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Guatemala

Coordinate:15°30′N 90°15′W15°30′N,90°15′W
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Guatemala
Guatemala - Localizzazione
Guatemala - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica del Guatemala
Nome ufficialeRepública de Guatemala
Lingue ufficialiSpagnolo e 22 lingue indigene
CapitaleCittà del Guatemala
Politica
Forma di governoRepubblica presidenziale
PresidenteBernardo Arévalo
IndipendenzaOriginale:
Dall'Impero spagnolo,
15 settembre1821
Prima Restaurazione[1]:
DalPrimo Impero messicano,
1º luglio1903
Seconda Restaurazione[2]:
DallaRepubblica Federale del Centro America,
17 aprile1839
Ingresso nell'ONU21 novembre19451
Superficie
Totale108 889 km² (103º)
% delle acque0,4%
Popolazione
Totale17 679 735 ab. (2019) (66º)
Densità162 ab./km²
Tasso di crescita2,1% (2010-2015)[3]
Nome degli abitantiguatemaltechi
Geografia
ContinenteAmerica centrale
ConfiniMessico,Belize,El Salvador,Honduras
Fuso orarioUTC-6
Economia
ValutaQuetzal guatemalteco
PIL (nominale)50 234[4] milioni di $ (2012) (78º)
PIL pro capite (nominale)3 326 $ (2012) (120º)
PIL (PPA)77 840 milioni di $ (2012) (78º)
PIL pro capite (PPA)5 153 $ (2012) (122º)
ISU(2011)0,574 (medio) (131º)
Fecondità3,9 (2011)[5]
Varie
CodiciISO 3166GT, GTM, 320
TLD.gt
Prefisso tel.+502
Sigla autom.GCA
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleGuatemala Feliz
Guatemala - Mappa
Guatemala - Mappa
1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'ONU nel1945.
Evoluzione storica
Stato precedenteProvince Unite dell'America centrale
Los Altos
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlGuatemala (AFI:/ɡwateˈmala/[6]), ufficialmenteRepubblica del Guatemala (in spagnoloRepública de Guatemala), è uno Stato dell'America centrale. Nel 2019 risultava avere circa 17 500 000 abitanti[7].

Confina a nord e nordovest con ilMessico, a nord-est con ilBelize, a sud e sud-est conEl Salvador e con l'Honduras. Si affaccia a ovest sull'oceano Pacifico e a est sulgolfo dell'Honduras, ampia insenatura delmar dei Caraibi. La capitale èCittà del Guatemala, che con i suoi 5 milioni di abitanti risulta essere la città più popolosa dell'America centrale, dopo Città del Messico.

Il Guatemala è unarepubblica presidenziale. Da qualche anno la situazione politica è abbastanza stabile, ma nel recente passato vi sono stati diversicolpi di Stato e periodi diguerra civile. Dal2012 al2015 fu presidente del Guatemala un ex-generale durante il regime militare,Otto Pérez Molina; il presidente in carica dal gennaio 2024 èBernardo Arévalo. Le lingue ufficiali sono lospagnolo e altre ventidue lingue indigene.

Etimologia

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Le origini del nome Guatemala non sono chiarissime. Potrebbe essere stato coniato dai soldati aztechi scesi dal Messico al seguito dei conquistatori spagnoli, e inlingua nahuatl significherebbe "Paese dei tanti santi" (cuauhtemalan), un riferimento ai “tanti alberi” delle foreste tropicali dellapenisola dello Yucatán.

Storia

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Epoca pre-colombiana (18/12.000 a.C.-1521)

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Templi della cittàmaya diTikal (IV secolo a.C.) emergono dalla giungla del Guatemala settentrionale. Tikal era la capitale di uno dei più potenti regni dell'epoca maya.

I primi insediamenti umani in Guatemala vengono fatti risalire a un periodo compreso tra il 18.000 e il 12.000 a.C., in seguito allamigrazione umana dall'Asia nord-orientale. I primi abitanti erano cacciatori e raccoglitori. Intorno al 3500 a.C. l'area entra nella faseneolitica, con la nascita e la diffusione dell'agricoltura del mais (circa seimila anni dopo la rivoluzione neolitica in Medio Oriente).

Ai tempi in cuiRoma si espandeva nel Mediterraneo (VI-I secolo a.C.), la cittàmaya diEl Mirador, oggi sepolta nella foresta tropicale del Guatemala settentrionale, era la più popolosa dell'America pre-colombiana, con una popolazione di circa 100 000 abitanti e piramidi di 250.000 metri cubici (come El Tigre e Monos). Quello del Mirador fu il primo Stato politicamente organizzato dell'America, comprendente un complesso di 26 città e conosciuto nei testi antichi come Regno di Kan.

Mentre in Europa il mondo antico entrava in crisi e si viveva l'Alto Medioevo, in Guatemala la civiltà maya visse la sua fase classica e raggiunse il suo culmine (250-900 d.C.).All'inizio delX secolo d.C. la civiltà crollò afflitta tra l'altro da siccità e invasioni barbariche, e l'Impero Maya si frazionò in numerose città-stato sparse per gli altopiani centrali.

Epoca coloniale (1521-1821)

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La conquista

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Lo stesso argomento in dettaglio:Conquista spagnola del Guatemala.
Il conquistatore del Guatemala,Don Pedro de Alvarado y Contreras.

Dopo la distruzione della capitale aztecaTenochtitlán (1521), nel 1523Hernán Cortés diede a due luogotenenti, i fratelli Alvarado, il permesso di conquistare l'attuale Guatemala. Gli Alvarado, famiglia nobile diBadajoz, nell'Estremadura spagnola, guidati dal fratello maggiore Pedro, si allearono inizialmente con il gruppo Maya dei Kaqchikel e con essi sottomisero i rivali del gruppoQuiché. In seguito sottomisero anche i propri alleati. Tra il 1524 e il 1527 i Maya del Guatemala vennero soggiogati e la conquista proseguì più a sud nell'attuale El Salvador.

Il carattere violento diPedro de Alvarado è testimoniato da numerose fonti: “impiccava o bruciava vivo qualunque capo locale che osasse opporsi a lui”[8]. Pare fosse sua abitudine anche quella di dare gli indigeni in pasto ai suoi cani[9]. Dopo il suo passaggio la popolazione indigena chiamò quella terra Xoaticol, la terra “sotto il sangue”, il nome con cui il Guatemala è ancora oggi chiamato dalla popolazione autoctona.

Nel 1524 Alvarado fondòSantiago de los Caballeros de Guatemala ufficializzando così il potere spagnolo nella nuova regione. Venti anni dopo Santiago era il quinto capoluogo del Nuovo Mondo, e laCapitaneria generale del Guatemala (Capitanía General de Goathemala) la più grande provincia delVicereame della Nuova Spagna, comprendente gli attuali Guatemala,Chiapas,Nicaragua,Honduras eCosta Rica.[10]Santiago era la città centroamericana più importante dopo Città del Messico, perché era lì che i Maya avevano costruito la loro gloriosa civiltà, e lì avevano lasciato un grande patrimonio e una discreta popolazione, che tradotti in spagnolo significavano oro e manodopera, i fattori necessari per soddisfare l'ambizione degli avventurieri del Cinquecento, ovvero “raggiungere un nobile status acquisendo ricchezza, terra e signoria sugli uomini”[11].

Gli spagnoli restarono comunque molto delusi dal Guatemala: quando partivano per cercare l'Eldorado molti di loro scomparivano, inghiottiti dalla giungla, e di giacimenti aurei non si vide l'ombra. L'impatto tra la civiltà europea e quella autoctona fu drammatico, con un calo della popolazione locale del 70% circa.

La facciata della chiesa del Carmine, adAntigua Guatemala, capitale coloniale dal 1541 al 1773, l'anno del Terremoto di Santa Marta, che distrusse la città costringendo gli spagnoli a spostare la capitale nell'odiernaCittà del Guatemala

La società coloniale

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La società del Guatemala coloniale era divisa sostanzialmente in tre gruppi: gli indios, i ladinos e l'élite spagnola.

Gliindios del Guatemala, dopo il massacro e le vittime dei primi decenni, poterono sopravvivere proprio perché quella terra era povera di beni ambìti dagli spagnoli: la regione non offriva né metalli né condizioni climatiche favorevoli alle grandi piantagioni e grazie a questo gli indios del Guatemala non si estinsero, come accadde a tanti altri, per fatica e malattie nelle miniere e nelle grandi piantagioni di canna da zucchero. La mancanza di importanti centri minerari o prodotti da esportazione rafforzò l'esigenza degli spagnoli di trarre le loro risorse direttamente dal lavoro della comunità indigena: “poiché gli spagnoli riuscivano a trovare pochi lucrosi utilizzi della terra e del lavoro indigeno, sfruttarono la popolazione rurale attraverso tasse, rendite e servizi”[12]. Nel XX secolo la comunità maya del Guatemala era una delle comunità indigene più consistenti dell'intera America Latina.[13]

Nel corso dei secoli lo status indigeno di “subordinazione e soggiogamento fu costantemente rinforzato”.[14] Questo a sua volta rafforzò la tendenza delle comunità locali a chiudersi 'a riccio', nel tentativo di difendere la propria identità. La sussistenza di questa identità fu in effetti accettata dall'élite spagnola che non aveva alcun interesse a distruggere le comunità Maya visto che da essa e dal lavoro di quest'ultima traeva le sue risorse.

LaChiesa da una parte tendeva a cancellare la cultura indigena per convertire i Maya al cristianesimo, dall'altra la proteggeva dagli attacchi delle élite spagnole, quanto bastava per tenerla in vita, nel tentativo di "applicare" la nuova cultura cristiana su quella tradizionale.Ciò permise al clero di mantenere con le comunità indigene un rapporto migliore rispetto a quello esistente con le élite spagnole.

Il termineladinos si riferiva in origine agli indigeni che avevano perso i legami con la comunità ed erano andati a vivere presso i conquistatori, ovvero indios parlanti lingua spagnola. Successivamente incluse anche alcuni bianchi economicamente decaduti e soprattutto imeticci, spesso prodotti di una coercizione fisica piuttosto che di un volontario accoppiamento, dato che gli spagnoli erano “più riluttanti a sposare le donne indigene che a violentarle”.[15]

I ladini andavano a coltivare terre non reclamate (numerose soprattutto nel Guatemala orientale), facevano i piccoli artigiani, vendevano cianfrusaglie nelle città, oppure diventavano gli scagnozzi dei signori della terra. Erano legalmente distinti dagli indios, ma non avevano uno status sociale né economico-politico superiore rispetto a essi nel periodo coloniale. Spesso subivano le stesse discriminazioni razziali a cui erano soggetti gli indios.

L'élite spagnola era indebolita dalle lotte per il potere tra ipeninsulares e icreoles: i primi erano spagnoli nati in Spagna e avevano posti di comando nel sistema governativo imperiale; i secondi erano spagnoli nati in America, non gestivano l'impero, ma detenevano un effettivo potere locale, ottenuto in vari modi e basato sul loro radicamento nel territorio.Il crescente attrito tra i due gruppi fu una delle cause della corrosione del sistema imperiale spagnolo e quindi dell'indipendenza latinoamericana.[16]

L'economia coloniale

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L'economia locale precolombiana, con villaggi proprietari di terre coltivate in comune, era inaccettabile sia per gli spagnoli sia per la Chiesa.Si deportarono le popolazioni di vari villaggi dentro uno solo, per controllarle meglio, e la terra abbandonata andava alla Corona (in media una ventina di villaggi vennero fusi in uno). A una cinquantina d'anni dalla conquista gli spagnoli avevano già rilevato tutte le migliori terre situate attorno agli insediamenti. Solo una piccola frazione della terra dell'intera regione trovò tuttavia un proprietario, e lontano dagli insediamenti gran parte del territorio rimase inesplorato, disabitato o ancora popolato da indigeni non-tributari.[17] Durante ilSeicento e ilSettecento vennero avviate modeste produzioni dizucchero e dicacao e il maggior prodotto d'esportazione fu l'indaco, un colorante c

prodotto nelle pianure del centro e dell'est.

I Quechì soffrivano molto le condizioni climatiche delle pianure: quando l'impero maya era entrato in decadenza, per sfuggire alle "invasioni barbariche" iMaya si erano rifugiati negli altipiani e nel corso dei secoli si erano disabituati alle condizioni ambientali della giungla tropicale e delle afose e umide pianure. Quelli che scendevano a lavorare nelle pianure per le piantagioni dei conquistadores spesso si ammalavano gravemente e a volte trovavano la morte. La maggior parte tentava sempre di ritornare al proprio villaggio alla fine di una commessa signorile, ma in alcuni casi gliindios, per volontà o per costrizione, si stabilivano nei pressi del latifondo, perdevano i contatti con la comunità e col tempo si ladinizzavano.

Alla fine dell'esperienza coloniale la distribuzione etnica del Guatemala era la seguente: i ladini erano più numerosi nella fascia costiera pacifica, nella capitale e soprattutto nell'est, ovvero nelle zone più pianeggianti del paese; la popolazione indigena risiedeva prevalentemente negli altopiani, in particolare quelli occidentali, che erano più elevati e quindi meno accessibili, e da lì scendeva per rendere i propri servigi ai padroni bianchi.

I primi cinquant'anni di indipendenza (1821-1871)

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L'indipendenza del Guatemala dallaSpagna fu il frutto di un movimento anti-colonialista e non nazionalista: i creoli non si facevano portatori di un programma di redistribuzione del potere, ma volevano semplicemente tagliare fuori la Spagna. Anzi è stata più la paura di una sollevazione della popolazione che non un vero e proprio progetto di acquisizione del potere, a muovere gran parte dell'élite creola. Negli anni del crollo del Vicereame della Nuova Spagna (1812-1821), i creoli del Guatemala fecero perlopiù da spettatori, e proclamarono l'indipendenza solo quando ormai era chiaro che la Spagna non avrebbe più potuto intervenire.[18]

Le province guatemalteche formarono, insieme alle zone più meridionali della regione, leProvince Unite dell'America centrale (o Federazione Centro-Americana). La capitale rimaseCittà del Guatemala. Le Province Unite ebbero vita breve, quindici anni. Anni politicamente instabili, aggravati dal crollo del prezzo sui mercati mondiali dell'indaco, un importante prodotto di esportazione verso l'Europa.Crisi economica e particolarismi politici favorirono la separazione di tutte le province, e la nascita di Guatemala,Honduras,El Salvador,Nicaragua eCosta Rica (1838).

Mariano Gálvez, eletto capo dello Stato del Guatemala nel1831, introdusse massicce riforme liberali, fra cui laseparazione tra Stato e Chiesa, ilmatrimonio civile, ildivorzio. Abolì festività religiose e proibì il pagamento delle decime. La sua politicaanticlericale intendeva colpire soprattutto gli ordini religiosi che sostenevano il partito conservatore, ma le novità non furono accolte bene dal popolo guatemalteco, in parte perché introdotte senza alcuna gradualità, in parte perché erano state trasferite di peso dagliStati Uniti, il cui contesto sociale era radicalmente diverso. Anche le concessioni fatte agli inglesi, in particolare la cessione delBelize, dispiacquero. Si contrappose allora a Gálvez la Ribellione della montagna, capeggiata daRafael Carrera y Turcios, che fece leva sul sentimento religioso dei contadini. Armati alla meglio, nonostante la feroce repressione del governo, i contadini rivoltosi nel1838 riuscirono a marciare sulla capitale al grido di «¡Viva la religión!» e «¡Fuera los herejes extranjeros!», costringendo Gálvez a dimettersi e ad abbandonare il paese.

I regimi liberal-conservatori e lo sviluppo dell'economia da esportazione (1871-1944)

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Intorno al1850 la storia del Guatemala subì una profonda svolta: prodotti tipici comeindaco ecocciniglia diventarono definitivamente obsoleti per ilmercato internazionale, ma soprattutto, l'America centrale scoprì di essere il luogo ideale per la produzione dicaffè. Il caffè, a differenza delle tradizionali colture di coloranti, richiedeva grandipiantagioni e grandi quantità di manodopera.Dopo la fine del governo diRafael Carrera (1840-1865), che dopo una rivoluzione era riuscito a gestire il potere con il sostegno di indios e ladini (senza peraltro danneggiare troppo le élite), i latifondisti più conservatori ripresero il potere, sotto la bandieraliberale, sostenuti dal boom della domanda di caffè in Europa.

I liberali, che un tempo avevano a modello il sistema statunitense della piccola proprietà e delmercato libero, acquisirono una mentalità più pratica ed erano disposti a chiudere un occhio su certe questioni “intellettuali”: la piccola conduzione non poteva portare alcun giovamento alle grandi esportazioni di caffè, il mercato mondiale chiedeva grosse quantità a un costo basso. Per coltivare caffè servivano molta terra e molte braccia.Nel1871Justo Rufino Barrios, uno dei maggiori proprietari terrieri dell'epoca e membro dell'élite creola, inaugurò la nuova era liberale, che avrà termine dopo più di settant'anni con la rivoluzione democratico-borghese del 1944.

Il successo di alcune piantagioni centro-americane aveva spinto delle imprese straniere a investire massicciamente nella regione: francesi e statunitensi fecero costruire una linea ferroviaria, mercanti inglesi e tedeschi aprirono canali commerciali e coltivatori tedeschi misero in piedi con successo efficienti piantagioni di caffè. Il nuovo governo liberale tra il 1871 e il 1883 vendette quasi 100.000 acri di terra.La terra finì velocemente nelle mani dei grandi latifondisti locali e di una manciata di imprese tedesche e nordamericane, dando origine a un'economia d'esportazione strutturata su grandi tenute agricole e a una delle “più piccole e più potenti oligarchie del caffè del Centroamerica”. Nel 1940 lo storico Chester Lloyd Jones descriveva il Guatemala come una terra caratterizzata da "un'eccezionale concentrazione della proprietà in poche mani".[19]

Nel 1877 una nuova legge agraria abolì ogni forma di proprietà comunale e aprì la strada all'espropriazione della terra delle comunità indigene. Questa mossa da un lato favorì l'acquisizione di terre per le coltivazioni di caffè e al contempo, togliendo mezzi di produzione e di sostentamento alla popolazione india, si tradusse in un maggior afflusso di forza lavoro verso le piantagioni.I latifondisti erano soliti acquistare, più o meno per vie coatte, terre indigene per poi affittarle ai proprietari originari in piccoli lotti in cambio del lavoro nelle loro piantagioni.

Lo storico Greg Grandin ha mostrato con dei dati questo processo di espropriazione:“Nel 1870 la grande maggioranza di Maya del Verapaz risiedeva in liberi villaggi sparsi. Nel 1921 il 40% della popolazione totale dell'Alta Verapaz viveva nelle piantagioni sotto forma di lavoratori a giornata residenti (mozos colonos), che scambiavano il loro lavoro per il diritto di vivere e coltivare.[…]. Nel 1888, novantasette maya dell'Alta Verapaz possedevano tenute agricole abbastanza grandi da essere ritenutefincas (piantagioni). Nel 1930 erano diventati nove. Nel 1949 non ce n'era più nessuno”.[20]

I regimi liberali si garantirono la manodopera necessaria ricorrendo, oltre che all'espropriazione delle terre, al lavoro salariato forzato.[21] Nel corso dei successivi decenni, l'apparato “coercitivo” sarebbe stato “basilare per il funzionamento del mercato del caffè” fino al 1945.[22] Gli introiti del lavoro nelle piantagioni non compensavano l'individuo né la sua comunità per la perdita di forza lavoro. Il bilancio negativo si fece sempre più grave negli effetti a lungo termine sull'economia indigena e su quella del paese in generale.[23]. Le condizioni di lavoro erano dure: molti “davano il fiore della loro giovinezza solo per finire disabili o alcolizzati e ancora in debito”.[24]

I contadini protestavano e si lamentavano con reverenza:

«Signor Presidente: Noi, gente di Xenacoj, … imploriamo il vostro aiuto. Da molti anni ci sacrifichiamo andando a lavorare nelle piantagioni ‘Los Cerritos’, ‘Torola’, ‘Mauricio’, ‘El Baùl’, ‘Pantaleòn’, ‘Los Diamantes’ e ‘Garcia’. Molti uomini sono morti facendo questo lavoro, lasciando numerose vedove e orfani tra noi. Adesso ci hanno ordinato di andare a ‘Naranjo’. In base a quale diritto gli indiani possono essere forzati a lavorare per qualunque retribuzione il proprietario desideri? Questa è una schiavitù alla quale il governo dovrebbe porre fine»

(abitanti di Xenacoj al Presidente della Repubblica, 21 dicembre 1885, Sacatepequez)

[25]

Il "fallimento" della modernizzazione economica

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A partire dalla metà delXIX secolo grandi flussi di capitale straniero affluirono nella regione e presero a controllare i processi di produzione preparando il paese all'ingresso nell'economia mondiale: nel corso dell'Ottocento la domanda di caffè si fece sempre più insistente e la possibilità di averne in gran quantità a basso costo attirò l'attenzione del capitale estero quanto quella dell'élite locale. I primi avevano i soldi per produrre le necessarie ferrovie e i porti e i secondi avevano il potere radicato sul territorio.

L'avvio di un capitalismo agrario non comportò una transizione verso un sistemacapitalistico di stampo europeo: anzitutto il capitale si riversò solo laddove poteva far crescere il caffè e non migliorò le condizioni dell'agricoltura locale; l'economia locale risultò fortemente indebolita dalle esigenze di quella da esportazione, a causa dell'inasprimento della politica di estrazione di surplus dalle comunità indigene.Mandamientos (coscrizioni di lavoro presso le piantagioni) e schiavitù per debiti indebolirono inesorabilmente gli indios: nel 1907 la municipalità di Nentón (Huehuetenango) lamentava che pur essendo rimasti solo 100 uomini abili al lavoro, 75 di essi avevano ricevuto un ordine di mandamiento.[26]

L'economia indigena precapitalistica era essenziale per “mantenere i lavoratori temporaneamente improduttivi del sistema capitalista”. Infatti all'élite locale serviva una gran quantità di forza lavoro solo in alcune stagioni, e nel resto dell'anno l'economia locale avrebbe dovuto mantenersi da sola e mantenere i lavoratori stagionali. Ma l'economia indigena era progressivamente indebolita da quella della grande piantagione, che le toglieva risorse e mezzi. Ne consegue che le comunità agricole locali furono “minacciate e perpetuate allo stesso tempo, sviluppando una prolungata crisi e non una transizione al capitalismo”[27]

Smith, dopo aver descritto le manovre del nuovo governo liberale volte a garantire la forza lavoro per le proprie piantagioni, conclude che “essenzialmente, lo stato capitalista guatemalteco ha creato nel Guatemala occidentale due classi non-capitaliste: quella dei lavoratori coatti (indios) e quella dei coercitori di lavoro (ladini). Queste relazioni di produzione non-capitalistiche erano più forti nel 1944 di quanto non lo fossero state nel 1844 ”.[28]Allo stesso modo McCreery, dopo aver descritto le relazioni di produzione feudali del Guatemala coloniale, scrive che “il movimento dell'economia nord-atlantica da un predominante capitalismo commerciale ad uno industriale, lungi dall'aver indebolito questo sistema produttivo [feudalistico] o dall'aver diffuso in Guatemala moderne relazioni capitalistiche, ha avuto l'effetto di rafforzare le precapitalistiche forme di sfruttamento e di estenderle ad aree del paese precedentemente non intaccate”.[29]

Nei primi venti anni delXX secolo il lungo governo diManuel Estrada Cabrera (1898-1920) consolidò il sistema dell'economia d'esportazione e lo espanse favorendo lo sviluppo delle grandi piantagioni dibanane e l'ingresso del capitale nordamericano. Cabrera (1900-1920) sarebbe stato ricordato dalla storia locale come l'uomo che vendette il Guatemala agli Stati Uniti, avendo concesso vasti tratti di terra, il sistema ferroviario, il sistematelegrafico, la compagnia elettrica, le comunicazioni aeree, i porti e i canali di comunicazione marittimi ad alcune grandi imprese statunitensi, prima fra tutti laUnited Fruit Company, una società di proprietà statunitense che commerciava banane.

Gli stranieri aumentarono la capacità produttiva del paese ma al prezzo di una progressiva “denazionalizzazione” delle industrie d'esportazione: nel 1935 i coltivatori stranieri erano 804, ovvero un undicesimo del totale (8104), ma ognuno di loro possedeva in media una quantità di terra venticinque volte superiore a quella dei colleghi locali.[30]

Nel frattempo, lo stipendio reale del contadino si era ormai ridotto all'osso: McCreery, Woodward, e Handy stimano che negli anni venti la paga giornaliera espressa in termini di costo del grano fosse solo tra il 30 e il 50 % di quella che era stata nel periodo 1853-66[31]

Il "decennio democratico" (1944-1954)

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Vinte le elezioni, Juan José Arévalo inizia una serie di riforme economiche e sociali. La riforma agraria, che espropria (dietro indennizzo) alla United Fruit Company le terre non utilizzate, viene definita dal governo di Washington "una minaccia agli interessi degli Stati Uniti". Viene scatenata un’imponente campagna contro i governi democratici di Arévalo e Jacobo Arbenz, suo successore. Nel giugno 1954 Allen Dulles, direttore della Cia ed ex presidente della United Fruit, organizza l’invasione del paese e rovescia il governo. Il colonnello Carlos Castillo Armas abroga subito la riforma agraria e tutte le conquiste sociali. Si torna alla "normalità".

L'Operation PB Success, la "restaurazione" oligarchica e la guerra civile (1954-1996)

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La storia del Guatemala è stata significativamente marcata dallaguerra fredda tra gliStati Uniti e l'Unione Sovietica. LaCIA, con un piccolo gruppo di guatemaltechi formato prevalentemente da delinquenti ed ex carcerati, rovesciò il governo democraticamente eletto presieduto daJacobo Arbenz Guzmán nel1954, dopo che questi aveva espropriato della terra incolta dai grandi possedimenti fondiari dell'élite economica, per redistribuirla alle masse più povere cui la terra era stata tolta nei secoli precedenti. Parte di queste terre erano possedute dallaUnited Fruit Company, una società statunitense. All'epoca il Segretario di stato degli USA eraJohn Foster Dulles (avvocato e socio della United Fruit Company) e il capo della CIA era suo fratelloAllen Welsh Dulles.

Il nome in codice di questa operazione della CIA fuOperazione PBSUCCESS, grazie alla quale poté essere realizzato ilcolpo di Stato in Guatemala del 1954. A capo del conseguente regime militare fuCarlos Castillo Armas, che in passato era già stato condannato a morte per eversione ed era evaso quattro anni prima. Nel 1957 laColumbia University diNew York conferì al dittatore la laurea honoris causa.

Nel 1960 alcuni militari comunisti tentarono senza successo di rovesciare il regime. La fazione sconfitta tuttavia riuscì a organizzare milizie armate, la cui repressione da parte del regime portò a una situazione di guerra civile, durata più di trent'anni, in cui trovarono la morte circa 200 000 civili guatemaltechi. Secondo laCommissione per la verità sponsorizzata dall'ONU, le forze del governo e i paramilitari furono responsabili del 90% delle violazioni di diritti umani durante la guerra.

Durante i primi 10 anni, le vittime del terrore di Stato furono principalmente studenti, lavoratori, professionisti e personalità dell'opposizione di qualsivoglia tendenza politica, ma negli ultimi anni vi furono migliaia di vittime fra i maya contadini e non-combattenti. Più di 450 villaggi maya vennero distrutti e oltre un milione di persone diventarono rifugiati. Questo è considerato uno dei più tremendi casi dipulizia etnica verificatisi nell'America Latina moderna. In certe aree, comeBaja Verapaz, la Commissione per la Verità concluse che lo Stato guatemalteco avviò intenzionalmente una politica digenocidio contro determinati gruppi etnici.

Daglianni cinquanta aglianni novanta (con un periodo di pausa tra il 1977 e il 1982), il governoUSA sostenne direttamente l'esercito del Guatemala con addestramenti, armi e finanziamenti. LeForze armate speciali degli Stati Uniti ("Berretti verdi") arrivarono nel Guatemala con l'obiettivo di formare l'esercito come "forza moderna anti-insurrezione" e ne fecero il più sofisticato dell'America centrale. Il coinvolgimento della CIA incluse l'addestramento di 5.000cubani oppositori diFidel Castro e la realizzazione di aeroporti per organizzare quella che sarebbe diventata la fallimentare invasione dellaBaia dei Porci.

Nel 1999, il presidente statunitenseBill Clinton affermò che gli Stati Uniti ebbero torto ad appoggiare le forze militari guatemalteche che presero parte alle brutali uccisioni di civili. Nel 1982 quattro gruppimarxisti formarono l'organizzazione di guerriglia (Unidad Revolucionaria Nacional Guatemalteca - URNG). Nel1992 ilpremio Nobel per la pace venne assegnato aRigoberta Menchú, un'attivista indigena per i diritti umani, grazie ai suoi sforzi per portare l'attenzione internazionale sulgenocidio perpetrato dal governo nei confronti della popolazione indigena.

La sanguinosa guerra civile terminò nel1996, con un accordo di pace tra la guerriglia e il governo del presidenteÁlvaro Arzú, negoziata dalleNazioni Unite. Entrambe le parti acconsentirono a dei compromessi. L'esercito avrebbe dovuto controllare i centri urbani, mentre URNG avrebbe dovuto mantenere una forte presenza nelle campagne. Negli anni seguenti il Guatemala poté beneficiare di elezioni democratiche, anche se la corruzione rimase pervasiva a tutti i livelli di governo. Nel dicembre del2005 è stata scoperta una grande quantità di documenti della Polizia nazionale, che rivelavano i metodi che gli ufficiali per la sicurezza pubblica utilizzavano durante laguerra civile guatemalteca.

L'economia, anche per i trattati commerciali sottoscritti, resta largamente legata a quella statunitense. Gli USA assorbono, per esempio, dieci volte l'importo delle esportazioni verso il confinanteMessico. Un riflesso di questa dipendenza è anche nella grande presenza di imprese statunitensi nel paese. Il Guatemala è uno dei paesi latinoamericani dove le differenze e sperequazioni sociali e culturali sono più accentuate. Nonostante l'impulso alla partecipazione dei popoli indigeni dato dall'assegnazione del premio Nobel allaMenchú, il ruolo delle donne e il concorso in politica degli indigeni, più del 50% della popolazione, restano largamente emarginati dal controllo sociale ed economico delle élite locali.

Geografia

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Morfologia

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Il territorio del Guatemala è essenzialmente montuoso fatta eccezione per la zona costiera meridionale e per la parte settentrionale, corrispondente aldipartimento di Petén, una vasta zona pianeggiante ricca diforeste tropicali continuazione delle piane delloYucatan (Messico).

I sistemi montuosi che attraversano il paese sono due, laSierra Madre e la catena diCuchumatanes.

La Sierra Madre si estende dal confine con il Messico e attraversa il paese parallelamente alla costa occidentale fino al confine conEl Salvador. Di originevulcanica è lunga380 km, tra le sue vette vi sono tutti i 37 vulcani del paese (4 dei quali sono attivi); il più elevato è ilTajumulco (4.220 ms.l.m.). Il versante occidentale e gli altopiani della Sierra Madre, nonostante l'intensa attività vulcanica, sono la parte più densamente popolata del paese: gli insediamenti sono stati favoriti dal clima più gradevole rispetto alclima tropicale delle pianure costiere e dalla fertilità dei terreni lavici.

La catena settentrionale dei monti Cuchumatanes si estende dal confine con il Messico e in direzione orientale fino al Mar dei Caraibi, i rilievi sono interrotti dall'ampia vallata del fiumeMotagua.

Idrografia

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Il fiume Usumacinta

I fiumi del versante occidentale, come l'Acomé sono corti e poco profondi, ma più adatti allo sfruttamento idroelettrico, quelli sul versante orientale sono invece più lunghi e profondi, tra i più lunghi vi sono ilPolochic (in cui confluisce ilCahabón) che alimenta ilLago Izabal dal quale defluisce ilRío Dulce, ilMotagua (fiume più lungo del paese) e il fiumeUsumacinta, che delimita il confine tra lo Stato messicano del Chiapas e il dipartimento di Petén.

Clima

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Il clima, tendenzialmentetropicale, varia a seconda dell'altitudine delle diverse zone del paese. La zona costiera è caratterizzata da un periodo secco in inverno (da novembre ad aprile) e da un periodo piovoso in estate. Sul finire dell'estate la costa orientale è a rischiouragani: nel1998 il paese fu colpito dall'uragano Mitch e nel2005 dall'uragano Stan con oltre 1500 vittime dovute alle alluvioni.
Nelle zone costiere e nelle pianure la temperatura media oscilla tra i 21 e i 27 °C mentre sui rilievi e sugli altopiani il clima è più temperato con medie che vanno dai 10 ai 16 °C ed escursioni sensibili nel corso della giornata.

Società

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Demografia

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Evoluzione demografica del Guatemala - Fonte FAO, 2006.

Etnie

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Secondo i dati del censimento nazionale (2018), il 56% della popolazione è di originemeticcia (mestizos), cioè la mescolanza tra europei e indigeni; questi sono chiamatiladinos, il 43,6% è composta daamerindi (prevalentementemaia), costituito da:K'iche' (l'11% della popolazione),Q'eqchi' (l'8,3%),Kaqchikel (il 7,8%),Mam (il 5,2%), altre etniemaia (il 7,6%) e indigeni nonmaia (il 2%), tra cui ixinca (l'1,8%) e infine igarifuna (lo 0,1%), una mescolanza tra africani e indigeni.[32]

Religione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Religioni in Guatemala.
Mappa linguistica del Guatemala secondo laComisión de Oficialización de los Idiomas Indígenas de Guatemala. L'area viola rappresenta lo spagnolo.

In epoca coloniale l'unica religione era quellacattolica. In epoche recenti, in seguito alla dittatura del generaleEfraín Ríos Montt, vi è stato un progressivo aumento della componenteprotestante: attualmente circa il 40%[33] dei guatemaltechi è di religione protestante, soprattuttopentecostale.

Un'esigua percentuale (intorno all'1% della popolazione) pratica religioni tradizionali maya, spesso mediante riti tradizionali incorporati in cerimonie cristiane. Tale fenomeno è indice del fortesincretismo tra cultura ispanica e amerindia.

Lingue

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Benché la lingua ufficiale sia lospagnolo, questo non è uniformemente diffuso tra la popolazione nativa tra la quale è diffuso il monolinguismo di idiomi indigeni. Specialmente nelle aree rurali sono parlate 21 diverselingue maya e diverse lingue indigene amerindie non maya come loxinca, e ilgarifuna, una linguaarawak parlata sulla costa caraibica. Secondo ilDecreto Número 19-2003, 23 lingue sono riconosciute come lingue nazionali.[34]

Ordinamento dello Stato

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Suddivisione amministrativa

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Il Guatemala è diviso in 22dipartimenti (departamentos) a loro volta divisi in 333 comuni (municipios).

1.Alta Verapaz(Cobán)
2.Baja Verapaz(Salamá)
3.Chimaltenango(Chimaltenango)
4.Chiquimula(Chiquimula)
5.Petén(Flores)
6.El Progreso(Guastatoya)
7.Quiché(Santa Cruz del Quiché)
8.Escuintla(Escuintla)
9.Guatemala(Città del Guatemala)
10.Huehuetenango(Huehuetenango)
11.Izabal(Puerto Barrios)

12.Jalapa(Jalapa)
13.Jutiapa(Jutiapa)
14.Quetzaltenango(Quetzaltenango)
15.Retalhuleu(Retalhuleu)
16.Sacatepéquez(Antigua Guatemala)
17.San Marcos(San Marcos)
18.Santa Rosa(Cuilapa)
19.Sololá(Sololá)
20.Suchitepéquez(Mazatenango)
21.Totonicapán(Totonicapán)
22.Zacapa(Zacapa)

Rivendicazioni territoriali

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Da lungo tempo è in corso una disputa sui confini, il Guatemala rivendica infatti una porzione del territorio del confinanteBelize. La disputa in passato ha creato tensione nei rapporti con ilRegno Unito (di cui il Belize faceva parte) e in seguito, dalla sua indipendenza nel1990, prosegue con il Belize indipendente. Neglianni 1980 vi sono stati frequenti casi di scontri fra le forze armate dei due paesi, gli scontri hanno coinvolto anche la popolazione civile, vi sono state perdite e distruzioni di raccolti da ambo le parti. Dal1991 il Guatemala ha riconosciuto e intrattiene rapporti diplomatici con lo Stato vicino, pur sostenendo che la questione dei confini è tuttora irrisolta.

Nel tentativo di risolvere la disputa il congresso del Guatemala ha ratificato due accordi internazionali che erano in sospeso da lungo tempo e riguardanti questioni di confini terrestri e marittimi. Nel 2001 i due paesi hanno accettato la mediazione dell'Organizzazione degli Stati Americani nella determinazione dei confini terrestri e marittimi fra i due paesi. Le trattative hanno subito un temporaneo arresto in occasione delle elezioni nazionali in Guatemala e sono riprese solo nel novembre del 2005. Dalla sua nomina nell'agosto 2006 il ministro degli esteri guatemaltecoGert Rosenthal sembra voler accelerare la risoluzione della questione.

Città principali

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Città del Guatemala, con alle spalle i vulcani Agua, Fuego e Acatenango

Secondo i dati dei censimenti del 2002 e 2018 le città più popolose sono:

Città20022018Dipartimento
Città del Guatemala942.3482.750.965Guatemala
Mixco403.689465.773Guatemala
Villa Nueva355.901433.734Guatemala
San Pedro Carchá148.344235.275Alta Verapaz
San Juan Sacatepéquez152.583218.156Guatemala
Cobán144.461212.057Alta Verapaz
Quetzaltenango127.569180.706Quetzaltenango
Jalapa105.796159.840Jalapa
Escuintla119.897156.313Escuintla
Villa Canales103.814155.423Guatemala
Jutiapa109.910145.880Jutiapa
Santo Tomás Chichicastenango107.193141.567Quiché
Petapa101.242135.557Guatemala

Fonte: Instituto Nacional de Estadística (INE)

Istituzioni

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Il Guatemala è una Repubblica presidenziale.Il parlamento è monocamerale è composto da 158 deputati.

La Costituzione del Guatemala è del 14 gennaio 1986.

Ordinamento scolastico

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Il sistema scolastico è organizzato in due cicli, un ciclo primario obbligatorio di sei anni e due cicli secondari di tre anni. Le scuole, benché siano gratuite, sono di fatto poco frequentate soprattutto dalla popolazione indigena residente in zone rurali. Da un lato vi è il problema dei costi di trasporti, libri e materiali, dall'altro gli esigui fondi statali non sono in grado di garantire l'insegnamento nelle lingue nazionali diverse dallo spagnolo, il tasso di abbandono nel ciclo primario è molto elevato.

Il sistema scolastico, sempre per questioni di scarsi fondi, soffre per la scarsa qualifica degli insegnanti, i problemi citati si riflettono in uno dei tassi di analfabetismo più elevati dell'America centrale (solo il 69,1 per cento della popolazione sopra i 15 anni sa leggere e scrivere).[35]

Vi sono numerose scuole private la cui frequenza è riservata a una ristretta minoranza di popolazione. La formazione superiore viene effettuata in un'università pubblica (Universidad de San Carlos de Guatemala) e 9 università private.

Università

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La più antica e grande università del Guatemala è laUniversidad de San Carlos de Guatemala (Università di San Carlo del Guatemala[36]), fondata da reCarlo II di Spagna il 31 gennaio 1676.

Sistema sanitario

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Il sistema sanitario pubblico non è funzionale a causa del sistema politico e delle condizioni ambientali (la mancanza di acqua potabile e le dure condizioni di vita). C'è un alto tasso di mortalità infantile e le malattie a trasmissione sessuale e l'HIV sono molto diffuse tra la popolazione.

Politica

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Nel febbraio del 2007Rigoberta Menchú (Premio Nobel per la pace nel 1992) si è candidata come leader della sinistra alle elezioni presidenziali del 9 settembre. La Menchú era a capo di un'alleanza comprendente una nuova coalizione di leader indigeni e alcune formazioni di contadini (in caso di vittoria, sarebbe stata la prima donna indigena a capo del governo nel suo paese). I risultati però non la premiarono e fu eletto presidente il socialdemocraticoÁlvaro Colom Caballeros.

La vita politica è in gran parte dominata dai partiti didestra. Nel 2013, solo due deputati su 158 e cinque sindaci su 333 dichiarano di essere disinistra.[37]

La Commissione internazionale sull'impunità stima che più del 25% del denaro della campagna elettorale proviene dalla criminalità organizzata e daltraffico di droga.[37]

Economia

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Agricoltura

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Lo stesso argomento in dettaglio:Caffeicoltura in Guatemala.
Campi Quetzaltenango
Almolonga, considerato "l'orto" più importante del Guatemala, fornisce verdura agli Stati Uniti, al Canada, all'Europa, a tutto il Centro America e al Giappone

L'agricoltura, favorita dal fertile terreno vulcanico e dal clima, resta la base dell'economia, anche se risente dell'eredità del passato: alla fine dell'Ottocento le grandi società statunitensi ottennero nel paese grandi concessioni di terreno. Fra queste in particolare la United Fruit Company, oggiChiquita Brands International, avviò il regime dellemonocolture creando vaste piantagioni di banane. Dopo lo sviluppo degli anni sessanta e settanta il Guatemala ha condiviso con il resto dell'America Latina la crisi degli anni ottanta, cui il governo ha tentato di porre freno con la diversificazione della produzione agricola e lo sviluppo del settore industriale. Tuttavia, nonostante la situazione politica sia migliorata negli anni novanta, l'economia continua a essere legata ai finanziamenti esteri, con la conseguenza di un pesantedebito estero e unreddito pro capite fra i più bassi dell'America Latina.Con un'esportazione basata su un numero ristretto di prodotti la bilancia commerciale è costantemente in forte passivo. Si importano macchinari e mezzi di trasporto, combustibili, lubrificanti e prodotti chimici. Gli scambi avvengono innanzi tutto con gli Stati Uniti, seguiti da altri paesi latino-americani. La moneta è il quetzal.

Il Guatemala è una delle 14 giurisdizioni che figurano nella "lista grigia" nel rapporto del giugno 2010 dell'OCSE sui cosiddetti "paradisi fiscali"[38].

Sulla costa del Pacifico le grandi e moderne piantagioni producono i generi d'esportazione:caffè (il principale prodotto del paese),canna da zucchero e banane, mentre è in decadenza lacoltura del cotone, un tempo importantissima. Altre colture industriali sono il tabacco, il cacao e gli agrumi. Nelle terre alte si producono, con tecniche arcaiche, generi destinati al consumo locale: mais, riso, patate e fagioli. Un ruolo rilevante hanno l'allevamento bovino (con esportazione di carne), lo sfruttamento delle foreste, che coprono più della metà del territorio, e la pesca, in particolare delle aragoste.

Il 2% dei proprietari terrieri possiede il 62% della terra coltivabile del Guatemala. Le popolazioni indigene, storicamente espropriate delle loro terre dalla colonizzazione spagnola e poi dalle nuove élite dopo l'indipendenza, sono relegate sulle montagne, dove la terra è sterile, costringendole a vivere in estrema povertà.[39] Il tasso di malnutrizione del Guatemala, pari a circa il 65%, è tra i più alti dell'emisfero occidentale.[40]

Industria

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Le risorse minerarie sono scarse: vi è solo una limitata produzione di petrolio, zinco, piombo, antimonio e tungsteno. In espansione è il settore industriale nell'ambito del quale rivestono particolare importanza le industrie tessili (cotonifici nella capitale e a Cantèl-Quetzaltenango) e agroalimentari. Vi sono inoltreraffinerie di petrolio aEscuintla e Puerto Barrios, impianti chimici e petrolchimici, cementifici, manifatture del tabacco e della carta.

Il turismo sfrutta gli stupendi paesaggi, soprattutto quelli montani, e i monumenti Maya e ha registrato una ripresa a partire dagli anni novanta con la fine dei conflitti armati. In via di sviluppo è il sistema di comunicazione interno; il paese è percorso dalla Carretera Panamericana. Notevole è il traffico fluviale, e quello marittimo può contare sui porti di Puerto Barrios, Santo Tomás, de Castilla e Livingston sul mar delle Antille e su quelli di Champerico e San Josè sul Pacifico.

Il paese è attraente per le aziende (in particolare per le aziende di abbigliamento) per la sua vicinanza geografica agli Stati Uniti, i salari molto bassi e i notevoli vantaggi fiscali. Il settoreMaquiladora rappresenta una quota significativa delle esportazioni totali del Guatemala. Tuttavia, il suo contributo alle economie di questi paesi è controverso: le materie prime sono importate, i posti di lavoro sono precari e mal pagati e le esenzioni fiscali indeboliscono le finanze pubbliche. Sono inoltre criticate per le condizioni di lavoro dei dipendenti: insulti e violenze fisiche, licenziamenti abusivi (soprattutto delle lavoratrici gestanti), orari di lavoro, mancato pagamento degli straordinari. Secondo Lucrecia Bautista, coordinatrice del settore "Maquiladora" della società di revisione contabile Coverco, "le norme del diritto del lavoro sono regolarmente violate nelle Maquiladora e non vi è la volontà politica di far rispettare la loro applicazione. In caso di infrazioni, l'ispettorato del lavoro mostra una notevole clemenza. Si tratta di non scoraggiare gli investitori. "I sindacalisti sono soggetti a pressioni, e a volte a rapimenti o omicidi. In alcuni casi, gli imprenditori si sono avvalsi dei servizi dimaras. Infine, liste nere contenenti i nomi di sindacalisti o attivisti politici sono in circolazione nei circoli dei datori di lavoro.[41]

Esistono legami tra il settore economico e la criminalità organizzata. Investe direttamente nel paese acquistando proprietà agricole, attraverso il sistema bancario e investendo in tutti i tipi di imprese.[37]

Secondo ilProgramma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), "in Guatemala, ilcoefficiente di Gini - che misura la disuguaglianza di reddito - è di 0,63, uno dei tassi più alti del mondo". Il paese è l'unico del continente americano che non ha registrato una riduzione della povertà durante il periodo di alti prezzi delle materie prime all'esportazione (2000-2015). Al contrario, la povertà aumenta del 7%, raggiungendo il 66,7% dei guatemaltechi nel 2017, di cui l'86,6% della sola popolazione indigena[42].

Turismo

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Di grande interesse sono le rovine delle antiche popolazioni:Maya eAzteche.
Il flusso turistico proviene da:

  • Stati Uniti d'America: 28%
  • Regno Unito: 23%
  • Canada: 14%
  • Europa meridionale: 7%
  • Oceania: 6%
  • Altro: 22%

Le rovine maya più visitate sono quelle diTikal, composte da vari templi immersi nella foresta guatemalteca, tra i quali spicca il tempio del Giaguaro (74 m).
Una città molto caratteristica èAntigua; particolare è la processione del venerdì santo che si tiene nelle vie della città: le strade vengono ricoperte da tappeti di fiori e frutta, sui quali sfila la processione, composta da diversi carri portati sulle spalle da centinaia di uomini e donne.

Tra le mete più interessanti a livello naturalistico vi sono le piscine naturali di Semuc Champey, vasche di acqua cristallina divise da cascate; illago Atitlán, circondato da vulcani.

Caratteristica del territorio guatemalteco è la grande presenza di vulcani (più di trenta) che possono essere visitati con guide turistiche che accompagnano i turisti fino al cratere del vulcano. I vulcani più visitati sono: il Pacaya (attualmente in attività,2800 m di altezza) il vulcano de Agua (non in attività,3800 m di altezza) e il vulcano de Fuego.

Ambiente

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Nel 2019, leforeste coprono meno del 30% del territorio, rispetto a più del 40% all'inizio degli anni 2000. Secondo leNazioni Unite, "le istituzioni deboli unite alla sete di profitto aumentano la vulnerabilità socioambientale del Guatemala agli impatti dei cambiamenti climatici e dei disastri naturali". Il paese deve inoltre affrontare la contaminazione del suolo, dell'acqua e dell'aria e il degrado dellabiodiversità.[43]

Nel 2017 scompare la laguna diAtescatempa, vittima delcambiamento climatico.[42]

Flora

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Nella zona temperata si trovano un gran numero di fiori. Di particolare interesse è la famiglia delle orchidee, comprende la suora bianca (Monja blanca). Vi è anche una grande varietà di piante medicinali.

Fauna

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La fauna indigena comprende l'armadillo, l'orso, ilcoyote, ilcervo, lavolpe, ilgiaguaro, lascimmia, ilpuma, iltapiro, e illamantino. L'uccello nazionale è ilquetzal, simbolo di amore e libertà. Ci sono più di 900 specie di uccelli autoctoni, nonché specie migratrici. L'atitlan è una specie a rischio d'estinzione. Rettili, presenti in più di 204 specie, comprendono ilcolubro, ilfer-de-lance, ilmocassino d'acqua e l'iguana.

Cultura

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Arte

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Tipici tappeti del Guatemala

Nel XX secolo, in campo artistico, ricordiamo la figura di Carlos Mérida (1891-1984), tra i pionieri modernisti dell'America Latina[44].

Patrimoni dell'umanità

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Lo stesso argomento in dettaglio:Patrimoni dell'umanità del Guatemala.

Il ricco patrimonio culturale del Guatemala è testimoniato anche dalla presenza di alcuni siti iscritti nellaLista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Letteratura

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Miguel Ángel Asturias, tra i maggiori esponenti dellaletteratura latinoamericana.

Tra gli scrittori guatemaltechi affermatisi nel XX secolo spicca soprattuttoMiguel Ángel Asturias, esponente della cosiddetta Generación del 20' e delBoom Latinoamericano; fu anche poeta e drammaturgo, che il 19 ottobre 1967 è stato insignito delPremio Nobel per la letteratura.

Musica

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La musica del Guatemala comincia a fiorire nelCinquecento, con lamusica rinascimentale spagnola di Hernando Franco, Pedro Bermúdez e Gaspar Fernández. Compositori dellamusica barocca sono i maestri di cappellaRafael Antonio Castellanos eManuel José de Quirós. La musica strumentale guatemalteca ha visto un periodo di fioritura colle sinfonie diJosé Eulalio Samayoa, compositore classico romantico di importanza epocale. Lo strumento nazionale è lamarimba. Ilcompositore contemporaneo,direttore d'orchestra emusicologoDieter Lehnhoff, conosciuto soprattutto per il suo lavoro di trasmissione della musica classica dell'America centrale, ha studiato a lungo la musicarinascimentale ebarocca del Guatemala. Tra il XX e il XXI secolo, per il generepop, spicca, in particolare, la figura diRicardo Arjona. Nel XXI secolo tra i cantanti guatemaltechi noti possiamo citareGaby Moreno eCarlos Peña, che fu anche compositore.

Cinema

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Il regista guatemaltecoJayro Bustamante ha guadagnato un pubblico internazionale coi suoi film incentrati sulla società e la politica contemporanee guatemalteche:Ixcanul nel 2015,Temblores eLa Llorona, film che, nel 2020, è entrato nella Short-list dei nove candidati per l'Oscar al miglior film straniero. Altro film di successoNuestras madres (2019) del registaCésar Díaz che ha avuto vari riconoscimenti internazionali.

Scienza

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Guatemala nello spazio

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In campo astronautico ricordiamo che il 7 marzo 2020 è stato lanciato nello spazioQuetzal-1, il primo satellite guatemalteco[45].

Sport

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Calcio

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LaNazionale di calcio del Guatemala ha ottenuto buoni risultati, tra cui un titolo di Campione dellaCONCACAF Gold Cup, nel 1967. Capocannoniere attuale della Nazionale guatemalteca con ben 68 reti èCarlos Ruiz.

Giochi olimpici

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Lo stesso argomento in dettaglio:Guatemala ai Giochi olimpici.

La prima medaglia olimpica vinta dal Guatemala è la medaglia d'argento nei20 km di marcia conquistata daErick Barrondo ai Giochi diLondra 2012. Il 31 luglio 2024, aiGiochi Olimpici diParigi, Adriana Oliva regala al Paese la sua prima storica medaglia d'oro nella manifestazione vincendo neltiro a volo femminile, specialitàtrap.[46]

Sollevamento pesi

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Ricordiamo, inoltre,Rolando de León, campione mondiale nel sollevamento pesi[47].

Tradizioni

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Gastronomia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Cucina guatemalteca.

IlFiambre è un piatto tipico del Guatemala che viene consumato abitualmente nei giorni di Ognissanti e dei Defunti (1º e 2 novembre), al culmine di un ciclo di festività religiose.

Il "Tamal" è un piatto tipico che si prepara con la masa di mais.

Festa nazionale

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15 settembre:Día de Independencia: Giorno dell'indipendenza dalla Spagna, nel1821

Note

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  1. ^Dal 28 novembre1821 al 1º luglio1823 territorio speciale (simile ad una ex-Capitaneria in stile spagnolo) delPrimo Impero messicano.
  2. ^Dal 1º luglio1823 al 17 aprile1839Stato federato dellaRepubblica Federale del Centro America insieme aLos Altos, poi diviso con ilMessico (Stato di Chiapas).
  3. ^(EN)Population growth rate, inCIA World Factbook.URL consultato il 28 febbraio 2013(archiviato dall'url originale il 4 maggio 2012).
  4. ^Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013, suimf.org.
  5. ^Tasso di fertilità nel 2011, sudata.worldbank.org.URL consultato il 12 febbraio 2013.
  6. ^Bruno Miglioriniet al.,Scheda sul lemma "Guatemala", inDizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010,ISBN 978-88-397-1478-7.
  7. ^oj.gob.gt,http://www.oj.gob.gt/estadisticaj/reportes/poblacion-total-por-municipio(1).pdf Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  8. ^Richard Immerman, The CIA in Guatemala: The Foreign Policy of Intervention. (Austin: University of Texas Press, 1982), p.21
  9. ^"Conquered Conquistadors", Florine G.L. Asselbergs, First Edition, published 2004
  10. ^L'audiencia funzionava come una sorta di capoluogo regionale: era il supremo tribunale territoriale, rappresentava il volere della Corona, aveva poteri amministrativi ed esecutivi, controllava i varicabildos (consigli municipali) e risiedeva nelle città capitali delle province più grandi. Le prime quattroaudiencias furono quelle diSanto Domingo (1518),Città del Messico (1529),Panama (1538) eLima (1542)
  11. ^Edwin Williamson,The Penguin History of Latin America, p. 77
  12. ^McCreery,An Odious Feudalism: Mandamiento Labor and Commercial Agriculture in Guatemala, 1858-1920, (Latin America Perspectives, Issue 48, Vol.13 No.1, Winter 1986), p. 102
  13. ^Jim Handy,Revolution in the Countryside: Rural Conflict and Agrarian Reform in Guatemala, 1944-1954, The University of North Carolina Press, Chapel Hill & London, 1994, p. 6
  14. ^Jim Handy,Revolution in the Countryside, pp. 6-7 e Carol Smith,Origins of the National Question in Guatemala, pp. 73-74
  15. ^Richard Immerman,The CIA in Guatemala: The Foreign Policy of Intervention, Austin, University of Texas Press, 1982, p. 26
  16. ^Richard Immerman,The CIA in Guatemala, pp. 25-27; Jim Handy,Revolution in the Countryside, pp. 7-8; Carol Smith,Guatemalan Indians and the State, 1540-1988, p. 75
  17. ^Jones Chester Lloyd,Guatemala Past and Present, p. 169
  18. ^Walter La Feber,Inevitable revolutions, pp. 25-26; Carol Smith,Guatemalan Indians and the State, 1540-1988, p. 76; Edwin Williamson,The Penguin History of Latin America, pp. 224-225
  19. ^Carol Smith,Guatemalan Indians, p. 83
  20. ^Greg Grandin. The Last Colonial Massacre: Latin America in the Cold War(Chicago and London, The University of Chicago Press, 2004), pp 24 e 26
  21. ^Riguardo a coscrizioni e schiavitù per debiti, si veda: David McCreery,Debt Servitude in Rural Guatemala, pp. 735-759; David McCreery,Mandamiento Labor and Commercial Agriculture in Guatemala, pp. 99-115; Richard Immerman,The CIA in Guatemala, pp. 20-31; Carol Smith,Guatemalan Indians and the State, 1540-1988, pp. 83-92; Jim Handy,Revolution in the Countryside, pp. 8-20; Vedi anche: Susanne Jonas.Guatemala: Land of Eternal Struggle. In Ronald H. Chilcote and Joel C.Edelstein (eds.),Latin America: The Struggle with Dependency and Beyond, pp. 89-215. New York, 1974
  22. ^Carol Smith,Guatemalan Indians, p. 84; David McCreery,Labor and Agriculture in Guatemala, 1858-1920, pp. 103-104
  23. ^Smith, p. 86; McCreery,Debt Servitude, pp. 748-750; McCreery,Labor and Agriculture in Guatemala, pp. 111-112
  24. ^A. M. to J. P. Sololà, May 1, 1915. Papers J. P. Sololà, 1915, AGCA; riportato da McCreery,Debt Servitude, p.753
  25. ^Citato da McCreery,Labor and Agriculture in Guatemala, 1858-1920, p. 110)
  26. ^AGCA, B119.21.0.0 leg. 47756. Citato in McCreery,Labor and Agriculture in Guatemala, p. 112
  27. ^Jim Handy, p. 16
  28. ^Smith, p. 90
  29. ^McCreery,Labor and Agriculture in Guatemala, p. 101
  30. ^Jones Chester Lloyd,Guatemala Past and Present, p. 178
  31. ^Woodward,Economic Development of Guatemala, p. 18; McCreery,Debt Servitude, pp. 748-749; Handy, p. 10
  32. ^(ES)Portal de Resultados del Censo 2018, sucensopoblacion.gt.URL consultato l'11 novembre 2025.
  33. ^U.S. Department of State - Background Note: Guatemala, sustate.gov.
  34. ^(ES) El Congreso de la Republica de Guatemala,Ley de Idiomas Nacionales, Decreto Número 19-2003 (PDF), sucongreso.gob.gt.URL consultato il 10 giugno 2007.
  35. ^LA Literacy Rates, inUNESCO Institute for Statistics, settembre 2006.URL consultato il 15 gennaio 2007(archiviato dall'url originale il 6 maggio 2008)..
  36. ^https://soy.usac.edu.gt/?p=3737
  37. ^abcmonde-diplomatique.fr,https://www.monde-diplomatique.fr/carnet/2011-10-28-Guatemala-le-pays-ou-la-droite-est Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  38. ^Ocse: a zero la black list, due le new entry nella white FiscoOggi.it, sunuovofiscooggi.it.URL consultato il 24 luglio 2010(archiviato dall'url originale l'11 luglio 2010).
  39. ^GUATEMALA - Una historia de robo de tierra a través de violencia y (...) - AlterInfos - DIAL, sualterinfos.org.URL consultato l'11 settembre 2023.
  40. ^(EN) Jonathan Blitzer e Mauricio Lima,How Climate Change Is Fuelling the U.S. Border Crisis, inThe New Yorker, 3 aprile 2019.
  41. ^Copia archiviata, suinsumisos.com.URL consultato il 26 giugno 2019(archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
  42. ^absciencesetavenir.fr,https://www.sciencesetavenir.fr/nature-environnement/au-guatemala-une-lagune-disparait-victime-du-changement-climatique_112917 Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  43. ^https://www.cetri.be/Des-changements-en-vue-au
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Francia (bandiera) FranciaFrancia (bandiera)Clipperton ·Guadalupa (bandiera) Guadalupa ·Martinica (bandiera) Martinica ·Francia (bandiera)Saint-Barthélemy ·Saint-Martin (bandiera) Saint-Martin ·Saint-Pierre e Miquelon (bandiera) Saint-Pierre e Miquelon
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Stati Uniti (bandiera) Stati UnitiPorto Rico (bandiera) Porto Rico ·Isole Vergini Americane (bandiera) Isole Vergini Americane ·Stati Uniti (bandiera)Navassa
Stati marginalmente
centro-nordamericani
Colombia (bandiera) Colombia (Arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina) ·Venezuela (bandiera) Venezuela (Aves)
  1. ^Stato con parte del proprio territorio inAmerica meridionale
  2. ^abcdStato o dipendenza fisicamente sudamericano ma generalmente considerato centro-nordamericano sotto il profilo antropico
Controllo di autoritàVIAF(EN133607895 ·ISNI(EN0000 0001 2270 9190 ·SBNNAPL003829 ·LCCN(ENn79054016 ·GND(DE4022428-4 ·BNE(ESXX451122(data) ·BNF(FRcb11880756w(data) ·J9U(EN, HE987007561811705171 ·NSK(HR000193439 ·NDL(EN, JA00562280
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