La collegiata dei Santi Gervasio e Protasio è la chiesa principale della parrocchia di Gisors-Vallée d'Epte, nellaDiocesi di Évreux.
Consacrata dapapa Callisto II, la sua navata venne distrutta da un incendio e ricostruita nel 1160. Grazie al finanziamento della reginaBianca di Castiglia nel 1249 fu consacrato uncoro gotico.
È stata concepita secondo il modello diChartres, con unalzato su tre livelli: grandi arcate,triforio e alte finestre traforate aoculi.Grazie ai finanziamenti di confraternite di beneficenza e dicorporazioni delle arti e mestieri, la chiesa subì numerose trasformazioni a partire dalla fine delXV secolo, con l'aggiunta dicappelle radiali e di undeambulatorio all'altezza del coro.Affidati poi alla famiglia Grappin, architetti delVexin, i lavori proseguirono nelXVI secolo con la ricostruzione delle cappelle della navata centrale e delle navate laterali in stilegotico fiammeggiante poi della facciata decorata con motivirinascimentali.[3]Duevetrate furono realizzate dalmaestro vetraio Romain Buron prima del 1555.[4]All'interno è presente unascala a chiocciola caratteristica del Rinascimento; all'esterno, l'incompiuta Grosse Tour (1542-1590) alterna ordini architettoricidorici eionici.
Dopo aver subito significativi danni il 6-8 giugno 1940, è stata pazientemente restaurata.[5]
La collegiata dei Santi Gervasio e Protasio è classificataMonumento storico dal 1840.[6]
È ciò che rimane dellebbrosario di Saint-Lazare, fondato nel 1210 daJean de Gisors.[7]Molto semplice nella pianta, è costituita da due parti rettangolari: una in blocchi dipietra calcarea, l'altra, leggermente più stretta, ingraticcio, per una superficie totale di circa110 m². A metà del XV secolo, quasi scomparsa la lebbra, venne affittata a un cittadino di Gisors e il ricavato destinato ad aiutare i bisognosi della città. Venne convertita infienile negli anni dellaRivoluzione francese e venduta al comune di Gisors nel 1967.Dal 1999 il pittore contemporaneoDado ha lavorato alla realizzazione di un dipinto raffigurante il Giudizio universale destinato a decorare l'abside dell'edificio.[8]
È stato classificato Monumento storico nel 1992.[7]
Ricostruito nel XVIII secolo, il castello di Boisgeloup si sviluppa su tre piani ed è circondato da un parco di circa 12 ettari.[9]Venne acquistato daPablo Picasso nel giugno 1930, che lo attrezzò come atelier e come residenza per sua moglieOl'ga Chochlova e per il loro figlio Paulo,[10] ma quando Olga stava a Parigi, ospitava la sua amanteMarie-Thérèse Walter.[9]A Boisgeloup Picasso sviluppò la sua arte in uno stile più astratto, sperimentò le grandi sculture[9] e realizzò leacqueforti della serieSuite Vollard.[11]
Nel 1975 la proprietà della tenuta di Boisgeloup passò a Bernard Ruiz-Picasso, figlio di Paulo e nipote dell'artista.[9]Nel 2002 Bernard Ruiz-Picasso e sua moglie Almine Rech, gallerista, costituirono la Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte (FABA) per portare avanti l'eredità di Picasso[12] e nel 2012 aprirono al pubblico il castello e lo studio di Picasso, inaugurando la mostra d'arte contemporaneaUn soir à Boisgeloup. L'atelier de Pablo Picasso.[13]
Illavatoio di Gisors, situato tra la riva del fiumeEpte e rue des Argillières, risale al XV secolo. È stato costruito in pietra calcarea e legno a graticcio, mentre il tetto è interamente ricoperto diardesia. È classificato Monumento storico dal 1927.[14]
È famoso per la leggenda popolare del tesoro deiTemplari che vi sarebbe nascosto ma i Templari ne ebbero la responsabilità solo tra il 1158 e il 1160 (anni dopo la creazione dell'Ordine). Quattro dignitari dell'Ordine, tra i quali il Gran maestroJacques de Molay, vi furono brevemente tenuti prigionieri nel 1314, quando l'Ordine era già stato sciolto.Neglianni quaranta del XX secolo, il guardiano del castello, Roger Lhomoy, intraprese numerosi scavi sotterranei che finirono per destabilizzare la motta castrale e provocare crepe nel dongione. L'uomo affermò di aver scoperto delle stanze sotterranee e unacappella contenente il favoloso tesoro. Sul posto accorsero il sindaco e diversi residenti ma il passaggio sotterraneo era così profondo che nessuno volle scendere. Al guardiano fu ordinato di riempire gli scavi e nessuno poté verificare le sue dichiarazioni.[15]Gli scavi organizzati nel 1964 dal ministero della Cultura per ritrovare il tesoro dei Templari, su segnalazione di Roger Lhomoy, non portarono a nulla. Le fondamenta del castello furono fortemente destabilizzate da queste ricerche.[16]
Una galleria sotterranea collegherebbe il castello alla torre della Regina Bianca, situata aNeaufles-Saint-Martin, a3 km dal castello di Gisors.
Il castello di Gisors è classificato Monumento storico dal 1862.[17]