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Giuseppe De Santis

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Il regista Giuseppe De Santis, durante una pausa delle riprese diGiorni d'amore,1954, foto diFederico Patellani

Giuseppe De Santis (Fondi,11 febbraio1917Roma,16 maggio1997) è stato unregista,sceneggiatore ecritico cinematograficoitaliano, tra gli esponenti di spicco delneorealismo cinematografico.

Biografia

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De Santis nacque aFondi, comune all'epoca inprovincia di Terra di Lavoro (oggiprovincia di Latina), l'11 febbraio 1917 da Oreste De Santis, geometra, e da Teresa Goduti. Già negli anni della formazione mostrò il vivo interesse per laletteratura, componendo e pubblicandoracconti intessuti di vita paesana e familiare.Fratello diPasqualino De Santis, uno dei più grandidirettori della fotografia italiani.

Tra il 1935 e il 1940 aRoma, studente universitario di Lettere eFilosofia (che presto abbandonerà per seguire la sua vocazione di cineasta), poté frequentare un gruppo di giovaniintellettuali gravitanti intorno alMeridiano di Roma ma soprattutto allagalleria d'arte dellaCometa diretta dalpoetaLibero de Libero, suo conterraneo. Il gruppo elaborava allora una poetica e visione artistica globale versata all'interdisciplinarità e improntata arazionalità e concretezza: e proprio per questi principi il De Santis capì che l'illustrazione e la discussione più efficace poteva essere realizzata meglio con lo strumento della cinematografia. Frequenta l'Osteria Fratelli Menghi, noto punto di ritrovo perpittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli anni '40 e '70.

Il quel periodo la situazione delcinema italiano era depressa, a causa del divieto autarchico decretato dalfascismo contro l'importazione difilm stranieri: imperversava la moda dei "telefoni bianchi", ecc. A tale situazione reagì il gruppo di intellettuali raccolti intorno allarivista quindicinaleCinema (diretta daVittorio Mussolini, figlio diBenito Mussolini), su cui già dal 1940 De Santis curò una rubrica fissa: discutendo e collaborando con giovani di talento, qualiCarlo Lizzani,Gianni Puccini eAntonio Pietrangeli, contribuì allora a fare diCinema "la rivista che durante il fascismo riuscì a svolgere, tra le righe, un'opposizione sempre più chiara e significativa alla politica culturale del regime",[1] e quel vivaio di forze culturali, ispirate dalla visione culturale diGiuseppe Bottai, nel dopoguerra convertitesi all'antifascismo contribuiranno al rinnovamento della cinematografia italiana.

Peraltro negli anni 1940 e 1941 De Santis frequentò a Roma ilCentro sperimentale di cinematografia, dove si diplomò brillantemente e poté realizzare le prime prove di regia. In quegli anni entrò anche in contatto con un importante gruppo di giovani romani antifascisti, segnatamenteMario Alicata,Giaime Pintor,Antonello Trombadori e il conterraneoPietro Ingrao tutti fuoriusciti dal fascismo sociale e antisemita di Bottai,[2] per approdare gradatamente al comunismo. La frequentazione di questo gruppo fu determinante per l'orientamento politico e culturale del giovane De Santis, che militando nelPCI incontrò spontaneamente la classe operaia e il mondo contadino, dai quali attingerà non solo temi e questioni che tratterà nelle sue opere mature, ma anche uno stile appropriato, realista e epico come lo erano le tradizioni narrative e cantate della cultura popolare.

Vita privata

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È il padre dell'attrice e cantanteLuisa De Santis.

Aveva anche un fratello minore di nome Sandro.

Attività professionale

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Dopo alcune collaborazioni con registi comeLuchino Visconti (inOssessione, di cui firmò anche la sceneggiatura) eRoberto Rossellini (inDesiderio), nel 1948 realizza il suo primo lungometraggio,Caccia tragica, che per i temi trattati (la lotta tra i contadini di una cooperativa e un gruppo di agrari), e il ritmo da dramma popolare, non immune peraltro da contaminazioni narrative hollywoodiane (scene movimentate e drammatiche, erotismo, etc.) diventerà il prototipo del suo cinema. Nel dopoguerra l'Italia rinasce culturalmente grazie alla poetica neorealista, alla quale De Santis darà un contributo di sostanza, andando oltre gli stilemi educativi ed edificanti della cinematografia sovietica, e utilizzando in modo originale caratteri propri del cinema americano di genere.

