
Giulio Onesti (Torino,4 gennaio1912 –Roma,11 dicembre1981) è stato undirigente sportivo eavvocatoitaliano. Presidente del Coni dal 1944 al 1978.
Originario diIncisa Scapaccino e laureato inGiurisprudenza, combatté nellaseconda guerra mondiale e fu impegnato nellalotta partigiana.
Nel 1944, sotto il governo Badoglio, fu nominato commissario straordinario delCONI con funzioni essenzialmente di liquidatore, incarico che tuttavia non portò a termine volendo altresì rilanciarlo; nel 1945, con la soppressione dei contributi statali al CONI, trovò il modo di finanziarlo attraverso ilTotocalcio.
Nel 1965 Onesti ottiene dal Parlamento l'approvazione della legge per la ripartizione degli introiti del Totocalcio suddivisi al 50% fra CONI e Stato.[1]

Notevole il suo contributo per l'ampliamento della già esistente Biblioteca del C.O.N.I. diRoma costituita nel1940 daBruno Zauli. La Biblioteca che già contava 350 volumi ricevette da lui le raccolte dei maggiori giornali dell'epoca qualiLa Gazzetta dello Sport,Il Littoriale (edizione romana) e le testate rinate nel1945 qualiTuttosport,Corriere dello Sport eStadio.
Dopo la proclamazione della repubblica il suo mandato divenne effettivo con l'elezione a presidente avvenuta a Milano il 27 luglio 1946[2].
Si impegnò personalmente in una campagna di raccolta di documenti e libri sportivi a partire dal1947 portando la Biblioteca a possedere la più ampia ed esaustiva raccolta, in Italia, specializzata nello sport e nell'educazione fisica, composta da circa 35 000 volumi, tra cui un fondo antico, oltre 2 000 testate di periodici, per metà italiani e per l'altra metà stranieri, e 39 quotidiani.
Coinvolse nella raccolta dei libri tutte le federazioni sportive pubblicando sui comunicati ufficiali la richiesta di testi per l'ampliamento della Biblioteca.
Durante la sua presidenza vennero assegnati all'Italia, dalComitato Olimpico Internazionale, iVII Giochi olimpici invernali nel 1956 e iGiochi della XVII Olimpiade nel 1960, e fu presidente sia delComitato Esecutivo dei giochi invernali di Cortina 1956 sai delComitato Esecutivo dei giochi estivi di Roma 1960.
Fu membro del CIO dal1964 alla morte nel1981.
Fu l'ideatore nel1968 deiGiochi della Gioventù. Nel 1976 il CIO gli assegnò la “Coppa Olimpica”.
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