Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Governo Parri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Voce principale:Periodo costituzionale transitorio.
Governo Parri
Foto dei membri del governo, 1945.
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioFerruccio Parri
(Pd'A)
CoalizioneUnità nazionale:

Comitato di Liberazione Nazionale (CLN):Pd'A,DC,PLI,PSIUP,PCI,PDL,Militari,Indipendenti

Legislatura
Giuramento21 giugno1945
Dimissioni24 novembre1945
Governo successivoDe Gasperi I
10 dicembre1945

IlGoverno Parri è stato il sessantaquattresimoesecutivo delRegno d'Italia, guidato daFerruccio Parri.

Esso, nato in seguito alle dimissioni delgoverno precedente, è stato in carica dal 21 giugno[1] al 10 dicembre1945[2] (sebbene già dimissionario dal precedente 24 novembre), per un totale di 172 giorni, ovvero 5 mesi e 19 giorni.

Questo esecutivo è stato altresì il primo ad essere stato guidato da un membro delPartito d'Azione (Pd'A) e durante quest’ultimo sono state attuate, tramitedecreto legislativo luogotenenziale, alcune importanti modifiche neiministeri e neicommissariati generali:

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

Il 21 giugno 1945 giura aRoma il governo presieduto daFerruccio Parri: governo ispirato dai movimenti dellaResistenza, fondato sulComitato di Liberazione Nazionale e guidato da un partigiano. Il governo era composto da una coalizione politica che comprendeva i partiti delComitato di Liberazione Nazionale: ilPartito d'Azione, a cui apparteneva il presidenteFerruccio Parri, ilPartito Comunista Italiano, laDemocrazia Cristiana, ilPartito Socialista Italiano di Unità Proletaria, ilPartito Democratico del Lavoro e ilPartito Liberale Italiano. Il governo durò 157 giorni fino al 24 novembre 1945, dopo la quale data continuò con attività provvisorie fino al 10 dicembre.

Il 26 giugno il presidenteFerruccio Parri presentò le linee del programma di governo, basate sulla difesa della sovranità dello Stato a fronte dei due blocchi protagonisti della nascenteguerra fredda, sul superamento della monarchia per arrivare a proclamare la Repubblica, su un antifascismo radicale, sul ricordo della Resistenza e dei suoi martiri, su una profonda giustizia sociale, sulla laicità dello Stato e la separazione tra Stato eChiesa, su un lavoro per la preparazione di unaCarta costituzionale, su una riforma agraria e industriale. Il progetto del governo proponeva di avviare la ricostruzione del Paese, materiale e morale.

Nei pochi mesi di governo intorno al presidenteFerruccio Parri si addossarono tutte le speranze degli italiani. La caduta del governo avvenne per influenza delle correnti politiche instauratesi all'interno dellaConsulta Nazionale.[3]

Compagine di governo

[modifica |modifica wikitesto]

Appartenenza politica

[modifica |modifica wikitesto]
PartitoPresidenteMinistriCommissariSottosegretariTotale
Partito d'Azione14-49
Democrazia Cristiana-41510
Partito Liberale Italiano-3[4]148
Partito Socialista Italiano[5]-3[4]148
Partito Comunista Italiano-3-47
Partito Democratico del Lavoro (Italia)-3-47
Militare-1113
Indipendente (politica)---11

Con l’appoggio esterno diAltri Parlamentari,Ex-Parlamentari Antifascisti eRappresentanti sindacali.

Situazione parlamentare (dal 25 settembre 1945)

[modifica |modifica wikitesto]

NOTA: Nonostante non si trattasse di un effettivoParlamento, e dunque non godesse dei poteri e delle prerogative della vecchiaCamera dei deputati (ancora da restaurare stabilmente dopo leristrutturazioni fasciste), viene comunque riportata la situazione politica di questoorgano legislativo in quanto simbolo di progressivo ritorno allademocrazia rappresentativa (per il tramite di rappresentanti cui il governo riponeva effettivamente la propriaresponsabilità politica): difatti, essendo controllata in maggioranza da membri delComitato di Liberazione Nazionale (CLN), anche se gli accordi trapartiti politici erano nei fatti interni, dovevano comunque riflettersi e manifestarsi tramite una decisione assembleare, che l’esecutivo era, per forza di cose, comunque obbligato a rispettare pur se dubbiosamente vincolante. Per tutte queste ragioni, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo ed anche secondo voti effettivamenti subìti, il supporto che questo poteva ottenere o ha ottenuto più a fini puramente enciclopedici e storici che pratici, tenendo conto della facile mutevolezza delle forze politiche e del contesto storico-politico.

Al momento della prima convocazione dell’organo legislativo, il 25 settembre1945, e fino alle dimissioni dell’esecutivo:

CameraCollocazionePartitiSeggi
Consulta nazionale[6]GovernoCLN (215):

Pd'A (38),DC (38),PLI (38),PSIUP (38),PCI (37),PDL (26)

215 / 430
Appoggio esterno/Astensione[7]ALT (84),EX-PAF (74),SIN (47)
195 / 430
OpposizionePRI (10),PDI (6),CNDL (4)
20 / 430

Composizione

[modifica |modifica wikitesto]
CaricaTitolareSottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministriSottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei Ministri, Primo Ministro Segretario di StatoFerruccio Parri (Pd'A)
Vicepresidenti del Consiglio dei MinistriPietro Nenni (PSIUP)
Manlio Brosio (PLI)
Ministri senza portafoglioSottosegretario
Costituente
(istitutito)
Pietro Nenni (PSIUP)
(dal 12 agosto 1945)
Carica non assegnata
Consulta Nazionale
(istituto)
Manlio Brosio (PLI)
(dal 17 agosto 1945)
MinisteroMinistriSottosegretario
Affari esteriAlcide De Gasperi (DC)
Africa ItalianaFerruccio Parri (Pd'A)
Ad interim
Carica non assegnata
InterniFerruccio Parri (Pd'A)Giuseppe Spataro (DC)
Grazia e GiustiziaPalmiro Togliatti (PCI)Dante Veroni (PDL)
FinanzeMauro Scoccimarro (PCI)Enrico Paresce (PDL)
TesoroMarcello Soleri (PLI)
(fino al 22 luglio 1945)
Federico Ricci (Indipendente)
(dal 31 luglio 1945)
GuerraStefano Jacini (DC)
AeronauticaMario Cevolotto (PDL)Ernesto Pellegrino (Militare)
MarinaRaffaele de Courten (Militare)
Agricoltura e ForesteFausto Gullo (PCI)Antonio Segni (DC)
Industria e Commercio
(istituito)
Giovanni Gronchi (DC)
Lavoro e Previdenza Sociale
(istituito)
Gaetano Barbareschi (PSIUP)Gennaro Cassiani (DC)
Lavori PubbliciGiuseppe Romita (PSIUP)Giuseppe Bruno (Pd'A)
Poste e telecomunicazioniMario Scelba (DC)Mario Fano (Indipendente)
TrasportiUgo La Malfa (Pd'A)Antonio Priolo (PSIUP)
Pubblica IstruzioneVincenzo Arangio-Ruiz (PLI)
Ricostruzione
(istituito)
Meuccio Ruini (PDL)Ernesto Rossi (Pd'A)
(dal 5 luglio 1945)
Alimentazione
(istituito)
Enrico Molè (PDL)Luigi Renato Sansone (PSIUP)
Assistenza postbellica
(istituito)
Emilio Lussu (Pd'A)
  • Mario Ferrara (PLI)
  • Enrico Berardinone (PCI)
    (dal 5 luglio 1945)
Alti commissariati
SardegnaPietro Pinna Parpaglia (Militare)
SiciliaSalvatore Aldisio (DC)
Igiene e Sanità pubblica
(istituito)
Gino Bergami (PLI)
(dal 31 luglio 1945)
AggiuntoNicola Perrotti (PSIUP)
(dal 31 luglio 1945)

Cronologia

[modifica |modifica wikitesto]