Queste peculiarità saranno alla base del successo mondiale diRiso amaro (1949), una pellicola di genere drammatico, che racconta la dura vita delle "mondariso" (o, mondine), in una storia che intreccia momenti 'politici', incentrati sul coraggioso tentativo da parte di donne sfruttate di creare una solidarietà di lotta di tipo proto-sindacalistico, con la sfera del privato dei protagonisti. Da questo film nascerà la stellaSilvana Mangano, mentre De Santis eCarlo Lizzani otterranno lanomination alpremio Oscar per il miglior soggetto originale. Da cineteca l'interpretazione diVittorio Gassman, nel ruolo del 'vilain' di turno.

Le stesse tematiche, sullo sfondo di una società contadina ancora "primitiva" e conflittuale, quella della natìa Fondi, vengono trattate nel successivoNon c'è pace tra gli ulivi (1950). ConRoma ore 11, ispirato ad un fatto di cronaca di forte impatto sociale avvenuto a Roma (1952), eUn marito per Anna Zaccheo (1953), che analizza la vita e i tormenti di una ragazza napoletana afflitta dalla sua procace bellezza, De Santis lascia momentaneamente la campagna per trattare temi cittadini e borghesi. La sua regia si caratterizza per l'uso accorto dellagru, deldolly e della tecnica del "pan focus", con cui domina il movimento ampio ma controllato in particolare delle folle.

ConGiorni d'amore (1954) eUomini e lupi (1957) torna ai temi consueti. In particolareGiorni d'amore è il suo primo film a colori, e viene premiato in diversi festival.

ConLa strada lunga un anno, girato nel 1958 inIstria, nonostante la candidatura agli Oscar come miglior film in lingua straniera, inizia per De Santis un periodo di crisi di ispirazione, stanchezza, incapacità di rinnovarsi, in un periodo storico molto critico per lasinistra. Ma è tutto il filone del neorealismo ad entrare in crisi, in un'Italia che in pieno boom economico è stanca di rivedere il suo 'povero' passato.

La nuova stagione della produzione del regista inizia conLa garçonnière (1960) che narra l'avventura extraconiugale di un uomo che infine, deluso, ritorna in famiglia; prosegue conItaliani brava gente (1964), tentativo solo parzialmente riuscito di tornare al cinema d'impegno, riprendendo 'fuori tempo' il filone del film antifascista; una coproduzione italo-sovietica sulla ritirata diRussia delle truppe italiane. Il termine di questa seconda fase èUn apprezzato professionista di sicuro avvenire (1972), pellicola purtroppo di nessun rilievo.

Negli anni '80 e '90 svolgerà l'attività di docente presso ilCentro Sperimentale di Cinematografia, continuando parallelamente a progettare film che non vedranno mai la luce.[3] Nel 1995 riceve ilLeone d'oro alla carriera alFestival di Venezia, e insieme a Bruno Bigon cura la regia diOggi è un altro giorno - Milano 1945-1995, documentario dedicato allaResistenza aMilano, rivista attraverso gli occhi di un gruppo di studenti liceali.[4][5]

Scompare a Roma il 16 maggio 1997; riposa nel cimitero comunale di Fondi, dove, nel 2017, in occasione del centenario della nascita è stato ricordato con una cerimonia davanti alla sua tomba.[6]

Filmografia

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Doris Dowling eVittorio Gassman inRiso amaro (1949)

Regista

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Sceneggiatore

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Riconoscimenti

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Nel 1947 ha ricevuto ilNastro d'argento per la regia per il filmCaccia tragica.

Nel 1950 è stato candidato, con il coautore Carlo Lizzani, alpremio Oscar nella categoria di miglior soggetto originale per il filmRiso amaro

Nel 1959 il filmLa strada lunga un anno di produzionejugoslava è stato candidato al premio Oscar nella categoria di miglior film straniero. Nella stessa categoria ha vinto unGolden Globe.

Nel 1995 ha ricevuto ilLeone d'oro alla carriera allaMostra del cinema di Venezia.

Alla memoria di De Santis viene attribuito ogni anno, dal 1999, il premio "Dolly d'oro Giuseppe De Santis", istituito dall'Associazione a lui intitolata. Il premio è assegnato a giovani registi emergenti. Tra i vincitori figuranoMarco Bechis,Paolo Sorrentino,Vincenzo Marra,Kim Rossi Stuart,Alessandro Angelini,Andrea Molaioli e i fratelliDamiano e Fabio D’Innocenzo.

Onorificenze

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Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— 2 giugno1995[7]

Note

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  1. ^ (Gianni Rondolino,Storia del cinema italiano, p. 410).
  2. ^Vedi la voceGruppo Universitario Fascista.
  3. ^Copia archiviata, sutrovacinema.repubblica.it.URL consultato il 10 settembre 2019(archiviato dall'url originale il 1º novembre 2019).
  4. ^mymovies.it,https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=16844 Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  5. ^patrimonio.aamod.it,http://patrimonio.aamod.it/aamod-web/film/detail/IL8080004582/22/oggi-e-altro-giorno.html?startPage=0&idFondo= Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  6. ^ Comunicato Stampa,A Fondi il ricordo di Giuseppe De Santis nel centenario della sua nascita, suh24 notizie - portale indipendente di news dalla provincia, 7 febbraio 2017.URL consultato il 27 ottobre 2024.
  7. ^quirinale.it,http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=119697 Titolo mancante per urlurl (aiuto).

Bibliografia

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  • Andrea Martini, Marco Melani,De Santis, in Lino Miccichè (a cura di)Il Neorealismo cinematografico italiano. Atti del convegno della X Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, Venezia, Marsilio, 1975 (II ed. 1978; III ed. 1999).
  • Carlo Lizzani,Riso amaro, Officina, Roma, 1978.
  • Alberto Farassino,Giuseppe De Santis, Milano, Moizzi Editore, 1978.
  • Stefano Masi,Giuseppe De Santis, Il Castoro cinema n. 96, Editrice Il Castoro, 1982.
  • Antonio Parisi,Il cinema di Giuseppe De Santis: tra passione e ideologia, Roma, Cadmo, 1983.
  • Antonio Vitti,Giuseppe De Santis and Postwar Italian Cinema, Toronto, University of Toronto Press, 1996.
  • Sergio Toffetti (a cura di),Rosso fuoco. Il cinema di Giuseppe De Santis, Torino, Lindau, 1996.
  • Marco Grossi, Giovanni Spagnoletti (a cura di),Dossier: Giuseppe De Santis - l'escluso, «Close-Up», n. 2 - settembre 1997.
  • Guido Michelone, Giorgio Simonelli (a cura di),Riso amaro. Il film, la storia, il restauro, Alessandria, Falsopiano, 1999.
  • Marco Grossi, Virginio Palazzo (a cura di),Giuseppe De Santis: maestro di cinema e di vita, Fondi, Associazione Giuseppe De Santis, 1999.
  • Vito Zagarrio (a cura di),Non c'è pace tra gli ulivi. Un neorealismo postmoderno, Roma, Scuola Nazionale di Cinema - Associazione Giuseppe De Santis, 2002.
  • Alberto Farassino (a cura di),Dossier. Giuseppe De Santis: esplorazioni d'archivio, «Bianco&Nero», a. LXIII nº3/4, Scuola Nazionale di Cinema, maggio-agosto 2002.
  • Marco Grossi, Giovanni Spagnoletti (a cura di),Giorni d'amore. Un film di Giuseppe De Santis tra impegno e commedia, Torino, Lindau - Associazione Giuseppe De Santis, 2004.
  • Guglielmo Moneti,Studio su Caccia tragica. Giuseppe De Santis - 1947, Siena, Nuova Immagine Editrice, 2004.
  • Marco Grossi (a cura di),Giuseppe De Santis. La trasfigurazione della realtà / The Transfiguration of Reality, Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia - Associazione Giuseppe De Santis, 2007.
  • Jean A. Gili, Marco Grossi (a cura di),Alle origini del Neorealismo. Giuseppe De Santis a colloquio con Jean A. Gili, Roma, Bulzoni, 2008.
  • Vitti, Antonio (a cura di),Un inedito soggetto cinematografico di Giuseppe De Santis Studi italiani. SET DIC (N.2), 2001, Firenze: [poi] Firenze: Franco Cesati Editore; Cadmo, 2001.
  • Vitti, Antonio Carlo,L'affascinante rappresentazione del personaggio femminile nella cinematografia di Giuseppe De Santis, Studi italiani: 45, 1, 2011, Fiesole (Firenze) : Cadmo, 2011.
  • Marco Grossi (a cura di),Giuseppe De Santis. La trasfigurazione della realtà / The Transfiguration of Reality, Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia - Edizioni Sabinae, Roma, 2017. (Edizione ampliata e aggiornata).

