| Grimaldi Grimaldi-Goyon-Chalencon-Polignac | |
|---|---|
Fusato d'argento e dirosso | |
| Stato | |
| Titoli |
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| Fondatore | Grimaldo Canella |
| Attuale capo | Alberto II Grimaldi |
| Data di fondazione | 1162[1][N 2] |
| Etnia | Italiana |
| Rami cadetti |
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| Manuale | |
Francesco (1297-1301) Ranieri I (1297-1301) Figli
Carlo I (1331-1357) Figli
Ranieri II (1352-1357) Figli
Giovanni I (I: 1395; II: 1419-1436; III: 1436-1454) Figli
Catalano (1454-1457) Figli
Claudina (1457-1458) Figli Lamberto (1458-1494) Figli Giovanni II (1494-1505) Figli Luciano I (1505-1523) Figli
Onorato I (1523-1581) Figli Carlo II (1581-1589) Ercole (1589-1604) Onorato II (1604-1662) Figli
Luigi I (1662-1701) Figli
Antonio I (1701-1731) Figli
Luisa Ippolita (1731) Figli
Giacomo I (1731-1733) Figli
Onorato III (1733-1795) Onorato IV (1814-1819) Figli
Onorato V (1819-1841) Figli
Florestano I (1841-1856) Figli
Carlo III (1856-1889) Figli
Alberto I (1889-1922) Figli
Luigi II (1922-1949) Figli
Ranieri III (1949-2005) Alberto II (2005-...) |
IGrimaldi sono un'anticafamiglianobile di originegenovese che regna suMonaco dalXIV secolo.
Fondata nelXII secolo dalconsole genoveseGrimaldo Canella, la casata diventò la maggiore esponente del partitoguelfo inLiguria insieme a quella deiFieschi. Queste due, insieme alle rivalighibelline deiDoria eSpinola,[2] costituirono le quattro principali famiglie dellaRepubblica di Genova negli stessi secoli.
Arricchitisi con l'attività navale e mercantile, entrarono a far parte dellanobiltàfeudale dopo la partecipazione nella conquista genovese dellaRiviera di Ponente, diventando signori diStella (1251)[3] ePrelà (1252)[4], e dopo anche diBeuil (1315)[5],Ventimiglia (1329-35)[2],Mentone (1346)[6],Monaco (1341-46)[2],Gattières eSéranon (1377).[7]
Nel 1419 riebbero lasignoria di Monaco in modo definitivo.[2]
A Genova formarono uno dei 28Alberghi dei Nobili ammessi dopo la riforma della Repubblica del 1528, per cui diversestirpi genovesi (ad esempio,De Castro,Durazzo,Cebà,Oliva, e altri) assunsero il cognome Grimaldi insieme al proprio, secondo la tradizione, fino allaPace di Casale del 1576, quando gli alberghi e i loro usi furono definitivamente estinti.[8]
La casata dei Grimaldi si divise in vari rami, alcuni con titoliprincipeschi,ducali emarchionali, tra i quali quelli diGerace, diSalerno,Pagani,Campagna,Eboli,Antibes,Castronovo e altri, prevalentemente inItalia,Francia eSpagna.[9]
Il celebre ramo di Monaco si è estinto nella linea maschile fin dalXVII secolo, con la morte del principeAntonio I Grimaldi; tuttavia, sua figliaLuisa Ippolita, succeduta al padre, sposòJacques François Léonor Goyon de Matignon, che, dopo la morte della moglie, divenne principe di Monacojure uxoris, adottando il nome e learmi dei Grimaldi e garantendo in questo modo la continuità della famiglia. Ma anche questo ramo si estinse in linea maschile nelXX secolo, con la morte del principeLuigi II Grimaldi; tuttavia, ancora una volta, la dinastia continuò in linea femminile grazie a sua figliaCharlotte, che sposò il contePierre de Polignac, il quale adottò il nome e le armi dei Grimaldi per contratto matrimoniale; da Charlotte e Pierre discende l'attuale principe sovrano,Alberto II Grimaldi di Monaco.
Diverse sono le ipotesi sull'origine antica della casata. C'è chi afferma che il capostipite siaGrimoaldo II[9][10], altri comeFrancesco Maria Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, affermano addirittura che l'origine sia più antica.[11] Tuttavia, il primo di cui si hanno notizie storiche certe, ed è quindi considerato come capostipite, fu il consoleOttone Canella[12][13], padre diGrimaldo Canella, un uomo di Stato genovese vissuto all'epoca delle primeCrociate. Fu console delComune di Genova negli anni 1162, 1170, e 1184. Ottone risulta fra i testimoni di un atto sottoscritto dai componenti del casato nel quale si riscontra il "nomen gentis" Grimaldo (nome ricorrente a cominciare dal figlio) e ad ogni modo apparteneva alla nobiltà feudale che, nel corso del secolo XI, iniziò ad abitare nelle mura della città entrando a far parte della nobiltà "consolare".
La casata, dopo le prime gesta del consoleGrimaldo, ebbe nel figlioOberto I Grimaldi (1140 circa-1232) il vero fondatore delle fortune e del potere della famiglia, dedicandosi ai traffici commerciali marittimi e occupandosi della vita politica genovese.
I suoi quattro figli: Grimaldo (II) (1170 circa- dopo 1257), Ingo o Ingone (+ 1235 o +1225), Oberto (II) (vivente 1233-58) e Nicola (+ ante 1258) furono i capostipiti di altrettanti rami della famiglia. Durante la loro epoca i Grimaldi diventarono una delle casate più ricche e potenti di Genova.
Coinvolti nelle guerre fraguelfi e ghibellini furono spesso esiliati e poi riammessi, vivendo in questi anni spesso come ribelli, pirati e nemici della loro città. Nel XIV secolo figuravano fra i Guelfi.

Furono questi gli anni di Lanfranco, uomo politico genovese, dei figliRanieri (I), rinomato uomo d'arme ed ammiraglio e Bertone (o Bartolomeo), dal quale originò il ramo calabrese, diFrancesco o Franceschino detto "Malizia", che riuscì a impadronirsi di Monaco (1297).
Fra i secoli XIII-XV però la casata, divenuta una delle quattro più grandigentes genovesi (conDoria,Spinola e Fieschi), si estese anche oltre i confini della repubblica genovese, generando rami famosi, come la dinastia deisignori e poi principi di Monaco.
Nel1528 costituirono il decimoAlbergo dei Nobili dellaRepubblica di Genova.

Il ramo dei Grimaldi ottenne Monaco di fatto già alla fine del secolo XIII, ma il vero fondatore dellasignoria fuCarlo I di Monaco detto "il Grande" (1357-1363) che fu il primo signore di Monaco (1341-1357), uomo d'arme e politico illustre della sua epoca.
Il pronipoteGiovanni I di Monaco (1382-1454), signore di Monaco (1419-1454) lasciò, nel suo testamento, la disposizione (attuata tre volte) secondo la quale, in mancanza di eredi maschi, il marito o il discendente di una Grimaldi doveva prendere il nome e lo stemma della famiglia per succedere al trono di Monaco. la regola fu applicata per la prima volta con la nipoteClaudina (* 1451, + 1515), signora di Monaco (1457-58) che abdicò dopo il matrimonio con il cuginoLamberto Grimaldi di Antibes (1420-1494).
Con Lamberto Grimaldi di Antibes (* 1420 + 1494) la signoria di Monaco acquistò autonomia, anche se spesso dovette destreggiarsi fra le varie potenze del tempo (Francia e Spagnain primis) e con Genova, spesso avversa.
Fra i più importanti signori di questa epoca sono da ricordareAgostino Grimaldi (1523-1532) ed il nipoteOnorato (1532-1581) che si legarono alla Spagna, anche tramite i Grimaldi di Genova, con i quali continuarono ad essere in stretti rapporti. Come ricompensa per la fedeltà alla Spagna ottennero il titolo di marchesi sulla città diCampagna, conti suCanosa (di Puglia), signori suTerlizzi,Monteverde,Ripacandida e il castello diGaragnone, tutti in amministrazione feudale e posti in varie province del vicereame di Napoli.[14]
Onorato II si proclamò primoprincipe sovrano di Monaco nel1612. Questo fatto segnò, politicamente, il passaggio sotto l'egida della Francia (1642), alla quale la casata si legò in modo duraturo. Tramite questo legame i Grimaldi si videro riconoscere, da parte della corona francese, importanti feudi nell'entroterra come il ducato diValentinois nelDelfinato, detenuto a partire dal 1641 a seguito del trattato di Péronne.
Il pronipoteAntonio I (1701-1731) fu l'ultimo principe sovrano di Monaco discendente diretto in linea maschile della dinastia dei Grimaldi. Sua figlia infatti,Luisa Ippolita, unicaprincipessa sovrana, contravvenendo ai desideri paterni e alle regole dinastiche familiari, non sposò un cugino all'interno della casata, ma il nobile francese Jacques François-Léonor de Goyon de Matignon che divenne principe di Monaco con il nome diGiacomo I, assumendo il cognome e lo stemma dei Grimaldi. Ebbe così origine la seconda casata Grimaldi (de Goyon de Matignon Grimaldi), che regnò dal1731 al1949, estinguendosi nei Polignac Grimaldi (la terza casata), iniziata dal principeRanieri III.[15]

Alla morte di Ranieri III è succeduto il principeAlberto II.
Lagens dei Grimaldi, nel corso dei secoli, si ramificò in varie zone di Italia ed ebbe delle discendenze anche in altre zone d'Europa.
Vi sono stati rami di Calabria, coi marchesi diSeminara, diSicilia, con titolo di principi di Xirumi (da cui deriva ilramo cadettomodicano deiBaroni di Calamenzana, estintosi nelXX secolo), diSpagna, diBologna, diCarignano e diGenova. Vi furono inoltre il ramo diLondra, detto dei Marchesi Grimaldi di Belforte, estintosi nelXIX secolo, quelli delLazio e dellaCorsica, che compaiono nelXIII secolo nell'Ifriqiya, quellodi Boglio (che nelXVI secolo annoverò un governatore diNizza e i cui membri vissero per secoli come feudatari diCasa Savoia), e altri minori come quelli inCampania, aTorre Annunziata,Cava ePagani[16].
Esponenti dei Grimaldi passarono in Sicilia in almeno due occasioni distinte. Fu infatti Enrico capostipite dei Grimaldi, figlio di Carlo, signore diMentone; quest’ultimo ciambellano e consigliere dire Martino ottenne nel1396 in compenso dei suoi servigi le baronie di Scibillini e Pollicarini, l’anno seguente ebbe parimenti donata la baronia ed il castello della Bozzetta, la castellania ed il regio castello diCastrogiovanni, di cui fu fatto governatore[17], ed insignito delCingolo militare; fu genitore di Simone, Pietro e Pino da cui si diramarono tre distinte schiatte.
Il secondo Grimaldi a passare in Sicilia fu nel1554 un Agostino Grimaldi, figlio di Francesco della linea dei Grimaldi detti Cavalleroni di Genova, di cui faceva parte il cardinaleGirolamo Grimaldi-Cavalleroni; barone di San Giovanni, abitante inSiracusa e poi inModica, ove stabili sua famiglia, arricchita delle baronie di Xirumi, Serravalle, Nixima o Niscima, del Bosco, Calemezano, Piombo, Boncamero e Delia. Ebbe dei cavalieri diMontesa e diMalta; ed un Carlo Grimaldi e Rosso fu decorato del titolo di principe Grimaldi da ReCarlo II nel1692. In seguito la famiglia si trapiantò inMineo, da dove diffinitivamente fermò sua stanza inCatania, rappresentata dal principe Francesco Grimaldi e Colonna barone di Serravalle fratello ultrogenito del principe Giovanni Grimaldi gentiluomo di camera diFerdinando II, ciambellano delGranduca di Toscana,cavaliere gerosolimitano, morto senza lasciar figli, rimasta essendo in Modica la linea secondaria neibaroni di Calamezano. I Grimaldi di Serravalle dimorano tuttora in Catania e possiedono il feudo di Xirumi con annesso castello[20]. Qualche studioso mette in dubbio la reale appartenenza a casa Grimaldi di detto Agostino[21].
