
Giuseppe Cassieri (Rodi Garganico,23 gennaio1926 –Roma,30 ottobre2008) è stato unoscrittore,commediografo esaggistaitaliano.
Discendente di una famiglia di tradizioni marinare – suo nonno Andrea era nato aPatrasso, sull'onda di un progressivo spostamento verso Occidente dei Cassieri, originari della regione diKayseri, l'antica Cesarea, nel cuore dell'Anatolia – frequenta le elementari aRodi, poi studia al Collegio diFermo e quindi al Convitto nazionale diLucera. All'indomani dell'armistizio, nel settembre del1943, parte perNapoli, dove si iscrive allafacoltà di Lettere e Filosofia appassionandosi ai corsi diAdolfo Omodeo.
Ma a Napoli preferisceFirenze. Allievo diEugenio Garin, nel1947, a 21 anni, si laurea inFilosofia morale con una tesi suGiambattista Vico[1]. Un'altra fonte[2] lo vuole invece laureato inStoria eFilosofia con una tesi "da pomeriggio d'estate" suJacopo Stellini.
A Firenze incontraGiovanni Papini: la complessa personalità dell'intellettuale sulla via della cecità affascina il giovane Cassieri, che ne diviene il lettore pur rimanendo convintamente anti-papiniano. Papini è il primo a intuire il valore letterario di Cassieri, che a Firenze pubblica i primi racconti suIl nuovo Corriere, poi diretto daRomano Bilenchi.
Nel1950 si trasferisce aRoma, città che apprezza senza amare, ma punto d'arrivo ineludibile per i giovani intellettuali dell'epoca. Esordisce nel1952 con il romanzo di protestaAria cupa, per il quale fu sottoposto a processo[3]. Collabora con diversi giornali. Sposa Mariella Tedeschi, incontrata nella redazione deIl giornale della sera diretto daVirgilio Lilli. Oltre che moglie, Mariella sarà la sua collaboratrice già nella prima edizione dell'antologiaLa Ronda 1919-1923 (Landi, Firenze 1955), con prefazione diEmilio Cecchi.
Viaggia spesso all'estero: dalla Grecia ai Paesi Bassi, dalla Cecoslovacchia alla Germania, dalla Spagna del morentefranchismo alla Jugoslaviatitina, alla Scandinavia, a Israele, alla Turchia, alla Polonia, all'America latina. A metà degli anni sessanta compie un lungo viaggio negli Stati Uniti, punteggiato da incontri e conferenze, da cui ricava suggestioni contrastanti.
Dai primi anni 60 trascorre periodi sempre più lunghi nelGolfo di Gaeta, dove ambienta uno dei romanzi di maggiore successo,Le trombe (Bompiani,1965).
Muore a Roma all'età di 82 anni.

( Mario Lunetta,La ricerca della 'morte sicura', laRinascita, 2005.)
Aria cupa segna l'esordio narrativo: romanzo di impronta biografica, viene accolto favorevolmente dalla critica. I giurati delPremio Gargano, tra i qualiGoffredo Bellonci eGuglielmo Petroni, proclamano Cassieri vincitore. È il1952 e la trama del libro, che coinvolge tentazioni e piccole meschinità del microcosmo narrato dallo scrittore, suscita vivaci polemiche. Una lontana parente, che si riconosce in uno dei personaggi, denuncia l'autore. La vicenda diventa un caso letterario e giudiziario seguito dai giornali. Cassieri, difeso dall'avvocato Titta Madia, riceve il sostegno di personalità comeVasco Pratolini,Tommaso Fiore,Enrico Falqui,Maria Bellonci eElio Vittorini. Ciò nonostante l'autore viene condannato per diffamazione e solo una provvidenziale amnistia gli eviterà la pena[3].
ConDove abita il prossimo del1954 (Premio Veillon) eI delfini sulle tombe del1958 (Premio Salento), entrambi pubblicati daVallecchi, si chiude la trilogia naturalistica di Cassieri, che daLa Cocuzza (Bompiani,1960) in poi individua un proprio, particolarissimo campo d'espressione che sfugge alle definizioni in voga.
( Enzo Mazza,Letteratura Italiana - Novecento, Marzorati, 1992.)
Finalista alPremio Strega nel1962 conIl calcinaccio, presentato per Bompiani daUmberto Eco e poi ancora nel1965 conLe trombe (Bompiani), Cassieri rafforza la propria impronta originale nel panorama letterario italiano.
I suoi interlocutori di allora sono quelli con cui resterà in contatto per decenni:Carlo Bernari,Domenico Rea,Giovanni Macchia,Ottiero Ottieri,Giacinto Spagnoletti,Walter Pedullà,Libero de Libero,Raffaele La Capria,Franco Ferrarotti,Rosetta Rota Flaiano,Ruggero Guarini,Alfonso Di Nola. In sintonia conGiorgio Manganelli, fu tra i primi, sulla Terza pagina deIl Messaggero a elogiare un autore incompreso, suicida, come ilGuido Morselli diRoma senza Papa.