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Film diGiuseppe De Santis
Anni 1940Caccia tragica (1947) ·Riso amaro (1949)
Anni 1950Non c'è pace tra gli ulivi (1950) ·Roma ore 11 (1952) ·Un marito per Anna Zaccheo (1953) ·Giorni d'amore (1954) ·Uomini e lupi (1957) ·La strada lunga un anno (1958)
Anni 1960La garçonnière (1960) ·Italiani, brava gente (1964)
Anni 1970Un apprezzato professionista di sicuro avvenire (1972)
V · D · M
Leone d'oro alla carriera
1969–1980Luis Buñuel (1969) ·Orson Welles (1970) ·John Ford,Marcel Carné,Ingmar Bergman (1971) ·Charlie Chaplin,Anatolij Golovnja,Billy Wilder (1972) · non assegnato (1973-1981)
1981-1990non assegnato (1981) ·Alessandro Blasetti,Frank Capra,George Cukor,Jean-Luc Godard,Sergej Iosifovič Jutkevič,Alexander Kluge,Akira Kurosawa,Michael Powell,Satyajit Ray,King Vidor,Cesare Zavattini,Luis Buñuel (1982) ·Michelangelo Antonioni (1983) · non assegnato (1984) ·Federico Fellini,Manoel de Oliveira,John Huston (1985) ·Paolo e Vittorio Taviani (1986) ·Luigi Comencini,Joseph L. Mankiewicz (1987) ·Joris Ivens (1988) ·Robert Bresson (1989) ·Miklós Jancsó,Marcello Mastroianni (1990)
1991-2000Mario Monicelli,Gian Maria Volonté (1991) ·Francis Ford Coppola,Jeanne Moreau,Paolo Villaggio (1992) ·Claudia Cardinale,Roman Polański,Robert De Niro,Steven Spielberg (1993) ·Ken Loach,Suso Cecchi D'Amico,Al Pacino (1994) ·Woody Allen,Alain Resnais,Martin Scorsese,Giuseppe De Santis,Goffredo Lombardo,Ennio Morricone,Alberto Sordi,Monica Vitti (1995) ·Robert Altman,Vittorio Gassman,Dustin Hoffman,Michèle Morgan (1996) ·Gérard Depardieu,Stanley Kubrick,Alida Valli (1997) ·Sophia Loren,Andrzej Wajda,Warren Beatty (1998) ·Jerry Lewis (1999) ·Clint Eastwood (2000)
2001-2010Éric Rohmer (2001) ·Dino Risi (2002) ·Dino De Laurentiis,Omar Sharif (2003) ·Manoel de Oliveira,Stanley Donen (2004) ·Hayao Miyazaki,Stefania Sandrelli,Isabelle Huppert (2005) ·David Lynch (2006) ·Tim Burton,Bernardo Bertolucci (2007) ·Ermanno Olmi (2008) ·John Lasseter,Brad Bird,Pete Docter,Andrew Stanton,Lee Unkrich (2009) ·John Woo,Monte Hellman (2010)
2011-2020Marco Bellocchio (2011) ·Francesco Rosi (2012) ·William Friedkin (2013) ·Thelma Schoonmaker,Frederick Wiseman (2014) ·Bertrand Tavernier (2015) ·Jean-Paul Belmondo,Jerzy Skolimowski (2016) ·Jane Fonda,Robert Redford (2017) ·David Cronenberg,Vanessa Redgrave (2018) ·Julie Andrews,Pedro Almodóvar (2019) ·Ann Hui,Tilda Swinton (2020)
2021-2030Roberto Benigni,Jamie Lee Curtis (2021) ·Catherine Deneuve,Paul Schrader (2022) ·Liliana Cavani,Tony Leung Chiu-Wai (2023) ·Sigourney Weaver ePeter Weir (2024) ·Werner Herzog eKim Novak (2025)
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