Non si hanno molte notizie biografiche su di lui, ma si sa che nacque a Fiesole. Dal 1870 alla sua morte, Guglielmo Pugi risiedette aFirenze,[1] dove dirigeva uno studio di scultura con l'aiuto dei suoi due figli, Gino e Fiorenzo. La loro società, la "Guglielmo Pugi e Figli", lavorava soprattutto per l'esportazione, in particolare verso gliStati Uniti d'America.[2] In seguito, i due fratelli continuarono l'attività con il nome "Fratelli G. e F. Pugi".[3] Molte sue statuette, alcune delle quali sono delle copie di altre sue opere, circolano ancora oggi nel mercato d'arte.
L'opera di Guglielmo Pugi, tipica dell'Art Nouveau, si caratterizza per l'intaglio diretto sull'alabastro e sulmarmo di Carrara (per lo più bianco o venato). A lui si deve il monumento al reUmberto I, un busto che un tempo ornava una piazza di Fiesole, innalzato il 30 settembre 1901,[4] oltre a vari gruppi e ritratti, dei quali alcuni sono conservati al Museo storico dell'alabastro diVolterra.[5][6] Molte sue sculture furono esposte all'esposizione panamericana del 1901 aBuffalo, oltre all'esposizione universale del 1904 aSaint-Louis.[7]