Il toponimo del paese deriva da una parola latina,grumus, che significa "collina", "piccola montagna", da cui il diminutivoGrumulus. A sostegno di questa teoria sono altri esempi nella bergamasca, riferiti a luoghi in prossimità di colli o montagne:Gromo, nell'altaval Seriana, e Gromlongo, frazione diPalazzago. Soltanto in epoca più tarda è stata aggiunta la dicitura "del Monte", per distinguerlo dall'ex-comune diGrumello del Piano, oggi quartiere della città di Bergamo.
I primi insediamenti umani nel territorio risalgono al periodopaleolitico, come testimoniano alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona pedecollinare del paese.
Abitata da popolazioni galliche, dopo laconquista romana nelII secolo a.C. la zona di Grumello, inclusa nellaGallia Cisalpina, cominciò il suo primo sviluppo. Situato sulla strada di collegamento tra le città diBergamo eBrescia, e vicino ad un'altra che permetteva di raggiungere laFranciacorta, il luogo risentì di una discreta crescita economica dovuta ai commerci, cominciando ad assumere le sembianze di un piccolo borgo.
Alla caduta dell'Impero, la successiva dominazioneLongobarda nelDucato di Bergamo non ha lasciato memorie apparenti anche se, per la zona di Grumello, si può ipotizzare una continuità di economia agricola e commerciale.
Sconfitti i Longobardi il territorio è parte delRegno d'Italia dell'Impero carolingio.
Tra i primi documenti in cui il nome del paese il più importante è indubbiamente quello in cui il cardinale bergamascoGuglielmo Longhi, morto adAvignone nel1319, cita il paese diGrumulus.
Nel Medioevo Grumello risentì a lungo delle lotte di parte tra gli abitanti del paese, di parteguelfa, e ighibellini del lago d'Iseo. Proprio per questo gli abitanti decisero di dotarsi di un castello e di una torre d'avvistamento a scopo difensivo. La costruzione, che sovrasta il paese, risalirebbe attorno alX secolo, anche se al riguardo mancano documenti certi. Come non vi sono documenti che attestino di particolari scontri o eventi significativi in tale epoca. L'edificio, catalogato nel complesso dei Beni culturali della Lombardia, è dettoCastello deiGonzaga, dal nome di un ramo cadetto della famiglia che in passato ne ebbe possesso.
Nel1854, con l'attivazione della lineaMilano-Venezia, il paese viene raggiunto dalla ferrovia.
Nella seconda metà delXX secolo il comune di Grumello è ritornato ad assumere un ruolo importante nell'economia della zona, sia per la produzione vinicola che per l'insediamento di piccole e medie aziende industriali.
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 2 giugno 1927.[6]
«D'azzurro, allatorre d'argento, aperta e finestrata nel campo; colcapo di rosso, al leone nascente d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il leone è ripreso dallo stemma deiCalepio (di rosso, al leone d'oro[7]), che furono possidenti di questa terra fino al XVIII secolo.[8]Il gonfalone è un drappointerzato in fascia di rosso, di bianco e di azzurro.
Dominante sul paese è il castello, la cui costruzione medievale conserva la poderosa torre, la cinta muraria e la corte interna.
Costruito nelXIII secolo come fortificazione militare, il castello costituì una postazione strategica durante le lotte che videro contrapposti dapprimaguelfi e ghibellini e, successivamente,Ducato di Milano eRepubblica di Venezia.[9] Al periodo medievale risalgono tanto la torre merlata (guelfa) e la sala delle guardie quanto le cantine e le prigioni.[9]
Già proprietà del cardinaleGuglielmo Longhi,[9] il castello fu adibito a dimora già dalXV secolo, quandoBartolomeo Colleoni amava trascorrervi i suoi rari momenti di tempo libero. Dopo essere passato nelle mani dei Suardi e dei Del Carretto, il castello divenne proprietà di un ramo cadetto della nobile famigliaGonzaga (precisamente: i Gonzaga di Vescovado).[9]
Quale sede della ex Pretura, Grumello del Monte era sede fino al 1973, di un carcere mandamentale. Quando la Pretura era insediata nell'antico palazzo dei conti Camozzi-Vertova, le carceri erano state ricavate in un'ala di quel vecchio stabile, precisamente dove ora è situata la cappella dell'istituto Palazzolo. Col trasferimento della Pretura, anche le carceri venivano realizzate in un edificio, sito tra la Pretura stessa e la ex caserma dei Carabinieri in via Aldo Moro. Storici custodi furono, fino al 1970, Alfonso Paris e la moglie Ida Ambrosini.
Con il provvedimento legislativo del 1973 le carceri mandamentali di Grumello del Monte vennero chiuse come molte altre. Al loro posto si trova la sede della scuola di musica del paese.
D'interesse generale è anche il nucleo storico, caratterizzato dalle antiche costruzioni in pietra locale che, negli esempi architettonicamente più importanti, sono corredate dei tipici atri a colonne inpietra di Sarnico echiavi di volta scolpite come ilpalazzo Micheli.
IlMonumento ai caduti in piazza Camozzi è dello scultoreTobia Vescovi (1893-1978).
Altre chiese meritano menzione: il santuario della Madonna del Buon Consiglio, risalente alXV secolo, la chiesa diSan Pantaleone ed il santuario delCalvario, queste ultime due poste sui colli circostanti.
Vigneto nella tenuta Castello di GrumelloValcalepio Moscato passito DOC della tenuta Castello di Grumello
Importante è la rivalutazione viticola dei colli, che ha portato alla costituzione di un consorzio per la tutela della produzione vinicola delValcalepio, che ha conseguito il riconoscimento di "vino a Denominazione d'Origine Controllata".
Nella cittadina ha sede una delle più importanti aziende del settore dell'arredamento: laAlias SpA, fondata nel1979 a Grumello del Monte. Un'altra importante azienda è la Calisfer, specializzata nel restauro di campane e dei relativi castelli di sostegno.
La G.S. Grumellese Calcio è la principale squadra di calcio di Grumello del Monte. La società gioca le partite casalinghe nel centro sportivo comunale "Libico". Nella stagione 2014-2015 la squadra è stato promossa al campionato di Serie D.
Cronistoria della Grumellese
1946-47 - 1º nel girone E della Prima Divisione lombarda, è vincitrice degli spareggi promozione contro il G.S. Luisiana di Pandino. Ammessa allaSerie C 1947-1948, rinuncia alla promozione nella categoria superiore.
1947-48 - nel girone L della Prima Divisione lombarda.
1948-49 - 10º nel girone H della Prima Divisione lombarda.
1984-85 - 11° in Seconda Categoria lombarda.
1985-86 - 13° in Seconda Categoria lombarda.
1986-87 - 2° in Seconda Categoria lombarda.
1987-88 - 7° in Seconda Categoria lombarda.
1988-89 - 1° in Seconda Categoria, promossa in Prima Categoria lombarda.
1989- Acquista il titolo sportivo della Pro Palazzolo, passando così direttamente dalla Seconda Categoria alla Promozione lombarda.
2010-11 - 17° in Eccellenza Lombardia, retrocessa in Promozione dopo lo spareggio perso per 5-0 contro il Rigamonti Nuvolera. Successivamente ripescata inEccellenza Lombardia.