Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Governo di Rudinì II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento governinon cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Governo di Rudinì II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioAntonio di Rudinì
(Destra storica)
CoalizioneDestra storica,Sinistra storica,Indipendenti
LegislaturaXIX
Giuramento10 marzo1896
Dimissioni11 luglio1896
Governo successivoDi Rudinì III
15 luglio1896

IlGoverno di Rudinì II è stato il trentaduesimoesecutivo delRegno d'Italia, il secondo guidato daAntonio di Rudinì.

Esso, nato in seguito alle dimissioni delgoverno precedente, è stato in carica dal 10 marzo[1] al 15 luglio1896[2] (sebbene già dimissionario dal precedente 5 luglio), per un totale di 127 giorni, ovvero 4 mesi e 5 giorni.

A partire da questo governo (salvo alcune saltuarie eccezioni precedenti), a causa degli strascichi dellepolitiche trasformiste diAgostino Depretis (che crearono ilGrande Centro) e dellaCrisi di fine secolo, nata da nuove istanze politiche, economiche e sociali dell’Età giolittiana che la classe politica ottocentesca faticava a gestire (e che erano invece sfruttate dalPartito Socialista Italiano e dalPartito Repubblicano Italiano), si avvierà una fase di progressivo avvicinamento ideologico e di collaborazione stabile delle due principaliforze politiche dell’Italia liberale (Sinistra storica eDestra storica), unificatesi poi nel1913 sotto il nome diUnione Liberale (UL).

Compagine di governo

[modifica |modifica wikitesto]

Appartenenza politica

[modifica |modifica wikitesto]
PartitoPresidenteMinistriSottosegretariTotale
Destra storica16512
Sinistra storica[3]-257
Indipendente (politica)-415

Situazione parlamentare

[modifica |modifica wikitesto]

NOTA: Ai tempi delRegno d'Italia, poiché secondo loStatuto Albertino il governo rispondeva nei fatti al soloRe, lafiducia parlamentare in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di ungoverno palesementeprivo di tale supporto). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa deipartiti di massa e con l’introduzione delsistema proporzionale, in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con laCostituzione della Repubblica Italiana. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.

CameraCollocazionePartitiSeggi
Camera dei deputati[4]MaggioranzaDEM (334)[5],PLC (104),IND (8)
446 / 508
OpposizioneER (47),PSI (15)
62 / 508

Composizione

[modifica |modifica wikitesto]
CaricaTitolareSottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministriSottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
Antonio Starabba, marchese di Rudinì (Destra storica)Carica non assegnata[6]
Ministri senza portafoglioSottosegretario
Commissario Civile per laSicilia[7]Giovanni Codronchi Argeli
(Destra storica)
Carica non assegnata
MinisteroMinistriSottosegretario
Affari EsteriOnorato Caetani Di Sermoneta
(Destra storica)
Lelio Bonin-Longare
Agricoltura, Industria e CommercioFrancesco Guicciardini
(Indipendente)[8]
Carlo Compans
Lavori PubbliciCostantino Perazzi
(Destra storica)
Giacomo De Martino
InternoAntonio Starabba, marchese di Rudinì (Destra storica)Emilio Sineo
Pubblica IstruzioneEmanuele Gianturco
(Sinistra storica)
Tancredi Galimberti
GuerraCesare Ricotti Magnani
(Destra storica)
Luchino Dal Verme
MarinaBenedetto Brin (Indipendente)[9]Giuseppe Palumbo
(dal 9 aprile 1896)
FinanzeAscanio Branca
(Sinistra storica)
Giorgio Arcoleo
(dal 30 marzo 1896)
TesoroGiuseppe Colombo
(Destra storica)
Vincenzo De Bernardis
Grazia e Giustizia e CultiGiacomo Giuseppe Costa
(Indipendente)
Scipione Ronchetti
Poste e TelegrafiPietro Carmine (Indipendente)[10]Matteo Mazziotti

