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Guardie svizzere

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Disambiguazione – Se stai cercando il corpo armato al servizio del papato, vediGuardia svizzera pontificia.
Membri dellaGuardia svizzera pontificia.

Guardie svizzere (Schweizergarde inlingua tedesca) è il nome dato aimercenari svizzeri che hanno prestato servizio comeguardie del corpo, guardie cerimoniali e guardie del palazzo presso lecorti d'Europa sin dal tardoXV secolo. Erano tenute in grande stima sia per il valore militare sia per la disciplina e la fedeltà nei confronti del signore cui giuravano obbedienza. Al giorno d'oggi, per "Guardie svizzere" s'intendono solitamente i membri dellaGuardia svizzera pontificia ancora operativa nellaCittà del Vaticano.

LaSvizzera, all'epoca un Paese povero e prettamente agricolo, ha fornito mercenari per i campi di battaglia europei dalXIV alXIX secolo. Fanti elvetici sono stati regolarmente assoldati dalRegno di Francia, dalRegno di Spagna e dalRegno di Napoli durante tutta l'età moderna. Furono per primi i francesi a selezionare un corpo di mercenari svizzeri deputato alla difesa della figura del sovrano, con la creazione della "Guardia dei Cento" (Cent Suisses inlingua francese) nel1497. A partire dal Cinquecento, nei torbidi dell'Europa dilaniata dalleguerre di religione e dalla slealtà dei comandantimercenari, re e regine del Vecchio Continente vollero circondarsi di fedeli guardie elvetiche per difendere l'incolumità propria e delle loro famiglie. NelXVIII secolo quasi tutte le corti d'Europa mantenevano un contingente di guardie svizzere.

Storia

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Picchieri svizzeri nellabattaglia di Morgarten (1476).
Ludwig Pfyffer (1524-1594), il "Re degli Svizzeri" al soldo diCarlo IX di Francia.
Franz Rudolf Frisching,colonnello della guardia svizzera deiPaesi Bassi - dipinto diJean Preudhomme (1785)

Origini

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Lo stesso argomento in dettaglio:Mercenari svizzeri.

Il 1º agosto1291, gli abitanti diUri,Svitto e diUntervaldo, i cosiddettiWaldstätte o paesi forestali, siglarono ilpatto eterno confederale e si unirono nella lotta contro laCasa d'Asburgo, a quel tempo la potenza dominante nelleAlpi orientali. Quest'alleanza gettò le basi di quella che sarebbe stata laConfederazione svizzera come oggi la conosciamo e, al contempo, fece dellaguerra un'occupazione precipua di ogni abitante dei cantoni, chiamato a difendere in prima persona la propria terra senza contare sullanobiltà (cavalleria feudale) o sumercenari.
Il valore militare degli svizzeri, raffinato durante tutto il corso delXIV secolo e caratterizzato da una rivoluzionaria rivalutazione dellafanteria a discapito dellacavalleria pesante, venne dimostrato nelXV secolo, quando gli elvetici stroncarono l'esercito diCarlo il Temerario nelle battaglie diGrandson,Morat (1476) e infineNancy (1477), dove lo stesso Carlo perse anche la vita[1].

Diffusione delle "Guardie Svizzere" in Europa

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Già usi alla pratica del mercenariato sin dallaGuerra dei Cent'Anni (1337-1453), al volgere del Quattrocento gli Svizzeri cominciarono a fornire truppe scelte ai monarchi europei bisognosi di fedeli guardie del corpo in un contesto sociopolitico mutevole ed insidioso.

Fu per primoLuigi XI di Francia a selezionare dei mercenari elvetici come proprie guardie del corpo[2] nel1480. La posizione degli svizzeri presso la corte di Francia si consolidò sistematicamente negli anni successivi, anche grazie alla definitiva rottura tra la Confederazione Elvetica e il pericoloso duca di Borgogna, ed entro il1496 la guardia era composta da 100 effettivi elvetici: iCent Suisses.
Con l'aprirsi delXVI secolo e l'aggravarsi delle relazioni tra i potentati europei causa leGuerre d'Italia, ilPapa decise di imitare il sovrano francese e di circondarsi di un fidato numero di mercenari elvetici preposti alla protezione della sua "sacra persona". GiàSisto IV aveva concluso nel1479 un accordo con la Confederazione che prevedeva la possibilità di reclutare mercenari elvetici.Papa Giulio II arruolò 150 svizzeri come proprie guardie nel1506. Dopo la strenua fedeltà dimostrata durante ilSacco di Roma (1527), laGuardia Svizzera Pontificia divenne una vera e propria istituzione delPapato.

