Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Giudizio universale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento daGiudizio finale)
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediGiudizio universale (disambigua).
IlGiudizio universale,affresco diMichelangelo Buonarroti nellaCappella Sistina

IlGiudizio universale (oGiudizio finale), secondo l'escatologia cristiana e parzialmentequella musulmana, è un avvenimento che si verificherà alla fine dei tempi, subito dopo laSeconda venuta diCristo. Secondo lateologia, infatti, il compimento delle storie di libertà vissute da ogni uomo comporta «il rendersi consapevoli della qualità etica di queste storie di fronte aDio». Inoltre «nella testimonianzabiblica cheGesù sarà il giudice è contenuta la promessa che il giudizio di Dio sulmale e su ogni colpa sarà un giudizio di grazia».[1]

La concezione che al termine della loro vitaDio giudicherà tutti gli uomini in base alle azioni da loro compiute e destinerà ciascuno alParadiso oppure all'Inferno è comune a molte religioni e filosofie e in particolare a quelle presenti nel contesto culturale in cui è nato il cristianesimo: l'ebraismo, lozoroastrismo, lareligione egizia (cfr.psicostasia) e fra le filosofie ilplatonismo.[2]

Cristianesimo

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Escatologia biblica.
Giudizio universale dellaCattedrale di Vank,Esfahan,Iran.

Nel cristianesimo questa dottrina fa riferimento ad una celebreparabola di Gesù (Matteo 25,31-46[3]). In essa Gesù si identifica con il sofferente e il giudizio verte di volta in volta sulla compassione concretamente dimostrata e non sulla fede professata (va però notato che questa è l'ultima di una serie di parabole "escatologiche" che trattano non soltanto del rapporto di compassione).La chiesa latina (seguendoCipriano e soprattuttoAgostino d'Ippona) ha sottolineato la necessità di una giustizia equilibratrice. La giustizia di Dio, fu quindi contrapposta alla sua misericordia, in quanto essa obbligherebbe Dio a un certo comportamento (Anselmo d'Aosta). Perlomeno Dio "non può dimostrare grazia nello stesso modo ai malfattori e alle vittime" ed "è sperabile che rispetterà e ristabilirà la dignità di queste ultime".[4]

Secondo i teologi alessandrini del III secoloClemente eOrigene e i loro numerosi sostenitori la misericordia di Dio deve prevalere e condurre a una riconciliazione universale (apocatastasi). Questa dottrina fu sempre sperata nella storia della Chiesa e della teologia, in quanto "la teologia non possiede alcuna conoscenza, né alcuna competenza per decidere sulle possibilità che Dio ha di mutare positivamente le libere decisioni delle sue creature senza distruggerne la libertà".[5] La riprende anche il teologo cattolicoHans Urs von Balthasar, che sottolinea come ad essa sembrano aderire alcuni fra i più famosi teologi cattolici, fra cui anche lo stessoPapa Benedetto XVI.[6]

IlGiudizio universale diJohn Martin del 1853

La dottrina del giudizio finale solleva il problema dello stato delle anime fra il momento della loro morte e la seconda venuta di Cristo. La questione presenta problemi filosofici sia di antropologia (può sussistere l'anima senza il corpo?) sia diontologia del tempo[7] (Il tempo, inteso come flusso omogeneo, esiste oggettivamente oppure con la morte la persona raggiunge istantaneamente la "fine dei tempi"?). Questi problemi non hanno ancora trovato una soluzione da tutti condivisa. La dottrina che non esista alcuno stato intermedio perché alla morte ogni persona raggiunge il giudizio universale è ritenuta la più verosimile daKarl Rahner, teologo cattolico e perito conciliare durante ilConcilio Vaticano II.[8]

AffrescoL'apocalisse di Seckau, diHerbert Boeckl, nella Cappella dell'Angelo dellaBasilica di Seckau.

La soluzione tradizionale mira ad affermare che i giustificati ottengono immediatamente il dono loro assegnato da Cristo e perciò ad escludere lavisione beatifica differita, teoria molto diffusa fra i padri della chiesa cattolica e predicata ancora oggi da alcune frange protestanti. La maggior parte dei cristiani, infatti, ha ritenuto e ritiene inaccettabile che i martiri, la stessa Vergine Maria e gli altri santi non possano godere da subito della visione beatifica.

Secondo laChiesa cattolica e quellaortodossa gli uomini vengono giudicati subito dopo la morte (giudizio particolare), e le loroanime accedono al Paradiso o all'Inferno immediatamente o, nel caso del Paradiso, dopo una fase più o meno intensa dipurificazione nel Purgatorio.[9] Alla fine dei tempi vi sarà invece larisurrezione della carne, con la quale i corpi risusciteranno e si riuniranno alle anime per il giudizio finale (che comunque è collegato al giudizio particolare e coerente con esso con modalità tuttora non chiarite), di salvezza nellacomunione dei santi, oppure di condanna.

Nella tradizioneprotestante, invece, si esclude ogni purificazione dopo la morte.Lutero non sembra aver professato una teologia dello stato intermedio coerente e costante nel tempo. Benché egli abbia talvolta affermato che le anime "dormono", nelle chiese riformate prevale l'opinione diGiovanni Calvino secondo cui le anime dei morti si trovano in uno stato vigile di felicità o di dolore che anticipa il loro destino eterno dopo il giudizio finale.

Altre religioni

[modifica |modifica wikitesto]

Il tema del giudizio universale trova ampio riscontro nelle altre religioni abramitiche e non solo.

Escatologia ebraica e islamica

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Escatologia ebraica, Escatologia islamica ed Escatologia sciita.

Secondo l'escatologia ebraica esso sarà preceduto dall'avvento delMessia (inizio dell'Era Messianica, a 6000 anni di distanza dallaCreazione, all'incirca nell'anno 2240 delcalendario gregoriano).

Per l'Islam, invece, sarà proprio Gesù a tornare. L'equivalente del giudizio universale nell'escatologia islamica è ilGiorno del giudizio (Yawm al-Dīn, lett. "Giorno della religione") oqiyama (lett. "risurrezione").

Escatologia del Bahaismo

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Manifestazione di Dio.

GliScritti bahá’í affermano che «i termini sovranità, opulenza, vita, morte,giudizio eresurrezione, di cui si parla nelle antiche scritture, non sono ciò che questa generazione ha pensato». Questi termini hanno un significato simbolico. La parola «giudizio» ha due significati. Un significato è il giudizio personale cui ogni essere umano è costantemente sottoposto, via via che espleta su questa terra le proprie capacità di conoscere, amare e volere. Ogni azione da lui compiuta ha una conseguenza sulla sua vita, aiutandolo a progredire più o meno velocemente verso quella conoscenza di Dio in se stesso che è lo scopo della vita. La strada migliore per conseguire questa conoscenza è quella di mettersi al servizio del progresso umano, promuovendo l’amore, l’unità e l’armonia fra tutte le persone e i popoli del mondo. In questo modo si ottiene il compiacimento di Dio, cioè si è giudicati bene. Un altro significato è il cosiddetto giudizio universale. L’umanità è stata e sarà ancora sottoposta a un giudizio collettivo, ogni volta che Iddio le manda la Sua Manifestazione a comunicarle la Sua volontà. Anche oggi l’umanità deve affrontare il giudizio universale. Ciò che Iddio vuole da lei in questo momento è che utilizzi tutto ciò che ha imparato a fare di buono nel mondo per la costruzione di una civiltà mondiale all’insegna della giustizia e della pace universale. Chiunque fa la Sua volontà supera favorevolmente la prova del giudizio divino.[10]

Altre escatologie

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Escatologia non abramitica.

Nell'escatologia dellozoroastrismo dopo la morte corporale, l'anima della persona attraversa un ponte (Chinvato Peretu) sul quale le sue buone azioni sono pesate con quelle cattive. Il risultato decide il destino dell'anima: Paradiso o Inferno, che tuttavia non sono eterni. Alla fine dei tempi una figuramessianica, ilSaoshyant, guiderà le forze del Bene alla vittoria e quindi alla redenzione del cosmo.[11]Quando, alla fine dei giorni, il male sarà definitivamente sconfitto, una conflagrazione cosmica causata dal fuoco porterà ad unapalingenesi universale. Anche le anime dei peccatori saranno purificate dal fuoco e riscattate dall'inferno. Tutte le anime, allora, si ricongiungeranno con i propri corpi per vivere in eterno, entro corpi incorruttibili, alla presenza diAhura Mazdā.[12]

Nell'Induismo,Garuda Purana tratta diffusamente dei giudizi e delle punizioni dopo lamorte.

Iconografia

[modifica |modifica wikitesto]

IlGiudizio universale è un soggetto tradizionale nell'iconografia dell'arte sacra cristiana e tra le opere che lo raffigurano vi sono alcuni veri e propri capolavori; presenti in Italia:

Tra i dipinti delGiudizio universale che si trovano al di fuori dell'Italia, vanno ricordati:

Musica

[modifica |modifica wikitesto]

Sul tema del Giudizio Universale esiste l'omonima opera in tre atti del compositoreVieri Tosatti (1920-1999). Libretto di Cesare Vico Lodovici su precedente dramma di Anna Bonacci. Prima esecuzione: Teatro alla Scala di Milano il 2 aprile 1955.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Herbert Vorgrimler,Nuovo Dizionario Teologico, Centro Editoriale Dehoniano, Bologna 2004, p. 319.
  2. ^Il tema è discusso nelMito di Er (Platone,La Repubblica, libro X) e nel Gorgia.
  3. ^Mt 25,31-46, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^Herbert Vorgrimler,Nuovo Dizionario Teologico, Centro Editoriale Dehoniano, Bologna 2004, p. 323.
  5. ^Herbert Vorgrimler,Nuovo Dizionario Teologico, Centro Editoriale Dehoniano, Bologna 2004, p. 66.
  6. ^Hans Urs von Balthasar,Sperare per tutti. Con l'aggiunta di "Breve discorso sull'inferno"; in appendice: "Apocatastasi", Milano, Jaca Book, 1997.ISBN 88-163-0323-9;ISBN 978-88-16-30323-2.
  7. ^Per il recente dibattito su questo tema, rinnovato dalla scoperta dellateoria della relatività, si veda ad esempio: Dennis Diek (ed.),The ontology of Spacetime, Philosophy and Foundations of Physics Vol. 1, Elsevier 2006.
  8. ^Karl Rahner,Teologia dall'esperienza dello Spirito, Paoline, Milano 1976
  9. ^L'intensità di questa fase di purificazione viene spesso quantificata in termini di durata temporale. Ciò secondo molti teologi è conseguenza inevitabile della temporalità connaturata alla persona umana, ma in linea di principio la purificazione potrebbe essere istantanea.
  10. ^Giudizio Universale (PDF), sujuliosavi.it.
  11. ^Saoshyant nell'Enciclopedia Treccani
  12. ^ZOROASTRISMO in “Enciclopedia Italiana” – Treccani

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF27190 ·LCCN(ENsh85070918 ·J9U(EN, HE987007536268505171
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giudizio_universale&oldid=143577585"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp