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Grimaldi (famiglia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Grimaldi
Grimaldi-Goyon-Chalencon-Polignac
Deo Juvante[N 1]
Fusato d'argento e dirosso
StatoRepubblica di Genova
Monaco (bandiera) Monaco
Titoli
FondatoreGrimaldo Canella
Attuale capoAlberto II Grimaldi
Data di fondazione1162[1][N 2]
EtniaItaliana
Rami cadetti
  • Ramo di Chateaubeuf
  • Ramo di Glaltiers
  • Ramo di Carignar
  • Ramo Bueil
  • Rami di Sicilia
  • Rami di Calabria
  • Valvo Grimaldi di Geracello (ramo siciliano)
  • Ramo di Val di Massa
  • Ramo di Santa Caterina Villarmosa
  • Ramo di Antibes
    • Ramo di Busca
    • Ramo del Poggetto
Manuale
Signoria di Monaco
(1297-1612)
Principato di Monaco
(dal 1612)
Grimaldi

Francesco (1297-1301)
Ranieri I (1297-1301)
Figli
  • Vinciguerra
  • Carlo († 1357)
  • Selvaggia
  • Luciano
Carlo I (1331-1357)
Figli
  • Ranieri (1350-1407)
  • Francesco
  • Gabriele
  • Carlo
  • Luca
  • Pietro
  • Lancillotto
  • Rufo
  • Anastasia
Ranieri II (1352-1357)
Figli
  • Ambrogio
  • Antonio
  • Giacomo
  • Giovanna
  • Giovanni (1382-1454)
  • Gaspare
  • Maria
  • Griffetta
  • Enrico
Giovanni I (I: 1395; II: 1419-1436; III: 1436-1454)
Figli
  • Costanza
  • Catalano (1415-1457)
  • Bartolomeo
Catalano (1454-1457)
Figli
Claudina (1457-1458)
Figli
Lamberto (1458-1494)
Figli
Giovanni II (1494-1505)
Figli
Luciano I (1505-1523)
Figli
  • Francesco (1516-?)
  • Claudina (1517-?)
  • Lamberto (1519-?)
  • Ranieri (1521-?)
  • Onorato (1522-1581)
Onorato I (1523-1581)
Figli
  • Ginevra (1548- dopo il 1594)
  • Benedetta (1550-?)
  • Claudia (1552-1598)
  • Carlo (1555-1589)
  • Eleonora (1556-?)
  • Francesco (1557-1586)
  • Orazio (1558-1559)
  • Ippolita (1559-1562)
  • Fabrizio (1560-1569)
  • Ercole (1652-1604)
  • Virginia (1564-?)
  • Aurelia (1565-?)
  • Orazio (1567-1620)
  • Giovanni Battista (1571-1572)
Carlo II (1581-1589)
Ercole (1589-1604)
Figli
Onorato II (1604-1662)
Figli
Luigi I (1662-1701)
Figli
Antonio I (1701-1731)
Figli
  • Antonietta (1690-1696)
  • Caterina Carlotta (1691-1696)
  • Antonio (1697-1784)
  • Luisa Ippolita (1697-1731)
  • Elisabetta Carlotta (1698-1702)
  • Margherita Camilla (1700-1758)
  • Maria Devota (1702-1703)
  • Luisa Maria Teresa (1705-1723)
  • Gregorio (1707)
  • Maria Paolina (1708-1726)
Figli
Giacomo I (1731-1733)
Figli
Onorato III (1733-1795)
Figli
Onorato IV (1814-1819)
Figli
Onorato V (1819-1841)
Figli
  • Oscar (1814-1894)
Florestano I (1841-1856)
Figli
Carlo III (1856-1889)
Figli
Alberto I (1889-1922)
Figli
Luigi II (1922-1949)
Figli
Ranieri III (1949-2005)
Figli
Alberto II (2005-...)
Figli
Questo box: vedi  disc.  mod.

IGrimaldi sono un'anticafamiglianobile di originegenovese che regna suMonaco dalXIV secolo.

Fondata nelXII secolo dalconsole genoveseGrimaldo Canella, la casata diventò la maggiore esponente del partitoguelfo inLiguria insieme a quella deiFieschi. Queste due, insieme alle rivalighibelline deiDoria eSpinola,[2] costituirono le quattro principali famiglie dellaRepubblica di Genova negli stessi secoli.

Arricchitisi con l'attività navale e mercantile, entrarono a far parte dellanobiltàfeudale dopo la partecipazione nella conquista genovese dellaRiviera di Ponente, diventando signori diStella (1251)[3] ePrelà (1252)[4], e dopo anche diBeuil (1315)[5],Ventimiglia (1329-35)[2],Mentone (1346)[6],Monaco (1341-46)[2],Gattières eSéranon (1377).[7]

Nel 1419 riebbero lasignoria di Monaco in modo definitivo.[2]

A Genova formarono uno dei 28Alberghi dei Nobili ammessi dopo la riforma della Repubblica del 1528, per cui diversestirpi genovesi (ad esempio,De Castro,Durazzo,Cebà,Oliva, e altri) assunsero il cognome Grimaldi insieme al proprio, secondo la tradizione, fino allaPace di Casale del 1576, quando gli alberghi e i loro usi furono definitivamente estinti.[8]

La casata dei Grimaldi si divise in vari rami, alcuni con titoliprincipeschi,ducali emarchionali, tra i quali quelli diGerace, diSalerno,Pagani,Campagna,Eboli,Antibes,Castronovo e altri, prevalentemente inItalia,Francia eSpagna.[9]

Il celebre ramo di Monaco si è estinto nella linea maschile fin dalXVII secolo, con la morte del principeAntonio I Grimaldi; tuttavia, sua figliaLuisa Ippolita, succeduta al padre, sposòJacques François Léonor Goyon de Matignon, che, dopo la morte della moglie, divenne principe di Monacojure uxoris, adottando il nome e learmi dei Grimaldi e garantendo in questo modo la continuità della famiglia. Ma anche questo ramo si estinse in linea maschile nelXX secolo, con la morte del principeLuigi II Grimaldi; tuttavia, ancora una volta, la dinastia continuò in linea femminile grazie a sua figliaCharlotte, che sposò il contePierre de Polignac, il quale adottò il nome e le armi dei Grimaldi per contratto matrimoniale; da Charlotte e Pierre discende l'attuale principe sovrano,Alberto II Grimaldi di Monaco.

Storia

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Origini

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Diverse sono le ipotesi sull'origine antica della casata. C'è chi afferma che il capostipite siaGrimoaldo II[9][10], altri comeFrancesco Maria Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, affermano addirittura che l'origine sia più antica.[11] Tuttavia, il primo di cui si hanno notizie storiche certe, ed è quindi considerato come capostipite, fu il consoleOttone Canella[12][13], padre diGrimaldo Canella, un uomo di Stato genovese vissuto all'epoca delle primeCrociate. Fu console delComune di Genova negli anni 1162, 1170, e 1184. Ottone risulta fra i testimoni di un atto sottoscritto dai componenti del casato nel quale si riscontra il "nomen gentis" Grimaldo (nome ricorrente a cominciare dal figlio) e ad ogni modo apparteneva alla nobiltà feudale che, nel corso del secolo XI, iniziò ad abitare nelle mura della città entrando a far parte della nobiltà "consolare".

Antica casata genovese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Tavole genealogiche della famiglia Grimaldi.

La casata, dopo le prime gesta del consoleGrimaldo, ebbe nel figlioOberto I Grimaldi (1140 circa-1232) il vero fondatore delle fortune e del potere della famiglia, dedicandosi ai traffici commerciali marittimi e occupandosi della vita politica genovese.

I suoi quattro figli: Grimaldo (II) (1170 circa- dopo 1257), Ingo o Ingone (+ 1235 o +1225), Oberto (II) (vivente 1233-58) e Nicola (+ ante 1258) furono i capostipiti di altrettanti rami della famiglia. Durante la loro epoca i Grimaldi diventarono una delle casate più ricche e potenti di Genova.

Coinvolti nelle guerre fraguelfi e ghibellini furono spesso esiliati e poi riammessi, vivendo in questi anni spesso come ribelli, pirati e nemici della loro città. Nel XIV secolo figuravano fra i Guelfi.

Seicentesco ritratto immaginario diRanieri I di Monaco

Furono questi gli anni di Lanfranco, uomo politico genovese, dei figliRanieri (I), rinomato uomo d'arme ed ammiraglio e Bertone (o Bartolomeo), dal quale originò il ramo calabrese, diFrancesco o Franceschino detto "Malizia", che riuscì a impadronirsi di Monaco (1297).

Fra i secoli XIII-XV però la casata, divenuta una delle quattro più grandigentes genovesi (conDoria,Spinola e Fieschi), si estese anche oltre i confini della repubblica genovese, generando rami famosi, come la dinastia deisignori e poi principi di Monaco.

Nel1528 costituirono il decimoAlbergo dei Nobili dellaRepubblica di Genova.

Signori di Monaco

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Carlo I di Monaco in un ritratto immaginario delXVII secolo

Il ramo dei Grimaldi ottenne Monaco di fatto già alla fine del secolo XIII, ma il vero fondatore dellasignoria fuCarlo I di Monaco detto "il Grande" (1357-1363) che fu il primo signore di Monaco (1341-1357), uomo d'arme e politico illustre della sua epoca.

Il pronipoteGiovanni I di Monaco (1382-1454), signore di Monaco (1419-1454) lasciò, nel suo testamento, la disposizione (attuata tre volte) secondo la quale, in mancanza di eredi maschi, il marito o il discendente di una Grimaldi doveva prendere il nome e lo stemma della famiglia per succedere al trono di Monaco. la regola fu applicata per la prima volta con la nipoteClaudina (* 1451, + 1515), signora di Monaco (1457-58) che abdicò dopo il matrimonio con il cuginoLamberto Grimaldi di Antibes (1420-1494).

Con Lamberto Grimaldi di Antibes (* 1420 + 1494) la signoria di Monaco acquistò autonomia, anche se spesso dovette destreggiarsi fra le varie potenze del tempo (Francia e Spagnain primis) e con Genova, spesso avversa.

Fra i più importanti signori di questa epoca sono da ricordareAgostino Grimaldi (1523-1532) ed il nipoteOnorato (1532-1581) che si legarono alla Spagna, anche tramite i Grimaldi di Genova, con i quali continuarono ad essere in stretti rapporti. Come ricompensa per la fedeltà alla Spagna ottennero il titolo di marchesi sulla città diCampagna, conti suCanosa (di Puglia), signori suTerlizzi,Monteverde,Ripacandida e il castello diGaragnone, tutti in amministrazione feudale e posti in varie province del vicereame di Napoli.[14]

Principi di Monaco

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IlPalazzo dei Principi di Monaco

Onorato II si proclamò primoprincipe sovrano di Monaco nel1612. Questo fatto segnò, politicamente, il passaggio sotto l'egida della Francia (1642), alla quale la casata si legò in modo duraturo. Tramite questo legame i Grimaldi si videro riconoscere, da parte della corona francese, importanti feudi nell'entroterra come il ducato diValentinois nelDelfinato, detenuto a partire dal 1641 a seguito del trattato di Péronne.

Il pronipoteAntonio I (1701-1731) fu l'ultimo principe sovrano di Monaco discendente diretto in linea maschile della dinastia dei Grimaldi. Sua figlia infatti,Luisa Ippolita, unicaprincipessa sovrana, contravvenendo ai desideri paterni e alle regole dinastiche familiari, non sposò un cugino all'interno della casata, ma il nobile francese Jacques François-Léonor de Goyon de Matignon che divenne principe di Monaco con il nome diGiacomo I, assumendo il cognome e lo stemma dei Grimaldi. Ebbe così origine la seconda casata Grimaldi (de Goyon de Matignon Grimaldi), che regnò dal1731 al1949, estinguendosi nei Polignac Grimaldi (la terza casata), iniziata dal principeRanieri III.[15]

La famiglia diRanieri III nel1966

Alla morte di Ranieri III è succeduto il principeAlberto II.

Altri rami

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Lagens dei Grimaldi, nel corso dei secoli, si ramificò in varie zone di Italia ed ebbe delle discendenze anche in altre zone d'Europa.

Vi sono stati rami di Calabria, coi marchesi diSeminara, diSicilia, con titolo di principi di Xirumi (da cui deriva ilramo cadettomodicano deiBaroni di Calamenzana, estintosi nelXX secolo), diSpagna, diBologna, diCarignano e diGenova. Vi furono inoltre il ramo diLondra, detto dei Marchesi Grimaldi di Belforte, estintosi nelXIX secolo, quelli delLazio e dellaCorsica, che compaiono nelXIII secolo nell'Ifriqiya, quellodi Boglio (che nelXVI secolo annoverò un governatore diNizza e i cui membri vissero per secoli come feudatari diCasa Savoia), e altri minori come quelli inCampania, aTorre Annunziata,Cava ePagani[16].

Ramo dei Grimaldi di Sicilia

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Esponenti dei Grimaldi passarono in Sicilia in almeno due occasioni distinte. Fu infatti Enrico capostipite dei Grimaldi, figlio di Carlo, signore diMentone; quest’ultimo ciambellano e consigliere dire Martino ottenne nel1396 in compenso dei suoi servigi le baronie di Scibillini e Pollicarini, l’anno seguente ebbe parimenti donata la baronia ed il castello della Bozzetta, la castellania ed il regio castello diCastrogiovanni, di cui fu fatto governatore[17], ed insignito delCingolo militare; fu genitore di Simone, Pietro e Pino da cui si diramarono tre distinte schiatte.

  1. Simone, barone di Risicalla e Carranciara, del quale ramo fiorirono: un Enrico Grimaldi barone di Risicalla e di Geracelloper maritali momine con Buonaccolta di Piazza; un Simenes, ceppo dei baroni di Gallizzi, Caropepe e Favara; un Giorgio, capitan generale delprincipe di Monaco, indi a servigi diCarlo V[18]; un Pierandrea, barone di Santa Caterina; un altro Pierandrea primo principe di Santa Caterina per concessione diFilippo III nel1625, che l'onorò del trattamento di suo consanguineo; linea primogenita estinta nel1802 in Emilia Grimaldi, moglie di Diego Giardina, marchese di Santa Ninfa, i di cui titoli per la morte dei tre figli dichiarati interdetti per imbecillità passarono di dritto alla linea collaterale rappresentata dai Grimaldi, baroni di Geracello, in persona di Don Giuseppe Maria Grimaldi e Gravina riconosciuto del cennato titolo nel1853 ed iscritto nel gran registro dellaConsulta Araldica del Regno nel1871, personaggio adorno di grandi meriti, cultore dell'araldica e delle patrie antichità. Oggi questo ramo è rappresentato dai Valvo Grimaldi di Geracello[19] pressoEnna.
  2. Pietro, barone della Bozzetta dal1416; linea estinta neiprincipi di Valguarnera pel matrimonio di Caterina, unica figlia di Giuseppe Grimaldi della Bozzetta, che sposò FrancescoGrifeo, da cui Giuseppe Grifeo Grimaldi, morto nel1654 e Antonia Grufeo Grimaldi moglie di Francesco Valguarnera Arringhetti, principe di Valguarnera.
  3. Pino, diede origine al ceppo dei baroni di Sittibillini, linea eziandio estinta nelXVII secolo nella famigliaTrigona, marchesi di Floresta, continuando la linea collaterale rappresentata da Enrico Grimaldi Longi di Castrogiovanni.

Il secondo Grimaldi a passare in Sicilia fu nel1554 un Agostino Grimaldi, figlio di Francesco della linea dei Grimaldi detti Cavalleroni di Genova, di cui faceva parte il cardinaleGirolamo Grimaldi-Cavalleroni; barone di San Giovanni, abitante inSiracusa e poi inModica, ove stabili sua famiglia, arricchita delle baronie di Xirumi, Serravalle, Nixima o Niscima, del Bosco, Calemezano, Piombo, Boncamero e Delia. Ebbe dei cavalieri diMontesa e diMalta; ed un Carlo Grimaldi e Rosso fu decorato del titolo di principe Grimaldi da ReCarlo II nel1692. In seguito la famiglia si trapiantò inMineo, da dove diffinitivamente fermò sua stanza inCatania, rappresentata dal principe Francesco Grimaldi e Colonna barone di Serravalle fratello ultrogenito del principe Giovanni Grimaldi gentiluomo di camera diFerdinando II, ciambellano delGranduca di Toscana,cavaliere gerosolimitano, morto senza lasciar figli, rimasta essendo in Modica la linea secondaria neibaroni di Calamezano. I Grimaldi di Serravalle dimorano tuttora in Catania e possiedono il feudo di Xirumi con annesso castello[20]. Qualche studioso mette in dubbio la reale appartenenza a casa Grimaldi di detto Agostino[21].

Ramo dei Grimaldi di Antibes

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Da Ingo Grimaldi, figlio di Oberto, nelXIII secolo ebbe origine il ramo dei Grimaldi di Antibes, un cui rappresentante,Lamberto, ottenne lasignoria di Monaco sposando la parenteClaudina Grimaldi.

Una linea derivata dallo stesso ramo, cui appartennero nel1704 i Conti del Poggetto, con capostipiteNicola Grimaldi, conta ancora una numerosa discendenza. Un'altra diramazione confluì nelXIX secolo negli Scati Grimaldi.

Ramo dei Grimaldi di Calabria

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Da Grimaldo II, figlio di Oberto e Corradina Spinola, e Orietta de Castro nacque Lanfranco, secondo signore di Monaco (il primo signore di Monaco fu Francesco, fratello o cugino di Lanfranco). Lanfranco sposò Aurelia del Carretto (i cui nonni materni erano Federico II di Svevia e Adelaide di Urslingen) dalla quale ebbe Ranieri I, Bertone, Andaro e Antonio.Ranieri (1267), che era il più grande dei fratelli, ereditò dal padre la signoria di Monaco e la trasmise ai suoi eredi. Da Bertone (m. 1323), figlio non primogenito di Lanfranco, che fu viceré di Calabria (1310), origina il ramo dei Grimaldi di Calabria nelXIV secolo. Di seguito la genealogia.

  1. Grimaldo II, sp. Orietta de Castro
  2. Lanfranco Grimaldi, patrizio genovese, 2º signore di monaco, sp. Aurelia del Carretto.
  3. Bartolomeo I detto Bertone I (xiii, + 1325 ca.), patrizio genovese e viceré di calabria; sp. Costanza del Balzo.
  4. Bartolomeo II Grimaldi detto«Bertone II» (xiii, + prima 1379); patrizio genovese; 1º signore di messimeri, giustiziere di calabria; sposò in prime nozze Caterina Emanuela Fieschi; in seconde nozze Bigotta di Bonifacio Camillo (sua vedova nel 1379).
  5. Nicola Grimaldi (xiv sec.); 2º signore di Messimeri; patrizio genovese; sposò in prime nozze Eleonora Caracciolo; in seconde nozze Ciccarella d'Aquino.
  6. Giovanni I Grimaldi (xiv-xv sec.) nato dal 2° matrimonio; 3º signore di Messimeri; patrizio genovese; sposò Vittoria (o Laura) Carafa.
  7. Luca Grimaldi (xv sec.); 5º signore di Messimeri; patrizio genovese; sposò Diana Sanseverino.
  8. Giovanni II Grimaldi (+ 1532); 6º signore di Messimeri, patrizio genovese; sposò in prime nozze Luisa Murga; in seconde nozze Diana Ventimiglia; in terze nozze Maria Francesca Caracciolo.
  9. Ferdinando Grimaldi (+ 1558); 7º signore di Messimeri (1534-1558); sposò Santa Grimaldi (una sua cugina).
  10. Giovanni III Grimaldi detto«Giovannello»; 8º signore di Messimeri; 1º signore di Cuppari; sposò in prime nozze Francesca Mungio; in seconde nozze Lucrezia Filippone.
  11. Giacomo Grimaldi (+ 1592); 9º signore di Messimeri; 2º signore di Cuppari; sposò Diana Massaferri (o Capitani).
  12. Pietro Grimaldi (+ 1666); 5º signore di Cuppari (ereditato dal fratello Giovanni); sposò Maria Oliva.
  13. Giacomo Grimaldi (+ 1699 seminara); 6º signore di Cuppari (1666).
  14. Geronimo Grimaldi; 7º signore di Cuppari (1699);
  15. Antonio Grimaldi; 8º signore di Cuppari; sposò Anna Maria Zerbi.
  16. Pio Grimaldi; 9º signore di Cuppari; marchese e patrizio genovese; sposò Porzia Grimaldi (sua parente), del ramo dei Grimaldi di Polistena.
  17. Domenico Grimaldi (*Seminara, 15 febbraio 1734 - Reggio Calabria, + 5 novembre 1805), economista, imprenditore e filosofo italiano e Francesco Antonio Grimaldi (* Seminara 1741, + Napoli 1784) celebre filosofo, scrittore, poeta; questi sposò la contessa Aurora Barnaba; entrambi marchesi e patrizi genovesi (dal 1767); .

Dunque, al ramo dei Grimaldi di Calabria appartennero i Grimaldi signori di Messimeri; da essi derivò la linea diSeminara (poi riconosciuta nel titolo di marchese), della quale fecero parte i sopra ricordatiFrancescantonio Grimaldi (1741-1784) eDomenico Grimaldi (1734-1805), figli del marchese Pio Grimaldi dei principi di Monaco.

Altri rami ancora furono quelli dei Grimaldi di Crotone e di Catanzaro, di cui fu illustre rappresentante il ministroBernardino.

Dal marchese Francescantonio Grimaldi, dei principi di Monaco, e dalla sua consorte contessa Aurora Barnaba, nacque Porzia che sposò Pietro Antonio Buccino.Dai due nacquero 14 figli molti dei quali morirono in tenera età.

Dei figli maschi il solo Giuseppe Maria (n. 1794) ebbe figli, da cui gli attuali discendenti Buccino Grimaldi. Delle femmine, Maria Luisa Buccino Grimaldi sposò in prime nozze Domenico Capecelatro dei Duchi di Morrone ed in seconde nozze il Marchese Achille Paternò, Aurora Buccino Grimaldi sposò Nicola Bevere, Angelica Buccino Grimaldi sposò il nobile Gennaro de Monaco e Carolina Buccino Grimaldi, già vedova di Luigi Pinto, sposò il Marchese degli Uberti.

Dal nobile Gennaro de Monaco ed Angelica nacquero Palmerindo, Giuseppe e Filomena.

Da Palmerindo e dalla marchesa sua moglie Natalia Anselmi nacque, tra gli altri, Emilia sposata con il nobile Michele Landolfi, da cuiMaria Landolfi sposata con il professore MarcoModica de Mohac.

Sempre al ramo calabrese appartenne la famiglia Grimaldi di Gerace di Calabria. A Battista Grimaldi succedeva Girolamo Principe di Gerace, fondatore diCittanova, il 12 agosto1618.[22][23][24][25]

Note

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Annotazioni

  1. ^Il mottolatino "Deo Juvante" si traduce initaliano "Con l'aiuto di Dio".
  2. ^Grimaldo Canella (...–1184 circa) ricoprì per la prima volta la carica di Console di Genova nel1162. Successivamente ricoprì lo stesso ruolo per altre due volte, rispettivamente nel1170 e nel1184.

Fonti

  1. ^(EN)The House of Grimaldi, sugrimaldi.org.URL consultato il 23 ottobre 2017(archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007).
  2. ^abcdGrimaldi - Enciclopedia, suTreccani.URL consultato il 12 novembre 2024.
  3. ^Comune di Stella - Guida turistica - Storia di Stella, suwww.comunestella.it.URL consultato il 12 novembre 2024.
  4. ^SIUSA - Comune di Prelà, susiusa-archivi.cultura.gov.it.URL consultato il 12 novembre 2024.
  5. ^Nice Historique : Référence Numéro - 164 de l'année 1994 - Nombre de page du numéro : 83 pages, suwww.nicehistorique.org.URL consultato il 12 novembre 2024.
  6. ^Giornale araldico-genealogico-diplomatico italiano, 1886.URL consultato il 12 novembre 2024.
  7. ^GRIMALDI, Perino - Enciclopedia, suTreccani.URL consultato il 12 novembre 2024.
  8. ^ Giovanni Andrea Ascheri,Notizie storiche intorno alla riunione delle famiglie in alberghi in Genova coll'aggiunta dei nomi de' casati nobili e popolari che seguirono le fazioni Guelfa e Ghibellina dei tribuni della plebe, della cronologia dei dogi liguri e delle famiglie ascritte al libro d'oro, Tipografia Faziola, 1846.URL consultato il 12 novembre 2024.
  9. ^abIl blasone in Sicilia pagina 211 (TXT), suarchive.org.URL consultato il 21 maggio 2011.
  10. ^ Girolamo Rossi,Il principato di Monaco: studi storici pagina 10, P.Amarante, 1864.
    «Egli disse i Grimaldi discendenti di Grimoaldo figlio di Pipino di Herstal»
  11. ^ Andrea Borrella,Annuario della nobiltà italiana 2000 volume I pagina 1081.
    «Il Villabianca scrive quanto segue sulla famiglia: "Ella ebbe origine nella Francia circa l'anno 420 di nostra salute da un cavaliere franzese, che chiamato Grimaldo...»
  12. ^Grimaldi, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.URL consultato l'11 settembre 2019.
  13. ^ Vito Antonio Vitale,Grimaldi, inEnciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.URL consultato l'11 settembre 2019.
  14. ^M. Ulino,L'Età Barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna, Giannini editore, Napoli 2008.
  15. ^Lingua, p. 220
  16. ^http://www.nobili-napoletani.it/Grimaldi.htm
  17. ^Privilegio in R. Cancelleria f. 20 datato 1397
  18. ^vedi R. Cancelleria f. 549 anno 1535
  19. ^:. La masseria del geranio rosso .: B&B Bioagriturismo in Sicilia, sugeraniorosso.com.URL consultato il 29 agosto 2021(archiviato dall'url originale il 29 agosto 2021).
  20. ^ RagusaNews,Si è sposata Beatrice Grimaldi di Serravalle, suRagusanews.com, 2018-01-03CET10:36:00+00:00.URL consultato il 29 agosto 2021.
  21. ^ RagusaNews,I Grimaldi/Caser di Modica e la storia, suRagusanews.com, 2018-07-07CEST18:03:00+00:00.URL consultato il 29 agosto 2021.
  22. ^I Grimaldi di gerace a Cittanova, suwww.cittanovaonline.it.URL consultato l'8 giugno 2022.
  23. ^Arte e storia, Tipografia Domenicana, 1916.URL consultato l'8 giugno 2022.
  24. ^Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti libro documento 2021, p. 131,ISBN 9788824953078.https://www.booksprintedizioni.it/public/libri/anteprima_altanum%20a%20polistena.pdf
  25. ^ Fulvio Mazza,Gioia Tauro: storia, cultura, economia, inLe città della Calabria, vol. 14, Rubbettino Editore, 2004, p. 80,ISBN 8849810598.URL consultato il 12 marzo 2017.

Bibliografia

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  • Angelo M.G. Scorza,Le famiglie nobili genovesi, Genova, Fratelli Frilli Editori, 1924

Voci correlate

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