Ungirofaro è un dispositivo luminoso lampeggiante installato su veicoli a carattere speciale, che con movimenti circolari ha la funzione di segnalazione di pericolo o di priorità/emergenza. Esistono svariati modelli e versioni, grazie all'uso delle più moderne tecnologie di segnalazione. Sono previsti diversi colori per differenziarne l'utilizzo, secondo convenzioni variabili nelle normative nazionali.
In base allalegislazioneitaliana, se il dispositivo è dotato di calotta di colore blu significa che il veicolo richiede priorità e quindi segnala un'emergenza, ed è affiancato a unasirena, se invece la calotta è di colore arancione/ambra segnala semplicemente un pericolo o un'attenzione per i guidatori dei veicoli circostanti.
Attualmente la tecnologia dei lampeggianti più moderna è quella aLED, le modalità di lampeggio dei modelli a led possono essere diverse; prevalentemente si notano effetti come quello semplice ad intermittenza sincronizzata e non sincronizzata, quello stroboscopico sincronizzato e non sincronizzato, e quello girevole: l'effetto girevole è dato da una corona di led apposta all'interno della una calotta, tali led si accendono uno alla volta in senso orario o antiorario, dando così origine all'effetto ottico di movimento.
Fino alla metà deglianni cinquanta i mezzi dipubblica sicurezza non disponevano di dispositivi luminosi lampeggianti. Da quel periodo venne così stabilito che i mezzi di soccorso dovessero disporre di un faro a luce intermittente di colore rosso, modello americano. Così nel1959 successe la vera e propria svolta, quando il nuovocodice della strada sancì l'installazione di un faro di colore azzurro; tale disposizione però fu riservata solo a gran parte dell'autoparco dei mezzi adibiti a soccorso pubblico; non poterono ottenere tale beneficio i reparti con ridotti autoparchi, quelli non svolgenti mansioni di pronto intervento, eReparti Celeri e Mobili fino agli annisettanta. Venne così disposta la sostituzione o l'aggiunta della luce lampeggiante rossa, e venne previsto che tale faro avesse una particolare forma acupola o acampana, in modo da ottenere un effetto lampeggiante conservato tutt'oggi, provocato mediante una paletta rotante metallica ad effetto specchio, inserita in una calotta di plastica di colore blu. Tale assortimento aggiuntivo venne applicato, ad esempio, nellaFiat Campagnola, che venne dotata di un supporto metallico a sostegno del lampeggiante, della lunghezza di una ventina di centimetri, posto esattamente sul tettuccio della versione telonata.
Le prime modifiche del lampeggiante avvennero intorno al1993, quando su molte delle nuove vetture iniziò ad essere installato un nuovo tipo di dispositivo, questa volta di tipo elettronico: la frequenza di lampeggiamento infatti, veniva interamente guidata da un circuito integrato. Questo sistema venne introdotto esclusivamente per pochi mezzi; su tutti gli altri, si continuava a vedere il vecchio lampeggiante ad effetto rotante: il girofaro.Con l'introduzione dell'Alfetta in dotazione aCarabinieri eGuardia di Finanza intorno alla metà degli anniSettanta, per la prima volta un mezzo delle Forze dell'Ordine venne equipaggiato con doppio lampeggiante. Nel1995 con la smilitarizzazione delCorpo degli Agenti di Custodia, il nuovoCorpo di Polizia Penitenziaria adottò anch'esso, su una parte di mezzi, il doppio dispositivo luminoso d'emergenza su due modelli in particolare:Alfa Romeo 75 eFiat Croma. Vennero poi allestiti altri mezzi, tra cuicellulari eambulanze, i quali disponevano da 2 fino a 4 lampeggianti a veicolo; anche se in ridotte quantità, gli altri mezzi tra cuiFiat Campagnola,Fiat Punto,Fiat Tipo eFiat Uno, erano dotati di un unico girofaro posizionato sullacappotta. Solo laPolizia decise di mantenere l'unicità fra le Forze dell'Ordine, conservando un singolo girofaro di colore blu, a livello centrale del tettuccio del mezzo.