1945

[modifica |modifica wikitesto]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Il primo Consiglio dei ministri sarà dedicato al bilancio - I membri del governo hanno prestato giuramento,Corriere d'Informazione, 22 giugno 1945, p. 1.
  2. ^I titolari dei dicasteri, inLa Stampa, 11 dicembre 1945, p. 1.
    «Roma, 10 dicembre. Al Quirinale Nel pomeriggio di oggi ha avuto luogo al Quirinale la cerimonia del giuramento dei nuovi ministri, alla presenza del Luogotenente generale del Regno. Il primo a giungere al Palazzo Reale alle ore 16,40 è stato il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, che è stato subito introdotto nello studio privato del Luogotenente, ove alle ore 17 prestava il suo giuramento»
  3. ^www.treccani.it, sutreccani.it.
  4. ^abDi cui uno era ancheVicepresidente del Consiglio dei ministri.
  5. ^UfficialmentePartito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
  6. ^Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questacamera (e non anche delSenato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipassero formalmente al processo di controllo del rapporto difiducia con l'esecutivo, non solo perconvenzione costituzionale in caso di disaccordo era la decisione dellacamera bassa a prevalere (risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità), ma anche perché il Senato, dopo essere stato rapidamente fascistizzato e marginalizzato, non fu più convocato sin dal1940 e, per questo (nonché a causa delle numerose decadenze), non era effettivamente in grado di operare come organo costituzionale, mentreCamera dei fasci e delle corporazioni eGran Consiglio del Fascismo, gli altri due organi costituzionalmente titolati, erano già stati sciolti per ovvi motivi nel1943).
  7. ^Il loro posizionamento politico non fu chiaro; si presume tuttavia, sia per la natura pseudo-consultiva dell’organo, che per via della composizione e del contesto socio-politico, che appoggiassero le scelte delComitato di Liberazione Nazionale (CLN), o quantomeno non vi si opponessero.
  8. ^1945: GUERRA AL GIAPPONE SULLA CARTA, NATURALMENTE, inCorriere della Sera, 18 febbraio 2009(archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2015).

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Governi del Regno d'Italia (1861-1946)
Periodo liberale
(1861-1924)
VIII legislatura (1861-1865)Cavour IV ·Ricasoli I ·Rattazzi I ·Farini ·Minghetti I
IX legislatura (1865-1867)La Marmora II ·La Marmora III ·Ricasoli II
X legislatura (1867-1870)Rattazzi II ·Menabrea I ·Menabrea II ·Menabrea III
XI legislatura (1870-1874)Lanza
XII legislatura (1874-1876)Minghetti II ·Depretis I
XIII legislatura (1876-1880)Depretis II ·Cairoli I ·Depretis III ·Cairoli II
XIV legislatura (1880-1882)Cairoli III ·Depretis IV
XV legislatura (1882-1886)Depretis V ·Depretis VI ·Depretis VII
XVI legislatura (1886-1890)Depretis VII ·Depretis VIII ·Crispi I
XVII legislatura (1890-1892)Crispi II ·di Rudinì I ·Giolitti I
XVIII legislatura (1892-1895)Crispi III ·Crispi IV
XIX legislatura (1895-1897)di Rudinì II ·di Rudinì III
XX legislatura (1897-1900)di Rudinì IV ·di Rudinì V ·Pelloux I ·Pelloux II
XXI legislatura (1900-1904)Saracco ·Zanardelli ·Giolitti II
XXII legislatura (1904-1909)Tittoni ·Fortis I ·Fortis II ·Sonnino I ·Giolitti III
XXIII legislatura (1909-1913)Sonnino II ·Luzzatti ·Giolitti IV
XXIV legislatura (1913-1919)Salandra I ·Salandra II ·Boselli ·Orlando ·Nitti I
XXV legislatura (1919-1921)Nitti II ·Giolitti V
XXVI legislatura (1921-1924)Bonomi I ·Facta I ·Facta II ·Mussolini
Stemma semplificato del Regno d'Italia
Fascismo
(1924-1943)
XXVII legislatura (1924-1929)Mussolini
XXVIII legislatura (1929-1934)Mussolini
XXIX legislatura (1934-1939)Mussolini
XXX legislatura (1939-1943)Mussolini
Periodo costituzionale transitorio
(1943-1946)
Governi del Re (1943-1944)Badoglio I ·Badoglio II
Governi del CLN (1944-1946)Bonomi II ·Bonomi III ·Parri ·De Gasperi I
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Governo_Parri&oldid=147780479"
Categoria:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp