Guerin Sportivo | |
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Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Periodicità | settimanale (dalla fondazione); mensile (dal 2008) |
Genere | sportivo |
Fondatore | Giulio C. Corradini Ermete Della Guardia Mario Nicola Nino Salvaneschi Alfredo Cocchi Giuseppe Ambrosini |
Fondazione | 1912 |
Inserti e allegati | GS Extra GS Storie |
Sede | P. Indipendenza 11/b 00185 Roma |
Editore | Conti Editore S.p.A. (Gruppo Amodei) |
Direttore | Ivan Zazzaroni |
ISSN | 1122-1712 (WC ·ACNP) |
Sito web | www.guerinsportivo.it |
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IlGuerin Sportivo, noto anche solo comeGuerin, con la siglaGS o con il vezzeggiativo diGuerino, è unperiodicoitaliano di attualità, cultura e politicasportiva che esce a cadenzamensile. In edicola dal 1912, è larivistasportiva più longeva del mondo.[1] Dal 2018 è diretto daIvan Zazzaroni.
Gran parte della rivista è dedicata alcalcio, Nonostante ciò, ilGuerin Sportivo ha storicamente dato voce e spazio ad altre discipline, comepallacanestro (conAldo Giordani a dirigerne una rubrica separata),pallavolo (all'epoca con Simonetta Martellini, figlia diNando),rugby eautomobilismo, ma anche musica e spettacolo (conMarino Bartoletti a curare la sezionePlay Sport & Musica negli anni 1980); tra le altre firme illustri ospitate quelle diGianni Brera,Antonio Ghirelli e anche quella diMario Melloni, in seguito divenuto satirista politico comunista con lo pseudonimo diFortebraccio.
Il giornale nacque il 4 gennaio 1912 aTorino, in via XX Settembre, fondato daGiulio Corradino Corradini, Ermete Della Guardia,[2] Mario Nicola,[3]Nino Salvaneschi,Giuseppe Ambrosini e Alfredo Cocchi.[1] L'idea della rivista venne sul finire della precedente estate a Corradini, al tempo redattore per il quotidiano torineseLa Stampa Sportiva, il quale in occasione di una trasferta aParigi venne a contatto con due tra le maggiori testate sportive d'oltralpe del tempo,Auto eL'Écho des sports, in cui ravvisò grandi differenze con l'Italia dove «mancava [...] un giornale sportivo con caricature anziché fotografie, con idee anziché aggettivi, con secche verità anziché iperboli e pietosi eufemismi. Un giornale leggibile da tutti, e da capo a fondo; senza pretese ma battagliero e divertente, con articoli polemici e brillanti».[4]
Dopo aver velocemente trovato appoggio al suo progetto in amici e collaboratori, nel dicembre 1911 Corradini portò a compimento il primo numero del suo giornale, mandato in stampa all'inizio dell'anno seguente.[4] Per il nome della nuova pubblicazione ci si ispirò all'opera deltrovatore toscanoAndrea da Barberino,Il Guerrin Meschino[1] (che già aveva dato il nome a un'omonima rivista satirica del 1882[4]): tale scelta influenzò anche lo storico e caratteristico logo della testata, opera del caricaturistaEugenio Colmo,[4] raffigurante uncavaliere medievale pronto a scagliare unapenna stilografica a mo' dilancia.[1]
In origine ilGuerin Sportivo aveva una foliazione di sole 4-6 pagine,[4] usciva il giovedì, costava un soldo e 5 centesimi ed era stampato su cartaverde (da cui l'oggi desuetosoprannome diVerdolino).[1] Le pubblicazioni furono interrotte dal 27 maggio 1915 (all'indomani dell'entrata in guerra dell'Italia nelPrimo conflitto mondiale. IlGuerin ricomparve il 4 maggio 1919.[4] Con la ripresa delle pubblicazioni, l'editoriale di Corradini iniziava così: «Amici, eccomi qua! Ritorno a voi per tener fede a una promessa...»".[5] Da Genova inviava notizie sulla locale squadra di calcio un giovane,Mario Melloni, che diventerà noto nel secondo dopoguerra come "Fortebraccio": anche allora si firmava con uno pseudonimo, "Bacicin Parodi".[6]
Negli anni il periodico divenne una tra le più autorevoli testate dell'editoria sportiva nazionale,[4] con tirature di centomila copie alla settimana.[7] Negli anni 1920 e 1930 venne arricchito dai disegnisatirici delvignettistaCarlin – cui si deve peraltro l'invenzione di molti famosi stemmi delcalcio italiano (tra cui lazebra per laJuventus, lalupa per laRoma e ildiavolo per ilMilan)[8][9] –: questo particolare aspetto finì per dare una precisa linea editoriale alla testata, fatta di curiosità e competenza, ma anche corsara, polemica nonché fortemente umoristica e ironica.[1] Un approccio che in seguito, negli anni 1960 e 1970, troverà la stima persino dipapa Paolo VI, per il quale «ilGuerin Sportivo è comeGiovenale, checastigat ridendo mores».[1] Nel 1936Emilio Colombo acquistò la testata e salì alla direzione. Negli anni dellaseconda guerra mondiale il giornale fu ridotto al formato di un solo foglio.[7]
Dopo la fine della guerra il settimanale si trasferì aMilano. Nell'autunno 1953 ilGuerino, 8 pagine in formato quotidiano, diventò di proprietà del conte Alberto Rognoni, dinamico, intelligente, spiritoso, scoppiettante, dalla parola sciolta. Tra i fondatori delCesena, e presidente a soli vent'anni della società calcistica della sua città, nel 1946 Rognoni lavorava nell'ufficio inchieste dellaLega Nazionale, e nel tempo avrà l'idea deidiritti televisivi come fonte di introiti per le casse delle società calcistiche.[10][11][12] Uno dei suoi primi atti da editore fu quello di prendere come collaboratore fissoGianni Brera, che poi divenne direttore della rivista nel 1967. Il conte Rognoni, che nell'estate 1965 s'inventò a Cesenatico ilProcesso al calcio, lasciò insieme a Brera nel 1973.
L'anno dopo ilGuerin Sportivo fu acquistato dall'allora presidente delBologna, Luciano Conti, che ne dispose il trasferimento aSan Lazzaro di Savena, alle porte del capoluogo felsineo,[13] sede della sua casa editrice, la Conti Editore. La nuova proprietà dispose il cambio della formula editoriale, ovvero la trasformazione da giornale a rivista in senso stretto. Il passaggio comportò un cambio di formato (da lenzuolo a rivista) e il passaggio dal bianco e nero al colore.[7] La mutata impostazione privilegiò le immagini fotografiche, aprendosi inoltre verso un campo all'epoca poco esplorato dalla stampa sportiva italiana, come il calcio internazionale.[1] Nel 1975Italo Cucci salì alla direzione. Con lui il giornale toccò l'apice delle vendite (300 000 copie nel 1982, in concomitanza con ilcampionato mondiale di calcio) e passò dal formato lenzuolo a quello di rivista. Cucci portò una ventata d'aria fresca alGuerin, inaugurando rubriche storiche comeCalciomondo,Il film del campionato,Il campione,I quaderni eGuerin Basket, dedicata al mondo della pallacanestro, curata da Aldo Giordani, che fu progenitrice diSuperbasket. Anche i premiGuerin d'oro eTrofeo Bravo, organizzato in collaborazione con la trasmissione delTG2 SportEurogol, nacquero sotto la sua direzione.
Giunti alla metà degli anni 1990, gradualmente, si assistette alla scomparsa dalle pagine delGuerino di discipline come ilciclismo, l'atletica leggera, lapallacanestro, lapallavolo e altri sport considerati "minori", fin lì parte integrante della rivista ma ormai fagocitati nei loro spazi dagli eventi calcistici. Nelcampionato del mondo 1994 uscì un'edizione straordinaria in formato tabloid su carta patinata in occasione di Italia-Messico. Per i costi eccessivi, non fu possibile rendere la cadenza delGuerin bisettimanale durante la manifestazione, come progettato. Nel 1998 la Conti Editore viene rilevata da Francesco Amodei, editore romano, proprietario del quotidianoCorriere dello Sport-Stadio. Il nuovo direttoreIvan Zazzaroni modificò la composizione del giornale, scindendolo in unmagazine (contenente le rubriche della posta, gli approfondimenti e gli articoli sui calciatori) e untabloid (con le notizie e i risultati del weekend). Nel 2001 le vendite si attestano a quota 33 734 copie.[7]
Sotto la direzione diMatteo Marani, dal gennaio 2010 viene pubblicatomensilmente, dopo una lunga tradizione che lo ha visto comesettimanale (in passato ha avuto anche cadenzaquindicinale); questo passaggio – resosi necessario, all'inizio del III millennio, per la sopravvenuta concorrenza deinuovi media nonché per lo sfaldamento del vecchio calendario calcistico – ha inoltre portato a un temporaneo cambiamento nel logo della testata, con l'introduzione della nuova siglaGS, per volontà dell'editore Amodei. Marani ha inoltre inaugurato ilsito web della rivista, e lanciato le pubblicazioni di approfondimentoGS Storie eGS Extra.
Dal settembre 2010 al mensile è stata affiancata un'appendiceweb, inizialmente strutturata come unblog e poi trasformatasi nel novembre 2017 in unsito a tutti gli effetti.[14] A differenza della rivista cartacea, il sito incentrato più sulle opinioni che sulle notizie e, oltre al calcio, riserva ampio spazio abasket eFormula 1. Vi scrivono principalmente Stefano Olivari, Rudiger Franz Gaetano Herberhold, Giovanni Del Bianco e Fabio Ornano, affiancati occasionalmente anche dalblogger Cristian Vitali, il quale illustra principalmente i profili del premio goliardico Calciobidone, che ha raccolto l'eredità del Bidone d'oro.[15]
Dal marzo 2016, con l'inizio della direzione diAlessandro Vocalelli e lo spostamento della redazione aRoma, la rivista subisce un profondo restyling affidato a Pasquale Mallozzi, che, tra le altre cose, riportain auge, per l'occasione ristilizzato, lo storico logo della testata nonché uno sguardo agli eventi sportivi extracalcistici.[16] La rivista conta oggi come firme autorevoliRoberto Beccantini, Italo Cucci, Marco Montanari, Massimo Perrone, Alberto Polverosi e "Tucidide", affiancati dagli approfondimenti storici diCarlo Felice Chiesa.
IlGuerin Sportivo ha istituito anche due premi: ilGuerin d'oro, che va al miglior giocatore dellaSerie A (eletto calcolando la media dei voti assegnati ai calciatori dai quotidianiLa Gazzetta dello Sport,Corriere dello Sport eTuttosport e lo stessoGuerin) e ilTrofeo Bravo, assegnato al miglior giovane d'Europa.
Dal 2012 partecipa inoltre alla realizzazione del premio goliardico Calciobidone,[17] organizzato dal sitocalciobidoni.it delblogger Cristian Vitali, che dal 2009 viene assegnato al peggiore straniero dellaSerie A.[15]
Nel corso dei decenni, la testata emerse come ununicum in campo editoriale, invitando alla cronaca sportiva l'intellighenzia giornalistica e letteraria italiana del XX secolo. Attraverso le sue colonne, numerose sono state le firme prestigiose che scrissero per ilGuerin Sportivo, si pensi a:[18]
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