Giovenco | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() |
Lunghezza | 44km |
Portata media | 0,8m³/s |
Bacino idrografico | 90km² |
Altitudine sorgente | 1 250m s.l.m. |
Nasce | Monte Pietra Gentile |
Sfocia | Alveo delFucino e daIncile-emissario del Fucino nelLiri. |
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IlGiovenco è unfiume dell'Abruzzo, principaleaffluente naturale deicanali delFucino[1]. Dà il nome all'omonima valle situata inprovincia dell'Aquila.
Le sorgenti del fiume Giovenco si trovano nei pressi della località Campomizzo a circa 1250m s.l.m. sul monte Pietra Gentile nel comunemarsicano diBisegna (AQ), inAbruzzo. Il fiume, alimentato dalle acque di piccoli torrenti laterali, attraversa i territori comunali diOrtona dei Marsi,Pescina eSan Benedetto dei Marsi fino a confluire in un canale artificiale nella piana delFucino. Le acque, attraverso la piccola cinta e il sistema dei canali artificiali fucensi, raggiungono il collettore centrale e l'Incile del Fucino per immettersi nell'emissario ipogeo delmonte Salviano[1]. Nella parte bassa del borgo vecchio diCapistrello, dopo aver attraversato il ventre della montagna, si riversano nelfiume Liri. Il suobacino idrografico è pari a90 km²[2][3].
Nei pressi dei ruderi della fabbrica della Ferriera Marsicana aSan Sebastiano dei Marsi si trova la sorgente naturale omonima dove negli anni sessanta venne costruito l'acquedotto e un sistema di sollevamento dell'acqua che dal fiume viene in parte deviata aSan Demetrio ne' Vestini e nellaconca aquilana[4].
A sud di Ortona dei Marsi si trova il ponte delle Femmine nei pressi del quale, in località Le Rosce sulla riva destra del fiume, fu rinvenuta nel 1814 l'ara funeraria di Poppedia Secunda esposta all'Aia dei Musei diAvezzano[5][6].
A monte di Pescina si trova il piccolo lago formato dallo sbarramento del fiume per mezzo di piccole dighe. In questo piccolo bacino viene spesso incrementato il patrimonio ittico del Giovenco, attraverso l'immissione dei pesci, in particolare della specie ittica autoctona latrota fario[7].
Nonostante che questo fiume sia il maggiore affluente del sistema dei canali artificiali d'irrigazione della piana del Fucino, esso è di modesta portata anche nei periodi di maggiore sviluppo della portata d'acqua come l'autunno, periodo delle maggioripiogge quando è poco più di untorrente montano, e laprimavera, periodo dello scioglimento dellenevi. La portata del fiume risente delle captazioni d'acqua effettuate per scopi civili.
L'approvvigionamento idrico nella conca fucense nel corso della stagione seccaestiva è anche per questo motivo problematico[8].
Il fiume, chiamato in antichità "Pitonio" ("Pitonius"), era considerato sacro daiMarsi, popolazioneitalica storicamente stanziata a cominciare dal I millennio a.C. nel territorio circostante il lagoFucino e nellavalle del Giovenco. Nelle sorgenti i Marsi celebravano i riti sacri in onore delle divinità da loro venerate, in particolareMarte (derivato dal dio italico Mamerte) ePico[9].
Un tratto del fiume ebbe anche il nome di "Invetto", come attestato dallo storicoMuzio Febonio nell'operaHistoriae Marsorum: "A quattro miglia daCampo Mizzio c'è la sorgente diTempe, così detta daTemple, unpaese diruto, tra le cui rovine zampilla e poi va a ingrandire la sorgente più bassa alla confluenza con l'Invetto oGiovenco"[10].
Il nome contemporaneo forse deriva da quello del condottierosannita Iuvenzio sconfitto dairomani sulle rive del fiume nel 90 a.C. durante laguerra sociale[9].
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