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Giuliano Amato

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Giuliano Amato
Giuliano Amato nel 2022

Presidente della Corte costituzionale
Durata mandato29 gennaio 2022 –
18 settembre 2022
ViceSilvana Sciarra
Daria de Pretis
Nicolò Zanon
PredecessoreGiancarlo Coraggio
SuccessoreSilvana Sciarra

Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana
Durata mandato18 settembre 2013 –
18 settembre 2022
PredecessoreFranco Gallo
SuccessoreMarco D'Alberti
Tipo nominaNomina da parte delPresidente della Repubblica

Vicepresidente della Corte costituzionale
Durata mandato16 settembre 2020 –
29 gennaio 2022
PresidenteMario Rosario Morelli
Giancarlo Coraggio

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
Durata mandato28 giugno 1992 –
29 aprile 1993
Capo di StatoOscar Luigi Scalfaro
PredecessoreGiulio Andreotti
SuccessoreCarlo Azeglio Ciampi

Durata mandato26 aprile 2000 –
11 giugno 2001
Capo di StatoCarlo Azeglio Ciampi
PredecessoreMassimo D'Alema
SuccessoreSilvio Berlusconi

Ministro dell'interno
Durata mandato17 maggio 2006 –
8 maggio 2008
Capo del governoRomano Prodi
PredecessoreGiuseppe Pisanu
SuccessoreRoberto Maroni

Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica
Durata mandato13 maggio 1999 –
26 aprile 2000
Capo del governoMassimo D'Alema
PredecessoreCarlo Azeglio Ciampi
SuccessoreVincenzo Visco

Ministro per le riforme istituzionali
Durata mandato21 ottobre 1998 –
13 maggio 1999
Capo del governoMassimo D'Alema
PredecessoreGiovanni Motzo
SuccessoreAntonio Maccanico

Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Durata mandato21 novembre 1994 –
27 dicembre 1997
PredecessoreFrancesco Saja
SuccessoreGiuseppe Tesauro

Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
Durata mandato29 luglio 1987 –
13 aprile 1988
Capo del governoGiovanni Goria
PredecessoreArnaldo Forlani
SuccessoreGianni De Michelis

Ministro del tesoro
Durata mandato29 luglio 1987 –
23 luglio 1989
Capo del governoGiovanni Goria
Ciriaco De Mita
PredecessoreGiovanni Goria
SuccessoreGuido Carli

Segretario del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
Durata mandato4 agosto 1983 –
18 aprile 1987
Capo del governoBettino Craxi
PredecessoreBruno Orsini
SuccessoreMauro Bubbico

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
14 aprile 1994

Durata mandato28 aprile 2006 –
28 aprile 2008
LegislaturaIX,X,XI,XV
Gruppo
parlamentare
IX-XI:PSI
XV:L'Ulivo -PD
CoalizioneIX-XI:Pentapartito
XV:L'Unione
CircoscrizioneIX-X:Torino
XI:Siena
XV:Toscana
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
27 aprile 2006
LegislaturaXIV
Gruppo
parlamentare
Gruppo misto
CoalizioneL'Ulivo
CircoscrizioneToscana
CollegioGrosseto
Incarichi parlamentari
Membro della XIII Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali):
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente(1994-2007; dal 2008)
In precedenza:
PSI(1956-1964; 1972-1993)
PSIUP(1964-1972)
PS(1993-1994)
PD(2007-2008)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàScuola Normale Superiore
Columbia University
ProfessioneGiurista, docente universitario
FirmaFirma di Giuliano Amato

Giuliano Amato (Torino,13 maggio1938) è unpolitico egiuristaitaliano.

È statodeputato dal 1983 al 1994 con ilPSI, quindi - conL'Ulivo -senatore dal 2001 al 2006 e nuovamente deputato dal 2006 al 2008. Ha ricoperto le cariche disegretario del Consiglio dei ministri (nei governiCraxi I eCraxi II, 1983-1987),vicepresidente del Consiglio (1987-1988) eministro del tesoro (1987-1989),presidente del Consiglio (governo Amato I, 1992-1993), presidente dell'AGCM (1994-1997),ministro per le riforme istituzionali (1998-1999), nuovamenteministro del tesoro (1999-2000) e presidente del Consiglio (governo Amato II, 2000-2001), infineministro dell'interno (nelgoverno Prodi II, 2006-2008).

Giurista costituzionalista edocente di diritto costituzionale comparato all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" per oltre 20 anni, il 12 settembre 2013 è stato nominatogiudice della Corte costituzionale e dal 29 gennaio 2022 al 18 settembre dello stesso anno ne è statopresidente, fino alla cessazione del mandato da giudice costituzionale.

Biografia

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Formazione

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Nato aTorino nel 1938 da una famiglia di originesiciliana, che presto si trasferisce inToscana, studia presso illiceo classico "Niccolò Machiavelli" diLucca. Si laurea ingiurisprudenza all'Università di Pisa, frequentando il Collegio medico-giuridico dellaScuola Normale Superiore, dal 1987 confluito nellaScuola Superiore Sant'Anna. Grazie ad una borsa di studioFulbright, nel 1962 consegue unmaster alla Law School dellaColumbia University diNew York.

Carriera accademica

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Giuliano Amato è allievo del costituzionalista Carlo Lavagna. È stato professore ordinario di diritto costituzionalecomparato a"La Sapienza" dal 1975 al 1997. Ha insegnato anche all'Università di Modena e Reggio Emilia, diPerugia, diFirenze, allaNew York University School of Law, all'Istituto Universitario Europeo ed ancora a Firenze. Attualmente è professore della School of Government presso l'Università LUISS di Roma. In tempi recenti è stato presidente dell'associazione degli ex-allievi dellaScuola Superiore Sant'Anna e il 21 febbraio 2012 è stato designato presidente del consiglio di amministrazione della Scuola stessa[1]. Dal 2016 è presidente del comitato scientifico delCortile dei Gentili, dipartimento delPontificio Consiglio della Cultura.

Carriera politica

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Nella Prima Repubblica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Amato I.
3 luglio 1985 - Giuliano Amato al giuramento del presidente della RepubblicaFrancesco Cossiga. Nella foto ancheOscar Luigi Scalfaro (successivo presidente della Repubblica)

Aderì inizialmente alPartito Socialista Italiano nel 1956 per poi passare alPartito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) nel 1964, in dissenso con la scelta del PSI di andare al governo con laDemocrazia Cristiana. Allo scioglimento dello PSIUP, avvenuto nel 1972, fece ritorno nel PSI, dove fece parte del gruppo di intellettuali vicino adAntonio Giolitti. Nel luglio 1973 Giolitti, ancora una volta ministro del bilancio e della programmazione economica, lo mise a capo dell'ufficio legislativo, incarico che Amato mantenne fino al dicembre 1974. Nel 1978 Amato fu uno degli artefici, insieme conGiorgio Ruffolo, del "Progetto Socialista"[2]. Nel 1979 denunciò le "forme degradanti" assunte dal dibattito interno, a seguito del caso Eni-Petromin, che portò alla sospensione dell'allora presidente dell'Eni,Giorgio Mazzanti. A differenza diFranco Bassanini, però, non abbandonò il partito, scalandone le posizioni interne fino a rivestire, alla fine deglianni ottanta, la carica di vicesegretario generale del PSI.

Fudeputato del partito dal 1983 al 1994 al PSI, fu consigliere economico e politico, fino a diventare ilsottosegretario alla Presidenza del Consiglio nei due governiCraxi I eCraxi II (1983-1987)[3]. Negli anni ottanta ilgiornalistaEugenio Scalfari trovò per lui il soprannomeDottor Sottile, con doppio riferimento al suo acume politico[4] e alla gracilità fisica.

In seguito, è statoministro del tesoro[5] dal 1987 al 1989 (governiGoria, nel quale è stato anche vicepremier, eDe Mita).

Proseguì comunque la sua produzione dottrinaria didiritto pubblico[6] ed il suo interesse scientifico, iniziato dieci anni prima con il volume diUna Repubblica da riformare (Bologna, 1980), per la “democrazia governante”.[7]

Primo mandato come Presidente del Consiglio

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All'indomani delleelezioni del 1992, fu incaricato dal presidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro di formare il suoprimo governo[8].

Durante il suo primo mandato da presidente del Consiglio[9], a fronte della situazione finanziaria[10], l'11 luglio 1992 il suo Governo approvò, all'insaputa del Governatore dellaBanca d'ItaliaCarlo Azeglio Ciampi[11], undecreto-legge da 30.000 miliardi di lire in cui, tra le altre cose, veniva deliberato (retroattivamente al 9 luglio) il prelievo forzoso del sei per mille su tutti idepositi bancari per un "interesse di straordinario rilievo", in relazione a "una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica"[12].

