| Girolamo VascherioO.F.M. vescovo della Chiesa cattolica | |
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| Incarichi ricoperti |
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| Nomina a vescovo | 3 ottobre 1522[1] |
| Manuale | |
Girolamo Vascherio, oVascheri (Carpi, ... – ...;fl. 1522-1540), è stato unvescovo cattolicoitaliano[2].
Nativo diCarpi, era membro dell'ordine deiMinori Osservanti e dottore in decreti eteologia[2]. Il 3 ottobre 1522 venne nominatovescovo di Scutari[1], poi il 19 settembre 1524 venne trasferito allasede titolare di Guardialfiera[1][2]. Dall'ottobre del 1527 è documentato come suffraganeo delprincipe vescovo di TrentoBernardo Clesio, il quale lo aveva assunto al posto diFilippo de Vecchi, licenziato perché troppo esoso[2].
In Trentino è documentato come celebrante di alcune ordinazioni, tra cui il conferimento delsuddiaconato a Francesco diCastelbarco, capitano di Trento, l'11 giugno 1530, e varie consacrazioni; tra queste, nel 1529 lachiesa di San Valentino "in Agro" aVezzano e, aMechel, lacappella di San Lorenzo, due altari nellaparrocchiale di Santa Maria e anche il cimitero; nel 1530Sant'Agata diMestriago,San Tommaso aStrembo[3],Santissima Trinità aVilla Banale,San Michele diLardaro, San Rocco di Sevror (Valdaone)[4] e Santa Maria del convento diStrada, la cappella di San Rocco nel cimitero diRoncone e un altare inSan Marco aMagras; nel 1531Santi Pietro e Paolo aVarena; nel 1532 San Rocco aTres (ora scomparsa),San Lucano a San Lugano (Trodena)[5], la cappella di Sant'Andrea diCastel Freudenstein e l'altar maggiore di San Lorenzo aLaghetti[2]. Inoltre aTignale riconciliò chiesa di San Zeno e cimitero a Prabione e consacròSanta Maria Assunta diGardola, un altare a San Rocco a Oldesio e altri due nelsantuario di Monte Castello[2].
Questo suffraganeo tuttavia non si dimostrò migliore del suo predecessore: anni dopo la sua partenza, negli atti di una visita pastorale inGiudicarie del 1537, il segretario annotava"che se si volessero discrivere tutte quelle che fece il Vascherio, e quanto indiscretamente esigette per le consacrazioni, tedierebbe il lettore", riportando anche un aneddoto secondo il quale[2]:
Soprusi simili sono riportati anche altrove nella diocesi, e del resto ci sono giunte delle lettere in cui viene rimproverato dallo stesso Bernardo Clesio, prima perché quando concedeva gliordini sacri lo faceva senza badare alle qualità morali degli ordinandi, e poi per averlo lasciato troppo tempo senza informazioni (al che il Vascherio si giustificò dicendo che le lettere da lui spedite dovevano essere andate perse); infine con lettera del 13 ottobre 1533 il Clesio lo licenziò, facendogli anche intendere di partire[2][6].
Il Vascherio se ne andò con una pensione annua di 80 ducati, rinunciò alla sede titolare di Guardialfiera e il 4 maggio del 1535 venne nominato governatore diAscoli. Più tardi lo si trova aBrescia, come suffraganeo del vescovoAndrea Corner (ilVedriani scrive che fu per molto tempovicario episcopale in quella diocesi[7]): nel 1538 fece la ricognizione del corpo disan Faustino nellachiesa di Sant'Afra[2][8]; nel 1539 a febbraio consacrò la chiesa nuova delsantuario di Santa Maria delle Grazie, nonché un altare nella chiesa vecchia[2], e a settembreSanta Chiara diVillachiara[9]; nel 1540 consacrò lachiesa di Sant'Antonino aConcesio[10].
Il suo anno di morte è ignoto, ma si sa che venne sepolto nellachiesa di San Nicolò a Carpi, tenuta dai francescani, dove un'iscrizione lo ricorda vicino all'altare di sant'Antonio:praesul Vascherias aedes erexit et ipsum construxit tumulum quo omnia perficiat[2].
| Predecessore | Vescovo di Scutari | Successore | |
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| Pedro Cardona | 3 ottobre 1522 - 19 settembre 1524 | Antonio Beccari |
| Predecessore | Vescovo titolare di Guardialfiera | Successore | |
|---|---|---|---|
| Zaccaria Ferreri | 19 settembre 1524 - 1533 | Marco Antonio Marzolini |