sconfitta agli orchi[310], inseguendoli poi in direzione delleTerre Devastate dove Khadgar distrusse ilPortale Oscuro[311].

Non molti anni dopo, Turalyon venne scelto da reTerenas Menethil II per guidare una spedizione attraverso il ricostruito Portale Oscuro, per scongiurare nuovamente la minaccia dell'Orda, assieme ad Alleria, Khadgar,Kurdran Granmartello e Danath Cacciatroll. Quando, a causa diNer'zhul, il pianeta diDraenor cominciò a distruggersi, Turalyon e gli altri decisero di restare lì per chiudere il Portale Oscuro ed impedire che anche Azeroth potesse essere coinvolto dal cataclisma. Sebbene presunti morti ad Azeroth, gli eroi sopravvissero entrando in un altro dei portali aperti da Ner'zhul, per poi fare ritorno su Draenor dopo la sua trasformazione nelle Terre Esterne. A differenza di Khadgar, Kurdran e Danath che appaiano tutti nella seconda espansione diWorld of Warcraft,The Burning Crusade, non c'è alcuna traccia di Turalyon e Alleria, e nemmeno gli altri membri della spedizione sanno dove siano[312]. Da essa Turalyon ebbe un figlio, Arator, che attualmente si trova nelle Terre Esterne in cerca dei genitori.

Tyrande Soffiabrezza

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Lo stesso argomento in dettaglio:Tyrande Soffiabrezza.

Uther

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Uther, detto l'Araldo della Luce o il Portatore di Luce[313] (the Lightbringer) era il capo dei paladini dellaMano d'Argento. Introdotto inWarcraft II: Tides of Darkness, appare anche inWarcraft III: Reign of Chaos e, in una manciata di missioni, nel corso diWorld of Warcraft e delle sue espansioni; compare in vari romanzi della serie, fra cuiLa discesa delle tenebre eArthas: L'ascesa del Re dei Lich, ed è un personaggio giocabile inHeroes of the Storm. La sua voce italiana è data daSilvano Piccardi inWarcraft III e daGianni Gaude inHearthstone: Heroes of Warcraft[314].

Uther era un cavaliere ed un apprendista chierico dell'arcivescovo Alonsus Faol durante laPrima Guerra[315][316][317]: egli fu il primo paladino della storia di Azeroth, e venne messo da Faol alla guida della neonataMano d'Argento all'inizio dellaSeconda Guerra, durante la quale combatté[317]. Il titolo di Araldo della Luce gli fu attribuito daTuralyon dopo la battaglia dei Bastioni di Roccianera[317][318]. Dopo la fine del conflitto, reTerenas Menethil II gli affidò l'istruzione e l'addestramento a paladino di suo figlioArthas, e i due divennero ottimi amici; nello stesso periodo, Uther presiedette anche la cerimonia con la qualeTirion Fordring venne escluso dalla Mano d'Argento[317].

Quando cominciarono le avvisaglie dellaTerza Guerra, Uther e Arthas difesero la cittadina di Strahnbrad dagliorchi del clan Roccianera[317]. Successivamente, Uther accorse in aiuto di Arthas e diJaina Marefiero che erano assiediati dainon morti a Valsalda[317]. Da qui, i tre guidarono le loro forze a Stratholme, dove Arthas sperava di fronteggiare ilsignore del terroreMal'Ganis; una volta arrivati, scoprirono che tutta la città era stata infettata dalla piaga della non morte, e che tutti gli abitanti si sarebbero presto mutati in non morti[317]. Arthas allora ordinò che la città venisse ripulita ma Uther, sconvolto anche solo dall'idea di un gesto simile, rifiutò di farlo e Arthas, furioso, lo accusò di tradimento e lo sollevò dal suo incarico di capo della Mano d'Argento (cosa che comunque non aveva il potere di fare)[317].

Non molto tempo dopo Arthas, corrotto e ora al servizio delFlagello, invase Lordaeron con un'armata di non morti, attaccando la capitale e uccidendo suo padre, re Terenas[317]. Uther s'incaricò di sorvegliare l'urna con le ceneri del sovrano ad Andorhal; qui venne raggiunto da Arthas, che voleva impossessarsi dell'urna, in cui doveva riporre i resti mortali del negromanteKel'Thuzad: Uther fronteggiò Arthas, ma dopo una dura battaglia fu sconfitto e ucciso[317].

Il suo corpo di Uther fu recuperato e sepolto in un grande mausoleo, situato nelleTerre Infette Occidentali. Il suo spirito, intrappolato nella spadaGelidanima, appare diverse volte inWorld of Warcraft: è lui ad esempio ad avvertire che, senza ilRe dei Lich a controllarlo, il Flagello distruggerebbe Azeroth.

Varian Wrynn

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Cosplay di Varian Wrynn all'MCM London Comic Con 2013

Varian Wrynn era il re diRoccavento e leader dell'Alleanza. Introdotto con un ruolo marginale inWorld of Warcraft, acquista un ruolo di primo piano a partire daWrath of the Lich King fino alla morte all'inizio diLegion; la sua storia è stata considerevolmente ampliata anche nel materiale letterario della serie, apparendo con ruoli rilevanti anche in numerosi fumetti e romanzi (in particolareWorld of Warcraft,La distruzione - Preludio al Cataclisma,Cuore di lupo eCrimini di guerra, di cui è protagonista o comprimario). Il personaggio appare brevemente, in una versione bambina, nel filmWarcraft - L'inizio.

Varian è figlio di Llane Wrynn, re di Roccavento, e della regina Taria; in seguito alla morte di Llane e alla caduta di Roccavento durante laPrima Guerra, Varian ripara aLordaeron con i superstiti. Roccavento viene riconquistata durante laSeconda Guerra e successivamente ricostruita e Varian, a diciotto anni, viene ufficialmente incoronato re, sposandosi poi con una nobildonna di nome Tiffin Ellerian. Dalla loro unione nasce un figlio,Anduin Wrynn, ma la donna muore tragicamente durante una rivolta.

Varimathras

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Assieme ai fratelli Detheroc e Balnazzar, Varimathras era uno deinathrezim incaricati di sorvegliare il Flagello a Lordaeron. Dopo il tradimento dello stesso e la partenza di Arthas per Nordania, Varimathras e i suoi fratelli presero il controllo delleRadure di Tirisfal, solo per essere attaccati poco dopo daiReietti diSylvanas Ventolesto. Sconfitto e sottomesso, Varimathras fu costretto a giurare fedeltà a Sylvanas, e causò la finta morte di suo fratello Balnazzar. Sylvanas lo pose poi a capo degli inseguitori della morte, la gilda degli assassini diSepulcra. Varimathras pianificò la sua vendetta contro Sylvanas fino agli eventi successivi l'uscita diWrath of the Lich King dove, assieme al Gran Speziale Putress, tradì Sylvanas prendendo il controllo di Sepulcra[319]. Il nathrezim, Putress e le loro forze vennero sconfitti durante labattaglia per Sepulcra[320], che segnò una definitiva rottura dei rapporti fraOrda eAlleanza.

Varok Faucisaure

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Varok Faucisaure è un veterano di guerra dell'Orda; nato aDraenor, fu uno dei primiorchi a bere il sangue diMannoroth, rimanendo schiavo dellaLegione Infuocata; prese quindi parte ai massacro deiDraenei e, successivamente, a tutte e tre le guerre che si combatterono sul mondo diAzeroth. QuandoThrall unì i clan sotto la sua egida per formare la Nuova Orda, Varok si unì a lui senza esitazione, ansioso di riparare ai torti commessi in passato; venne posto al comando delle forze combinate dell'Orda e dell'Alleanza aSilitus per contrastare le orde deiqiraji durante laSeconda Guerra delle Sabbie Mutevoli.

Dopo l'attacco delRe dei Lich alle capitali diAzeroth, venne inviato con le forze dell'Orda aNordania, per affiancare e consigliareGarrosh Malogrido; qui, durante la guerra alFlagello, il figlio di Varok, Dranosh, venne ucciso dal Re dei Lich, la sua anima imprigionata dentroGelidanima e il suo corpo rianimato come cavaliere della morte.

Velen

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Ilprofeta Velen è il capo deidraenei, ed uno dei leader dell'Alleanza. Introdotto inWorld of Warcraft: The Burning Crusade, compare poi in tutte le espansioni successive del videogioco. Ricopre un ruolo rilevante anche in vari romanzi della serie, comeL'ascesa dell'Orda diChristie Golden eCuore di lupo diRichard A. Knaak, oltre ad apparire in fumetti, storie brevi e altro materiale.

In un periodo precedente di almeno 25.000 anni gli eventi diWorld of Warcraft, Velen, assieme aKil'jaeden eArchimonde, governava saggiamente la razza deglieredar sul pianeta Argus[321][322]. Il Titano OscuroSargeras, volendo corrompere gli eredar e incorporarli nellaLegione Infuocata, si presentò loro come una divinità benevola, e Kil'jaeden e Archimonde accettarono prontamente le sue offerte. Velen rimase sospettoso e, dopo aver appreso la verita su Sargeras in una visione, raccolse quanti più seguaci possibile e li portò via da Argus: la loro fuga venne resa possibile dainaaru, accorsi in loro aiuto con unanave dimensionale[321][322][323]. Da quel momento, Velen ribattezzò i suoi seguaci "draenei", che significa "esiliati"; Kil'jaeden, considerandoli traditori, giurò che non avrebbe avuto pace fino a che non fosse riuscito a sterminarli tutti e così, per millenni a venire, Velen e i draenei continuarono a spostarsi di mondo in mondo per sfuggire ai loro ex-fratelli[322][324].

Giunti sull'ennesimo pianeta, che chiamarono Draenor, i draenei ricominciarono a costruire la loro civiltà[322][324] e ad entrare in contatto con le razze native (fra cui gliorchi, che avevano preso ad adorare la loro nave dimensionale, Oshu'gun, scambiandola per una "montagna sacra"). La situazione rimase stabile fino a che Kil'jaeden non li scovò nuovamente: egli riuscì a manipolare gli orchi fino a trasformarli in mostri assetati di sangue e a riunirli nell'Orda, scagliandoli poi all'attacco dei draenei[138][322][325]. Le città draenee caddero una dopo l'altra fino a che non rimase soloShattrath[325]. Poiché gli orchi -e Kil'jaeden che li controllava- non si sarebbero fermati fino a che non avessero sterminato completamente i draenei, era necessario che si illudessero di averlo fatto: un buon numero di draenei volontari, compresi donne e bambini, rimase quindi nella città, in attesa della morte, così da far pensare agli orchi di aver massacrato tutti i draenei, mentre gli altri (incluso Velen, che doveva restare in vita per guidare i superstiti) si nascosero nellePaludi di Zangar[325][326]. Essi sopravvissero al cataclisma che trasformò Draenor nelleTerre Esterne, e Velen incoraggiò lo sciamano Nobundo a diffondere lo sciamanesimo tra i draenei[327]. Nel periodo storico diThe Burning Crusade, Velen e Nobundo guidarono un raid contro la fortezza diKael'thas Solealto, Forte Tempesta, appropriandosi di una delle sue strutture satellite, laExodar, e assieme a molti draenei la usarono per lasciare le Terre Esterne: dopo essersiteletrasportata nei cieli diAzeroth, la nave dimensionale andò a schiantarsi sull'Isola di Brumazzurra, e di lì a poco i draenei entrarono in contatto con glielfi della notte per poi essere ammessi nell'Alleanza[322][325][328].

Dopo la sconfitta diKil'jaeden sull'Isola di Quel'Danas, Velen si recò presso il Pozzo Solare, utilizzando il cuore del naaru caduto M'uru per ripristinare la sua energia sacra, dando un contributo fondamentale alla redenzione degli elfi del sangue[329].

Vereesa Ventolesto

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Vereesa Ventolesto (Vereesa Windrunner) è una rangeralta elfa, che lottò durante laSeconda e laTerza Guerra. È sorella diAlleria,Sylvanas e Lirath Ventolesto. Inizialmente Vereesa era ignara del destino di Sylvanas, divenuta regina deiReietti, credendola morta. Una volta saputa la verità, pianse il fato della sorella.

Vereesa fu assegnata dai suoi superiori a scortare il magoRhonin durante un viaggio, finendo per liberare la regina deidraghi rossiAlexstrasza daGrim Batol assieme al mago e al nanoFalstad Granmartello. Tempo dopo, sposò Rhonin da cui ebbe due figli gemelli, Giramar e Galdarin. Suo cugino Zendarin tentò di rapire i bambini (non riuscendoci), portando Vereesa a ritornare a Grim Batol per vendicarsi di lui, stavolta accompagnata dalladraenei Iridi e dai draghiKalecgos eKorialstrasz. Riappare inWorld of Warcraft: Cataclysm, dove è la leader dei Silver Covenant, un gruppo di elfi alti che si oppone all'inclusione deglielfi del sangue nelKirin Tor e all'accesso dell'Orda aDalaran; Vereesa cova infatti una certa animosità verso gli elfi del sangue[330], dovuta anche alla sua fedeltà verso le tradizioni degli elfi alti.

