Giuseppe Petroni (Bologna,25 febbraio1812 –Terni,8 giugno1888) è stato unpatriota epoliticoitaliano, nonchémassone esocialista; ebbe rapporti conGiuseppe Garibaldi eGiuseppe Mazzini.
L'avvocatoGiuseppe Petroni, soprannominato il"piccoloProudhon" da un quotidiano inglese,[senza fonte] aderì ben presto almovimento mazziniano. Partecipò ai moti bolognesi del1831 e nel1848,"possidente negoziante", combatté durante laprima guerra di indipendenza in Lombardia con i volontari pontifici.
Nel1849 ebbe una parte attiva nella difesa dellaRepubblica Romana, ove fu eletto come sostituto del Dipartimento di Statistica. Con la restaurazione dei papi, nell'agosto del1853 fu carcerato e condannato a morte, pena poi tramutata incarcere a vita che scontò fino al1870[1], anno dellapresa di Roma. Fondò conGiuseppe Mazzini e diresse il giornaleLa Roma del Popolo[2] in cui espresse le sue idee anticlericali. Partecipò ai moti risorgimentali e trascorse lunghi anni aTerni, città in cui visse la figlia Erminia che andò sposa al patriota ternanoFederico Fratini. Fu in corrispondenza anche conGiuseppe Garibaldi[3]
Militò nelpartito Repubblicano, ma rifiutò ogni incarico parlamentare. Fu iniziato nellaMassoneria nel1871 nella loggia "Universo"[4] o, secondo Leti, "in anni precedenti il1849 romano"[5]. Fu il primoMaestro venerabile della loggia "Universo", fondata a Firenze daLodovico Frapolli il 17 luglio 1867 con l'impegno di trasferirsi a Roma appena la città fosse stata liberata, e quindi ricostituita a Roma il 23 ottobre 1873 daGiuseppe Mazzoni. Nel 1872 Petroni entrò nel consiglio dell'ordine e dal1882 al1885 fu Gran maestro delGrande Oriente d'Italia, lasciata la carica fu nominato Gran maestro emerito. Elevato al 33º grado delRito scozzese antico ed accettato, fu eletto membro effettivo del supremo consiglio[6].
Altri progetti
| Predecessore | Gran maestro delGrande Oriente d'Italia | Successore | |
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| Giuseppe Mazzoni | 12 maggio1880 - 16 gennaio1885 | Adriano Lemmi |
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