Dopo il re di Francia e il Papa, fu ilDuca di Savoia,Emanuele Filiberto, ad affidare la propria incolumità a un corpo diguardie svizzere nel1579. Gli elvetici vennero poi confermati dal giovane ducaCarlo Emanuele I di Savoia quando succedette al padre l'anno successivo (1580).

Nel corso delXVII secolo, mentre andava rafforzandosi la posizione degli svizzeri in seno alle corti diParigi,Roma eTorino, nessun altro monarca europeo decise di servirsi degli elvetici come guardie del corpo.

In questo secolo è però da segnalare l'arruolamento di mercenari svizzeri da parte di una repubblica; nel 1653 infatti laRepubblica di Lucca formò una compagnia svizzera allo scopo di difendere il Palazzo del Governo e l'incolumità delle supreme magistrature e del parlamento.

Fu durante ilXVIII secolo che i mercenari alpini tornarono alla ribalta quali guardiani d'eccellenza per re e regine:

  • un contingente di guardie svizzere militò alla corte diFederico I di Prussia dal1696 al1713. Il corpo venne poi sciolto dal successore,Federico Guglielmo I di Prussia, impegnato nella radicale riforma dell'esercito prussiano che avrebbe fatto del regno la nuova potenza dominante nell'Europa settentrionale;
  • ilRegno di Sassonia si servì di mercenari elvetici (Cent Suisses secondo l'antica moda francese) come guardie di palazzo nel1730-1757 e di nuovo nel1763-1814;
  • ilRegno di Napoli, storico cliente del mercenariato confederato sin dai tempi delViceré di Napoli, assoldò un regolare corpo di guardia nel cinquantennio1734-1789 per volontà del reCarlo VII;
  • Maria Teresa d'Austria volle degli svizzeri come guardie dell'Hofburg diVienna nel ventennio1748-1767. Il più antico cortile del palazzo è oggi noto appunto come "Corte della Svizzera" (Schweizerhof) in memoria del contingente elvetico, i cui effettivi oscillarono tra le 250 e le 450 unità;
  • concomitantemente all'imperatrice d'Austria, anche loStadtholder dellaRepubblica delle Sette Province Unite volle affiancare alla "Guardia olandese" anche una "Guardia svizzera" (Cent Suisses) nel 1748;
  • Giuseppe I del Portogallo, il re "Riformatore" dellamonarchia lusitana, arruolò delle guardie svizzere una prima volta nel1762 e una seconda nel1763: entrambi gli esperimenti non andarono a buon fine. Quella portoghese è forse l'unica macchia infamante nell'altrimenti eccellentecurriculum delle Guardie Svizzere. Il primo reggimento lusitano venne reclutato dalConte di Lippe il 12 giugno 1762 e affidato ai colonnelli Gabriele Thorman e Marcus Saussure. L'anno successivo (22 giugno 1763), Thorman veniva incarcerato per appropriazione indebita dei fondi del reggimento e Saussure condannato a morte per diserzione. Il reggimento veniva sciolto il 17 settembre e rifondato con il nome diEstrangeiros Reais. Nel1765 il reggimento svizzero venne nuovamente sciolto e il suo comandante, colonnello Luiz Henrique Graveson, condannato a morte perimpiccagione da un consiglio di guerra.

Al volgere del Settecento, gli sconvolgimenti bellici e politici provocati dallaRivoluzione francese impattarono duramente i corpi di guardia elvetici preposti alla difesa dei sovrani dell'Ancien Régime:

La fine

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I corpi "storici" delle guardie palatine elvetiche vennero rifondati durante laRestaurazione. Eccezion fatta per la Guardia svizzera pontificia, le Guardie Svizzere non sopravvissero però alla radicale ristrutturazione bellica che interessò le potenze europee durante ilXIX secolo:

  • la guardia svizzera olandese tornò in auge al tempo diGuglielmo I dei Paesi Bassi che istituì il "Reggimento Svizzero N. 32" con compito di fanteria di guardia nel1814. Il reggimento elvetico venne smantellato nel1829, quando le sue funzioni passarono al Reggimento GranatieriJagers;
  • la guardia svizzera francese che aveva seguitoLuigi XVIII nel suo esilio inBelgio, tornò alle Tuileries sino al1817, quando il corpo venne sciolto e sostituito dalla "Guardia Reale"[3];
  • laguardia svizzera sabauda venne ricostituita nel 1814 comecompagnia alabardieri svizzeri daVittorio Emanuele I ma venne poi sciolta permanentemente daCarlo Alberto nel1831.

Nel1874, laCostituzione della Confederazione Svizzera proibì alle potenze straniere l'arruolamento degli Svizzeri nei propri contingenti militari. Gli abitanti dei cantoni continuarono però a partire volontari negli eserciti delle potenze europee sino a che non ne venne fatto loro esplicito divieto nel1927.

Guardia svizzera francese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Régiment des Gardes suisses.

L'esempio più antico di questa caratteristica forma di mercenariato è datata al 1497, anno in cui in Francia, per volere di re Carlo VIII, venne istituita la campagna dei "Cento Svizzeri della Guardia" (in francese chiamata "Cent-Suisses"); essa fu la prima unità svizzera permanentemente al servizio di un sovrano straniero. Corpo più rappresentativo che militare, venne soppresso dall'Assemblea nazionale francese nel 1792.[4]

Nonostante l'abolizione del servizio militare mercenario nel 1793, laFrancia napoleonica, a causa della guerra, necessitando di un numero crescente di soldati, si vide costretta a ripristinare le guardie svizzere, seppur con alcuni cambiamenti. Questi reparti venivano denominati, in Svizzera, "Schweizer Truppen im fremden Dienst" (Guardie svizzere in servizio all'estero).[5] La loro caratteristica era, come in passato, di essere, almeno formalmente, delle truppe mercenarie dotate di un contratto statale ben regolamentato chiamato "Kapitulation" (capitolazione), ed erano sotto il comando di autorità della confederazione elvetica.[6]Il 1º, 2º , 3º e 4º reggimento svizzero fu creato nel 1805 e nel 1806 e fu impiegato da Napoleone I sia in Spagna che in Russia. Il colonnello generale degli svizzeri di allora eraLouis Alexandre Berthier, principe di Wagram e Neuchâtel, viceconsole dell'Impero, poiJean Lannes, duca di Montebello, ed infine, durante lacampagna di Russia,Nicolas Charles Oudinot. Codesto reggimento prese parte, spesso con coraggio e successo, a un numero elevato di campagne, le quali costarono la vita a molti soldati, in particolare nellaBattaglia della Beresina.

Luigi XVIII nel 1814 attuò la ricostituzione delle guardie svizzere nella loro forma tradizionale. Durante la rivoluzione di Luglio (28-29-30 luglio 1830) esse difesero ancora i Borboni perdendo diverse centinaia di uomini; quello fu l'ultimo anno che imercenari svizzeri prestarono servizio al sovrano francese. Al servizio della Francia le Guardie svizzere divennero il simbolo, spesso mitizzato, della fedeltà assoluta dell'élite del mercenariato elvetico.

Nei decenni pacifici del XVIII secolo si erano limitate a compiere il ruolo di guardia a Parigi (in particolare in punti in cui vi erano le maggiori attrattive della città, come:Versailles,Rueil,Courbevoie eLouvre).

Guardia svizzera pontificia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Guardia svizzera pontificia.

Il 22 gennaio1506 un gruppo di 150 mercenari elvetici al comando delcapitanoKaspar von Silenen, delCanton d'Uri, dopo una marcia di 800 chilometri lungo lavia Francigena, attraversoporta del Popolo entrò per la prima volta inVaticano per servirepapa Giulio II. Già in precedenzaSisto IV aveva concluso nel1479 un accordo con la confederazione, che prevedeva la possibilità direclutare mercenarielvetici. Successivamente il Corpo delle guardie si ampliò ulteriormente.

La prima rappresentazione conosciuta di alcune Guardie Svizzere nelle loro eleganti divise multicolori è effigiato daRaffaello con lo stesso Papa Giulio II nell'affresco della “Messa di Bolsena”.

Le guardie svizzere non furono solo impiegate come scorta personale del papa, ma parteciparono a numerosebattaglie, prima fra tutte quella avvenuta il 6 maggio1527 durante ilsacco di Roma da parte delle milizie delconestabile di Borbone, permettendo con il loro sacrificio apapa Clemente VII di avere salva la vita. Dei 189 svizzeri se ne salvarono solo quarantadue, cioè quelli che all'ultimo momento avevano accompagnato Clemente VII nella fuga lungo ilPassetto di Borgo, il passaggio che collega il Vaticano aCastel Sant'Angelo. Il 5 giugno Clemente VII si arrendeva. Per aver salva la vita dovette accettare pesanti condizioni (l'abbandono delle fortezze diOstia,Civitavecchia eCivita Castellana e delle città diModena,Parma ePiacenza oltre che al pagamento di quattrocentomiladucati). La guarnigione papale fu sostituita con mercenarispagnoli elanzichenecchi. Il Papa ottenne che gli svizzeri sopravvissuti fossero inclusi nella nuova Guardia, ma solo 12 di essi accettarono.

Con la conquista di Roma da parte delle truppe delRegno d'Italia nel1870, le Guardie Svizzere rimasero a difesa personale del papa nei suoi alloggi, epapa Pio X nel1914 decise di fissare il numero dei militi che compongono questo corpo speciale a 106 membri: 100 soldati e 6 ufficiali, tra cui il comandante che ha il grado dicolonnello. Durante laseconda guerra mondialepapa Pio XII ampliò temporaneamente il corpo delle guardie svizzere che fu portato a oltre 300 effettivi, questo sia per dare rifugio ai molti sfollati sia per dare una maggiore stabilità allaCittà del Vaticano.

Note

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  1. ^Santi-Mazzini, Giovanni (2005),Militaria - Storia delle potenze europee da Carlo Magno al 1914, Milano, Mondadori, p. 27.
  2. ^Chartrand, Rene (1997),Louis XV's Army (3): Foreign Infantry, Oxford, Osprey Publishing,ISBN 1-85532-623-X, p. 3.
  3. ^Funcken, Liliane [e] Fred (1975),L'Uniforme et les Armes des Soldats de La Guerre en Dentelle, Casterman,ISBN 2-203-14315-0.
  4. ^Guardie svizzere nel dizionario storico della Svizzera (DSS), suhls-dhs-dss.ch.URL consultato il 20 agosto 2021.
  5. ^ Paul de Vallière,Honneur et fidélité. Histoire des Suisses au service étranger, Losanna, Les Editions d’art ancien, 1940.
  6. ^Il servizio mercenario nel dizionario storico della Svizzera (DSS), suhls-dhs-dss.ch.URL consultato il 19 agosto 2021.

Bibliografia

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  • Bertin, P. (1988),Le Fantassin de France, Service Historique de L'Armee de Terre.
  • Bodin, J. (1988),Les Suisses au Service de la France, Editions Albin Michel,ISBN 2-226-03334-3.
  • David, Alvarez (2011),The Pope's Soldiers: A Military History of the Modern Vatican, University Press of Kansas.
  • Richard, Christian-Roland Marcel (2005),La Guardia Svizzera Pontificia nel corso dei secoli, Leonardo International.
  • Royal, Robert (2006),The Pope's Army: 500 Years of the Papal Swiss Guard, Crossroads Publishing Co.
  • Vallière, P.: de (1940),Honneur et fidélité. Histoire des Suisses au service étranger, Losanna.

Voci correlate

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