Abitualmente la gara si svolge alla presenza degli esponenti di casaGrimaldi. Il record di vittorie per pilota (sei) appartiene adAyrton Senna,[5] mentre la casa costruttrice più vincente è laMcLaren, con 16 vittorie;[6] gli unici piloti monegaschi ad aver vinto a Monaco sonoLouis Chiron eCharles Leclerc, anche se il primo vinse una gara quando ancora non era stato creato il campionato mondiale di Formula 1.
Il Gran Premio gode tipicamente di due deroghead hoc al regolamento della Formula 1:[7] la distanza da percorrere è di 260 chilometri, contro il minimo standard di 305, e la cerimonia di premiazione non avviene secondo il protocollo della categoria, ma secondo uno gestito dall'Automobile Club de Monaco e dalla famiglia Grimaldi. L'organizzazione gode inoltre di un trattamento agevolato per quanto concerne i contributi necessari per fare parte del campionato e dispone di ampia discrezionalità nel negoziare per conto proprio i contratti di sponsorizzazione, anche con marchi concorrenti deiglobal partner della Formula 1; inoltre, nessuno sponsor ha associato il suo nome a quello del Gran Premio fino all'edizione2024. La gara monegasca è stata altresì l’ultima a gestire in autonomia le riprese e la produzione radiotelevisiva, senza affidarsi allaFormula One Management; dal 2023 anche questo privilegio è venuto a cadere. Un'altra peculiarità è costituita dal fatto che, durante ilweekend di gara, fra una sessione e l'altra le strade interessate dal circuito vengono riaperte alla circolazione ordinaria.
Una terza deroga consisteva nel fatto che l'evento iniziava con le prove libere al giovedì anziché al venerdì, in cui era previsto riposo; essa è tuttavia caduta nella stagione2022, a partire dalla quale il Gran Premio monegasco si svolge nel tradizionaleweekend di gara, come già avviene per tutti gli altri appuntamenti, con le prove libere spostate alla giornata del venerdì.[8] Con l'obiettivo di promuovere una migliore competizione, nella stagione2025 viene stabilita la doppia sosta obbligatoria in gara.[9] All'edizione assistono 250 000 spettatori, nuovo record per il Gran Premio.[10]
La gara ha visto l'esordio di due tra le più longeve e vincenti squadre di Formula 1: laFerrari, che vi debuttò nel1950,[11] e laMcLaren nel1966.[12]
Il rettilineo del traguardo pressoMonte Carlo: a destra si intravede il palco da cui la famiglia Grimaldi assiste all'evento e dove avviene la premiazione.
La lunghezza di questo tracciato è di 3,337 km.[13][14] I piloti lo percorrono per 78 volte, per un totale di 260,286 km.[15] Monte Carlo è il circuito più breve del mondiale e quello con le velocità più basse, a causa della tortuosità del percorso e della ridotta carreggiata, quasi completamente priva di vie di fuga.[13]
Nel 1981Gilles Villeneuve fu il primo pilota a imporsi con una vettura spinta da un motore turbocompresso (laFerrari 126 CK), le cui caratteristiche erano teoricamente inadatte a tracciati lenti e tortuosi.[16] Nel 1994Michael Schumacher, alla guida dellaBenetton Ford B194, fu il primo pilota ad abbattere la media dei 150 km/h in questa pista.[16] Nel1996 vinse a sorpresa il franceseOlivier Panis suLigier, per un successo "tutto francese" in una gara con sole quattro vetture arrivate al traguardo.[17] L'anno successivo, a causa di condizioni meteo estremamente variabili che rallentarono il ritmo della corsa, Schumacher vinse con laFerrari F310B allo scoccare delle due ore, termine entro il quale una gara di Formula 1 deve per regolamento finire.[18]
Si tratta del più celebre Gran Premio cittadino della Formula 1 e rientra fra le corse motoristiche più prestigiose al mondo. Dall'originario tracciato lungo 3,18 km si è passati con il tempo a una configurazione da 3,37 km. Punti di particolare interesse sono l'impegnativa ma agile "Chicane delle Piscine",[19] percorsa a circa 190 orari, variante allargata e velocizzata nel 1994, nonché l'ampio curvone veloce all'interno del tunnel, in cui si superano i 280 orari.[20] Il Gran Premio di Monaco annovera anche la curva più lenta del mondiale di Formula 1: lo stretto tornante in discesa della "Vecchia Stazione" o del "Grand Hotel", affrontato a circa 55 km/h.[21] Il Gran Premio monegasco può così vantare la peculiarità di avere, a poca distanza l'una dall'altra, sia la curva più lenta che una delle più veloci del campionato.
I piloti affrontano la prima staccata importante al termine del rettilineo dei box (in realtà un tratto lievemente curvilineo), percorso a oltre 250 km/h. L'approccio a questa prima curva, laSaint Devote (così nominata in onore della chiesa lì eretta e dedicata aSanta Devota),[22] disegnata da un cordolo removibile che consente ai piloti una migliore traiettoria di entrata, può risultare determinante per il risultato finale perché spesso chi l'ha superata per primo si è poi aggiudicato il Gran Premio.
Vista aerea delPrincipato: in primo piano la zona del circuito
I nomi delle numerose curve presenti - che garantiscono spettacolarità alla gara, complice la quasi totale assenza di vie di fuga - sono diventati familiari con il passare degli anni, così da rimanere scolpiti nella memoria degli appassionati diautomobilismo. Per i piloti in gara, laSaint Devote,[22] laVirage du Casino,[23] ilTornanteMirabeau,[24] la lentissimaVecchia Stazione,[21] laCurva del Tabaccaio[25] e laRascasse (exCurva del Gasometro),[26] rappresentano autentici banchi di prova. Ogni tipo di sorpasso è quasi impossibile, così a emergere - il più delle volte - è il talento del pilota. Le sei vittorie diAyrton Senna e le cinque di Michael Schumacher eGraham Hill, sono a testimonianza di questo. Al compianto pilota brasiliano, ribattezzato per i suoi successi nel Principato "Il Re di Monte Carlo", appartiene anche il record di cinque pole position e di otto podi.[27]
Tecnicamente, la pista monegasca esige un caricoaerodinamico estremo, dei rapporti alcambio accorciati, un raggio di sterzata più ridotto con l'allungamento della corsa del tirante della ruota e la sostituzione dell'ingranaggio apposito, per una risposta più diretta ai piccoli angoli. Altro componente molto sollecitato è il cambio, azionato in gara oltre quattromila volte. Le monoposto sono un po' più alte da terra rispetto alle altre piste: anche il molleggio è leggermente superiore per le irregolarità del manto stradale e per dare maggiore trazione in uscita dalle tante curve monegasche.
L'edizione più veloce di sempre è quella del2021, corsa con una velocità media di 157,833km/h; il precedente record di 155,552 km/h risaliva all'edizione del2007.[28]
La cerimonia di premiazione dell'edizione 2015, officiata secondo il protocollo della famiglia Grimaldi: si nota l'assenza del podio normalmente usato nei Gran Premi di Formula 1.
La premiazione del Gran Premio di Monaco segue un cerimoniale diverso rispetto agli standard protocollari dellaFormula 1.
Per molto tempo non è stato utilizzato un vero e propriopodio, ma semplicemente il palco (nei pressi del traguardo) da cui la famiglia Grimaldi segue la gara. Inoltre fino ai primianni 1980 solo il vincitore era chiamato a ricevere un trofeo; quando poi sono stati chiamati anche il secondo e il terzo classificato, si sono sfruttati gli scalini d'ingresso del predetto palco per creare la "gerarchia", facendo sistemare il vincitore più in alto. Solo dall'edizione2017 è stato adottato un vero e proprio podio, sopraelevato rispetto alla sede stradale, ma comunque diverso rispetto a quello normalmente usato negli altri Gran Premi.
Altre peculiarità sono costituite dal fatto che la consegna dei trofei precede e non succede l'esecuzione degli inni nazionali; inoltre ilsovrano e le maggiori autorità delPrincipato restano in piedi accanto o alle spalle dei piloti per tutta la durata della cerimonia. A completare il cerimoniale vi è infine il picchetto d'onore costituito da dueCarabinieri in alta uniforme bianca. DalGran Premio di Monaco 2019 la banda esegue dal vivo gli inni nazionali del vincitore della gara.
Sebbene il Gran Premio goda storicamente di grande fama per l'efficienza organizzativa, anche in tema di sicurezza, esso è stato teatro di alcuni gravi incidenti. Particolarmente critica fu, per diverso tempo, la situazione dell'area portuale: nelle edizioni 1955 e 1965 i pilotiAlberto Ascari ePaul Hawkins finirono infatti con la loro vettura nelle acque delMediterraneo,[29][30] mentre nel1967 vi perse la vitaLorenzo Bandini a causa dell'urto di una bitta non adeguatamente protetta, che fece cappottare e incendiare la sua macchina.
Le edizioni indicate consfondo rosa non appartenevano ad alcun campionato. Le edizioni indicate consfondo giallo appartenevano alCampionato europeo di automobilismo.