Nel1996 venne presentata l'ennesima evoluzione del lampeggiante, una vera e propria rivoluzione radicale del sistema luminoso finora adottato. Si trattò dellabarra lampeggiante, un nuovo dispositivo elettronico composto principalmente da una barra luminosa di colore blu, applicato inizialmente sullaFiat Marea e successivamente su altri modelli. Tale lampeggiante, impropriamente chiamato a questo punto girofaro, deriva da un tipo di dispositivo a doppia luce lampeggiante alternata arancione, fino ad allora adottato dallaSocietà Autostrade, installato su alcuni modelli diAlfa Romeo 155. Vennero dotati di tale sistema solo le prime due serie, esclusa la versione 16v, con lo scopo di aumentare la visibilità delle pattuglie da grande distanza. Poco dopo, il medesimo equipaggiamento venne montato in via sperimentale anche sulla III serie dellaFiat Croma e sulFiat Ulysse della società autostradaleAutovie Venete.
Tale esperimento durò circa tre anni e non ebbe seguito; nel contempo lo si può considerare il preambolo di una nuova generazione di lampeggianti. Dal 1998/99, periodo di effettivo ingresso in servizio delle prime Fiat Marea, le vetture dellaPolizia di Stato assumono l'aspetto delle “american police cars”, ovvero delle tipiche auto della polizia americana, con l'applicazione di un nuovo modello costruito dallaFederal Signal Vama, nominatoATV8000. Si tratta di una barra composta da due lucistroboscopiche alternate, perfettamente sincronizzate tra loro, quattro fari supplementari da ricerca di forma circolare con calotta bianca: due posizionati anteriormente e altri due lateralmente, infine due fari lampeggianti intermittenti anch'essi di forma circolare e di colore arancione, ripetitori dellasegnalazione luminosa di pericolo (funzionamento simultaneo di tutti gliindicatori luminosi di direzione) posizionati nella parte posteriore. Al centro dell'apparecchio è inserito un altoparlante esterno, commutabile sia comesirena bitonale, sia come amplificatore esterno, qualora l'equipaggio trovandosi fuori dal mezzo, dovesse comunicare via radio, o qualora gli operatori dovessero comunicare dall'interno del mezzo, con l'esterno.
Per quanto concerne laPolizia stradale, il discorso è un po' diverso, infatti se nel1996 il modello veniva utilizzato sia sui veicoli della specialità in questione, che sullaFiat Marea berlina dellaSquadra volante, nel1998 questo cambia sostanzialmente. Vengono apportate alcune modifiche al dispositivo base: nel lato anteriore del lampeggiante infatti, viene eliminato l'altoparlante posto al centro della barra, mentre sul lato posteriore viene applicato, tra i due fari stroboscopici blu, un display luminoso. È proprio in questo periodo che anche ilFiat Ducato dei reparti autostradali viene equipaggiato con un grande tabellone sollevabile installato sul tetto, nel quale veniva riprodotta a livello luminoso la diversa segnalazione utile agli automobilisti in situazioni di emergenza, quali: “nebbia”, “coda”, “rallentare”, “incidente”, “alt polizia”, “accostare”.
Tale allestimento andò a sostituire la dotazione della prima serie delFiat Ducato dellaSocietà Autostrade; questo mezzo disponeva dellasegnaletica stradale a livello cartellonistico, di tre girofari particolari, di forma allungata, alti e squadrati, con base metallica rialzante, in modo da garantire maggiore visibilità.
Nonostante le numerose innovazioni dei dispositivi lampeggianti sui mezzi dellaPolizia stradale, altri mezzi quali fuoristrada, autovetture meno operative e furgoni, continuarono a montare i classici lampeggianti, mantenendo la medesima forma estetica, il medesimo colore, ma con un nuovo funzionamento: laluce stroboscopica. Mantenendo prevalentemente la precedente disposizione sui furgoni, questi nuovi lampeggianti vennero posizionati sul tetto del mezzo secondo l'ordine: due posteriori ai lati ed uno anteriore centrale, oppure uno su ogni lato.