Dopo essersi vanamente opposto allasvalutazione della lira durante l'estate[13], nell'autunno dello stesso anno varò una manovra finanziaria "lacrime e sangue" da 93.000 miliardi di lire (contenente tagli di spesa e incrementi delle imposte), per frenare l'ascesa deldeficit pubblico[14], e la prima riforma delle pensioni. Il 17 settembre di quell'anno il governo Amato decideva di far uscire la moneta nazionale dalloSME, dopo che il giorno prima la stessa scelta era stata presa dal Regno Unito.

Durante il suo primo governo, nel 1993, si aprì anche l'indagine giudiziaria per associazione mafiosa nei confronti del predecessoreGiulio Andreotti, che durerà sino al 2004[15]; Amato e il suo governo mantennero una posizione di equilibrio sulla vicenda, astenendosi dal formulare opinioni.

3 marzo 1993 - il presidente del Consiglio Giuliano Amato insieme al presidente del Governo di SpagnaFelipe González passano in rivista l'esercito spagnolo all'inizio del vertice italo-spagnolo

Fortemente indebolito a seguito della vicenda deldecreto Conso, Amato annunciò le dimissioni del governo una volta reso pubblico l'esito del referendum in materia elettorale promosso daMariotto Segni. Con la modifica della legge elettorale per il Senato la volontà popolare venne interpretata come un ripudio del sistema elettorale proporzionale a favore di un'opzione di tipo maggioritario. Nel suo discorso del 21 aprile 1993 alla Camera così commentò quella svolta epocale: "E perciò un autentico cambio di regime, che fa morire dopo settant'anni quel modello di partito-Stato che fu introdotto in Italia dal fascismo e che la Repubblica aveva finito per ereditare, limitandosi a trasformare un singolare in plurale".

Queste parole vennero accolte con un brusio risentito fra i banchi dei vari gruppi parlamentari e ancheGiovanni Spadolini eGiorgio Napolitano, allora presidenti delle due camere, non mancarono di far sentire un loro stizzito dissenso. Successivamente Amato chiarì il suo pensiero spiegando di aver usato la parola "regime" con un significato assolutamente neutro, già utilizzato sul terreno politologico.

Nella Seconda Repubblica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Amato II.
Giuliano Amato nelG8 Summit 2000, insieme a (da sinistra a destra)Tony Blair (Regno Unito),Vladimir Putin (Russia),Bill Clinton (Stati Uniti d'America),Yoshiro Mori (Giappone),Jacques Chirac (Francia),Jean Chrétien (Canada),Gerhard Schröder (Germania) eRomano Prodi (Commissione UE).

Nella fase definitaSeconda Repubblica, alla scomparsa dei partiti tradizionali, sopravvive politicamente alla fine delPartito Socialista Italiano ma non aderisce a nessun partito. Per leelezioni politiche del 1994 decide di non candidarsi direttamente, ma guida un gruppo di socialisti e socialdemocratici verso l'aggregazione di centro guidata daMariotto Segni, ilPatto per l'Italia. Diversi candidati socialisti lo seguono senza tuttavia ottenere seggi (tra i candidati di area socialista figuranoGiulio Tremonti,Sandro Principe,Luigi Covatta,Gianfranco Schietroma,Andrea Cavicchioli,Alberto Tedesco ed altri).È presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (cosiddetta Antitrust) dal 1994 al 1997.

Successivamente aderisce alle posizioni delcentro-sinistra e si avvicina (senza mai parteciparvi) aiDS. Nel 1998 viene richiamato al Governo dal premierMassimo D'Alema come ministro delle Riforme Istituzionali. Nel 1999 divieneMinistro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, dopo cheCarlo Azeglio Ciampi, che sino ad allora ricopriva tale incarico, fu elettoPresidente della Repubblica.

Nell'aprile 2000 torna a Palazzo Chigi comepresidente del Consiglio, dopo le dimissioni di Massimo D'Alema, e vi rimane fino alle elezioni politiche del maggio 2001.

Il ministro dell'interno Giuliano Amato siede insieme al presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano nelConsiglio Supremo di Difesa il 2 aprile 2007.

Dal 2001 al 2006 è senatore deL'Ulivo.

Nel gennaio del 2002 Amato è stato nominato dal Consiglio europeo di Laeken vicepresidente dellaConvenzione europea, chiamata a disegnare la nuova architettura istituzionale dell'UE.

Al termine delleelezioni politiche del 2006 riceve un nuovo mandato parlamentare alla Camera, con l'elezione a deputato nellacircoscrizioneToscana. Si è parlato di lui come un possibile successore diCarlo Azeglio Ciampi nella carica dipresidente della Repubblica Italiana: il suo nome è stato proposto dallaCasa delle Libertà.L'Unione, dopo aver propostoMassimo D'Alema tra le proteste del centrodestra, ha però preferito candidareGiorgio Napolitano, che è stato eletto alQuirinale. Il 17 maggio 2006 viene nominato ministro dell'interno nelgoverno Prodi II.

Dal 30 settembre 2006 presiede il cosiddetto "Gruppo Amato" formato da politici europei, ufficialmente chiamato "Comitato d'azione per la democrazia europea" (Action Committee for European Democracy, in sigla ACED) e supportato dallaCommissione europea, che ha inviato due suoi rappresentanti alle riunioni. Il gruppo ha avuto il mandato non ufficiale di prospettare una riscrittura dellaCostituzione europea, basata sui criteri che erano emersi durante le consultazioni della presidenza tedesca con le cancellerie europee. Il risultato è stato presentato il 4 giugno 2007: il nuovo testo presenta in 70 articoli e 12 800 parole circa le stesse innovazioni della Costituzione che aveva 448 articoli e 63 000 parole, diventando un punto di riferimento per i negoziati che hanno portato alTrattato di riforma.

22 luglio 2000 Il presidente del consiglio dei ministri Giuliano Amato alG8 diOkinawa,Giappone

Dal 23 maggio 2007 è divenuto uno dei 45 membri del comitato nazionale per ilPartito Democratico che riuniva i leader delle componenti del futuro PD; dopo la costituzione del partito, in quanto ex Presidente del consiglio aderente al partito, è componente di diritto del coordinamento nazionale del Partito Democratico.

Nel 2009 è stato nominato presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani.Nel febbraio 2010 viene nominato maggior consulente in Italia perDeutsche Bank[16].Nel giugno 2010 diviene presidente onorario della Fondazione "Ildebrando Imberciadori", istituzione impegnata nella ricerca storica e dedicata al noto studioso toscano.Il 21 febbraio 2012 è stato designato presidente dellaScuola Superiore Sant'Anna di Pisa[17].

Nel 2011 presiede il Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150º anniversario dell'unità d'Italia.

Nel 2012 tiene due serie di lezioni televisive suRai 3,Lezioni dalla crisi eSe una farfalla batte le ali.

Nel 2013 il suo nome circola come possibile candidato allaPresidenza della Repubblica Italiana come accordo di convergenza traPartito Democratico,Il Popolo della Libertà eScelta Civica[18] in una rosa di nomi proposta dal segretario PDPier Luigi Bersani ristretta poi a una terna dal presidente del PdLSilvio Berlusconi in cui comparivano ancheMassimo D'Alema eFranco Marini che venne infine scelto, per il primo scrutinio con quorum più elevato per un'ampia intesa. Il suo nome inoltre circola in seguito come candidato allaPresidenza del Consiglio dei ministri nel governo di "larghe intese" traPD,PdL eSC.[19] Dopo la nomina diEnrico Letta a premier il suo nome circola come candidato alMinistero dell'economia e delle finanze nelgoverno Letta.[20]

Giudice e Presidente della Corte costituzionale

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Giuliano Amato con la collegaMarta Cartabia, entrambi giudici dellaCorte costituzionale, ad una conferenza presso l'Università "La Sapienza"

Il 12 settembre 2013 Amato viene nominatogiudice costituzionale dal presidente della Repubblica, in vista della scadenza imminente del mandato diFranco Gallo. Presta giuramento, nelle mani del presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, il 18 settembre.

Il 21 febbraio 2014 lascia aRomano Prodi la presidenza dell'International advisory board (Iab) diUniCredit.[21]

Dopo le dimissioni di Napolitano nel 2015 il suo nome è dato come favorito per l'elezione del nuovo ppresidente della Repubblica come convergenza traPartito Democratico eForza Italia. Fu lo stessoSilvio Berlusconi che indicò il nome di Amato come unico nome preferito dallo schieramento del centrodestra per arrivare a un'intesa alla quarta votazione con l'abbassamento del quorum. Tuttavia, nonostante Amato avesse avuto l'approvazione anche delle minoranze del PD per bocca di Pier Luigi Bersani sulla sua elezione, il presidente del Consiglio e segretario del PDMatteo Renzi decise di appoggiare il giudice costituzionaleSergio Mattarella, che verrà poi eletto a larga maggioranza.

Il 16 settembre 2020 viene nominato vicepresidente della Corte costituzionale dal neopresidente della stessaMario Rosario Morelli, il 18 dicembre 2020 è stato confermato nella carica dal neoeletto presidenteGiancarlo Coraggio.[22] Il 29 gennaio 2022 è stato eletto all'unanimitàpresidente della Corte costituzionale.[23][24] È cessato dall'incarico di giudice e di presidente il 18 settembre 2022. È l'unica persona nella storia repubblicana ad aver ricoperto sia la carica di Presidente del Consiglio dei ministri sia quella di presidente della Corte costituzionale.

Incarico al CONI

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Nel maggio del 2023 viene nominato dalComitato olimpico nazionale italiano (CONI) garante del Codice di comportamento sportivo.[25]

Comitato algoritmi

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Nell'ottobre 2023 viene nominato dalgoverno Meloni a capo del Comitato algoritmi, un gruppo di lavoro di esperti giuristi e professori universitari istituito presso ilDipartimento per l'informazione e l'editoria col compito di studiare l'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore dell'informazione e dell'editoria[26]; rassegna le dimissioni dal Comitato il 5 gennaio2024 in polemica con la premierGiorgia Meloni[27].

Vita privata

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Sposato con Diana Vincenzi, ha due figli.[28]

Controversie

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Polemiche sulla pensione d'oro

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Giuliano Amato, secondo un articolo apparso suil Giornale nell'aprile 2011 firmato daMario Giordano, quale anteprima del libroSanguisughe, riceverebbe una pensione mensile di31411 € lordi.[29] Queste affermazioni portano a una causa giudiziaria di Amato contro Giordano,il Giornale e laMondadori in quanto editrice del libro. La causa è intentata per danno all'immagine provocato con notizie false e denigratorie tese a presentarlo come autore di sacrifici previdenziali per gli altri e manipolatore di leggi e giudici per sé. Con Giordano ha patteggiato la revisione del capitolo del libro che lo riguarda, con modifiche concordate che ne eliminano tutti i riferimenti non rispondenti a verità e con l'impegno di Giordano a evitare ogni pubblica dichiarazione che possa suggerire che Amato abbia provocato o sia comunque intervenuto al fine di garantirsi una posizione di maggior vantaggio.[30]

Nella trasmissioneOtto e mezzo del 12 settembre commenta queste ricostruzioni, chiarendo di percepire, al netto delle imposte, circa11000 € di pensione, in gran parte derivanti dalla sua attività nell'autorità Antitrust e al di sotto del tetto massimo stabilito dal governo Monti per le retribuzioni dei manager pubblici, da sommarsi a circa5000 € di indennità parlamentare, rispetto alle quali, in occasione della festa del PD il 25 agosto 2012 aReggio Emilia, dichiara: "il vitalizio di cinque legislature da parlamentare lo destino interamente ad attività benefiche" e in particolare allaComunità di Sant'Egidio.[31] Nominato giudice costituzionale nel 2013, Amato decide di sospendere[32] la cosiddetta "pensione d'oro".

Presunto coinvolgimento in un'inchiesta

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Controverso è il suo coinvolgimento, in qualità di vicesegretario del PSI, nelle inchieste giudiziarie relative ad una tangente di 270 milioni di lire per la costruzione della pretura diViareggio, avendo tentato di indurre la vedova di un ex senatore e sottosegretario del Partito socialista italiano,Paolo Barsacchi, a omettere importanti dettagli nel dibattimento giudiziale, vicenda che viene riproposta dail Fatto Quotidiano in occasione della sua nomina a membro della Corte costituzionale[33]. In sua difesa Giuliano Amato risponde con una lettera ala Repubblica del successivo 17 settembre 2013, dove afferma che in realtà lo scopo di quella telefonata era di non fare nomi di persone su cui non aveva alcun indizio di colpevolezza, come aveva già ribadito nel novembre del 1990 davanti al tribunale diPisa che, evidentemente convinto dalla deposizione, non ha ritenuto di dover procedere nei suoi confronti.[34]

Rapporto con le tematiche LGBT

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Nel 2000, quando era presidente del Consiglio, affermò rammaricato di non poter impedire il corteo delGay Pride, e affermò che sarebbe stato opportuno svolgerlo in un secondo momento per via delle celebrazioni delGiubileo del 2000.[35][36]

Nel 2007, quando Amato era ministro, ilMinistero dell'interno emanò la circolare numero 55 del 18 ottobre, coerente con la legislazione vigente e con provvedimenti analoghi emanati prima e dopo, che ricordava a tutti i prefetti e sindaci italiani l'impossibilità di trascrivere imatrimoni gay celebrati all'estero in quanto contrari all'ordine pubblico interno.[37]

Pubblicazioni

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Giuliano Amato ha scritto libri e articoli sudiritto,economia, istituzioni pubbliche, libertà personali efederalismo.

Onorificenze

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Onorificenze italiane

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Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 23 dicembre 2011[39]

Onorificenze straniere

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Cavaliere di gran croce onorario dell'Ordine di San Michele e San Giorgio (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2000

Note

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  1. ^Le congratulazioni del Ministro Francesco Profumo a Giuliano Amato, nuovo Presidente della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, suistruzione.it.URL consultato il 2 marzo 2012(archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2012).
  2. ^Giuliano Amato:Raccogliere i segnali del Paese, Il Politico, Vol. 43, No. 4 (DICEMBRE 1978), pp. 739-748.
  3. ^Powerhouse in thePalazzo Chigi. James Buxton. The Financial Times (London, England), Monday, April 07, 1986; pg. II; Edition 29,897.
  4. ^John Phillips,Italians to taste Dr Subtle's medicine, The Times (London, England), Friday, June 19, 1992; pg. 13; Issue 64363.
  5. ^Amato Warns Italy of 'Severe' Budget. By Our Rome Correspondent. The Financial Times (London, England), Saturday, August 29, 1987; pg. 2; Edition 30,324;A Buring Concerm for Reforms. John Wyles. The Financial Times (London, England), Tuesday, November 17, 1987; pg. IV; Edition 30,391;Budget Policy Broadly Supported by Imf Study, Says Amato. John Wyles. The Financial Times (London, England), Wednesday, November 18, 1987; pg. 2; Edition 30,392;Reform of State Banks Urged. David Lane. The Financial Times (London, England), Friday, January 15, 1988; pg. 2; Edition 30,438;Italy Faces Budget Austerity. John Wyles. The Financial Times (London, England), Saturday, March 05, 1988; pg. 2; Edition 30,481;Rome Approves Secondary State Bond Market.The Financial Times (London, England), Thursday, May 12, 1988; pg. 32; Edition 30,536;Smiling Technocrat Claims Seat with Budgetary Angels.The Financial Times (London, England), Monday, August 08, 1988; pg. 15; Edition 30,610;Italy Faces Moscow Credit Hurdle. John Wyles.The Financial Times (London, England), Wednesday, November 16, 1988; pg. 7; Edition 30,695;Jump in Inflation Played down by Italian Minister. John Wyles. The Financial Times (London, England), Friday, February 24, 1989; pg. 3; Edition 30,778;European Banking Conference.The Financial Times (London, England), Monday, April 03, 1989; pg. 19; Edition 30,808; John Wyles andAlan Friedman.Governments Urged to Strive for Greater Monetary Co-ordination. The Financial Times (London, England), Tuesday, May 16, 1989; pg. 3; Edition 30,844; David Lane.New Flexibility Ahead. The Financial Times (London, England), Wednesday, November 22, 1989; Edition 31,005;Amato Law Will Mean Stronger Capitalisation. The Financial Times (London, England), Tuesday, April 17, 1990; pg. V; Edition 31,125.
  6. ^GIULIANO AMATO: Il sistema semipresidenziale, un rimedio all'eccesso di partitocrazia, Il Politico, Vol. 56, No. 2 (158) (Aprile-Giugno 1991), pp. 207-209.
  7. ^Claudio De Fiores,Le ragioni di un revisionismo progressivo, Democrazia e diritto: LIII, 2, 2016.
  8. ^Socialist will try to form Italian cabinet. John Phillips. The Times (London, England), Thursday, June 18, 1992; pg. 11; Issue 64362.
  9. ^Subtle Doctor Moves into Italy's Political Front Line. The Financial Times (London, England), Monday, June 22, 1992; pg. 2; Edition 31,790.
  10. ^Radical Economic Plan Proposed for Italy. By Robert Graham in Rome. The Financial Times (London, England), Thursday, June 25, 1992; pg. 2; Edition 31,793;Italy Fields Economic Team with Attacking Flair. The Financial Times (London, England), Tuesday, June 30, 1992; pg. 2; Edition 31,797;Italy fears future as Disneyland. John Phillips. The Times (London, England), Wednesday, July 01, 1992; pg. 9; Issue 64373.
  11. ^ Federico Fubini,Giuliano Amato: 25 anni dopo la notte della lira (e quel sei per mille...), suCorriere della Sera, 9 novembre 2017.URL consultato il 7 aprile 2022.
  12. ^Decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, articolo 7, in materia di "Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica." convertito con laLegge 8 agosto 1992, n. 359, in materia di "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, recante misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica."
  13. ^Doctor Subtle's Twin Pillars. The Financial Times (London, England), Thursday, July 16, 1992; pg. 18; Edition 31,811.
  14. ^Italian PM Plans to Cut State's Role. Robert Graham. The Financial Times (London, England), Thursday, July 16, 1992; pg. [1]; Edition 31,811.
  15. ^Il processo ebbe grande risonanza mediatica e si concluse accertando la responsabilità di Andreotti per i fatti anteriori al 1980 (che però all'epoca erano giàprescritti) e con l'assoluzione per quelli successivi a tale data.
  16. ^Deutsche Bank nomina Giuliano Amato senior advisor in Italia (5 febbraio 2010), suarchivio-radiocor.ilsole24ore.com.
  17. ^Scuola superiore Sant'Anna - Giuliano Amato designato Presidente, susssup.it.URL consultato il 12 aprile 2016(archiviato dall'url originale il 12 aprile 2016).
  18. ^Giuliano Amato tra i candidati al Colle: gli accordi per l'elezione del Presidente della Repubblica, sucorriereinformazione.it(archiviato dall'url originale il 23 settembre 2013).
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  21. ^Unicredit, Romano Prodi nuovo presidente dell'Iab, suliberoquotidiano.it.
  22. ^Giancarlo Coraggio eletto presidente della Corte costituzionale.
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  25. ^ ildenaro.it,Giuliano Amato nominato dal Coni garante del Codice di comportamento sportivo, suIldenaro.it, 23 maggio 2023.URL consultato il 7 giugno 2023.
  26. ^Giuliano Amato sarà presidente della commissione algoritmi sull’impatto dell’intelligenza artificiale, sufanpage.it, 19 ottobre 2023.
  27. ^Giuliano Amato lascia la Commissione Ia: "Ci perdono qualcosa...", sumsn.com, 5 gennaio 2024.
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  30. ^C'era una causa di Giuliano Amato contro Mario Giordano, sudariodivico.tumblr.com.URL consultato il 12 settembre 2013.
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  32. ^Amato, Buemi (Psi): esempio coerente contro l'autodichia, suil Velino.URL consultato il 12 aprile 2017.
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Voci correlate

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PredecessorePresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica ItalianaSuccessore
Giulio Andreotti29 giugno 1992 – 29 aprile 1993Carlo Azeglio CiampiI
Massimo D'Alema26 aprile 2000 – 11 giugno 2001Silvio BerlusconiII

PredecessoreVicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica ItalianaSuccessore
Arnaldo Forlani28 luglio 1987 – 13 aprile 1988Gianni De Michelis

PredecessoreMinistro del tesoroSuccessore
Giovanni Goria28 luglio 1987 – 22 luglio 1989Guido CarliI
Carlo Azeglio Ciampi13 maggio 1999 – 25 aprile 2000Vincenzo ViscoII

PredecessoreSottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministriSuccessore
Bruno Orsini4 agosto 1983 – 17 aprile 1987Mauro Bubbico

PredecessoreMinistro dell'internoSuccessore
Giuseppe Pisanu17 maggio 2006 – 8 maggio 2008Roberto Maroni

PredecessoreMinistro per le riforme istituzionaliSuccessore
Giovanni Motzo21 ottobre 1998 – 13 maggio 1999Antonio Maccanico
V · D · M
Italia (bandiera)Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
Alcide De Gasperi (1946-1953) ·Giuseppe Pella (1953-1954) ·Amintore Fanfani (1954) ·Mario Scelba (1954-1955) ·Antonio Segni (1955-1957) ·Adone Zoli (1957-1958) ·Amintore Fanfani (1958-1959) ·Antonio Segni (1959-1960) ·Fernando Tambroni (1960) ·Amintore Fanfani (1960-1963) ·Giovanni Leone (1963) ·Aldo Moro (1963-1968) ·Giovanni Leone (1968) ·Mariano Rumor (1968-1970) ·Emilio Colombo (1970-1972) ·Giulio Andreotti (1972-1973) ·Mariano Rumor (1973-1974) ·Aldo Moro (1974-1976) ·Giulio Andreotti (1976-1979) ·Francesco Cossiga (1979-1980) ·Arnaldo Forlani (1980-1981) ·Giovanni Spadolini (1981-1982) ·Amintore Fanfani (1982-1983) ·Bettino Craxi (1983-1987) ·Amintore Fanfani (1987) ·Giovanni Goria (1987-1988) ·Ciriaco De Mita (1988-1989) ·Giulio Andreotti (1989-1992) ·Giuliano Amato (1992-1993) ·Carlo Azeglio Ciampi (1993-1994) ·Silvio Berlusconi (1994-1995) ·Lamberto Dini (1995-1996) ·Romano Prodi (1996-1998) ·Massimo D'Alema (1998-2000) ·Giuliano Amato (2000-2001) ·Silvio Berlusconi (2001-2006) ·Romano Prodi (2006-2008) ·Silvio Berlusconi (2008-2011) ·Mario Monti (2011-2013) ·Enrico Letta (2013-2014) ·Matteo Renzi (2014-2016) ·Paolo Gentiloni (2016-2018) ·Giuseppe Conte (2018-2021) ·Mario Draghi (2021-2022) ·Giorgia Meloni (2022-in carica)Stendardo del Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
V · D · M
Presidenti della Corte costituzionale della Repubblica Italiana
Enrico De Nicola (1956-1957) ·Gaetano Azzariti (1957-1961) ·Giuseppe Cappi (1961-1962) ·Gaspare Ambrosini (1962-1967) ·Aldo Mazzini Sandulli (1968-1969) ·Giuseppe Branca (1969-1971) ·Giuseppe Chiarelli (1971-1973) ·Francesco Paolo Bonifacio (1974-1975) ·Paolo Rossi (1975-1978) ·Leonetto Amadei (1979-1981) ·Leopoldo Elia (1981-1985) ·Livio Paladin (1985-1986) ·Antonio La Pergola (1986-1987) ·Francesco Saja (1987-1990) ·Giovanni Conso (1990-1991) ·Ettore Gallo (1991) ·Aldo Corasaniti (1991-1992) ·Francesco Paolo Casavola (1992-1995) ·Antonio Baldassarre (1995) ·Vincenzo Caianiello (1995) ·Mauro Ferri (1995-1996) ·Renato Granata (1996-1999) ·Giuliano Vassalli (1999-2000) ·Cesare Mirabelli (2000) ·Cesare Ruperto (2001-2002) ·Riccardo Chieppa (2002-2004) ·Gustavo Zagrebelsky (2004) ·Valerio Onida (2004-2005) ·Piero Alberto Capotosti (2005) ·Annibale Marini (2005-2006) ·Franco Bile (2006-2008) ·Giovanni Maria Flick (2008-2009) ·Francesco Amirante (2009-2010) ·Ugo De Siervo (2010-2011) ·Alfonso Quaranta (2011-2013) ·Franco Gallo (2013) ·Gaetano Silvestri (2013-2014) ·Giuseppe Tesauro (2014) ·Alessandro Criscuolo (2014-2016) ·Paolo Grossi (2016-2018) ·Giorgio Lattanzi (2018-2019) ·Marta Cartabia (2019-2020) ·Mario Rosario Morelli (2020) ·Giancarlo Coraggio (2020-2022) ·Giuliano Amato (2022) ·Silvana Sciarra (2022-2023) ·Augusto Barbera (2023-2024) ·Giovanni Amoroso (2025-)
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