Da Ingo Grimaldi, figlio di Oberto, nelXIII secolo ebbe origine il ramo dei Grimaldi di Antibes, un cui rappresentante,Lamberto, ottenne lasignoria di Monaco sposando la parenteClaudina Grimaldi.
Una linea derivata dallo stesso ramo, cui appartennero nel1704 i Conti del Poggetto, con capostipiteNicola Grimaldi, conta ancora una numerosa discendenza. Un'altra diramazione confluì nelXIX secolo negli Scati Grimaldi.
Da Grimaldo II, figlio di Oberto e Corradina Spinola, e Orietta de Castro nacque Lanfranco, secondo signore di Monaco (il primo signore di Monaco fu Francesco, fratello o cugino di Lanfranco). Lanfranco sposò Aurelia del Carretto (i cui nonni materni erano Federico II di Svevia e Adelaide di Urslingen) dalla quale ebbe Ranieri I, Bertone, Andaro e Antonio.Ranieri (1267), che era il più grande dei fratelli, ereditò dal padre la signoria di Monaco e la trasmise ai suoi eredi. Da Bertone (m. 1323), figlio non primogenito di Lanfranco, che fu viceré di Calabria (1310), origina il ramo dei Grimaldi di Calabria nelXIV secolo. Di seguito la genealogia.
Dunque, al ramo dei Grimaldi di Calabria appartennero i Grimaldi signori di Messimeri; da essi derivò la linea diSeminara (poi riconosciuta nel titolo di marchese), della quale fecero parte i sopra ricordatiFrancescantonio Grimaldi (1741-1784) eDomenico Grimaldi (1734-1805), figli del marchese Pio Grimaldi dei principi di Monaco.
Altri rami ancora furono quelli dei Grimaldi di Crotone e di Catanzaro, di cui fu illustre rappresentante il ministroBernardino.
Dal marchese Francescantonio Grimaldi, dei principi di Monaco, e dalla sua consorte contessa Aurora Barnaba, nacque Porzia che sposò Pietro Antonio Buccino.Dai due nacquero 14 figli molti dei quali morirono in tenera età.
Dei figli maschi il solo Giuseppe Maria (n. 1794) ebbe figli, da cui gli attuali discendenti Buccino Grimaldi. Delle femmine, Maria Luisa Buccino Grimaldi sposò in prime nozze Domenico Capecelatro dei Duchi di Morrone ed in seconde nozze il Marchese Achille Paternò, Aurora Buccino Grimaldi sposò Nicola Bevere, Angelica Buccino Grimaldi sposò il nobile Gennaro de Monaco e Carolina Buccino Grimaldi, già vedova di Luigi Pinto, sposò il Marchese degli Uberti.
Dal nobile Gennaro de Monaco ed Angelica nacquero Palmerindo, Giuseppe e Filomena.
Da Palmerindo e dalla marchesa sua moglie Natalia Anselmi nacque, tra gli altri, Emilia sposata con il nobile Michele Landolfi, da cuiMaria Landolfi sposata con il professore MarcoModica de Mohac.
Sempre al ramo calabrese appartenne la famiglia Grimaldi di Gerace di Calabria. A Battista Grimaldi succedeva Girolamo Principe di Gerace, fondatore diCittanova, il 12 agosto1618.[22][23][24][25]
Annotazioni
Fonti
Altri progetti
| Alberghi dellaRepubblica di Genova | ||
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