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Guido Cencetti

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Guido Cencetti
NascitaRoma, 1913
MorteDon, 11 dicembre1942
Cause della morteFerite causate da arma da fuoco
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataMilizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Regio Esercito
ArmaArma di fanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Corpo di spedizione italiano in Russia
SpecialitàMitragliere
Unità6ª Divisione CC.NN. "Tevere"
Brigata "Flechas Negras"
52ª Divisione fanteria "Torino"
1º Reggimento Paracadutisti
3ª Divisione fanteria "Ravenna"
Anni di servizio1935 -1942
GradoTenentedi complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Russia
BattaglieSeconda battaglia difensiva del Don
Decorazioni
Fonti citate nel corpo del testo
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Manuale

Guido Cencetti (Roma,1913Don,11 dicembre1942) è stato unufficialeitaliano decorato diMedaglia d'oro al valor militare.

Biografia

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Dopo aver completato gli studi classici a Roma, si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Napoli. Nell'ottobre 1935, in occasione dellaguerra d'Etiopia, fu arruolato comecamicia nera nel VI Battaglione Mitraglieri delle Camicie Nere e, due mesi più tardi, sbarcò aMogadiscio, inSomalia. Rimpatriato nel luglio 1936 con il grado di sottotenente di complemento di fanteria, fu congedato nell’ottobre dello stesso anno.

Richiamato in servizio nel 1938, partì per la Spagna nell’ottobre di quell'anno e fu assegnato al Battaglione Mitraglieri Frecce Nere. Tornato in Italia, fu nuovamente congedato nel maggio 1939. Alladichiarazione di guerra, nel giugno 1940, chiese e ottenne di essere richiamato. Inizialmente assegnato all'81º Reggimento di Fanteria in zona di guerra, fu promosso tenente nel novembre e trasferito, su richiesta, al 1º Reggimento Paracadutisti.[1]

Nel giugno 1942, desideroso di tornare in zona di operazioni, fu trasferito al 38º Reggimento di Fanteria della Divisione Ravenna, in partenza per ilfronte orientale in Russia cadendo l'11 dicembre 1942 sul Don[2]. L'Università di Napoli gli conferì la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia.[3]

Onorificenze

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Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Magnifica figura di combattente, volontario di tre guerre, ardente di passione e di entusiasmo, audace ed energico comandante di plotone arditi, con la parola e con l’esempio esaltava l’ardire dei fanti, ne agguerriva lo spirito e col suo reparto, sempre primo fra i primi, affrontava ogni più alto compito. Occupata dal nemico una importante posizione, si offriva di riconquistarla col proprio plotone ed alla testa di esso — incurante di ogni pericolo — si slanciava con impeto ed ardore all’attacco. Ferito nel momento in cui per primo irrompeva sulla contesa trincea, rifiutava ogni soccorso e continuava, con la parola e l’esempio ad incitare e trascinare i propri uomini all’azione. Ferito una seconda volta e mortalmente, non desisteva dalla lotta fino al sopraggiungere della morte. In un ultimo anelito di vita, volgendo la fronte al nemico, indicava ai propri fanti l’ulteriore meta, e, per vedere l’avversario in fuga e la vittoria sorridere al suo plotone, non permetteva di essere allontanato dal campo di battaglia. Fulgida figura di intrepido, eroico soldato, nobile esempio di attaccamento al dovere spinto al su premo sacrificio. — Fronte russo-Don, 11 dicembre 1942.»
— 11 dicembre1942[4]
Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940-43 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della campagna di Spagna - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale - nastrino per uniforme ordinaria
Croce commemorativa del Corpo di Spedizione Italiano in Russia - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^CENCETTI Guido, sucombattentiliberazione.it, 5 agosto 2016.URL consultato il 10 luglio 2025.
  2. ^CENCETTI Guido, sumovm.it.
  3. ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare,Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959),Roma, Tipografia regionale, 1965, pp. 128.
  4. ^Presidenza della Repubblica Italiana,CENCETTI Guido, suquirinale.it, 11 dicembre 1942.URL consultato il 10 luglio 2025.
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