Nonostante l'antipatia, Vereesa rispose alla chiamata di Halduron Alachiara recandosi nelleTerre Spettrali, per aiutareVol'jin a fermare i piani deitroll Zandalari di riunire tutte le tribù di troll in un solo impero[331]. Fermata l'avanzata degli Zandalari, Vereesa risponde alla chiamata di Jaina Marefiero insieme al marito Rhonin per difendere Theramore dall'Orda. Allontanatasi dalla città per inseguire un traditore, scampa alla distruzione di Theramore e giura eterna vendetta contro l'Orda per la morte del marito. Vereesa guida quindi i Silver Covenant contro i Predatori del Sole durante la purga di Dalaran, ed è presente durante l'assedio di Orgrimmar e lo scontro con Galakras, nonché alla caduta di Garrosh.

Vol'jin

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Vol'jin è il capo deitroll della tribù Lanciascura. Venne introdotto come personaggio minore in una missione dellademo diWarcraft III: Reign of Chaos, la quale fu poi inserita nell'espansioneThe Frozen Throne, dove il personaggio acquisì anche un ruolo maggiore. Presente inWorld of Warcraft sin dall'inizio, Vol'jin rimane un personaggio di contorno fino all'espansioneCataclysm. La voce originale del personaggio è stata data daChris Metzen[332] e, a partire dalla patch 5.1, daDave Fennoy, mentre il doppiaggio italiano è diStefano Thermes. Al di là dei videogiochi, è il protagonista del romanzoVol'jin - Gli spettri dell'Orda, scritto daMichael A. Stackpole, e appare con un ruolo maggiore anche inJaina Marefiero - Venti di guerra, diChristie Golden, oltre ad apparire in vari altri romanzi, fumetti e storie brevi.

Vol'jin era il figlio di Sen'jin, capo dei troll della tribù Lanciascura che vivevano su un piccolo arcipelago nelGrande Mare. Sen'jin, dopo aver avuto una visione del futuro in cui vide la propria morte e l'arrivo diThrall, mandò suo figlio e il suo amico Zalazane nel folto del bosco a cercare i Loa, le divinità dei troll[333][334]; presso di essi, lo stesso Vol'jin ebbe delle visioni del futuro, e venne giudicato degno di diventare un Cacciatore delle Ombre. Al loro ritorno al villaggio, Vol'jin e Zalazane scoprirono che, anziché alcune settimane, erano stati via per tre mesi[333][334] e che la tribù era stata attaccata dai servi di una strega del mare che aveva anche ucciso Sen'jin, e che i troll erano sopravvissuti solo grazie all'intervento dell'Orda guidata da Thrall. Poiché le isole stavano sprofondando Vol'jin, succedendo a suo padre come capotribà, giurò fedeltò all'Orda e organizzò l'evacuazione dalle isole[333][334][335][336][337].

Giunto aKalimdor in seguito allaTerza Guerra, Vol'jin stabilì il suo popolo sulle Isole dell'Eco, nel sud est diDurotar, e divenne uno dei migliori amici e consiglieri di Thrall[335][336]; i troll furono però costretti ad lasciare anche queste isole varie volte, prima perché attaccati dalle forze dell'ammiraglio Marefiero e poi a causa del tradimento di Zalazane che usò magievudù oscure per rendere schiavi gli altri troll[333][338]. Nel periodo successivo alla caduta delRe dei Lich, e Vol'jin guidò le sue forze alla riconquista delle Isole dell'Eco, sconfiggendo Zalazane[335].

Dopo ilCataclisma, Vol'jin collaborò conHalduron Alachiara eVereesa Ventolesto per sconfiggere i troll di Zul'Aman[331][335]. Nello stesso periodo,Garrosh Malogrido divenne Capoguerra dell'Orda, con cui Vol'jin aveva un pessimo rapporto (tanto che da essersi minacciati di morte a vicenda[335][339]). Su consiglio di Thrall, Vol'jin e i suoi troll rimasero comunque nell'Orda[333][340], e parteciparono alla campagna di guerra voluta da Garrosh contro l'Alleanza, conquistando la Fortezza dei Custodi del Nord[333][341] e rimanendo inorridito dopo che Garrosh distrusseTheramore con una bomba di mana[342].

Il rapporto con Garrosh peggiorò ulteriormente durante l'esplorazione diPandaria, dove Vol'jin scampò a malapena ad un tentativo di omicidio organizzato da Garrosh[336][343][344], ritirandosi per recuperare le forze in un monasteropandaren, assistito daChen Triplo Malto. Dopo ciò, Vol'jin organizzò una rivolta contro Garrosh, ottenendo il sostegno degli altri leader dell'Orda e dell'Alleanza e partecipando personalmente all'assedio di Orgrimmar; dopo che Garrosh venne sconfitto, Thrall nominò Vol'jin nuovo Capoguerra[345].

La sua permanenza in tale ruolo fu però breve: in seguito al ritorno dellaLegione Infuocata suAzeroth, Vol'jin guidò le forze dell'Orda in battaglia alleIsole Disperse, ma venne gravemente ferito durante gli scontri; riportato ad Orgrimmar, nominòSylvanas Ventolesto nuovo Capoguerra prima di spirare.

Xavius

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Diecimila anni prima dellaPrima Guerra, Lord Xavius era il capo degli Eletti di Zin-Azshari, l'antica capitale deglielfi della notte, e il consigliere della reginaAzshara[346][347]. Xavius fu uno dei primi elfi ad entrare in contatto conSargeras, allorché il Titano Oscuro prese interesse verso il mondo diAzeroth: sicuro che Sargeras fosse un qualche genere di divinità, convinse la regina a ordinare la creazione di unportale per permettere a Sargeras e alla suaLegione Infuocata di raggiungere il loro mondo[346].

Azshara ordinò a Xavius di fare in modo che solo gli Eletti potessero usufruire della magia delPozzo dell'Eternità; il piano di Xavius funzionò, maMalfurion Grantempesta riuscì, tramite ilSogno di Smeraldo, a distruggere il suo incantesimo, distruggendo poi Xavius stesso. Lo spirito di Xavius venne catturato da Sargeras, che, deluso per il suo fallimento, lo torturò a lungo prima di dargli un'altra possibilità e riportarlo in vita sotto forma disatiro.

Sargeras lo incaricò di convincere altri Eletti a farsi trasformare in satiri, e di consegnargli Malfurion Grantempesta. Mentre il primo obiettivo venne raggiunto facilmente, il secondo si rivelò ben più difficile: Xavius attaccò Malfurion mentre cercavaTyrande nei boschi, e venne colpito da una freccia diShandris Piumaluna. Usando i suoi poteri druidici, Malfurion fece crescere un intero albero dall'asta in legno della freccia, intrappolando al suo interno Xavius[347]. Alla fine dellaGuerra degli Antichi, quando avvenne la Frattura, l'albero venne trascinato sul fondo delmare assieme con buona parte dell'antico continente diKalimdor.

Lungi dall'essere morto, tuttavia, e, alleandosi agliDei Antichi, diecimila anni più tardi Xavius ritornò sotto l'identità di "Signore dell'Incubo": in questa veste corruppe il druido elfo della notteFandral Elmocervo, causando la corruzione dell'Albero del Mondo Teldrassil, e successivamente scatenando l'Incubo di Smeraldo su Azeroth. Il suo piano venne nuovamente sventato da Malfurion insieme con Tyrande, Broll Orsomanto, Thura, Lucan Foxblood,Ysera, Eranikus e altri[347].

Ysera

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Ysera la Risvegliata[13] (Ysera the Awakened), precedentemente detta "la Sognatrice" (the Dreamer) era la signora dei draghi verdi, che sorvegliano ilSogno di Smeraldo. Per quanto riguarda i videogiochi, appare esclusivamente nelle espansioni diWorld of WarcraftWrath of the Lich King,Cataclysm e Legion, mentre è presente nei romanzi dellaTrilogia della Guerra degli Antichi, inDay of the Dragon,Grantempesta eThrall - Il crepuscolo degli Aspetti, e nella storia breveLa carica degli Aspetti.

Ysera ricevette i suoi poteri dal Titano della vita,Eonar[13]; legati al Sogni di Smeraldo, Ysera e i suoi draghi verdi erano immersi in una perennetrance, essendo contemporaneamente in entrambi i mondi. Profondamente amica dell'Antico Guardiano Malorne, fu madre adottiva del di lui figlioCenarius[56]. Durante laGuerra degli Antichi, come gli altri Aspetti Ysera fu ingannata daNeltharion e partecipò alla battaglia dove egli rivelò il suo tradimento. Sempre durante la Guerra, Ysera assistette alla morte di Malorne, al quale era molto legata, per mano diArchimonde: lo sconvolgente evento le fece spalancare gli occhi (letteralmente, una cosa assai rara) dall'orrore, e in una furia disperata fece strage deidemoni che si trovavano sul posto[348]. Alla fine del conflitto, assieme adAlexstrasza eNozdormu piantò l'Albero del MondoNordrassil, aprendo aglielfi della notte la connessione al Sogno di Smeraldo[16].