Cassieri collabora, con elzeviri e racconti, conIl Mattino,La Nazione,Il Gazzettino,La Gazzetta del Popolo,La Gazzetta del Mezzogiorno,La Stampa.
Negli anni settanta ha sulMessaggero una rubrica dal titoloKulturmarket, dedicata alle mistificazioni del mercato editoriale. Negli anni ottanta, suL'Espresso, la rubrica si chiamaDa evitare, e si conferma uno dei rari luoghi in cui sopravvive, in quella fase, l'esercizio critico fino alla stroncatura. Sulla stessa linea è la scelta di Cassieri di non prendere parte alle giurie dei premi letterari.
Autore di radiodrammi per ilTerzo programma della Rai fin dai tardi anni cinquanta, Cassieri è uno dei primi scrittori italiani, insieme aNatalia Ginzburg, a credere e a sperimentare il linguaggio televisivo, premiato dal successo della trasposizione in TV del romanzoLa cocuzza (Gastone Moschin nei panni del protagonista). Seguiranno numerosi "originali televisivi", raccolti inL'amor glaciale (Garzanti, 1975), interpretati per la televisione daGianrico Tedeschi,Giulio Bosetti,Mario Maranzana,Mario Pisu,Vittorio Mezzogiorno,Valeria Valeri, fra i qualiFuorigioco ("racconto televisivo" del 1973).
Nel1977 firma la trasposizione televisivaDon Giovanni in Sicilia dell'omonima opera diVitaliano Brancati, interpretato daDomenico Modugno, che risulterà uno dei programmi più visti della televisione italiana.È finalista alPremio Campiello nel1979 con il romanzoIngannare l'attesa, mentre con il testo teatraleUn asino al patibolo vince ilPremio Flaiano (1980).
Opere di Cassieri sono state tradotte negliStati Uniti, inPolonia, inGermania, inCecoslovacchia e inRussia.
( Lorenzo Mondo,La scrittura di Cassieri ironica e tagliente, La Stampa, 2008.)

Altri progetti
| Vincitori del Premio Internazionale di narrativa "Città di Penne" | |
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| Laura Conti "Una lepre con la faccia di bambina" (1979) •Rina Pandolfo "La seconda coscienza" (1980) •Giorgio De Simone "L'incisione" (1981) •Maria Marcone "Alice" (1982) •Alberto Bevilacqua "il curioso delle donne" (1983) •Ettore Masina "Il ferro e il miele" (1984) •Giuseppe Pederiali "Il drago nella fumana" (1985) •Claudio Marabini "Viaggio all'alba" (1986) •Giuseppe Bonura "La vita astratta" (1987) •Edith Bruck "Lettera alla madre" (1988) •Vincenzo Consolo "Le pietre di Pantalica" (1989) •Carlo Sgorlon "La fontana di Lorena" (1990) •Francesco Grisi "Maria e il vecchio" (1991) •Raffaele Nigro "Ombre sull'Ofanto" (1992) •Giuseppe Conte "Fedeli d'amore" (1993) •Luca Desiato "La notte dell'angelo" (1994) •Corrado Augias “Quella mattina di luglio” (1995) •Roberto Pazzi “Incerti di Viaggio” (1996) •Giovanni D'Alessandro "Se un Dio pietoso" (1997) •Giuliana Berlinguer "Il mago dell'occidente" (1998) •Michele Prisco "Gli altri" (1999) •Caterina Bonvicini "Penelope per gioco" (2000) •Sergio Pent "Il custode del museo dei giocattoli" (2001) •Giuseppe Cassieri "Homo Felix" (2002) •Tim McLoughlin "Via da Brooklin" (2003) •Maria Rosa Cutrufelli "La donna che visse per un sogno" (2004) •Rula Jebreal "La strada dei fiori di Miral" (2005) •Ljudmila Ulickaja "Il dono del Dottor Kucockj" (2006) •Remo Rapino "Un cortile di parole" (2007) •Antonella Boralevi "Il lato luminoso" (2008) •Cinzia Tani "Lo Stupore del Mondo" (2009) •Silvia Avallone "Acciaio" (2010) •Pavel Sanaev "Seppellitemi dietro al battiscopa" (2011) •Alexandr Skorobogatov "Vera" (2012) •Rosella Postorino "Il corpo docile" (2013) •Enrico Vanzina "Il gigante sfregiato" (2014) •Lidia Ravera "Gli scaduti" (2015) •Michele Mari "Roderick Duddle" (2016) •Carmine Abate "Il banchetto di nozze" (2017) •Matteo Garrone (2018) •Edoardo Albinati "Cuori fanatici" ;Roberto Moliterni "La casa di cartone" ;Nadia Terranova "Addio fantasmi" (2019) •Donatella Di Pietrantonio "Bella mia" ;Romana Petri "Figlio del lupo" (2020) •Raffaele Nigro "Il cuoco dell'imperatore" (2022) |
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