Cronologia

[modifica |modifica wikitesto]
  • 10 marzo - Il governo giura dinnanzi al Re.
  • 11 luglio - A distanza di soli quattro mesi, in seguito ad una crisi extra-parlamentare creatasi in seguito alle opposizioni del ministroCesare Francesco Ricotti-Magnani di portare l’organico dell’esercito ad 8 corpi d’armata anziché a 12 come volevano il Re e la maggioranza dei generali, insieme ad altre divergenze su tagli ad alcuni ministeri, vari ministri si dimisero, travolgendo così il governo. Il Re dunque, accettate le dimissioni del Presidente di Rudinì, tenuto conto dell’assenza di un esplicito voto di sfiducia, riconferisce a quest’ultimo il mandato esplorativo.
  • 15 luglio - Con il giuramento del nuovo esecutivo termina ufficialmente l’esperienza di governo.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Il giuramento dei ministri, suarchiviolastampa.it, 11 marzo 1896, p. 2.
  2. ^Il giuramento dei ministri al Quirinale, suarchiviolastampa.it, 16 luglio 1896, p. 1.
    «Ci telegrafano da Roma, 15, ore 12,20: Stamane tutti i ministri, salvo Visconti Venosta, il quale arriverà soltanto oggi, prestarono giuramento nelle mani del Re al Quirinale. La cerimonia si effettuò nel solito salone al pianterreno dell'appartamento di Vittorio Emanuele, dove i ministri sogliono riunirsi. La cerimonia fu fatta con la consueta formula ed ha durato una ventina di minuti. Tuttavia i ministri rimasero al Quirinale fino allo undici e mezzo, trattenuti dal Re, il quale si è notato che era di Ottimo umore.»
  3. ^In cambio di posizioni esecutive, il partito decise di supportare saltuariamente il governo
  4. ^Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questacamera (e non anche delSenato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, perconvenzione costituzionale in caso di disaccordo era la decisione dellacamera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  5. ^Appoggio tendenzialmente saltuario sulle materie più importanti; per il resto esso si poneva generalmente inastensione.
  6. ^Poiché all'epoca delRegno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva dei propri sottosegretari ministeriali.
  7. ^Primo esempio di “amministrazione speciale” in Italia, la figura fu istituita, in seguito alla repressione di alcune proteste violente scoppiate sull’isola tra il 1893 ed il 1894, dal Governo per controllare direttamente le municipalità del territorio tramite una complessa struttura di funzionari e prefetti, capeggiata dal Commissario civile, che formava così una "super prefettura" informale. Nel settembre 1897, il ministero fu soppresso.
  8. ^Tecnicamente eletto nelle liste del centro-sinistra, appoggiò spesso iGoverni Depretis, pur coltivando, allo stesso tempo, una forte amicizia conSidney Sonnino, vicino a posizioni più conservatrici e opposte. In seguito, si mosse spesso tra i due schieramenti politici (aderendo addirittura apertamente al “trasformismo” e, in virtù di ciò, passando dall’opposizione aGiovanni Giolitti, all’appoggio perGiuseppe Zanardelli) e auspicò sempre per unpartito liberale che superasse le differenze traDestra eSinistra storica. Si stabilì, alla fine, su posizionicentriste.
  9. ^Affiliato alla Sinistra storica
  10. ^Affiliato alla Destra storica solo ai fini della formazione del governo

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Governi del Regno d'Italia (1861-1946)
Periodo liberale
(1861-1924)
VIII legislatura (1861-1865)Cavour IV ·Ricasoli I ·Rattazzi I ·Farini ·Minghetti I
IX legislatura (1865-1867)La Marmora II ·La Marmora III ·Ricasoli II
X legislatura (1867-1870)Rattazzi II ·Menabrea I ·Menabrea II ·Menabrea III
XI legislatura (1870-1874)Lanza
XII legislatura (1874-1876)Minghetti II ·Depretis I
XIII legislatura (1876-1880)Depretis II ·Cairoli I ·Depretis III ·Cairoli II
XIV legislatura (1880-1882)Cairoli III ·Depretis IV
XV legislatura (1882-1886)Depretis V ·Depretis VI ·Depretis VII
XVI legislatura (1886-1890)Depretis VII ·Depretis VIII ·Crispi I
XVII legislatura (1890-1892)Crispi II ·di Rudinì I ·Giolitti I
XVIII legislatura (1892-1895)Crispi III ·Crispi IV
XIX legislatura (1895-1897)di Rudinì II ·di Rudinì III
XX legislatura (1897-1900)di Rudinì IV ·di Rudinì V ·Pelloux I ·Pelloux II
XXI legislatura (1900-1904)Saracco ·Zanardelli ·Giolitti II
XXII legislatura (1904-1909)Tittoni ·Fortis I ·Fortis II ·Sonnino I ·Giolitti III
XXIII legislatura (1909-1913)Sonnino II ·Luzzatti ·Giolitti IV
XXIV legislatura (1913-1919)Salandra I ·Salandra II ·Boselli ·Orlando ·Nitti I
XXV legislatura (1919-1921)Nitti II ·Giolitti V
XXVI legislatura (1921-1924)Bonomi I ·Facta I ·Facta II ·Mussolini
Stemma semplificato del Regno d'Italia
Fascismo
(1924-1943)
XXVII legislatura (1924-1929)Mussolini
XXVIII legislatura (1929-1934)Mussolini
XXIX legislatura (1934-1939)Mussolini
XXX legislatura (1939-1943)Mussolini
Periodo costituzionale transitorio
(1943-1946)
Governi del Re (1943-1944)Badoglio I ·Badoglio II
Governi del CLN (1944-1946)Bonomi II ·Bonomi III ·Parri ·De Gasperi I
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Governo_di_Rudinì_II&oldid=143594820"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp