Giro di Sardegna | |
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Sport | |
Tipo | Gara individuale |
Categoria | Uomini Elite UCI Europe Tour - Classe 2.1 |
Federazione | Unione Ciclistica Internazionale |
Paese | ![]() |
Luogo | Sardegna |
Organizzatore | Angulus Ridet |
Direttore | Stefano Pilato |
Cadenza | Annuale |
Apertura | ottobre[1] |
Formula | Corsa a tappe |
Sito Internet | www.ilgirodisardegna.it |
Storia | |
Fondazione | 1958 |
Soppressione | 2020 |
Numero edizioni | 30 |
Detentore | ![]() |
Record vittorie | ![]() |
Ultima edizione | Giro di Sardegna 2011 |
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IlGiro di Sardegna è stata unacorsa a tappe diciclismo su strada che si correva inSardegna nel mese di febbraio.
Il ciclismo professionistico sbarcò inSardegna già nel1948 con laClassica Sarda, corsa in linea daSassari aCagliari lungo laStrada Statale 131, evento culmine dellaSettimana Ciclistica Sarda, un insieme di competizioni collaterali slegate tra loro e senza classifica generale su circuiti cittadini, gare a punti o gare a cronometro[2]. Dieci anni dopo, nel1958Franco Pretti, exmarciatorecagliaritano e atleta olimpico aLos Angeles 1932 eLondra 1948 e al tempo coinvolto nel ciclismo con l'Audax, formazione sarda da lui creata, decise di creare una corsa a tappe nell'isola, grazie anche all'appoggio morale e politico dell'allorapresidente della Repubblica sardoAntonio Segni[3][4]. Pretti ebbe l'intuizione di puntare soprattutto sulle maggiori squadre straniere e dei loro campioni più rappresentativi, invitandole a rifinire la preparazione in Sardegna nonché coinvolgendo anche i giornalisti, al fine di garantirsi un adeguato ritorno di immagine[5]. Nacque così il primoGiro ciclistico della Sardegna[6].
Il Giro di Sardegna neglianni sessanta esettanta acquisì quindi subito un notevole rilievo internazionale, tanto che nell'albo d'oro figurano i maggiori campioni di ciclismo dell'epoca, comeEddy Merckx,Jacques Anquetil,Vittorio Adorni eMarino Basso. La corsa segnava tradizionalmente l'inizio della stagione ciclistica e veniva usata come corsa di preparazione alla stagione primaverile, sul modello francese dellaParigi-Nizza, nonché come banco di prova per la più importante classica invernale, laMilano-Sanremo. Tradizionalmente la corsa a tappe era seguita da una corsa in linea, laClassica Sarda, daSassari aCagliari, qualche volta percorsa anche in senso inverso.
Nei primi anni della corsa l'Audax, in modo da propagandare laSardegna come destinazione accessibile[6], decise che la partenza doveva avvenire dalContinente con una o due tappe e poi il trasferimento nell'Isola. La prima edizione del 1958 infatti partì con laRoma >Civitavecchia, con un successivo imbarco in nave per la seconda tappa laOlbia >Nuoro[7]. La corsa ebbe la sua presentazione ufficiale il 22 febbraio invia del Corso di fronte alPalazzo Sciarra, allora sede deIl Giornale d'Italia sponsor e organizzatore delle prime edizioni, e partì daCastel Sant'Angelo, conchilometro zero in via Duca d'Aosta con un totale di 48 corridori divisi in 12 squadre da 4 corridori ciascuno. Al primo foglio firma si presentarono campioni del calibro diFausto Coppi,Ercole Baldini inmaglia tricolore,Gastone Nencini ma ancheLouison Bobet,Rik van Looy eFederico Bahamontes tra gli stranieri. La corsa già da quella prima edizione previde un ricco montepremi, oltre sei milioni dilire, mentre come simbolo del primato venne scelta una maglia bianca fasciata di rossoblu, colori comuni nell'Isola diderivazione sabauda[8]. La corsa, falcidiata anche dalla bufera di neve trovata al passaggio nell'Altopiano di Campeda, fu vinta dal franceseAntonin Rolland che scrisse così il suo nome per primo sull'albo d'oro.[9]
Nel 1960 due tappe arrivarono aFormia e aNapoli[10] e nel 1964 la prima tappa fuRoma >Napoli.[11]
La gara si svolse ininterrottamente dal 1958 al 1978, fino al 1979 quando ci fu il primo stop: l'organizzazione, vista ladifficile condizione economica della Sardegna a causa del fallitoPiano di Rinascita e le troppe tensioni sociali, temeva rappresaglie da parte dei lavoratori e degli abitanti delle zone interne ai danni della corsa e degli atleti[12] e venne sostituito dalGiro del Trentino.
Nel 1980 l'organizzazione passa in mano aRizzoli, editore deLa Gazzetta dello Sport e organizzatore delGiro d'Italia[13], e la corsa viene vinta daGregor Braun con anche una coda polemica per via di unacombine che permise al tedesco di approfittare del lavoro di altre squadre (poi solo multate giorni dopo[14]) divenutealleate in cambio di soldi.[15] Ciononostante la corsa, considerata ormai una classica di inizio stagione, inizia la sua fase discendente. Nel 1981 altro stop immotivato, e per tale ragione gli organizzatori vengono anche multati dall'Unione Ciclismo Italiano Professionistico con una somma di 500.000lire, poi altre due edizioni che videro il successo diGiuseppe Saronni e nuovamente di Braun e infine una profonda crisi nel ciclismo sardo fece sparire la corsa dal calendario internazionale, salvo due sporadiche edizioni nel 1996 e nel 1997, valevoli per laSettimana Internazionale di Coppi e Bartali.[16]
Con il ritorno nell'isola delGiro d'Italia del2007, dopo sedici anni dalle ultime tappe in terra sarda (Giro d'Italia 1991), si cercò di riformarla: dopo un primo approccio tentato nel 2008, quando la corsa era stata inserita nel calendarioUCI ma poi cancellata per mancanza di fondi, il Giro di Sardegna fu organizzato nuovamente nel 2009. Si disputò dal 24 al 28 febbraio e vide l'affermazione finale diDaniele Bennati.
Nel 2010 sull'albo d'oro, dopo 27 anni, ritornò il nome di un corridore straniero: ad aggiudicarsi il Giro dopo il tedesco Braun è infatti fu il cecoRoman Kreuziger. Nel 2012 il terzo stop. Dopo che fu annunciato il percorso della XXVII edizione, si decise di interrompere l'organizzazione e annullare l'evento per mancanza di fondi necessari.[17]
Nel luglio 2020 venne annunciato il ritorno della gara, con partenza e arrivo aOlbia, organizzata dalla Angulus Ridet, società di Stefano Pilato (già organizzatore delle ultime tre edizioni),coadiuvata nella comunicazione dalla società Extragiro e come partner tecnico dalla Nuova Ciclistica Placci, già organizzatrice delGiro d'Italia Under-23 e delcampionato del mondo a Imola dello stesso anno. Venne inizialmente insolitamente piazzata a fine ottobre anche per disputare un numero minimo nel calendario 2020, visto lo stravolgimento a causa dellapandemia di COVID-19, con l'impegno di proseguire poi dal 2021 nella tradizionale collocamento tra febbraio e marzo[18]. Vennero scelte le date dal 28 ottobre al 1º novembre, tuttavia a sole due settimane dal via l’organizzazione, in accordo con laRegione Autonoma della Sardegna, laFederazione Ciclistica Italiana e l'UCI decise di cancellare la corsa e far slittare la ripartenza, collocandola inizialmente proprio a febbraio del2021 come da tradizione, in modo da garantire anche condizioni di allenamento e preparazione in vista del rilancio della manifestazione e della nuova stagione agonistica[19], ma poi definitivamente viene collocata nella seconda settimana di ottobre.
Tuttavia a fine estate gli organizzatori rinunciarono alla realizzazione della 31ª edizione (numero ordinale, inserito nella denominazione ufficiale, che teneva conto anche dell'edizione 2020 annullata[20]) a causa del mancato supporto economico dellaRegione Autonoma della Sardegna, che invece scelse di finanziare la neonataSettimana Ciclistica Italiana disputatasi a metà luglio, pertanto nel settembre2021 la corsa venne ufficialmente depennata dal calendario mondiale dell'UCI[21].
FONTE:Memoire du Cyclisme[24]
Pos. | Nazione | Vittorie |
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1 | ![]() | 12 |
2 | ![]() | 9 |
3 | ![]() | 2 |
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5 | ![]() | 1 |
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![]() | 1 |
Pos. | Nome | Vittorie | Edizioni |
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1 | ![]() | 4 | 1968, 1971, 1973, 1975 |
2 | ![]() | 3 | 1959, 1962, 1965 |
3 | ![]() | 2 | 1980, 1983 |
Altri progetti
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