Quando la corruzione del Sogno da parte dell'Incubo prese il via, Ysera perse alcuni dei suoi migliori luogotenenti (Lethon, Ysondre, Emeriss e Taerar), oltre al consorte Eranikus, contagiati dall'Incubo. Durante gli eventi diWrath of the Lich King, quando Nishera, la dragonessa custode del Santuario dei Draghi di Smeraldo, le chiese di aiutare nella lotta contro ilFlagello, Ysera, forse anch'essa intaccata dall'Incubo, ordinò invece ai difensori del Santuario di trattare chiunque non facesse parte dello stormo verde come nemico[349].

Dopo la caduta delRe dei Lich, Ysera si trovò a fronteggiare l'Incubo di Smeraldo in tutta la sua potenza: attaccata da Lethon, lo respinse grazie all'aiuto degli altri draghi verdi, degliantichi e dei druidi, ma in seguito egli riuscì ad ingannarla e imprigionarla, permettendo all'Incubo di soverchiare tanto il Sogno quantoAzeroth. Venne liberata da Eranikus, che si sacrificò per questo, e alla fine della guerra diede la sua benedizione aTeldrassil; da quel momento, Ysera divenne nota non più come "la Sognatrice", ma come "la Risvegliata": per un certo periodo, ormai slegata dalla trance perenne in cui era stata immersa per millenni, Ysera ebbe delle difficoltà a integrarsi coerentemente nel mondo reale[350].

Durante un successivo incontro al Tempio della Lega dei Draghi, Ysera annunciò che aveva avuto una visione dell'Ora del Crepuscolo[350]: per prevenirla, assoldòThrall perché andasse a cercare Nozdormu nelle vie tel tempo[351]. Si unì in seguito a Thrall e agli altri Aspetti nella battaglia contro Chromatus, riuscendo a distruggerlo, e si recò poi sulMonte Hyjal per aiutareMalfurion Grantempesta eHamuul Totem Runico nella difesa e nella rigenerazione di Nordrassil e nella guerra controRagnaros.

Assieme aKalecgos, Ysera ebbe l'idea di usare l'Anima dei Demoni per distruggere Alamorte[13], idea che si rivelò vincente[14]: scongiurata l'Ora del Crepuscolo, come gli altri Aspetti anche Ysera perse tale status, diventando mortale.

Successivamente, in Legion, viene corrotta da Xavius. Viene uccisa da unavventuriero con la collaborazione di Tyrande per salvare il santuario di Elune.

Zul'jin

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Zul'jin era il capo deitroll della foresta della tribù Amani.

Durante laPrima Guerra,Orgrim Martelfato venne inviato daManonera a parlamentare con gli Amani per ottenere un'alleanza, ma all'epoca Zul'jin rifiutò, nient'affatto sicuro di poterne trarre beneficio. Durante laSeconda Guerra venne catturato da una banda di guerrieri dell'Alleanza e poi liberato da un gruppo diorchi; dopo ciò, Zul'jin accettò di far unire gli Amani all'Orda, anche perché pensava che grazie ad essa avrebbe potuto ricostruire l'impero troll formato dalle due tribù Amani e Gurubashi, e distruggere gli odiatissimialti elfi. Dopo la sconfitta dell'Orda, Zul'jin scomparve: in realtà venne catturato daHalduron Alachiara e torturato per giorni finché una banda di guerrieri troll non lo liberò (fuga durante la quale Zul'jin si amputò il braccio con una lancia per poter scappare).

All'epoca diThe Burning Crusade Zul'jin, amareggiato dal fatto di non essere riuscito a distruggere gli elfi, evoca i Loa dei troll e li instilla nei corpi dei suoi guerrieri, rendendoli invincibili, sperando così di poter distruggere glielfi del sangue. I suoi piani vennero tuttavia sventati da alcuni avventurieri che, introdottisi a Zul'Aman, uccisero lui e i suoi luogotenenti.

Note

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