Il1998 fu un anno di grande movimento ed innovazione per quanto riguarda i mezzi delleForze dell'Ordine e per i loro allestimenti. Anche l'Arma dei Carabinieri organizzò una nuova dotazione per il nuovo modello di "gazzella". Il 28 luglio del1998 infatti, laBenemerita acquistò ben 375 esemplari diAlfa Romeo 156, dotati di un particolare assortimento di dispositivi luminosi. Su tale mezzo infatti, vennero installati due lampeggianti stroboscopici a luce blu, rivestiti da una seconda calotta di colore trasparente in plastica rinforzata, di un faro direzionale con calotta trasparente di forma "a goccia" posto in posizione centra anteriore del tettuccio, e di un grosso pannello estraibile meccanicamente applicato sulla parte posteriore dellacappotta o mo' dispoiler. Tale pannello conteneva un display, utilizzato dagli operatori su strada; se nei veicoli dellaStradale le luci componenti le lettere erano di colore arancione, sulle156 dei Carabinieri erano di colore rosso; pressoché identiche invece erano le diverse segnalazioni scritte sul display in questione, infatti cambiarono solamente la dicitura da "ALT POLIZIA" a "CARABINIERI", ed aggiunsero "CONTROLLO" e "AUTOCOLONNA MILITARE". Da non dimenticare infatti che fino al2000 i Carabinieri erano un'arma dell'Esercito Italiano.
La medesima dotazione, ad eccezione del pannello luminoso, venne così adottata successivamente per alcuni veicoli da:Polizia Penitenziaria come normale allestimento sulleAlfa Romeo 146, e come allestimento senza faro direzionale suiFiat Doblò, suiMercedes Sprinter e suiFiat Ducato,Guardia di Finanza come normale allestimento sulleAlfa Romeo 156, sulleCitroën Xsara, sulleFiat Stilo e suiSubaru Forester, come allestimento ad unico lampeggiante sulleCitroën Saxo, eVigili del Fuoco sulleFiat Stilo. Solo laPolizia di Stato mantenne il suo tradizionale allestimento ad un unico lampeggiante, su gran parte dei modelli in dotazione.
Si arriva così fino al2006, anno in cui subentrano le nuove tecnologie per quanto riguarda i dispositivi luminosi: viene reintrodotto il classico girofaro, ma stavolta in versioneLED.
L'unico Corpo dello Stato che ha conservato fino al 2014 su buona parte dei modelli, in particolare sui mezzi pesanti operativi, il vecchio girofaro, chiaramente rivisitato con nuove tecnologie ma mantenente l'originario principio del lampeggiamento, è ilCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale ha continuato a dotare con tali allestimenti diverse autopompe. A partire dal 2015 si iniziano a vedere anche su diversi mezzi del Corpo i lampeggianti LED.
InItalia ilCodice della strada stabilisce con l'articolo 151[1] che sono ammessi esclusivamente i coloriblu,giallo e/oarancione. Di questi ultimi due colori vengono impiegate diverse tonalità e diverse gradazioni di chiarezza, fino ad ottenere il più comune fra questi, fino a presentare caratteristiche sia del giallo che dell'arancione: ovvero ilgiallo ambra.Come già accennato sopra, l'art. 151CdS, stabilisce:
I conducenti dei veicoli sopra descritti, non sono tenuti a osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, le prescrizioni della segnaletica stradale e le norme di comportamento in genere, esclusivamente durante l'espletamento di servizi urgenti di istituto, qualora usino congiuntamente al dispositivo di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu, ildispositivo acustico supplementare di allarme. Ogni conducente è obbligato comunque ad osservare le segnalazioni degli agenti del traffico, nel rispetto comunque delle regole di comune prudenza e diligenza[3].